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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 September 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 
L’UNIONE SARDA

1 – L’Unione Sarda di mercoledì 10 settembre 2014 / Economia (Pagina 20 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Detraibili le spese sostenute dagli studenti per i test d’ingresso. Bonus sui libri
TASSE E ALLOGGI, GLI SCONTI DEL FISCO
Detrazioni Irpef al 19% sulle iscrizioni. Aiuti anche ai fuorisede

Portafoglio e calcolatrice alla mano, comincia la stagione dei corsi universitari che si porta dietro, inevitabilmente, anche tutta una serie di spese e conti da far quadrare. Studiare costa, ma tra sconti fiscali e riduzioni applicate dai singoli atenei, risparmiare sulle spese d’istruzione si può. Detrazioni fiscali, agevolazioni sugli affitti, ma anche bonus diventati, purtroppo, praticamente ininfluenti (come quello sui libri): chi si appresta a sostenere i costi per gli studi universitari, in proprio o per un figlio a carico, può approfittare delle agevolazioni statali beneficiando di una riduzione sull’Irpef da pagare a giugno del prossimo anno. Ma anche dei “bonus” concessi dai singoli atenei.
GLI AIUTI STATALI Lo Stato, quindi, va incontro alle esigenze degli studenti, concedendo lo sconto del 19% (detrazione Irpef) su tutte le spese per l’iscrizione ai corsi universitari, comprese quelle sostenute per i test d’ingresso (quando sono previsti). In sede di dichiarazione dei redditi è possibile, così, risparmiare quasi un quinto delle somme sborsate per rette universitarie. Vediamo in che modo. All’università di Cagliari, per esempio, se le tasse da pagare ammontano a 3.531,78 euro (importo massimo per uno studente iscritto al terzo anno fuori corso con un reddito superiore a 90.000 euro), il risparmio è di poco inferiore ai 700 euro. Lo stesso sconto, il 19%, si applica anche per i corsi di specializzazione post-universitaria, dottorati e master, e per chi sceglie di studiare in un ateneo privato o telematico (purché riconosciuto).
SCONTI SUGLI ALLOGGI I benefici fiscali per gli studenti universitari non si esauriscono con gli sconti sulle tasse e i contributi. «Esiste un’ulteriore possibilità, che consiste nella detrazione, sempre nella misura del 19%, da calcolare sulle spese sostenute per alloggiare fuori sede», spiega Christian Floris, commercialista cagliaritano. In questo caso, però, occorre rispettare due condizioni: «Il contratto deve essere di locazione convenzionale o un contratto di ospitalità, regolarmente registrato, e lo studente fuorisede deve avere la residenza in un Comune che si trovi almeno a 100 chilometri di distanza dalla sede universitaria e appartenga a una provincia diversa». Rispettate queste condizioni, e stabilito per legge l’importo massimo annuo di 2.633 euro su cui si può applicare la detrazione, si possono risparmiare altri 500 euro.
SPESE LIBRI Per quanto riguarda il capitolo libri, siamo di fronte a un vero e proprio «pasticcio all’italiana», spiega Floris. «L’agevolazione, sempre del 19%, era stata prevista alla fine del 2013, ma è poi stata ridimensionata, tanto da risultare sostanzialmente inutile», aggiunge. Alla fine, un emendamento l’ha trasformata in un semplice “bonus libri” dell’importo di 19 euro. Accanto alle agevolazioni fiscali, ci sono poi le riduzioni previste dagli atenei: l’università di Cagliari, per esempio, che risulta tra quelle con le tasse più basse, prevede una riduzione del 10% per gli studenti-lavoratori, quelli a tempo parziale (lo stesso stabilisce l’ateneo di Sassari) e per coloro che ottengono almeno 50 crediti formativi in un anno. Senza considerare che molte categorie di studenti, come i diplomati con il massimo dei voti (sia a Cagliari che a Sassari), i figli di cassintegrati, disoccupati, lavoratori in mobilità, usufruiscono di un’esenzione totale.
Mauro Madeddu

 
2 – L’Unione Sarda di mercoledì 10 settembre 2014 / Economia (Pagina 20 - Edizione CA)
APCI E INQUILINI
Sugli affitti agevolati i proprietari

In materia di affitto agli studenti universitari fuorisede, lo Stato prevede agevolazioni anche per i proprietari. Apci Sardegna (associazione proprietari case e immobili) e sindacati inquilini hanno ratificato l’accordo territoriale per le locazioni a “canone agevolato”. Si tratta di un testo che congela le tariffe sugli affitti ma che concede in cambio ai proprietari di casa importanti incentivi fiscali.
Due gli sconti previsti dallo Stato: si può scegliere di sfruttare la cedolare secca al 10%, cioè la possibilità di pagare sui redditi d’affitto un’imposta fissa invece delle normali aliquote progressive Irpef che vanno dal 23% al 43%, passando per il 38% che si applica già a chi supera i 28.000 euro di reddito. Con la cedolare secca si evitano, inoltre, anche le addizionali regionali e comunali, l’imposta di registro e l’imposta di bollo sui nuovi contratti. In alternativa alla cedolare, si può decidere di usufruire dello sconto Irpef del 33,5% sul canone annuo da detrarre in sede di dichiarazione dei redditi. «Come stabilisce la legge 431 del 1998, i contratti devono essere conformi all’accordo territoriale sulle locazioni, che disciplina gli affitti per studenti universitari», spiega Stefano Tolu, presidente regionale Apci. «Questo tipo di contratto può essere redatto utilizzando solo gli appositi modelli ministeriali». Per informazioni Apci, piazza Giovanni XXIII 62, a Cagliari (numero telefonico 070.492235).
(ma.mad.)

 
3 – L’Unione Sarda di mercoledì 10 settembre 2014 / Cronaca di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
Da domani a sabato
Pari opportunità, medici e avvocati a confronto
Sarà Giuseppe Tesauro, il nuovo presidente della Corte costituzionale, ad aprire i lavori del convegno sulle pari opportunità “Sui generis 2014”, in programma da domani fino a sabato nella facoltà di Giurisprudenza. Tra tavole rotonde, seminari e dibattiti saranno affrontati diversi aspetti sulle discriminazioni di genere ma anche su violenze sessuali e maltrattamenti sui minori. L’iniziativa è curata dagli ordini professionali di medici, avvocati e psicologi. «Avremo il punto di vista medico scientifico, quello giuridico e quello delle relazioni sociali con i tre ordini uniti e impegnati per la cultura delle pari opportunità», ha spiegato Mondino Ibba, presidente dei medici. Ettore Atzori, presidente dell’ordine degli avvocati, ha sottolineato che non ci si fermerà alla questione di genere ma come pari opportunità per tutti, mentre Angela Quaquero, che guida l’ordine degli psicologi, si è detta felice di partecipare a un progetto che già seguiva da presidente della Provincia.
Giuseppe Tesauro guida la Consulta da poco più di un mese ma l’invito per il convegno era partito prima. «La sua è una figura di riferimento perché è autore di tante sentenze della Corte Costituzionale sulla parità di genere e su tanti altri temi delicati che ha sempre affrontato con grande coraggio», ha spiegato Rosanna Mura, presidente del comitato pari opportunità del consiglio forense. Domani alle 15.30 nell’aula magna Maria Lay di Giurisprudenza Tesauro aprirà i lavori, trasmessi anche in streaming, che andranno avanti fino a sabato mattina.
(m.z.)

 
4 – L’Unione Sarda di mercoledì 10 settembre 2014 / Estate (Pagina 1 - Edizione IN)
È il primo in Italia, lo lanciano due università private con sede a Roma
Un corso di laurea in videogiochi
È il corso di laurea che molti avranno sognato da bambini: videogiochi. A lanciarlo sono Link Campus University e Vigamus Academy, università private con sede a Roma, in collaborazione con aziende del settore nazionali e internazionali. In tre anni, per cui sono previste 6 borse di studio, verranno formate figure specializzate dell’industria del divertimento elettronico, fornendo le basi necessarie per intraprendere una carriera in qualsiasi professione attinente al mondo dei videogiochi.
Si va dal marketing alla comunicazione, dal game development alla localizzazione e all’editoria. I docenti svilupperanno le loro lezioni anche con interventi speciali e laboratori, coinvolgendo gli studenti in progetti pratici organizzati dalle aziende partner. Il mercato dei videogiochi è in costante crescita, con un fatturato globale annuo di 73 miliardi di dollari, di cui oltre 1 miliardo in Italia, e in tempi di crisi offre numerose opportunità di inserimento ai giovani.

 
5 – L’Unione Sarda di mercoledì 10 settembre 2014 / Estate (Pagina 4 - Edizione IN)
Eccezionale scoperta archeologica di due ricercatori indipendenti cagliaritani
L’ARTE ROCK DI IS JANAS Incisioni preistoriche individuate in una grotta
Sarà anche stato un caso, ma di certo gran parte del lavoro l’ha fatto l’occhio esercitato degli esperti, lo sguardo capace di leggere la roccia e scovare, sulle pareti e sul pavimento di pietra e cristalli di calcite, le tracce della storia. Un attimo e sono saltate fuori le straordinarie incisioni rupestri a volte astratte, a volte zoomorfe e antropomorfe, che mani antiche di età preistorica hanno scavato, dipinto. Baunei, il tesoro di Sa Grotta is Janas, di quell’antro di montagna affacciato sulla piana di Tortolì, da dove la vista spazia verso il mare, lo stagno.
L’archeogeologa indipendente Giusi Gradoli (già autrice di importanti indagini nella Barbagia di Seulo e nel Sarcidano) e il geologo Venerio Giuseppe Anardu (che dopo trent’anni rientrava nel suo paese natale) la loro scoperta l’hanno presentata al congresso mondiale di archeologia organizzato a Burgos, in Spagna, dall’Unione internazionale delle scienze preistoriche e protostoriche. Una vetrina internazionale dove i massimi esperti hanno fatto i conti con le ultime indagini sul passato, con gli studi e i successi.
«L’eccezionalità della scoperta - spiegano Gradoli e Anardu - sta nel fatto che le incisioni sono state realizzate sia sui cristalli sia su superfici di calcite bianca, ma anche asportando il primo strato chiaro e lisciando il sottostante livello rosa che è stato nuovamente inciso». Scavato da artisti formidabili che si sono cimentati con figure di donna, di animali marini (un delfino?) e terrestri (un toro, una magnifica testa di leonessa, un roditore) ma anche di un volatile fantastico forse perché estinto e per questo indecifrabile.
Letture e comparazioni rese possibili da alcuni professionisti di diverse discipline come il professor Keith Kovack (Dipartimento di arte visiva dell’Università della Florida) e il professor Marco Zedda, docente di Anatonia animale alla facoltà di veterinaria di Sassari) che hanno osservato e analizzato queste incisioni rupestri. In particolare Zedda, che già in altre occasioni ha collaborato con gli archeologi sardi per classificare resti di animali macellati trovati nelle anfore puniche e romane, ha eseguito il riconoscimento preliminare delle specie raffigurate nelle incisioni di Is Janas come il bovide dalle lunghe corna, altri erbivori, felini, rapaci notturni. E soprattutto quell’esemplare di uccello dal lungo vbecco con occhio da rapace e cresta piumata ma con zampe e artigli da rettile.
Il sito di Baunei è stato visitato e studiato in collaborazione con gli esperti del centro studi genetici “ProGenia” diretto dal professor Francesco Cucca. «Una delle superfici esterne del riparo - ricorda Giusi Gradoli - era già nota alla popolazione locale ed era stata oggetto d’indagine da parte della Soprintendenza archeologica nel 2002. Non vogliano per ora esprimerci sull’età delle incisioni che sono notevolmente sovrapposte, a dimostrazione del fatto che sono state prodotte durante un uso del sito prolungato nel tempo. Tra l’altro le stesse incisioni non possono essere datate su base stilistica per confronto con altre simili proprio per l’unicità dell’area». Per questo il lavoro nella grotta magica dei cristalli purissimi di calcite sarà ancora lungo e complesso. «Magari Is Janas - dice Venerio Giuseppe Anardu - avrebbe anche necessità di tutela per evitare accessi incontrollati».
Andrea Piras

 



LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna di mercoledì 10 settembre 2014 / Pagina 7 - Sardegna
Il presidente della Corte costituzionale alle Giornate cagliaritane
PARI OPPORTUNITÀ, NE PARLA TESAURO
CAGLIARI Maltrattamenti sui minori, violenza sessuale, discriminazioni di genere. Ma anche l’insieme dei diritti inerenti il mondo del lavoro femminile, troppo spesso negati o calpestati. È questa la cornice della terza edizione di “Sui generis – Le giornate cagliaritane sulle pari opportunità”. Problematiche combattute, su cui «si parla tanto e non si fa mai abbastanza» come segnalano i presidenti degli Ordini di medici, avvocati e psicologi, Raimondo Ibba, Ettore Atzori e Angela Quaquero. Non a caso apre i lavori – in calendario da domani e fino a sabato – Giuseppe Tesauro. Il presidente della Corte Costituzionale - al suo primo intervento fuori Roma – segnala e accompagna specialisti e volontari sul sentiero della pari dignità e del rispetto. Autore di leggi fondamentali sul fronte in discussione, Tesauro è figura di pregio accademico e istituzionale. L’intervento della quinta carica del Paese si tiene domani alle 15 nell’aula Maria Lai del dipartimento di Giurisprudenza. Il convegno conta 220 iscritti: 100 avvocati, 60 medici e psicologi. Supportati dal Sole24Ore, i lavori andranno in diretta su Radio Radicale e in streaming tv. In scaletta sessioni su violenza, diritti, genere e professioni con tavole rotonde interattive.
(m.f.)

 

7 – La Nuova Sardegna di mercoledì 10 settembre 2014 / Pagina 28 - Sassari
Un’équipe di studiosi di Sassari e Cagliari ha pubblicato una ricerca
ALLARME SULLA “TERAPIA CHELANTE”
SASSARI Arriva dalle Università di Sassari e di Cagliari l’allarme sull’uso improprio della cosiddetta terapia chelante. La professoressa Maria Antonietta Zoroddu con i ricercatori Massimiliano Peana e Serenella Medici, insieme ai professori Guido Crisponi e Valeria Marina Nurchi e alle ricercatrici Joanna Izabela Lachowicz e Miriam Crespo-Alonso, hanno pubblicato la ricerca “Kill or Cure” su una delle più prestigiose riviste in campo chimico: “Coordination Chemistry Review”.

 

8 – La Nuova Sardegna di mercoledì 10 settembre 2014 / Pagina 33 - Cultura e spettacoli
Studiosi da tutto il mondo, un’ iniziativa che vuol diventare punto di riferimento mondiale
Al via da oggi la Summer School su Gramsci
di Maria Antonietta Cossu
GHILARZA L’importanza di chiamarsi Gramsci ha portato e condurrà nel cuore della Sardegna docenti e studenti da ogni angolo del mondo. E’ l’effetto calamita della Ghilarza Summer School, la prima scuola internazionale di studi gramsciani nell’ isola. La GSS è stata istituita dall’associazione Casa Museo di Antonio Gramsci in collaborazione con la Fondazione Istituto Gramsci e con l’International Gramsci Society, il sostegno finanziario della Fondazione Banco di Sardegna e sotto l’egida dei due principali atenei sardi e dei Comuni di Ghilarza e Cagliari. La Ghilarza Summer School si candida a diventare «il punto di riferimento mondiale per gli studi gramsciani», obiettivo ambizioso per stessa ammissione dei fondatori ma non utopistico. «Non solo il luogo d’incontro e di collaborazione dei più importanti studiosi di Gramsci – dicono i promotori del progetto – . Ma anche lo spazio in cui la tradizione storico-filologica italiana potrà fecondamente dialogare con l’approccio teorico e analitico dominante nel mondo anglofono». Ieri alle 19.30 i docenti e i quindici corsisti sono stati accolti al museo dal direttivo della scuola, presieduto da Giovanna Faedda, e da una delegazione comunale guidata dal sindaco Stefano Licheri. Il comitato di benvenuto ha poi guidato gli ospiti attraverso le sale dell’Agorà, dov’è allestita la mostra fotografica su Enrico Berlinguer. Alle 21,30 nella Torre Aragonese Giuseppe Vacca, presidente della Fondazione Istituto Gramsci di Roma, ha tenuto una lectio magistralis sul concetto gramsciano di egemonia. Il corso intensivo comincerà oggi all’hotel Su Baione di Abbasanta con la prima sessione di studi, che quest’anno verteranno sul tema dell’egemonico e del “subalterno”. La folta delegazione di docenti (provenienti dalle università di Otterbein (Usa), dell’Indiana, di Rio de Janeiro, di Londra, della Calabria, di Pavia, di Urbino e di Cassino) e di ricercatori (italiani, brasiliani, argentini, messicani e inglesi) parteciperà anche a una serie di attività culturali che la metterà in contatto con le comunità locali e con personalità del mondo dell’arte e della cultura, come l’artista svizzero Thomas Hirschhorn, ideatore del progetto Gramsci Monument, che ha animato il quartiere del Bronx, il direttore del Museo Man di Nuoro, Lorenzo Giusti, e il pronipote di Gramsci, Luca Paulesu, autore del fumetto “Nino mi chiamo”, edito da Feltrinelli. Le lezioni saranno riprese dalla piattaforma video "Facultimedia"(http://facultimedia.com/), che realizzerà un documentario, e saranno successivamente online insieme alle interviste ai docenti.

 

9 – La Nuova Sardegna di mercoledì 10 settembre 2014 / Pagina 12 - Attualità
LA “BUONA SCUOLA”
Nuova maturità: centrale la tesina
ROMA Nuova maturità nel 2015. Anche se non si tratterà di una rivoluzione, i 435mila studenti che affronteranno a giugno l’esame di Stato si troveranno a dover affrontare alcune novità. L’annuncio è del ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che sta lavorando in queste ore al testo del decreto definitivo che, varato in tempi brevi, dovrà dare indicazioni certe a scuole e ragazzi. Una maturità, quella del prossimo anno, che si deve collegare alle linee guida per la “Buona scuola” appena rese note dal governo, che però, ha spiegato il ministro, non contengono indicazioni sull’esame di stato. Le modifiche interesseranno la prima prova. «Il saggio breve diventerà centrale» ha detto il ministro, anche per dare piena attuazione agli indirizzi della riforma Gelmini e per avvicinare l’esame di Stato al mondo che ci circonda, produttivo e non solo: «Da quest’anno cambiamo le prove, poi spazio alla valutazione e alla riforma del merito». Sulla maturità, inoltre, bisognerà puntare su una nuova «tesina» per «dare un ruolo maggiore alle esperienze nel mondo produttivo o nelle istituzioni culturali» spiega Giannini, che invece sul saggio breve assicura che «resterà, perché è un esercizio molto utile per capire la capacità di comprensione di un testo e la dote di sintesi». Un esame di maturità legato al lavoro, «poichè il nostro modello di scuola punta a incrementare l’alternanza scuola-lavoro e guarda molto al rapporto con il mondo produttivo e delle istituzioni culturali». Le prove terranno conto dei nuovi programmi dei licei e degli istituti e saranno rese più coerenti con i nuovi indirizzi di studio, come il liceo musicale che quest’anno, per la prima volta, sarà alle prese con la maturità. Intanto l’Ocse ha diffuso un rapporto sulla scuola italiana in cui sostiene che la motivazione dei giovani italiani nei confronti dell’istruzione è diminuita. È allarmante il fatto che in Italia nel 2012 quasi 1 giovane su 3 (31,5%) dai 20 ai 24 anni non lavorava e non era iscritto a nessun corso di studi, con un aumento di ben 10 punti rispetto al 2008. Il rapporto Ocse tuttavia non riserva solo brutte sorprese: negli ultimi 15 anni il numero di diplomati e laureati, in Italia, è aumentato, specialmente tra le donne, anche se rimane inferiore alla maggior parte degli altri Paesi Ocse. E le donne italiane si distinguono in campi un tempo prettamente maschili, come l’ingegneria. La qualità dell’istruzione, inoltre, sta migliorando costantemente e questo anche se l’Italia, tra i 34 Paesi esaminati, è l’unico Paese ad aver ridotto, tra il 2000 e il 2011, la spesa pubblica in questo settore.
 





QUOTIDIANI NAZIONALI

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rassegna stampa MIUR

 

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