Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 March 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Il 2 e il 3 aprile le elezioni anche per i Consigli di facoltà
GLI STUDENTI AL GOVERNO
Quattro liste in lizza per gli organismi di Ateneo
Se fosse un Comune si voterebbe con il sistema del doppio turno, cioè quello previsto per le amministrazioni con molti residenti. Studenti, dottorandi e specializzandi sono circa 31 mila: oltre duemila in più rispetto a una cittadina grande come Selargius, tanto per avere un termine di paragone. All'Università si vota, per rinnovare tutti gli organi di governo: Senato accademico, Consiglio di amministrazione, Comitato sportivo universitario (assai più conosciuto col suo acronimo Cus) e Consigli di facoltà e di corso di studio. Il 15 per cento dei posti “in palio” spetta proprio a studenti, dottorandi e specializzandi, che se li contendono a suon di campagne elettorali condotte non casa per casa, ma aula per aula.
 LE ELEZIONI Il 2 e il 3 aprile gli immatricolati all'Università cagliaritana dovranno scegliere i 306 loro rappresentanti da mandare nei vari organi di governo centrali (quelli di Ateneo) e di singoli dipartimenti (facoltà, corsi di studio e classi): lo faranno tra un numero enorme di candidati. La battaglia è assicurata, in campo ci sono quattro liste per gli organi più importanti come Senato accademico, Consiglio di amministrazione e Cus, un numero variabile (spesso inferiore) per quelli minori. I rappresentanti studenteschi che risultato eletti nei vari organi hanno un ruolo identico a quello dei componenti delle altre categorie e la medesima importanza: un voto vale un voto, chiunque lo esprima.
 LE LISTE A contendersi le quattro poltrone nel Senato accademico (su un totale di 24) c'è prima di tutto Unica 2.0: orientata a sinistra, vincitrice delle ultime consultazioni elettorali, attualmente in Senato occupa tre posti su quattro: quelli di Federica Atzeni, Tommaso Ercoli e Lorenzo Carrogu. Il quarto e ultimo componente studentesco del Senato è Fabrizio Mattu, di Studenti Ajò-Costruiamo il nostro futuro, una lista considerata vicina al Pd dalle liste concorrenti, «rigorosamente apartitica, non abbiamo etichette» dai suoi componenti. Le altre due in campo sono Progetto studenti (area di Comunione e liberazione, ma aperta anche a chi la pensa diversamente) e Scida-Po s'Universidadi sarda, indipendentista. Le stesse liste sono schierate anche per l'elezione dei rappresentanti studenteschi nel Consiglio di amministrazione, ma in questo caso le poltrone sono due. Alle scorse elezioni ha fatto incetta Unica 2.0, con Alì Mohammad Tarrab e Margherita Lecis Cocco Ortu.
 LE FACOLTÀ È alto il numero di candidati per le rappresentanze studentesche nei Consigli di classe/studio e di Facoltà. Queste ultime, dopo la riforma, sono state ridotte a sei dalla riforma Gelmini: Biologia e Farmacia, Ingegneria e Architettura, Medicina e Chirurgia, Scienze, Scienze economiche giuridiche e politiche (che ha raggruppato Economia e commercio, Giurisprudenza e Scienze politiche), Studi umanistici (a Sa Duchessa).
 IL RETTORE Che l'appuntamento elettorale sia importante, come lo è il ruolo delle rappresentanze studentesche negli organi di governo dell'Università, lo sottolinea per primo il rettore Giovanni Melis, in carica dal 2009 e in scadenza l'anno prossimo, professore di Economia aziendale nella facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche. «Invito gli studenti», dice il Magnifico, «alla massima partecipazione a questo importante momento della vita dell'Ateneo. La candidatura e il lavoro di rappresentanza all'interno degli organi collegiali attraverso suggerimenti e proposte operative», prosegue Melis, «è un modo per contribuire al miglioramento della vita dell'Ateneo».
Luigi Almiento
 
Cronaca di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
SCHEDA
Ecco le stanze dei bottoni dove il futuro si decide
L'Università ha numerosi organi di Governo a tutti i livelli: Ateneo, facoltà e corsi di studio. In ciascuno è prevista la presenza di studenti, dottorandi e specializzandi nella misura del 15 per cento.
I compiti principali del Senato accademico consistono nella formulazione di proposte e pareri obbligatori su diversi campi: didattica, ricerca e servizi agli studenti. Dev'essere ascoltato anche per quanto riguarda la programmazione triennale, la creazione di nuovi corsi, la modifica o la soppressione di quelli esistenti. Il parere del Senato non può mancare neanche per quanto riguarda il bilancio di previsione annuale e triennale e su quello consuntivo. Lo stesso organismo approva il regolamento d'Ateneo e gli altri regolamenti. Nelle università italiane il Senato accademico può proporre al corpo elettorale una mozione di sfiducia al rettore, ma solo con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti e dopo i primi due anni del mandato del rettore.
Indirizzo strategico, gestione e controllo dell'attività amministrativa, finanziaria ed economico-patrimoniale sono invece i compiti del Consiglio di amministrazione dell'Ateneo. Anche in questo caso, la partecipazione studentesca è prevista nella misura del 15 per cento.
Poteri più ridotti, rispetto a quello degli organi centrali dell'Università, sono attribuiti agli organi di governo delle singole facoltà, che a Cagliari sono state ridotte a sei accorpando diverse ex facoltà, come previsto dalla riforma Gelmini di due anni fa. (l. a.)
 
Cronaca di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
LA CAMPAGNA
I programmi dei diversi schieramenti
La campagna elettorale impegna le quattro liste studentesche.
 UNICA 2.0 Vincitrice delle precedenti elezioni, proseguirà nel solco già tracciato: «Alcune nostre proposte», conferma Federica Atzeni, «sono state accolte, tra cui l'apertura di due biblioteche fino a mezzanotte. L'Università dev'essere un servizio allo studente. Il nostro sito (www.unicaduepuntozero.it) è attivo sempre e siamo su Facebook».
 PROGETTO STUDENTI «Lontani dalla politica, attenti solo alle esigenze degli studenti»: Così Giovanni Vargiu presenta la lista «in cui alcuni sono vicini a Cl, ma accogliamo giovani di ogni idea politica. Siamo su Facebook, ma preferiamo parlare direttamente con gli studenti: loro ci devono indirizzare».
 AJÒ «Puntiamo sul fondo studenti», rivela Fabrizio Mattu: «Una parte predefinita dei fondi dell'Ateneo dev'essere destinata a servizi per studenti, da spendere in parte ogni anno. Ogni cinque anni, il gruzzolo messo da parte dovrà finanziare un'opera importante». Hanno una pagina Facebook: «È attiva da due anni».
 SCIDA «Siamo legati ai principi dell'indipendentismo», premette Edoardo Figus, «vogliamo un'Università che abbia al centro la Sardegna, che insegni a come confrontarsi meglio con lo Stato centrale. Abbiamo una pagina Fb e un blog (www.scida.altervista.org). Vogliamo una sessione per esami al mese e una sessione di laurea ad aprile». (l. a.)
 
 
 
L’UNIONE SARDA

2 - L’Unione Sarda / Speciale (Pagina 29 - Edizione CA)
START CUP
Le università a caccia di innovatori
Una competizione per mettere alla prova talenti isolani. Riparte la “Start cup Sardegna”, la business idea competition delle Università di Sassari e Cagliari, giunta alla sua settima edizione.
Le idee imprenditoriali sintetiche devono essere caricate nell'area riservata del sito (www.startcupsardegna.it) entro il 12 giugno. Dopo due sfide locali in parallelo a Cagliari e Sassari, la competizione prosegue nella sfida regionale, che si concluderà in ottobre e proclamerà i tre vincitori sardi. A questi spetteranno premi in denaro e la possibilità - riservata ai gruppi collegati al mondo della ricerca pubblica - di partecipare al 12° Premio nazionale per l'innovazione, previsto per il mese di dicembre a Sassari. Per maggiori informazioni: info@startcupsardegna.it e @unicaliaisonoff (m.va.)
 
 
 
L’UNIONE SARDA

3 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 41 - Edizione CA)
MONSERRATO. In corso verifiche sui due chilometri della metropolitana leggera
La metro ora collega San Gottardo e il Policlinico
Avanti e indietro, da San Gottardo al Policlinico, per molte ore, per quasi un giorno intero. Dall'altro eri (lo farà ancora per diverse settimana) il tram-collaudatore va e viene, lungo i binari della metropolitana leggera, a caccia di qualcosa che non va, che dev'essere immediatamente corretto prima dell'inaugurazione ufficiale, quando finalmente motrice e vagoni correranno carichi di studenti e pendolari per traghettarli dalla stazione di piazza Repubblica, a Cagliari, al Policlinico universitario di Monserrato.
IL PERCORSO Un viaggio andata e ritorno atteso da tempo, annunciato come imminente e affidato - per la tratta San Gottardo-Policlinico - a una data ufficiale: giugno 2013. Poi rimasta indietro e già dimenticata. Mentre spunta un altro appuntamento con il taglio del nastro: giugno 2014. Un anno dopo la speranza svanita della scorsa estate.
 LE DATE In effetti, il direttore regionale dell'Arst, Carlo Poledrini, preferisce, per la partenza ufficiale, mantenersi vago. «Fine maggio primi di giugno, non dovrebbero esserci altri slittamenti», spiega non rinunciando al condizionale scaramantico. È invece certa la data di fine lavori: il 28 aprile. «Ora una società specializzata sta provvedendo al collaudo statico, i lavori principali sono in effetti ultimati da tempo e si sta procedendo con la messa a punto dei dettagli di natura impiantistica, delle verifiche elettriche». Subito dopo sarà il momento dell'esercizio provvisorio. «Significa - spiega Poledrini - che per un certo periodo, lungo la tratta dei due chilometri San Gottardo-Policlinico, circoleranno sì i tram ma senza le persone». Una sorta di ulteriore collaudo previsto dalla legge per garantire il massimo della sicurezza che anticipa il nulla osta con cui ministero dei Trasporti e organismi preposti ufficializzeranno l'apertura definitiva del nuovo tratto della metropolitana. Quando il tram inizierà a fischiare, allora anche la nuova stazione di San Gottardo aprirà i battenti. Tra la gioia di chi, già ora, viaggia tra Cagliari e Monserrato e che da quasi due anni deve fare i conti con un impianto finito e mai aperto. «Lo faremo - dice il direttore dell'Arst - insieme all'apertura dei binari».
VERSO SETTIMO Tempi lunghi, anzi bui per quella fetta di ferrovia che dovrà invece unire San Gottardo a Settimo San Pietro. «Dipende dagli organismi superiori», dice Poledrini. «Ci sono problemi di natura tecnico-amministrativa, è la prima ferrovia col sistema tram-treno e le norme non aiutano, sono inadeguate. Ma si sta comunque cercando di accelerare i tempi».
Andrea Piras

 
 
L’UNIONE SARDA

4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 39 - Edizione CA)
Il caso Cammino Nuovo
Partendo dal caso “Cammino Nuovo” vorrei provare a fare un ragionamento sintetico, poiché molte sono le considerazioni da fare. La domanda: quale città di Cagliari vorrebbero i suoi abitanti? In passato, al posto dell'attuale parcheggio c'era uno squallido sterrato dove si andava a parcheggiare, per frequentare gli spazi-uffici dell'Università o dell'Ospedale o altro; al suo posto abbiamo l'attuale parcheggio. Vogliamo che sia questa la destinazione finale di quell'area ? Probabilmente la chiusura-trasferimento del vecchio Ospedale, farà diminuire la domanda di posti macchina, ma sarà sempre presente l'esigenza di un parcheggio per il Castello, per Stampace. La soluzione può essere data da un parcheggio sotterraneo, eventualmente con lo stesso o minore numero di stalli, e con la contestuale trasformazione dell'attuale area in un ameno luogo-scenario di incontri, in una città che non ne ha molti, e in una zona di sicuro valore paesaggistico-ambientale; anche per i nostri visitatori. Non sono tra i progettisti, ma sono uno dei formatori di ingegneri e in quanto tale consapevole di quanto si insegna quando si tratta degli obiettivi, dei criteri e dei contenuti, oggi, di un progetto. Non riesco ad immaginare che si possa mettere in dubbio che il progetto sarà fondato sulla conoscenza del luogo, sotto tutti i diversi aspetti storico-archeologici, geologici, geoidrologici, geotecnici, strutturali. Oggi progettare significa, innanzi tutto e preliminarmente, intendere l'opera ambientalmente compatibile e sostenibile e pertanto ho fiducia che il progetto sarà attento a salvaguardare e valorizzare sopratutto il contesto ove l'opera sarà inserita, poiché è questa oggi la priorità che insegniamo. Una volta, per esempio quando ero studente, non si ragionava e non si insegnava così, ma la cultura, anche quella tecnica, evolve e progredisce, talvolta precedendo l'evoluzione dei valori della società della quale si è parte. O gli ingegneri-architetti devono essere sempre considerati pregiudizialmente distruttori dell'ambiente?
Professor Francesco Annunziata
 
 
 
L’UNIONE SARDA

5 - L’Unione Sarda / Primo Piano (Pagina 4 - Edizione CA)
L'ALLARME. Filippi: «Si punta su reati più remunerativi». Testa: «Triplicato il traffico di droga»
LA NUOVA PELLE DELLA CRIMINALITÀ
Dai sequestri alle rapine ai portavalori «ma la mafia non c'è»
Dai sequestri alle rapine, la criminalità cambia faccia. Negli ultimi anni le azioni dei malviventi hanno imboccato nuove strade e la legislazione spesso fa fatica a stare dietro al fenomeno. «Effettivamente il passo è diverso, le azioni criminali sono molto più attente e sollecite», ammette Leonardo Filippi, avvocato e docente di Procedura penale all'Università di Cagliari. I rapimenti, complici anche le leggi sui blocchi dei beni, hanno lasciato il passo a crimini meno dispendiosi e più remunerativi. Ci sono le rapine, ma anche la droga su questa strada fa bene la sua parte. Settantasei arresti per traffico spaccio di stupefacenti messi a segno in meno di un mese: il mercato non conosce crisi. «Tra il 2000 e il 2001 sequestrammo sei chili di hascisc, a Nuoro. Fu il più grosso carico intercettato in quei tempi», racconta il dirigente della Squadra mobile della Questura di Cagliari Leo Testa. Oggi i quantitativi sono più che triplicati. «Nell'ultima settimana, solo nel capoluogo ne abbiamo sequestrato tra i 400 e i 500 chili».
Martedì, a Lanusei, è stato compiuto un attentato micidiale contro Roberto Aresu. Il mediatore d'affari 47enne è stato fatto saltare in aria da un'autobomba, con una tecnica estranea alla criminalità sarda. E va a inserirsi nella lista lunghissima dei 55mila delitti censiti dall'Istat l'anno scorso, 131 al giorno in Sardegna. Una media spaventosa, con una crescita che colpisce soprattutto i piccoli centri. Ed è imponente il carico di denunce, comprese quelle senza colpevole. Più di tre su quattro. Sono 6500 procedimenti penali iscritti nei distretti giudiziari dell'Isola nel 2013, numero cresciuto del 10,6 per cento rispetto all'anno precedente. Cifre che allarmano, ma la giornalista Maria Francesca Chiappe resta cauta: «Assimilare la criminalità sarda a un'azione di tipo mafioso mi sembra avventuroso». Testa annuisce: «Non parlerei di criminalità organizzata ma che si sta organizzando». Undici anni fa il sul arrivo in Sardegna: «Ho visto l'Isola cambiare, i fenomeni criminali hanno preso altre forme».
Un tempo c'erano i sequestri di persona, per decenni marchio di fabbrica, nell'immaginario collettivo, del popolo di pastori in cerca di riscatto. «Ormai sono sostanzialmente archiviati, si tratta di reati che non pagano», osserva l'ex procuratore aggiunto Mario Marchetti. Nuovo appuntamento con Dentro la notizia, la carne al fuoco è tanta, gli ospiti di Anthony Muroni sono addetti ai lavori con anni di esperienza tra lavoro sul campo e aule di tribunale. «Ritengo che la criminalità tradizionale in Sardegna abbia imboccato la via del tramonto», sentenzia Luigi Concas, penalista tra i più autorevoli del Foro di Cagliari. «Si sposta, cerca modelli di comportamento meno compromettenti».
Due assalti ai furgoni portavalori nel giro di cinque mesi. Nel mirino, i blindati della Vigilanza Sardegna diretti da Cagliari a Nuoro. Colpi simili tra loro. Troppo per non sospettare di un'unica banda. L'ultimo venerdì. Statale 131, altezza del bivio per Serrenti, quaranta chilometri da Cagliari. Il blitz scatta poco prima delle 15, preciso e millimetrico. Quattro banditi incappucciati aprono il fuoco. Stile militare, l'inferno. Un tiro al bersaglio spietato, ma senza vittime, e la minaccia di far saltare tutti in aria con la bomba. I banditi se ne vanno con sei milioni. Le indagini sono in corso. «Il preallarme c'era, ma le forze di polizia hanno fatto tutto ciò che era in loro potere», sottolinea Testa. «Una più attenta attività di prevenzione avrebbe potuto monitorare i portavalori», osserva Filippi. Eolico e fotovoltaico, business verdi e puzza di mafia. Il fuoco sembra spento. Marchetti: «La mafia in Sardegna non c'è, nell'indole del criminale sardo prevale l'individualismo. Non credo attecchirà». Concas: «Sono pienamente d'accordo».
Sara Marci





LA NUOVA SARDEGNA 

6 - La Nuova Sardegna / Sassari - Pagina 20
Giornata di chiusura dell’orientamento
SASSARI. Si conclude oggi nel Polo bionaturalistico di Piandanna le “Giornate dell’orientamento 2014: destinazione Uniss, un biglietto per il futuro”. La manifestazione, che sta richiamando i n città centinaia di studenti sardi delle classi quarte e quinte degli istituti superiori, è stata organizzata per presentare l’offerta formativa dell’Università degli Studi di Sassari. Le “Giornate dell’orientamento” proseguono ddalle 9.30 alle 14 e in giornata continuano anche gli incontri serali con le famiglie alle 15 e alle 18 in sala Milella in piazza Università. Va avanti anche la diretta sui social network realizzata dal un social media team composto da sei studenti del Dipartimento di Scienze politiche, Scienze della Comunicazione e Ingegneria dell’informazione.
 
 
 

LA NUOVA SARDEGNA 

7 - La Nuova Sardegna / Agenda - Pagina 23
ALGHERO
Due giorni di Feng Shui
ALGHERO Oggi e domani la rassegna “Primavera in Riviera” presenta “Feng Shui”, letteralmente vento e acqua, antica arte applicata allo studio della qualità del territorio di Alghero. L’evento – organizzato in collaborazione con la facoltà di Architettura, è un approfondimento dell’arte geomantica cinese applicata allo studio ella qualità del territorio della Riviera del Corallo. L’evento “Feng Shui in Riviera” è articolato in due appuntamenti, entrambi a cura dell’architetto Giselle Sini, consulente in Feng Shui e bioarchitettura. Oggi alle ore 19 le aule didattiche dell’Università di Architettura sui Bastioni ospiteranno il convegno dal titolo “L’antica arte del Vento e dell’Acqua”, mentre domani si prosegue con il seminario “La via della Terra” all’Hotel Catalunya dalle ore 10 alle ore 18 . (g.o.)


 

QUOTIDIANI NAZIONALI

Link: rassegna stampa MIUR

 

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