Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
25 September 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 11 - Edizione CA)
Uno sbandamento culturale
L'incapacità di stare assieme
Giuseppe Marci
 
Non è un fenomeno solo italiano ma generale, come abbiamo visto con il referendum scozzese. Uno spettro si aggira per l'Europa: l'incapacità di stare assieme, di lavorare nel generale interesse e nel rispetto reciproco. Che anche significa rispetto delle identità di tutti e delle caratteristiche storiche di ogni regione; dei diritti e dei doveri di ciascuno.
Ma questo implica capire e saper gestire la complessità, cosa che pochi riescono a fare, mentre è più semplice invocare la separazione e credere così di poter risolvere tutti i problemi: politici, economici, culturali, identitari connessi con secolari retaggi storici.
In Italia, dove tutto assume sovrattoni melodrammatici e sostanzialmente caricaturali, abbiamo moltiplicato per cinque i possibili referendum separativi. La Lega Nord ha annunciato che il Veneto deve votare: «Ma questo vale anche per la Lombardia, Salento, Calabria, Sardegna».
Con un po' di fantasia potremmo aggiungere molte altre macro e micro regioni d'Italia e anche Roma capitale - perché no? - potrebbe pensare di dividersi dal resto d'Italia e fare da sé. A Roma, del resto, l'Opera fa già da sé: senza bisogno di referendum ha messo il direttore Riccardo Muti nell'impossibilità di continuare con serenità il suo lavoro. Non è il film di Fellini, è un'altra amara verità della vita contemporanea fatta, come ha dichiarato il ministro dei beni culturali, di «resistenze corporative e autolesionistiche».
Questo è il punto che unisce i referendum separativi alla conflittualità interna dell'Opera di Roma: a monte di tutto c'è uno sbandamento umano e culturale che perde di vista le ragioni sulle quali si fonda la convivenza civile e rende irrinunciabile un'idea assoluta dei propri diritti: da qui discendono agitazioni permanenti e fini a se stesse. Tale stato di cose ha raggiunto il suo acme con la scomparsa della sinistra politica e sindacale che, in Italia, si caratterizzava per il suo intenso sentimento nazionale e dava un contributo importante alla diffusione di un'idea razionale dell'azione sociale.
Non sarà facile invertire la rotta, perché, per farlo, dovremmo coniugare percorsi di conoscenza con spazi di partecipazione che attualmente sono di fatto negati dagli orientamenti politici prevalenti, unicamente tesi alla compressione della spesa pubblica. Un'Europa così fatta nega il sogno europeista dal quale è nata e può costruire soltanto comunità scontente e litigiose. Desiderose di separarsi e incapaci di vedere le ragioni dello stare insieme.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
Teresa, la prima rom sarda tra i banchi dell'Università
SELARGIUS. Cresciuta tra le baracche dell'ex inceneritore: sarò una grande chef
 
Diciott'anni, il sogno di diventare una grande chef e l'ostacolo sempre vivo del razzismo: «Non è stato tutto semplice, a volte volevo mollare perché non ero troppo motivata. Ma ora ho la mia certezza: voglio un futuro migliore». Teresa Sulejmanovic, giovane rom cresciuta nell'area dell'ex inceneritore di Selargius, si aiuta col discorso scritto su un foglio. Rivolge un appello ai coetanei con un italiano perfetto: «Continuate gli studi e cercate di arrivare più in alto possibile, l'istruzione è fondamentale». È determinatissima e «sempre pronta ad aiutare i compagni», racconta una delle sue insegnanti.
IL PREMIO Lunghi capelli neri e sguardo profondo, ritira il premio speciale intitolato alla memoria di Ester Mura, la direttrice scolastica in prima linea nella lotta per la scolarizzazione dei minori di etnia rom scomparsa due mesi fa. Trattiene l'emozione davanti alla consegna della borsa di studio da mille euro, un aiuto per realizzare il suo desiderio. La forza di volontà non le manca, è cresciuta in una baracca di legno con sette fratelli, il padre raccoglitore di ferro vecchio l'ha accompagnata ogni giorno all'ingresso. Su un camioncino sgangherato, sino a Monserrato. «È il più alto traguardo sinora raggiunto, Teresa è la prima giovane rom sarda residente nei campi a iscriversi all'Università», spiega con orgoglio Antonello Pabis, presidente dell'Asce, associazione regionale contro l'emarginazione.
L'EVENTO Alla cerimonia nella sala consiliare di via Istria, martedì sera c'erano anche Merfina Selimovich, diciassette anni, e Susanna Halilovich, più grande di un anno. Entrambe studentesse «modello» dell'Istituto alberghiero Gramsci di Monserrato, le altre due borse di studio messe a disposizione dalla fondazione Anna Ruggiu vanno a loro. «È un bell'esempio d'integrazione e uno stimolo per tutti i ragazzi», commenta il sindaco Gian Franco Cappai. La parola passa a Rossella Onnis, del comitato Unicef: «Ci sono tanti rom laureati e affermati in Italia, il punto di partenza è l'istruzione». Nelle poltroncine di velluto rosso ci sono le famiglie delle tre ragazze. «È una bella iniziativa», dice Pabis, e storce il naso a sentir parlare di integrazione, «ha assunto un significato di abbandono della propria identità, meglio inclusione».
I DISAGI Non manca la vena polemica. «La Sardegna ha una decina di campi rom in cui per l'incuria, indifferenza e spesso xenofobia si sta consumando una tragedia umana di enormi proporzioni, stiamo parlando di bambini».
Sara Marci
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
IL PROCESSO E LE SUE ALTERNATIVE
Oggi alle 17, nell'Aula Magna del Rettorato, si terrà il convegno: “Il processo e le sue alternative: storia, teoria, prassi”.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Agenda
Domani a Cagliari la notte dei ricercatori:
musei aperti e cieli da scoprire
 
SETTIMANA DELLA SCIENZA Ancora due giorni per promuovere l'importanza della ricerca e la formazione attraverso gli studi universitari per la “Settimana della scienza” che culminerà, domani, nella “Notte dei ricercatori”, iniziativa alla quale aderisce l'Ateneo di Cagliari. Questa mattina, dalle 9 alle 13.30 sarà il Dipartimento di Matematica e Informatica della Cittadella universitaria di Monserrato a ospitare il laboratorio didattico mentre, nelle stesse ore, a Sa Duchessa si terrà un dimostrazione della valutazione funzionale dell'atleta, con la collaborazione del Cagliari Calcio.Il Dipartimento di Storia, oggi e domani alle 10, sarà impegnato con la visita guidata alla Collezione Piloni e quello di Ingegneria meccanica - a Monserrato - con laboratori, visite e dimostrazioni e, insieme al Dipartimento di Ingegneria civile, sarà protagonista della visita nel laboratorio di restauro “Colle di Bonaria”. Domani alle 17 “Processo all'islamofobia. Iconografie e stereotipi di una cultura” a cura del Dipartimento di Scienze sociali (viale Fra' Ignazio), poi dalle 20 alle 23 si entra nel vivo della “Notte dei ricercatori” con premiazioni, l'apertura del Museo Herbarium e di quello Etno-botanico all'Orto botanico, una dissertazione sui giganti di Monte Prama (viale Fra' Ignazio), l'accesso virtuale alla visualizzazione della volta stellata tramite il telescopio della cittadella universitaria (a cura del dipartimento di Fisica). Sui social network si può seguire la manifestazione con l'hashtag #ndr14 #ern.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro (Pagina 23 - Edizione OR)
Nuoro
I ricercatori saranno re per una notte
 
Un'iniziativa unica in Sardegna e con pochi eguali anche nella Penisola. Torna domani, per il quarto anno consecutivo, la Notte dei ricercatori, l'appuntamento organizzato dallo Sportello Europa dell'amministrazione comunale di Nuoro in collaborazione con il Consorzio universitario della Sardegna centrale. L'evento, che metterà in campo un centinaio di ricercatori di dodici dipartimenti delle Università di Cagliari e Sassari, si terrà nell'ex Mercato civico di piazza Mameli dalle 9,30 a mezzanotte.
La giornata no stop nel segno della ricerca e dello studio è stata presentata ieri mattina in Comune dagli assessori alla Cultura Leonardo Moro, alla Pubblica Istruzione Giacomo Soddu e Raimondo Deiara all'Urbanistica, dal responsabile dello Sportello Europa Salvatore Boeddu e dal Commissario del Consorzio universitario Caterina Loi. Davvero fitto il programma con momenti dedicati all'orientamento (con i ricercatori che incontrano gli studenti delle superiori), a tavole rotonde, stand espositivi, ma anche spettacoli. ( l. u. )
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 43 - Edizione CA)
Architettura alghero
Conferenza sui Giganti di Monte Prama
 
Domani pomeriggio alle 19, il Dipartimento di Architettura - Complesso Santa Chiara sui Bastioni Marco Polo di Alghero, ospita una serata dedicata ai Giganti di Monte Prama con la conferenza “I giganti di Pietra. Monte Prama, l'Heroon che cambia la storia della Sardegna e del Mediterraneo”.
Interverranno gli archeologi Paolo Bernardini e Raimondo Zucca (che cura l'attuale campagna di scavi nel sito di oristanese di Monte Prama), lo storico Guido Clemente,il giornalista e direttore editoriale della Casa editrice Fabula, Enrico Clemente. Coordina l'incontro dibattito il docente di architettura Giovanni Maciocco.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 19 - Edizione OR)
CABRAS. Solo per nove giorni
Guardie giurate a Mont'e Prama? Ancora per poco
 
È una corsa contro il tempo, anzi, contro i tombaroli. Le Università di Cagliari e Sassari, ancora oggi titolari dello scavo a Mont'e Prama, cercano in tutti i modi la soluzione per non lasciare più il sito alla portata di tutti dopo l'incursione di alcuni vandali che, la notte tra domenica e lunedì, hanno violato una tomba risalente all'ottavo secolo. I soldi a disposizione sono pochissimi, ecco perché la vicenda diventa sempre più complicata. Da ieri e per altri nove giorni, il servizio di sorveglianza, presente sul posto da quando gli archeologi abbandonano il Sinis e sino alla mattina dopo, verrà pagato dall'Università di Sassari. Cosa poi succederà dopo ancora è un mistero. «Si vedrà - commenta l'archeologo della Soprintendenza Alessandro Usai - Ogni giorno è utile per capire come dovremo procedere». Intanto, a breve, la palla passerà al ministero, già pronto per iniziare una nuova campagna di ricerca: «Ancora la data di inizio lavori non si conosce - continua Usai - È certo però che le procedure burocratiche sono state accelerate». Ma in questi giorni, a far discutere non sono stati solo i tombaroli che hanno prima scoperto una fossa e poi frugato dentro, ma anche un betile in bella vista a Mont'e Prama che rispetto al mese scorso è apparso con un'evidente frattura: «Non c'è stato nessun intervento estraneo - precisa Usai - Siamo stati noi archeologici mentre spostavamo il reperto per ruotarlo e quindi procedere con i lavori di scavo. La filatura, già presente nell'enorme pietra a causa del passaggio di un aratro, era abbastanza profonda».
Sara Pinna
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 21 - Edizione OR)
Bosa
Comune e Università collaborano
 
La Giunta comunale e l'Università di Sassari (facoltà di Architettura), hanno sottoscritto un accordo che apre la possibilità per una collaborazione in materia urbanistica e per la salvaguardia dei monumenti. Il Comune ed il dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica vogliono «sviluppare in modo costante e non episodico i reciproci rapporti scientifico-culturali e operativi ai fini dello sviluppo sociale ed economico del territorio bosano, del miglioramento della qualità della vita, dell'avanzamento della città dei diritti e della sostenibilità ambientale». L'accordo dà il via ad una collaborazione che riguarderà «le tematiche della valorizzazione delle straordinarie risorse ambientali, marine, paesaggistiche, naturalistiche ed architettoniche della città, del suo centro storico, del suo territorio». Saranno realizzate «ricerche di settore, attività di studio, supporto e formazione per la redazione di programmi e piani di propria competenza anche con iniziative didattico-scientifiche: tutto finalizzato allo sviluppo socio-economico del territorio». ( a.n. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 5
«Quindici milioni per gli studenti»
La Commissione Istruzione: le risorse dall’assestamento di bilancio
 
CAGLIARI Davanti ai rappresentanti degli studenti nei Cda dell'Ersu di Cagliari e Sassari, il presidente della commissione Istruzione del Consiglio regionale, Gavino Manca (Pd), ha assicurato il massimo impegno per recuperare i 15 milioni necessari a garantire il diritto allo studio a tutti gli universitari «capaci, meritevoli e a basso reddito». Le risorse potrebbero essere trovate con l'assestamento di bilancio o nella legge finanziaria 2015. «La commissione - ha spiegato il presidente - ha l'obiettivo di arrivare a una riforma complessiva della legge sul diritto allo studio ormai vecchia di 30 anni e di rivedere il sistema delle graduatorie, perchè in un quadro di risorse limitato è necessario essere particolarmente selettivi e rigorosi nell'individuazione delle priorità». Antonio Puddu, rappresentante degli studenti nel Cda dell'Ersu di Sassari, ha ricordato che rispetto all'anno accademico 2011/2012, in cui era stato finanziato il 100% delle domande, «si è passati alla drammatica situazione attuale che consentirà ad appena il 36% degli aventi diritto di usufruire delle risorse pubbliche destinate al diritto allo studio».
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 14
I pomodori sardi fanno gola agli Usa
Una ricerca isolana dimostra che sono più resistenti all’attacco di un insetto: possibile una collaborazione con gli Stati Uniti
di Caterina Cossu
 
ALGHERO Le colture autoctone dei pomodori sardi potrebbero “ingolosire” gli Stati Uniti. La curiosità sarebbe legata ad alcune proprietà particolarmente interessanti, rivelate da una ricerca presentata i giorni scorsi ad Alghero nel corso del convegno annuale della società italiana di genetica agraria. Più resistente, certamente più sano, forse anche più buono e decisamente sardo. Non si tratta di una sciocca réclame ma del contenuto, in parole povere, dello studio del gruppo di ricerca di Giovanna Attene docente del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari su una delle colture più diffuse nel panorama agricolo sardo. La ricerca riguarda le varietà antiche di pomodoro sardo ed è stata incrociata con dei dati su uno dei principali nemici di questa specie. La Tuta absoluta, un insetto piccolo quanto un chicco di riso ma che, se infesta le piante può arrivare a far perdere tutta la produzione di un’azienda. Ma non tutti i pomodori sono uguali e da Alghero arriva una notizia che potrebbe avere importanti ricadute sul mercato produttivo, non solo isolano. «Da un’osservazione condotta per due anni su due diversi cicli di produzione, abbiamo potuto notare come alcune delle antiche varietà di pomodoro sardo mostrino interessanti caratteristiche di resistenza all’attacco di questo insetto, rispetto alle attuali varietà commerciali coltivate — spiega il dottorando Alessandro Scintu, che ha condotto la ricerca sotto la supervisione della docente Giovanna Attene e dei ricercatori Monica Rodriguez e Domenico Rau per il dottorato di ricerca —. Dalle analisi in campo, in serra e poi in laboratorio abbiamo potuto avere riscontri molto interessanti sulla validità dei nostri pomodori. Oggi per combattere l’attacco della Tuta si usano vari tipi di insetticidi, pur di non perdere la produzione. Con la reintroduzione di colture autoctone, approfondendo questo studio, l’uso dei prodotti di difesa potrebbe essere ridotto notevolmente». Parte delle analisi sui campioni di pomodoro sardi è arrivata anche oltre oceano, al Boyce Thompson Institute (Bti) di Ithaca, nello Stato di New York, dove Alessandro Scintu ha trascorso sei mesi del suo dottorato sotto la supervisione del guru mondiale del pomodoro, Jim Giovannoni. «Ho avuto in questo modo la possibilità di approfondire ulteriormente le caratteristiche della collezione di pomodoro sardo, come quella sui carotenoidi, che sono importanti antiossidanti antagonisti di alcune forme tumorali — conclude il dottorando —. È stato un bene andare in America per tutto il gruppo di ricerca, al Bti hanno trovato molto interessanti le varietà sarde, con riscontri che non avevano mai visto e che intendono ora approfondire avviando una collaborazione».
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 33
Ad Architettura si parla dei Giganti
Mont’e Prama, domani una tavola rotonda con Raimondo Zucca
 
ALGHERO Domani alle 19 al dipartimento di Architettura (Complesso Santa Chiara sui Bastioni Marco Polo) è in programma una tavola rotonda dedicata ai Giganti del Sinis intitolata "Mont’e Prama: l'Heroon che cambia la storia della Sardegna e del Mediterraneo”. Interverranno gli archeologi Paolo Bernardini e Raimondo Zucca (che cura l'attuale campagna di scavi nel sito di Mont’e Prama), lo storico Guido Clemente e Enrico Clementa Giornalista e direttore Editoriale della Casa editrice Fabula). Coordina Giovanni Maciocco. I “Giganti di Pietra”, le grandi sculture trovate a Mont’e Prama, vicino a Cabras, dopo il loro restauro nel Laboratorio di Li Punti, sono esposte nel Museo di Cabras e nel Museo archeologico di Cagliari. Gli studiosi discutono sul loro significato, ma c’è ormai la consapevolezza che le statue sono un documento di importanza straordinaria, che obbliga a ripensare la storia non solo della Sardegna ma di tutto il bacino del Mediterraneo. L’isola appare al centro di una vasta rete di rapporti internazionali, e la capacità di costruire un complesso monumentale, un santuario, con le grandi statue, testimonia di una società molto più vivace di quello che si poteva ritenere prima del ritrovamento dei Giganti del Sinis.

Questionnaire and social

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