Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 January 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Universitari
Protesta contro l’impennata delle tasse
 
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore Claudia Firino hanno ricevuto ieri nei locali dell’assessorato della Pubblica istruzione, una rappresentanza di studenti universitari, in protesta per l’applicazione del decreto del 2012 che uniforma in tutta Italia le tasse regionali per il diritto allo studio universitario: un incremento annuo di 78 euro, solo per gli studenti il cui reddito supera i 25 mila euro e che non risultano idonei né beneficiari di borsa di studio. Firino: «È stato un incontro costruttivo. Non si tratta di un aumento delle tasse universitarie tout court, ma di un adeguamento a un obbligo di legge, esito del decreto Gelmini». Della delegazione di UniCa2.0 facevano parte il coordinatore e senatore accademico Luca Santus, il rappresentante degli studenti al CdA Ersu di Cagliari Francesco Pitirra e il rappresentante degli studenti al CdA dell’Ateneo di Cagliari, Giacomo Sitzia. Contestato il ritardo nella comunicazione dell’aumento della tassa e chieste politiche di investimento nel diritto allo studio e negli strumenti con i quali può essere garantito: borse di studio, contributo fitto-casa, assegni di merito, case dello studente.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Sarroch
Il paese ricorda Roberto Coroneo
 
A tre anni dalla sua scomparsa, Sarroch ricorda Roberto Coroneo, preside della facoltà di Lettere e filosofia, ordinario di Storia dell’arte medioevale e autore di numerose opere bibliografiche. L’assessorato alla Cultura e l’associazione Eureka hanno organizzato per sabato una giornata per celebrare il suo cittadino più illustre. L’appuntamento comincerà alle 9,30 con una messa di suffragio in parrocchia. Poi, dalle 10,30, il mondo accademico ma anche i concittadini si incontreranno a Villa Siotto. «Nel progetto di valorizzazione della cultura del nostro paese è doveroso ricordare la figura di Roberto - spiega il vicesindaco, Angelo Dessì - uno studioso che con la nostra comunità ha sempre avuto un legame forte». (i. m.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Fondi europei a rischio, recuperati 180 milioni
BILANCIO. Sono destinati a imprese, università e Comuni
 
La Sardegna recupera 180 milioni di fondi europei. E poco conta se il merito è del «duro lavoro» della giunta Pigliaru, come sostiene Raffaele Paci, o un lascito dell’esecutivo precedente, come rimarca Alessandra Zedda. Al di là delle diatribe tra l’attuale e l’ex assessore alla Programmazione e Bilancio, ciò che conta è che una cifra che rischiava di andare perduta, destinata soprattutto a interventi per ricerca e innovazione (in imprese e Università) e opere pubbliche nei Comuni (riqualificazione urbana ed efficientamento energetico), non torneranno alla base.
Grazie a quei fondi la rendicontazione complessiva all’interno della programmazione 2007-2013 del fondo Fesr si chiude così a fine 2014 con una spesa totale di 963 milioni di euro mentre per il 2015 restano da spendere ancora 397 milioni di euro.
«È un risultato importantissimo e non affatto scontato, dovuto a un lavoro costante e alla grande collaborazione fra tutte le strutture della Regione con il coordinamento dell’Autorità di gestione del programma, Gianluca Cadeddu», è il commento di Paci. «Si tratta della cifra più alta in un singolo anno mai raggiunta nella spesa dei fondi europei al netto delle operazioni di ingegneria finanziaria». Non solo, secondo l’economista «grazie ad una continua interlocuzione con gli uffici di Bruxelles siamo riusciti a sbloccare le procedure di pagamento dei fondi che l’Ue aveva bloccato dal 2013 e così entro i primi tre mesi dell’anno arriveranno dall’Europa in Sardegna ben 318 milioni di euro, 285 milioni di fondi Fesr compresi gli arretrati 2013 e 33 di fondi Fse, soldi che utilizzeremo per pagare i residui passivi, cioè debiti e impegni di spesa dell’amministrazione regionale con enti locali, imprese, associazioni e cittadini».
Alessandra Zedda (FI) loda il lavoro del centro regionale di programmazione ma rimarca che «i risultati odierni sono diretta conseguenza di quel lavoro portato avanti con caparbietà negli anni passati e, nel segno di una continuità amministrativa che dovrebbe essere un aspetto sano della politica, dovrebbero offrire l’occasione per un reciproco riconoscimento, che purtroppo non riscontriamo nelle parole molto politiche dell’assessore tecnico».
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 12 - Edizione CA)
Dischiudere nuovi orizzonti
Più scuole, più libri per un buon 2015
Giuseppe Marci *
 
I libri sono come le persone, puoi non incontrarle mai, o solo superficialmente, e ti sembra che la vita scorra, comunque. Poi fai la conoscenza, e la vita cambia, in meglio: come sempre accade quando si ha l’occasione di parlare con donne e uomini capaci di dischiudere nuovi orizzonti o si stringe un’amicizia che ti dà forza e calore.
A me è successo, di recente, con il libro di Ester che ho trovato, praticamente per caso, sui banchi di una libreria. Cercavo altro, ma la copertina mi ha attratto. E poi, credo, il nome di Ester. Meno, devo confessarlo, quello del traduttore, Erri De Luca. Inutile girarci intorno: diciamo, per brevità, che non ho mai trovato sintonia alcuna con le sue idee politiche; e col modo scelto per manifestarle. Comunque affascinante quella sua sfida con l’ebraico e con la scrittura sacra che un laico cerca di rendere in italiano, accompagnato dall’assillo che “Non siano svergognati a causa mia quelli che ti cercano”: sono le parole di un salmo di David che De Luca fa sue in una nota alla traduzione al libro di Rut; anche questo ho letto, poi. Ma torniamo a Ester che deve nascondere l’appartenenza al popolo ebraico: “un popolo, uno, sparso e separato tra i popoli in tutte le nazioni”; finché non giunge il momento in cui, invece, deve proclamarla con forza, rivelandola al re Artaserse, suo marito, che aveva emesso un proclama per annientare tutti gli ebrei presenti nel suo regno.
De Luca è un traduttore appassionante che mette il lettore quanto più possibile vicino al testo ebraico, gliene fa sentire il gusto, e quasi la sonorità. Ma è anche curatore sapiente che fornisce elementi per la comprensione: del senso e del sovrasenso. Anche di quel sovrasenso politico che in genere ci divide. Non quando cita un ebreo polacco, Haim Zhitlovskij che rovescia il punto di vista riguardo alle minoranze: «Noi non siamo la piccola percentuale di nessuno, noi siamo il centopercento di noi stessi». Ecco, non era di religione (Domine, non sum dignus), né di traduzione (neanche in questo campo potrei) che volevo dire, ma di minoranze: di quella minoranza che siamo come individui (quando rifiutiamo il pensiero dominante) e come popoli (inevitabilmente appartenenti, nel mondo moderno, a più ampie aggregazioni). Per essere il centopercento di noi stessi occorre studiare e riflettere. Servono scuole e servono libri: materiali che scarseggiano, oggi; o non sono nella generale disponibilità. Per questo, all’inizio dell’anno, vorrei augurare un buon libro a tutti.
* Docente all’Università di Cagliari
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Domani un workshop
UNIVERSITÀ. Data journalism Informazione
 
“Open data e data journalism” è il tema del workshop ospitato domani, dalle 9 alle 14, nell’Aula 6 e dal laboratorio Turing della facoltà di Studi umanistici a Sa Duchessa, in piazza d’Armi. I lavori in programma stamattina fanno parte dell’attività di formazione e aggiornamento curate dal corso di laurea in Scienze della comunicazione, del dipartimento di Pedagogia, psicologia e filosofia. Il workshop è coordinato dalla responsabile del corso di laurea, Elisabetta Gola. Nel corso delle cinque ore di durata dell’iniziativa, si alterneranno gli interventi di Sandro Usai, Andrea Zedda, Vito Biolchini e Martino di Martino. Al centro dei lavori sono diversi temi: “Fonti, basi dati, qualificazione del dato, costruzione dell’infografica, titolo e racconto della notizia”.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
CONFERENZA
 
“Nobiltà, fazioni e lotta politica nella Sardegna di Carlo V” è il tema della conferenza che Gianfranco Tore, docente di Storia contemporanea dell’Università cittadina, terrà domani alle 17.15 all’Ostello della gioventù, nelle scalette del Santo Sepolcro.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Speciale (Pagina 37 - Edizione CA)
Psichiatria: Londra premia Paola Dazzan
Il medico cagliaritano da vent’anni in Inghilterra
 
Quello di Paola Dazzan non è uno dei tanti cervelli sardi fuggiti all’estero. Il suo viaggio in Inghilterra è iniziato nel 1995, dopo una laurea in Medicina con 110 e lode e una specializzazione in Psichiatria conseguita all’Università di Cagliari, non perché respinta dal sistema accademico italiano, ma per cogliere un’opportunità professionale unica e stimolante: il training al Maudsley Hospital, un master e un dottorato di ricerca al prestigioso Institute of Psychiatry di Londra. Venti anni dopo, quella scelta le ha regalato una brillante carriera di primario, una cattedra di professoressa associata e lo scorso 6 novembre anche un riconoscimento destinato soltanto ai migliori: il titolo britannico di Psichiatra dell’anno.
«Un premio conquistato grazie ad anni di studi dedicati alla schizofrenia - spiega la dottoressa cagliaritana - focalizzati sul funzionamento del cervello e sui fattori di rischio, congeniti o indotti da traumi esterni, legati allo sviluppo di questo tipo di patologie. Ricerche complesse e innovative che evidentemente hanno ottenuto anche l’approvazione dei miei colleghi». Le prospettive terapeutiche sono affascinanti e ambiziose, ma anche piene di incognite. «Sappiamo che nei pazienti affetti da crisi schizofreniche ci sono particolari alterazioni cerebrali, ma in futuro speriamo di poter riconoscere precocemente i sintomi scatenanti sui quali influiscono numerosi elementi, alcuni dei quali ancora ignoti: eredità genetiche, influenze ormonali ed episodi scioccanti, come lo scarso livello di istruzione, mancato supporto familiare o traumi infantili».
L’obiettivo, comune a tante patologie croniche, è quindi quello di garantire un decorso meno traumatico e una più facile convivenza con la malattia. «La soluzione è lontana, ma ci avviciniamo all’identificazione precoce dei pazienti più vulnerabili, quelli con prognosi peggiore. Dobbiamo anche comprendere le ragioni per cui i casi di schizofrenia sono più frequenti in determinate aree geografiche e in particolari etnie decontestualizzate dal loro ambiente natale». Quella della Dazzan è una vita trascorsa tra le corsie di ospedale, i laboratori clinici e le aule universitarie. Una carriera multidisciplinare impossibile da intraprendere in Italia. Motivo per il quale il rientro in patria non è stato ancora contemplato. «In futuro non escludo niente, ma per ora Londra resta la mia casa. Vivo una fase della mia carriera in cui non posso di certo lasciare quello che ho raggiunto. Non è una bocciatura del sistema italiano, sia chiaro. Non mi sono mai scontrata con i baroni degli atenei o la scarsa meritocrazia, lavoro costantemente con centri di ricerca italiani, ma in Inghilterra posso contare su un’organizzazione efficiente e su fondi più consistenti per la ricerca. Quello che pesa di più è la nostalgia della Sardegna».
Luca Mascia
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Archeologia
Accademia dei Lincei:
una giornata dedicata alla grande scoperta di Monte Prama
 
Mentre da oggi riprendono i lavori di ricerca degli archeologi dell’Università di Sassari guidati da Raimondo Zucca per l’ultima fase dell’attuale progetto (finirà a marzo) e con ancora "caldi" gli strascichi polemici tra gli stessi archeologi e l’associazione Nurnet (di cui parliamo in Cronaca di Oristano), arriva la conferma di un’importante iniziativa a livello nazionale: il prossimo 21 gennaio l’Accademia dei Lincei - la massima istituzione culturale italiana - dedicherà un’intera giornata ai "Giganti di Monte Prama".
CONVEGNO La notizia ufficiale del convegno - così come il nostro giornale ha anticipato nell’inserto speciale dedicato ai Giganti del 23 novembre - arriva da Palazzo Corsini, la prestigiosa sede romana dell’Accademia, in via della Lungara 10. La giornata di studi, intitolata "I riti della morte e del culto di Monte Prama-Cabras", si articola in una serie di interventi che abbracciano l’intero fenomeno dei "Giganti": dalla scoperta del 1974 alle diverse campagne di scavo e al recupero di cinquemila reperti, dalla "riscoperta" in tempi recenti all’eccezionale restauro nel centro sassarese di Li Punti che ha portato alla ricomposizione di 28 statue e di 16 modelli di nuraghe. Oggi statue e reperti sono in esposizione nei musei di Cagliari e Cabras, nell’ambito del progetto museale proposto dalla Soprintendenza archeologica di Cagliari (che con la nuova legge sul riordino del Ministero avrà competenze sull’intera regione).
INTERVENTI Il convegno di Roma si aprirà alle ore 9,30 con i saluti della presidenza dell’Accademia dei Lincei, del rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli e del professor Mario Torelli, illustre archeologo che ha insegnato anche a Cagliari. Seguiranno gli interventi di Attilio Mastino e Raimondo Zucca (Le ragioni e le strategie dello scavo), Pier Giorgio Spanu (Archeologia dei paesaggi di Monte Prama), Alessandro Usai ed Emina Usai (Monte Prama: la morte e il culto). Nel pomeriggio Salvatore Rubino (Indagini di bioarcheologia), Paolo Bernardini e ancora Zucca su "Lo statuto eroico" dell’Heroon di Monte Prama. (c. f.)
 
L’UNIONE SARDA
9 – L’Unione Sarda
Cronaca di Oristano (Pagina 13 - Edizione OR)
«Nurnet non ha titoli per criticare»
MONT’E PRAMA. L’archeologo Zucca difende la qualità degli scavi, che riprendono oggi
 
Il terreno è ancora fangoso e non consente di avviare gli scavi e quindi discernere i diversi strati. Finché non si asciugherà, l’équipe di archeologi e assistenti sarà impegnata nel ricostruire l’archeologia dei paesaggi di Mont’e Prama. «Tutto questo ci consentirà di avere un quadro preciso dell’area», spiega l’archeologo Momo Zucca, da mesi impegnato nella campagna di scavi nel sito del Sinis, al centro di grande interesse e di cocenti polemiche. «Respingo con fermezza le accuse molto gravi lanciate nel proprio sito dall’associazione Nurnet, che pure ha attivato una iniziativa lodevole per tutelare la zona» aggiunge l’archeologo oristanese. «Si parla di scavi realizzati con sciatteria. Non solo: si fa riferimento all’accordo dello scorso maggio definendolo illegittimo. Se l’avvocato Antonio Leoni, che nel sito fa un intervento, lo ritiene tale, non vedo perché non presenti una denuncia alla Procura. Penso che ciascuno debba fare il proprio mestiere: l’associazione Nurnet non ha i titoli per valutare la campagna di scavi». Momo Zucca incalza: «Si parla, inoltre, di una proposta: restituire a Mont’e Prama le copie dei Giganti. L’idea non è certo nuova, risale al 2003 quando Giovanni Colonna la rese pubblica e la ripresi successivamente».
Polemiche a parte, l’attività della Soprintendenza e dell’Università riprende dunque oggi: «Molti terreni sono arati. Faremo una ricognizione a pettine per cercare tracce del paesaggio per avere una unità topografica precisa. Intanto va avanti il lavoro in collaborazione con i Comuni di Cabras e Riola Sardo, coinvolti già dal 2013, per conoscere in forma organica il territorio. «Lo scopo è quello di creare uno strumento, il Geographic information system, con la cartografia, le carte tecniche, le foto aeree e satellitari. Uno strumento compartito dalla Soprintendenza e dall’Università».
Patrizia Mocci
 
L’UNIONE SARDA
10 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro (Pagina 21 - Edizione OR)
Tagli della Regione, 61 famiglie senza bonus
MANDROLISAI. Proteste da Fonni a Desulo, da Ovodda a Sorgono
 
Per la Regione sono numerose le famiglie con cinque o più figli a carico. Il bonus da mille euro l’anno è prorogato ma non spetta più a chi ha soltanto quattro figli. Quando sono cambiati i parametri le associazioni sono insorte e hanno perfino effettuato un sit in a Roma. Oggi la protesta si sposta nel cuore della Sardegna dove il problema, storicamente, è sentito. «Soltanto che oggi anche qui il concetto di famiglia numerosa è cambiato moltissimo, ma sembra che la Regione non se ne sia accorta» dice Cristina Sedda, sindaco di Ovodda e assistente sociale nel Comune di Sorgono. I dati d’altronde parlano chiaro.
ENTROTERRA Nei paesi della Barbagia e del Mandrolisai, da Desulo a Sorgono, sono diverse le famiglie con quattro figli, ma pochissime quelle con cinque. Se Meana Sardo conta 14 nuclei familiari con quattro ragazzi e nessuno con cinque i dati variano solo leggermente e la situazione non cambia a Sorgono e a Ovodda, dove si contano in entrambi i paesi rispettivamente nove famiglie con 4 figli e solo una con cinque. A Fonni sono 17 le famiglie che hanno 4 figli a carico contro le due che ne hanno invece 5. «In un periodo storico dove le scuole si chiudono perché non ci sono bambini - dice il sindaco di Belvì Rinaldo Arangino - la Regione, invece di abbassare i parametri per poter accedere al finanziamento, ha pensato di fare l’esatto contrario. Per una famiglia che ha i ragazzi che studiano all’Università la notizia dell’aumento delle tasse e l’esclusione dal bonus previsto per i nuclei numerosi è una vera e propria mannaia».
SARDEGNA Nell’isola 2157 famiglie hanno 4 figli a carico, mentre quelle che hanno dai 5 figli in su sono 610. «È palese - dice Salvatora Mulas, assessore ai Servizi sociali di Fonni - che si è tenuto conto solo del risparmio di risorse che ne risulta escludendo l’insieme più numeroso. Sarebbe, invece, stato opportuno rivedere le politiche andando a pesare le reali condizioni socio economiche in cui versano le famiglie». Sul provvedimento della Regione è amarissimo anche il commento di Gigi Littarru, sindaco di Desulo: «Ormai non sanno più dove tagliare e colpiscono i più deboli. Lo hanno fatto tagliando i fondi alle scuole di musica e ora fanno altrettanto con il bonus famiglia».
Roberto Tangianu
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 8
No a tasse più care, sit-in per assicurare il diritto allo studio
Manifestazione davanti al palazzo regionale di viale Trento
Poi l’incontro con Claudia Firino e il governatore Pigliaru
di Luisa Satta
 
CAGLIARI Universitari in rivolta per l’impennata della tassa sul diritto allo studio. Sit-in con striscioni ieri mattina davanti al palazzo regionale di viale Trento. La mobilitazione puntava a ottenere, fra l’altro, un incontro con il governatore Francesco Pigliaru, il vicepresidente e assessore al Bilancio Raffaele Paci, e la responsabile dell’Istruzione, Claudia Firino. E alla fine la riunione con l’assessore preposta alle tematiche specifiche e lo stesso governatore si è potuta tenere. Sotto tiro, sottoposto a pesanti rilievi critici, l’ultimo provvedimento appena varato. Un intervento che prevede l’aumento di 80 euro delle imposte. «Facile prevedere - ha spiegato Luca Santus, coordinatore dell’associazione UniCa 2.0 e sempre a Cagliari componente del Senato accademico - un calo di iscrizioni o un incremento di abbandoni». Ma al centro delle contestazioni non c’è solo la tassa che cresce. La protesta riguarda anche borse di studio, fitto casa, assegno di merito, casa dello studente. «È ora - protestano gli universitari - che la giunta regionale si impegni per garantire il diritto allo studio seriamente, assicurando i fondi per il 100% degli idonei beneficiari e con importi adeguati». I costi sono ormai sempre più alti, denunciano ancora gli studenti. Anche, semplicemente, per risiedere a Cagliari. E proprio per questo ritorna di estrema attualità la questione della Casa dello studente. «Ora – spiegano gli studenti che vivono nel capoluogo di regioni – le diverse Case sono diventate obsolete, mal collegate rispetto ai poli dell’ateneo, e a ogni modo insufficienti qualitativamente e quantitativamente. A fronte dei circa 15.000 studenti fuori sede, la città offre a disposizione meno di 900 posti letto. Ecco perché noi vogliamo invece serie politiche di investimento per il miglioramento delle attuali sedi, per la ristrutturazione di tutti gli edifici che possono essere trasformati in alloggi destinati a noi universitari, oltre che per innalzare il rapporto fra posti-letto messi a disposizione e fuori sede». Il presidio è stato organizzato proprio da «UniCa 2.0», associazione che sin dal nome richiama il legalme con l’ateneo cagliaritano. Ha visto la partecipazione di diverse decine di ragazze e ragazzi. L’aumento delle tasse, collegato con gli altri problemi sollevati nelle ultime settimane dai giovani sardi, ha scatenato polemiche e critiche, arrivate anche da parte del rettore di Cagliari Giovanni Melis. «Come prima cosa chiediamo una soluzione tampone altrimenti l’incremento, arrivato ad anno accademico iniziato, colpirà duramente gli studenti», ha puntualizzato Luca Santus, ricordando che la tassa peserà su tutti coloro che dichiarano un reddito totale superiore ai 25mila euro. «L’aumento è del 120 per cento e non colpirà solo i ricchi - come abbiamo letto in alcuni comunicati stampa della Regione - visto la soglia comprende tantissime famiglie monoreddito con figli a carico», ha argomentato ancora Santus.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 8
IL PRESIDENTE E L’ASSESSORE
L’aumento resta, aperture su case e borse
 
Sull’aumento della tassa per il diritto allo studio non si torna indietro ma da parte della giunta c’è apertura sulle richieste dei giovani che hanno organizzato il sit-in riguardo alle residenze universitarie e alle borse di studio. È quanto emerso dall’incontro fra l’assessore alla Pubblica Istruzione Claudia Firino, che con il governatore Pigliaru ha incontrato i rappresentanti dell’associazione UniCa 2.0, riuniti ieri mattina per una manifestazione di protesta davanti al palazzo di viale Trento. Gli universitari chiedevano che fossero i fondi regionali a coprire quanto chiesto agli studenti dopo l’incremento della tassa. «Ma ci hanno detto che non ci sono le coperture», ha spiegato Luca Santus uno dei portavoce di UniCa 2.0. Si profila, però, una soluzione sulle questioni in materia di borse di per idonei non beneficiari e per l’annosa storia delle abitazioni per i fuori sede. Le parti hanno in programma un nuovo incontro, la cui data tuttavia non è stata definita. Il presidente e l’assessore hanno ricordato come il nodo di fondo riguardi l’applicazione del decreto del 2012 che uniforma in tutta Italia le tasse regionali per il diritto allo studio, precisando che sono esentati dal pagamento oltre 12 mila studenti. Inoltre, è stato chiarito, «l’intero ammontare resterà all’Ersu per coprire ulteriori borse di studio». «È stato un incontro costruttivo», ha dichiarato l’assessore ribadendo che si è trattato di una scelta non della giunta ma di un obbligo che, se trascurato, avrebbe comportato il pericolo di contenziosi e ricorsi. «È nostra intenzione – ha aggiunto – tracciare un cambio di rotta sul diritto allo studio, come abbiamo dimostrato con gli interventi nel 2014 che hanno aggiunto 2 milioni per le borse. Non possiamo e non vogliamo perdere neanche uno studente. Al contrario, è nostro preciso interesse incrementare il numero dei laureati. Stiamo lavorando infatti per realizzare un intervento composito e complessivo esteso a tutti i settori».

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