Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 June 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 11 - Edizione CA)
Pubblica amministrazione: «Si libereranno 15mila posti»
GOVERNO. Il consiglio dei ministri vara la riforma, parte la “Fase 2” di Renzi
 
ROMA L'attesa riforma che rivoluziona la Pubblica amministrazione (articolata in un decreto e in un ddl delega); i superpoteri a Raffaele Cantone presidente dell'Anticorruzione, nominato commissario straordinario dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici; un corposo pacchetto di nomine (Consob, Agenzia Entrate, Istat, Enit, Anac, agenzia beni confiscati). In poco meno di tre ore, Matteo Renzi appena rientrato dal tour asiatico, ha messo nero su bianco, con la sua squadra di ministri, la seconda tranche programmatica, la fase due, quella forse più tormentata dal momento che inevitabile è stato l'intreccio con la polemica tutta interna al Pd nata sulla scia della sostituzione dei due “Gianburrasca” della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, alle prese con la grande riforma del Senato e del titolo V.
L'ITER Il premier dà un nuovo colpo di acceleratore e non nasconde la sua soddisfazione. «Abbiamo approvato un bel pacchetto di interventi: un decreto sulla scuola, un decreto sul processo telematico amministrativo entro il 2015, il decreto sull'identità digitale, il pin per avere accesso a un intervento amministrativo», ha elencato con soddisfazione Renzi. Con la premessa, in particolare sulla Pubblica amministrazione che nulla è blindato: «Ho letto critiche al testo, del tipo che si è snaturato e si è venuti meno agli obiettivi. Per me gli obiettivi ci sono, poi il Parlamento è sovrano. Con le misure varate dal Cdm dimezziamo il monte ore dei permessi sindacali nella Pa».
UFFICI PUBBLICI Il “faro” è una Pubblica amministrazione che sia «più semplice e più digitale», che diventi «partner e non controparte di cittadini e imprese», sottolinea il ministro della Pa e della Semplificazione, Marianna Madia. Nel pacchetto ci sono anche le misure per la crescita, per «rilanciare competitività e investimenti», come sottolinea ancora il premier: c'è il taglio del 10% delle bollette energetiche per le Pmi e la riduzione del 50% dei diritti camerali. Misure che si traducono in «2 miliardi di tasse in meno» per le imprese. Tra le altre novità si dà il via libera alla mobilità del personale anche obbligatoria «fino a 50 chilometri, rispettando lo stipendio del lavoratore». I dirigenti saranno «di fatto licenziabili», quando restano privi di incarico per un certo periodo.
Per la cosiddetta staffetta generazionale, i 15 mila posti per svecchiare la Pa, si libereranno dall'abolizione del trattenimento in servizio. Ma si fissano termini diversi: le “toghe” over-70 in posizioni apicali potranno restare in servizio fino al 31 dicembre 2015.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 38 - Edizione CA)
RICORRENZA IN CITTADELLA
 
Compie 25 anni la sezione cittadina dell'Istituto nazionale di Fisica Nucleare. Per festeggiare la ricorrenza il presidente dell'Infn, Fernando Ferroni, parteciperà a un incontro in programma lunedì alle 10.30 nel Dipartimento di Fisica alla Cittadella universitaria.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 50 - Edizione CA)
Università, la Regione sblocca le risorse
 
Torna il sereno per le casse del Consorzio universitario. La Regione sblocca parte dei fondi e così i dipendenti della cooperativa Ecotopia (che eroga servizi all'università) in sciopero da una settimana perché da nove mesi senza stipendio, potranno finalmente ricevere il dovuto. Già da oggi saranno regolarmente al lavoro. «Siamo riusciti a pagare il saldo 2012», annuncia l'assessore regionale all'Istruzione Claudia Firino che sollecita tuttavia il superamento della fase di commissariamento di Nuoro «per arrivare in tempi rapidi a una gestione stabile e certa. Noi faremo la nostra parte, ma gli altri soci dovranno fare la loro». Destinatari dell'appello Comune e Provincia.
COOP E STUDENTI Soddisfatta la presidente di Ecotopia Gina Loi, ringrazia Regione, politici, associazioni che sono stati vicini alla loro vertenza. «I servizi riprenderanno regolarmente», assicura. Felici anche gli studenti, ugualmente scesi in piazza. «Ora aspettiamo il superamento della fase commissariale», sottolinea il rappresentante Gianni Ragaglia. Sulle novità esprime soddisfazione anche il consigliere regionale del Pd Daniela Forma che nei giorni scorsi aveva presentato un'interrogazione al governatore Francesco Pigliaru. «Ora però», scrive, «bisogna pensare a una riorganizzazione del sistema di offerta del servizio universitario e culturale nuorese». L'associazione Atene sarda dal canto suo commenta: «Una vittoria degli studenti e dei lavoratori, in protesta a causa del decennale immobilismo politico». ( fr. gu. )
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Il Governo convoca Pigliaru
Il Qatar: «Abbiamo il piano B. Olbia? Non dipende da noi»
SAN RAFFAELE. Dopo la firma dell'intesa con i tedeschi vertice Delrio-governatore-Rispo
 
Tutto vero. Il 24 giugno incombe e nella strenua lotta contro il tempo, per l'avvio dei lavori del San Raffaele, il Qatar ha un piano B (Heidelberg), alternativo al piano A (Olbia). Beh, mettere a correre 1,2 miliardi non è uno scherzo neanche per chi, come lo Stato arabo, macina soldi a manetta (ha impiegato due giorni di pompaggio del suo gas per comprare la Costa Smeralda), e dunque non va perso neanche un minuto. Soprattutto se il Capo, lo Sceicco Feisal Bin Thani Al Thani , cognato dell'Emiro, ha dato l'ordine tassativo di aprire il centro con annessa attività di ricerca il 1° marzo 2015. Da quelle parti, gli ordini del Capintesta si eseguono e non si discutono (pena l'epurazione di massa), l'obiettivo non può essere fallito. E così la (seconda) pre-intesa firmata l'altro ieri in Germania - dove il Qatar, titolare del 6% della Deutsche Bank e del 35% della Siemens, è di casa - in un tavolo con Governo centrale, municipalità e la più antica università tedesca, si affianca a quella siglata il 21 maggio a Roma con Matteo Renzi , il governatore Francesco Pigliaru , il plenipotenziario italiano della Qatar Foundation Endowment Lucio Rispo e il sottosegretario Graziano Delrio , uno che, da medico ed ex ricercatore universitario, al progetto crede moltissimo.
IL SUMMIT Ci crede talmente tanto, che ieri, dopo aver appreso della firma nella città tedesca, ha organizzato su due piedi un incontro ristrettissimo a Palazzo Chigi, con Pigliaru (volato a Roma in un batter d'occhio) e Rispo. Delrio è stato chiaro: la Regione deve dare l'ok nei tempi stabiliti. Altrimenti... Beh, il Governo potrebbe avocare a sé la partita trasformandola in progetto di rango nazionale, ma, a parte la figuraccia di una Regione esautorata, questa sarebbe solo l'ultima spiaggia.
Lucio Rispo ieri è stato cercato da mezzo mondo, noi compresi..
C'è un piano B?
«Sì. Preferiremmo fare l'ospedale a Olbia, ma non dipende da noi, ma da voi sardi. Aspettiamo fino alla mezzanotte del 24 giugno: se ci sarà il placet della Regione, il 25 partiremo».
In caso contrario?
«Da buoni imprenditori, ci siamo creati in tavolo parallelo, con un'altra soluzione pronta. La data del 1° marzo va rispettata a ogni costo».
Problemi in Germania?
«Neanche uno. Potremmo comunciare subito».
E in Sardegna?
«È come trattare con i fiorini da un lato, e con ebay dall'altro. Eppoi ci si lamenta perché gli investitori esteri non vengono in Italia».
È vero che un ostacolo serio è il no della Regione a cardiochirurgia e neurochirurgia?
«Sì, è un ostacolo».
Insormontabile?
«Temo di sì. Siamo stati chiari: vogliamo diventare un centro scientifico di altissimo livello e abbiamo indicato le specialità».
Ottimista?
Non mi esprimo. I rapporti e l'interlocuzione con il presidente Pigliaru, Delrio e l'ex governatore Cappellacci sono stati meravigliosi. Se lasceremo la Sardegna, non sarà per colpa loro».
Augusto Ditel
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Attualità – pagina 10
Il Consiglio dei ministri vara un pacchetto corposo di interventi
Renzi: «15mila posti di lavoro, 2 miliardi di tasse in meno alle Pmi»
Appalti, scuola e P.a.
Ecco il super decreto
di Gabriele Rizzardi
 
ROMA La nomina di Raffaele Cantone, che guiderà l’Agenzia Nazionale Anticorruzione, avrà poteri sanzionatori e potrà proporre il commissariamento di aziende sospette. Ma anche l’annuncio di 15 mila nuovi posti nella pubblica amministrazione, nuovi fondi per la scuola e via libera al modello unico per la dichiarazione dei redditi. Dopo gli scandali delle scorse settimane, Matteo Renzi scende nella sala stampa di Palazzo Chigi per annunciare che il consiglio dei ministri ha dato il via libera all’atteso provvedimento che dovrebbe far decollare la fase due del governo. Uno dopo l’altro, il premier elenca tutti i provvedimenti che i ministri hanno approvato a tempo di record. C’è anche l’atteso decreto sulla semplificazione fiscale che contiene le norme sulla nuova dichiarazione dei redditi precompilata. Ma, per vedere la luce, servirà ancora qualche giorno. «Il consiglio dei ministri ha iniziato l’esame del decreto legislativo sulla semplificazione fiscale che il viceministro Casero porterà in Commissione (a Montecitorio ndr) in settimana e che approveremo venerdì prossimo» assicura Renzi, che annuncia anche nuovi posti di lavoro nella pubblica amministrazione. «Ci sono norme sul ricambio generazionale, che permettono di creare 15 mila posti con la modifica dell’istituto del trattenimento in servizio». Gli interventi annunciati sono davvero tanti . E riguardano anche le piccole e medie imprese, «che potranno risparmiare il 10% sulle bollette» (gli interventi sulle Pmi varranno in totale 2 miliardi), i Comuni, che avarnno tutti lo stesso modulo per la Scia e il permesso di costruire. «Abbiamo approvato un bel pacchetto di interventi» spiega Renzi in conferenza stampa. C’è il decreto sulla scuola per assegnare «quote di Patto di Stabilità»ma anche il decreto ministeriale Madia-Padoan sull’identità digitale per gli italiani: si tratta del Pin che consentirà di avere accesso a ogni tipo di intervento amministrativo. Tra le misure annunciate, ce ne sono alcune che non faranno certo piacere a Cgil, Cisl e Uil: i I permessi sindacali nella pubblica amministarazione, saranno dimezzati. Dopo aver spiegato che il sdecreto “sbolcca-Italia” si avrà entro la fine di luglio, Renzi annuncia che il governo sta lavorando «ad un provvedimento ad hoc sulla scuola» e poi passa ad affrontare il problema della corruzione e delle mazzette, facendo capire che il governo punta tutte le sue carte sulla trasparenza: «Su l’Expo di milano partiamo con il pacchetto “Open Expo” che permetterà di avere tutti i dati online». Basterà questo ad evitare il ripetersi di tangenti e mazzette? Renzi incrocia le dita, fa capire che questa volta corrotti e corruttori avranno vita difficile e spiega perché: «L’Agenzia Nazionale Anticorruzione, che avrà anche i poteri attualmente assegnati all’Autorità di Vigilanza sui servizi pubblici, se ha notizie di reati o di arresti potrà proporre commissariamenti». Cantone svolgerà le funzioni di un superprefetto? «In caso di vicenda oscura» spiega Renzi «L’Anac può segnalarla e può disporre un commissariamento ad hoc non dell’azienda ma di quella parte dell’azienda che svolge il lavoro contestato, nominando uno o più commissari ad hoc e redigendo una contabilità separata. Tra i punti che faranno discutere c’è ance il trattenimento in servizio fino al 2015 dei magistrati ultrasettantenni con funzioni direttive, nell’ipotesi iniziale si aveva come termine il 31 ottobre 2014». Renzi, prima di terminare, torna a mostrare i muscoli e risponde a brutto muso al sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, che ieri ha chiamato in causa il Pd ed ha spiegato che lui agiva su imput del partito. «Noi» attacca«non guardiamo in faccia nessuno. Con Orsoni il Pd è stato chiaro. Comprendiamo il suo dramma umano ma, con tutto il rispetto nonostante le sue frasi incredibili verso di me, nel momento in cui uno patteggia è del tutto evidente che non può fare il sindaco».
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Attualità – pagina 11
Statali, fine di un’era: il travet è flessibile
Dalla mobilità al telelavoro fino al voucher baby-sitter, così cambierà la vita degli impiegati
 
ROMA È pronto a cambiare ufficio, addirittura città, ma può anche prestare servizio da casa e permettersi un asilo nido per i figli piccoli. La riforma della pubblica amministrazione stravolge lo stereotipo del travet, che vuole il dipendente pubblico chiuso nello stesso ruolo dall'assunzione alla pensione. Ora tutto può cambiare per un esercito di oltre 3 milioni di italiani, a cominciare dalla mobilità. Con le nuove regole si potrà infatti essere trasferiti da un posto all'altro, da un ministero a un tribunale, ad esempio, purché sia rispettata una distanza massima di 50 chilometri. Si tratta di trasferimenti obbligatori, che non necessitano del consenso del lavoratore, ma potranno evitargli di essere relegato nel ruolo di esubero. C’è poi una flessibilità dal volto umano, o meglio moderno: la riforma apre al telelavoro, con il dipendente pubblico che potrà svolgere il suo compito anche dalla scrivania di casa, tablet in mano. Un cambiamento non da poco rispetto all’immaginario comune che vede l’impiegato alle prese con i tornelli, sommerso dalle scartoffie in ufficio. L'esecutivo dice sì anche alla sperimentazione di forme di co-working, ovvero la condivisione di spazi di lavoro, fino a oggi appannaggio principalmente di liberi professionisti. Ecco che anche per lo statale si apre la possibilità di lavorare in open space, con l’abbattimento delle pareti che finora non solo hanno rappresentato un limite fisico, ma anche simbolico, dividendo il persone in gerarchie nette. Nel co-working inoltre l'organico muta spesso e gli ospiti, come consulenti, sono all’ordine del giorno. Sempre all’insegna dell’avanguardia è lo smart-working, che supera l’orario classico, entrata al mattino e uscita nel pomeriggio. L'intento è rendere tutto più elastico, anche grazie alle tecnologie digitali. Per i dipendenti che sono diventati mamma o papà, il governo propone agevolazioni, attraverso voucher per baby-sitter e convenzioni con asili nido. Per chi è più avanti con l'età, è prevista la possibilità di trasformare il contratto in part-time, anche se con una decurtazione del 50% della retribuzione, fatta salva la contribuzione. I cambiamenti che toccano la dirigenza infine avvicinano ancora di più il mondo del lavoro pubblico a quello del privato. Il “capo” dovrà fare i conti con incarichi limitati a tre anni e se ne rimane privo per troppo tempo potrà perfino essere licenziato.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 21
Università, un futuro senza orticelli
Il candidato rettore Eraldo Sanna Passino parla del grande cambiamento di mentalità necessario per lo sviluppo
di Gabriella Grimaldi
 
SASSARI «In fondo per fare un vero salto qualitativo basterebbe copiare dalle grandi università. Partendo magari dal controllo sulla congruità fra le lauree triennali e quelle magistrali in modo che non ci siano doppioni. E in modo che l’offerta formativa diventi logica e appetibile». È sempre dalla didattica che si parte quando si pensa a un progetto per il futuro dell’ateneo turritano e infatti riguarda proprio la rivisitazione della quantità e della qualità dei corsi uno dei punti principali del programma presentato dal candidato rettore Eraldo Sanna Passino. Nato a Oristano nel 1962 Sanna Passino dal 2007 è professore ordinario di Patologia chirurgica veterinaria nel Dipartimento di Veterinaria e ricopre la carica di direttore sanitario dell’ospedale didattico veterinario. Attualmente è componente del consiglio di amministrazione dell’ateneo sassarese, fa parte del comitato scientifico della Società Italiana delle Scienze Veterinarie e della Società Italiana di Chirurgia Veterinaria di cui è presidente. Ha all’attivo numerose pubblicazioni scientifiche a livello nazionale e internazionale. Ha anche partecipato in prima persona alla “riabilitazione” della ex facoltà di Veterinaria che, prima dell’ispezione di un organismo europeo (Eaeve) per la certificazione dei livelli qualitativi dei dipartimenti di Veterinaria, aveva quasi rischiato la chiusura per mancanza dei requisiti minimi. «Il percorso che abbiamo fatto noi – dice Eraldo Sanna Passino – può essere ripetuto per altri corsi o dipartimenti. La condizione è ovviamente che queste valutazioni vengano fatte da enti terzi e non da organismi interni all’ateneo. In questo modo rischiamo l’isolamento». Quindi spazio alle performance di eccellenza che non mancano ma che devono essere condivise il più possibile «superando le piccole a grandi invidie e le rivalità tra istituti. Spesso non sappiamo cosa fanno i nostri colleghi i quali magari nel frattempo stanno coltivando rapporti interessanti con altri atenei. Ci vuole un lavoro di squadra per ottenere qualunque tipo di risultato». Ma, nonostante la formazione scientifica, Sanna Passino sottolinea che l’università di Sassari deve mantenere alto il suo carattere “generalista”. «Ci vuole attenzione al ruolo sociale del nostro ateneo e quindi, nel mio programma non saranno lasciate da parte le discipline umanistiche che a Sassari vantano una lunga e importante tradizione». Naturalmente non si può prescindere dall’aspetto economico, soprattutto dai tagli che l’università di Sassari, come peraltro le altre italiane, ha subito negli ultimi anni. «Tutti i progetti, da quelli in edilizia, a quelli riguardanti il reclutamento del personale, a quelli relativi all’accoglienza degli studenti, devono essere realizzati a medio e lungo termine tenendo presente sempre il fattore della sostenibilità. Alcune scelte saranno dolorose ma è necessario e urgente sviluppare settori che si occupino costantemente di reperire risorse non soltanto in Regione ma con progetti da finanziare attraverso fondi europei». Infine, la vera sfida, secondo il programma che il candidato rettore ha presentato in più occasioni, è quella di cambiare la mentalità di tutte le persone che operano all’interno dell’ateneo «ma le speranze non mancano e anche la presenza di cinque candidati alla carica di rettore testimonia di una importantissima voglia di partecipare al cambiamento». Gli altri quattro che martedì 17 si sfideranno alle urne sono Giuseppe Pulina, Marco Vannini, Andrea Montella e Massio Carpinelli. Il 25 giugno si terrà l’eventuale ballottaggio, ampiamente previsto. Alle votazioni possono partecipare i docenti e il personale tecnico-amministrativo.

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