Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 December 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’Unione Sarda di domenica 21 dicembre 2014 / Agenda Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
FESTIVITÀ. Sino al 15 gennaio
Il presepe dell'Orto botanico

Sino al 15 gennaio (dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13,30) si potrà visitare il tradizionale presepe natalizio dell'orto botanico dell'Università, in viale Sant'Ignazio. Gli alberi fanno da cornice lungo l'incantevole percorso che conduce al presepe. Il lavoro dei giardinieri della sezione Botanica ha permesso nel tempo di creare gli spazi nei quali trovano naturale collocazione i personaggi della sacra rappresentazione, creando una suggestiva interazione con le piante delle collezioni conservate nell'orto botanico. Non deve stupire se un esemplare di Espostoa lanata originaria del Perù rappresenti la capanna della natività o se le greggi di pecore accompagnate dal pastore discendono tra i fico d'India originari del Messico, evocando scenari tipici delle campagne sarde. Arricchisce la natività un esemplare di Erocactus magni ficus originario del Brasile.


 
2 - L’Unione Sarda di domenica 21 dicembre 2014 / Provincia Sulcis (Pagina 42 - Edizione CA)
S. ANNA ARRESI. Arrivano i fondi Ue, in campo gli operatori turistici
Salvaguardia delle dune, a Porto Pino 600mila euro
Un primo obiettivo l'ha già centrato: è l'unico Comune italiano, su centoventi pretendenti, ad essere stato finanziato direttamente dalla Commissione europea nell'ambito del programma comunitario “Life Nature”. Un risultato di prestigio, ma niente in confronto alla sfida ambiziosa che Sant'Anna Arresi si appresta ad affrontare con “Soss Dunes”, progetto pilota sulla salvaguardia, la gestione e la tutela delle dune di Porto Pino, habitat di indiscusso valore naturalistico per la Sardegna e l'intera area del Mediterraneo, ma soggetto a notevole pressione a causa del turismo.
IL PROGETTO Soss, acronimo di “Safeguard and management of south western sardinian dunes”, è stato presentato ieri dinanzi ad un parterre d'eccezione per un progetto che si pone l'obiettivo di «preservare l'esistente per lasciarlo - come ha sottolineato il sindaco Paolo Dessì - in eredità alle generazioni future». Presenti gli assessori regionali Cristiano Erriu (Urbanistica) e Donatella Spano (Ambiente), oltre ad esperti del settore, operatori turistici e balneari. Forte di un finanziamento di oltre 600 mila euro (il 50 per cento a carico della Ue, il resto cofinanziato Comune e dipartimento di Scienze chimiche e geologiche dell'Università di Cagliari), il progetto, coordinato da Sandro De Muro, docente di geologia generale e marina dell'ateneo cagliaritano, ha come obiettivo principale «l'applicazione delle migliori pratiche e azioni dimostrative per proteggere gli habitat, in particolare le dune costiere».
AFFARI Insomma un gioiello naturale che, incastonato nel Sic “Promontorio, dune e zona umida di Porto Pino” (Sito di interesse comunitario comprendente anche parte di Masainas e Teulada), sarà grazie al progetto Soss «un punto di partenza fondamentale per preservare e migliorare un ecosistema su cui, in un certo modo, - aggiunge il primo cittadino - abbiamo già iniziato ad intervenire con azioni di consolidamento che la Commissione europea ha ritenuto meritevoli». La sfida si fa più impegnativa. E si sposta su «un terreno “culturale”, ossia - conclude Dessì - far capire a tutti i portatori di interesse, dai concessionari balneari alle attività ricettive, che tali iniziative non sono una minaccia, ma un'opportunità per difendere un patrimonio di inestimabile valore e gestirlo per un turismo realmente sostenibile».
Maurizio Locci
 

3 - L’Unione Sarda di domenica 21 dicembre 2014 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Partiti a un passo dalla rottura, poi Pigliaru li costringe all'accordo
Giunta, lite sulle Asl Riunione fiume per scegliere gli 11 commissari

Nella classifica dei dieci modi peggiori per trascorrere un sabato sera prenatalizio, stare cinque ore riuniti per scegliere i commissari delle Asl dev'essere ai primi posti. La Giunta Pigliaru se l'è concesso ieri, e a un certo punto la pratica sembrava così intricata da far girare voci di un clamoroso rinvio. Si è dovuto imporre il governatore per mettere il sigillo su un accordo fatto nel primo pomeriggio, disfatto dai malumori dei partiti e infine riportato alla casella di partenza, dopo un lungo giro e aspre tensioni.
CRISI-LAMPO Molti problemi nel Pd, dicono le indiscrezioni, con un braccio di ferro sotterraneo tra l'area Soru e l'area Fadda. Ma anche altre sigle hanno minacciato una sorta di Aventino. Ogni nome ha dovuto superare il vaglio di Francesco Pigliaru, che per settimane ha posto più di un veto sulle etichette partitiche troppo evidenti. Non che tra i prescelti non si scorgano note affinità politiche, ma «la Giunta - assicura il comunicato diffuso in serata - ha utilizzato come criterio guida la loro esperienza professionale».
LA LISTA All'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari va Giorgio Sorrentino , ex direttore generale al Brotzu e ora direttore sanitario al Policlinico universitario biomedico di Roma. Ritorna a quella di Sassari, dov'era stato direttore amministrativo, l'attuale capo di gabinetto dell'assessorato alla Sanità Giuseppe Pintor . Per il Brotzu c'è Giorgio Lenzotti , già manager a Olbia, che lascia la guida del presidio ospedaliero provinciale di Modena.
Nelle Asl, il nome per Cagliari è Savina Ortu , ex manager nel Medio Campidano, e per Sassari il presidente provinciale dell'Ordine dei medici Agostino Sussarellu . Mario Palermo , responsabile di Endocrinologia all'Aou di Sassari, sarà commissario a Nuoro. Maria Giovanna Porcu a Oristano, dov'è già direttore amministrativo.
La sanità sulcitana sarà pane per i denti di Antonio Onnis , già manager a Oristano e Lanusei; quella gallurese per Paolo Tecleme , che attualmente guida per l'Asl di Olbia l'Area programmazione, controllo e committenza. La prescelta per Sanluri è Maria Maddalena Giua , responsabile dell'area amministrativa territoriale all'Asl 8. A Lanusei va il commissario più giovane, Federico Argiolas , 45 anni, dirigente medico all'Oncologico di Cagliari.
RETROSCENA Su molti commissari si è registrata in Giunta una pluralità di pareri positivi, però nei conteggi ufficiosi i ben informati attribuiscono almeno sette nomine al Pd: le due di Sassari (entrambe gradite sia all'area Cabras-Lai che all'assessore Luigi Arru, a lungo ai vertici dell'Ordine dei medici come Sussarellu), e poi le Asl di Cagliari, Olbia, Lanusei, Carbonia, Sanluri. Savina Ortu è ritenuta vicina a Paolo Fadda, Onnis a Soru. Tecleme ha avuto ruoli di rilievo nella Cgil.
Pare che il nuorese Palermo sia vicino al deputato del Centro democratico Roberto Capelli, Lenzotti a Sel. E Porcu al Partito dei sardi dell'assessore Paolo Maninchedda, che però non è riuscito a difendere a Oristano l'uscente Mariano Meloni, penalizzato dalla nomina ottenuta nell'era Cappellacci. Viene ricondotta invece soprattutto a Pigliaru la scelta di Sorrentino, che per altro riscuote apprezzamenti generali, non solo nel centrosinistra.
«Inizia ora un periodo di attenta e costante osservazione dell'attività dei commissari, a cui è affidato il rilancio delle aziende», dice ancora la nota della Giunta. I nominati resteranno in carica quattro mesi, rinnovabili per altri quattro. Non è stata sancita l'incompatibilità con un futuro posto da manager, ma non potrà valere per tutti: nell'assetto finale, ha promesso Pigliaru, il numero delle aziende sarà ridotto.
Giuseppe Meloni
 
 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
4 - La Nuova Sardegna di domenica 21 dicembre 2014 / Prima pagina
La Regione ha deciso: alla guida dell’Asl di Oristano è stata designata Maria Giovanna Porcu
SANITÀ, NOMINATI GLI 11 COMMISSARI La mappa degli altri incarichi nell’isola: Onnis va a Carbonia, Lenzotti dirigerà il Brotzu - a pag. 3
 
La Nuova Sardegna di domenica 21 dicembre 2014 / Fatto del giorno - Pagina 3
POLITICA E SANITÀ
Il Pd fa il mattatore e prende otto poltrone. Le altre sono di Sel, Centro democratico e Partito dei sardi
LA GIUNTA SCEGLIE 11 COMMISSARI DOPO UNA BATTAGLIA DI CINQUE ORE
A Sassari Sussarellu e Pintor. A Nuoro Mario Palermo, in Gallura Paolo Tecleme. A Cagliari Lenzotti
di Umberto Aime
CAGLIARI La maledizione di Montezuma in camice bianco ha travolto anche la giunta Pigliaru, nonostante il presidente avesse ben altre idee e progetti. Non c’è nulla da fare, quando sul piatto c’è la sanità (3,2 miliardi, la metà del bilancio della Regione) il bubbone scoppia sempre e comunque. Per nominare gli undici commissari delle otto Asl, dell’Azienda ospedaliera Brotzu e delle due Miste universitarie di Cagliari e Sassari, i tecnici del centrosinistra hanno dovuto battagliare per cinque ore abbondanti. Fino a guerreggiare dentro e fuori dalla sala giunta, per decidere alla fine che otto poltrone sono del Pd, una a testa andranno a Sel, Centro Democratico e Partito dei sardi. I nomi. All’Asl di Sassari l’incarico di traghettatore (quattro mesi più quattro fino alla riforma) è finito sulle spalle del presidente dell’Ordine provinciale dei medici, Agostino Sussarellu. Indicato dal Pd, area Silvio Lai, senatore, Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio regionale, ha 64 anni ed è dirigente medico di anestesia multidisciplinare. Sconfitti nella gara Chiara Salis e Andrea Marras, che facevano comunque riferimento alla stessa corrente. Il commissario dell’Azienda mista di Sassari, che amministrerà anche l’ospedale Santissima Annunziata, sarà Giuseppe Pintor, 51 anni, attuale capo di gabinetto dell’assessore alla Salute, Luigi Arru, che l’ha sostenuto dall’inizio alla fine nonostante la contrarietà (nomina troppo diretta?) di qualche alleato del Pd. Per Pintor sarà un ritorno a casa in tutti i sensi: seppure nuorese, è stato già direttore amministrativo nella stessa Azienda prima di essere trasferito all’Asl di Olbia. La sua è stata una corsa solitaria, quella poltrona era destinata a lui. Confermata anche la previsione sull’Asl gallurese, con l’incarico affidato a Paolo Tecleme, 55 anni, pediatra, direttore della area controllo e programmazione sempre a Olbia. La sua è stata una scelta trasversale su cui il Pd è riuscito a non litigare. All’Asl di Nuoro, andrà il medico endocrinologo dell’Azienda mista di Sassari, Mario Carmine Palermo, 60 anni, origini nuoresi, con un curriculum tutto universitario e tra l’altro fratello dell’avvocato Lorenzo, ex segretario del Psd’Az. A sceglierlo con uno dei suoi tanti colpi di prestigio è stato il deputato del Cd Roberto Capelli. Ha tenuto segreto per giorni e giorni il nome del cavallo di razza ed è riuscito a sbaragliare la concorrenza del vicecapogruppo del Pd in Consiglio regionale, Roberto Deriu, che puntava su Manuel Delogu. A Deriu potrebbe essere stata fatta pagare l’intraprendenza nell’aver chiesto e ottenuto una commissione d’inchiesta del Consiglio sulla spesa sanitaria: punito per ingerenza? Chissà. Per l’Asl di Lanusei, è stato l’assessore Arru a proporre Federico Argiolas, 45anni, dirigente medico al Businco di Cagliari e master in sanità pubblica. Nomina gradita anche a Francesco Sabatini (Pd) unico consigliere regionale dell’Ogliastra. Maria Giovanna Porcu, 48 anni, dovrà cambiare solo di stanza nella palazzina dell’Asl di Oristano: era direttore amministrativo, è stata promossa commissario. L’area di appartenenza dovrebbe essere quella del Partito dei sardi, però costretto a rinunciare al primo nome proposto, il manager uscente Mariano Meloni, a suo tempo scelto dalla corrente del Psd’az che faceva capo all’assessore Paolo Maninchedda,ora presidente dei sovranisti. I Sardi pretendevano la riconferma di Meloni per meriti conquistati sul campo, ma hanno dovuto fare un passo indietro e rispettare la discontinuità con i direttori generali nominati dal centrodestra, criterio preteso da Gesuino Muledda (Rossomori) rimasto però fuori dalla partita sulle poltrone. È stato un atto di generosità, quello dei sovranisti, che però ci sono rimasti molto male. Per l’Asl del Medio Campidano, nomina trasversale nel Pd per Maria Maddalena Giua, 59 anni, che lascerà l’incarico di dirigente amministrativo dell’Azienda sanitaria 8 e governerà da commissario quella che fa capo a Sanluri. L’area Soru, sempre del Pd, e soprattutto il capogruppo in Consiglio Pietro Cocco hanno voluto per l’Asl del Sulcis Iglesiente, l’attuale direttore del servizio Igiene e sanità pubblica della stessa Azienda. Antonio Onnis, 62 anni. In passato il neo commissario è stato manager nelle Asl di Oristano e Lanusei, direttore sanitario a Civitavecchia e componente della commissione scientifica che ha indagato sul Poligono di Quirra. La corrente del Pd capeggiata dall’ex sottosegretario alla Salute Paolo Fadda ha sbaragliato tutti gli avversari nella corsa per l’Azienda 8, quella di Cagliari, la più grande della Sardegna. Con la nomina di Savina Ortu, 54, laureata in economia e manager a Sanluri nella stagione della Soru-Dirindin, Paolo Fadda ha dato una dimostrazione di forza soprattutto perché a puntare su questa poltrona di prima fila erano anche l’europarlamentare e segretario del Pd, Soru appunto, e il presidente della Regione in carica, Francesco Pigliaru: sbaragliati. È spettata a Sel la scelta del commissario per l’Azienda ospedaliera Brotzu e l’incarico è stato affidato a Giorgio Lenzotti, 61 anni, direttore sanitario a Modena, in passato all’Asl di Sassari e poi fino al 2009 manager a Olbia. È un emigrato di ritorno anche il commissario dell’Azienda Mista di Cagliari. Il direttore sanitario del Policlinico bio-medico di Roma, Giorgio Sorrentino, 58 anni, indicato dall’area Soru, come sapevano tutti, aveva il biglietto aereo in tasca da giorni. La facciata. Della bagarre che nelle cinque ore si è scatenata in sala giunta e non solo è trapelato e trapelerà poco o nulla. Di ufficiale c’è solo il testo molto diplomatico diffuso a tarda sera dalla Regione: «Tutti gli assessori – si legge – con i loro interventi hanno sottolineato che con la nomina dei commissari comincerà una nuova fase per la sanità in Sardegna, una fase che dovrà segnare la svolta in un settore nevralgico per garantire servizi migliori ai cittadini, contenere i costi ed eliminare gli sprechi». D’accordo, ma il fuoco continuerà a covare anche sotto questa cenere.


5 - La Nuova Sardegna di domenica 21 dicembre 2014 / Provincia di Nuoro - Pagina 32
BITTI
Un convegno su epigrafia e archeologia
BITTI “Pretiscritta” è il titolo del convegno di domani, ore 11, al cinema Ariston. Un incontro patrocinato dal Comune, Uffiziu limba sarda, che studiosi delle università di Sassari e Cagliari hanno dedicato a Giovanna Sotgiu, una delle più importanti figure della storiografia sarda, considerata come la madre dell’epigrafia latina in Sardegna. «L’evento è finalizzato a tributare il giusto onore a una studiosa bittese di fama internazionale, purtroppo poco conosciuta nel suo paese natale» ha detto Claudio Farre, archeologo, uno dei relatori e organizzatore del convegno. Uno dei reperti che sono stati catalogati e studiati dalla Sotgiu è l’iscrizione funeraria ritrovata nell’altopiano di Bitti, dedicata a un soldato romano, Decimus Cirneti, morto all’eta di 32 anni ed appartenente alla coorte degli Aquitani. Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Ciccolini e del professor Gino Calvisi, interverranno gli allievi più importanti di Giovanna Sotgiu: i professori Attilio Mastino e Raimondo Zucca dell’Università di Sassari e il professore Antonio Maria Corda dell’Università di Cagliari, massimi esperti di epigrafia latina e storia antica e gli archeologi Bachis Piras e Claudio Farre.
 
 
6 - La Nuova Sardegna di domenica 21 dicembre 2014 / La Nuova Sardegna di domenica 21 dicembre 2014 / Prima pagina
AUTONOMIE REGIONALI: L’UE E LA SFIDA
di GIANMARIO DEMURO
La grande sfida dell’Europa è la difesa della democrazia locale e regionale in uno scenario di grave recessione economica. Difesa difficile perché la tutela delle autonomie regionali deve poter essere bilanciata con la capacità di ogni Stato di reggere agli impegni presi in sede europea. Il punto centrale è la consapevolezza che l’autonomia è parte integrante della democrazia. CONTINUA A PAGINA 21

 
La Nuova Sardegna di domenica 21 dicembre 2014 / Lettere e commenti - Pagina 21
SEGUE DALLA PRIMA
LA CULTURA DELL’AUTONOMIA PER STARE MEGLIO IN EUROPA
Il rapporto tra Sardegna e Stato su questi temi non è facile, ma deve essere fondato sul riconoscimento della diversità nella tutela dei diritti fondamentali
di Gianmario Demuro *
La grande sfida dell’Europa è la difesa della democrazia locale e regionale in uno scenario di grave recessione economica. Difesa difficilissima perché la tutela delle autonomie regionali deve poter essere bilanciata con la capacità di ogni stato di reggere agli impegni presi in sede europea. Ora, il punto centrale di questa difesa inizia dalla consapevolezza che l’autonomia regionale è parte integrante della democrazia stessa. Non a caso l’articolo 5 della nostra Costituzione inscrive la democrazia locale e regionale tra i principi fondamentali. La Sardegna può portare in questo dibattito una cultura dell’autonomia che ha radici antiche, antecedenti alla Costituzione stessa, e può far valere un’antica idea di sé, un’autonomia rafforzatasi nei campi di battaglia durante la prima guerra mondiale. Il tema dell’autonomia speciale nella dimensione europea s’incrocia con il tema della tutela dei diritti fondamentali. Nel discorso tenuto di recente al Parlamento europeo da Papa Francesco è emersa con chiarezza la centralità della dignità umana come base di legittimazione dell’Unione europea. Dice Papa Bergoglio: “Il motto dell’Unione Europea è Unità nella diversità, ma l’unità non significa uniformità politica, economica, culturale, o di pensiero…ritengo che l’Europa sia una famiglia di popoli, i quali potranno sentire vicine le istituzioni dell’Unione se esse sapranno sapientemente coniugare l’ideale dell’unità cui si anela, alla diversità propria di ciascuno, valorizzando le singole tradizioni…Mettere al centro la persona umana significa anzitutto lasciare che essa esprima liberamente il proprio volto e la propria creatività”. L’Europa è persona e popolo nello stesso tempo, cosi come la tutela di diritti fondamentali è unità e diversità insieme. La dimensione costituzionale della specialità. Riportando la diversità nella dimensione nazionale essa assume il nome di autonomia speciale che la nostra Costituzione riconosce come valore all’articolo 116 che sostanzia nel nostro Statuto. Il rapporto tra la Sardegna e lo Stato su questi temi non è sicuramente semplice, ma deve essere fondato sul riconoscimento della diversità nella tutela dei diritti fondamentali, in particolare; la tutela dell’ambiente e il rispetto del paesaggio, la tutela integrata delle coste e la continuità territoriale, la difesa della lingua e della cultura, il diritto alla salute e all’istruzione. Tutti diritti, ma con una dimensione territoriale speciale che, prima di tutto, deve essere percepita dalla comunità che la rivendica. Lingua, cultura, ambiente, tutela delle coste, trasporti, fiscalità sono tutti temi che hanno una dimensione plurima, essenzialmente culturale, ma che può essere declinata nella dimensione europea, nazionale e regionale. La cultura dell’autonomia regionale è parte della democrazia nazionale e attraverso essa si può dare un'identità costituzionale propria anche all'Europa. Rapporto complesso, specie in questa fase recessiva, ma che va affrontato attraverso la cultura della democrazia regionale. La Sardegna rivendica risorse economiche per garantire la democrazia nell'isola e la parità con le altre regioni: eguaglianza nel diritto alle cure sanitarie, eguaglianza nella tutela ambientale, eguaglianza nella continuità territoriale, eguaglianza nello sviluppo economico, eguaglianza del diritto al lavoro In sintesi, il dibattito sulla riforma del Titolo V della Costituzione deve essere riportato alla concretezza dell’eguaglianza dei diritti nel territorio regionale. Unità nella diversità in Sardegna significa garantire gli stessi livelli d’inclusione democratica che hanno tutti i cittadini italiani. La diversità è la base stessa del riconoscimento dei diritti fondamentali, la base della tolleranza. L’autonomia speciale è una parte del paesaggio sardo descritto in contrappunto a quello della penisola da D.H. Lawrence in Sea and Sardinia: “La Sardegna è un’altra cosa: più ampia…nient’affatto irregolare, ma che si perde in lontananza…dà una sensazione di spazio che tanto manca in Italia. Incantevole spazio intorno…nulla di finito, nulla di definitivo. E’ come la libertà stessa, dopo la prigionia di vette della Sicilia”.
*assessore regionale agli Affari Generali e Riforme


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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