Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 October 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 38 - Edizione CA)
Università
Management e nuove armi
destinate alle Coop
 
Nuove armi a disposizione delle cooperative sarde per conquistare i mercati internazionali. Parte il master in Management delle imprese cooperative organizzato dall'Università di Cagliari in collaborazione con l'assessorato regionale al Lavoro e le principali organizzazioni di categoria: Legacoop, Confcooperative e Agci. Il corso punterà a formare e migliorare la competenza dei dirigenti delle imprese cooperative, valorizzare le reti di collaborazione esistenti e sviluppare la capacità commerciale delle Coop sarde per stare al passo dei mercati internazionali.
Sarà quindi l'occasione per fare una panoramica sugli aspetti di natura giuridica, finanziaria e organizzativa che comportano la gestione di un'impresa cooperativa, per garantire inoltre gli strumenti a una corretta lettura del contesto economico-sociale legato a questo particolare settore imprenditoriale.
Il corso è diretto da Roberto Malavasi, ordinario di Tecnica bancaria dell'Università di Cagliari e prevede lezioni, stage e seminari per la durata complessiva di 10 mesi e 1500 ore. La classe sarà composta da un massimo di venticinque partecipanti, le lezioni si terranno nel fine settimana per agevolare la frequenza di lavoratori già impegnati nella realtà della cooperazione. Il termine delle iscrizioni è stato posticipato al 3 novembre e la Regione garantirà la copertura di buona parte delle spese di iscrizione.
Luca Mascia
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
CONVEGNO FILOSOFICO
 
La Biblioteca universitaria, in collaborazione con l'Ateneo di Cagliari, propone per domani dalle 9 alle 19 un convegno internazionale di studi intitolato “Verità, immagine, normatività” (Truth, Image, Normativity). Il dibattito verterà sulla filosofia dell'immagine, intesa sia in senso cognitivo che come immagine scientifica. Le tematiche del convegno saranno principalmente due: il rapporto tra immagine e verità nella conoscenza scientifica e storica, e il rapporto tra immagine e normatività. L'iniziativa sarà un'occasione per riflettere sui linguaggi figurati e sulla comunicazione visiva non linguistica per riformulare le domande sulle tradizionali nozioni di verità. Nel corso del dibattito interverranno Massimo dell'Utri dell'Università di Sassari, Patrick Maynard dell'University of Western Ontario, Kevin Mulligan, Alberto Voltolini dell'Università di Torino, Remo Bodei dell'Ucla, Luca Maria Scarantino dell'Iulm di Milano, Pietro Salis, Roberto Pusceddu e Simonluca Pinna.
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 4
Doppia Seduta
Giunta e Consiglio pensano già alle Asl
 
CAGLIARI Di mattina la Giunta, nel pomeriggio il Consiglio: è una giornata piena. In viale Trento, all’ordine del giorno c’è il Programma di sviluppo regionale. In via Roma, è annunciato il via libera definitivo all’assestamento di bilancio e anche l’ anteprima, nei corridoi del palazzo, al confronto sul riordino delle Asl, che in aula comincerà domani. Giunta. Presentato nei giorni scorsi al sindacato e agli imprenditori, il Programma di sviluppo sarà consegnato oggi all’esecutivo dal vicepresidente e assessore al Bilancio, Raffaele Paci. Nei fatti, è il primo documento pluriennale della giunta Pigliaru, con un quadro (seppure in evoluzione) delle risorse finanziarie disponibili fino al 2019 e su come la Regione le vuole spendere. Per questo Paci ha chiesto un contributo alle associazioni di categoria e la Confcommercio ha fatto sapere: «È un buon passo avanti nella programmazione, ma gli assessorati devono dialogare di più fra loro». È possibile che in Giunta si ritorni a parlare della Legge casa – pubblicata nel fine settimana sul sito della Regione – per un aggiornamento in corsa. Proprio sull’ex Piano, la Confartigianato ha annunciato presto il suo contributo al dibattito, mentre i Riformatori hanno messo l’accento sulle pratiche presentate con le vecchie regole: che fine faranno, a novembre, quando entrerà in vigore la legge? Consiglio. Il sì dell’aula alla manovra da oltre 200 milioni, sono le correzioni di Paci all’ultima Finanziaria Cappellacci, è scontato. Compatto il centrosinistra, mentre dal blocco dei contrari, il centrodestra, potrebbe uscire il Psd’Az con un’astensione. Ma ormai l’attenzione del Consiglio è tutta rivolta al riordino delle Asl, con la nascita dell’Azienda per le emergenze e anche anteprima al licenziamento fra non più di un mese dei manager nominati anni fa dal centrodestra. Il dibattito – annunciato accesso – dovrebbe cominciare domani o al più tardi giovedì. Relatore di maggioranza, sarà il consigliere regionale del Pd, Luigi Ruggeri. Poi bisognerà vedere come si comporteranno i due partiti della coalizione (Cd e Partito dei sardi) che si sono astenuti in commissione. (ua)
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 6
Cultura, una miniera ancora da sfruttare
L’isola non riesce a trasformare musei e siti archeologici in industrie produttive e resta in coda tra le regioni
di Alfredo Franchini
 
CAGLIARI Al contrario di quanto disse una volta l’ex ministro Tremonti, con la cultura, oltre che nutrire l’anima, si può anche mangiare. Lo testimonia una ricerca della Svimez sul potenziale dell’industria culturale nel Mezzogiorno: nei prossimi anni si potrebbero attivare 250 mila posti di lavoro nelle regioni del Sud di cui ben centomila per laureati. E stavolta non parliamo solo delle occasioni perse per non avere un adeguato numero di addetti ai musei o di guide turistiche. La Svimez, l’associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno, fa riferimento ai posti di lavoro legati alle produzioni industriali in sinergia con la cultura. Per fare questo occorrono investimenti che sono possibili se si usassero bene le risorse comunitarie. Lavoratori. L’attuale scenario è sottodimensionato. In Sardegna operano nel settore culturale 26 mila lavoratori ma potrebbero essere molti di più. Anche l’industria della Cultura sta al Nord: la Lombardia ha il 19% delle imprese del settore, seguita da Emilia, Veneto. Al Centro si distinguono il Lazio e la Toscana, poi è il vuoto; la Sardegna precede solo - e di poco - la Calabria, l’Abruzzo, Basilicata, Molise, Val d’Aosta. Turismo. Le strutture maggiormente visitate in Sardegna sono legate alle coste. Secondo i dati del Crenos, prendendo il parametro dei siti visitati da almeno 30 mila persone, si scopre che da soli raccolgono il 72% dei visitatori e si polarizzano su nove centri: La Maddalena, Castalsardo, Sassari-Alghero, Torralba, Paulilatino, Dorgali, Nuoro, Barumini e Cagliari. Il sistema sardo si regge, quindi, su diversi microsistemi territoriali. E il turismo culturale è spesso legato alla fruizione dei musei e dei siti archeologici dipendenti dal turismo balneare. Crenos. Per il Crenos sinora ha prevalso un’ottica individualistica in forza della quale ciascun Ente locale reclama il proprio museo ma la recente indagine della Svimez, condotta da Luca Bianchi, rivela che la crescita può avvenire solo se si ragiona in termina di filiera. La capacità attrattiva dell’industria culturale sul turismo è al 33,6% del totale. Eventi. Nell’isola l’industria della musica rappresenta solo lo 0,3% del sistema produttivo. Eppure tutti gli studi dimostrano che alcuni grandi eventi possono far crescere la ricchezza. Una prova - citata nei rapporti economici in relazione all’industria culturale - è il Festival della Taranta, in Salento, il più grande festival musicale dedicato al recupero della pizzica e alla fusione di altri linguaggi musicali. Quel Festival ha fatto crescere negli anni il turismo della Puglia in modo esponenziale. Film. Le cose in Sardegna vanno un po’ meglio per il sottosettore film, video, radio che ha una percentuale di valore aggiunto del 6,5%. La vitalità del settore, la presenza di diversi registi sardi, ha portato alla nascita di Sardegna film commission che, tra gli scopi, ha quello di convincere i grandi produttori a scegliere l’isola come un ideale set cinematografico. Errori. Al di là dei tagli ai bilanci della cultura, che pure sono stati gravissimi, la Sardegna sconta ritardi e incapacità come accade in gran parte del Mezzogiorno: nel Sud si trovano 145 siti tra musei, monumenti e aree archeologiche, cioè il 35% del totale nazionale e si sale a quota 256 se si aggiungono quei siti che non sono di competenza del ministero. Una ricchezza enorme che continua a non avere una fruizione adeguata: a Cagliari ne sono esempio la maggiore necropoli punica del Mediterraneo, (mai aperta al pubblico), e l’Anfiteatro romano, chiuso. Professioni. Le previsioni di assunzioni per i prossimi anni sono state elaborate dalla Fondazione Symbola. Tra le professioni più richieste ci saranno analisti e progettisti di software ma anche operatori video e grandi cuochi: cibo, turismo e musica sono le tre voci di particolare richiamo per il settore turistico-culturale. Ai lavoratori sarà richiesta una grande formazione professionale perché l’improvvisazione non è più ammessa in un mondo globalizzato. La laurea sarà quasi sempre un requisito d’obbligo.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Commenti – pagina 17
sassari: la polemica
L’Ersu sia più trasparente sui 40 milioni per il campus
di Antonietta Mazzette
 
Perché l’ente pubblico non si è sentito in dovere di promuovere un confronto con la città e gli studenti per capire quali potessero essere le scelte migliori?
In questa vicenda dell'Ersu e dei 40 milioni di euro pubblici (cioè nostri) che si vorrebbe spendere in un non comprensibile "campus", c'è qualcosa di poco chiaro che impone molti interrogativi. Primo. Perché l'Ersu persiste nell'idea del campus, quando le molte voci che si sono levate contro l'area delle ex-semolerie Azzena sono state accompagnate da una serie di argomenti che evidenziavano i limiti e le contraddizioni di un'idea di residenza studentesca che è lontana mille miglia tanto dalle esigenze e dalle pratiche quotidiane degli studenti, quanto dalla conformazione di una città media qual è Sassari? L'Ersu ha ignorato qualunque ragionevole argomentazione in proposito e pervicacemente ha riproposto il modello campus nel nuovo bando. Alle scontate obiezioni che i finanziamenti sono legati alla realizzazione del campus, si può rispondere che il presidente avrebbe dovuto tener conto del dibattito sviluppatosi in città e avrebbe avuto (ha ancora) tutto il tempo di chiedere la rimodulazione. Secondo. Perché l'Ersu non ha avviato un vero confronto pubblico con gli studenti, la città e l'università su come fosse meglio impiegare quei 40 milioni di euro pubblici? Eppure, il denaro pubblico esige grande trasparenza e condivisione delle scelte. Lo ribadisco ancora una volta, la necessità del confronto sarebbe dovuto essere un dovere anzitutto politico (ma anche conoscitivo) per un dirigente di nomina politica che si è trovato a gestire un ente strumentale che, di norma e di fatto, è al servizio degli studenti e dell'università. Studenti e università che stanno dentro una città e che, perciò, qualunque proposta di intervento urbanistico dovrebbe quantomeno essere sottoposta alla sua amministrazione. Invece l'Ersu si è comportato come se qualcuno entrasse a casa nostra e decidesse di fare lavori di ristrutturazione senza neppure chiederci l'autorizzazione. Terzo. Perché le stesse persone che in quel di giugno hanno bocciato, con decisione assai discutibile, la proposta dell'Università di utilizzare l'area del Brefotrofio ai fini di una residenza universitaria - area, si badi bene, collocata all'interno del polo universitario medico, naturalistico ed agrario -, ora si trovano a valutare le proposte selezionate in relazione al secondo bando? Non sarebbe stato meglio, anche per non alimentare sospetti, che la commissione fosse stata composta da persone non coinvolte precedentemente? Il sindaco di Sassari recentemente, e a bando ormai chiuso, ha proposto l'edificio della caserma Gonzaga che si colloca nella centralissima piazza Castello. Si tratta di una buona proposta accolta favorevolmente dalla cittadinanza e dai commercianti che finalmente hanno espresso la loro opinione. Della serie meglio tardi che mai perché, mi permetto di ricordare loro, che ormai due anni fa, quando scrissi il primo articolo in merito alle ex-semolerie, li sollecitai in una trasmissione televisiva a prendere posizione contro il campus. Ma la proposta del sindaco deve essere accompagnata da almeno due atti concreti: a) che il sindaco formalizzi detta proposta - se lo ha già fatto lo renda noto ai cittadini ed anche al consiglio di amministrazione dell'Ersu, perché mi risulta che l'idea del campus sia sostenuta esclusivamente dal direttore e dal presidente dell'Ersu; b) che si preoccupi non solo delle sorti economiche del centro storico ma anche del benessere degli studenti. Com'è noto, Sassari si autodefinisce "città universitaria", ma si preoccupa ben poco di questa parte importante di popolazione urbana che per un po' di anni sceglie di vivere a Sassari per ragioni di studio. Penso ai servizi carenti, agli affitti esorbitanti (mediamente uno studente paga 200/250 euro a stanza), agli spazi pubblici dove l'unica attività prevista è quella del consumo, alla scarsa attività culturale, se non quella organizzata dalle eroiche associazioni, alle sale cinematografiche inesistenti... E l'elenco potrebbe allungarsi.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 33
Sassari
Medicina e filosofia
Un convegno all’Università
di Marcello Montibeller
 
SASSARI Lunedì 27, a partire dalle 9, si terrà, nell'aula Eleonora d'Arborea dell'Università, un convegno dal titolo “La ricerca sull'umano tra verità e persuasione: un dialogo tra medicina e filosofia”. L'impressionante avanzamento delle conoscenze mediche, dalla genetica molecolare alle neuroscienze, dalle cosiddette terapie biologiche alla categorizzazione dei disturbi mentali, dalle ricerche sulle cellule staminali alla definizione del rapporto mente-corpo nel nuovo campo della Pnei (psiconeuroendocrinoimmunologia), fino alla definizione dei concetti di inizio e fine vita, costituisce una sfida concettuale per medici, filosofi e studiosi di scienze umane; nello stesso tempo questo progresso, a differenza dell'avanzamento scientifico di altre discipline, non cessa di conservare un carattere di interesse generale: l'interesse che ognuno di noi ha, in qualità di essere umano, per ciò che può dirsi del proprio corpo e della propria mente e per come questi possano essere classificati, studiati, trattati. Le dimensioni della verità, della persuasione e della comunicazione giocano un ruolo centrale, e ancora poco esplorato, in tale interesse. Un esempio di come questo avvenga è rappresentato dalle seguenti domande: quanto possiamo fidarci degli ultimi risultati delle ricerche in campo medico? In che senso possiamo dire che esse ci forniscono una verità sulla realtà dell'uomo? In che senso possono ritenerlo gli stessi ricercatori? Possiamo lasciarci persuadere razionalmente ad assumere questo o quel trattamento? Oppure dobbiamo accettare le indicazioni terapeutiche sulla base di un accordo fiduciario? Come vorremmo che ci fossero comunicate le innovazioni scientifiche per poterle comprendere, e le decisioni terapeutiche per poterle accettare? Il convegno tenterà non tanto di dare una risposta definitiva a queste domande (non basterebbero cento giornate come questa a farlo), quanto di stabilire una “prima intesa” su come interrogarci sul loro contenuto e sulle loro prospettive di sviluppo.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 34
Bosa e il suo territorio
Dall’età antica a oggi
Venerdì e sabato un megaconvegno dell’Università di Sassari
 
BOSA "Bosa. La città e il suo territorio dall’età antica al mondo contemporaneo" è il titolo del convegno che si terrà venerdì 24 e sabato 25 nell’auditorium dell'Episcopio in viale Giovanni XXIII. L'appuntamento è organizzato dall'Università di Sassari. Giungeranno a Bosa di studiosi ed esperti, circa una cinquantina, che si incontreranno per confrontarsi su numerosi temi riguardanti la storia della città e del suo territorio, la Planargia, con escursioni fino al Marghine e al Montiferru, con particolare attenzione agli aspetti archeologici, numismatici, giuridici, naturalistici, ambientali, economici. Il simposio sarà occasione per conoscere da vicino i più recenti studi sul capoluogo della Planargia, attraverso un excursus storico che dalla preistoria giunge fino all'età contemporanea, con particolare attenzione per i risultati degli scavi intorno alla cattedrale di san Pietro e al castello di Serravalle, ma anche a Cornus e in alcuni comuni della Planargia. Numerose le novità e le sintesi, fondate sull'utilizzo di nuove tecnologie. Il convegno si svolgerà nei giorni conclusivi del mandato del rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino e sarà un momento di riflessione interdisciplinare che si proporrà di raccontare la storia di Bosa attraverso la voce di studiosi di primo piano. I lavori si apriranno venerdì 24 alle 9. Dopo i saluti del sindaco del capoluogo della Planargia, prenderanno la parola il giornalista Tonino Oppes e la direttrice del dipartimento di Storia, scienze dell'uomo e della formazione dell'Università di Sassari, Maria Margherita Satta. A seguire interverrà il direttore del Centro interdipartimentale di Studi storici dell’Università di Sassari, Antonello Mattone, a cui è affidata la presentazione del convegno. Alle 10 si aprirà la prima sessione, intitolata "La Planargia, il Temo e gli insediamenti umani dalla preistoria all'alto Medioevo". Nel pomeriggio i lavori riprenderanno alle 16 con la seconda sessione, dal titolo "Bosa e il suo territorio in età medievale". Il dibattito proseguirà il giorno seguente, sabato 25 a partire dalle 9. La terza sessione di studi sarà dedicata a "La città di Bosa nell'età moderna". Successivamente, la quarta sessione sarà incentrata su "Bosa e Planargia in età contemporanea". Nel pomeriggio, alle 16, è in programma la sessione conclusiva, dedicata ad "Ambiente, cultura e tradizioni popolari", con l'intervento di numerosi studiosi, che approfondiranno aspetti legati all'ambiente naturale, all'istruzione, alle tradizioni popolari e in particolare al Carnevale bosano, alla musica e all'arte nella città di Bosa. L'ex rettore dell'Università di Cagliari, Pasquale Mistretta, ripercorrerà il tema dell’evoluzione urbanistica del centro urbano di Bosa. I lavori avranno termine alle 19 con le conclusioni di Attilio Mastino. In chiusura, si esibirà il Coro di Bosa. Nel corso della due giorni di studi saranno presentati, oltre ai tanti testi scritti, anche diversi poster su aspetti epigrafici, archeologici, paesaggistici, culturali, storici, agiografici e artistici della cittadina sul Temo, che verranno poi pubblicati nel volume che raccoglierà atti del convegno.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 34
il libro di puddinu
Oggi all’università
Un viaggiatore di nome Giacomo Bove
 
SASSARI Oggi alle 17 nell'Aula Rossa del Quadrilatero, in viale Mancini 5, sarà presentato il libro di Paolo Puddinu "Un viaggiatore italiano in Borneo. Il giornale particolare di Giacomo Bove" (Astigrafica 2014). Giacomo Bove, originario di un paesino dell'astigiano, era un ufficiale della Regia marina italiana, imbarcato nella nave Governolo che, nel 1872, intraprese una lunga missione di esplorazione in Borneo alla ricerca di una zona in cui costruire una colonia penale nei pressi dell'isola di Labuan (quella dei romanzi di Emilio Salgari). Bove fu imbarcato in qualità di idrografo e cartografo. Il suo giornale particolare, ritrovato casualmente appena qualche anno fa, è una preziosa fonte di informazioni, sia in merito alle politiche coloniali del nuovo Regno d'Italia sia delle popolazioni asiatiche incontrate durante il suo viaggio sia della vita marinaresca a bordo dei “Regi legni della Marina militare”. Per i meriti acquisiti durante quella spedizione in Asia, Bove ha partecipato successivamente a numerose altre spedizioni, come per esempio quella della nave “Vega” tra i ghiacci del Polo Nord, che ha aperto al traffico marittimo la via del Nord, quella in Patagonia e quella in Congo. A Bove sono stati attribuiti grandi riconoscimenti nazionali e internazionali, ma soprattutto i suoi diari di bordo e le sue descrizioni hanno influenzato e ispirato la vastissima produzione letteraria di Salgari. Alla presentazione del libro interverranno, insieme con l’autore, Attilio Mastino, Antonietta Mazzette e Paolo Fois.

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