Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 October 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda di domenica 12 ottobre 2014 / Cultura (Pagina 58 - Edizione CA)
Cultura geologica
Via alla “Settimana del Pianeta Terra”: da oggi a domenica i Geo-eventi nell’Isola

Dai Tacchi della Barbagia di Seulo alla passeggiata geologica di Cagliari, dalle falesie di Cala Barca (Alghero) all’Iglesias Mineral Show: la “Settimana del Pianeta Terra” propone in Sardegna un’agenda fitta di appuntamenti, sparsi in tutta l’Isola e spalmati da oggi alla prossima domenica, per diffondere la cultura delle geoscienze. In Sardegna non mancano i siti, da studiare e visitare proponendoli anche in chiave turistica. Sono ventotto i Geo-eventi organizzati, grazie alla collaborazione tra Parco Geominerario, Università di Cagliari e Sassari e diverse associazioni locali.
Ieri la presentazione dell’iniziativa, a Portopaglia, spiaggia di Gonnesa incastonata in una parete di arenaria in cui sono state ritrovate orme di cervo del Pleistocene. «La “Settimana del Pianeta Terra” - ha detto Gianluigi Pillola, commissario del Parco Geominerario- è un evento che si svolge ogni due anni, in tutta Italia. Quest’anno la Sardegna è la Regione più ricca di Geo-eventi. Lo scopo è quello di diffondere la cultura geologica e la cura dell’ambiente, divulgando allo stesso tempo il grande patrimonio geologico che la nostra terra possiede». Ventotto appuntamenti in giro per la Sardegna. Si comincia oggi, con iniziative a Domusnovas (“Mostra scambio di minerali” e escursione alla grotta di San Giovanni), San Vito e Villasalto (“Sulle vie dell’Antimonio”), Cala Domestica (“Geo-trail sulle orme dei pionieri della geologia”), Carbonia (“Documentare il buio: grotte e grotte di miniere”); Narcao (“Con i 5 sensi alla scoperta della miniera di Rosas”), Oristano (Parco paleontologico Dinosardo).
Menù ricco, da nord a sud dell’Isola, fino alla prossima domenica con eventi anche a Lula, Carloforte, Masullas, Guspini, Santa Maria Coghinas, Sassari, La Maddalena e Guspini. «È di sicuro un’occasione per mettere in evidenza le nostre ricchezze ambientali, ma- sottolinea Davide Boneddu, presidente dell’ordine regionale dei geologi- l’auspicio è che la politica e la cultura interagiscano sempre più con la geologia».
Antonella Pani
 
 
 


 
2 - L’Unione Sarda di domenica 12 ottobre 2014 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
La Fondazione Banco di Sardegna pronta a finanziare il progetto degli atenei
LA BATTAGLIA DEI GIGANTI
Il Ministero scrive all’Università: quando ve ne andate?
Quale sarà il futuro della più grande ricchezza che l’Isola abbia mai avuto? Poveri Giganti di Mont’e Prama, protagonisti inconsapevoli di una battaglia contemporanea. Una lettera ultimativa spedita dalla direzione regionale del Mibact chiede quando gli studiosi delle Università di Cagliari e Sassari leveranno le tende dal cantiere e lasceranno campo libero «alla grande professionalità dei nostri funzionari» - come dice il sottosegretario ai Beni culturali. Che ha annunciato, d’ora in poi, «una gestione diretta del sito archeologico».
Cambio di rotta molto contestato. Nell’ambiente tutti sostengono: il ministero vuole “mettere il cappello” sul sito e far fuori l’Università. Francesca Barracciu la spiega in un altro modo: «Finora è stato fatto un ottimo lavoro, con la direzione scientifica delle Soprintendenze. Questo lavoro finirà a giorni, perché i fondi sono stati spesi interamente. Fondi che prevedevano anche la vigilanza, se poi qualcuno racconta di averla pagata di tasca, significa che il piano economico era sballato. Comunque, adesso che le risorse le metterà il ministero è stata fatta una gara pubblica, vinta da una ditta dell’Emilia Romagna che darà il via a un nuovo scavo e impiegherà solo personale altamente qualificato, sotto il nostro diretto controllo. Vedremo se ci sono le condizioni per un’eventuale collaborazione con le Università. Ma le polemiche preventive sono inutili e dannose». I team delle due Università non vogliono mollare. I soldi per andare avanti li avrebbero finiti (come sostiene la Barracciu) ma riceveranno un importante finanziamento dalla Fondazione Banco di Sardegna. Una riunione riservatissima con il presidente Antonello Cabras è stata fatta nei giorni scorsi. L’idea - che deve ancora passare al vaglio del comitato di indirizzo e del cda - è di realizzare un piano triennale (si ipotizza una cifra sui 200 mila euro l’anno) per proseguire con gli scavi e mettere finalmente in piedi un’operazione di marketing all’altezza dei Giganti (a casa loro). Sarebbe bello qualcosa di simile a quello fatto ai Fori Imperiali a Roma, con luci, proiezioni e riproduzioni in 3D. Per dire, lo show su Augusto, un viaggio multimediale in sei lingue, studiato da Piero Angela con l’approvazione e la guida scientifica della Sovrintendenza capitolina, ha fatto in cinque mesi oltre 75 mila spettatori e ha fatto già incassare una somma molto superiore all’investimento iniziale.
Il rettore di Sassari, Attilio Mastino, ammette di aver ricevuto la lettera di benservito che chiede la data di “chiusura” dello scavo. Ma non commenta. «Ho chiesto al sottosegretario Barracciu un incontro urgente. Le dirò che le Università hanno la forza, le competenze e i mezzi per prolungare la collaborazione. Vogliamo che questo continui ad essere un luogo di amicizia, di fraternità e di scienza, dove ogni divergenza possa essere superata e dove vengano valutate le ragioni di tutti».
Cristina Cossu
 
Il deputato Pili: il Mibact fa il golpe e vieta pure le fotografie Traslochi e polemiche
È previsto per domani, salvo imprevisti, il trasferimento nel museo di Cabras della prima delle due statue di pugilatori scoperte nei giorni scorsi nel sito archeologico di Mont’e Prama. L’ha annunciato il sottosegretario dei Beni culturali, Francesca Barracciu. La Soprintendenza ha completato l’isolamento della statua dai residui dello strato archeologico sottostante - spiega il Mibact - e costruito un robusto telaio ligneo che consentirà il sollevamento e trasporto della scultura. Della squadra fanno parte due archeologi, un geologo, un restauratore, due addetti alle lavorazioni e un fotografo. «Il telaio sarà completato con una cassa che proteggerà interamente la statua, in modo che potrà essere sollevata da un camion-gru senza provocare incrinature o rotture e trasportata in sicurezza fino al museo di Cabras, dove sarà depositata in attesa di progettarne il restauro».
Intanto, il deputato Mauro Pili, dopo il blitz di venerdì sera durante il quale il sito è stato illuminato a giorno, continua la sua battaglia «contro il buio di Stato sulla storia millenaria della Sardegna». I militanti di Unidos continueranno a presenziare e protestare fino a quando la scultura non sarà trasferita. Per Pili la decisione del Mibact di gestire direttamente il sito «è «un golpe di Stato». Ieri il parlamentare ha postato sulla sua pagina Facebook la foto delle transenne con i cartelli che vietano di fare fotografie. «In base a quale legge si vieta di scattare foto in un sito archeologico? Questa è la trasparenza annunciata?».
 
 
 


 
3 - L’Unione Sarda di domenica 12 ottobre 2014 / Commenti (Pagina 15 - Edizione CA)
Trasformiamoli in risorsa
Sempre più italiani vanno all’estero

Roberto Roveda
I numeri non sono quelli di una migrazione di massa, ma anno dopo anno sono sempre di più gli italiani che vanno a vivere all’estero: erano circa 79 mila nel 2012, sono stati poco più di 94 mila nel 2013, con un aumento del 16% in un solo anno.
È quanto emerge dal rapporto “Italiani nel Mondo 2014” della Fondazione Migrantes (www.migrantes.it), l’organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana. Un rapporto che ci racconta come molti connazionali, soprattutto se giovani e altamente qualificati, emigrino per cercare condizioni di vita e di lavoro migliori.
L’ennesimo sintomo del declino del Belpaese, verrebbe da dire, anche considerando quanto gli italiani siano poco propensi a spostarsi per studiare e lavorare rispetto ai cittadini di altre nazioni, anche messe molto meglio di noi dal punto di vista lavorativo ed economico.
Nello stesso tempo, crediamo che questo mutamento delle abitudini nazionali abbia alcuni lati positivi e vada letto con ottimismo. Primo è il segnale che un italiano ben preparato e qualificato ha tutte le possibilità per emergere anche all’estero, a testimonianza che, nonostante tutto, il nostro mondo dell’università e del lavoro sforna ancora figure professionali altamente appetibili. In secondo luogo, questa nuova migrazione “qualificata” ci dice che sempre più persone sono disposte a rischiare e che non siamo solo il Paese dei cocchi di mamma e dei bamboccioni che tanta pubblicistica descrive. Infine, più italiani all’estero a svolgere compiti qualificati e d’élite significa avere la possibilità di trasformare in una grande chance per il Paese quella che oggi viene descritta, con pessimismo eccessivo, come la classica “fuga di cervelli”.
Per sfruttare questa chance, però, bisogna creare le condizioni perché questi italiani di “qualità” possano e desiderino tornare dopo un certo numero di anni in patria. Si deve agire affinché la ricchezza umana, professionale e intellettuale che esportiamo ci ritorni indietro, magari ancora più accresciuta di valore.
Perché questo accada servono investimenti, idee e progetti per far rinascere le nostre Università e i nostri istituti di ricerca, in modo che chi torna dall’estero sappia che in Italia ci sono organismi e istituzioni alla loro altezza e pronti ad accoglierli a braccia aperte. Il futuro a cui tendere è questo, non la chimera del posto fisso a due passi da mamma e papà!
 
 
 


 
4 - L’Unione Sarda di sabato 11 ottobre 2014 / Provincia di Oristano (Pagina 44 - Edizione CA)
PROCURA Stage per laureati
Uno stage di un anno e mezzo negli uffici giudiziari per la formazione di giovani laureati in giurisprudenza. Lo prevede il decreto Del fare, che favorisce i laureati in giurisprudenza più meritevoli e consente loro di accedere a stage di formazione teorico-pratica della durata di diciotto mesi presso gli uffici giudiziari per assistere e coadiuvare i magistrati delle Corti di appello, dei tribunali ordinari, degli uffici requirenti di primo e secondo grado, degli uffici e dei tribunali di sorveglianza, dei tribunali per i minorenni nonché i giudici amministrativi dei Tar e del Consiglio di Stato. A Oristano c’è la possibilità di fare lo stage in Procura.
 
 
 


 
5 - L’Unione Sarda di sabato 11 ottobre 2014 / Provincia Ogliastra (Pagina 53 - Edizione CA)
VILLAGRANDE. Una ricerca collettiva indaga sui segreti della longevità
Vivi da pastore e camperai cent’anni

C’è voluto del tempo e molto impegno, ma alla fine il segreto dei centenari è stato svelato, almeno in parte. L’aria, l’acqua, il cibo e, questa è la vera novità, la tradizione agropastorale. Il risultato di quindici anni di ricerche è stato raccolto nell’opera “Longevità e identità in Sardegna - l’identificazione della zona blu dei centenari in Ogliastra”.
La premessa è del tutto empirica: in Ogliastra si vive a lungo, più a lungo che altrove. Nelle zone di montagna ancor più che in quelle bagnate dal mare. Tra i comuni più anziani spicca senza dubbio Villagrande, al quale è stato riconosciuto il record di longevità maschile. Detto questo, è del tutto naturale che sia stato proprio il paese che si distende all’ombra del monte Isadulu a ospitare la presentazione del libro curato da Gianni Pes e Michel Poulain (la prefazione è del rettore dell’Università di Sassari Attilio Mastino). Il dibattito è stato moderato dalla funzionaria del Municipio Anna Rita Usai, villagrandese doc, che al microfono ha espresso quello che da queste parti pensano un po’ tutti: «I centenari sono considerati i nonni di tutto il paese e quando qualcuno viene a mancare tutta la comunità se ne rattrista». Insomma, il primato è qualcosa che unisce.
Gli studi mostrano un legame tra la longevità e la tradizione agropastorale dei paesi ogliastrini che ha sempre garantito un’alimentazione semplice e un’attività fisica costante. L’abbinata è vincente. Ecco perché a Villagrande nell’ultimo periodo sono arrivati studiosi da tutto il mondo: sperano di portare a casa l’elisir di lunga vita. ( m. c. )




LA NUOVA SARDEGNA
 
6 - La Nuova Sardegna di sabato 12 ottobre 2014 / Pagina 31 – Alghero
A pochi giorni dall’elezione del nuovo direttore della facoltà il bilancio di tre anni di attività e le emergenze da affrontare
ARCHITETTURA: TANTI RISULTATI, NIENTE SOLDI
di Luigi Soriga
ALGHERO Martedì nella Facoltà di Architettura si svolgeranno le elezioni per il nuovo direttore. L’attuale preside Arnaldo Cecchini, sino a due settimane mai avrebbe pensato di guidare la facoltà per altri tre anni. Ma da un paio di giorni quel No categorico si è smussato in un più possibilista Nì, e l’ipotesi di una ricandidatura last minute non è poi così remota. «Ho sempre pensato e resto ancora convinto che meno ci si sta nelle cariche e meglio è. Il potere meno si frequenta e meglio è per tutti». Cosa la spinge a lasciare? «Io insegno Urbanistica e nel mio lavoro molto tempo dovrebbe essere dedicato alla ricerca e non alla burocrazia. Invece da tre anni avviene l’esatto contrario. Sono sempre alle prese con centinaia di contratti, master, convenzioni, alta formazione, ottanta docenti da contattare, bandi, acquisti. E ancora informazioni, dati statistici: insomma le incombenze amministrative invadono ogni spazio». Cosa la spinge a restare? «Principalmente le pressanti richieste che ho avuto da parte dei docenti e degli studenti. E anche il fatto che finora non vedo molti successori pronti a raccogliere il testimone. Perciò mi prenderò ancora un giorno per decidere». Quali sono le priorità da affrontare? «La Regione nel 2008 ha escluso Alghero dal finanziamento delle sedi decentrato 2008. Quindi quel milione di euro sul quale abbiamo potuto contare, improvvisamente è svanito. Nel 2009 è stato stanziato un fondo ad hoc di 700mila euro. Poi negli anni successivi la Regione ha fatto in modo che una parte delle somme che andavano a Sassari, fossero destinate per Alghero. Si parla di 250-300 mila euro. Abbiamo stretto la cinghia, sobrietà finanziaria. Alla fine del 2013 per interessamento di Fois, Bruno e Sechi veniamo convocati in commissione regionale, assieme ai direttori delle altre sedi decentrate. Spiego le ragioni per cui Alghero è a tutti gli effetti una sede decentrata. Lo stesso Ateneo ci aveva riconosciuto formalmente questo rango. Per dimensioni e qualità, l’università più simile a noi è Olbia, che però riceveva 600 mila euro dalla Regione. I consiglieri di Nuoro e Oristano si sono opposti, e questa forzatura non è mai passata. Però il Consiglio Regionale ha approvato unanimamente un ordine del giorno unanime che impegna l’assessore per i prossimi tre anni a stanziare 300mila euro all’anno per Alghero ogni anno. Io ho fatto affidamento su questa somma, ma alla fine i soldi non li abbiamo avuti. Abbiamo percepito solo un anticipo di 50 mila euro dall’Università. Come farete senza quei soldi? «Abbiamo raschiato fondo del barile per avviare l’anno accademico, e per reclutare i docenti. Ma ora non abbiamo i soldi per iniziare il secondo semestre. Bloccate tutte attività culturali, niente risorse per rinnovare contratti per collaboratori. Manca il personale per attivare i servizi essenziali, come manutenzioni, informatica, supporto segreteria. Avessimo certezza dei finanziamenti si potrebbe fare molto meglio. Che progetti avreste in mente? «Partiamo dai dati. Per Architettura riceviamo 300 domande di iscrizione su 50 posti disponibili. Su Urbanistica i posti sono 40 e i candidati variano dagli 80 ai 120. Questo significa che la richiesta del territorio è grande, ma bisogna fare i conti con l’occupabilità dei neolaureati. Quindi io sarei per aggiungere altri 50 posti, ma a patto che si ammettano ai corsi degli studenti lavoratori non frequentanti. C’è una precisa esigenza sociale da parte di geometri, personale degli uffici tecnici e via dicendo». Esiste un problema di aule? «Forse non dovrei dirlo, ma da questo punto di vista non ci si può lamentare. Sicuramente sono carenti i locali per i laboratori, ma gli spazi per la didattica sono adeguati». È orgoglioso della facoltà? «Abbiamo ottenuto risultati straordinari. Siamo nella classifica Censis Repubblica, abbiamo collezionato quattro primi posti e due secondi posti. Per capirsi, i nostri competitor sono Ferrara, lo Iuav Venezia e il Politecnico di Milano. Vantiamo straordinarie relazioni e collaborazioni internazionali. Un risultato inimmaginabile, per una piccola realtà di provincia. Aver sempre pensato in grande è stata la nostra forza».
 
Mercoledì mattina l’inaugurazione dell’Anno Accademico
Il saluto alle matricole
ALGHERO Il Dipartimento di Architettura accoglie le sue matricole e gli studenti Erasmus. Mercoledì 15 ottobre nel Complesso di Santa Chiara alle ore 9, si svolgerà l’inaugurazione dell’Anno Accademico per i corsi di laurea e sarà dato il benvenuto agli studenti stranieri in entrata. Un’apertura d’anno che vedrà le nove classi dei corsi di laurea con spazi adeguati e una nuova biblioteca già in funzione. La Giornata di benvenuto - Welcome Day, si aprirà con i saluti del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Sassari, Attilio Mastino,del Sindaco di Alghero, Mario Bruno, dell’Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, Claudia Firino e del Consigliere Regionale Marco Tedde. Daranno il benvenuto alle matricole il direttore, Arnaldo Cecchini e i Presidenti dei Corsi di studio. L’accoglienza agli studenti Erasmus spetterà al delegato Erasmus di Ateneo, Piero Sanna, alla presidente dell’Erasmus Student Network (ESN) di Sassari, Sabrina Ledda e al docente delegato del Dipartimento per le relazioni internazionali, Alessandra Casu. La mattinata si concluderà con la Lectio Magistralis dell’architetto portoghese di fama mondiale, Gonçalo Byrne, cui l’Ateneo sassarese ha conferito la Laurea Honoris Causa nel dicembre 2012. (g.o.)
 
 
 
7 - La Nuova Sardegna di sabato 12 ottobre 2014 / Pagina 20 - Oristano
Forza Italia giovani: «A rischio l’università»
Forza Italia Giovani Oristano lancia l’allarme per l’Università oristanese. «La Giunta regionale – spiega una nota – ha presentato un assestamento di bilancio che prevede il taglio di un milione e mezzo (sui sei originariamente stanziati) del fondo destinato alle università diffuse presenti in Sardegna. Martedì l’assestamento di bilancio approderà in Consiglio regionale per la sua definitiva approvazione. Tale ingente taglio mette a serio rischio la permanenza dei corsi universitari attivati a Oristano per questo il movimento giovanile di FI ha organizzato un sit-in di protesta che si terrà domani alle 10 proprio davanti al Chiostro del Carmine (sede del Consorzio 1). «Nel 2008 era la Giunta Soru che metteva a rischio la permanenza dell’università ad Oristano, oggi è Pigliaru che ha ripreso il disegno accentratore che si è interrotto negli ultimi 5 anni - dice Antonio Iatalese, dirigente nazionale di Forza Italia Giovani - la situazione è aggravata dal fatto che si registrano ritardi nell’erogazione dei contributi degli anni appena trascorsi».
 
 
 
8 - La Nuova Sardegna di sabato 12 ottobre 2014 / Pagina 33 - Cultura e spettacoli
MONT ’E PRAMA
A Cabras le nuove statue dei Giganti
Ieri il ministero dei Beni culturali ha reso noto che tra qualche giorno le due statue rivenute le settimane scorse nel sito archeologico di Mont’e Prama saranno trasportate nel Museo archeologico di Cabras, dove saranno sottoposte ad un restauro sotto la direzione della Soprintendenza. Verrà adottata la formula del restauro aperto, in modo da favorire la libera visione dei lavori a scolaresche e a studiosi. A breve, inoltre, inizierà la nuova campagna di scavi diretta dalla Soprintendenza e anch’essa sarà accessibile a studiosi e archeologi. Il Ministero presieduto da Franceschini fa infine sapere che è stato rafforzato il presidio di vigilanza sugli scavi di Mont’e Prama: «Il sito si trova in aperta campagna e l’unica forma di controllo efficace è la vigilanza mediante un presidio stabile, attualmente garantito dall’Università di Sassari con il costante controllo dei carabinieri e il coinvolgimento del Nucleo di tutela del patrimonio culturale».
 


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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