Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 October 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 12 - Edizione CA)
Due cagliaritani illustri
La lezione di Bodei e Catani
Giuseppe Marci
 
Remo Bodei e Sandro Catani, nati a Cagliari, hanno percorso carriere diverse, il primo divenendo professore di filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa e all'Università di Los Angeles, il secondo, esperto di gestione del capitale umano, raggiungendo i vertici di società italiane e internazionali di consulenza.
Partendo dai diversi ambiti ai quali si sono applicati, con una simultaneità che va rimarcata, entrambi hanno pubblicato quest'anno opere che si interrogano sul trascorrere delle generazioni: nella sequenza dei viventi quanto nella gestione delle attività pubbliche e private.
Bodei, come è logico, pone l'accento sull'aspetto filosofico del rapporto gioventù/vecchiaia, sottolinea la “simmetria inversa” per la quale i giovani e i vecchi hanno opposte quantità di passato dietro le spalle e di futuro davanti agli occhi e conclude interrogandosi sul tema della “restituzione” ovvero su quanto ciascun individuo lascia nel mondo, in cambio del molto (lingua, famiglia, cultura, istituzioni) che ha avuto in dono alla nascita dalle generazioni precedenti.
Catani ferma l'attenzione sul sistema economico italiano e sulle 400 persone che detengono le leve del potere: maschi, di età avanzata, sempre più ricchi, mentre il Paese è bloccato e impoverisce; infine, citando Hemingway, indica una prospettiva possibile: “il sole sorgerà ancora” se verrà fissato un tetto all'età di chi svolge incarichi gestionali, ci sia più spazio per le donne nei comitati di direzione, sia dato valore (anche economico) alle competenze dei giovani.
A leggerli nell'ordine determinato dalla data di pubblicazione (ad aprile è uscito “Generazioni” di Bodei; a maggio “Gerontocrazia” di Catani) si ha come la percezione del nesso che dovremmo sempre cogliere in ogni azione tra presupposti teorici e prassi conseguente. Una percezione che è anche sollecitata dalla “simmetria inversa” esistente tra i due libri: come detto, Bodei conclude col tema della “restituzione”, ed esattamente da quel punto Catani parte, dalla convinzione che i nipoti “lasceranno un mondo migliore di quello che ricevono”. È importante notarlo, in tempi di atteggiamenti depressivi che inducono pratiche di consumo delle risorse: quasi fossimo tra le ultime generazioni e ci spettasse di raschiare il fondo del barile. Mentre i due autori, spiegando l'entità e il valore di ciò che abbiamo ricevuto, ci spingono a impegnarci con operosa razionalità. Ovvero a fare la nostra parte, dando un più incisivo contributo di pensieri e di opere.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Agenda culturale
BODEI E CATANI A CAGLIARI
 
Sabato alle 10 l'Aula Arcari di viale Sant'Ignazio, a Cagliari, ospita Remo Bodei e Sandro Catani per presentare i loro rispettivi volumi “Generazioni” (Laterza) e “Gerontocrazia” (Garzanti), nel corso di un incontro organizzato dalla facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche. All'iniziativa, dal titolo “Vecchi e giovani (nella vita, nell'amministrazione pubblica, nelle aziende private)”, prenderanno parte i professori Giuseppe Marci e Vinicio Busacchi, mentre il coordinamento dei lavori è affidato a Paola Piras, docente di Diritto amministrativo. (gr.pi.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Anatomia patologica
L'accusa sollecita 5 condanne
 
Il processo sulla battaglia interna al reparto di Anatomia patologica del Policlinico di Monserrato è arrivato alle battute finali. Ieri mattina i pubblici ministeri Daniele Caria e Gaetano Porcu hanno chiesto la condanna a 3 anni di reclusione per l'ex direttore di Anatomia patologica Giuseppe Santa Cruz (difeso dagli avvocati Francesco Onnis e Raffaello Spano), e la condanna a 6 mesi per altri quattro imputati: la figlia del docente Rosa Santa Cruz (accusata di concorso in abuso d'ufficio), alla quale il padre aveva affidato l'incarico di responsabile dei laboratori di biologia, i medici Davide Matta e Stefano Angius e il tecnico Antioco Angelo Casula (per violazione di domicilio). L'ex direttore è invece accusato di rifiuto di atti d'ufficio, interruzione di pubblico servizio, abuso d'ufficio e violazione di domicilio.
Tutto ruota attorno a una battaglia interna al reparto andata avanti dal 2002 al 2007. Secondo l'accusa, Santa Cruz avrebbe costretto i chirurghi ad andare in un altro ospedale per l'analisi dei pezzi anatomici, calunniato i dirigenti del Policlinico, fatto irruzione in un laboratorio con una telecamera e fatto assumere la figlia. Mentre i suoi colleghi, sempre secondo la ricostruzione accusatoria, avrebbero fatto delle riprese nel laboratorio di Tossicologia dopo essersi introdotti clandestinamente.
Il 25 novembre davanti ai giudici della prima sezione parleranno i difensori. E lo stesso giorno potrebbe arrivare la sentenza. (v. n.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
In Breve
PRESENTAZIONE LIBRI
 
Dopodomani alle 10 nella facoltà di Economia Remo Bodei e Sandro Catani presenteranno i loro libri: “Generazioni” e “Gerontocrazia”.
STORIA, CONFERENZE
Dopodomani alle 11 nella Cittadella dei musei inaugurazione della conferenza “Il Romanico in Europa. Arte e architettura nel Medioevo dal X al XIII secolo”.
NEONATOLOGIA, WORKSHOP
Alle 8,45 al T hotel inaugurazione della decima edizione dell'international workshop di neonatologia “The last ten years, the next ten years in neonatology”.
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 9
cagliari
Guerra del Policlinico, i pm:
«Santa Cruz è colpevole»
 
CAGLIARI La condanna a tre anni di reclusione è stata chiesta dai pm Gaetano Porcu e Daniele Caria per il direttore del servizio di anatomia patologica del Policlinico universitario Giuseppe Santa Cruz, colpevole per l’accusa di rifiuto d’atti d’ufficio, interruzione di pubblico servizio, violazione di domicilio e di concorso in usurpazione di funzione pubblica per una vicenda che risale al 2007, ricordata a Cagliari come la guerra del Policlinico. I pm hanno sollecitato la condanna a sei mesi di reclusione anche per i medici Antioco Angelo Casula, Davide Matta e Stefano Angius responsabili di violazione di domicilio e di Rosa Santa Cruz, la figlia del primario, per usurpazione di ruolo pubblico. Nella guerra del Policlinico, che ebbe vasta eco sui mezzi d’informazione, rimase stritolato il reparto di anatomia patologica, che per anni non riuscì a entrare in funzione, secondo l’accusa per la scelta di Santa Cruz di creare sempre nuovi ostacoli all’attivazione del servizio. I fatti risalgono al periodo tra il 2002 e il 2005 quando il primario Santa Cruz , in qualità di direttore del reparto di anatomia patologica, si sarebbe rifiutato di eseguire degli esami istologici costringendo la struttura a rivolgersi ad un altro presidio ospedaliero. Un comportamento che per l’accusa venne poi ripetuto in altre occasioni. Con lui alla sbarra c’è anche la figlia che, stando alle indagini, avrebbe ricevuto dal padre l’incarico di responsabile del laboratorio di biologia, che non gli spettava. Nel processo sono finiti anche i medici Davide Matta e Stefano Angius e il tecnico Antioco Angelo Casula, imputati di violazione di domicilio per essersi introdotti con una telecamera in un laboratorio, effettuando delle riprese non autorizzate. Il dibattimento è andato avanti molto a rilento a causa dello stato di salute del principale imputato, che attraverso i difensori Raffaello Spano e Francesco Onnis ha chiesto e ottenuto numerosi rinvii. Ora è entrato nella fase conclusiva: il prossimo 25 novembre parleranno i difensori, dopo di che il tribunale presieduto da Mauro Grandesso - a latere Connas e Anedda - si ritirerà in camera di consiglio per la sentenza.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 34
Sassari, laurea ad honorem ad Alberto Ongaro
Questa mattina alle 11 nell’aula magna di piazza Università lo scrittore terrà la “Lectio doctoralis”
 
SASSARI Laurea honoris causa allo scrittore Alberto Ongaro. Questa mattina a partire dalle ore 11 nell'aula magna di piazza Università, su proposta del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali, l’Ateteno sassarese conferirà infatti la Laurea magistrale ad honorem in Filologia, industria culturale e comunicazione allo scrittore Alberto Ongaro. Ad aprire la cerimonia sarà il Magnifico Rettore Attilio Mastino, seguito dal saluto del direttore del dipartimento di Scienze umanistiche e sociali, Gavino Mariotti. Al docente di Letteratura italiana, Aldo Maria Morace, sarà affidato invece il compito di illustrare la proposta del conferimento della laurea, seguita dalla Lectio doctoralis, "Il mestiere dello scrittore", tenuta dallo stesso Ongaro. E’ prevista la partecipazione del coro dell'Università diretto da Laura Lambroni. Alberto Ongaro è nato a Venezia nel 1925. Ha vissuto per lungo tempo nell'America del Sud, e poi a Londra, come inviato speciale e di corrispondente per il settimanale l'”Europeo”. Dal 1979 risiede a Venezia, dove si è dedicato alla scrittura narrativa. Le sue opere sono tradotte negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia e nell'America Latina. È stato, per molti anni, soggettista di fumetti (famosa la sua collaborazione con Hugo Pratt); e ha firmato anche qualche sceneggiatura per il cinema. I diciotto romanzi che ha scritto, a partire dal 1965, lo hanno imposto all'attenzione del pubblico e della critica più avvertita e consapevole, dalla quale è indicato come il maggior narratore vivente. Da uno dei suoi romanzi, “La partita”, che vinse il premio Super-Campiello nel 1986, è stato ricavato un film di buon successo con Faye Dunaway. Ma quello più famoso, e più emblematico della sua arte, è “La Taverna del Doge” Loredan (1980), caratterizzato dal gusto dell'intreccio, dal gioco dell'avventura e dall'incrocio dei tempi e dei piani narrativi e dal divertissement di una scrittura fluida e vetrina. Dopo quell'esito memorabile, la narrativa di Ongaro ha continuato, di volta in volta, a indagare il mistero che si cela dietro i fatti e gli eventi della vita quotidiana, traducendolo in raffinato gioco metaromanzesco, sino al recentissimo “Athos” (2014), che rimodula inventivamente il personaggio dumasiano.

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