Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 February 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Azienda mista, 1.300 voti per il logo
 
In pochi giorni, 1.327 voti. Ha avuto un successo superiore alle aspettative il concorso di idee promosso dall'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari per il suo nuovo logo. A sceglierlo, infatti, saranno i cittadini, chiamati dall'azienda guidata dal commissario Giorgio Sorrentino a esprimere on line il proprio voto. La risposta è stata massiccia: la conta dei voti, sabato mattina, si è fermata a 1.327 ma è probabile che qualcuno abbia cliccato anche ieri. La scelta può essere fatta fino a oggi digitando sui due siti aziendali (www.aoucagliari.it e www.aouca.it), oppure su Facebook all'indirizzo www.facebook.com/Aoucagliari e su Twitter (twitter.com/AOUCagliari). La scelta è fra tre simboli, tutti e tre caratterizzati dai colori bianco, rosso e nero: in tutti e tre sono riportati gli stemmi della Regione e dell'Universtià, in uno spicca un simbolo grafico che ricorda un cuore.
Dall'azienda ospedaliero-universitaria dipendono il policlinico di Monserrato (di recente collegato alla città grazie al nuovo tratto della metropolitana di superficie) e il vecchio ospedale civile San Giovanni di Dio.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione CA)
ALGHERO. Facoltà in crisi
Una spedizione nel capoluogo per Architettura
 
Spedizione a Cagliari per salvare il Dipartimento di Architettura senza fondi. Il sindaco e gli studenti della facoltà parteciperanno domani alla seduta di Consiglio regionale nella speranza che venga finalmente accolto l'emendamento per una dotazione finanziaria di 500 mila euro, indispensabile per mantenere i livelli di eccellenza dell'attività didattica. Sarà una dura battaglia, come lo è stata in tutti questi dieci anni per la comunità universitaria di Alghero. Lo sa bene Mario Bruno che, anche da consigliere regionale del Pd, ha dovuto tirare fuori le unghie più di una volta per ottenere le risorse da destinare alla facoltà. «Altri corsi universitari riuscivano a trovare finanziamenti continuativi solo perché formalmente compresi nell'università gemmata, noi no» racconta, facendo intendere che non c'è alcuna differenza tra governi di destra o di sinistra. «Anche nell'era Cappellacci sono riuscito a far sempre passare gli emendamenti che finanziavano quella che è diventata una eccellenza nazionale sancita dal Censis. L'anno scorso invece – continua - nella manovra finanziaria e nell'assestamento 2014 non ci hanno dato niente, neanche un euro. Ho scritto lettere, ho incontrato più volte presidente e assessori, ho sollecitato, ho spiegato, ho bussato, ho insistito anche in modo importuno, ad ogni occasione. Non mi fermo». Forza Italia, i Riformatori sardi e il gruppo del Pd hanno presentato degli emendamenti che verranno discussi in aula martedì. A sostenere la causa ci saranno, oltre che il primo cittadino, anche una folta rappresentanza di Architettura. (c. fi.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione CA)
Sassari
Due aule in memoria di grandi docenti
 
L'Università di Sassari ha intitolato due nuove aule didattiche della Facoltà di Medicina e chirurgia a Maurizio Longinotti e Giorgio Andreoni, medici e docenti, prematuramente scomparsi, che hanno segnato la storia dell'Ateneo.
Alla cerimonia, oltre alle istituzioni, sono intervenute anche Ida Mura, presidente della Struttura di raccordo della Facoltà di Medicina, e Maristella Mura, direttrice della Clinica di Malattie infettive, oltre a numerosi allievi e ai familiari dell'ematologo Maurizio Longinotti e dell'Infettivologo Giorgio Andreoni.
Entrambi gli universitari scomparsi, con grande affetto e nostalgia, sono stati ricordati per le attività cliniche e di ricerca instancabili, oltre che per le doti umane manifestate nella trasmissione del sapere ai medici del domani. Al termine della cerimonia, sono state scoperte infine le targhe dedicate ai due studiosi.
A. Br.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione CA)
Sassari
L'Ateneo nella Silicon Valley
 
L'Università degli Studi di Sassari è una delle 15 realtà, tra Atenei ed enti di ricerca italiani, che hanno avuto la possibilità di trascorrere una settimana a San Francisco, nel cuore della Silicon Valley, grazie al'iniziativa di M31 e Netval.
Fiducia nel futuro, pensiero positivo, centralità della persona: sono alcuni degli ingredienti che rendono unica questa parte del mondo, dove è nato e cresce un ecosistema dell'innovazione che si autoalimenta di continuo. Quell'energia, respirata anche solo per pochi giorni, non è volata via al momento di fare le valigie.
“Pensare in grande”: è questo il principale incoraggiamento che l'Ufficio trasferimento tecnologico dell'Università di Sassari ha colto là dove le idee generano valore. Così è stato. In cinque intensissimi giorni, dal 2 al 6 febbraio, si sono susseguiti nelle università di Berkeley e Stanford incontri con grandi professionisti.
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Alghero – pagina 11
I futuri architetti marciano su Cagliari
Domani manifestazione per protestare contro il disinteresse della Regione. Niente fondi e tutti gli emendamenti bocciati
Dossier a tutti i consiglieri per spiegare come vengono investite le risorse pubbliche nella facoltà frequentata da seicento giovani
di Gianni Olandi
 
SASSARI I futuri architetti marciano su Cagliari per suonare la sveglia alla Regione. Saranno più di cento gli studenti che domani raggiungeranno la sede del consiglio regionale per protestare contro l’atteggiamento della politica nei confronti di una istituzione che ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Una eccellenza accademica, ma una cenerentola per la politica che dovrebbe sostenerla. A Cagliari, gli studenti consegneranno una sintesi delle ultime vicende che hanno caratterizzato la vita della facoltà e faranno le loro proposte al presidente del Consiglio, della Giunta, all’assessore alla Pubblica istruzione, ai presidenti delle commissioni Programmazione e Lavoro, e ai capigruppo consiliari. Gli studenti di Architettura, che nei giorni scorsi in città hanno simbolicamente occupato il rettorato, sono arrivati a questo gesto dopo che il potere politico regionale ha di fatto disatteso ogni iniziativa che aveva per obiettivo quello di supportare la facoltà, sul piano finanziario, per la gestione della attività ordinaria. Sono poco meno di 600 gli studenti, provenienti da tutta Italia e dall’estero, che ad Alghero frequentano la facoltà di Architettura. Nella città catalana, la facoltà ha raggiunto un assetto definitivo sul piano logistico con l’assegnazione dei locali del complesso di Santa Chiara che vanno ad aggiungersi a quelli del Pou Salit e dell’ex asilo Sella di via Garibaldi. Resta invece carente l’offerta dei servizi: nonostante l’alto numero di fuori sede, infatti, ad Alghero non esiste la Casa della Studente e questo espone i ragazzi e le loro famiglie ai “capricci” del mercato immobiliare degli affitti. Sul ruolo di Architettura nella sua città è netto il giudizio del sindaco di Alghero, Mario Bruno. «La facoltà fa parte del patrimonio culturale e professionale della nostre città. La sua presenza rappresenta un motivo di orgoglio e vanto per la collettività e credo che le attenzioni che vengono sollecitate da più parti siano un legittimo riconoscimento che dovrebbe essere accolto senza esitazioni». Gli studenti chiedono alla regione un impegno preciso dopo troppe promesse deluse. La storia è lunga. Nel gennaio del 2014, durante l’amministrazione Cappellacci, un ordine del giorno votato all’unanimità dal Consiglio regionale attribuì alla facoltà 300 mila euro all’anno. Ma i fondi non vennero neppure stanziati. Quell’ordine del giorno era indispensabile per rimediare alla decisione di non inserire la facoltà di Alghero nel finanziamento regionale per le sedi decentrate. A quella delusione ne sono seguite altri: nessuna risposta alle varie interpellanze, all’appello del sindaco e del consiglio comunale. Il Comune catalano ha messo a disposizione della facoltà i suoi immobili più prestigiosi. Con la giunta Pigliaru la situazione non è cambiata. La bocciatura di tutti gli emendamenti presentati in Commissione sono stati interpretati dagli aspiranti architetti come la conferma del disinteresse della Regione verso l'istituzione del complesso di Santa Chiara. Gli studenti hanno fatto assemblee, verificato i documenti, approfondito il dossier sui costi della facoltà. Dossier che il direttore Bibo Cecchini ha recentemente recapitato a tutti i consiglieri regionali sul “come” venivano investite le risorse pubbliche ad Architettura. La marcia su Cagliari era quindi inevitabile, per poter presentare ai massimi vertici istituzionali quelle che sono le esigenze che niente hanno a che fare con i colori politici e le contrapposizioni di schieramento. Domani gli studenti, che si sono quotati per finanziare la “marcia su Cagliari”, partiranno poco prima dell’alba su tre pullman. Decisi a farsi ascoltare.

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