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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 June 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
   

 

 

L’UNIONE SARDA

L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 53 - Edizione CA)
 
SASSARI. Massimo Carpinelli batte ai punti Eraldo Sanna Passino
Scelto un fisico nucleare per l’Ateneo del futuro
 
 È stata una sfida all’ultima scheda per tutto lo spoglio, tanto da far pensare che nessuno avrebbe raggiunto i voti necessari. Ma alla fine uno solo doveva essere il Magnifico Rettore dell’Università di Sassari. E sarà Massimo Carpinelli che, nella terza votazione di ieri sera, ha battuto al ballottaggio il suo avversario Eraldo Sanna Passino. Il fisico nucleare ha avuto la meglio sul direttore dell’ospedale veterinario con 387 voti contro i 357 del suo concorrente.

 BUONA LA TERZA
Il successore del bosano Attilio Mastino sarà il fisico nucleare di Benevento, 50 anni, eletto Rettore alla terza votazione, 757 votanti, dopo i due turni del 17 e 19 giugno. Contro gli iniziali cinque concorrenti, era stato lui la vera sorpresa e, anche ieri sera in Aula Magna, ha bruciato per 30 preferenze il suo collega Sanna Passino, direttore dell’ospedale veterinario, riconosciuto proprio lo scorso anno struttura di eccellenza a livello europeo. Ma questo non è bastato per la campagna elettorale.

 MAGNIFICO RETTORE
«Sono troppo emozionato - ha detto subito - e posso solo ringraziare chi mi ha scelto». Dopo un professore di storia romana, a guidare l’Università di Sassari sarà un fisico nucleare, laureato all’Università di Pisa con una ricerca condotta a Stanford. Dal 2006 è professore ordinario nell’ateneo turritano e preside della facoltà di Scienze. Il testa a testa dello spoglio aveva fatto pensare a un altro turno di ballottaggio. E invece poi lo stacco contro il concorrente, la proclamazione, gli applausi e la standing ovation. «Comincerò a lavorare da subito - ha aggiunto - ma più di questo non riesco a dire». Il suo lavoro è riassunto nelle prime righe del suo manifesto: «L’Università dovrà essere il motore dello sviluppo culturale ed economico del territorio. Le nostre comunità hanno bisogno di innovazione culturale e scientifica. Immagino la nostra istituzione sarda con un respiro internazionale».

 IL PERCORSO
Carpinelli è arrivato al risultato dopo una campagna elettorale anomala. Nei primi turni il posto era stato conteso tra Carpinelli e Sanna Passino ma con la presenza di Marco Vannini, Andrea Montella e Giuseppe Pulina. Questi ultimi si erano poi ritirati dalla corsa che, già dalle prime battute, aveva visto la netta sorpresa del neo rettore. Il professore di fisica affiancherà Mastino fino a Novembre.
 
Antonio Brundu


 
 
 
L’UNIONE SARDA 
 
1 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 53 - Edizione CA)
SASSARI. Massimo Carpinelli batte ai punti Eraldo Sanna Passino
Scelto un fisico nucleare per l’Ateneo del futuro
È stata una sfida all’ultima scheda per tutto lo spoglio, tanto da far pensare che nessuno avrebbe raggiunto i voti necessari. Ma alla fine uno solo doveva essere il Magnifico Rettore dell’Università di Sassari. E sarà Massimo Carpinelli che, nella terza votazione di ieri sera, ha battuto al ballottaggio il suo avversario Eraldo Sanna Passino. Il fisico nucleare ha avuto la meglio sul direttore dell’ospedale veterinario con 387 voti contro i 357 del suo concorrente.
 BUONA LA TERZA Il successore del bosano Attilio Mastino sarà il fisico nucleare di Benevento, 50 anni, eletto Rettore alla terza votazione, 757 votanti, dopo i due turni del 17 e 19 giugno. Contro gli iniziali cinque concorrenti, era stato lui la vera sorpresa e, anche ieri sera in Aula Magna, ha bruciato per 30 preferenze il suo collega Sanna Passino, direttore dell’ospedale veterinario, riconosciuto proprio lo scorso anno struttura di eccellenza a livello europeo. Ma questo non è bastato per la campagna elettorale.
 MAGNIFICO RETTORE «Sono troppo emozionato - ha detto subito - e posso solo ringraziare chi mi ha scelto». Dopo un professore di storia romana, a guidare l’Università di Sassari sarà un fisico nucleare, laureato all’Università di Pisa con una ricerca condotta a Stanford. Dal 2006 è professore ordinario nell’ateneo turritano e preside della facoltà di Scienze. Il testa a testa dello spoglio aveva fatto pensare a un altro turno di ballottaggio. E invece poi lo stacco contro il concorrente, la proclamazione, gli applausi e la standing ovation. «Comincerò a lavorare da subito - ha aggiunto - ma più di questo non riesco a dire». Il suo lavoro è riassunto nelle prime righe del suo manifesto: «L’Università dovrà essere il motore dello sviluppo culturale ed economico del territorio. Le nostre comunità hanno bisogno di innovazione culturale e scientifica. Immagino la nostra istituzione sarda con un respiro internazionale».
 IL PERCORSO Carpinelli è arrivato al risultato dopo una campagna elettorale anomala. Nei primi turni il posto era stato conteso tra Carpinelli e Sanna Passino ma con la presenza di Marco Vannini, Andrea Montella e Giuseppe Pulina. Questi ultimi si erano poi ritirati dalla corsa che, già dalle prime battute, aveva visto la netta sorpresa del neo rettore. Il professore di fisica affiancherà Mastino fino a Novembre.
Antonio Brundu

 

L’UNIONE SARDA
 
2 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 16 - Edizione CA)
La collana di Studi Filologici
UNIVERSITÀ Domani alle 17,30, nell’aula magna dell’Università di Cagliari (via Università, 40) saranno presentati i libri pubblicati nel 2013 dal Centro di Studi Filologici Sardi per la Cuec. Si tratta di quattro volumi della collana “Scrittori Sardi” (Onorio III e la Sardegna (1216-1227) a cura di Mauro G. Sanna; A. Segni, Scritti politici, a cura di S. Mura e dei due tomi delle opere edite di Egidio Pilia, curati da Giuseppe Marci), di un volume della collana “Servabo” e del sesto fascicolo del “Bollettino di Studi Sardi”.

 
 
 
L’UNIONE SARDA 
 
3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 36 - Edizione CA)
VIA MONTESANTO. Proteste
Acqua inquinata, chiusa la Casa dello Studente
Casa dello studente chiusa da una settimana, e i giovani ospiti iniziano a spazientirsi. La struttura di via Montesanto è infatti stata evacuata qualche giorno fa a causa del ritrovamento del batterio della legionella nell’acqua. Immediata la decisione di far andare via gli studenti. «Alcuni sono stati spostati in altre Case dello studente - spiega Maria Stella Zuncheddu, che vive là - altri invece sono stati costretti a trovarsi una sistemazione d’emergenza, andando da amici, parenti o tornando nel proprio paese». Una situazione che sta condizionando lo studio dei ragazzi: «Alcuni hanno perso tempo prezioso, non hanno dato esami che avrebbero dovuto sostenere», prosegue la studentessa.
Va bene per qualche giorno, ma la situazione sta andando avanti ormai da una settimana: «I rappresentanti dell’Ersu ci avevano promesso che avrebbero aperto di nuovo la casa al massimo questo lunedì, promessa che non è stata mantenuta - dice Federica Secci, rappresentante degli studenti nella struttura - poi il termine è stato spostato a due giorni dopo, e anche in quel caso non hanno mantenuto la parola data. Ora, addirittura, il termine riguarda il 30 giugno».
Il presidente dell’Ersu, Antonio Funedda, ieri mattina era proprio nei locali di via Montesanto per occuparsi in prima persona della situazione: «Stiamo lavorando per risolvere il problema, entro la fine del mese sicuramente ne sapremo molto di più».
 P.C.C.
 
 
 
L’UNIONE SARDA 
 
4 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
OSTACOLI. Assessori perplessi, il voto oggi. A Olbia la Commissione sanità della Camera
San Raffaele, la Giunta rinvia
Nubi sul progetto e sui tempi
Niente da fare, fumata nera. Sul San Raffaele la Giunta regionale decide di non decidere: tutto rinviato a oggi (ore 18,30), ammesso che la notte porti consiglio. Una maratona, un’interruzione non solo per addentare un panino, assessori perplessi. Poi, prima delle otto di sera, il rinvio. Nel frattempo, si è saputo che la Commissione Sanità della Camera presieduta dal deputato dei Riformatori Pier Paolo Vargiu sarà a Olbia giovedì prossimo, anche su sollecitazione del deputato nuorese Roberto Capelli . Dopo l’audizione a Roma del ministro della Salute Beatrice Lorenzin , i commissari sbarcheranno in Sardegna per un’indagine conoscitiva. Saranno ascoltati la Regione, gli investitori della Qatar Foundation Endowment , il Bambin Gesù, le università, l’Asl e i sindaci del distretto. Vargiu sostiene la Regione e l’iniziativa del Qatar e non esita a definire «un fatto epocale, rivoluzionario, questa interpretazione del titolo V della Costituzione».
 NUBI All’orizzonte, però, si addensa qualche nube minacciosa sui tempi e sullo stesso progetto. Dopo il voto dell’esecutivo regionale, altri ostacoli rischiano di far slittare la firma. Quando arriverà il dossier in Commissione Sanità? Oggi, no. Domani c’è Consiglio e a questo punto è probabile che sia lo stesso Francesco Pigliaru a riferire lo stato dell’arte in aula. Radio tam tam poi comunica che alcuni partiti chiederanno (Udc, Forza Italia e Sel) che l’argomento approdi in Consiglio regionale.
SABATO Il presidente del parlamentino Mondo Perra si dice «disponibile a lavorare di sabato, ma credo che tutto slitti alla prossima settimana». Lunedì è 30, ma si sa che i consiglieri cominciano a lavorare di martedì. E siamo al primo luglio, giorno previsto per la firma dell’accordo finale.
IL GOVERNO La Giunta regionale non ha deliberato dopo aver attentamente analizzato la lettera d’intenti firmata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e dal sottosegretario Graziano Delrio . Proprio il contenuto del documento governativo in relazione al piano industriale del Qatar avrebbe richiesto ulteriori approfondimenti, dopo una serie di osservazioni (giuridiche ma anche politiche) da parte di alcuni assessori. Nella road map più volte citata da Pigliaru, il Governo deve garantire, con due deroghe, l’esclusione dei 262 posti letto dal conto nazionale dei tagli fino al 2017, e l’esonero da vincoli della spending review sulla sanità privata.
 MELONI VS SCANU «Nella sua intervista all’Unione, Gian Piero Scanu ha perso un’occasione per tacere - ha dichiarato il manager Franco Meloni -. Il deputato del Pd, a proposito del ricorso presentato a suo tempo contro il Piano Sanitario Regionale, non sa di cosa parla. Noi ricorremmo non contro il San Raffaele di Olbia (io sono favorevole), ma perché l’assessore Dirindin ci tolse 500 posti letto senza neanche discutere».
AL THANI A Milano Ali Bin Thamer Al Thani, dell’Emirato qatarino, ha annunciato: «Siamo interessati ad altri ospedali: quello di Olbia è il primo di una serie di investimenti in Italia».
 Augusto Ditel  @augustoditel


 



LA NUOVA SARDEGNA
5 - La Nuova Sardegna / Sardegna - Pagina 4
La spunta Carpinelli: il fisico è il nuovo rettore
UNIVERSITÀ DI SASSARI» IL DOPO MASTINO
di Gabriella Grimaldi
SASSARI Un fisico delle particelle alla guida dell’università di Sassari per i prossimi sei anni. Ieri, con 387 preferenze, e dopo una lunga e tormentata campagna elettorale, Massimo Carpinelli è stato eletto rettore dell’ateneo turritano. Cinquant’anni, di Benevento, Carpinelli si è formato a Pisa dove si è laureato con una ricerca condotta nell’università di Stanford, in California. Dal 2006 è professore ordinario nel Dipartimento di Chimica e Farmacia a Sassari e ha anche ricoperto l’incarico di preside nella ex facoltà di Scienze dal 2010 al 2012. L’aula magna della sede centrale dell’università è stato il teatro dove si è svolta la scena finale della sfida elettorale tra cinque candidati alla carica di rettore. Sul campo, ieri erano però rimasti Massimo Carpinelli ed Eraldo Sanna Passino, direttore dell’ospedale didattico veterinario dell’omonimo Dipartimento. Il ballottaggio, che si è svolto all’insegna di una lotta testa a testa fra i duellanti, si è concluso con un vantaggio tutto sommato molto contenuto: 387 voti per Carpinelli contro 355 in favore di Sanna Passino. Segnale, questo, di un grande conflitto avvenuto all’interno del mondo accademico che ha visto alla fine coagularsi i consensi attorno due soli nomi. E infatti la tensione tra gli scranni dell’antica aula era palpabile. Tra i presenti i vertici del Dipartimento di Scienze Mediche, Ida Mura e Andrea Montella, quest’ultimo tra i candidati iniziali che poi aveva ritirato il programma per confluire nella candidatura di Sanna Passino, e lo stesso direttore dell’ospedale veterinario che ha seguito le operazioni di spoglio con grande attenzione seduto in una delle file in fondo alla sala. Tra un sorpasso di appena un voto e molti pareggi le schede venivano estratte via via dall’urna mentre la voce del docente Antonello Mattone, presidente del seggio, delineava, pronunciando i nomi dei due candidati, il futuro dell’università almeno per i prossimi sei anni. E a un certo punto, ma solo verso la fine dello scrutinio dei voti assegnati dal personale docente, è stato chiaro che Carpinelli avrebbe avuto la meglio. Così, pochi secondi dopo la proclamazione del rettore lo scienziato di Benevento, assente per tutta la durata dello spoglio, ha fatto capolino dalla porta dell’aula magna tra gli applausi dei presenti. Chiamato da Mattone a dire due parole al microfono è stato però travolto dall’emozione e non ha rilasciato alcuna dichiarazione. Solo in seguito, dopo aver raccolto abbracci e strette di mano, in primo luogo dall’avversario Sanna Passino e poi dal rettore in carica, fino al 1° novembre, Attilio Mastino, davanti alle telecamere e ai cronisti ha detto che il suo obiettivo «è quello di fare dell’università di Sassari ciò che merita, cioé una delle migliori d’Italia. La più grande risorsa che abbiamo è l’intelligenza e io farò il possibile perché venga valorizzata al massimo. Mi metterò subito a studiare e coinvolgerò le persone che ho incontrato in questi mesi. Persone di grande valore che mi aiuteranno a realizzare un sogno». Tra le preoccupazioni la scarsità di fondi a disposizione e la crisi economica del territorio ma «sono ottimista come lo sono stato durante tutta la campagna elettorale che pure si è presentata complessa». L’ultima considerazione l’ha riservata agli studenti: «La loro curiosità e il loro entusiasmo vanno premiati con un ambiente stimolante basato su ricerca e didattica». Si è conclusa così un’avventura cominciata sulla base di cinque candidature tutte considerate forti: da quella del preside di Agraria, Giuseppe Pulina, ritenuto negli ambienti universitari un cavallo vincente a quella del preside di Medicina Andrea Montella, da quella di Marco Vannini, docente nel Dipartimento di Scienze economiche e aziendali (arrivato a candidarsi in ritardo rispetto agli altri) a quella di Carpinelli e Sanna Passino. Già dalla prima votazione, però, le sorprese non erano mancate quando Carpinelli aveva raccolto tantissime preferenze lasciandosi dietro con grande distacco tutti gli altri. Ecco allora arrivare il ritiro di Montella e Pulina, abbandonati da molti di coloro che avevano promesso il loro sostegno. Nella seconda votazione il vantaggio di Carpinelli era sempre marcato ma l’eliminazione di Marco Vannini con i suoi 122 voti da ricollocare rendeva difficile fare pronostici. E infatti la battaglia si è giocata tutta su una manciata di preferenze. Da oggi dunque il nuovo rettore si prepara a entrare in carica definitivamente, forte di un curriculum a cinque stelle con collaborazioni al Cern di Ginevra dove ha fatto parte di un gruppo di ricerca sul bosone di Higgs. E pure la sua vita privata ha qualche aspetto legato al nuovo incarico visto che il fisico beneventano è stato sposato con l’ex ministro dell’Istruzione e dell’Università Maria Chiara Carrozza la quale a sua volta è stata rettore della prestigiosissima Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Una “parentela” da cui il nuovo rettore Massimo Carpinelli potrebbe ricavare utili consigli per ridisegnare il futuro dell’ateneo turritano.
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
6 - La Nuova Sardegna / Sardegna - Pagina 5
LE REAZIONI
Sanna Passino: «Sconfitto? No, sono il più votato dagli studenti»
SASSARI Trenta voti di scarto sono un sospiro, soprattutto dopo uno spoglio in apnea durato due ore. Un’elezione al cardiopalma, sempre in bilico, voto per voto sino all’ultimo quarto d’ora. Alla fine lo sconfitto è lui, Eraldo Sanna Passino, che tutto si sente tranne che un perdente. «In questo momento sto andando a cena con la mia famiglia – dice – e lo faccio con grande serenità e una certa dose di appetito». Va fiero del grande plebiscito da parte degli studenti, «Posso affermarlo con orgoglio – dice – io sono il rettore degli studenti. Sono partito in una situazione di grande svantaggio e sono riuscito a raccogliere attorno a me il consenso più fresco e più pulito dell’Università, che mi ha votato a stragrande maggioranza». E poi una sottolineatura positiva sulla campagna elettorale: «L’Ateneo ha dato una lezione di grande democrazia alla città. Ha fatto vedere che si può fare politica anche con toni pacati, senza alzare la voce. È stato un momento di profonda riflessione e anche uno spartiacque e un punto di non ritorno rispetto a esperienze elettorali precedenti. Abbiamo dato il meglio di noi stessi. Ora il nuovo rettore dovrà dimostrare grande coraggio e determinazione per affrontare i problemi dell’Università, che in questo frangente di crisi sono difficili. L’Accademia dovrà offrirsi all’esterno con un’immagine solida e forte, tenendo in primo piano tre aspetti fondamentali dei nostri programmi: la sostenibilità, la solidarietà e il ruolo sociale». Anche colui che ha ceduto il testimone è molto contento del suo successore. «Da poco sono stato con Carpinelli a Roma – racconta l’ex rettore Attilio Mastino – l’occasione era la firma dell’accordo tra l’Università di Sassari e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Ho potuto constatare la grande considerazione di cui gode Carpinelli, sono sicuro che riuscirà a dare all’Ateneo una dimensione internazionale e conferirà ancora più prestigio». Il suo pronostico, quando sono state rese note le candidature, non ricadeva su Carpinelli. «Sinceramente credevo ci fosse un contendente più forte. Però posso affermare con sincerità che questa elezione ha rappresentato un momento di grande democrazia, e qualunque fosse stato l’esito l’Università sarebbe andata in ottime mani. Infatti i cinque candidati erano personalità di grande spessore, ognuna in grado di raccogliere in maniera egregia la mia eredità». Poi delle piccole istruzioni per l’uso per chi è all’inizio dell’opera: «A mio parere le prime emergenze da affrontare sono la stabilizzazione dei precari e un ripensamento dell’offerta formativa, puntando a un aumento della produttività dei corsi di laurea. E infine il parere degli studenti, che in questa competizione hanno preso una posizione decisa e palesata anche dal voto di dipartimento: una valanga di preferenze nei confronti di Sanna Passino. «Teniamo a precisare che in qualunque gara elettorale occorre fare una scelta – dice Salvatore Bulla, esponente all’interno del consiglio di amministrazione dell’Ateneo – E la nostra non è stata certamente una scelta contro, perché riteniamo che entrambi i contendenti fossero estremamente validi. Quindi il nostro auspicio è che il rapporto con il nuovo rettore sia all’insegna del dialogo e del massimo coinvolgimento. L’elezione ha dimostrato che gli studenti rivestono un ruolo importante, hanno un peso, lo hanno esercitato ed espresso con il voto e vogliono continuare ad averlo anche in futuro. D’altronde l’Università è degli studenti. Perciò siamo disponibili sin da subito a dialogare in un clima sereno e costruttivo». Lo stesso auspicio vale anche per l’altro rappresentante degli studenti all’interno del senato accademico: «Ci auguriamo che i rapporti con il nuovo rettore siano cordiali e all’insegna del coinvolgimento – dice Giulio Tupponi – Da parte nostra c’è grande aspettativa: infatti riteniamo di fondamentale importanza un rinnovamento complessivo dell’Università. Stiamo attraversando un periodo particolarmente delicato, e se Sassari dovesse scendere al di sotto dei 10mila iscritti, questo diventerebbe un grosso problema. Si rischia di essere declassati al rango di piccoli atenei, con ripercussione a livello di immagine e di finanziamenti. Sarà compito del nuovo rettore quello di valorizzare l’Università, renderla appetibile anche a livello nazionale e attrarre nuovi studenti». (lu.so.)
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA

7 - La Nuova Sardegna / Sardegna - Pagina 4
SINERGIE INTERNAZIONALI IN CRESCITA
Ecco perché aumentano gli studenti che partono per esperienze all’estero
SASSARI E la mobilità internazionale? Da questo punto di vista l’università di Sassari eccelle su scala italiana. E così non ci sta proprio a passare in graduatoria come uno dei tanti atenei pubblici poco attenti su un versante delicatissimo come l’apertura verso il mondo esterno. Nella più recente classifica del "Sole 24 Ore" - ripresa dalla "Nuova" in chiave regionale nell’edizione di martedì scorso - Sassari è collocata al numero 17 su 61 sedi accademiche statali. Quindi in una buona posizione. Che diventa addirittura ottima se si considera come l’elenco non preveda distinzioni tra università grandi, medie e piccole, secondo quanto si può apprezzare invece in altre "griglie" di valutazione, per esempio in quella del Censis. Ma con ogni probabilità i dati presi in considerazione dal quotidiano economico finanziario non sono aggiornatissimi, viste le ultime performance davvero di rispetto toccate dal Nord Sardegna nello specifico settore. «Questo risultato è frutto di un grande impegno nell’internazionalizzazione che ha portato all’incremento costante dei flussi in entrata e in uscita sia per mobilità di studio sia per tirocinio - commentano perciò nell’università di Sassari - I complessivi crediti formativi (Cfu) raggiunti all’estero dagli studenti del nostro ateneo nell’ambito del programma Erasmus, per esempio, sono passati dai 5406,70 del primo anno ai 9883,04 dell’ultimo anno considerato in quest’arco di tempo». Si fa notare poi che, per i Cfu conseguiti per mese dagli iscritti in mobilità studentesca, la media di 3,56 è più alta rispetto ai crediti assegnati per media-mese agli studenti rimasti a Sassari (2,4). «I dati delle mobilità ragioni di studio 2014-’15, del placement 2013-’14 e dell’Ulisse 2013-’14, in fase di elaborazione, sono ancora più notevoli e dimostreranno l’ulteriore crescita in questo campo», sottolineano ancora in ateneo. «Ma al di là di ogni altra considerazione basata sulle statistiche noi crediamo con forza in un modello di studio che comprenda sempre una o più esperienze all’estero - rileva lo storico Piero Sanna, delegato all’internazionalizzazione - I risultati di questi tirocini e di questa formazione sono davanti agli occhi di tutti». «Per capirlo basta allargare l’orizzonte esaminando altri dati, quelli di Alma Laurea, per esempio - spiega il docente - Contro una media nazionale del 10% di ex studenti che hanno fatto esperienze all’estero nel loro corso accademico, il nostro ateneo può vantare tra i suoi laureati una media pari al 17%». «Un numero in assoluto equivalente a quello di Cagliari, che pure ha quasi il triplo degli iscritti», conclude il professore sassarese. (pgp)
 
 
LA NUOVA SARDEGNA

8 - La Nuova Sardegna / Sardegna - Pagina 5
La Fondazione Banco di Sardegna presenta un progetto destinato a 90 atenei del Mediterraneo
L’isola e l’Africa unite sulla via del sapere
di Alfredo Franchini
CAGLIARI Fare della Sardegna il luogo in cui discutere e rilanciare la questione del Mediterraneo. Il progetto, decisamente ambizioso, è stato presentato ieri dalla Fondazione Banco di Sardegna e dalle Università mediterranee, riunite nell’associazione Unimed che raggruppa novanta atenei dei Paesi che si affacciano sul mare nostrum. Nella partita, voluta da Antonello Cabras, presidente della Fondazione banco di Sardegna, e da Franco Rizzi, docente dell’Università Roma Tre, fondatore e segretario generale dell’Unione delle università del Mediterraneo, fanno parte le due università sarde. Migrazioni. «Dobbiamo immaginare tutta la Sardegna, oggi a Cagliari, un domani a Sassari, come il luogo d’incontro tra la sponda Sud e quella Nord del Mediterraneo», spiega Antonello Cabras. Il primo problema che emerge è quello delle migrazioni: «La sponda Nord s’impoverisce dal punto di vista demografico e quella Sud esplode. Un po’ l’inverso di quanto accade in campo economico se pensiamo ai problemi finanziari». Mare nostrum. Nel Mediterraneo, dopo le primavere arabe, molte cose sono cambiate; e la testimonianza diretta è stata portata ieri a Cagliari dal rettore dell’università di Tunisi, Ben Aziza e dalla vice rettore dell’università di Rabat, Rajaa Cherkaoui Moursli, la quale ha sottolineato, con favore, come sia stata una donna la fondatrice della stessa università. Proposta a Soru. «Novanta università assieme», spiega Franco Rizzi, «significa unire il sapere. Si può immaginare un’università senza le mura, come una piazza. Come nella tradizione dei clerici vagantes, quegli studenti che si spostavano in Europa per seguire le lezioni ritenute più opportune». Ma Franco Rizzi per la sua università senza mura vuole andare sul lato pratico: «Voglio fare una proposta a Renato Soru. All’università senza le mura potremmo dare forma grazie al web, grazie alla sua azienda Tiscali». Scavi in Tunisia. Il rettore dell’università di Sassari, Attilio Mastino, professore di Storia romana, dirige gli scavi archeologici di UchiMaius in Tunisia. Ha in programma un’indagine topografica per ritrovare l’accampamento di Annibale a Zama. Mastino cita Cicerone che attribuiva ai sardi le loro origini africane e sosteneva la tesi che la progenitrice della Sardegna fosse proprio l’Africa. Tutti motivi validi «per ringraziare la Fondazione banco di Sardegna che ogni anno consente a tutti gli archeologici del Maghreb di incontrarsi». Erasmus arabo. Ma c’è di più: il Senato accademico - ha spiegato Mastino - ha approvato un programma di scambi per gli studenti con il riconoscimento degli esami sostenuti a Tunisi, a Rabat come a Sassari. Insomma una sorta di Erasmus a tutti gli effetti, stavolta in chiave araba. Il delegato per le mobilità internazionali è Piero Sanna. Il valore della pace. Giovanni Melis, rettore dell’università di Cagliari, ha spiegato qual è l’apporto della ricerca scientifica e degli scambi del sapere in un’area come quella del Mediterraneo, nella sua accezione più ampia, intesa da Gibilterra al Bosforo. In un’area - si è augurato Giovanni Melis - senza più conflitti. Cooperazione. Unimed ha sottoscritto un accordo con la Banca europea degli investimenti perché, oltre ai problemi sociali, è indispensabile realizzare la cooperazione sull’economia dei diversi Paesi. Tra le priorità c’è la cooperazione, lo sviluppo sostenibile, il rafforzamento del patrimonio culturale euro-mediterraneo, le politiche mirate sulla sanità pubblica e sul problema dei problemi: la disoccupazione giovanile.
 
 
 
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9 - La Nuova Sardegna / Sardegna - Pagina 6
Alghero: tre giorni di convegni con specialisti internazionali
Mobilitati 120 ricercatori per fornire le risposte più efficaci
DESERTIFICAZIONE E NUBIFRAGI AI RAGGI X Nuove contromisure
Le risorse legate alla bioeconomia sostenibile possono giocare un ruolo anche nella capacità di affrontare i cambiamenti del clima
di Pier Giorgio Pinna
ALGHERO Effetto serra. Siccità. Desertificazione. Inondazioni. Bombe d’acqua dai contraccolpi violenti, angoscianti, tragici. Oggi tutti gli eventi naturali estremi, tra loro drammaticamente contrapposti, chiamano sempre più a raccolta il mondo scientifico. Dagli allarmi in Sardegna a moderne strategie di reazione in tutto il Mediterraneo. Se n’è cominciato a parlare ieri pomeriggio nel chiostro di San Francesco. Una pre-conferenza dal titolo "Desertification and its relation to climate, environment and agriculture". Affidata a relatori di prestigio. Con uno sguardo a casa nostra. Ma non solo. La paura, su questo versante, è generalizzata: s’allarga in ogni continente. Focus e strategie. Pier Paolo Roggero, docente di Agraria, si è soffermato sulle nuove sfide elaborate nell’Oristanese. «Varare progetti-pilota in grado di mitigare le conseguenze dei cambiamenti climatici». Il naturalista tedesco Norbert Juergens, scienziato dell’ateneo di Amburgo, sulle esperienze fatte in Africa. Con un proficuo dialogo interdiscilplinare. Conclusioni. A cura di Giuseppe Enne, presidente del Nucleo di ricerca sulla desertificazione che fa capo all’università turritana. Un centro ora diretto da un altro professore sassarese, l’economista Luciano Gutierrez, al quale si deve l’organizzazione della prima iniziativa. Meeting e relazioni. Sì, perché l’appuntamento di ieri ha preceduto il clou dei tantissimi altri previsti per oggi e domani a Porto Conte Ricerche. Di fatto, il terzo convegno dell’Associazione di Economia agraria e applicata, organizzato dal dipartimento di Agraria dell’università di Sassari. Con una serie di report e dossier che vedono già mobilitati 120 specialisti arrivati nell’isola da ogni parte del globo. A dimostrazione di come questi sconvolgimenti suscitino difficoltà da affrontare con sempre maggiore efficacia in qualsiasi parte del mondo. Soprattutto per analizzare e promuovere nuove contromisure tese a contenere gli effetti più disastrosi. La memoria. Quasi inutile sottolineare come, nel preoccupante quadro al centro dei lavori, il ricordo collettivo sia subito andato al Ciclone Cleopatra che il 18 novembre scorso si è abbattuto sulla Sardegna, dalla Gallura all’Oristanese, provocando la morte di 19 persone e danni per 650 milioni. E, un attimo più tardi, alle recenti alluvioni che qualche settimana fa hanno prima devastato Santa Teresa e poi, nei giorni scorsi, trasformato in un mare di fango Sorso e le sue spiagge. Estese implicazioni. Spiega il professor Roggero: «Con il Nucleo di Sassari siamo riusciti a entrare nel network internazionale che per conto dell’Onu chiama gli scienziati a dare risposte contro la desertificazione e altri fenomeni estremi. Un’organizzazione che vede in campo solo una quindicina d’istituti per la ricerca in tutto il mondo. Nel Mediterraneo operiamo noi e un gruppo spagnolo. Fra l’altro, in questo momento, si lavora in vista dell’organizzazione della terza conferenza scientifica internazionale che si terrà in Messico nel marzo 2015». I provvedimenti. Tutti aspetti dalle sfaccettature molto ampie, oggi ai raggi X. Con ogni strumento e fattore di forte reazione che può essere dispiegato per contrastare eventi apocalittici. Un focus sul degrado del suolo dal quale dovranno scaturire politiche e strategie per prevenire le catastrofi e ridurne gli effetti. Chance e opportunità. Un po’ quel che tra stamane e domani sera faranno i ricercatori riuniti a Porto Conte. Gli specialisti affronteranno comunque altri argomenti collegati. Difficoltà causate dall’incremento mondiale della domanda della produzioni di cibo. Preoccupazioni per il degrado ambientale. Contromisure nei confronti dei cambiamenti del clima. Timori provocati dagli attacchi alla sicurezza alimentare. Le problematiche. «Negli anni più recenti il consistente aumento dei prodotti agricoli e la loro volatilità hanno minacciato il benessere di milioni di persone in diverse aree del mondo - sottolineano gli organizzatori della due-giorni- E questi aspetti, ancora una volta legati all’agricoltura e alla nutrizione, sono ormai ritornati ai primi punti delle agende politiche di tutti i Paesi». Un insieme di questioni che richiede la predisposizione d’interventi per il management dei rischi. «In modo che individui, famiglie e comunità siano capaci di rispondere ai mutamenti in atto», si fa osservare. Svolte e rimedi. La bio-economia sostenibile può giocare un ruolo chiave. E forse sarà proprio questo convegno a fornire alcune risposte importanti. Fra l’altro, per le molte affinità fra gli indirizzi, le politiche attuate dall’Ente Parco e le tematiche discusse nel meeting, spunta adesso un ulteriore obiettivo possibile: ridurre i divari di conoscenza nella comprensione delle interazioni tra economia, società, ambiente. «Identificando strategie e metodi - viene chiarito in ultima analisi - per reagire con estrema determinazione di fronte a disastri che si ripetono con sempre maggiore frequenza anche alle nostre latitudini».
 
 
LA NUOVA SARDEGNA

10 - La Nuova Sardegna / Fatto del giorno - Pagina 3
La prossima settimana i parlamentari saranno in missione prima a Cagliari e poi a Olbia
IN SARDEGNA LA COMMISSIONE DELLA CAMERA
CAGLARI Missione in Sardegna, all’inizio della prossima settimana, per la commissione sanità della Camera, presieduta da Pierpaolo Vargiu (Riformatori-Scelta civica) e di cui far parte anche il deputato Roberto Capelli (Centro Democratico). Mercoledì e giovedì la commissione sarà prima a Cagliari e poi a Olbia per studiare da vicino il caso San Raffaele. Qualche ora prima della partenza per l’isola, i commissari ascolteranno anche la relazione sul nuovo ospedale del ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Ministro che, ieri sempre nell’aula della commissione di Montecitorio, ha confermato il pieno appoggio del Governo alla Regione per «una pronta conclusione dell’accordo fra Regione Qatar Foundation e Bambin Gesù di Roma». «Con l’ingresso degli investitori stranieri nel sistema sanitario – è stata la dichiarazione del presidente Vargiu – siamo di fronte a un caso rivoluzionario. I nostri ospedali hanno un disperato bisogno di nuove risorse e l’accordo per il San Raffaele apre nuove opportunità di sviluppo, interpreta in modo innovativo il rapporto fra lo Stato e le Regioni e ridefinisce anche proprio il ruolo delle Regioni nella sanità». È una novità rivoluzionaria, per usare le parole del presidente Vargiu, che «la commissione vuole studiare a fondo nella sua prossima missione conoscitiva in Sardegna». Si sa già che i commissari per mercoledì e giovedì convocheranno, a Cagliari e a Olbia, la Regione (di sicuro il governatore Pigliaru e l’assessore alla Sanità, Luigi Arru), i rappresentanti della Qatar Foundation (dovrebbe essere il plenipotenziario in Italia, Lucio Rispo) e quelli del Bambin Gesù. Sarà poi la volta dei rettori delle università, della Asl di Olbia e dei sindaci del distretto sanitario gallurese. (ua)

 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA

11 - La Nuova Sardegna / Economia Sardegna - Pagina 14
Domani e domenica un workshop tutto dedicato all’innovazione
RITORNA IL SALONE DI “SINNOVA”
CAGLIARI Ritorna domani e domenica l’appuntamento con Sinnova, il secondo salone dell’innovazione in Sardegna, organizzato dalla Regione e da Sardegna ricerche. 128 aziende partecipanti, 10 workshop e 16 stand con l’obiettivo di approfondire i temi legati all’ingegneria finanziaria e al web & social media marketing. Durante l’evento le aziende dei settori delle biotecnologie, della biomedicina, delle energie rinnovabili e, per la prima volta, dell’agroalimentare potranno farsi conoscere e raccontare la realtà nella quale operano, valorizzando il frutto del proprio lavoro. Diverse le novità, tra cui un laboratorio di artigianato digitale (FabLab), le stampanti 3d e una corsa per testare una nuova applicazione per podisti che potranno concorrere a un premio che estende l’app per un mese. Tra le altre innovazioni anche il Social Wall del Crs4, una parete multitouch che interagisce con il visitatore permettendogli, attraverso il tocco, di esplorare i vari contenuti e scaricarli. La Sardegna reinveste in ricerca lo 0,8% del pil regionale, ma l’obiettivo è arrivare all’1,4. Secondo la presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, «ci sono soggetti che stanno scommettendo su questo tema al di là dei fattori di criticità. Oggi esistono piccoli agglomerati di aziende che formano una massa critica che gli permette di competere nel mercato internazionale». Per Gianluca Cadeddu, direttore del centro regionale di programmazione, «la chiave è la cooperazione associata alla competenza e questo modello di sviluppo può essere applicato in altre parti della Sardegna».
 


 
12 - La Nuova Sardegna / Cultura e spettacoli Pagina 32
Sardinia Film Festival: oggi e domani a Sassari gli ultimi lavori di Paolo Zucca, Enrico Pau, Salvatore Mereu
CINEMA ISOLANO : IL CATALOGO È QUESTO
di Fabio Canessa
SASSARI In un cupo paese di montagna dell’isola, ai primi del Novecento, l’antropologo e viaggiatore David Herbert Lawrence indaga sulla misteriosa figura dell’accabadòra. Incuriosisce subito dalla sinossi “Bella di notte”, cortometraggio di Paolo Zucca finalista ai recenti di David di Donatello. E la curiosità aumenta per la scelta del regista di raccontare questa storia con il linguaggio dell’animazione. Realizzato tecnicamente dallo studio cagliaritano Shibuya, con la voce narrante di Stefano Accorsi (già diretto da Zucca nel lungometraggio “L’arbitro”), il breve film colpisce per i toni a metà tra il fiabesco e il dark, con le immagini per esempio delle belle di notte da una parte e le scene più forti, anche di morte, dall’altra. “Bella di notte” verrà presentato oggi a Sassari al Sardinia Film Festival nel corso di una serata al Quadrilatero che avrà come protagonista Moviementu, con otto cortometraggi realizzati dagli iscritti all’associazione che riunisce molti operatori sardi del settore cinematografico. Oltre all’animazione di Paolo Zucca saranno proiettati il documentario “Due destini” sui bombardamenti di Cagliari del 1943, firmato da Enrico Pau e Andrea Lotta, “Terzo tempo”, ideato e diretto da Emanuela Bertocchi e Gianluca Nieddu, al quale hanno lavorato numerose maestranze iscritte a Moviementu; “Laissan” di Franca Todde; il documentario “Moguru” di Andrea Cannas; “Full Throttle” di Francesco Piras; “Every day” di Pietro Mele; e infine il videoclip dell’ultima hit di Joe Perrino, “Giovanottello”, diretto da Paolo Carboni. Anche nella giornata di domani, la penultima della rassegna internazionale organizzata dal Cineclub Sassari Fedic che si concluderà dopo un’intensa settimana sabato con le premiazioni, troverà spazio il cinema sardo con la proiezione dei cortometraggi “Grazie a te” di Jacopo Cullin, “Un atto di dolore” di Joe Bastardi, “Culurzones” diretto da Francesco Giusani su sceneggiatura di Federico Lubino, il giovane sassarese scomparso due anni fa che verrà ricordato anche con la consegna della tessera dell’associazione Moviementu ai genitori. Da segnalare inoltre tra gli altri corti in programma venerdì al Quadrilatero anche l’ultimo lavoro di Salvatore Mereu, già presentato all’importante festival di Torino: “La vita adesso”. Non nuovo a lavorare con gli studenti, questa volta Mereu ha seguito un gruppo di universitari all’interno di un progetto formativo dell’università di Cagliari. Ne è venuto fuori un interessante e amaro film che in 17 minuti dipinge un dramma di cui si parla poco. E lo fa da una prospettiva particolare: quella di un bambino. Luca, 10 anni, da quando è rimasto orfano di madre, vive solo con il padre, malato di Alzheimer. Nonostante le difficoltà e le insistenze della zia che spinge per il ricovero dell’uomo, il bambino non vuole cedere e si impegna nel prendersi cura del padre. L’inevitabile abbandono colpisce al cuore, con una bellissima e dolorosa immagine dal balcone: l’ambulanza che si allontana, strappando al bambino il padre.


QUOTIDIANI NAZIONALI

Link: rassegna stampa MIUR

 

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