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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 June 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    


L’UNIONE SARDA ONLINE
L’Unione Sarda ONLINE di sabato 7 giugno 2014
http://www.unionesarda.it/sport/articolo/2014/06/07/olimpika_oggi_lo_sprint_finale_si_parte_con_l_atletica_leggera-4-371382.html

Giornata finale di Olimpika, le olimpiadi universitarie che per otto giorni hanno concentrato a Sa Duchessa agonisti, amatori, studenti con voglia di divertirsi attraverso lo sport.

07/06/2014, ore 09:07 -
Esaurita la fase di qualificazione, e quella finale del nuoto (che ha visto prevalere Edoardo Lobina di Scienze motorie e Sabrina Atzori di Scienze informatiche) oggi a partire dalle ore 14 verrà colmato il medagliere. Ad aprire le ostilità, l’atletica leggera. Seguiranno le finali di basket, calcio a cinque, pallavolo, tennis e tennistavolo. Alle 19.30, lo start della mezza maratona a staffetta su pista che coinvolgerà squadre composte da cittadini. Di corsa o in camminata, i novelli maratoneti saranno alfieri di un messaggio simbolico: la lotta al femminicidio.
Chiuderanno la serata e con questa la seconda edizione, lo spegnimento del braciere, le premiazioni e lo spettacolo conclusivo. Perché la musica, come lo sport, è strumento di solidarietà e integrazione.
 

 
 
L’UNIONE SARDA 
 
1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 34 - Edizione CA)
Olimpika, oggi lo sprint finale
OlimpiKa si prepara allo sprint. Si disputa oggi la giornata finale delle seconde Olimpiadi universitarie che per otto giorni hanno concentrato a Sa Duchessa agonisti, amatori, comunque studenti con voglia di divertirsi e socializzare attraverso lo sport. Dal 30 maggio, oltre mille concorrenti di sei facoltà si sono cimentati in otto discipline tra i campi del Cus e la piscina di viale Diaz. Numeri che confortano gli organizzatori della manifestazione, l’Università di Cagliari, l’associazione culturale Il Paese delle Meraviglie e il Centro Universitario Sportivo. Nel 2013, l’edizione principe aveva registrato 600 partecipanti iscritti ai vari tornei e oltre 10mila visitatori nell’arco di una settimana, tra gare, serate a tema e concerti.
Esaurita la fase di qualificazione, e quella finale del nuoto (che ha visto prevalere Edoardo Lobina di Scienze motorie e Sabrina Atzori di Scienze informatiche) oggi a partire dalle ore 14 verrà colmato il medagliere. Ad aprire le ostilità, l’atletica leggera. Seguiranno le finali di basket, calcio a cinque, pallavolo, tennis e tennistavolo. Alle 19.30, lo start della mezza maratona a staffetta su pista che coinvolgerà squadre composte da cittadini. Di corsa o in camminata, i novelli maratoneti saranno alfieri di un messaggio simbolico: la lotta al femminicidio.
Chiuderanno la serata e con questa la seconda edizione, lo spegnimento del braciere, le premiazioni e lo spettacolo conclusivo. Perché la musica, come lo sport, è strumento di solidarietà e integrazione.
Cl. M.
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 36 - Edizione CA)
SICUREZZA STRADALE. I dati delle ultime ricerche in un convegno organizzato dall’Università Uccide anche la segnaletica sbagliata
Cagliari è la maglia nera degli incidenti
Nessuno si azzardi a dire “distrazione del conducente”, per giustificare le tragedie della strada. Almeno, se ne guarda bene chi, le cause degli incidenti, le studia secondo metodi scientifici. Si è fatto molto per la sicurezza passiva, cioè sugli accorgimenti che limitano i danni fisici provocati dagli incidenti, e ora si comincia a occuparsi dell’altro lato della questione, cioè la sicurezza attiva: «Sono gli accorgimenti necessari per evitare che accadano gli incidenti». Paolo Fadda, prorettore e docente di Ingegneria, ne ha parlato ieri all’incontro sulla sicurezza stradale che si è svolto nei laboratori della Cittadella di Monserrato, al quale ha partecipato anche l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Paolo Maninchedda. «All’origine degli incidenti», ha spiegato, «spesso c’è la segnaletica stradale sbagliata, o mal sistemata, o ancora troppo presente oppure inutile: i conducenti sono bombardati da informazioni superflue che distraggono dalla guida».
LA MORTALITÀ Anche in Italia, l’obiettivo fissato dall’Unione europea - dimezzare i morti per incidenti stradali tra il 2001 e il 2012 - è stato raggiunto: da 41mila a 27.700, pari a meno 48,5 per cento. Anche la Sardegna è in linea, secondo le ricerche Istat-Aci, ma con differenze interne importanti: secondo i dati del 2012, la maglia nera per i sinistri stradali spetta alla provincia di Cagliari con i suoi 1.235 incidenti, che hanno comportato 26 morti e 1.786 feriti.
LE CAUSE «Troppo facile affermare che un incidente è accaduto perché il conducente era distratto», scandisce Fadda: «Bisogna invece stabilire che cosa l’ha distratto. Ad esempio, perché guida per professione e lo fa da troppe ore, o perché la segnaletica è ridondante, o ancora perché la durata media della vita si allunga e sono quindi sempre di più le persone anziane al volante». Non a caso, il più alto tasso di mortalità stradale riguarda proprio gli ultraottantenni, oltre che una vasta categoria: quella dei ciclisti.
I SEGNALI Ieri i tecnici di Ateneo, Anas, Arst, Regione e ministero delle Infrastrutture si sono confrontati sull’eccesso e sulla sbagliata sistemazione della segnaletica: «C’è molto lavoro da fare, in quel campo», ha detto Fadda. Anche perché l’eccesso di stimoli durante la guida, che distrae chiunque, ha effetti moltiplicati sugli anziani, che sono sempre di più e per niente disposti a mollare il volante. Anche perché, in molti casi, non hanno nessuno su cui contare.
Luigi Almiento
 
 
3 - L’Unione Sarda / Speciale (Pagina 30 - Edizione CA)
L’allarme del prof. Guido Crisponi
Se la terapia chelante è usata male

“Kill or cure”, sembra il titolo di un film di Tarantino. È invece un sofferto allarme, diffuso da autorevoli esponenti delle università sarde, preoccupati dall’uso improprio della cosiddetta terapia chelante, quella - per intenderci - che ha allungato la vita a migliaia di talassemici. La stessa oggi proposta sul Web come rimedio “risolutivo” per patologie cardiovascolari, autismo, malattie degenerative e perfino come trattamento antiaging, antiossidanti e antiradicali liberi. Il tutto - secondo gli studiosi - con rischi gravissimi, anche mortali.
La denuncia, presentata come ennesima speculazione sulle paure dei malati, arriva da una ricerca pubblicata su una delle riviste di Chimica più prestigiose: Coordination chemistry rewiew . Autori: Guido Crisponi, titolare della cattedra di Chimica presso il Dipartimento di Scienze chimiche e geologiche dell’università di Cagliari, con la professoressa Valeria M. Nurchi e le ricercatrici Joanna I. Lachowicz e Miriam Crespo Alonso, unitamente alla professoressa Maria Antonietta Zoroddu e al ricercatore Massimiliano Peana del Dipartimento di Chimica e Farmacia dell’Università di Sassari.
L’équipe di Crisponi si occupa da più di 30 anni delle terapie chelanti, impiegate per ridurre gli effetti tossici dei metalli nell’organismo umano. Il caso più conosciuto, in Sardegna, è quello dei talassemici, che a causa delle ripetute trasfusioni di sangue accumulano una grande quantità di ferro. «Nel lavoro “Kill or cure”, usi impropri della terapia chelante - spiega Crisponi - abbiamo voluto mettere in evidenza come, malgrado il numero estremamente limitato di indicazioni approvate per l’uso di agenti chelanti, la pubblicità per numerosissime diverse applicazioni sia facilmente reperibile sul Web. I termini terapia chelante e chelazione sono sempre più usati da personaggi, che non saprei come definire, che fanno i loro interessi approfittando di persone con tragici problemi di salute».
L’articolo traccia un excursus storico sullo sviluppo della “falsa terapia chelante”, con abbondanti riferimenti alla letteratura scientifica. Già negli anni Cinquanta, negli Usa, si pensava che questi trattamenti potessero essere utili nella cura delle patologie cardiovascolari, «teorie che non hanno trovato conferme negli studi seri fatti successivamente: in pratica, i benefici sono simili a quelli ottenibili col placebo. Questo non ha impedito che si sviluppasse un grande mercato».
La carta vincente dell’operazione è l’impiego del sale sodico EDTA (acido etilendiamminotetracetico), «presentato come una sostanza naturale non tossica, mentre è un prodotto di sintesi: viene spacciato come approvato dalla FDA (Food and droug administration ) degli Usa, ma non è vero. La FDA lo ammette solo in due casi: ipercalcemia e avvelenamenti da digitale che provocano ipercalcemia».
Ma terapie chelanti improprie vengono pubblicizzate anche per l’autismo, sfruttando il dolore dei genitori dei piccoli pazienti e persino per la sclerosi multipla, «nonostante gli studi sul rapporto fra accumulo di metalli e malattie degenerative siano in una fase molto iniziale. Benché questi trattamenti non abbiano alcuna base scientifica, sono proposti al pubblico in maniera così allettante che diventano difficili da contrastare». Non a caso, la FDA ha diffidato certe associazioni di medici che operano sul Web dal violare la legge, ricordando che tutti farmaci chelanti approvati hanno bisogno di una prescrizione. «Perché l’uso non approvato della terapia - precisa Crisponi - si è spesso concluso con danni al paziente, fino alla morte: un rischio inaccettabile in assenza di benefici documentati». Sono ben 11 i casi di morte rilevati dal professore, sulla base della documentazione della FDA. «Per questo, come ricercatori con anni di esperienza su questi argomenti, abbiamo l’obbligo morale e la responsabilità di avvisare i colleghi della comunità scientifica su questi fatti, fornendo loro informazioni dettagliate e precise sui possibili effetti tossici della terapia chelante».
Lucio Salis


4 - L’Unione Sarda / Speciale (Pagina 30 - Edizione CA)
La ricerca al Microcitemico
Beta-talassemia, i successi di Cao e di Galanello

In Sardegna, la terapia chelante richiama il successo nel trattamento della beta-talassemia. È stata impiegata nell’Ospedale Microcitemico di Cagliari prima sotto la guida del professor Antonio Cao, poi sotto quella del suo allievo Renzo Galanello, per “ripulire” il sangue dei pazienti dall’eccesso di ferro accumulato durante le periodiche trasfusione cui dovevano sottoporsi. L’organismo umano non possiede infatti un meccanismo in grado di eliminare naturalmente il surplus di metallo, che produce radicali liberi, con effetti dannosi.
Il primo chelante utilizzato, negli anni Settanta, è stato il Desferal: i talassemici cinquantenni di oggi sono la dimostrazione vivente di quanto abbia avuto successo. Anche se creava qualche problema, legato al fastidio di portare un infusore, abbastanza ingombrante per gli adolescenti. Ma soprattutto a una serie di importanti effetti collaterali, che sono stati nel tempo ridimensionati dai progressi della ricerca. Dopo il Derferal, sono state messe a punto anche altre molecole. Il professor Guido Crisponi, ordinario di Chimica presso il Dipartimento di scienze Chimiche e geologiche dell’Università di Cagliari, si occupa della materia da svariate decine di anni. E spiega che «ci sono una serie di problemi da superare per avere chelanti ideali. Perché provocano sempre effetti collaterali, legati al fatto che non eliminano solo il ferro in eccesso, ma anche lo zinco e il rame, che sono essenziali». Talassemia a parte, la terapia chelante viene impiegata nella cura di una vasta gamma di intossicazioni. Si va da quelle occasionali (il bambino che beve un prodotto chimico da una bottiglia incustodita; il tentato suicidio) ad altre legate a situazioni di inquinamento ambientale. «Per ogni tipo di metallo ci vuole il chelante adatto, ma purtroppo la ricerca in questo campo non è molto diffusa, perché i soggetti interessati sono pochi. Il ferro fa eccezione perché c’è dietro un mercato».
Ma ci possono essere anche intossicazioni da altri metalli, come l’alluminio (molto simile al ferro): in tempi relativamente recenti si è scoperto che l’encefalopatia da dialisi era causata da fluidi utilizzati nell’operazione, che contenevano alluminio.
Negli Stati Uniti si sono invece rilevate nei bambini intossicazioni da piombo, sono a quando, per verniciare le case, sono state utilizzate vernici ricche di quel metallo. Ed è stato trovato un collegamento fra il deficit comportamentale dei piccoli e la quantità di piombo che avevano nel sangue. Attraverso un intenso uso della terapia chelante si è riusciti a ridurre il tasso di piombo, ma il danno neurologico è rimasto. (l.s.)
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 37 - Edizione CA)
CONVEGNO ALLA CITTADELLA
L’11 giugno, alle 10,30, nella sala congressi della Cittadella Universitaria “Biotech e farmaco: nuove possibilità di cura, un’opportunità per il paese”.
 
 
6 - L’Unione Sarda / Cronaca di Oristano (Pagina 52 - Edizione CA)
CAMERA COMMERCIO. Meno occupati, spariscono i giovani imprenditori
L’ECONOMIA È IN COMA  In provincia dati da brivido: «Piena recessione»
Le note sull’economia della provincia, puntualmente elaborate dal Centro di ricerca Crenos su incarico della Camera di commercio, sono di un nero che più nero non si può. Segno meno dominante con qualche timidissimo sprazzo di luce nell’imprenditoria femminile e l’esportazione che registra un segno più di pura consolazione. «Purtroppo è stato un anno nero, scontiamo gli effetti di una crisi devastante e paghiamo errori del passato», è la considerazione del presidente della Camera Pietrino Scanu.
RECESSIONE Quindi? «Recessione», è il sigillo che il presidente affida ai numeri decifrati dalla ricercatrice Margherita Meloni. C’è n’è uno che li condensa tutti: il 99esimo posto nella graduatoria delle 110 province italiane per valore aggiunto pro capite prodotto (4 posizioni in giù rispetto al 2012).
LE FAMIGLIE A scendere, tutto il peggio della crisi. Sedicimila le famiglie che si trovano in condizioni di povertà, il 24 per cento sul totale superiore di 3 punti rispetto alla percentuale regionale e ben 13,5 alla media nazionale. Se queste sono le premesse, il resto non può che essere conseguente nella sua criticità. Gli occupati scendono da 67 mila a 64 mila con perdite rilevanti nelle costruzioni e nei servizi: meno 1.200 e 2.400. Segno che l’edilizia è in frenata e gli uffici pubblici smantellano. «Purtroppo buona parte dell’economia oristanese si regge proprio sui servizi», annota Pietrino Scanu.
LA RICCHEZZA È quella che è: scarsa. Due miliardi 258 milioni, meno 20 milioni rispetto al 2012. Cala la cassa integrazione ma solo perché gli incentivi sono diminuiti, da 16 milioni si scende a 11.
GIOVANI IMPRENDITORI Oristano si conferma una provincia che non attira i giovani imprenditori. L’anno scorso sono scesi a 2.186 dai 3.312 del 2012 con un calo del 34 per cento e «questo ha certamente contribuito a peggiorare il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 35 anni». Cresce del 6 per cento l’esportazione che in termini assoluti resta su livelli minimi. Tiene l’imprenditoria femminile: 7.300 aziende. Praticamente una su due.
Antonio Masala
 
 
7 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 26 - Edizione CA)
IL PROGRAMMA DI OGGI. Lo scrittore statunitense alle 22,30 al Saint Remy con De Mieri
Come si gioca con la letteratura, parola di Lethem
Si continua a girare intorno al tema “I giochi dell’essere” questa sera a Cagliari al festival “Leggendo Metropolitano”. Più precisamente, si parlerà anche di giochi di guerra. Dopo Tijana Djerkovic, che ieri ha partecipato all’incontro sulla lingua, oggi si tornerà a parlare della guerra dei Balcani con Clara Usòn, autrice del romanzo “La figlia” e definita dalla critica spagnola una delle maggiori scrittrici contemporanee, durante l’appuntamento delle 20.30 al bastione di Santa Croce insieme al reporter Domenico Quirico, rapito in Siria e liberato dopo cinque mesi di prigionia. Condurrà l’incontro Cesare Martinetti, vicedirettore de La Stampa.
Un altro incontro da non perdere è quello che alle 22.30 che vedrà protagonista nel piazzale del Bastione di Saint Remy lo scrittore statunitense Jonathan Lethem. Sarà Michele De Mieri a indurlo a raccontare come “Giocare con la letteratura”. Un’ora prima, alle 21.30 al chiostro della facoltà di Architettura, un assaggio della letteratura israeliana con Assaf Gavron, autore “Idromania”, che incontra Antonio Vernier, che è stato docente di Geologia applicata nella facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari. A moderare “Passavamo sulla terra leggeri… come l’acqua” sarà il giornalista Sergio Benoni. Ma la lunga serata si aprirà già dalle 18 (chiostro della facoltà di Architettura) con l’incontro “Imparare fuori dai canoni (anche) con il gioco”: coordinati da Andrea Gavosto (direttore della Fondazione Giovanni Agnelli) si confronteranno Giovanni Biondi, capo dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur, Andrea Benassi, esperto di tecnologia digitale applicata alla didattica, Anna Rita Vizzari, insegnante di Lettere.
Alle 19, al bastione di Santa Croce, “Il gioco del silenzio” con la giornalista Nicoletta Polla Mattiot, Massimo Cuomo, scrittore e imprenditore nel settore della pubblicità on line, e l’autore catalano Pedro Zarraluki.
Alle 19.30 (chiostro della facoltà di Architettura), tavola rotonda fra architetti in “Playground! Perché giocare insieme salverà le città”: Ilene Steingut, direttore della sede di Cagliari dell’Istituto Europeo di Design, dialogherà con Alberto Iacovoni e Matteo Uguzzoni. A chiudere la serata sarà il consueto appuntamento con Francesco Cataluccio che, alle 23 al Teatro Civico di Castello, farà conoscere le Gallerie dell’Accademia, di Venezia. (gr.pi.)
 
 
8 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 55 - Edizione CA)
NUORO. Quaranta lavoratori della cooperativa Ecotopia aspettano da otto mesi
L’Università paralizzata dai dipendenti senza stipendio

Hanno atteso, sperato, stretto i denti, magari mugugnato ma senza mai lasciare i posti di combattimento, nell’illusione che si iniziasse a intravedere qualche spiraglio. Ma, ora dopo otto mesi senza stipendio, per i 40 lavoratori di Ecotopia, cooperativa che garantisce diversi servizi all’Università di Nuoro, la misura è colma. Da settembre la coop non riceve i pagamenti delle fatture e perciò non può più pagare i dipendenti. Questi ultimi ieri mattina hanno restituito le chiavi del Consorzio universitario e da oggi incroceranno le braccia finché non otterranno risposte.
BLOCCO TOTALE Si rischia la paralisi di tutte le attività. Gli operatori di Ecotopia si occupano della biblioteca accademica, delle segreterie dei corsi di laurea, del tutoraggio e del front-office. Oltre che delle fondamentali pulizie di uffici, aule e laboratori di ricerca della facoltà di Scienze ambientali e forestali: in via Salaris, a Sa Terra mala, a Carta Loi. Un bel guaio, in un periodo di esami, lauree e battute finali dei master. C’è il serio pericolo che lunedì studenti (il primo problema è quello igienico-sanitario) docenti e impiegati si trovino cancelli e portoni sbarrati.
LA COOPERATIVA «La scelta di restituire le chiavi dei locali che ci erano state consegnate 20 anni fa», spiega la responsabile di Ecotopia Gina Loi, «non è certo arrivata con leggerezza. In tutti questi mesi siamo andati avanti cercando di fare il nostro dovere al meglio, ma ora non è proprio più possibile andare avanti. Questo è un tentativo estremo di uscire dall’impasse, ma se la situazione dovesse perdurare saremo costretti ad attivare le procedure di licenziamento. Ricordiamoci che stiamo parlando di circa 40 persone che non riescono più a pagare l’affitto, le bollette e che nonostante le difficoltà finora hanno continuato a lavorare senza stipendio per senso di responsabilità. Chiediamo al Consorzio solidarietà». Franca Guiso, portavoce dei lavoratori, aggiunge: «Siamo consapevoli dei disagi che creiamo, ma la disperazione è tanta, e ce ne prendiamo la responsabilità».
IL CONSORZIO La delegazione, ieri, viene ricevuta da una dirigente, Luisa Mattu. «Comprendiamo tutte le ragioni e siamo vicini a questi operatori», dice, «ma confesso che confidavamo in una protesta più contenuta, un sit-in, ma non un fermo di questa portata. Mi prenderò questa fine settimana per riflettere sul da farsi. Purtroppo però temo saremo costretti ad attivare le procedure per la contestazione di interruzione di pubblico servizio. Con tutto ciò che ne consegue».
Francesca Gungui


9 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 55 - Edizione CA)
Congelati in Regione oltre tre milioni
Il commissario straordinario del Consorzio Caterina Loi ieri non può essere presente nel momento in cui la cooperativa Ecotopia consegna le chiavi dando di fatto inizio alla sciopero. Ma mentre i lavoratori si confrontano con la dirigente Luisa Mattu, telefona e illustra la situazione. «Il motivo per il quale non siamo in grado di onorare i nostri impegni con Ecotopia è che la Regione ci deve ancora trasferire il saldo 2012 e quello relativo a tutto il 2013». Poi cerca di rassicurare gli operatori in protesta. «Due giorni fa ho avuto un incontro con l’assessore regionale», dice, «mi ha assicurato che entro la prossima settimana sarà sbloccata una parte dei fondi e destinata al Consorzio. Speriamo che questa volta sia davvero così».
 
 
 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
10 - La Nuova Sardegna / Sassari - Pagina 20
Tasse d’ateneo invariate con sconti per i più bravi
 
UNIVERSITÀ»NESSUNA STANGATA
di Andrea Massidda
Per il prossimo anno accademico i tributi degli studenti non subiranno aumenti
Il rettore Attilio Mastino: “Con questa crisi è impossibile gravare sulle famiglie”

SASSARI Almeno per il prossimo anno accademico la tanto temuta stangata delle tasse universitari non arriverà. Anzi, non solo si può considerare scongiurato l’aumento dei tributi di frequenza, ma addirittura per gli studenti più meritevoli sono in programma nuove premialità e i versamenti si potranno fare in tre rate. Ad annunciarlo è il rettore Attilio Mastino, che ribadisce come per ogni iscritto alle facoltà turritane l’importo da versare resterà in media di 500 euro (uno dei più bassi d’Italia) e che questa decisione è stata assunta dal consiglio d’amministrazione dell’ateneo nella speranza di raggiungere due obiettivi: non gravare esageratamente sulle famiglie degli iscritti proprio in un momento di profonda crisi economica, ma anche incoraggiare le immatricolazioni, in vistoso calo sin dal 2011. Le premialità. La nuova normativa non prevede pertanto alcun aggravio a carico degli studenti, ma al contrario diversi interventi migliorativi. «Ad esempio - chiarisce Mastino -, chi che nel corso dell’anno accademico maturerà almeno 40 crediti formativi su 60 avrà diritto a una riduzione di 50 euro sull’importo delle tasse». Si tratta di una misura premiale che si aggiunge a quelle che erano già a regime e che sono state confermate. Già ora, infatti, gli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità con il massimo dei voti e che si iscrivono per la prima volta a corsi di laurea triennale o magistrale, per il primo anno sono esonerati dal pagamento della seconda e della terza rata di iscrizione. Non solo: gli studenti che conseguano il titolo finale con 110 e lode entro la sessione estiva dell’ultimo anno in corso, avranno diritto al rimborso della seconda e terza rata versata. Un altro piccolo ritocco in positivo riguarda l’importo dovuto per il rilascio della pergamena: da quest’anno il bollo da 16 euro è compreso nei 30 euro complessivi del contributo. «Per andare incontro alle famiglie - aggiunge il prorettore Laura manca - è stata riconfermata anche la ripartizione in tre rate della tassa dovuta». Ma come è stato possibile mantenere inalterate le quote d’iscrizione all’università? Mastino, a fine mandato, rivela il segreto con un certo orgoglio. «Abbiamo chiuso in attivo il bilancio 2013 - dice - e vorrei sottolineare che il Fondo di finanziamento ordinario è diminuito dagli 80 milioni del 2009 ai 68 del 2014. E nello stesso periodo il costo del personale è sceso da 80,5 a 68,9 milioni». Fuori corso. Ciò che emerge chiaramente da questi provvedimenti è che, dunque, l’impianto generale della contribuzione studentesca all’Università di Sassari mira ancora ad agevolare gli studenti meritevoli e quantomeno a scoraggiare i quelli inattivi e fuori corso. Una politica che pian piano sta dando i suoi frutti, se è vero che gli studenti “parcheggiati” sono passati dai 5.385 del 2011 (38,6 per cento) ai 4.815 (35,4 per cento), mentre i laureati tra il 2008 e il 2013 sono cresciuti di 220 unità, attestandosi a quota 2.083.Cresciuti, anche se di pochissimo, gli iscritti regolari attivi, cioè quelli che ottengono almeno 12 crediti all’anno (l’equivalente di un esame). Esenzioni. L’ateneo turritano ha inoltre deciso di estendere l’applicazione delle clausole di reciprocità previste dal programma Erasmus anche agli accordi bilaterali con le università e con gli istituti d’istruzione superiore dei Paesi del Nord-Africa e del Medio Oriente, assicurando l’esenzione da ogni tassa agli studenti della sponda Sud del Mediterraneo. Calo degli iscritti. Tutto perfetto? Non esattamente. Uno dei problemi che dovrà affrontare il successore di Attilio Mastino sarà quello del brusco calo delle immatricolazioni. Se non è allarme rosso, poco ci manca. Basti pensare che nel 2008 gli iscritti ai 51 corsi di laurea attivi erano 17.248, mentre il numero è sceso a quota 13.571.
 

11 - La Nuova Sardegna / Sassari - Pagina 20
Carta multiservizi per semplificare la vita degli iscritti
SASSARI. Una carta multiservizi per semplificare e migliorare la vita degli oltre 13mila studenti iscritti all’ateneo turritano. Tra le iniziative di prossima attuazione da parte dell’Università, una delle più interessanti è sicuramente quella che - grazie a un accordo con l’Ersu - prevede appunto l’implementazione della tessera magnetica emessa dal Banco di Sardegna con funzioni di carta di credito e carta corrente ricaricabile (nella foto). Il servizio dovrebbe entrare in funzione tra breve ed è dedicato a tutti gli studenti iscritti ai corsi di laurea e post laurea. Non solo la tessera elettronica è integrata con i servizi Ersu e con quelli del Sistema bibliotecario, ma sulla carta verranno accreditati anche tutti i rimborsi dell’ateneo. (a.m.)


 
12 - La Nuova Sardegna / Lettere e commenti - Pagina 15
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA
Meglio intitolarla a Grazia Deledda
Proprio nei giorni scorsi la Nuova ha dedicato due pagine alla proposta di intitolare la Biblioteca universitaria a Enrico Berlinguer, idea che può suscitare alcune perplessità. Infatti, nessun esponente politico, anche sassarese, nella storia della Repubblica è mai stato il leader “di tutti”, e ciò cozza evidentemente con la fisionomia cosmopolita dell’istituzione universitaria e con la sua propagazione di cultura in ogni direzione, la quale deve diffondersi al di là di ogni credo politico e religioso. Sarebbe più significativo e rappresentativo dedicare la Biblioteca a un sardo che si è distinto a livello mondiale in campo umanistico o scientifico. Non serve forse ricordare che abbiamo avuto una donna premio Nobel per la letteratura, che ha davvero portato la “sardità” in tutti i continenti - con luci e ombre - svelando arcani della nostra plurimillenaria civiltà, dei costumi, della fede al mondo intero. Deledda ci rappresenta tutti, e non appartiene a un breve periodo, ma è ormai consegnata, nella gloria dei grandi scrittori, alla storia stessa del mondo.
Antonio Soro
 
 
13 - La Nuova Sardegna / Nuoro – Pagina 34
I 33 addetti della coop, da mesi senza salari, consegnano le chiavi dell’ateneo: Sos per 700mila euro
UNIVERSITÀ IN RIVOLTA, NIENTE FONDI
di Valeria Gianoglio
NUORO «Ecco le chiavi, noi, in queste condizioni, purtroppo, e nonostante tanti sforzi e l’amore che proviamo per questa università che abbiamo visto crescere, non siamo più in grado, di pagare gli stipendi dei dipendenti, e di garantire la prosecuzione dei servizi. La Regione ci deve più di 700mila euro di fondi arretrati». Sono passate da poco le 10.30 di ieri mattina, i corridoi della segreteria dell’ateneo nuorese, in via Salaris, sono tutto un pullulare di telecamere, microfoni, sconforto e tanto malumore, e Gina Loi, da 20 anni alla guida delle cooperativa che gestisce i servizi tecnici e amministrativi per l’ateneo barbaricino, davvero non ne può più. Insieme ai suoi collaboratori, soci e dipendenti, insieme ai 33 che da tre mesi non vedono nemmeno un solo euro di sudato stipendio, insieme pure a una nutrita delegazione di studenti dei corsi di scienze ambientali e forestali giunti lì in segno di solidarietà, Gina Loi ha appena consegnato alla segretaria del Consorzio universitario nuorese, le chiavi della sua attività. E, idealmente, anche quelle dell’università che da ieri, infatti, ha i cancelli sbarrati. Porte chiuse nella sede di Sa Terra Mala, idem in quella di Carta Loi. E un mucchio di studenti di scienze ambientali e forestali che vagano in attesa di tempi migliori, e che manifestano, tuttavia, la loro solidarietà e vicinanza. Così, come del resto, fanno anche i docenti universitari. A cominciare dal preside del corso di Scienze ambientali, Pietro Luciano. È una storia lunga, questa dell’università nuorese e dei fondi regionali che ogni santissimo anno non arrivano mai quando dovrebbero. è una storia fatta di continui solleciti a Cagliari, vibrate proteste, a volta anche inviti più dolci. La storia. purtroppo, si ripete a scadenze più o meno regolari: ogni qual volta i 33 dipendenti della cooperativa Ecotopia, stufi di dover aspettare stipendi che non arrivano – perché la Regione non ha trasferito i finanziamenti dovuti al Consorzio universitario dal quale dipendono – decidono di portare in pubblico la loro protesta. Lo hanno fatto anche ieri mattina, consegnando le chiavi dell’università alla segreteria del Consorzio. E interrompendo così i servizi nelle diverse sedi dell’ateneo nuorese. «Ma se i fondi arretrati non dovessero arrivare subito – aggiungono – tutti e 33 rischiamo il licenziamento». «Siamo 33 persone – precisano – che da tre mesi non ricevono un euro, e che non riescono a pagare le bollette e l’affitto. Ma che, finora, hanno continuato a lavorare senza stipendio per senso di responsabilità nei confronti di centinaia di studenti che hanno scelto di studiare a Nuoro». Per l’esattezza, è dalll’agosto 2013, che la cooperativa non vede un euro, ma fino a tre mesi fa, era riuscita comunque a pagare gli stipendi ricorrendo ad anticipi di cassa o a prestiti. Ma negli ultimi tre mesi, poi, non è riuscita più a ricorrere ad alcun espediente. Ed è stato il tracollo, condito da decine di promesse da parte della Regione che non si sono mai tradotte in realtà. «La mancata corresponsione – scrivono gli stessi dipendenti su internet – da parte della Regione Sardegna dei soldi, già deliberati in finanziaria e in giunta Cappellacci, deliberazione numero 53/53 del 20 dicembre 2013, del fondo Unico per 2013 per le sedi gemmate, sta soffocando e umiliando il Consorzio Universitario Nuorese che con le casse vuote non può pagare quanto dovuto a noi e non solo». Da oggi, dunque, l’università è di fatto paralizzata: ingressi sbarrati, servizi sospesi. In attesa che arrivino i fondi, e con essi tempi migliori.


 
14 - La Nuova Sardegna / Nuoro - Pagina 34
Caterina Loi: l’assessore Firino ci ha garantito una soluzione
«LA REGIONE RISPETTI LE PROMESSE»
NUORO «Capisco bene le ragioni dei dipendenti della cooperativa, l’auspicio è che adesso la Regione cambi davvero marcia e assegni al Consorzio universitario i fondi arretrati. Perché senza non si può programmare nulla, né far funzionare l’università». In tre anni e mezzo che è alla guida dell’ateneo barbaricino, non si contano le volte nelle quali il commissario del Consorzio universitario, Caterina Loi, ha dovuto utilizzare i termini “fondi che non arrivano”, e “ritardi della Regione”. E se anche è stufa di ripeterli, riesce a nasconderlo bene. Più che rabbia, in realtà, Caterina Loi, sprizza sconforto. Anche se, tiene a precisare, l’università nuorese nei suoi tre anni e mezzo di gestione, ha raddoppiato le immatricolazioni e fatto partire il corso di Giurisprudenza. I successi, insomma, non sono mancati, ma sono sempre stati accompagnati da sfiancanti solleciti verso la Regione per ricevere i fondi dovuti. Caterina Loi, i conti, a forza di ripeterli, ce li ha bene impressi nella mente. Probabilmente le compaiono anche durante il sonno, come un incubo. «La vertenza – spiega – parte dalla giunta scorsa con un arretrato che riguarda il saldo 2012 e tutto il 2013. All’appello mancano 560mila euro del 2012 e due milioni e 560mila euro del 2013». «I nostri solleciti – aggiunge non sono mancati, ma la Regione ci ha detto che bisognava aspettare. L’assessore Claudia Firino, proprio in questi ultimi giorni, ci ha detto che probabilmente avremo la liquidazione dell’arretrato in poco tempo». (v.g.)



 

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