Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 June 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 34 - Edizione CA)
Sì al Campus, lavori in febbraio
UNIVERSITÀ. Sorgerà nell'area ex Sem e costerà 100 milioni
 
Il campus universitario sorgerà nell'area ex Sem di viale La Playa. Ieri, nella sala giunta del Consiglio regionale, è stato firmato l'accordo di programma tra il governatore Francesco Pigliaru, il sindaco Massimo Zedda, il direttore generale dell'ateneo Aldo Urru e il presidente dell'Ersu Antonio Funedda. Presente anche l'assessore della Pubblica istruzione Claudia Firino.
L'intervento è finalizzato a potenziare e qualificare l'offerta di servizi a favore degli studenti e nello stesso tempo «contribuisce ad accrescere la capacità attrattiva della città e dell'università». Il campus conterà un totale di 505 posti letto e avrà una mensa universitaria, campi e servizi sportivi, servizi culturali e parcheggi. Il costo complessivo dei lavori è di 100 milioni di euro. Il cantiere partirà nel febbraio 2015 e la conclusione del primo lotto è prevista per aprile 2017, mentre per il secondo lotto si parla di luglio 2018. «Il nostro impegno massimo è sbloccare più cantieri possibile, puntando soprattutto su quanto possa esserci più utile per il futuro», ha spiegato Pigliaru dopo la firma dell'accordo.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 49 - Edizione CA)
NUORO. Confindustria premia la vedova dell'imprenditore Pasqualino Contu
Una ricetta per lo sviluppo
L'assessore regionale Paci: ogni area indichi le priorità VEDI
 
«Basta con la competizione dei territori, per ognuno bisogna far emergere un progetto strategico. Ci rivediamo in autunno». Raffaele Paci, assessore regionale alla Programmazione, sceglie la città per fare il suo primo annuncio che in parte risponde alle proposte rilanciate ieri da Confindustria nel nome dello sviluppo delle zone interne e in parte va oltre l'idea abbozzata di un piano Nuoro.
IL PROGRAMMA «Faremo un piano per ciascun territorio: per il Nuorese, per l'Ogliastra, per il Medio Campidano. Ogni territorio ha le sue specificità, in autunno avvieremo un'interlocuzione strutturata per far emergere priorità dal basso», dice Paci. Contro l'effetto clessidra che strozza le zone interne, denunciato dal presidente di Confindustria Roberto Bornioli, l'assessore professa “la competizione virtuosa” che equivale alla cooperazione tra territori.
ZONE INTERNE Paci è franco con Confindustria che per il rilancio sollecita interventi per le infrastrutture, a sostegno di turismo e ambiente, di cultura e università, delle imprese anche con forme di fiscalità di vantaggio, il decentramento amministrativo regionale con il trasferimento a Nuoro dell'assessorato all'Ambiente. «In questo progetto c'è troppo, non si può chiedere tutto, ma indicare priorità», dice Paci. E spiega: «Come cittadini chiediamo l'abbassamento delle tasse, ciò vuol dire che ci saranno meno risorse. Perciò bisogna dare ordine alle priorità».
SOS DELLE IMPRESE L'assessore ricorda il via libera della giunta al parco di Tepilora, il sì del Governo che per la Sardegna sblocca i vincoli del patto di stabilità dal gennaio 2015. Ma nella Camera di commercio, dove intervengono Marco Gay, presidente dei giovani di Confindustria, i consiglieri regionali Roberto Deriu, Pietro Pittalis e Franco Sabatini, il sindaco Alessandro Bianchi, il leader della Cgil Salvatore Pinna, Tore Cherchi, coordinatore del piano Sulcis, Agostino Cicalò e il presidente della Provincia Costantino Tidu, Paci resta molto impressionato dalle parole di Lisa Meles. Lei è la vedova di Pasqualino Contu, l'imprenditore della Tre C di Orosei morto suicida dopo l'alluvione. Riceve un premio per il coraggio e la tenacia. «Questo riconoscimento mi stimola ad andare avanti insieme alle mie figlie e al mio socio, è un dovere che ho sentito anche per i dipendenti e per la nostra azienda, piccola ma sana.Ringrazio le banche che non ci hanno abbandonato, i fornitori, i clienti. Non abbiamo avuto lo stesso sostegno da parte della Regione e del Governo, non è arrivato nessun aiuto non solo per la nostra azienda ma per tutto il territorio».
Marilena Orunesu
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Speciale (Pagina 7 - Edizione CA)
Sinnova è sviluppo
Pigliaru visita gli stand di 128 aziende
PIAZZA UNIONE SARDA. Innovazione in mostra fino a oggi
 
«Crescita e sviluppo passano dall'innovazione». Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha inaugurato ieri la seconda edizione di Sinnova, il salone dell'innovazione in Sardegna, in corso fino a stasera nel centro polifunzionale di Piazza Unione Sarda. Un giro tra gli stand delle 128 aziende partecipanti per scoprire una realtà economica vitale e incoraggiante.
IL GOVERNATORE «È entusiasmante vedere queste aziende crescere da un anno all'altro, contando sulla forza delle idee. Perché in questo settore conta assai più la creatività dei fondi pubblici». Dopo la visita negli stand, il governatore è stato protagonista di un workshop dal titolo “Sardinian Eco_system: come e perché il modello Cagliari può essere cinghia di trasmissione per tutto il territorio regionale”, in cui sono intervenuti anche l'assessore comunale Barbara Argiolas, il presidente di Avanzi/Make a cube Matteo Bartolomeo, il chairman di Pixel Gianluca Dettori, Roberto Massa di The Net Value. E poi la presidente di Sardegna ricerche Ketty Corona, il giornalista di Repubblica Riccardo Luna e il direttore de L'Unione Sarda Anthony Muroni. L'esempio di Cagliari come distretto informatico si è affermato vincente in questi anni, perché qui sono stati creati il primo sito internet italiano, il primo quotidiano online (unionesarda.it), il primo Internet provider commerciale italiano, la prima web mail a livello mondiale e il primo motore di ricerca italiano.
KETTY CORONA Risultati importanti, ottenuti grazie a scelte politiche lungimiranti ma anche grazie alla sinergia con l'Università, che come ha spiegato Ketty Corona «rappresentano un punto di riferimento per l'innovazione e la ricerca e un serbatoio indispensabile di intelligenze».
Alberto Urgu
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 5
San Raffaele, il sì vale 1800 posti di lavoro
L’entusiasmo della Qatar foundation: «Se tutti si comportassero come la Sardegna ci sarebbe più speranza per l’Italia»
di Alessandro Pirina
 
CAGLIARI Il San Raffaele si farà, ma non si chiamerà come lo aveva battezzato don Verzè. Il nome della mega struttura ospedaliera alle porte di Olbia sarà reso pubblico solo la prossima settimana, ma dalla Qatar foundation fanno sapere che non sarà nemmeno quello dei compagni di cordata del Bambin Gesù. Sul nome dell’ospedale, dunque, regna un po’ di incertezza. Ma si tratta dell’unico dubbio. Per il resto, infatti, dopo il sì della Giunta regionale al piano industriale non ci sono più ombre sul futuro del San Raffaele. O meglio dell’ex San Raffaele. All’appello manca solo il sì della commissione Sanità, che si riunirà da martedì, il cui via libera è dato per scontato. Il nuovo ospedale e polo di ricerca aprirà i battenti nel marzo del 2015 con 178 posti letto, ma entro il 2016 dovrà raggiungere quota 242 e lavorare così a pieno regime. Un investimento che in termini occupazionali vale circa 1800 posti di lavoro per un periodo di 12 anni. Di questi oltre un terzo diretti, tra cui specialisti e ricercatori che saranno affiancati per un paio d’anni da primari e ricercatori di fama mondiale che avvieranno i protocolli internazionali sulle varie specializzazioni e sulla ricerca. Saranno, infatti, dieci le aree scientifiche in cui saranno impegnati i team internazionali: genetica, malattie neurodegenerative, cardiologia, oncologia, ma anche medicina dello sport e invecchiamento. Il sì della giunta Pigliaru ha inevitabilmente soddisfatto la Qatar foundation, che per bocca del suo rappresentante in Italia, Lucio Rispo, ha invitato le altre regioni a prendere esempio dall’isola. «Questo passaggio è una bellissima notizia per l’Italia e per la Sardegna in particolare – afferma –. Se tutte le regioni si comportassero come ha fatto la Sardegna ci potrebbe essere più speranza per il futuro dell’Italia. Ma al di là di quello che facciamo oggi, con posti letto e quant’altro, il messaggio più bello dato da chi governa l’isola è quello verso i giovani, che da oggi possono aspirare ad avere un posto di lavoro a casa». Martedì alle 15.30, intanto, sarà convocata(estesa ai capigruppo) la commissione Sanità, a cui spetta il parere vincolante sulla delibera approvata giovedì dalla Giunta. A illustrarla saranno il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore alla Sanità, Luigi Arru. «Si tratta di un’occasione importante che la Sardegna non poteva perdere – sostiene il presidente della Commissione, Raimondo Perra (Psi) –. Questo ospedale era atteso dal territorio e accanto a esso si potranno creare nuove occasioni di investimento». Il lavoro della Commissione dovrebbe andare avanti per una settimana circa: l’obiettivo è chiudere entro l’8 luglio. A quel punto la delibera tornerà in Giunta per il sì definitivo e il contratto tra Regione e Qatar foundation potrà finalmente vedere la luce. Con il premier Matteo Renzi come testimone.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 5
Cagliari, 100 milioni per il campus
Pigliaru e Zedda firmano l’accordo con l’Ersu: i lavori da febbraio
 
CAGLIARI Avrà 505 posti letto, una mensa, servizi sportivi, culturali e parcheggi il campus universitario di Cagliari destinato a sorgere nell’area ex Sem di viale La Plaia. L’accordo di programma per realizzarlo, con un finanziamento complessivo di oltre 100 milioni di euro, è stato firmato ieri in Consiglio regionale dal governatore Francesco Pigliaru, dal sindaco Massimo Zedda, dal direttore generale dell’ateneo, Aldo Urru, delegato del rettore, e dal presidente dell’Ersu Antonio Funedda, alla presenza dell’assessore alla Pubblica istruzione, Claudia Firino. I lavori per il primo lotto inizieranno a febbraio e dovrebbero concludersi nell’aprile 2017. Il secondo lotto, invece, dovrebbe essere realizzato fra ottobre 2015 e luglio 2018. «Il nostro impegno massimo è sbloccare più cantieri possibile, puntando soprattutto su quanto possa esserci più utile per il futuro – ha detto Pigliaru –. Questo, che riguarda l’istruzione delle nuove generazioni, lo è in modo particolare. Il nostro compito è lavorare per rendere il contesto favorevole. In questo caso, significa offrire opportunità ai nostri cervelli, non rischiandone la fuga». «Il campus, con la sua struttura, i suoi servizi e la considerevole dotazione di parcheggi – ha aggiunto Zedda – s’inserisce in un discorso di riqualificazione della città molto importante».
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 19
Carpinelli: «Sarà l’ateneo del merito»
Il rettore appena eletto spiega il suo programma di rilancio: didattica da razionalizzare e più servizi per gli studenti
di Gabriella Grimaldi
 
SASSARI Vuole dimostrare a tutti i costi che il riconoscimento dei meriti è il motore di qualunque impresa. E lo farà, ha detto, partendo dagli studenti e dai ricercatori che hanno pagato troppo per riforme sbagliate e percorsi di carriera fuori da ogni logica. A due giorni dall’elezione il nuovo rettore dell’ateneo turritano Massimo Carpinelli fa una riflessione sui primi passi da compiere, secondo il programma che ha presentato al momento della sua candidatura, nel momento in cui diventerà operativo a tutti gli effetti. Infatti fino al 30 ottobre 2014 resterà in carica l’attuale rettore Attilio Mastino e solo dal 1° novembre il fisico nucleare Massimo Carpinelli entrerà nel vivo della sua missione. Una missione davvero difficile, se si considera che è di appena tre giorni fa l’ennesima bocciatura dell’università di Sassari da parte dell’agenzia di valutazione del Sole 24ore.
«Le classifiche realizzate dai privati mi lasciano sempre perplesso – ha detto Massimo Carpinelli –. Chi controlla queste agenzie? In che modo recuperano i dati? Come li elaborano? Certo però, a prescindere dalle graduatorie le criticità ci sono e non si possono ignorare. La prima emergenza, alla quale mi dedicherò già da subito è la razionalizzazione della didattica. Ci vogliono servizi migliori per gli studenti, corsi tagliati sulle loro esigenze e calibrati su effettive prospettive future». Per fare questo, dice il rettore, sarà necessaria una fase di studio e di raccolta di dati: «Lo farò in questi mesi di “attesa”. Come ho sempre proceduto in tutta la mia vita mi metterò ad esaminare la situazione da un punto di vista scientifico e troverò le soluzioni da un punto di vista scientifico». La ricerca, come d’altra parte è stato per tutti i programmi degli altri candidati, è l’altro passo ritenuto fondamentale per la rinascita dell’università. «Voglio andare da ciascun ricercatore e dirgli che è il momento di muoversi, di farsi valere. Molti di loro sono demotivati perché non hanno visto riconosciuto il loro lavoro e il loro valore. Certo è anche colpa della riforma Gelmini che di fatto ha eliminato la figura del ricercatore a tempo indeterminato gettando in un limbo tante persone che avrebbero da dare un grosso contributo alla crescita dell’università». E poi Carpinelli garantirà, aggiunge, con le sue conoscenze a livello internazionale, di proiettare l’ateneo verso orizzonti più ampi: «Chi vale sarà premiato, chi ce la metterà tutta per emergere non resterà invischiato in meccanismi poco trasparenti. In questo senso posso dire sin d’ora che certi privilegi verranno meno». Ma il nuovo rettore dovrà sicuramente fare altre scelte impopolari. «I fondi a disposizione sono quelli che sono e perciò saranno necessari sacrifici. Ma voglio dire che per me la campagna elettorale è già acqua passata. Conto sulla collaborazione di tutti i colleghi e sono sicurissimo che loro saranno pronti a fare squadra perché l’università di Sassari sia di nuovo competitiva». Carpinelli sostiene che molto del suo impegno sarà indirizzato a reperire risorse ma non bisogna dimenticare che parecchi progetti, soprattutto a livello edilizio, sono stati avviati e si dovrà portarli a termine. «Al momento del mio insediamento sarò in grado di valutare la situazione dei conti e mi muoverò di conseguenza». Un’impresa non da poco ma il nuovo rettore dimostra ottimismo: «Non ho fatto promesse a nessuno ma una promessa l’ho fatta a me stesso. In nessun modo tradirò il sogno di restituire all’università di Sassari il riconoscimento che merita».
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 19
economia in rosso
Turismo ed esportazioni guidano l’uscita dalla crisi
di Vincenzo Garofalo
 
SASSARI Tenuta in vita dagli stranieri. L’economia del nord Sardegna vacilla sotto i colpi della crisi, cade il settore dell’edilizia, il commercio boccheggia, l’industria resta un ricordo sbiadito, il tasso di disoccupazione continua a frantumare ogni record negativo, le famiglie non spendono più un centesimo. Ma a tenere accesa la fiammella della speranza ci sono due pilastri del sistema economico sardo: il turismo e l’agroalimentare. Dati e cifre sullo stato di salute del tessuto economico del territorio sono stati anticipati ieri dal direttore della filiale sassarese della Banca d’Italia, Dealma Fronzi, dal presidente della Confindustria nord Sardegna, Pierluigi Pinna, e dal docente dell’Università di Sassari e componente del Crenos, Marco Vannini, durante la presentazione del settimo seminario dei Centri studi, organizzato da Banca d’Italia e Crenos, che si terrà martedì, 1 luglio, alle 10 e 30 nell’aula magna dell’Università. Un convegno che metterà a confronto gli esperti di settore sull’analisi e le prospettive dell’economia della Sardegna, alla luce dei rapporti presentati in questi giorni proprio dalla Banca d’Italia, dal Crenos e da Confindustria. Ospite d’onore al dibattito sarà il presidente della dinamo Basket, Stefano Sardara, chiamato a spiegare il segreto del successo imprenditoriale (quello sportivo è sotto gli occhi di tutti) della società di pallacanestro sassarese. Le discussioni del convegno non potranno che partire dalla lettura dei dati contenuti nei vari rapporti economici che saranno illustrati dai relatori. Cifre che sebbene lascino intravedere una flebile luce in fondo al tunnel della crisi, restano ancora preoccupanti. Partiamo dalle buone notizie. Il 2013 e i primi mesi del 2014 hanno sancito che la salvezza dell’economia sarda si chiama internazionalizzazione. Gli unici due settori che hanno dato segnali positivi sono il turismo e l’agroalimentare, ossia le due branche della produzione isolana che sono in grado di proporre la propria offerta oltrefrontiera. Questo aspetto è palese proprio per il turismo, i cui dati di riferimento nel 2013 hanno registrato una crescita del 8,2 per cento. A trascinare il settore verso la ripresa è stato il turismo estero che ha segnato un +14,4 per cento rispetto al 2012. Per quanto riguarda l’industria agroalimentare i risultati positivi sono stati raggiunti grazie soprattutto agli scambi con gli Stati uniti d’America, e in particolare per merito delle crescenti esportazioni di pecorino romano. Trovare altri aspetti positivi nella palude di dati contenute nei rapporti economici è praticamente impossibile. Il tasso di disoccupazione si attesta al 17,5 per cento, dato già spaventoso, ma che assume contorni terrificanti se si considera il solo panorama degli under 35, per i quali il tasso dei senza lavoro è del 35,2 per cento. A diffondere altro pessimismo sono le analisi sul commercio (- 9,7 per cento, con un - 21,1 per le immatricolazioni auto), l’edilizia (-3,3 per cento, con 8 mila occupati in meno solo per la provincia di Sassari). In questo scenario le famiglie soffrono e per arrivare a fine mese tagliano drasticamente i consumi.

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie