Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 May 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
Monumenti aperti, è boom
Prima giornata di visite: più di 24mila presenze
Il sito più affollato è l'Orto botanico, oggi giornata ricca di appuntamenti
 
Il caldo non ha scoraggiato curiosi e appassionati, anche se forse ne ha indirizzato molti verso gli spazi chiusi o ombreggiati anziché verso aree affascinanti ma soleggiate come Tuvixeddu (1.190 visitatori) e Anfiteatro romano (1.200). Le due “star” sono così state superate dall'Orto botanico (1.830 accessi) e dal Palazzo del rettorato (1.304 tra sale del rettore, aula magna e sala settecentesca). L'ospedale civile è stato visitato da circa mille persone, la mostra sui Giganti di Monte Prama da 832, la Cittadella dei musei da 590. Le due torri pisane hanno totalizzato 1.300 firme. Successo anche per il Laboratorio di Restauro sul colle di Bonaria: 200 visitatori. E i grandi numeri sono attesi per oggi, con quasi tutti i siti aperti ininterrottamente dalle 9 alle 20 e una lista imponente di eventi collaterali, con musica, spettacoli, reading.
DEDICA A LILLIU Il via ufficiale ieri mattina a Tuvixeddu, con una presentazione cui hanno preso parte anche gli assessori regionale e comunale alla Cultura, Claudia Firino ed Enrica Puggioni. Il sindaco Massimo Zedda ha ringraziato le migliaia di volontari che in questi 18 anni hanno animato la manifestazione e i grandi studiosi («e molti non ci sono più») per opera dei quali i tesori archeologici, storici e culturali della città e dell'isola sono stati scoperti, studiati e affidati a noi: «Per esempio Giovanni Lilliu». A sorpresa, fra i primi a visitare la necropoli, l'ambasciatore del Qatar.
TUVIXEDDU A Tuvixeddu il percorso parte dai cancelli di via Falzarego, presidiati dai banchetti delle associazioni Legambiente e Amici di Sardegna. A fare da guide, gli studenti del “Pertini” e della “Spano-De Amicis”: sono loro a raccontare i due millenni e mezzo la storia del “colle dei piccoli buchi”. Ce ne sono migliaia, rettangolari, scavati nel calcare e sopravvissuti a decenni di attività estrattiva: non molto spettacolari, a vedersi, ma ognuno è l'imboccatura di una tomba a pozzo profonda dieci metri, sul fondo della quale si apre la camera di sepoltura, decorata e ricca di omaggi a dèi che si chiamavano Bes o Astarte. Si gira al largo dalle tombe, lungo un percorso protetto da transenne. L'ultima tappa è l'enigmatico edificio che ospiterà il centro servizi: attivarlo è una delle priorità del Comune, con la sistemazione di fontanelle e panchine. «Il sito resterà aperto al pubblico tutti i giorni - sottolinea l'assessore Puggioni - e per tre giorni la settimana ci saranno visite guidate».
ANFITEATRO Operazione pulizia riuscita. Nei giorni scorsi, dall'area che circonda il più spettacolare monumento della Sardegna romana è stato portato via di tutto: bottiglie rotte, rifiuti di ogni genere, perfino carcasse di animali. All'Anfiteatro, ieri, l'unico segno di degrado era ciò che resta delle strutture di legno installate a suo tempo: gradinate, box biglietteria, baracca dei camerini. Rimossa la platea di legno, ora è ben visibile il corridoio circolare e le fosse , le tre cavità che in epoca romana ospitavano i macchinari scenici per i giochi (scontri fra gladiatori, scene di caccia) e, la più grande, elefanti e orsi, troppo grossi per stare nelle celle lungo i corridoi, dove venivano tenuti leoni e altre belve. Queste venivano fatte combattere tra loro ma anche con schiavi, condannati a morte e, forse, cristiani.
IL FUTURO A raccontare il passato sanguinario di questo gioiello di calcare, i bambini dei circoli didattici di via Garavetti e di Is Mirrionis, ma anche i volontari dell'associazione Specus: suo l'appalto per manutenzione, vigilanza e visite guidate all'Anfiteatro e a Tuvixeddu per un anno. «L'Anfiteatro - annuncia Enrica Puggioni - resterà aperto per tre giorni la settimana, con le visite guidate. Intanto continueranno i lavori, in accordo con la Soprintendenza, per la rimozione delle parti in legno e la messa in sicurezza». Il sindaco rivela: «Le rocce coperte dalle parti in legno hanno problemi: umidità, muffe, muschi. Ci vorrà tempo». Ci saranno di nuovo concerti all'Anfiteatro? «La precedenza assoluta va alla tutela del bene culturale e alla sua leggibilità», risponde Puggioni: «Se sarà possibile fare spettacoli, si faranno. Ma non certo per cinquemila spettatori: pensiamo a mille».
Marco Noce
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
La società civile: «Basta privilegi coi soldi pubblici»
 
Magari sembrerà drastica la soluzione ipotizzata dallo scultore Pinuccio Sciola , che ricorda cosa disse un vecchietto negli anni '70 in tema di pensioni ai giovani: «Va bene se si lasciano castrare. Vivere gratis e fare l'amore è troppo». Ma anche senza metodi eccentrici, nel mondo della cultura, dell'arte, dello sport e del sociale non c'è uno che non approvi la campagna contro Vitalizio Precoce. «Come si può non concordare?», chiede lo stilista Antonio Marras . «Domanda retorica», per Giorgio Porrà di Sky.
Il suo collega Rai Ivan Zazzaroni non ha «nessun dubbio sulla retroattività». «Bisogna vedere se è praticabile», riflette l'avvocato Luigi Concas , «ma sono d'accordo con la proposta». Lo scrittore Salvatore Niffoi è colpito dall'entità degli assegni: «Mia moglie, dopo 30 anni in Comune, prende 900 euro». Don Ettore Cannavera fa due calcoli: «Alla Collina, coi 5mila euro mensili della presidente Lombardo avvio al lavoro dieci ragazzi». «Più che fare noi le petizioni, dovrebbero essere loro a restituire tutto», dice Gigi Riva. La pensa come lui lo scrittore Marcello Fois , scandalizzato per chi «prende il quintuplo delle persone normali senza aver lavorato un giorno». Per lo storico Manlio Brigaglia , «i politici potrebbero devolvere il 10% allo Stato».
Il direttore del Foglio Giuliano Ferrara fa sapere di aver dato il buon esempio, non chiedendo la pensione da europarlamentare. E i diritti acquisiti? «Hanno avuto già tanti privilegi», nota l'ex direttore della sede Rai di Cagliari Romano Cannas . Il rettore dell'Università di Cagliari Giovanni Melis spera che non si tocchino i diritti di altre categorie: «Però è giusto avere regole uguali a quelle nazionali». Il suo collega di Sassari, Attilio Mastino , chiede invece uniformità «coi normali lavoratori». Il pubblicitario Gavino Sanna ha provato «vergogna» vedendo il caso sardo sui media nazionali. «Sembra un film», fa il regista Filippo Martinez , «emergono cose inimmaginabili». Aderiscono alla campagna l'ex magistrato Mario Marchetti , il blogger Insopportabile , il giornalista e scrittore Paolo Pillonca , il corrispondente da Bruxelles del Corriere della Sera Luigi Offeddu . E ancora Maria Paola Masala , storica firma della cultura per l'Unione Sarda, Stefano Deliperi , presidente del Gruppo di intervento giuridico, e l'ex assessore regionale Maria Antonietta Mongiu.
«Basta privilegi, con questa crisi servono esempi positivi», è l'invocazione di Enzo Costa , presidente nazionale Auser ed ex leader della Cgil sarda. Pensieri condivisi, nel mondo del sociale: don Marco Lai , delegato regionale della Caritas, pensa che «uniformare le norme sarde e nazionali sarebbe un segnale di equità». «Un atto di rispetto per le persone normali», aggiunge Luca Murgianu , presidente di Confartigianato. E Manolo Mureddu , da anni in prima fila nelle battaglie dei cassintegrati Alcoa, trae una conclusione amara: «Noi lottiamo da una vita per i nostri diritti, mentre la casta fa molto in fretta le leggi che garantiscono i diritti dei politici».
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Speciale (Pagina 28 - Edizione CA)
L'Università di Sassari: ok alle gomme allo xilitolo
Sorpresa: vino, caffè e cioccolato fanno un gran bene al sorriso
 
Tutti lo sanno: il miglior strumento per un sorriso perfetto è lo spazzolino. Lavarsi i denti dopo i pasti è la prima regola per una buona igiene orale, ma in pochi sospetterebbero che si può prevenire la carie anche a tavola.
Esistono infatti alimenti che interrompono o attenuano l'azione dei batteri responsabili della patologia. Il paradosso diventa più incomprensibile sapendo che tra questi uno dei più efficaci è il cioccolato. Questo almeno è emerso dal ventunesimo Congresso Nazionale dei Docenti Universitari di Odontoiatria. Gli esperti sono stati unanimi nel dare al cioccolato la capacità di prevenire la carie e ritardare la fisiologica perdita di smalto con l'età avanzata. Anche se ricco di zuccheri, i primi responsabili di una dentatura malata, il cioccolato, rigorosamente fondente, contiene in realtà sostanze antibatteriche capaci di arginare in maniera naturale la diffusione dei batteri patogeni. Anche il caffè, nonostante la capacità di macchiare lo smalto dei denti se bevuto in dosi eccessive, conterrebbe determinate sostanze utili all'igiene orale. Ma l'elenco di cibi e bevande che non devono mancare in una dieta anti carie non finisce qui.
Alcuni ricercatori dell'Università di Pavia sostengono che particolari sostanze del vino rosso avrebbero un'azione profilattica. Restando nel campo delle bevande alcoliche perfino la birra darebbe una mano ai dentisti: dal Giappone sono convinti che la porzione del luppolo scartata nella produzione della bevanda più amata dopo l'acqua avrebbe effetti postivi su denti e gengive grazie ai suoi antiossidanti naturali. Dall'ateneo di Pavia arriva l'ok anche a cicorie e funghi, ricchi di un altro antibatterico naturale: l'acido chinico. Sì inoltre ai mirtilli rossi e agli antiossidanti in essi contenuti; e a latte e yogurt, perfetti per nutrire lo smalto. Infine la verdura cruda: le sue fibre, una volta masticate, simulano l'effetto pulente del filo interdentale negli spazi interdentali.
E le gomme da masticare senza zucchero? Mantengono le promesse fatte contro la carie? Così sembrerebbe secondo una ricerca condotta su 153 bambini dalla Clinica odontoiatrica dell'Università di Sassari in sinergia con il Centro di collaborazione Oms per l'epidemiologia e l'odontoiatria dell'ateneo di Milano. Il tanto pubblicizzato xilitolo riduce effettivamente la presenza nella saliva dello streptococcus mutans, il batterio nemico numero uno nella guerra alla carie.
Il menù ora è completo. Per un sorriso più sano e splendente non resta che sedersi alla tavola giusta. ( l.m. )
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 53 - Edizione CA)
Mogoro
Premiati 4 neo laureati
 
Quattro premi di laurea per altrettanti giovani diventati dottori lo scorso anno. L'amministrazione di Mogoro ha scelto i vincitori della quarta edizione del concorso per le tesi di laurea dei cittadini con l'obiettivo di favorire gli studi universitari e premiare il merito. Il primo premio di 2 mila euro è stato assegnato ad Andrea Pianu laureatosi con 110 e lode in chimica e tecnologie farmaceutiche; secondo e 1.500 euro a Rita Piras, 110 e lode in informatica; terzo premio e 1000 euro per Daniele Piras che ha conseguito una laurea in scienze e tecnica delle attività motorie con la votazione di 110. Quest'anno per la prima volta è stata premiata una tesi dedicata allo studio del territorio: 1500 euro per Gianni Atzeni, che ha realizzato un progetto per un centro di artigianato a Mogoro, col quale si è laureato in architettura delle costruzioni con 108. ( an. pin. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 19
campus universitario
Un progetto per l’ex brefotrofio di viale San Pietro
 
SASSARI Non nasconde la soddisfazione, il rettore Attilio Mastino, per il bel gruzzolo che la Regione trasferirà a breve nelle casse delle due università sarde. Oltre duecento milioni di euro «per rendere competitive due istituzioni importantissime», ha detto il presidente Pigliaru e il rettore concorda aggiungendo che le opere di edilizia potranno finalmente essere portate a compimento. Ma ha anche parlato dell’accoglienza degli studenti fuorisede, che negli ultimi mesi ha infiammato il dibattito politico cittadino. L’argomento è stato affrontato a Cagliari perché tra i fondi per l’università figurano anche 40 milioni destinati all’Ersu per il campus universitario. «Nel corso dell’incontro con il presidente Pigliaru – ha detto il rettore – ho dato la notizia che l’università dieci giorni fa ha presentato alla direzione dell’Ersu un progetto per la realizzazione dell’ostello nell’ex brefotrofio di viale San Pietro. L’ipotesi sarebbe quella di cedere all’Ersu la struttura per 5 miloni di euro. L’ente per il diritto allo studio dovrebbe poi provvedere alla ristrutturazione che secondo i nostri uffici tecnici costerebbe intorno ai 15 milioni di euro. Ci sarebbero dunque ancora 20 milioni tra finanziamenti regionali e fondi Fas per realizzare residenze universitarie che possano ospitare gli studenti fuorisede». Il consiglio di amministrazione dell’Ersu ha quindi sul tavolo il progetto della struttura di viale San Pietro e adesso dovrà decidere se accettare questa proposta oppure optare per i bandi pubblici che coinvolgerebbero gli imprenditori privati con le loro proposte. «Il vero ostacolo – conclude Mastino – è la destinazione d’uso che al momento è sanitaria e non alberghiera. Sarebbe dunque necessaria una variante». (g.g.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 22
università
Presentato il libro “Non dimenticateci!”
 
SASSARI Grande interesse, venerdì nell’aula magna dell’Università, per la presentazione del libro “Non dimenticateci!” scritto dal capitano Gerardo Severino, direttore del Museo storico della Guardia di Finanza, per raccontare la storia di Salvatore Cabitta e Martino Cossu. Nel 1966 i due finanzieri, entrambi poco più che ventenni, furono uccisi in attentati terroristici. Il volume è stato presentato dalla Casa Editrice Delfino in occasione della “Giornata della memoria dedicata alle vittime del terrorismo”. La presenza in sala del prefetto Salvatore Mulas ha testimoniato l’interesse delle istituzioni per il messaggio lanciato dall’autore. La Guardia di Finanza è stata rappresentata dal generale Umberto Di Nuzzo, responsabile delle Fiamme Gialle della Sardegna e dal colonnello Tudisco, comandante provinciale di Sassari.

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie