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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 October 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda di venerdì 31 ottobre 2014 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Parla l’impiegata che ha dato il via all’inchiesta sul bando annullato
«COSÌ MI HANNO ROVINATA» Segretario indagato, la verità della testimone d’accusa
Uno straccio vecchio, buttato via dopo essere stato «sfruttato» per 27 anni. Maria Rimedia Vardeu, 58 anni, si sente così. Dal 1986 al 2013 ha lavorato come amministrativa all’Università, quasi esclusivamente nel Dipartimento sanità pubblica, sempre con contratti annuali. «I primi 10 in nero - precisa -, a pagarmi ci pensava il professor Bachisio Scarpa, con assegni». Una precaria a vita, insomma. Tanto che nel 2012, giunta quasi all’età della pensione e stanca di aspettare, ha chiesto al giudice di essere stabilizzata. La causa è ancora in corso, ma intanto un anno fa il Consiglio di facoltà di Medicina ha annullato la selezione pubblica che le aveva consentito di ottenere un nuovo contratto annuale come operatore della qualità. «Una ritorsione - accusa lei -, me l’hanno detto esplicitamente: se ritiri la causa avrai tutti i contratti che vuoi ».
L’INCHIESTA Maria Rimedia Vardeu non è però rimasta con le mani in mano. Dopo l’annullamento del bando ha bussato in Procura insieme al suo avvocato e ha presentato una denuncia. E dal suo racconto è nata un’inchiesta dagli sviluppi ancora imprevedibili, coordinata dal pm Marco Cocco e condotta dai finanzieri del Gruppo Cagliari, che la donna non esita a definire «degli angeli». Per adesso nel registro degli indagati è stato iscritto il nome del segretario generale dell’Ateneo Aldo Urru, a cui è contestato l’abuso d’ufficio perché non fece firmare a Vardeu il contratto annuale che in teoria le spettava. Un’ipotesi d’accusa ancora tutta da dimostrare che intanto il funzionario dell’Università, nel recente interrogatorio a cui si è sottoposto, ha respinto con forza.
IL RACCONTO «Ero arrivata seconda alla selezione - spiega lei -, così il 5 giugno 2013 mi hanno convocata in Rettorato per la firma del contratto, poi ci hanno detto che Urru era a Roma e quindi non si poteva fare. Io all’epoca prestavo servizio in Presidenza, ma il contratto mi era scaduto il 15 marzo. Lavoravo in nero. Il giorno dopo sono andata in ufficio come sempre e mi hanno detto di prendere le mie cose, che non potevo più stare lì. Cosa era successo? Lo accerterà la magistratura, io so soltanto che alcuni giorni prima avevano ricevuto la notifica dell’udienza della causa di lavoro». Da quel momento l’Università non le ha più fatto sapere nulla, ma intanto il 9 luglio il Consiglio di Facoltà ha annullato il bando, riducendo da due a uno i posti disponibili e così tagliandola fuori. Se sia stata una procedura legale o meno sarà la l’inchiesta a chiarirlo. Di certo Rimedia Vardeu non ha alcuna intenzione di arrendersi. «Quando ho incontrato Urru e gli ho chiesto perché mi stavano trattando così mi ha risposto che non avevano più bisogno di me. Mi hanno distrutto la vita, oggi ho 58 anni, nessuna possibilità di trovare lavoro e una pensione ipotetica di 200 euro al mese. Per questo pretendo giustizia».
«PRECARI RICATTABILI» Una «battaglia» che dice di condurre anche a nome di tutti i precari storici che lavorano nell’Ateneo. «Sono tantissimi e so bene cosa subiscono, perché ci sono stata dentro per 27 anni. Devi avere lo sponsor giusto, però resti sempre ricattabile, perché i contratti te li rinnovano di anno in anno, vivi sempre con l’angoscia di uscire dal giro. Non è un caso che quando nel 2012 partecipai all’assemblea della Cgil al termine della quale diedi la mia adesione per fare la causa di lavoro, insieme a me firmarono altri 40 colleghi. Oggi però sono rimasta sola, gli altri hanno tutti rinunciato. E nessuno di loro osa più rivolgermi la parola».
Massimo Ledda

Originaria di Orosei, una vita da precaria
Originaria di Orosei, sposata e con una figlia, Maria Rimedia Vardeu ha lavorato tutta la vita come impiegata amministrativa nella facoltà di Medicina all’Università di Cagliari - Dipartimento sanità pubblica - senza mai avere un contratto superiore ai 12 mesi. Una precaria storica, insomma.
In Ateneo mette per la prima volta piede nel 1986, come segretaria factotum del professor Bachisio Scarpa. «Lavoravo in nero e mi pagava con assegni». I primi contratti dal 1996, rinnovati di anno in anno. «Erano contratti di diritto privato e mi sono dovuta aprire la partita Iva». Poi è il turno dei Coco e Cocopro. Ma sempre per massimo 12 mesi. Nel 2007 per la prima volta chiede la stabilizzazione, ma è solo nel 2012 che decide di fare causa, dopo aver partecipato a un’assemblea della Cgil dedicata ai precari storici dell’Università. Una scelta che secondo la sua denuncia avrebbe fatto scattare la ritorsione, con l’annullamento del bando grazie al quale aveva ottenuto un nuovo contratto annuale.


2 - L’Unione Sarda di venerdì 31 ottobre 2014 / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Reclamavano 600 mila euro
Indennità ai prof, il Tar dà ragione all’Azienda mista
Nessuna indennità di posizione e di risultato per gli ex professori universitari che hanno diretto a lungo importanti dipartimenti ospedalieri dell’Università. Il Tar ha dato ragione all’Ateneo e all’Azienda mista ospedaliero universitaria, respingendo i ricorsi di Angelo Maria Balestrieri (ex responsabile del dipartimento di Medicina interna), Giuseppe Mariano Perpignano (ex direttore dell’unità operativa complessa di Reumatologia) e Gennaro Sergio Del Giacco (sino a qualche tempo fa a capo del dipartimento di Patologia Medica).
I tre medici, assistiti dall’avvocato Rosalia Pacifico, chiedevano al tribunale amministrativo che venissero loro corrisposte le indennità di posizione e di risultato, introdotte da un decreto legislativo del 1999 in sostituzione di un’altra voce dello stipendio (chiamata indennità perequativa ). A conti fatti, gli ex docenti universitari rivendicavano i soldi legati alle posizioni di responsabilità ricoperte e ai risultati ottenuti: 600 mila euro che non gli erano stati riconosciuti (260 mila a Balestrieri, 244 mila a Del Giacco e 138 mila a Perpignano).
L’Ateneo si è costituito in giudizio con l’Avvocatura di Stato, mentre l’Azienda mista ha nominato l’avvocato Giuseppe Macciotta (assistito dall’avvocato Emanuela Ticca Devoto). Il collegio della prima sezione del Tar presieduto da Caro Lucrezio Monticelli (a latere Grazia Flaim e Gianluca Rovelli) ha respinto i ricorsi: i medici avrebbero lavorato in pieno regime transitorio, quando non erano ancora in vigore le nuove indennità ma la precedente. (fr. pi.)


3 - L’Unione Sarda di venerdì 31 ottobre 2014 / Provincia di Sassari (Pagina 32 - Edizione OR)
UNIVERSITÀ. Sette volti nuovi su 13 per il prossimo triennio
Eletti i direttori dei Dipartimenti
Si sono svolte tra settembre e ottobre le elezioni dei direttori dei tredici dipartimenti dell’Università di Sassari per il triennio 2014/2017. Accanto a numerose riconferme, sei complessivamente, si registrano alcune novità, tra cui quella di Eraldo Sanna Passino (ordinario di Clinica chirurgica nella facoltà di Veterinaria), che nello scorso mese di giugno è stato candidato alla carica di rettore arrivando al ballottaggio e mancando l’elezione per pochi voti.
Il rettore, Attilio Mastino, ha indirizzato un messaggio di buon lavoro agli eletti e ringraziato i direttori uscenti per il lavoro realizzato in questi anni.
Ecco i nomi dei nuovi direttori, dipartimento per dipartimento.
Agraria: Giuseppe Pulina. Architettura: Arnaldo Cecchini. Chimica e Farmacia: Gianfranco Demontis. Giurisprudenza: Giampaolo Demuro. Medicina clinica e sperimentale: Antonello Ganau. Medicina veterinaria: Eraldo Sanna Passino. Scienze biomediche: Andrea Montella. Scienze chirurgiche, microchirurgiche e mediche: Gian Vittorio Campus. Scienze della Natura e del territorio: Roberto Furesi. Scienze economiche e aziendali: Ludovico Marinò. Scienze politiche, Scienze della Comunicazione, Ingegneria dell’informazione: Antonietta Mazzette. Scienze umanistiche e sociali: Gavino Mariotti. Storia, Scienze dell’uomo e della formazione: Marco Milanese.


4 - L’Unione Sarda di venerdì 31 ottobre 2014 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Gavino Sale: ora il concorso è nazionale
«Borse di studio solo ai residenti»
Le novanta borse di studio regionali riservate agli specializzandi delle facoltà universitarie, mediche e non mediche, dell’area sanitaria devono essere assegnate agli studenti che vivono e studiano nell’Isola. La proposta di legge arriva da un gruppo di sette consiglieri regionali capeggiato dal leader di Irs Gavino Sale deciso a cambiare i requisiti di assegnazione stabiliti dalla Giunta Cappellacci con una legge regionale del maggio 2013 (ora la graduatoria è aperta anche a laureati non sardi o non residenti in Sardegna).
«Il concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione è diventato unico e nazionale - ha spiegato Sale - allargando a tutto il Paese il bacino dei richiedenti, i quali, anche se non sardi, possono ricevere le borse regionali spostando semplicemente la residenza». In ballo ci sono quasi dodici milioni di euro spalmati nei prossimi cinque anni. Per questo Sale chiede la modifica della legge del 2013 escludendo dalle graduatorie tutti i richiedenti non residenti in Sardegna da almeno cinque anni o non laureati in uno dei due atenei isolani: Cagliari e Sassari. «Abbiamo bisogno di medici che conoscano la Sardegna, la sua lingua e le sue peculiarità sanitarie - ha aggiunto il consigliere -, ben vengano specialisti di altre regioni, che però vogliano investirvi la vita professionale».
Luca Mascia


5 - L’Unione Sarda di venerdì 31 ottobre 2014 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
FIERA. In ottocento da ogni paese europeo al meeting in programma fino a domenica
Impegno ma anche baldoria per gli studenti di Agorà
«Sono rientrata verso le quattro e mezzo e dopo due ore ero già in piedi, pronta per l’Agorà». Petra Vedlova, 24 anni di Brno, è abituata a fare le ore piccole: nella Repubblica Ceca di giorno studia Fisica e di notte gestisce un pub. «Questa di Cagliari è la terza Agorà a cui partecipo e dal punto di vista organizzativo è in assoluto la migliore», spiega.
In questi giorni alla Fiera si respira un vero clima internazionale perché gli ottocento partecipanti arrivati da tutta Europa di giorno seguono seminari, dibattiti e laboratori nel palazzo dei congressi e di notte si trasferiscono in un vicino padiglione dove passano la notte tutti insieme. «È come un grande campeggio, si dorme tutti assieme per terra», aggiunge Petra, «ma siamo fortunati perché in questa zona c’è la moquette e rende più confortevole la sistemazione».
Una colorata distesa di sacchi a pelo e bagagli occupa un intero padiglione, con le zone divise in base alle aree geografiche di provenienza. «Lavoro in un laboratorio genetico e anche io sono alla terza esperienza per quanto riguarda l’Agorà. Ci troviamo molto bene qui, abbiamo tutto a portata di mano grazie al grande lavoro degli amici dell’Aegee di Cagliari», commenta Eva Alcovea Madero, ventiquattrenne arrivata da Madrid. «Per lavarci abbiamo a disposizione gli spogliatoi di un vicino centro sportivo».
Narayan Aroncibia, venticinquenne di Las Palmas alle Baleari, ha fatto poca strada perché era già in Sardegna. «Sto partecipando a un progetto di volontariato a Belvì e mi sto trovando benissimo. In tutti i centri della Barbagia sto ricevendo un’accoglienza meravigliosa: per capirci, qui alla Fiera mi ci ha portato direttamente il sindaco di Belvì con la sua auto». Nel capannone-campeggio le ore da passare sono poche perché dopo la giornata impegnativa di lavori al Palacongressi, lo squadrone internazionale dell’Agee ha voglia di fare baldoria. La prima sera si sono spostati tutti fuori dalla Fiera per festeggiare e dopo un paio d’ore di sonno erano già pronti per l’Agorà. Sarà così fino a domenica.
Marcello Zasso


6 - L’Unione Sarda di venerdì 31 ottobre 2014 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Al via da domani e fino al 12 aprile la stagione di pesca. Coinvolti 189 raccoglitori
RICCI, I SUB TORNANO IN MARE A Santa Gilla un progetto di riproduzione e ripopolamento
Pesca al via, is arrizzoneris riprendono il mare. Per i buongustai cagliaritani e di tutta l’Isola saranno ancora una volta peccati di gola, crostini di pane ricolmi di uova o piatti di spaghetti fumanti conditi con l’oro rosso dei ricci di mare. La stagione di raccolta - come stabilito dalla Regione - parte domani e proseguirà fino al 12 aprile. Sei mesi all’insegna della tradizione, della passione che verrà garantita dai 189 pescatori subacquei professionali (80 i sub cagliaritani, altrettanti oristanesi e gli altri in attività nel resto della Sardegna) che ogni mattina si tufferanno per riportare in superficie i prelibati echinodermi e distribuirli nei punti vendita. Una specie commestibile e ricercatissima classificata, però, in «forte sofferenza». Ovvero, a rischio a causa - per dirla con i ricercatori - di un eccessivo «sforzo di pesca». È anche per questo che si stanno cercando altre vie per salvare il riccio di mare, il Paracentrotus lividus , la specie commestibile per eccellenza.
I RACCOGLITORI «Intanto - spiega il pescatore Stefano Melis, presidente della neonata Organizzazione di produttori e membro del Consiglio del Consorzio Ittico Santa Gilla - quest’anno abbiamo rinunciato, insieme ai nostri colleghi oristanesi, a un mese di raccolta e finalmente abbiamo avviato con l’assessorato regionale all’Ambiente e l’Università un confronto serrato. È chiaro che non basta a garantire il futuro del riccio di mare». Una sopravvivenza che verrà probabilmente assicurata da un vero e proprio piano di tutela. «Magari proprio dal progetto sperimentale che l’Università sta seguendo a Santa Gilla e a cui noi, come Consorzio, stiamo collaborando», ricorda Melis.
LE STRATEGIE In effetti i progetti sul riccio di mare sono due. Il primo, finanziato dalla Regione (Centro di programmazione), lo sta svolgendo il Dipartimento universitario di Scienze della Vita e dell’Ambiente sotto la supervisione del professor Angelo Cau e la direzione scientifica del biologo marino Piero Addis in collaborazione con l’Università di Sassari e l’Imc di Torregrande. Il secondo studio, finanziato con fondi comunitari e sempre coordinato dal Dipartimento, ha undici partner europei, tra cui Irlanda, Israele, Norvegia e Scozia, e sei imprese del settore (coinvolta anche la cagliaritana Cedimar) che si occupano della commercializzazione dei ricci e dei derivati e la produzione di mangimi. «All’interno dell’ex stabulario di Santa Gilla - spiega Piero Addis - è stato allestito uno schiuditoio. Abbiamo già prodotto ventimila ricci che saranno utilizzati per una sperimentazione di ripopolamento attivo. Da un maschio e una femmina si possono ottenere anche due milioni di uova fecondate».
LA SALVAGUARDIA Obiettivo tutela, insomma. Perché la pesca possa continuare, perché i ricci non finiscano nella lista rossa delle specie in via di estinzione e si possa continuare a gustare le “uova rosse” del mare.
Andrea Piras


7 - L’Unione Sarda di venerdì 31 ottobre 2014 / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
“Corri che ti passa”
Attività fisica per prevenire le malattie
Si è concluso dopo 12 mesi il progetto sperimentale di promozione della salute “Corri che ti passa”, ideato dalla Associazione ABìCì e finalizzato alla promozione della salute nei pazienti affetti da patologie psichiatriche croniche e alla formazione degli studenti dei corsi di laurea delle Professioni sanitarie dell’Università di Cagliari.
Realizzato col contributo della Fondazione Banco di Sardegna e in collaborazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia e l’Istituto clinica psichiatrica, il progetto ha avuto una fase formativa dei futuri operatori sanitari in tema di promozione della salute delle fasce di popolazione più a rischio per patologie cardiovascolari, sovrappeso e obesità. Pazienti affetti da patologie psichiatriche croniche sono stati coinvolti in un programma di attività fisica all’aria aperta nel Parco di Monte Claro e in attività di educazione sull’alimentazione, la dieta mediterranea e l’efficacia dell’attività fisica nel prevenire malattie croniche. Coinvolti medici specialisti in igiene e medicina preventiva, medicina dello sport, da psichiatri e specializzandi in psichiatria.


8 - L’Unione Sarda di venerdì 31 ottobre 2014 / Cronaca Italiana (Pagina 10 - Edizione CA)
EBOLA. La Regione istituisce tre unità di crisi
La Regione ha approvato un protocollo operativo e istituito tre unità di crisi, una regionale a Cagliari, presso l’assessorato della Sanità, e due locali, a Sassari e Cagliari, per la gestione di eventuali casi sospetti di persone potenzialmente contagiate dal virus ebola. La direttiva individua nei reparti per le malattie infettive dell’Università di Sassari e dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari i poli di riferimento specialistico regionale che, insieme alle centrali operative del 118 di Sassari e Cagliari, i dipartimenti di prevenzione con i Servizi di igiene e Sanità pubblica delle Asl, garantiranno la sorveglianza delle situazioni di rischio.
Per il deputato di Unidos Mauro Pili, che dieci giorni fa aveva denunciato una gestione «pressapochista» dell’emergenza da parte della Regione, «la decisione presa denota la totale inadeguatezza della Giunta regionale a governare questa emergenza. Non solo viene confermato il pressapochismo con il quale si è affrontato siano ad oggi il rischio ebola», sostiene, «ma conferma che siamo in mano a dilettanti».


9 - L’Unione Sarda di venerdì 31 ottobre 2014 / Esteri (Pagina 11 - Edizione CA)
USA. Violenza nei campus
Stupri, si allarga la protesta del materasso
NEW YORK Stupri nei campus: sulla scia di un rapporto choc di Mit, è approdata a Harvard la protesta del materasso. «Nessuno dovrebbe portare questo peso da solo», si legge su una scritta sul materasso blu che un gruppo di studenti del più famoso ateneo americano hanno portato in giro sotto i dormitori e nell’Harvard Yard. La giornata di mobilitazione fa seguito ad altre iniziative del genere organizzate in 130 università non solo in America e ispirate all’attivismo di Emma Sulkowitz, una studentessa del secondo anno di Columbia, che ha cominciato a portare in spalla un materasso in settembre dopo esser stata violentata da un compagno all’inizio dell’anno accademico. Emma, che studia arti applicate, non smetterà fino a quando il suo aggressore non sarà espulso dalle autorità accademiche. La protesta «Carry That Weight» è diventata una performance che sarà il soggetto della tesi quando la ragazza nel 2016 arriverà alla laurea. «Il materasso è una rappresentazione tangibile dell’impatto dello stupro. L’atto di portarne collettivamente il peso è un simbolo dell’importanza del sostegno della comunità per le vittime della violenza», ha detto Brianna Suslovic, coetanea di Emma a Harvard.
La protesta nel campus di Harvard arriva sulla scia di altre manifestazioni: da Columbia a Brown, a Rochester e all’Università’ del Texas, «porta il peso del materasso» ha varcato l’Atlantico ed è comparsa a Budapest e in Galles mentre un dossier sulle aggressioni sessuali pubblicato qualche giorno fa ha rilanciato l’allarme: il 17 % delle ragazze e il 5% dei maschi che vivono sul campus sono stati vittime di molestie e violenze.



LA NUOVA SARDEGNA 

10 - La Nuova Sardegna di venerdì 31 ottobre 2014 / Pagina 24 – Ed. naz.le
Vince Lifely, servizio social che usa le piante per il meteo
CAGLIARI Social internet, difese informatiche ed ecoturismo, idee vincenti alla finale regionale Start Cup 2014. Un match duro. Tra confronto, talento, intuito e competenze. La festa dei futuri scienziati-manager-imprenditori sardi, è volata leggera mercoledì scorso nell’aula magna di Ingegneria a Cagliari. I dieci gruppi hanno presentato alla giuria e al pubblico i progetti con video, grafici, musica, vignette. Quattro minuti netti per “vendere” il prodotto azzeccato. Tra gli applausi di docenti, colleghi e amici. Al contest per business plan di idee innovative hanno partecipato 27 gruppi di giovani ricercatori e laureati delle due università sarde. Tra questi, i dieci finalisti con i primi quattro che accedono alle finali del Premio Nazionale per l’Innovazione (Pni), in calendario a Sassari il 4 e 5 dicembre. La finale ha visto trionfare Lifely: primo posto e assegno da ottomila euro. Seconda piazza e quattromila euro per Deep Fisher. Infine, duemila euro e terzo podio per Sea Me. Ma alla finale nazionale di Sassari approda anche FasTrial. Un terzetto doc, più un quarto progetto ritenuto meritorio dai giurati. Pool motivati e giovani, portavoce della scienza a portata di mano, capaci di tradurre un’idea progettuale in un percorso efficiente. Lifely è un servizio social sul web che interagisce a distanza con la proprie piante a casa. Un esempio? La pianta, inserita nel vaso, può inviare anche le previsioni meteo. Il progetto è firmato dagli studiosi sassaresi Antonio Solinas, Terence Deffenu, Pierluigi Pinna, Nicola Siza, Andrea Maddau, Luigi Atzori (Diee, Cagliari) Giuseppe Broccia e Katiuscia Zedda. Deep Fisher è un software che permette di individuare minacce, attacchi e frodi informatiche, specie nel web non indicizzato dai tradizionali motori di ricerca. Il team? I cagliaritani Luca Savoldi, Andrea Sanna e Davide Ariu. Il gruppo sassarese Sea Me - Luca Bittau, Enrico Pirotta, Carmine Pellegrino, Cecilia Pinto, Valentina Giliolo, Valeria Andreotti e Renata Manconi - propone una forma di eco-turismo abbinato alla ricerca in ambito marino, specie sui cetacei. FasTrial (università Sassari) è una piattaforma web che offre servizi di intermediazione tra centro di ricerca, industrie farmaceutiche e medici. Nel team Giovanni Fresu, Wanda Masala, Maria Francesca Ortu, Daniela Antonella Piras, Roberta Zaninello. Alla finale hanno preso parte Paolo Fadda (pro rettore Innovazione, Cagliari), Alessandra Carucci (presidente Ingegneria, Cagliari), Emilio Turco (pro rettore Trasferimento tecnologico, Sassari) e Silvana Congiu (direzione Ricerca e territorio, Cagliari). In giuria, economisti, imprenditori, banchieri e manager. Start Cup, curata dal team cagliaritano Unica Liason Office, fa capo al progetto Innovare che unisce gli atenei sardi e Sardegna Ricerche.one passando dalle accademie.
Mario Frongia


11 - La Nuova Sardegna di venerdì 31 ottobre 2014 / Pagina 31 – Ed. naz.le
Taglio del nastro alla Mediterranea
È stata inaugurata ieri sera la biblioteca Mediterranea, frutto dell’incontro e della collaborazione del Comune e della facoltà di Architettura. All’evento presenti tra gli altri, il sindaco Mario Bruno, il rettore Mastino e il direttore di Architettura, Bibo Cecchini. (g.o.)


12 - La Nuova Sardegna di venerdì 31 ottobre 2014 / Pagina 32 – Ed. naz.le
Il commiato del rettore Attilio Mastino
SASSARI Oggi il rettore uscente Attilio Mastino saluterà colleghi dell’università e concittadini per la conclusione del suo mandato cominciato il 1° novembre del 2009. Sei anni di attività alla guida dell’ateneo che oggi verranno sigillati da una serie di eventi e cerimonie che lo vedranno protagonista assoluto. Una mattinata piena di appuntamenti, che si concluderà alle 12 in aula magna con il saluto e la cerimonia del termine del mandato, prima di lasciare definitivamente il passo a Massimo Carpinelli che dall’inizio del prossimo mese siederà alla guida dell’università di Sassari. Si comincerà alle 8,30 con l’inaugurazione del Complesso didattico della facoltà di Medicina in viale San Pietro. Il rettore taglierà il nastro nelle nuove aule tanto attese da studenti e professori. Alle 9,30 invece ci si sposta nell’aula magna della sede centrale dell’università per la premiazione degli studenti meritevoli dell’ateneo. Anche quest’anno il rettore saluterà gli studenti dell’ateneo che nell’anno accademico 2012/2013 si sono distinti per la loro carriera universitaria. Il rettore consegnerà a 112 studenti l’attestato di merito alla presenza del prorettore vicario con delega alla Didattica, Laura Manca, dei direttori di dipartimento e dei rappresentanti degli studenti negli organi di governo dell’ateneo Riccardo Zanza, Battista Matteo Mameli, Giulio Tupponi, Salvatore Bulla e Marco Pilo. Agli studenti verrà anche rimborsata la prima rata d’iscrizione. Alle 12 finalmente, sempre nell’aula magna, Attilio Mastino porgerà il saluto ai colleghi e agli studenti con i quali ha condiviso scelte importanti per il futuro dell’università. In una lettera di invito pubblicata sul sito dell’università Mastino dice che «sono stati anni davvero intensi, pieni di impegni e in un orizzonte di sviluppo e di profonda trasformazione: le cinque inaugurazioni degli anni accademici, le cerimonie, i grandi avvenimenti per le celebrazioni dei 450 anni, le visite del presidente della Repubblica e del presidente della Camera, le lauree ad honorem. Si chiude un periodo lungo, ricco di novità e di tensioni legate all’applicazione della riforma delluniversità. Mi rimane forte l’impressione di un ateneo vivo, pieno di iniziative e di idee, ricco di progetti e guardo già con nostalgia ai momenti di gioia e con gratitudine alle persone serie ed entusiaste che mi hanno accompagnato».


13 - La Nuova Sardegna di venerdì 31 ottobre 2014 / Pagina 33 – Ed. naz.le
Tra riconferme e novità, in carica i tredici direttori di dipartimento
Si sono svolte tra settembre e ottobre le elezioni dei direttori dei 13 dipartimenti dell’Ateneo di Sassari per il triennio 2014/2017. Accanto a numerose riconferme, si registrano alcune novità. Ecco i nomi dei nuovi direttori, dipartimento per dipartimento. Al dipartimento di Agraria è stato riconfermato Giuseppe Pulina che era uscito sconfitto dalle elezioni per il nuovo rettore. Altra riconferma ad Architettura, Design e Urbanistica dove a dirigere sarà ancora Arnaldo Cecchini così come a Chimica e Farmacia, dipartimento che sarà guidato ancora per tre anni da Gianfranco Demontis. Novità invece per quanto riguarda Giurisprudenza dove è stato eletto Giampaolo Demuro, Medicina clinica e sperimentale dove i colleghi hanno scelto Antonello Ganau e Medicina veterinaria dove siederà sulla poltrona di direttore Eraldo Sanna Passino, grande sfidante del nuovo rettore Massimo Carpinelli. Una riconferma quasi scontata a Scienze biomediche per Andrea Montella, altro sconfitto nelle elezioni per il rettorato mentre a Scienze chirurgiche, microchirurgiche e mediche, è stato eletto Nanni Campus. Novità anche nel dipartimento di Scienze della Natura e del territorio con l’elezione di Roberto Furesi, Scienze economiche e aziendali (Ludovico Marinò) e Storia, Scienze dell’uomo e della formazione (Marco Milanese). Riconferme infine per Scienze politiche, Scienze della Comunicazione, Ingegneria dell’informazione con l’elezione di Antonietta Mazzette e Scienze umanistiche e sociali dove sarà direttore ancora per tre anni Gavino Mariotti. A tutti il rettore uscente Mastino ha augurato buon lavoro.
 




QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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