Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 October 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
Università, direttore interrogato dai finanzieri
È indagato per abuso d'ufficio dopo la denuncia di una dipendente precaria
 
Non si era occupato personalmente dell'iter procedurale del concorso vinto da una donna poi non assunta, ma soltanto di una parte marginale: quella finale. Sarebbe stato questo il ruolo di Aldo Urru, il direttore generale dell'Università indagato per abuso d'ufficio che lunedì sera è stato interrogato dai finanzieri di polizia giudiziaria delegati dal pubblico ministero Marco Cocco. Accompagnato dal suo difensore, l'avvocato Gianfranco Macciotta, il funzionario dell'Ateneo ha risposto a tutte le domande e chiarito la propria posizione.
È stato iscritto nel registro degli indagati dopo la denuncia presentata da una ex dipendente precaria dell'Ateneo. Una donna che per vedersi riconoscere il diritto alla stabilizzazione aveva fatto causa all'Università. Ma, in seguito, dopo aver vinto un concorso, ha denunciato di essere stata tagliata fuori per ritorsione. Il direttore ha fornito la propria versione dei fatti e ha inoltre esibito agli inquirenti alcuni documenti che depositerà tra qualche giorno, accompagnati da una nota illustrativa.
L'apertura dell'inchiesta risale all'agosto 2013, dopo la denuncia di una donna che per più di 27 anni aveva lavorato come amministrativo nella facoltà di Medicina con contratti annuali. L'impiegata aveva partecipato a una selezione bandita dalla facoltà di Medicina per due posti, sempre con contratto annuale, come operatore della qualità. Era arrivata seconda ma il bando era stato annullato da una delibera del Consiglio di Facoltà perché non erano più necessarie due persone ma soltanto una.
«È una ritorsione perché avevo fatto causa all'Ateneo», ha denunciato la donna ai finanzieri che si stanno occupando delle indagini. Aveva anche spiegato che quando venne convocata nell'ufficio legale per la firma del contratto, fu lei a ricordare della causa in corso. (v. n.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Il rettore scrive alla Regione
«Allo sbando l'azienda ospedaliera»
 
Il rettore va all'attacco della direzione dell'azienda ospedaliero universitaria: in una dura lettera datata lo scorso 14 ottobre e indirizzata all'assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, Giovanni Melis parla di «situazione gestionale ormai del tutto insostenibile» e denuncia il rischio concreto di perdita parziale dei 40 milioni di fondi del programma Cipe, destinato a razionalizzare le strutture sanitarie universitarie a Monserrato e «bloccato da mesi». Da qui l'appello ad Arru per «ripristinare con urgenza la normalità della governance » nell'Aou.
Il rettore ricorda che è trascorso «oltre un anno dalle dimissioni pubblicamente presentate dal direttore generale per problemi personali ma poi ritirate senza alcuna giustificazione». La lettera di dimissioni di Ennio Filigheddu fu spedita all'allora presidente della Regione, Ugo Cappellacci, il 24 luglio 2013.
All'azienda ospedaliero universitaria, prosegue il numero uno dell'Ateneo di Cagliari, «non è stato sostituito il direttore sanitario durante tutto il periodo di tempo in cui il processo di riorganizzazione connesso con i trasferimenti dai locali non più agibili della clinica Macciotta e del San Giovanni di Dio era nella fase ed ancora si continua senza riferimenti», col risultato che «la stessa chiusura della clinica Macciotta non è completa e lo sgombero dei locali, in particolare delle attrezzature ed impianti più sensibili, va a rilento». Melis denuncia inoltre un alto «grado di confusione nella gestione degli organici e la conseguente conflittualità interna». (m. n.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Da domani
Neonatologia, workshop internazionale
 
Domani, dalle 8,45, si tiene al THotel (piazza Giovanni XXIII) la cerimonia inaugurale della 10ª edizione dell'International workshop di neonatologia.
Ai lavori, curati dal professor Vassilios Fanos (direttore di Patologia e terapia intensiva neonatale, puericultura e nido, dipartimento di Scienze chirurgiche dell'università di Cagliari), intervengono, tra gli altri, Claudio Fabris (Torino), Salvatore Dessole (Sassari) e Dominique Haumont (Bruxelles). L'International workshop è mirato a coinvolgere neonatologi, pediatri, ostetrici, perinatologi, laboratoristi, cardiologi pediatri e quanti si occupano di neonati; con oltre cinquemila partecipanti alle precedenti edizioni, è riconosciuto dalle più quotate società scientifiche, dall'Unicef e ha l'alto patronato del presidente della Repubblica. Il congresso si chiude sabato 25 ottobre. Previsti anche sei convegni satellite, un corso sulla gestione del dolore neonatale, la nona edizione del convegno neonatologico infermieristico “Terra di Sardegna”, il primo convegno “New frontiers in preventive and social pediatrics” e le conferenza su “New trends in neonatology”.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis (Pagina 30 - Edizione CA)
La salute sta nei semi
Contadini e scienziati in cerca del grano antico
MASAINAS. Seminario al Centro sociale con il genetista Ceccarelli
 
Il grano, gli ortaggi, la frutta della Sardegna. Coltivati con i semi della Sardegna. Per smettere di importare anche il cibo. Per riacquistare il controllo sull'alimentazione, e quindi sulla salute. Per non mangiare lo stesso pane, gli stessi pomodori che si comprano in Olanda o in Australia, con lo stesso sapore, globalizzato e indefinito. Ci sono molte buone ragioni, che potrebbero essere tradotte in buone azioni politiche, dietro il seminario che si svolge oggi dalle 10 al Centro di aggregazione sociale di Masainas. Lo organizza il Centro di sperimentazione autosviluppo. “Miglioramento genetico partecipativo ed evolutivo” è il titolo. Ovvero: “Come riprodurre e migliorare antiche varietà aumentando biodiversità, autonomia e salute”.
BATTAGLIA «L'agricoltura è una risorsa preziosa in questi territori dove sono falliti i modelli industriali. Non possiamo consentire che i campi diventino sempre più improduttivi, mentre i giovani sono disoccupati e noi dipendiamo dall'estero per nutrirci». Teresa Piras, 71 anni, è la battagliera presidente del Csa: una sessantina tra attivisti e piccole aziende che operano, nel Sulcis Iglesiente, nel settore dell'agricoltura e del turismo responsabile. Il Csa ha invitato a Masainas un'autorità internazionale: Salvatore Ceccarelli, già docente di Miglioramento genetico alla facoltà di Agraria di Perugia, ha trascorso gli ultimi vent'anni tra Siria, Etiopia e Yemen per promuovere l'aumento delle produzioni agricole salvaguardando la biodiversità. E coltivando uno scambio - alla pari - tra il sapere cosiddetto scientifico e quello degli agricoltori tradizionali.
TRIGU MURRU Oggi a Masainas si discuterà soprattutto, ma non solo, di come reintegrare nelle coltivazioni, e nella dieta dei sardi, le varietà tradizionali di grano (su trigu Murru, un tempo il più diffuso, su trigu Moro o su trigu Cossu) soppiantate nel Dopoguerra dai semi internazionali. Ma non è un'operazione nostalgia. Qui si scommette su un progetto economicamente redditizio, frutto di solida ricerca. «Lavoriamo in collaborazione con Laore e Agris, gli enti di ricerca agricola della Regione», spiega Teresa Piras. Ma anche con i genetisti del Cnr e con le università di Cagliari e Sassari. «Sono loro che ci hanno fornito i semi tradizionali, scomparsi dal mercato». Dall'anno scorso vengono piantati nell'azienda di Su Treulu Biu, dove questo pomeriggio si sposteranno i lavori. «Mezzo ettaro di terreno, diviso in 40 particelle, destinate a 40 tipi di grano diverso», spiega Samuel Caboni, proprietario dell'azienda biodinamica dove si compie la sperimentazione e che domani accoglierà gli studenti dell'Agrario di Santadi.
GLUTINE «Cerchiamo di sviluppare le qualità che più si adattano al terreno, al clima e alle esigenze alimentari del sardi». I semi commerciali, quelli che dominano i mercati internazionali, sono fragili: «Non tengono nelle annate di siccità, soffrono degli sbalzi di temperatura tipici della Sardegna, tollerati dalle varietà tradizionali, che si sono evolute in questo clima», spiega Caboni. Non solo: «I semi commerciali hanno il glutine potenziato». Questo significa una pasta più elastica per pane o pizza. Ma anche un diffondersi delle intolleranze. Il pane della nonna, fatto coi semi giusti, non faceva male a nessuno.
Daniela Pinna
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia Ogliastra (Pagina 33 - Edizione CA)
Ussassai
Due giorni alla scoperta
delle mele trempa orrubia
 
Rinomate in tutta l'Isola le mele trempa orrubia sono il biglietto da visita di un'intera comunità. Sabato e domenica Ussassai apre le porte ai visitatori per l'edizione numero 18 della Sagra della Mela. Mostre, laboratori, convegni e passeggiate animeranno la festa organizzata da Comune e Pro loco. Si inizia sabato pomeriggio, con l'apertura della mostra-mercato dedicata a tradizioni, arte, artigianato e a bontà enogastronomiche. Alle 16 convegno in collaborazione con l'Università di Sassari su “Innovazione nella cultura della mela” a cui seguirà un laboratorio sulla preparazione del costume ussassese. Domenica 26 ottobre da non perdere l'escursione alla scoperta dei Tacchi e la gara gastronomica itinerante “La mela in cucina tra tradizione e innovazione”. Durante la due giorni sarà possibile visitare il Museo etnografico e la Pinacoteca mentre nella sede della Pro loco sarà esposta “La Natività” di Maria Lai.
Giuseppe Deplano

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