Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 January 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 26 - Edizione OR)
«La Regione degrada Architettura»
ALGHERO. Niente fondi all’università, protesta di Tedde (Fi)
 
Architettura tagliata fuori dalla Regione nella distribuzione delle risorse alle università. Importanti fondi sono stati assegnati alle sedi decentrate di Olbia, Iglesias, Nuoro e Oristano per un totale di 4 milioni e mezzo di euro, ma al Dipartimento di Alghero nemmeno un centesimo.
Lo denuncia il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde, condividendo le forti preoccupazioni del direttore Arnaldo Cecchini. «Un provvedimento inspiegabile e anche offensivo, perché in questo modo si degrada Alghero in maniera semplicistica ad area urbana di Sassari, schiaffeggiando otto secoli di storia, cultura e identità di straordinaria valenza».
La giunta Pigliaru non considera Architettura di Alghero come sede decentrata e distinta dall’Università di Sassari.
«Il pasticcio fu sconsideratamente creato dalla giunta Soru», ricorda Tedde, «fu una scelta sconsiderata trasformare la facoltà di Architettura da sede gemmata a suburbana di Sassari». Il consigliere azzurro chiederà conto al presidente Pigliaru «riguardo a una decisione inaccettabile che non può essere rubricata come semplice dimenticanza da parte di una politica regionale miope che mortificando il merito e l’eccellenza - spiega - penalizza ingiustamente uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio». ( c. fi. )
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
2 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 17
«Statali, il reintegro è la regola»
Il ministro Maida sui licenziamenti. La Cgil: «Nei contratti rimetteremo le tutele cancellate»
di Vindice Lecis
 
ROMA Il jobs act non vale per il pubblico impiego. Tanto meno per la norma sui licenziamenti facili dove, assicura il ministro Marianna Madia, «ci deve essere la possibilità di reintegro, anche perché si licenzia con i soldi di tutti». Il reintegro è, dunque, una regola generale che nel privato non esiste più. Infatti nel settore privato è in atto il cosiddetto jobs act che ha depotenziato l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (e lo abolisce per i nuovi assunti) e inserisce l’indennizzo, il risarcimento economico nei casi di licenziamento disciplinare illegittimo. Il reintegro è ormai ridotto a pochi casi. Lo stesso ministro ammette che per gli statali, d’altra parte, «nell’ambito dei licenziamenti disciplinari la normativa Brunetta credo sia dura e ha anche inserito lo scarso rendimento come criterio per la licenziabilità». Ai margini dei lavori in commissione Affari costituzionali al Senato, dove è all’esame la delega della Pubblica amministrazione, il ministro ha precisato che, comunque, riaffermare il reintegro come regola generale «non significa che non si può licenziare». Infatti «i licenziamenti già ci sono» nella Pubblica amministrazione e bisogna «snellire i procedimenti». Un colpo al cerchio e uno alla botte anche se tra il lavoro pubblico e quello privato «ci sono differenze oggettive», conclude Madia. Ma la Cgil, dopo lo sciopero generale, non vuole mollare. Susanna Camusso ha annunciato ieri che «certamente» ricorrerà contro il jobs act anche se per decidere quale tipo di ricorso bisognerà attendere che ci sia il testo definitivo. La riforma , attacca la leader sindacale, invece di unificare il mondo del lavoro «lo frammenta ulteriormente». Oltre ai ricorsi, la strada che la Cgil vuole perseguire è quella dei contratti dove si cercherà di «reinserire le tutele e i diritti che sono stati tolti». Il riferimento è, in particolare, ai licenziamenti, sui reintegri e sul demansionamento del lavoratore. Per Camusso «la contrattazione può sempre determinare condizioni di miglior favore». Anche il leader dei metalmeccanici della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, conferma che la battaglia contro il jobs act continua e annuncia nuove mobilitazioni, ricorsi legali e azioni «sul piano contrattuale». Landini ha ricordato che «si possono fare accordi che derogano» dalle leggi. L’obiettivo è fare in modo di non inserire nei contratti le norme contestate sui licenziamenti.
 
LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Alghero – pagina 29
Ente Parco: spunta la candidatura di Antonio Farris
Domani l’assemblea comunale deve eleggere il presidente
Docente universitario ex presidente di Porto Conte Ricerche
di Gianni Olandi
 
ALGHERO Venerdì pomeriggio la sala di Casa Gioiosa, sede del parco regionale di Porto Conte, ospiterà l’assemblea della riserva naturale costituita dal consiglio comunale di Alghero. Assemblea piuttosto importante in quanto è prevista l’elezione del presidente, dei due consiglieri di amministrazione e l’approvazione del bilancio. Operazione quest’ultima che toglierà il parco dalla attuale situazione di impasse dopo che la precedente seduta era andata deserta e non era stato di conseguenza approvato lo strumento contabile indispensabile per l’attività ordinaria. Per quanto riguarda le indicazioni per il nuovo consiglio di amministrazione ambienti bene informati aggiungono alla già nota candidatura di Gigi Cella, in quota Udc, altre indicazioni che giungono dal mondo tecnico scientifico e da quello ambientalista marino. Tra queste quella del professor Antonio Farris, docente ordinario di Microbiologia agroalimentare, già presidente della Porto Conte Ricerche e autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Altra indicazione quella di Roberto Barbieri, apprezzato naturalista, autore di importanti ricerche marine, documentarista, istruttore sub, già presidente dell’Istituto Nazionale Subacqueo, studioso delle dinamiche marine e in particolare del sistema della costa nord occidentale della Sardegna. Indicazioni autorevoli che dovrebbero pervenire, secondo fonti bene informate nella maggioranza al governo della città, dall’area della lista Per Alghero, la civica che ha espresso nelle ultime amministrative la vittoria con Mario Bruno candidato a sindaco. La presenza di autorevoli candidature provenienti dal mondo scientifico e ambientalista appare di conforto per quanto riguarda la guida del parco e della stessa area marina di Capo Caccia – Isola Piana. Da ricordare che si tratta di incarichi a titolo onorifico come peraltro deliberato dal consiglio regionale quando ha apportato la modifica allo statuto della riserva di Porto Conte. L’assemblea di venerdì ha creato qualche malumore in casa del Partito Democratico di Alghero perchè proprio per quella data, e stesso orario, ha organizzato un convegno che ha per tema l’agricoltura nel territorio algherese. C’è stato un tentativo di spostare la data, ed evitare così la coincidenza dei due eventi, ma che sembra non sia andato a buon fine anche per l’urgenza del Parco di essere guidato da un consiglio di amministrazione ma soprattutto dalla necessità inderogabile della approvazione del bilancio. La definizione degli assetti di governo consentirà nell’immediato la ripresa dei lavori di alcuni interventi di particolare importanza come la realizzazione di una foresteria di 20 posti letto che consentirà alla riserva di entrare in una fase di produzione diretta in una veste di tipo ricettivo con interessanti ricadute economiche.

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