Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
05 September 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI



L’UNIONE SARDA

1 – L’Unione Sarda di venerdì 5 settembre 2014 / Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
Sì delle Regioni alle linee guida. Ogni anno 100 coppie sarde vanno all’estero
ETEROLOGA, LA SARDEGNA C’È
Tre i centri attrezzati. Arru: noi al via prima della legge
I presidenti delle Regioni sono andati dritti per la loro strada e, ignorando critiche e malumori, ieri a Roma hanno approvato all’unanimità le linee guida sulla fecondazione eterologa messe a punto dai tecnici regionali e poi vagliate dagli assessori alla Sanità. Ora ogni Regione dovrà recepirle con delibere proprie, cercando di stabilire delle linee guida comuni, almeno in attesa che il Parlamento si decida a regolamentare la materia con una legge.
CONFERENZA DELLE REGIONI «Con le linee guida sull’eterologa le Regioni hanno mandato un segnale politico forte al Parlamento, a cui rivolgo un appello accorato perché legiferi», ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino. E la Sardegna? Non sta a guardare. L’assessore Luigi Arru ha annunciato che «la Giunta deciderà se andare avanti con la fecondazione eterologa prima che il Parlamento legiferi, ed è in Giunta che porterò la questione già nelle prossime ore».
L’ASSESSORE Parole pronunciate dall’esponente della Giunta subito dopo il via libera della Conferenza delle Regioni. L’eterologa sarà inserita nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) per le donne in età fertile: «La Sardegna, comunque, è tecnicamente pronta a procedere».
I CENTRI SARDI In Sardegna esistono tre centri, tutti pubblici, dove è possibile eseguire la fecondazione eterologa con gameti maschili e femminili, nessuno privato: i reparti di Ginecologia dell’ospedale Microcitemico e quelli delle cliniche universitarie di Cagliari e di Sassari. Sono circa 100 le coppie che ogni anno si recano all’estero per sottoporsi a fecondazione eterologa. Siamo una delle regioni con il più alto numero di richieste a causa dell’età elevata delle coppie e delle condizioni economiche disagiate che impediscono - alla maggior parte delle persone - di rivolgersi a centri esteri.
LE LINEE GUIDA Per la Sardegna ieri a Roma era presente l’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu. L’accordo tra tecnici e funzionari regionali sulle nuove norme era necessario dopo la sentenza del 9 aprile della Corte costituzionale che ha tolto il divieto di ricorrere a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nel caso di infertilità assoluta: in base alle linee guida, la fecondazione eterologa sarà gratuita o con ticket, ma solo per le donne “riceventi” in età potenzialmente fertile. Il limite è stato fissato a 43 anni. Tre le altre novità il bambino nato da eterologa potrà chiedere di conoscere l’identità del padre o della madre biologici una volta compiuti i 25 anni, ma sarà il donatore a decidere se rivelarsi o restare anonimo.
RIFORMA SANITARIA Intanto in commissione procede a ritmo serrato il dibattito sulla riforma sanitaria. Mercoledì sono state approvate le linee generali, l’articolo 1, che fissa il contenimento della spesa sanitaria.
Lorenzo Piras
 
 
2 – L’Unione Sarda di venerdì 5 settembre 2014 / Primo Piano (Pagina 6 - Edizione CA)
SCUOLA. Sciopero
I Cobas, contro la riforma
ORVIETO La «buona scuola», il giorno dopo. Dal salotto della Festa nazionale dell’Unità “Saperi 2.0” a Orvieto, il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, rassicura: il governo sarà «coerente». Con la legge di stabilità, dice, si dimostrerà che la scuola è la priorità. E, ribadisce, il piano assunzioni «non sarà una sanatoria» per i precari in attesa, perché, in sostanza, c’è un ripensamento organico della scuola. Ma il ministro, poi, va oltre. Dopo la buona scuola auspica di poter proseguire «anche con la buona università e la buona ricerca: è un impegno del governo occuparsi anche di istruzione superiore e di ricerca con un metodo di rigorosa analisi dell’esistente e di prospettiva delle soluzioni per il futuro».
Nel campo della ricerca in particolare, aggiunge, «i temi di sofferenza sono abbastanza chiari. C’è un eccesso di burocratizzazione nelle regole di accesso alla carriera. C’è una mancanza di rinnovamento del corpo di ricercatori».
Sono passate poco più di 24 ore dal lancio delle linee guida per il nuovo «patto educativo». Oltre 130 pagine di idee per la scuola, da cui far partire, il 15 settembre, la consultazione con operatori della scuola, studenti, famiglie, sindacati. Nel frattempo però emergono già le prime perplessità. Sulle coperture soprattutto. Susanna Camusso, leader della Cgil, da Buggerru, invita a sanare la ferita dei tagli all’istruzione. E il ministro anche via Twitter, ribadisce che «un governo che ha delle priorità deve avere anche idee chiare su dove risparmiare». Intanto però i Cobas annunciano uno sciopero per il 17 settembre.
 
 
3 – L’Unione Sarda di venerdì 5 settembre 2014 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Accantonato il palazzetto, ecco parcheggi di scambio e area-camper
Dall’abbandono ai progetti
Non c’è solo l’ecocentro della discordia tra i progetti che il Comune ha in mente di realizzare in via San Paolo. Nell’area compresa tra la ferrovia, le case e gli svincoli che immettono sulla statale 195, sorgeranno infatti anche un parcheggio di scambio con trecento posti auto e un’area attrezzata per i camper, servizio quest’ultimo che attualmente in città non esiste.
Senza dimenticare il campus universitario che sorgerà in viale La Plaia, nell’area dell’ex semoleria. È invece definitivamente tramontata l’idea di costruire proprio in quella zona - a ridosso dello stagno di Santa Gilla - un nuovo palazzetto dello sport. Il motivo? I sei milioni di euro disponibili per realizzare l’opera sono stati ritenuti insufficienti dall’amministrazione che dunque ha deciso di destinare quei fondi alla ristrutturazione di altri impianti già esistenti. E da quel momento si è pensato a cosa fare su un’area oggi abbandonata a se stessa, dove sui terreni incolti crescono erbacce e discariche abusive di rifiuti che d’estate si trasformano in benzina per gli incendi.
«I progetti sono due - ha confermato l’assessore all’Urbanistica Paolo Frau -, uno riguarda la parte più vicina agli svincoli, dove sono previste e già finanziate l’area di sosta per i camper e quella del parcheggio di scambio, il secondo invece riguarda l’ecocentro». Ma se i primi due sono stati accolti con favore dai residenti, la prospettiva di avere un centro di raccolta dei rifiuti proprio davanti a casa ha immediatamente scatenato malumori. (m. le.)
 
 
4 – L’Unione Sarda di venerdì 5 settembre 2014 / Provincia di Sassari (Pagina 36 - Edizione CA)
Sassari
Campus, sì ai lavori
Sono sette, fra le nove presentate, le offerte ammesse alla seconda fase del procedimento di selezione per l’acquisizione dell’area da destinare alla realizzazione del campus universitario di Sassari. Restano fuori Stella del Mediterraneo srl e Gavina Laura Francesca Tedde, che non hanno superato la fase del riscontro della documentazione tecnica. Restano in gara le offerte di Immobiliare San Giacomo, Guido Clemente, Catos srl, Francesca Chessa, Gavino Sechi, Cism Sri e università di Sassari. La commissione in una prossima seduta pubblica, aprirà la busta contenente la proposta economica. Sarà poi possibile stilare la graduatoria provvisoria.
 
 
5 – L’Unione Sarda di venerdì 5 settembre 2014 / Cronaca di Oristano (Pagina 31 - Edizione CA)
SAN VERO MILIS. Gianni Usai, anima del gruppo: rispetto per il mare e nuove regole
I pescatori lasciano Su Pallosu
La Coop anni fa contava 35 soci: oggi ne sono rimasti solo 11
Patrizia Mocci  INVIATA
SU PALLOSU Il piccolo molo si affaccia nell’insenatura in uno specchio di mare trasparente, quello di Su Pallosu. Un porto naturale che offre riparo soprattutto dal maestrale. All’attracco molte barche da diporto e poche quelle da pesca, cinque, forse sei per undici soci. Sono le imbarcazioni della Cooperativa pescatori Su Pallosu, nata nei primi anni Ottanta e diventata una forza fino alla fine dei Novanta, con trentacinque soci e un pescato che solo nell’aragosta arrivava a 12-15 tonnellate all’anno. «Oggi si arriva forse a un paio di quintali» racconta Gianni Usai, anima della coop che contribuì a far nascere e crescere. Un dato significativo per inquadrare la situazione: nel 2013 i soci sono riusciti a mettere insieme appena ottomila euro in dodici mesi e, per tirare avanti, sono stati costretti a cercare altre occupazioni in diversi periodi dell’anno. Nemmeno i ricci rappresentano più una risorsa: in passato si trovavano quasi in riva al mare, oggi occorre andare al largo. «Il settore della pesca artigianale è ridotto allo stremo, si sta andando avanti con fatica» aggiunge Usai mentre osserva con malinconia le barche attraccate. Oggi appena undici soci, presidente è Sandro Pisano: alcuni hanno lasciato perché in pensione, altri perché non ci sono più le condizioni economiche.
I PROBLEMI Il problema è che il rispetto per il mare è andato diminuendo. «Se invece ci fosse, ci sarebbe anche la ricompensa. Lo strascico illegale sta depredando le risorse e lascia danni permanenti: spesso il 70 per cento del pescato è inutilizzabile. Anche l’uso delle nasse andrebbe rivisto perché succede che chi ne ha troppe non riesce a salpare al momento giusto. Andrebbero usate solo in alcuni periodi dell’anno». Insomma, è una lotta continua fra chi cerca di difendere i risultati dei progetti di ripopolamento e chi invece depreda. Lo sa bene Usai, un passato intenso da operaio alla Mirafiori di Torino, con impegno nel sindacato e in politica, e da 34 anni cittadino di Su Pallosu. Nel 1980 decise, infatti, di cambiare vita e di trasferirsi nella costa del Sinis: fu così che diventò pescatore e anima della coop Su Pallosu.
IL LAVORO CON L’UNIVERSITÀ Il ripopolamento serviva prima di tutto a rieducare gli addetti ai lavori nell’approccio al mare. «I risultati arrivarono» dice Gianni Usai, «fino al settecento per cento di crescita del pescato. Ma l’ideale sarebbe creare interi distretti di pesca, non solo piccole zone che rischiano di cedere come un fortino assediato». La collaborazione fra studiosi dell’Università e pescatori ha dato ottimi risultati: «Quello sull’aragosta, in particolare, ha consentito di monitorare gli esemplari, seguendoli nella crescita, e di pescarli solo quando raggiungevano le dimensioni consentite dalla legge. Buoni risultati anche nel progetto di ripopolamento dei polpi che crescono in modo più veloce rispetto all’aragosta». Una buona fetta di responsabilità, in questo, è anche dei consumatori che acquistano pesci e aragoste quando sono di piccola taglia e così incoraggiano i pescatori a continuare a prenderli così piccoli. Poi c’è un altro problema: «Fondamentalmente l’opinione pubblica non si preoccupa del mare» ammette con amarezza Usai. Che ha cercato di richiamare l’attenzione di tutti, politici e cittadini, sui problemi del settore. Lo ha fatto in diversi modi: diversi documentari, l’ultimo “Piccole aragoste crescono”, e perfino un film arrivato a Venezia, “Le ragioni dell’aragosta” di Sabina Guzzanti. L’obiettivo è quello di svegliare le coscienze e di far passare un messaggio: il mare non è solo dei pescatori ma è di tutti. Ecco perché tutti dobbiamo imparare a rispettarlo e chi ci lavora, deve rispettare le regole e creare le condizioni che consentano di lavorarci anche in futuro.
 
 
6 – L’Unione Sarda di venerdì 5 settembre 2014 / Estate (Pagina 4 - Edizione IN)
Al via la Ghilarza Summer School
L’egemonia secondo Gramsci
Ricomincia da Ghilarza lo studio su uno dei più importanti pensatori del XX secolo: Antonio Gramsci è il protagonista della prima scuola internazionale di studi gramsciani, la “Ghilarza Summer School”, in programma dall’8 al 12 settembre. L’iniziativa, promossa dall’associazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza, con la Fondazione Istituto Gramsci di Roma e l’International Gramsci Society, nasce con un obiettivo ben preciso: diventare il punto di riferimento mondiale per gli studi gramsciani. Sostenuta dai più importanti studiosi di Gramsci, come Joseph A. Buttigieg, Giuseppe Cospito, Giuseppe Vacca, Gianni Francioni, Marcus E. Green, Guido Liguori e Peter D. Thomas, la scuola tratterà ogni anno un tema diverso (quest’anno “egemonia/subalternità”) per una platea di 15 allievi (laureati, dottorandi e dottori di ricerca) selezionati con bando pubblico in tutto il mondo.
Si comincia, dunque, lunedì sera con una lectio magistralis di Giuseppe Vacca “Sul concetto gramsciano di egemonia”, poi da martedì fino a venerdì, 8 sessioni di lavoro, mattina e pomeriggio, aperte al pubblico. La mattina sarà dedicata all’approfondimento critico e metodologico dei testi gramsciani, la sera, invece, si inquadrerà il testo nel dibattito contemporaneo.
Alle lezioni si affiancheranno incontri per un pubblico più ampio, sia a Ghilarza che a Cagliari. Quest’anno insieme ad Antonio Gramsci junior, che presenterà il libro sulla sua famiglia riproposto in un’edizione più ricca, “La storia di una famiglia rivoluzionaria”, intervengono anche Luca Paulesu, pronipote di Gramsci e autore del fumetto “Nino mi chiamo”, e l’artista svizzero Thomas Hirschhorn, ideatore del progetto “Gramsci Monument”, che ha animato il quartiere del Bronx, a New York, la scorsa estate, ispirato proprio a “Nino” Gramsci. (ma.mad.)
 
 
7 – L’Unione Sarda di venerdì 5 settembre 2014 / Primo Piano (Pagina 10 - Edizione CA)
ROMA. Fu il primo ministro donna
Morta Falcucci, cambiò l’Istruzione
ROMA È deceduta ieri in una clinica romana Franca Falcucci, ex senatrice della Democrazia cristiana, primo ministro donna della Pubblica istruzione. Nata a Roma nel 1922, professoressa prima e senatrice poi, nel 1975 ha firmato il documento per l’inclusione scolastica dei ragazzi con disabilità, un documento fondamentale per la legge del ‘77 poi diventato un modello, a livello internazionale, per una scuola più «inclusiva». Di fatto vennero abolite le scuole differenziali. Eppure il ministro non godeva di buona immagine e contro il suo operato si contarono numerose manifestazioni studentesche.
«Esprimo il mio cordoglio alla famiglia della senatrice Falcucci, primo ministro dell’Istruzione donna. Voglio ricordare la sua pionieristica battaglia per rendere la scuola italiana più inclusiva e attenta ai bisogni educativi speciali», ha scritto in un messaggio l’attuale ministro della Pubblica istruzione Stefania Giannini. La notizia della morte è stata data da Rosa Russo Jervolino, ex ministro dell’Interno ed ex sindaco di Napoli. «Con Franca Falcucci scompare una figura politica coraggiosa e coerente che ha sempre inteso il suo impegno come servizio alla comunità e contribuito al cambiamento della qualità della vita verso livelli più alti di giustizia e umanità. Fin da giovanissima poi si è fatta carico con passione e convinzione delle battaglie per l’emancipazione femminile e per il riconoscimento dei diritti civili e politici e della piena dignità della donna».
 


LA NUOVA SARDEGNA


8 – La Nuova Sardegna di venerdì 5 settembre 2014 / Pagina 39 - Estate
La lezione magistrale su un manufatto perfetto di migliaia di anni fa
I NURAGICI E LE LORO GRANDI COSTRUZIONI
CAGLIARI La prima giornata della scuola estiva di architettura “Sardegna. Il territorio dei luoghi”, si è aperta ieri alle 10,30 con una conferenza inaugurale con interventi dei rettori delle due università isolane, Melis e Mastino, i sindaci delle due città sedi universitarie Zedda e Sanna e del presidente della Regione Pigliaru. Alle 18,30 la lezione magistrale di Francesco Venezia, introdotta dal direttore della rivista Domus, Nicola Di Battista. L’architetto napoletano ha tenuto la sua lezione sui temi e sull’identità del paesaggio culturale sardo. Il pozzo di Santa Cristina, a Paulilatino, è stato protagonista del suo intervento. Un manufatto di undici secoli prima di Cristo, che rispecchia la condizione arcana della Sardegna. Una atmosfera di mistero però molto compiuta dal punto di vista geometrico, con linee definite che denotano il pensiero architettonico ineccepibile delle antiche popolazioni nuragiche della Sardegna. La scuola di architettura prosegue coinvolgendo direttamente un centinaio di giovani progettisti, laureandi e studenti, e intende affrontare il problema delle trasformazioni del paesaggio sardo indotte dalle attuali condizioni ambientali e dal bisogno di prefigurare un nuovo orizzonte culturale e di sviluppo. Una questione che richiede una visione progettuale capace di mettere in stretta relazione le infrastrutture, il paesaggio, il contesto locale e i modelli socio-economici di riferimento. La scuola continua organizzata in sei atelier di progetto coordinati da docenti delle due scuole di architettura della Sardegna e di altre scuole europee. Nel corso delle attività sono previste conferenze e incontri con protagonisti dell’architettura di livello internazionale come Joseph Rykwert, Jordi Bellmunt, Juliette Bekkering, Nicola Di Battista, Jose Morales, Joao Nunes, Fernando Salvador, Jaques Sbriglio, Zoran Djukanovic. Le attività si concluderanno il giorno 13, con la lezione magistrale di Joseph Rykwert nell’aula magna d’ ingegneria in piazza d’Armi alle18.

 

9 – La Nuova Sardegna di venerdì 5 settembre 2014 / Pagina 39 - Estate
Parla l’architetto Francesco Venezia, ospite a Cagliari della Scuola di architettura
«HO CAPITO IL PAESAGGIO ASCOLTANDO ESCHILO»
«Folgorato dalla visione di Santa Cristina. Edifichiamo in armonia con i suoli»
di Paolo Curreli
Cagliari si propone come capitale europea della cultura per il 2019 portando in dote proprio la perifericità della Sardegna. Più che un’esclusione un patrimonio custodito nei millenni. Un tesoro che si pone al centro di un progetto rivolto al futuro e che mette il paesaggio locale in una prospettiva globale. Su questi temi si interroga la terza scuola estiva di internazionale di architettura. Ieri sera, nell’aula magna di ingegneria, Francesco Venezia ha tenuto una lezione magistrale. L’architetto Francesco Venezia è una delle figure più interessanti del panorama della progettazione e della teoria e analisi dell’architettura. Insegnante alla facoltà di Architettura di Genova, a Venezia, alla Sommerakademie di Berlino, al Politecnico di Losanna, ad Harvard e all’Accademia di Architettura di Mendrisio. Tra tanti progetti si è occupato della ricostruzione di Gibellina, dell’allestimento della mostra “Gli Etruschi” a Palazzo Grassi a Venezia, è autore di diversi saggi. Il tempo e i suoi segni sull’architettura, il rapporto tra i luoghi, i paesaggi e i manufatti umani sono temi che Venezia ha trattato nei suoi libri. Cos’è il paesaggio come si può definire, natura incontaminata o luoghi della memoria e la storia? «Il paesaggio è un concetto che si modifica, come tutte le cose dell’uomo e della natura. Sicuramente è molto di più di quello che viene inteso oggi, questi temi sono rifluiti sotto il concetto dell’ecosostenibilità, ma l’argomento è estremamente più ampio. Io personalmente sono rimasto impressionato da una cosa che ha cambiato radicalmente la mia visione. Alla radio ascoltai la recita di 35 versi di Eschilo dell’Orestea. Agamennone e la descrizione del l’annuncio della caduta di Troia. Il messaggio attraversa il territorio monti, pianure fino alla reggia degli Atridi. Eschilo racconta il paesaggio come un insieme di persone, lo vede animato. Quando Montaigne arriva a Roma ugualmente la descrive allo stesso modo. Ecco queste grandi menti capiscono che il paesaggio ha un anima, è vivente e che quindi, non deve morire lentamente schiacciato da una concezione di bassa lega. In assenza di questo sentimento è impossibile tutelare il paesaggio». Il megalitismo dove i manufatti pare siano parte della natura? «Le nostre idee si nutrono dalle rovine, lo stesso paesaggio non sfugge. È espressione dell’azione millenaria, che varia da luogo a luogo. A seconda dell’azione, della struttura tettonica, avviene una mutazione diversa da bacino a bacino. Da questo punto di vista vedo la Sardegna molto simile al levante spagnolo, un bacino naturale sottoposto alle stesse forze geologiche mette il tempo in grado di produrre gli stessi effetti, di ottenere gli stessi risultati. La rovina diventa natura, è il tempo che mette in atto la fusione, e quando la rovina diviene natura, come la natura cambia. Questi mutamenti sono interessanti e vanno fatti notare ai "tutelatori"». Come si crea l’armonia tra architettura e paesaggio? «Il connubio si crea con il paesaggio perfetto che incentra l’architettura. Le città di fondazione del mondo antico seguivano questa armonia. Mileto viene costruita su un sito che aveva una sua storia, una sua “architettura naturale” determinata dall’azione del tempo. Le città di fondazione hanno sempre un rapporto col suolo, rapporto che va compreso perché è da questo che la città trae la linfa vitale che la fa crescere. Se consideriamo le periferie contemporanee – che sono anch’esse città di fondazione – vediamo che manca completamente questo rapporto». La Sardegna? «La conosco poco, meno di quanto vorrei. Però sono rimasto folgorato da alcuni luoghi. La loro visione ha prodotto l’effetto che scaturisce da una visione repentina, uno sguardo potente e diverso da quello che proviene dall’abitudine e dalle consuetudine. Uno di questi luoghi folgoranti è il pozzo sacro di Santa Cristina».

 
 
10 – La Nuova Sardegna di venerdì 5 settembre 2014 / Pagina 28 - Sassari
ERSU Campus, solo sette offerte passano alla seconda fase
SASSARI Sono sette le offerte ammesse alla seconda fase del procedimento di acquisizione da parte dell’Ersu di un’area per realizzare in città un campus universitario. Mercoledì si è conclusa la prima fase della procedura di gara del bando pubblicato lo scorso 13 giugno. La commissione tecnica - presieduta dal direttore generale dell’Ersu, Maria Assunta Serra, e composta da Manuela Abis, docente universitaria con competenze in urbanistica, Antonio Zara, dirigente della Provincia di Sassari ed esperto in opere pubbliche, e Ivana Falco, esperta in procedure a evidenza pubblica - deve valutare la congruità delle offerte rispetto ai parametri ministeriali e del progetto approvato dal Cipe nel 2011. Delle nove offerte ammesse dopo la prima seduta, sette hanno superato la fase del riscontro della documentazione tecnica. Si tratta dei progetti presentati da Immobiliare San Giacomo, Guido Clemente, Cator Srl, Francesca Chessa, Gavino Sechi, Cism Srl e Università di Sassari. Le offerte di “Stella del Mediterraneo srl” e di Gavina Laura Francesca Tedde non sono stati ammesse invece alla fase successiva: nel primo caso il concorrente ha presentato una documentazione tecnica incompleta, nel secondo invece oltre alla documentazione incompleta l’offerta non rispettava i parametri di distanza previsti dal regolamento del bando. Il terreno proposto si trova infatti nella zona di Usini. Ora la commissione procederà all’esame approfondito delle offerte tecniche, e solo successivamente saranno valutate le offerte economiche. Infine si procederà alla formazione della graduatoria, che sarà definitiva e potrà essere pubblicata solo dopo l’approvazione degli atti da parte dell’Ersu. La commissione è stata nominata appositamente (in base a delibera del cda dell’otto luglio scorso) per valutare la congruità delle offerte nel rispetto dei parametri ministeriali e del progetto campus approvato dal Cipe nel 2011.
 
 
11 – La Nuova Sardegna di venerdì 5 settembre 2014 / Pagina 28 - Sassari
TEOLOGIA Istituto di Scienze religiose, iscrizioni aperte
L’istituto superiore di Scienze religiose ha riaperto le iscrizioni per l’anno accademico 2014-2015. Fino al prossimo 4 novembre, dal lunedì al giovedì, dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30, coloro che hanno in animo di iscriversi o desiderano avere informazioni possono rivolgersi alla segreteria dell’Istituto in largo Seminario 5. L’istituto superiore di Scienze religiose dell’Arcidiocesi di Sassari, annesso alla Pontificia facoltà teologica della Sardegna è diretto dal professor Claudio Uras. Luogo per la formazione teologica dei laici, l’approfondimento delle conoscenze biblico-teologiche oltre che storico-antropologiche, per la preparazione ai ministeri ecclesiali, all’istruzione della fede e all’insegnamento della religione cattolica. I corsi sono destinati agli operatori ecclesiali, ai membri dei consigli pastorali, ai religiosi, ai catechisti nonché agli animatori ai coordinatori e operatori volontari della Caritas, agli insegnanti e a tutti i cristiani impegnati nei vari settori della vita sociale. La Pontificia facoltà teologica della Sardegna, a cui l’Istituto afferisce, rilascia la laurea triennale e la laurea magistrale in Scienze religiose con indirizzo pedagogico-didattico necessario per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado. Per ulteriori informazioni si può telefonare allo 079.2021840; fax 079.2021841 o mandare una mail all’indirizzo issrss@tiscali.it L’istituto ha anche allestito un sito internet all’indirizzo web www.issrsassari.it (a.me.)
 
 
12 – La Nuova Sardegna di venerdì 5 settembre 2014 / Pagina 39 - Sport
L’Ussi premia i protagonisti dello sport sardo
A Olbia anche il presidente del Coni Malagò
OLBIA I campioni e gli interpreti dello sport sposano i Premi Ussi Sardegna 2014. Domani al Geovillage di Olbia si annuncia anche Gigi Datome. Il cestista olbiese, ala della nazionale e dei Detroit Pistons, con il presidente nazionale del Coni, Giovanni Malagò, partecipa alla cerimonia annuale dei cronisti sportivi sardi. L’evento punta a mettere in luce un tema attuale come il rispetto delle regole, fondamentale nel connubio tra sport e territorio. Ma è anche la cornice per riflettere sulla drammatica alluvione che ha colpito la Gallura lo scorso 18 novembre. Un quadro che necessita del pieno coinvolgimento della società civile e istituzionale. Da qui, l’approdo dei Premi Ussi Sardegna 2014 al Geovillage. Con sportivi, club, testimonial e patrocini di rilievo. Grazie all’ospitalità del resort, con la collaborazione di Ordine dei giornalisti sardi, Fondazione Banco di Sardegna, Banca di Sassari, corso di laurea in Scienze comunicazione (Università Cagliari), cantine Vigne Surrau, Consorzio Cipnes, Costa Eventi, Cerasarda e Venus Dea, l’Ussi premia, tra gli altri, Marco Sau, Daniele Dessena, Dorina Vaccaroni, Sandrino Porru, Andrea Del Pin, Omar Magliona, Sara Palmas, Filippo Salaris, Tonino Orrù, “Angeli del fango”, Zeus Quartu, Manuel Vanuzzo, Andrea Masala e Federico Pasquini. La madrina della serata è l’attrice Manuela Arcuri. Dalle 18.30, con il numero uno dello sport italiano e il segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini, si apre la festa per quanti si sono distinti nel corso della stagione. Figure di alto profilo, motivo di orgoglio per gli iscritti Ussi e per il giornalismo sardo. All’appuntamento aderiscono le alte cariche civili, politiche e sportive, con Cusi (Centro italiano sport universitario), il Coni nazionale, Presidenza della Giunta e assessorato regionale allo Sport. Tra i premiati, campioni, club e associazioni all’opera nel mondo sportivo e del volontariato. La cerimonia comincerà alle 18,30.
 

QUOTIDIANI NAZIONALI

Link: rassegna stampa MIUR

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie