Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 December 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

 
L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Rettorato, tre candidature
Melis si tuffa in politica? 
UNIVERSITÀ. Le manovre dei papabili in vista delle elezioni di maggio
 
Si dice che a candidarsi saranno in tre. E che la sfida si giocherà tutta fra i due "pilastri" di Medicina e Ingegneria, nel rispetto di un copione che l’Università di Cagliari ha sempre rispettato. Fino a cinque anni fa, s’intende, quando l’entrata in scena dell’economista Giovanni Melis, attuale Magnifico, fa saltare lo schema tradizionale. Da Palazzo Belgrano le voci sui possibili candidati al rettorato, in corsa per le elezioni di maggio, si trasformano in una conferma per l’ex preside di Ingegneria Giorgio Massacci : è lui stesso ad averlo comunicato ai suoi più fidati collaboratori e molte delle sue mosse cominciano a essere viste, lette e tradotte in senso elettorale. Sempre meno dietro le quinte si muovono anche gli altri prof in odore di candidatura: un altro ingegnere (chimico), Giacomo Cao , e una neuroscienziata, la nota farmacologa Maria Del Zompo , già agguerrita protagonista nella sfida del 2009, dalla quale uscì sconfitta alle ultime battute nel match con l’anatomopatologo Gavino Faa e Melis. Medicina, che da 25 anni non esprime un rettore (l’ultimo Duilio Casula), stavolta metterà in campo un unico candidato.
Sono tutti molto prudenti anche perché al voto mancano ancora più di cinque mesi: se non ci saranno cambiamenti (possibili new entry, tra cui i nomi fatti qualche settimana fa, come quelli dei prorettori Paolo Fadda e Paola Piras) l’Ateneo cagliaritano andrà alle urne per eleggere il rettore a metà maggio, com’è avvenuto nella precedente tornata. A meno che non si verifichi un evento che potrebbe far precipitare le cose: le dimissioni (anticipate) di Melis. Date per scontate da alcuni, è certo che quest’ipotesi comincia a farsi strada da quando circolano alcune voci che vedrebbero il rettore economista proiettato su altri fronti. Come quello politico che lo stesso presidente della Regione, Francesco Pigliaru, suo prorettore fino all’elezione a governatore, potrebbe aprirgli invitandolo a sedere in Giunta, al posto di uno degli attuali assessori. Voci, per ora. Come quella di una nomina di peso, magari in un ente regionale, per esempio Sardegna Ricerche o Sfirs (dal ’96 al 2000 Melis è stato presidente di Banca Cis). Se il diretto interessato ci stia pensando non è dato sapere, ma non potendo candidarsi per la seconda volta (come detta la riforma Gelmini) Melis potrebbe ambire a qualcos’altro fuori dall’Università. E il salto in politica per lui sembra sempre più vicino.
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
L’anno accademico
Martedì la cerimonia solenne
 
Gli occhi sono tutti puntati sull’importante appuntamento di martedì prossimo, 9 dicembre: alle 11,30, nell’aula del Consiglio del Palazzo del Rettorato (in via Università 40), il Magnifico dell’Università di Cagliari, Giovanni Melis, inaugurerà l’anno accademico 2014/15, l’ultimo del suo mandato.
Come di consueto, spiega una nota dell’Università, saranno forniti tutti i dati relativi all’attività dell’Ateneo e illustrate le prospettive e le decisioni assunte dell’ultimo anno, ma sarà certamente anche l’occasione per un primo bilancio del mandato. Chissà se il professore ordinario di Economia aziendale farà qualche riferimento alle voci che circolano insistenti sul suo conto e, in particolare, a quelle che lo danno ormai votato alla politica.
Alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico parteciperanno le massime autorità accademiche, religiose, civili e militari della Sardegna. Si tratta di una tradizione ripristinata dall’attuale rettore, che si rivela un momento particolarmente importante per la vita dell’Ateneo.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
LETTERE E FILOSOFIA. Protesta
Studenti idonei ma senza borsa di studio
 
Polpette, frittelle di verdura e macedonia. È uscita dal binomio tradizionale marcia e megafono, per approdare a tavola con un menu casalingo, la protesta degli studenti dell’ateneo cagliaritano.
Ieri, nelle scalette della facoltà di Lettere e Filosofia, sessanta universitari hanno imbandito un pranzo sociale per ribadire il diritto allo studio dei colleghi idonei non beneficiari. Quindi di chi, pur possedendo i requisiti, non ha diritto alla borsa di studio. E si trova a viaggiare, dissanguarsi per coprire affitti d’oro o nei casi peggiori rinunciare al corso intrapreso.
«Ognuno ha cucinato qualcosa», spiegano dal comitato organizzatore “La casa siamo noi”, costituito di recente da residenti nelle case dello studente cittadine, «attraverso la convivialità, abbiamo voluto ribadire la compattezza del nostro fronte, schierato per i colleghi in difficoltà». Tra una forchettata e un bicchiere di birra, ha preso corpo la petizione per il diritto allo studio, che sarà presentata alle istituzioni. Tre i punti salienti: la gestione più partecipata e democratica per i residenti nelle case dello studente, con più tutele su regolamento e graduatorie; l’aumento dei fondi, per garantire un maggior numero di borse; il miglioramento delle strutture stesse. Terminato il pranzo, è proseguita la raccolta delle interviste che costituiranno la base del documentario denuncia sulla vita quotidiana degli studenti cagliaritani, pendolari e non, ideato dallo sportello idonei non beneficiari. A concludere la giornata, l’assemblea generale universitaria in via Trentino.
Clara Mulas
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
Convegno
La terra dei Giganti e l’ultima frontiera
dell’archeologia sposata alla tecnologia
 
Appuntamento all’Accademia dei Lincei. Gaetano Ranieri, docente di geosifica applicata all’Università di Cagliari, illustrerà il 21 gennaio l’ultima frontiera dell’archeologia. Ovvero l’attività di scavo che ha stretto un patto di ferro con le nuove tecnologie, sperimentate nella collina di Mont’e Prama, terra dei Giganti, con risultati sorprendenti.
Un prologo ci sarà sabato alle 9,30, nel museo de Sa Corona Arrubia con la conferenza “Sardegna terra di Giganti. Le scoperte di Mont’e Prama” e relatori lo stesso Ranieri e Raimondo Zucca, professore di storia e archeologia del Mediterraneo antico dell’ateneo sassarese, entrambi protagonisti dei nuovi scavi. L’evento è stato promosso dal Consorzio Turistico con i Rotary Club della Sardegna. I Giganti ora sono esposti nei musei di Cabras e Cagliari. E sotto quella terra, ancora ricca di tesori del passato, si è ripreso a scavare.
Ma è stata l’analisi condotta dal team di geosifica applicata, guidato da Ranieri con un georadar che ha scandagliato il sottosuolo, palmo a palmo, 10 mesi prima dell’inaugurazione delle due esposizioni, a rivelare un eldorado degli archeologi. Tesoro che ha pensato a far emergere l’equipe guidata da Zucca. Ecco betili, tombe, modelli di nuraghe e due giganti interi. Ranieri lo racconta ancora con emozione e soddisfazione: «Il nostro non era un georadar tradizionale, ma uno strumento composto da 16 georadar distanti fra loro 12 centimetri. Così in 8 giorni, con un fuoristrada, a 15 chilometri orari, abbiamo rilevato tutte le anomalie nel sottosuolo». Ci avevano provato prima col pallone aerostatico, rivelatosi efficace sulla necropoli punica di Villamar ma abbandonato per Mont’e Prama. «Dopo la consegna del mio disegno dell’area nella quale erano riemersi i due giganti interi, il professor Zucca ha aspettato il mio rientro dall’estero per scavare». Eccolo il matrimonio fra archeologia e nuove tecnologie, che sarà celebrato anche sabato mattina nel museo de Sa Corona Arrubia.
Antonio Pintori
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 16 - Edizione OR)
Gli studenti più bravi? Arrivano dal “De Castro”
LE SCUOLE MIGLIORI. La classifica secondo la Fondazione Agnelli
 
È il glorioso liceo classico De Castro di Oristano il migliore istituto della città e di tutti quelli entro il raggio di 30 chilometri. A decretarlo è stato la Fondazione Agnelli che attraverso il sito web Eduscopio permette di confrontare le scuole italiane a partire dal modo in cui hanno preparato i loro diplomati per il percorso universitario. Per stilare la classifica la fondazione torinese ha preso come indicatore di qualità le performance universitarie in tre diversi anni accademici, dal 2009 al 2012. La metodologia adottata premia dunque il successo universitario anziché quello professionale-lavorativo con tutti i risvolti legati alla provenienza sociale degli alunni che in una provincia come quella oristanese ha un suo peso.
La classifica Ma cosa emerge dalla classifica delle scuole oristanesi con indirizzo classico, scientifico, scienze umane, linguistico, tecnico-economico e tecnico-tecnologico?
I CLASSICI Intanto che il De Castro è nettamente in testa alla lista con 69,75 punti su 100.
I “decastrini” una volta all’università superano gli esami con un voto medio di 26,76 e incassano in media 66,47 crediti. A ridosso del più antico istituto oristanese, un altro classico, il Pischedda di Bosa con 68,94 punti e una media di voti di 27,99 addirittura più alto del De Castro mentre perde rispetto al fratello oristanese sui crediti: 54,62. La sorpresa arriva dal Volta di Oristano che nell’indirizzo linguistico guadagna il terzo posto della classifica e il primo tra quelli non classici: 68,68 punti, 26,38 la media dei voti e 67,49 i crediti acquisiti.
LO SCIENTIFICO In testa nell’indirizzo scientifico e quarto assoluto il Mariano IV di Oristano con 67,19 punti incassati, 26,6 la media dei voti e 67,16 i crediti. L’Othoca sempre di Oristano svetta tra gli istituti tecnici a indirizzo tecnologico con 66,6 punti. In un anno gli studenti hanno conquistato 66,17 crediti e ottenuto una votazione media di 26,04. Bene anche il Mossa e l’Its di Terralba-Mogoro-Ales che si piazza al nono posto. Tra le scienze umane il Croce di Oristano è in testa, mentre il Mossa strappa il primato tra gli istituti a indirizzo economico con 59,75 punti grazie alla media dei voti, 25,12, e dei crediti incassati, 60,15.
PROFESSIONALI Restano fuori dalla classifica stilata dalla Fondazione Agnelli gli istituti professionali perché questi studenti in larga misura cercano una collocazione nel mondo del lavoro piuttosto che proseguire all’università.
Antonio Masala
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 19
Soprintendenza,
Sanna: «Unica sede? Sì ma se è a Sassari»
 
SASSARI Un’unica soprintendenza archeologica regionale? Bene, basta che sia a Sassari. Risponde così il deputato del Pd Giovanna all’ipotesi di ripartizione delle strutture fatta dal Mibact per la Sardegna «mantenendo gli accorpamenti stabiliti nella nuova articolazione ma prevedendo che il polo museale e la soprintendenza archeologica abbiano sede a Sassari, concentrando a Cagliari la Soprintendenza per i beni architettonici e quella archivistica. Si garantirebbe così un riequilibrio territoriale». Una proposta a metà strada tra la provocazione e l’uovo di Colombo, contenuta in un’interrogazione urgente presentata ieri con richiesta di risposta scritta rivolta al ministro Dario Franceschini. Un’idea quella della direzione regionale unica della Soprintendenza per i beni archeologici, con la chiusura della sede di Sassari ( che comprende anche #Nuoro) accorpata a quella di Cagliari che, ha fatto saltare sulla sedia molti, per nulla tranquillizzati dalle parole della sottosegretaria Francesca Barracciu che ha assicurato che grazie alla Riforma «tutto funzionerà meglio». Chiudere la sede di Sassari : ha postato il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau sulla sua pagina facebook – è una scelta sbagliata. La Sardegna non può essere governata con un solo soprintendente. I limiti sono stati già ampiamente dimostrati negli ultimi anni quando quella di Sassari e Nuoro è stata affidata ad interim alla Soprintendenza di Cagliari. Questa scelta penalizza ancora una volta la nostra Regione ed in particolare l’area del centro - nord Sardegna, dove si trovano il maggior numero di siti archeologici, e non tiene assolutamente in considerazione la vastità del territorio della nostra isola. L’accorpamento in un’unica sede rallenterà inesorabilmente l’efficacia e la tempestività nella gestione, conservazione e tutela dei beni archeologici». Profonda amarezza esprime il sindaco Sanna che ha scritto una lettera a Franceschini, lamentando «L’ennesimo e gravissimo depauperamento del territorio e della città, che verrebbe così a perdere contemporaneamente la locale Soprintendenza e la gestione dei Musei afferenti ad essa e alla "consorella"». Per il sindaco il taglio provocherà una inefficienza dei servizi. Il primo cittadino nella lettera ricorda quindi che "la Soprintendenza di Sassari e Nuoro, la prima costituita nell’Isola nel 1958, gestisce attualmente la tutela archeologica in 189 comuni, i due terzi del territorio regionale». Grande preoccupazione per la riforma è stata espressa anche da Fabio Pinna, segretario del Pd di Sassari. E dalla Cisl, con il segreatrio regionale Ignazio Ganga, quello di Sassari, Gavino Carta e il coordinatore regionale Beni Culturali Mariano Defraia: si persevera nel generare un pericolosissimo squilibrio geografico mortificando le legittime aspettative di sviluppo dei territori». (g.bua)
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 21
L’innovazione parla in sassarese
Oggi e domani in città il Premio nazionale alle migliori idee. In prima linea atenei, il Cnr e l’Enea
 
Oggi alle 15.30, nella sala dei Cento della Camera di commercio, è in programma un importante seminario per presentare Expo, con tutte le sue opportunità di business, le informazioni su relazioni e strategie di lavoro, i vantaggi dei contratti di rete d’impresa. La partecipazione è aperta a tutti. «Expo - spiegano gli organizzatori del seminario - rappresenta una grande opportunità anche per il territorio della Sardegna , perché se da un lato consente di presentare immediatamente le peculiarità culturali e turistiche, d’altra parte, attraverso la condivisione e la distribuzione della conoscenza, può e deve diventare volano per ripensare lo sviluppo locale». Il seminario farà il punto sul sistema ambientale, produttivo e scientifico isolano, ma darà anche informazioni generali e molto utili sulle opportunità fisiche e digitali che offrirà la prossima Esposizione mondiale e su come mettere a sistema il mondo digitale con eventi, il cibo e territorio.di Vincenzo Garofalo wSASSARI Gli Archimede del 2000 si sfidano oggi e domani a Sassari per conquistare il Premio nazionale per l’innovazione 2014, competizione tra progetti d’impresa ad alto contenuto tecnologico, organizzata dall’Università di Sassari e dall’associazione PNICube, in collaborazione con Comune di Sassari, Camera di Commercio e Confindustria del Nord Sardegna. Alla sfida fra le migliori idee imprenditoriali del Belpaese partecipano in prima linea 49 università italiane, il Centro Nazionale delle Ricerche e l’Enea, enti che hanno spalleggiato le menti creative di studenti e ricercatori per mettere a punto 58 progetti che fanno della tecnologia un trampolino per il successo. Tutte le idee d’impresa in gara saranno presentate nel corso dell’Expo dell’Innovazione, e si contenderanno premi per 100mila euro, divisi nelle categorie Industrial (prodotti e servizi innovativi per la produzione industriale), Agrifood Cleantech (miglioramento della sostenibilità ambientale, tramite il perfezionamento della produzione agricola, la salvaguardia dell’ambiente, la gestione dell’energia), Ict (tecnologie dell’informazione e dei nuovi media: e-commerce, social media, mobile, gaming), e Life Sciences (prodotti o servizi innovativi per migliorare la salute delle persone). Tutto questo si svolgerà a Sassari, promossa per due giorni, oggi e domani, a Silicon valley italiana per mettere in vetrina creatività e ricerca, grazie al finanziamento del Progetto Innova.Re. Por-Fesr Sardegna 2007-2013, in coordinamento con il PNICube, associazione di atenei italiani e di incubatori accademici. Si parte questo pomeriggio nel magnifico scenario offerto dal palazzo della Frumentaria. Qui, alle 15, il rettore Massimo Carpinelli, il sindaco Nicola Sanna, il presidente di Iren spa e Escp Europe, Francesco Profumo, e il presidente dell’associazione PNICube, Marco Cantamessa, apriranno ufficialmente il festival della creatività d’impresa. I cinquantotto progetti in gara saranno esposti al piano terra del Palazzo, all’Expo dell’innovazione. Alle 16.30 Roberto Bonzio con “Dal west al web” racconta l’avventura nell’hi-tech delle nuove imprese italiane. Domani, per tutta la giornata, sempre alla Frumentaria, si svolgeranno una serie di workshop, seminari e incontri per illustrare alla città le nuove frontiere che le tecnologie possono aprire alla società e alle imprese. Alle 9 “Le vie della scienza e della cultura” darà modo al Comune di Sassari di spiegare i programmi di mobilità sostenibile, a partire dal progetto “Piste ciclabili a Sassari-Itinerari dell’Università”. Alle 11.30 ci sarà l’incontro “Smart funding - Finanziamo l’innovazione”. Nel pomeriggio di domani Pni si sposta al teatro Verdi: alle 14.30 la tavola rotonda “Talento imprenditoriale” vedrà protagonisti, tra gli altri, il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru ed Enrico Martini, membro della segreteria tecnica del Ministero dello sviluppo economico. A seguire saranno presentati i 16 progetti finalisti, per finire con la proclamazione dei vincitori e la consegna dei premi speciali. La chiusura della manifestazione, prevista per le 19, è affidata alle note jazz del Paolo Fresu Devil quartet.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 21
I migranti e la salute pubblica
Gli esperti si confronteranno sulla diffusione di nuove malattie
 
SASSARI Il tema dell’accoglienza dei migranti, evocato anche da papa Bergoglio nel discorso al Parlamento europeo, è al centro dell’attenzione della pubblica opinione per quanto riguarda sia la fase di ingresso del migrante sia la successiva fase del trattamento da riservare ai cittadini extracomunitari residenti nel territorio dello Stato. Il Comitato L Egalité promuove per domani nell’aula magna di Malattie infettive in viale San Pietro alle 16 un convegno dal titolo “Accoglienza e sanità pubblica” che analizza il tema sotto un profilo specifico: quello delle regole da osservare in presenza di situazioni suscettibili di sollevare problemi sul piano sanitario. In particolare il convegno prenderà in considerazione il tema del contagio da Ebola alla cui prevenzione e contrasto sono chiamati a concorrere organizzazioni internazionali, lo Stato e le autonomie locali. All’incontro, coordinato dal professor Paolo Fois, interverranno i professori Eugenia Tognotti (“Nuove malattie, antiche paure. L’epidemia di Ebola nel mondo globalizzato”), Laura Buffoni (“Problemi giuridici”), Alessandro Maida (“La tutela della salute nel migrante”) e Maristella Mura (“Migrazione e malattie infettive”).

Questionnaire and social

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