Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 February 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 febbraio 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 34 - Edizione CA)
ALGHERO. Il preside della facoltà migliore d’Italia scrive a Pigliaru
Architettura dimenticata: «Qua ci dimettiamo tutti»
Dal 2014 senza ottenere un soldo dalla Regione, la facoltà di Architettura rischia davvero di chiudere i battenti a fine anno accademico, dopo aver affrontato l’ultimo semestre lavorando a basso regime, con buona pace della qualità didattica. Il direttore del Dipartimento, Arnaldo Cecchini, ha lanciato appelli in ogni dove, raccogliendo consensi quasi unanimi da destra e sinistra (Forza Italia, Riformatori e Pd hanno presentato degli emendamenti salva-Architettura), senza però ottenere ancora un centesimo.
BRICIOLE L’ultimo grido d’allarme è contenuto in una lettera inviata ieri a tutti i consiglieri regionali: «Chiediamo il giusto – scrive il preside – Di essere cioè riconosciuti come sede decentrata e di veder apprezzato il buon uso che finora abbiamo fatto dei fondi pubblici, quindi di avere una percentuale, anche modesta, del finanziamento dedicato all’Università diffusa». Dei sei milioni di euro che Cagliari destina alle sedi universitarie distaccate, insomma, Alghero si accontenterebbe anche solo delle briciole, «l’importante è che siano fondi certi».
DIMISSIONI Se così non fosse Cecchini sarebbe pronto a riconsegnare la propria carica istituzionale, una proposta provocatoria che ha avanzato anche ai suoi colleghi, perché seguano l’esempio: «E poi sarà Sassari a decidere cosa sarà di noi».
Cinquecento iscritti, di cui oltre la metà ha preso casa ad Alghero. Quarantacinque docenti strutturati (che paga il Ministero) e altrettanti tra assegnisti, dottorandi e personale tecnico-amministrativo. I costi extra sono per le attività di sostegno alla didattica e per i i Co.co.co a carico del Dipartimento. Il problema vero è che la facoltà di Architettura è considerata incomprensibilmente una sede sub-urbana di Sassari e per questo non attinge dal cospicuo fondo che la Regione dedica alle università con sede distaccata. «Sarebbe di vitale importanza che riconoscessero la specialità di questa sede con un finanziamento anche modesto ma stabile», continua il direttore Cecchini, pensando a un contributo economico che va dai 300 ai 500 mila euro all’anno, in modo da mantenere gli standard di eccellenza che hanno consentito al Dipartimento (con quattro corsi di laurea e un dottorato) di scalare la classifica del Censis piazzandosi al primo posto per diversi anni di seguito. Un primato conquistato grazie all’internazionalizzazione, alla ricerca e alla didattica. (c. fi.)
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 febbraio 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
SCIENZE POLITICHE
La difesa degli armamenti e la difesa civile non armata e non violenta. È il tema dell’incontro organizzato dal Comitato sardo per la campagna “Un’altra difesa è possibile”, che si terrà oggi nell’aula teatro della Facoltà di Scienze politiche. Nell’ex istituto dei sordomuti, in via Nicolodi 104, interverrà il ricercatore e saggista Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Italiana Disarmo. Tra i promotori il Movimento nonviolento Sardegna, l’Arci, la Tavola per la Pace, Cgil, Unione studenti medi, Comitato No Gasli, Altrosviluppo e Associazione Nord-Sud.
 

3 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 febbraio 2015 / Speciale Salute (Pagina 12 - Edizione CA)
FARMACOLOGIA
Ricerca scientifica: un milione di euro e 40 borse di studio
Un milione di euro e 40 borse di studio da 25.000 euro ciascuna per svolgere attività di ricerca presso Istituzioni scientifiche in Italia o all’estero. Sono questi i numeri dietro al più importante investimento a sostegno della ricerca farmacologica annunciati da Msd e dalla Società Italiana di Farmacologia (SIF). Tra i premiati c’è anche Valentina Satta, dell’Università di Cagliari, che andrà presso l’Università Complutense in Spagna per proseguire i suoi studi sul sistema endocannabinoide in una particolare malattia, la sindrome di Dravet. I progetti che si sono aggiudicati il bando avranno una durata di un anno mesi e si focalizzeranno su quelle aree come l’oncologia, il cardiovascolare e metabolico, l’immunologia, le neuroscienze e le malattie infettive, che hanno un forte impatto sui bisogni di salute pubblica dell’individuo e della società. (fe. me.)
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 febbraio 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 34 - Edizione CA)
SASSARI Come gestire le emergenze: incontro all’Ateneo
La sicurezza nei luoghi di lavoro e della popolazione durante le emergenze, unita a una corretta informazione. Tema del seminario che si terrà a Sassari, giovedì prossimo dalle 15, organizzato dall’Università di Sassari e il comando provinciale dei vigili del fuoco. Il dibattito concluderà un ciclo di incontri dedicato ad approfondire gli aspetti di rischio nelle emergenze, destinato soprattutto a dirigenti di enti pubblici, imprese private, medici del lavoro. L’incontro di giovedì, nell’aula magna del polo di via Vienna, vedrà la partecipazione del direttore de L’Unione Sarda, Anthony Muroni, che parlerà della “Responsabilità della comunicazione su rischi ed emergenze. Il contributo dei media nella corretta percezione del rischio”. Sarà presente anche l’arcivescovo di Sassari Paolo Atzei e il prefetto Salvatore Mulas. È prevista la trasmissione in diretta streaming sul sito dell’ateneo e il collegamento con la sala Engle dell’aeroporto di Olbia. (a. br.)
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di martedì 10 febbraio 2015 / Provincia Ogliastra (Pagina 23 - Edizione OR)
LANUSEI. L’offerta formativa
La scuola cambia «Un convitto per i pendolari»
Più qualità all’offerta formativa e un convitto per ospitare gli studenti pendolari. L’amministrazione guidata da Davide Ferreli lancia la sfida dell’istruzione.
La scuola di Lanusei comincia a cambiare dall’istituto Geometri. Verrà sostituito dal nuovo percorso scolastico “Costruzioni, ambiente e territorio”. Saranno potenziate le attività laboratoriali, i diplomati acquisiranno competenze spendibili in un mercato del lavoro sempre più chiuso.
Ma la vera novità è quella di un corso post diploma di avvio alla professione, con valenza universitaria, sostitutivo del vecchio tirocinio biennale. Tra gli addetti ai lavori è conosciuto come “Super Geometra”. Ferreli spiega cosa intende fare l’amministrazione per convincere gli alunni a frequentare le scuole di Lanusei. «Aiutare lo sviluppo dei laboratori, aprire un convitto per gli studenti pendolari, favorire gli spostamenti dei ragazzi all’interno del territorio dell’Unione dei Comuni». Il periodo è complicato, gli istituti scolastici combattono per sopravvivere. «Guardiamo alle cose positive: il Liceo Artistico e il polo costituito da Classico e Scientifico sono eccellenze pluripremiate. La prossima realizzazione di un convitto, unita a una nuova crescente qualità dell’offerta formativa, costituiranno la giusta combinazione». Lanusei guarda ai pendolari come possibile bacino per una tradizione da rinverdire. Nei giorni scorsi il primo cittadino ha scritto una lettera informativa ai genitori degli alunni delle scuole medie. ( si. l. )
 
  


LA NUOVA SARDEGNA
 
 
6 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 10 febbraio 2015 / Economia – Pagina 16
Report Istat: si allarga la forbice Pil tra Centro-Nord e Sud
Cgil attacca: «Non basta un ministero per il Mezzogiorno»
PIL PROCAPITE, L’ISOLA È AGLI ULTIMI POSTI  Occupazione: -7,5%
ROMA - Un lavoratore dipendente in tasca si ritrova poco più della metà del valore della sua prestazione. Il resto se ne va infatti in tasse, tra imposte e contributi a suo carico e quelli pagati dal datore. Ecco che se il costo del lavoro è pari a 30mila e 953 euro, quello che diventa retribuzione netta si ferma al 53,3% del totale. A prescindere dal prelievo fiscale, in fatto di reddito lordo, uno su quattro in Italia è sotto i diecimila euro, una percentuale che sfora il 40% se si guarda solo agli autonomi. I conti dell’Istat, l’Istituto di statistica, risalgono al 2012, ma ormai ci troviamo di fronte a una sorta di costanti. Rispetto al passato a cambiare è solo qualche decimale. E spesso i piccoli aggiustamenti non fanno altro che inasprire vecchi tratti. La Sardegna esce a pezzi dai dati dell’Istat. La provincia del Medio-Campidano, è la più povera in Italia, con il più basso valore aggiunto pro capite a livello nazionale: 12 mila euro per abitante contro una media nazionale pari a 24, 2 mila euro/abitante. In questa speciale graduatoria tutte le province sarde sono collocate sotto la media nazionale: Olbia al 69 posto, Cagliari al 70 Sassari 77 , Nuoro 87 , Oristano 92 , Ogliastra al 96.mo, Carbonia- Iglesias (104.mo posto) e, in ultima posizione, Medio- Campidano al posto 110. «La Sardegna - sottolinea la Cisl – ha registrato nel biennio una delle più ampie cadute dell’occupazione (-7,5%) immediatamente dopo la Calabria (-8,1%) e il Molise (-8,0%). Anche il comparto dei servizi del commercio, ricettivi, dei trasporti, poste e comunicazioni registra contributi negativi molto marcati ( oltre due punti percentuali in valore assoluto). Il Pil per abitante nel 2013 è stato pari nell’isola a 18,8 mila euro contro la media nazionale di 26,7 mila euro, 15 mila euro in meno rispetto al Pil del Nord-Ovest e 11 mila euro in meno rispetto a quanto registrato nel Centro Italia. L’Istat riconosce che le famiglie che vivono di attività indipendenti hanno un minor carico fiscale, ciò anche a causa, spiega, di contribuenti minimi o altre agevolazioni. Aiuti che ad esempio si fanno sentire anche su chi ha figli, al contrario risulterebbero penalizzati i single (la tipologia familiare più tartassata). Se si mette da parte il nodo tasse e si guarda ai redditi lordi le diversità non si affievoliscono. Basti pensare che la percentuale di autonomi sotto i 15mila euro annui supera il 55%, mentre per i subordinati è del 39%. L’Istat non fa che certificare situazioni note e non solo a livello di mondo del lavoro ma anche, soprattutto, guardando alle condizioni economiche del Paese, che nel 2013 si ritrova con un Pil pro-capite nel Mezzogiorno (17.200 euro annui) pari a circa la metà di quello del Centro Nord (31.700 euro). «I dati diffusi dall’Istat fotografano gli effetti drammatici di sei anni di crisi e evidenziano ancora una volta il baratro esistente tra Nord e Sud del Paese. È necessario intervenire con strumenti e politiche concrete: gli annunci e la nascita di un ministero per il Mezzogiorno non sono sufficienti». Così il segretario confederale della Cgil Gianna Fracassi commenta i dati dell’Istituto di statistica sul Pil pro capite nel 2013, da cui emerge che il Prodotto interno lordo per abitante nel Sud Italia è inferiore del 45,8 per cento rispetto a quello del Centro-Nord.
 


 
 
7 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 10 febbraio 2015 / Lettere e commenti - Pagina 17
La parola ai lettori – Risponde Manlio Brigaglia
UNIVERSITÀ
Solo a Piandanna sarà un vero Campus

Le prospettive future dei nostri ragazzi, nella grave crisi che attraversiamo, destano preoccupazioni. Da alcuni mesi si parla del futuro Campus dell’Ersu a Sassari. Non sembra si sia chiarito abbastanza che per Campus universitario s’intende una struttura complessa, polifunzionale, che comprende residenza studentesca e annessi funzionali, ampi spazi esterni fruibili per lo sport e lo svago e quant’altro si può osservare in analoghe realizzazioni. Il Campus può rafforzare l’attrattiva dell’Università solo se le sue caratteristiche possono competere con altri campus ovunque ubicati in un mondo globalizzato. Si tratta di una sfida che vede architetti di chiara fama concorrere sul come creare luoghi in cui valga per gli studenti la pena di andare e di restarvi anche dopo le lezioni. A tale scopo appare valida la proposta di ubicare il Campus nell’area dei Segni e dei Clemente di Piandanna, 7 ettari, contigua al polo naturalistico dell’Università che vedrà l’impianto di un Orto botanico, un’area verde di straordinaria attrazione limitrofa al Campus proposto (superficie totale 17 ettari). L’area scelta dall’Ersu è già urbanizzata, servita da viabilità e mezzi pubblici e non esiste altra area maggiormente unita alla città che abbia le caratteristiche richieste. Confutarne il concetto stesso e la sua utilità per Sassari, con affermazioni restrittive e rinunciatarie non è lungimirante. Sappiamo che l’Università di Sassari, nata circa 450 anni fa, è stata la prima università della Sardegna. Sassari ha dunque i numeri per pensare in grande, anzi per continuare a farlo dopo il polo naturalistico già realizzato, un’architettura di alto livello che certamente risulterebbe ancor più prestigiosa se affiancata da un Campus universitario. Una buona idea per lo sviluppo sociale ed economico della città. Piero Atzori Docente Liceo Spano di Sassari
 
 
8 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 10 febbraio 2015 / Planargia Montiferru – Pagina 24
Bosa, convegno sul rischio idrogeologico
BOSA L’amministrazione comunale patrocina l’iniziativa del dipartimento di architettura, design e urbanistica dell’università di Sassari che organizza il master di secondo livello legato alle possibili soluzioni progettuali nel campo del rischio idrogeologico. Iniziativa del dipartimento con sede ad Alghero, in collaborazione con il comune di Bosa, che si traduce nel workshop “Paesaggi d’acqua. Rischio idrogeologico e scenari di progetto per il territorio di Bosa.” Inizialmente previsto dal nove all’undici febbraio, è stato spostato dal ventiquattro al ventisei marzo 2015. Il workshop prevede la presenza di una ventina di studenti che soggiorneranno per qualche giorno a Bosa. L’amministrazione, considerata l’alta valenza del progetto ha quindi deciso si provvedere alle spese di ospitalità degli studenti. Incaricando il responsabile dell’area affari generali e istituzionali del comune gli atti necessari e mettendo a disposizione un budget di 1.800 euro recuperato tra le pieghe del bilancio 2015. «Il workshop è un’attività di studio operata da architetti e ingegneri della facoltà di Architettura di Alghero che approfondiranno alcune tematiche sull’assetto idrogeologico del territorio», spiega il sindaco Luigi Mastino. Un lavoro che, per il primo cittadino: «Avrà certamente una ricaduta positiva in termini di idee, innovazione e organizzazione nelle possibili future scelte di riorganizzazione e assetto del territorio». (al.fa.)
 
 
9 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 10 febbraio 2015 / Alghero - Pagina 31
REGIONE
Un emendamento per salvare la facoltà di Architettura
ALGHERO Il gruppo consiliare regionale dei Riformatori Sardi (formato dai consiglieri Dedoni, Cossa, Crisponi) ha presentato un emendamento a favore dell’università di Sassari per la facoltà di Architettura di Alghero dove si richiede venga autorizzata la spesa di 500 mila euro per il 2015. Tale emendamento si auspica venga recepito affinché possa essere inserito nel disegno di legge presentato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore regionale alla Programmazione. L’emendamento è direttamente collegato all’ordine del giorno n.104 del gennaio 2014 presentato da Pietrino Fois, allora presidente commissione bilancio, che proponeva di garantire risorse certe alla facoltà di Architettura, approvato in commissione e votato all’unanimità dall’intero consiglio regionale. Quest’intervento, di assoluta emergenza, darebbe respiro alla facoltà per l’anno in corso ma non si potrà prescindere dall’avere garanzie certe per il futuro. «Ci aspettiamo che l’attuale maggioranza al governo della Sardegna - sostiene Pietrino Fois - sia coerente con gli impegni presi a suo tempo. La facoltà di Architettura è un’eccellenza ed è necessario intervenire affinché possa essere garantita continuità finanziaria nel lungo periodo». (g.o.)
 


    

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link:
rassegna stampa MIUR

 

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