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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 December 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    
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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di domenica 13 dicembre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
COMUNE. Il progetto “Abitare.com” parte dai quartieri di San Michele e Is Mirrionis
Una stanza in cambio di tempo: universitari a casa con gli anziani

Ospitalità in cambio di tempo. “Abitare.com” («Dove abitare il “com” sta per comunità», puntualizza l'assessore alla Pianificazione territoriale Barbara Cadeddu) può essere sintetizzato con questo slogan: Gli studenti universitari troveranno alloggio, gratuito, nelle case popolari di Is Mirrionis e San Michele, e “pagheranno” sostenendo gli anziani che vivono insieme a loro.
I FONDI Il progetto pilota è stato presentato ieri in Municipio dal sindaco Massimo Zedda, dalla vice Luisa Anna Marras, dall'assessore alle Politiche sociali Luigi Minerba, dal prorettore vicario Francesco Mola e dal presidente dell'Ersu Antonio Funedda: un progetto che, per ora, riguarda otto studenti. Ma che può avere sviluppi interessanti. In primo luogo, perché è finanziato con fondi europei (quest'anno sono disponibili 40 mila euro), destinati ad aumentare.
I QUARTIERI Ma le prospettive sono interessanti anche per una ragione sociale: il costo dell'alloggio rappresenta la spesa più alta per tanti fuorisede che rischiano, quindi, di abbandonare la carriera universitaria per problemi economici. Di contro, nei quartieri popolari sono tantissimi gli anziani che vivendo da soli o in coppia, hanno grosse difficoltà nell'espletare gli impegni quotidiani: solo a Is Mirrionis gli alloggi che potrebbero ospitare studenti (con dimensioni che dai 70 ai 100 metri quadri) sono 300 e sono abitati da persone che hanno mediamente 70 anni.
IL CONTRATTO Una stanza, dunque, per gli studenti universitaria in cambio di socialità. Impegni che verranno sanciti da un “patto abitativo”, firmato dallo studente, dall'ospitante e dal mediatore, un esperto che seguirà passo per passo la convivenza. All'universitario sarà richiesto un minimo di dieci ore mensili di volontariato che concorderà con l'anziano: potrebbero essere destinato ad alcune attività ma anche alla semplice compagnia. Dovrà, inoltre, partecipare con 50 euro mensili alle spese per il pagamento delle utenze domestiche.
LA LOGICA Una formula per risolvere due problemi, l'eccessivo costo degli alloggi per gli studenti e la solitudine degli anziani. Non a caso, dopo il progetto pilota, il “patto abitativo” potrebbe essere applicato anche agli anziani di altre zone, non necessariamente residenti in alloggi popolari. E potrebbe essere utilizzato per dare un tetto anche a lavoratori universitari, docenti e studenti stranieri e giovani che partecipano ai programmi di volontariato e servizio civile europeo. Per partecipare a questo bando, in scadenza il 16 dicembre, si deve visitare il sito istituzionale dell'Ersu.
Marcello Cocco
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 13 dicembre 2015 / Spettacoli e Società (Pagina 61 - Edizione CA)
Da lunedì studiosi isolani, nazionali ed europei a confronto su un felice fenomeno locale
IL CASO DEL “CINEMA SARDO”
Convegno internazionale di tre giorni a Cagliari
Tre giorni per capire quanta strada ha macinato il cosidetto “cinema sardo”, facendo partire l'analisi dagli ultimi vent'anni. Non uno studio autoreferenziale ma aperto al confronto con le altre periferie europee, perché la Sardegna si è dimostrata un interessante laboratorio che può essere di stimolo e dibattito. Sarà questo il cuore del convegno internazionale “Estetica, identità e industria culturale del cinema locale” che si inaugura stasera a Cagliari alle 20 (viale Colombo 2) con l'illustrazione delle tre giornate di lavori ed entrerà nel vivo da lunedì alle 9,15 presso l'Aula Verde della Cittadella dei Musei, sede quotidiana del convegno fino a mercoledì 16. Organizza l'Università, nel dettaglio il Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio e il Celcam, (con la collaborazione di molti partner regionali, nazionali e stranieri), coordina il professor Antioco Floris. Che spiega: «Il convegno nasce da una ricerca sviluppata con Ivan Girina, del King's College di Londra per individuare una serie di punti di forza nel cinema fatto in Sardegna, che lo rende simile alle produzioni di altre realtà culturali e geografiche periferiche rispetto al mainstream. È possibile interpretare il cinema in Sardegna con modelli utilizzati per leggere il cinema iraniano, irlandese, danese, collocando nel quadro internazionale la nostra realtà. Da questa ricerca emerge come la ricchezza del cinema fatto in Sardegna sta proprio nella forza dell'identità».
Ecco, il cinema realizzato in Sardegna, soprattutto quello degli ultimi 25 anni, ha sviluppato una forte componente identitaria che si delinea, da un lato, nella valorizzazione del locale (rapporto col territorio, uso di lingue minoritarie e dialetti, uso di ambienti reali, rivisitazione di temi e storie della tradizione) e dall'altro nell'esprimersi in conflitto verso i modelli egemoni (tentativi di elaborare stili narrativi e modelli linguistici nuovi, messa in scena “povera”, produzioni a basso costo, uso di tecnologie economiche, forme di produzione alternative).
In questo spazio si è formata una nuova generazione di registi, creando una cesura con la rappresentazione cinematografica precedente frutto di uno sguardo esterno, non appartenente alla cultura dell'isola.
Allo stesso tempo, il convegno mira a contestualizzare il “caso Sardegna” all'interno di fenomeni equiparabili che hanno preso vita in altre realtà europee le cui cinematografie emergono in contesti culturali simili, riflettendo il conflitto tra locale e nazionale o anche semplicemente segnalando delle forti differenze rispetto alla cultura dominante. Per esempio le realtà periferiche di Catalogna, Galizia, Corsica, i paesi balcanici della ex Jugoslavia, Galles, meridione e il nordest italiani, ma anche realtà nazionali come l'Olanda e l'Irlanda. Studiosi, esperti e operatori del settore, non solo sardi ma provenienti anche da questi luoghi, indagheranno sul caso Sardegna, guardandolo da un punto di vista storico, artistico, economico e socio-politico.
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di domenica 13 dicembre 2015 / Cronaca di Nuoro (Pagina 48 - Edizione CA)
NUORO. Presentato il nuovo master sulle politiche per lo sviluppo locale
Novecento iscritti ai corsi, l'università tenta il rilancio

Consorzio o Fondazione cambia poco. Sono sottigliezze giuridiche. Quello che conta è rilanciare l'università a Nuoro e farla diventare con i suoi corsi sempre più attrattiva non solo a livello regionale, ma anche se possibile nell'area del Mediterrano. Pensare in grande e volare in alto non costa nulla, anzi. La pensano così Fabrizio Mureddu, commissario del Consorzio universitario della Sardegna centrale, e il professore Gianfranco Bottazzi, sociologo ed ex preside della facoltà di Scienze politiche dell'ateneo cagliaritano, ora direttore scientifico del master di primo livello in “Politiche per lo sviluppo locale”. Ieri entrambi hanno presentato il corso di specializzazione della durata di un anno - riservato a 25 laureati - arrivato alla terza edizione. L'occasione ha fornito anche l'opportunità per parlare dello stato dell'arte dell'alta formazione in città e della possibilità che anche nel presente e nel futuro si lavori per dare continuità ad un progetto oggi andato avanti a singhiozzo e con troppe criticità.
IL COMMISSARIO «Lo stato di salute dell'università a Nuoro che oggi nei vari corsi può contare su novecento iscritti è buono. Un dato sicuramente positivo, tenuto conto della crisi demografica e della scarsità di risorse finanziarie che limitano la progettazione e pianificazione di largo respiro», rimarca Fabrizio Mureddu, «continuiamo però a credere nell'importanza della presenza dell'università e del polo nuorese. Oggi ci sono delle criticità, soprattutto strutturali, con la suddivisione degli studenti in tre sedi differenti e lontane. Bisogna sicuramente lavorare e ora si vuole farlo per far incontrare in maniera più incisiva gli studenti con la città e il territorio. Questa è sicuramente una delle sfide che ci prepariamo ad affrontare con decisione».
IL MASTER L'incontro di ieri ha sottolineato i fattori di successo di un master che ha portato in Barbagia studenti da tutta l'Isola attratti da un percorso formativo attento alle dinamiche di sviluppo dei territori, oggi marginali ma che hanno ancora da giocare chance importanti per la presenza dell'università a Nuoro. «Seguire il master - ce lo ha dimostrato nelle due precedenti edizioni - migliora competenze e conoscenze nei settori basilari. I corsi e le discipline sono centrate sulla capacità di leggere il territorio, avanzare idee e proposte sullo sviluppo locale, sfruttare risorse ai fini economici. Questo significa creare posti di lavoro, migliorare il clima delle comunità di appartenenza. Insomma, tutte cose estremamente positive».
Luca Urgu
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA 
 
4 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 13 dicembre 2015 / Nuoro - Pagina 27
UNIVERSITÀ
Politiche per lo sviluppo locale
un master di primo livello
NUORO Il Consorzio universitario nuorese, con l’università di Cagliari, ha istituito la seconda edizione del master di primo livello in “Politiche per lo sviluppo locale”. Il master durerà un anno e si propone, come spiegano i promotori, «di formare specialisti capaci di svolgere i nuovi e più complessi compiti affidati alle amministrazioni locali e di approfondire gli aspetti legati alla promozione delle sviluppo locale in un’ottica di promozione delle risorse e delle vocazioni dei diversi territori». Il master si rivolge ai laureati in possesso dei titoli richiesti dal bando, ed è aperto a un numero massimo di 25 partecipanti. Si svolgerà nelle giornate di venerdì e sabato, nella sede universitaria nuorese di via Salaris 18. Sono stati bandite anche alcune borse di studio. Per iscriversi al master c’è tempo sino al 28 dicembre, alle 12. Per altre informazioni o per le iscrizioni: www.uninuoro.it. Oppure si può mandare una mail a segreteriadidattica@uninuoro.it, numero di telefono 0784/244701.
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 13 dicembre 2015 / Cultura e spettacoli Pagina 34
IL CONVEGNO
Cinema, Sardegna ed Europa a confronto Il cinema realizzato in Sardegna incontra a Cagliari le altre “piccole patrie” europee. Da domani a mercoledì la Cittadella dei Musei ospita il convegno internazionale “Estetica, identità e industria culturale del cinema locale”, organizzato dall'Università di Cagliari , Celcam e Sardegna Film Commission.
Dialogheranno sui temi dell'identità e sostenibilità delle industria audiovisiva studiosi e ricercatori delle Università, stakeholder della filiera, professionisti del cinema, Film Commission italiane ed europee, innovatori sia nei processi di produzione che nelle politiche finalizzate all’ampliamento del pubblico. Oggi alle 20 anteprima presso Sapori di Sardegna , in viale Colombo con interventi di Antioco Floris, Francesco Atzeni, Bruno Murgia, Sergio Scavio. A seguire, alle 21.30, la visione di alcuni cortometraggi sardi.

 
 
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RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI
 
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