Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 March 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
La Asl taglia tre ricercatori
Non confermati due biologi e un ingegnere biomedico
Allarme al Centro sclerosi del Binaghi e all'Urologia del Santissima Trinità
 
Due in meno al Binaghi, uno in meno al Santissima Trinità. Il rischio è grosso, per il Centro sclerosi multipla diretto dalla professoressa Marisa Marrosu e il reparto di Urologia guidato all'ospedale di Is Mirrionis dal professor Antonello De Lisa. Tagli annunciati all'organico che mettono in serio pericolo l'attività dei due prestigiosi presidi sanitari. Dall'ospedale di via Is Guadazzonis andranno via due biologi ricercatori, oggi in pianta organica: Urologia dovrà fare a meno di un ingegnere biomedico. Risultato? Ricerca applicata bloccata e ripercussioni non solo sul lavoro dei reparti ma anche sui pazienti.
LA CONVENZIONE Il problema è venuto a galla dopo una delibera del 28 gennaio sul personale universitario convenzionato firmata dal commissario straordinario Savina Ortu. Una decisione improvvisa e non certo favorevole per le due strutture che affrontano quotidianamente problematiche medico-sanitarie delicatissime. Come nel caso del centro per la sclerosi multipla guidato da Marrosu.
L'ATTESA Il primario ammette le difficoltà che potrebbero davvero condizionare la struttura del Binaghi se non si potesse confermare la presenza dei due tecnici universitari di grande esperienza e professionalità. Due biologi (il dottor Raffaele Murru e la dottoressa Anna Mateddu) che operano nel centro grazie alla convenzione del 1997 i cui nomi, oggi, sono stati di fatto depennati. «Dico solo - spiega la professoressa Marrosu - che grazie al lavoro dei due biologi e in particolare alla specializzazione sulle malattie neuromuscolari, molti nostri pazienti hanno smesso di viaggiare a Milano». Una professionalità acquisita in particolare dalla dottoressa Mateddu in questi anni al Binaghi ma anche attraverso le specializzazioni maturate in Inghilterra sulla biopsia muscolare. Per il centro della sclerosi multipla, riferimento per i malati di tutta l'Isola, un valore aggiunto. Per i pazienti, una speranza.
LE SPERANZE Mentre al Binaghi e al Santissima Trinità attendono risposte certe, alla Asl 8 confermano massima attenzione e impegno serrato per affrontare e risolvere il caso in tempi rapidi. Il problema sarebbe legato ai titoli dei professionisti. Per l'Università i biologi sono tecnici, per la Asl 8 sono dirigenti. Questione, insomma, di qualifiche. E di conseguenza, di regole. «Per questo si stanno facendo le giuste verifiche per risolvere la questione nel migliore dei modi», spiegano dall'ufficio stampa della Asl 8. «L'interesse primario è certo quello di mantenere il servizio ma non si può certo prescindere dal rispetto delle regole».
Andrea Piras
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Spettacoli e Società (Pagina 41 - Edizione CA)
I ragazzi di “Cagliari in corto” vi spiegano
trucchi e segreti della critica cinematografica
IL SEMINARIO. Domani, dalle 9, a Cagliari nella sala conferenze de L'Unione Sarda
 
Spesso gli spettatori non ci fanno caso, a volte neanche i cinefili. Eppure per chi “scrive” un film e per chi lo gira, esistono inquadrature, musiche, oggetti, dialoghi, più in generale chiavi di lettura, che non sono solo necessarie, ma addirittura fondamentali per la storia che si racconta. Perché rappresentano un elemento determinante della trama, perché permettono un'identificazione del protagonista, perché dicono esattamente a chi guarda dove si trova in quel momento, in che luogo ed epoca, il livello culturale dei personaggi, il loro stile di vita o il carattere.
Con l'obiettivo di fornire strumenti utili per imparare a guardare con spirito critico il cinema, domani a partire dalle 9, nella sala conferenze de L'Unione Sarda in piazza Santa Gilla a Cagliari, si svolge il “Seminario di introduzione alla critica cinematografica” (aperto a tutti), organizzato dall'associazione “Cagliari in corto”, in collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission, e curato dalla redazione di Cinemecum.it.
Un'occasione per provare ad affacciarsi al cinema con un approccio nuovo, più consapevole, apprendere i segreti della critica cinematografica, ascoltare e dialogare con esperti e appassionati. «L'incontro rappresenta la prima tappa di un percorso che si svilupperà in futuro con un corso di formazione, in collaborazione con l'università di Cagliari, e una summer school», spiega Enrica Anedda, avvocato, direttore artistico di “Cagliari in corto”. Un'associazione culturale che ha creato una testata giornalistica, Cinemecum.it appunto, che sotto la guida di Carlo Poddighe, con pochissimi soldi, corrispondenti e collaboratori sparsi nei vari continenti, rappresenta una finestra sul mondo per il cinema isolano.
Durante la mattina, interverranno i docenti universitari Antioco Floris e Salvatore Pinna e i critici cinematografici Gianni Olla ed Elisabetta Randaccio. Il clou nel pomeriggio: a partire dalle 14.30, spazio ad Antonio Costa, guru tra i critici cinematografici, autore di “La mela di Cezanne e l'accendino di Hitchcock”, che dialogherà con il regista nuorese Salvatore Mereu.
Mauro Madeddu
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Marghine Planargia (Pagina 23 - Edizione OR)
NUORO, CRIMINALITA' SARDA
 
Oggi alle 16.30 nella Camera di commercio di Nuoro il convegno “La criminalità in Sardegna, reati, autori e incidenza sul territorio” su una ricerca dell'osservatorio sociale dell'università di Sassari. Intervengono Antonietta Mazzette, Camillo Tidore, Daniele Pulino, Sara Spanu, Gianni Sannio, Agostino Murgia. Introduce Gianfranco Oppo, coordina Martino Salis.
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 15
Pa, le partecipate in rosso saranno commissariate
Ieri il primo via libera dalla commissione Affari Costituzionali del Senato
Madia: «Chi non fa bene non deve più lavorare nella Pubblica amministrazione»
 
ROMA Avere nel portafoglio una partecipazione in una o più società potrebbe trasformarsi da un vanto in un rompicapo per Comuni, Regioni e qualsiasi altra Amministrazione pubblica. I margini per detenere quote in questa o quell’azienda si fanno sempre più stretti e la delega di riforma della Pa sembra dare il colpo di grazia, ponendo «limiti» per mettere su società o assumere e mantenerne quote. Una sforbiciata che ha ricevuto il primo via libera dalla commissione Affari Costituzionali del Senato. Nel mirino ci sono senz’altro le società in rosso, per le quali è prevista l’opzione commissariamento. Il giro di vite riguarderà anche le responsabilità: saranno puntualizzare quelle che ricadono sugli amministratori, come sindaci, presidenti di Provincia o Regione.
Il governo in realtà punta a responsabilizzare tutti coloro che hanno a che fare con la Pa, a cominciare dai dipendenti: «Chi non fa bene non deve più lavorare nella Pubblica amministrazione», chiarisce il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia, confermando una stretta sui procedimenti disciplinari per scarso rendimento.
Discorso che vale anche per i dirigenti: verranno superati gli automatismi di carriera e saranno passate al vaglio le loro valutazioni sui lavoratori che hanno sotto. Il criterio sarà quello della differenziazione, se le pagelle stilate dal capo sono tutte uguali sorgerà qualche dubbio sulle capacità di misurazione delle performance.
Quando andrà in porto la riforma a vigilare sui dirigenti ci sarà un’apposita commissione, ma già ora c’è un organismo, per altro appena rinnovato (il comitato dei garanti) che si esprime su eventuali sanzioni. La questione base però riguarda l’accesso alla Pa, che, ha ricordato Madia, deve essere per concorso, altrimenti si tratta di «cattiva amministrazione». Tornando alle partecipate, il loro riordino passa per una razionalizzazione secondo criteri di «efficienza, efficacia ed economicità». In altra parole, si ridurrà drasticamente il loro numero: operazione di qualche rilievo visto che l’Italia conta, l’ultima stima è quella dell’Istat, oltre 11mila. Non è però solo una questione di cifre, dietro una quota ci deve essere anche una ragione, per cui la partecipazione deve rientrare nel «perimetro dei compiti istituzionali o di ambiti strategici per la tutela di interessi pubblici rilevanti». C’è poi il tema della buona gestione delle risorse, per cui i bilanci delle società partecipate non potranno passare sottotraccia, ma dovranno comparire nel resoconto consolidato dell’ente.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 20
“Museum week”, l’Antiquarium spopola
Su Twitter l’area archeologica di Porto Torres compete con “mostri sacri” come il Louvre o il British
Emanuele Fancellu
 
SASSARI Fa un certo effetto vedere l’Antiquarium turritano accostato al British Museum, al Louvre di Parigi, all’Hermitage di San Pietroburgo, eppure... Eppure alle 18.30 di ieri il museo nazionale di Porto Torres era al primo posto nella classifica mondiale di “Museum Week 2015” davanti a mostri sacri come, appunto, il British, il Louvre ed il museo russo. #MuseumWeek è l’hashtag che contraddistingue la Settimana dei Musei, iniziativa lanciata da Twitter partita lunedì scorso, giunta alla seconda edizione e divenuta in breve tempo uno degli eventi social più importanti dell’anno.
All’edizione 2015 hanno aderito più di 1.800 istituzioni culturali in rappresentanza di 58 stati e 943 città. Sono 175 i musei italiani iscritti, con la Sardegna che prende parte all'iniziativa col Compendio Garibaldino e il Memoriale Giuseppe Garibaldi di Caprera, il Museo nazionale Sanna e la Pinacoteca Mus’a di Sassari, il Museo archeologico nazionale di Cagliari e il Museo Archeologico nazionale “Antiquarium Turritano” di Porto Torres, che partecipa per il secondo anno consecutivo, consapevole delle potenzialità offerte dalla rete nel far conoscere ad appassionati e non i reperti più apprezzati e i lati misconosciuti di quelli meno noti, sfruttando appieno la mission dell’edizione 2015: dare eco mondiale all’evento per fare rete e creare una comunità di utenti che seguano e sostengano il patrimonio culturale, trasformando magari il turista virtuale in uno reale. Museum Week prevede ogni giorno un tema diverso, così lunedì si è affrontato il #secretsMW, la scoperta per il pubblico della vita quotidiana delle istituzioni; martedì il #souvenirsMW, un invito al pubblico a condividere i ricordi personali di una visita al museo attraverso un tweet con magari una foto, libro, cartolina o qualcosa che ha lasciato il segno; mercoledì attraverso l'hashtag #architectureMW si è raccontata la storia del luogo in cui il museo "vive", ieri #inspirationMW è stato un motivo tramite cui il pubblico ha potuto catturare contenuti correlati alle specializzazioni dell'istituzione. Oggi è la volta di #familyMW, presentazione al pubblico dell’offerta di ciò che può rendere una visita reale o virtuale un’esperienza indimenticabile; domani con #favMW sarà il giorno in cui i visitatori potranno condividere con una foto, un video o un Vine ciò che hanno amato di più del museo. Domenica infine #poseMW, invito ai visitatori a considerare il museo come un set e a mettersi al centro della scena. Il primato dell’Antiquarium Turritano, cui alle 18.30 avevano contribuito 82 tweets, 4044 retweets, 916 replies, si deve all’instancabile attività sui social network degli assistenti museali guidati dalla direttrice Gabriella Gasperetti, che tentano così di trasformare lo scrigno che ospita i tesori dell'antica colonia Iulia in un trend globale su Twitter, cercando di farlo conoscere dagli internettari di tutto il mondo affinchè da turisti virtuali possano diventare reali.

Questionnaire and social

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