Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 February 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 44 - Edizione CA)
PREMIAZIONE IN FACOLTA'
Oggi, nella sede della facoltà di Architettura, saranno premiati i primi quattro progetti del Concorso nazionale per tesi di laurea sull'Architettura Fortificata promosso dall'Istituto Italiano dei Castelli. Ore 16 in via Corte d'Appello 87.
 
 

 
L’UNIONE SARDA

2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 39 - Edizione CA)
COMUNE. Entro il 2014 l'approvazione del nuovo Piano particolareggiato
CENTRO STORICO, LA RINASCITA  Zedda: «Sì alle modifiche senza stravolgere i rioni»
Quattro mesi per l'approdo in Consiglio, entro l'anno il via libera: dopo lo stop imposto al Piano particolareggiato del centro storico adottato nel 2011 dalla precedente amministrazione (“troppo alto il rischio-bocciatura da parte della Regione per la mancanza di studi adeguati”), la Giunta-Zedda sta per consegnare alla Commissione Urbanistica il nuovo elaborato. «Che contiene», sottolinea il sindaco Massimo Zedda, «la nostra idea di sviluppo nei quartieri storici di Marina, Stampace, Villanova e Castello ma anche di San Bartolomeo vecchia e Pirri».
L'IDEA A ispirare le nuove norme (base che contiene e anticipa il futuro sviluppo urbano) c'è la filosofia di città dell'amministrazione di centrosinistra. La riassumono il sindaco e l'assessore all'Urbanistica Paolo Frau: «Più tutela e più possibilità di conservazione. Punteremo a facilitare i processi di trasformazione e crescita integrata». Condensare le linee guida e le nuove direttrici del Piano ha richiesto un lavoro di riesame piuttosto elaborato. L'assessore Frau: «Quando ci siamo ritrovati il Piano adottato dalla Giunta uscente ci siamo accorti che presentava tante carenze. Si trattava di selezionare le cose condivisibili e adottare nuove regole. Siamo stati costretti a intervenire con urgenza per scongiurare un successivo giudizio negativo della Regione». Nel dettaglio: «Abbiamo scritto altre norme e ne abbiamo rimaneggiato delle altre per rispondere alle diverse osservazioni che, Regione in testa, ci avrebbero fatto». È stata chiesta la collaborazione dell'Università. «Il rapporto tra Comune e dipartimento di Architettura è stato fondamentale per armonizzare l'impianto normativo che, a giugno, proporremmo all'attenzione del Consiglio comunale».
ZEDDA Il sindaco Zedda ha un'idea di città che il Piano asseconda. «Perché ogni norma non detta regola in solitudine o per spazi delimitati ma si integra con l'insieme degli interventi che da tempo stiamo promuovendo e altri proporremmo nei vari punti della città». Cucire un'opera con l'altra per disegnare quartieri diversi. «Esteticamente più gradevole e più funzionali».
RICOGNIZIONE Conoscere a fondo l'ambito è stato preliminare per stabilire - in “coerenza con quanto detta il Piano paesaggistico regionale” - dove e come intervenire. «Nel vecchio Piano particolareggiato», sottolinea l'assessore Frau, «molte considerazioni non erano state fatte. Per questa ragione abbiamo dovuto fare una completa ricognizione sullo stato di salute della città murata, cioè Castello, ma anche del verde storico nel Terrapieno e, elemento questo non preso in esame, della parte sotterranea. Abbiamo calcolato non meno di 60 sotterranei e annotarli è stato un atto dovuto perché richiesto dal Piano paesaggistico».
SOLUZIONI Dopo lo studio, la revisione delle norme. Nei rioni storici si punterà, tra gli altri interventi, a favorire il “frazionamento delle grandi abitazioni”. Zedda: «Che senso ha impedire al proprietario di appartamenti di grandi dimensioni - si pensi a spazi di 400 metri quadrati - di intervenire in modo da poter usare diversamente l'immobile?». Esaminati i lotti gotici (con la facciata su un solo fronte strada) e i modi di frazionarli. I soppalchi (“sulla carta non previsti perché abusivi”) «sono vietati ma laddove sarà possibile, con accorgimenti edilizi moderni, sarà possibile renderli compatibili». Il sindaco: «Abbiamo grandi palazzi vuoti perché il loro uso è antieconomico. Per scongiurare la loro agonia si può ricorrere a soluzioni alternative. Spazi al piano terra, oggi insalubri e poco illuminati, possono e debbono essere resi abitabili. Per questa ragione, grazie al Piano particolareggiato, i proprietari potranno ricorrere a forme di finanziamento come i contributi de minimis».
Pietro Picciau


 
 
L’UNIONE SARDA

3 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 38 - Edizione CA)
Pronto più di un milione di euro
Ecco i soldi per rifare il “Palazzo Sorcesco”
È stato ribattezzato il “palazzo Sorcesco”, che si trova all'angolo tra via Maddalena e il corso Vittorio Emanuele. Un edificio in totale stato di abbandono, oggetto di varie proposte da parte dei politici e non solo. Era stato chiesto di farlo diventare un palazzo con appartamenti a buon prezzo per far tornare le giovani coppie, in un periodo dove Cagliari ha bisogno di essere ripopolata.
L'edificio era stato messo all'asta per 400mila euro, ma nessuno avanzò un'offerta. Addirittura era diventato una sorta di casa per i clochard, senza contare le tante famiglie disperate che hanno cercato di occupare il palazzo abusivamente. Soprattutto, all'interno, tanta sporcizia e colonie di ratti che imperversano.
Ma proprio fra la fine del 2013 e l'inizio del 2014, sembra essere arrivata una svolta. L'assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras ha espresso parere favorevole per la ristrutturazione del palazzo, con una spesa non di poco conto: un milione e 200mila euro. Tra le ipotesi di utilizzo dell'edificio, anche uno sportello gestito dall'assessorato alla Cultura e spazi per gli studenti universitari. Un progetto che è stato approvato dopo anni di attesa legati anche al vincolo monumentale della Soprintendenza. (p.c.c.)
 
 
 
 
 
L’UNIONE SARDA
  
4 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 68 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ DI SASSARI
Ballo in maschera
Tutto pronto anche quest'anno per il Gran ballo mascherato di beneficenza dell'Università di Sassari. Domani dalle 23, al Sergent Club di Sassari, veglione e premi per i travestimenti più originali. In palio, un week end a Olbia, un tablet e uno smartphone. Il ricavato sarà devoluto alla Casa della Fraterna solidarietà di Sassari.
 
 
 
 
 
L’UNIONE SARDA

5 - L’Unione Sarda / Provincia Sulcis (Pagina 53 - Edizione CA)
Punti di forza e limiti del territorio al convegno della Banca di Credito sardo
«Il Sulcis ha le carte in regola per potersi rimettere in piedi»

CARBONIA Per molti il Sulcis Iglesiente è la terra della crisi e delle occasioni mancate. Ma c'è anche chi crede che questo angolo di Sardegna abbia un potenziale di crescita su cui scommettere. E se questo qualcuno è la Banca di Credito Sardo, e generalmente le banche non puntano a perdere, ecco spiegato l'affollamento ieri pomeriggio nella Grande Miniera Serbariu: politici, imprenditori, studenti, commercialisti e tanti cittadini sono accorsi al convegno “Sulcis. Le competenze per l'eccellenza” organizzato per spiegare in che modo la banca è pronta a scendere in campo.
L'INCONTRO Per raccontarlo è arrivato Pierluigi Monceri, direttore generale della Banca di Credito sardo (Bcs) che negli ultimi mesi ha studiato a fondo il territorio: «I numeri rivelano una situazione drammatica - ha detto - e dando uno sguardo al passato sono state tante le occasioni mancate». Il buco senza fondo del Contratto d'area, il Parco geominerario mai decollato davvero sono due esempi di pessima gestione di un potenziale tesoro: «Eppure le opportunità di sviluppo su cui puntare sono tante - ha aggiunto - le bonifiche, il turismo, i porti, l'agroalimentare, la fiscalità di vantaggio». La Banca intende dare sostegno ai settori del turismo, agricoltura, nautica e energia e nel 2014 metterà a correre 30 milioni di euro di nuove erogazioni.
Che i progetti pronti a partire siano tanti e che sia forte l'attesa lo hanno spiegato,ad esempio, i referenti del Consorzio Ausi di Iglesias. Da quando l'Università ha messo piede nel Sulcis hanno visto decollare tante idee e iniziative che poi la crisi ha fatto mettere in un angolo ad attendere tempi migliori. Eppure proprio nel Consorzio, ha detto Giorgio Piccaluga, c'è ancora ottimismo e ora c'è la ferma volontà di veder realizzato il progetto di un Centro di eccellenza per la sostenibilità ambientale.
LE IDEE È ferma anche la volontà di far partire una volta per tutte il turismo: «Il Sulcis è agli ultimi posti in tutte le classifiche nonostante le sue mille potenzialità - ha detto Giancarlo Deidda, presidente della Camera di commercio di Cagliari - ma è al primo per i posti letto non dichiarati». Deidda ha raccontato quali sono le mille potenzialità in tema di strutture ricettive, di offerta ricreativa e ha ricordato quanto lavoro potrebbero portare i litorali ben attrezzati. Il presidente della Cantina sociale di Santadi si è soffermato sulle potenzialità del settore enogastronomico e i risultati di prestigio raggiunti dal Consorzio del Carignano ne sono la prova.
Stefania Piredda
 
 


L’UNIONE SARDA
6 - L’Unione Sarda / Speciale (Pagina 30 - Edizione CA)
Oggi la Settima giornata mondiale
Malattie rare, la battaglia si vince uniti

Ricorre oggi, 28 febbraio, la settima giornata mondiale dedicate alle malattie rare, organizzata dalle associazioni pazienti, in testa Uniamo, la federazione delle malattie rare. La ricorrenza è nata per informare la cittadinanza su queste patologie che colpiscono singolarmente pochi pazienti ma, sommate, milioni di persone in Italia. Per alcune di queste non esiste ancora una cura e i pazienti vivono in condizioni drammatiche, in attesa che la loro malattia venga riconosciuta dal sistema sanitario e la scienza offra una speranza terapeutica.
Le malattie rare in Sardegna sono note da tempo: basti pensare alla talassemia, che colpisce nella nostra regione circa 1000 pazienti, oggi curati con le migliori terapie al mondo. La Sindrome di Crisponi (malattia genetica recessiva caratterizzata da alta febbre intermittente) è stata scoperta proprio qui alla fine degli anni '70 e oggi i pazienti sardi sono 25. Recentemente si è molto parlato anche della malattia di Wilson, patologia genetica che causa grave insufficienza epatica fino a rendere necessario il trapianto di fegato, che nell'isola è 10 volte più diffusa rispetto al resto del mondo. Fortunatamente all'Università di Cagliari è stato recentemente messo a punto un nuovo approccio di analisi che potrà presto essere applicato a metodiche di screening sulla popolazione sarda, per prevenire le conseguenze drammatiche della malattia.
Essere affetto da una malattia rara non è mai facile: i malati rari sono spesso costretti a muoversi sul territorio per cercare un centro specializzato, dove i medici conoscano la malattia e dove ci siano altri pazienti con i quali condividere esperienze e speranze. Conoscere qualcuno “simile” aiuta a sentirsi meno rari, meno soli. Ma quando ognuno torna al proprio paese, o alla propria regione, ad emergere sono le differenze. C'è chi ottiene una terapia e chi no, chi la ottiene a domicilio e chi è costretto ad andare in ospedale, chi si vede dare gratuitamente i farmaci posti in fascia C e chi sborsa cifre enormi.
Ciò dipende dal federalismo sanitario, che permette che una determinata patologia rara sia riconosciuta da una regione ma non da un'altra. Dipende anche dal fatto che le malattie rare sono elencate da un allegato della Legge279/2001, che attende di essere aggiornata da ben tredici anni.
È anche alla luce di tutto questo che bisognerebbe leggere lo slogan “Uniti per una assistenza migliore” scelto per questa giornata delle malattie rare. L'unità deve essere tra tutti i malati rari, le loro associazioni, tutti gli enti di ricerca, per permettere ai malati di essere assistiti allo stesso modo ovunque si viva. Uniti sotto gli stessi diritti.
Durante questa settimana le iniziative dedicate alle malattie rare si susseguiranno in tutta Italia.
Il 6 e 7 marzo, presso L'Ospedale Microcitemico di Cagliari, si svolgerà il convegno “Le Malattie Rare in Sardegna”, promosso dal Centro di riferimento regionale malattie rare, dalla Regione e dalla Federazione italiana malattie rare “UNIAMO”. Il convegno è dedicato al professor Renzo Galanello, recentemente scomparso, che ha dedicato la propria vita alla lotta contro la talassemia.
Ilaria Vacca

Viene dal Sulcis il manager della ricerca biotech
Malattie rare: si può fare l'errore di credere che non ci siano terapie perché le aziende non hanno interesse a produrne, da qui il termine “farmaci orfani”. Invece è qui che la farmaceutica mostra il suo volto migliore. Qui, più che altrove, l'interesse aziendale coincide con quello di pazienti e ricercatori ed è animato da un'urgenza: dare una terapia a chi non ne ha. Si potrebbero raccontare tante storie, ne abbiamo scelta una che parte dal Sulcis, quella di Riccardo Ena, oggi responsabile commerciale di InterMune. «Per lavorare nelle malattie rare - spiega - servono tre caratteristiche: passione, dedizione agli altri e predisposizione all'impegno sociale. Bisogna tenere il paziente e la sua famiglia al centro, considerare anche quei bisogni che vanno oltre la terapia». Riccardo Ena si ritiene fortunato, nella vita professionale è riuscito ad applicare i suoi valori, senza compromessi. «In passato ho lavorato in grandi multinazionali», racconta. «Ho visto il lato aggressivo della farmaceutica, a volte ho avuto l'impressione che si perdesse di vista il paziente per il business. Poi è arrivata l'occasione di lavorare in Chiesi, azienda italiana attiva nelle malattie rare. Ho cominciato dalla Talassemia, ho conosciuto la passione del professor Galanello: da sardo non potevo chiedere di meglio. Ho deciso che mi sarei occupato di malattie rare. Ho lavorato sulla Fibrosi cistica, sull'Huntington e ora sulla Fibrosi polmonare, con la soddisfazione di portare in Italia una terapia a chi prima non aveva speranza». ( i. v. )
 
    

 



LA NUOVA SARDEGNA 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Sardegna
SCALO DI PORTO TORRES AL CENTRO DEI PIANI PER IL MEDITERRANEO 
Meeting a Cagliari con i delegati di Francia, Spagna e Libano
Posizione strategica nelle rotte tra Nord Africa e Nord Italia 
di Luisa Satta
CAGLIARI Al lavoro l’Autorità portuale del settentrione dell’isola a Cagliari per l'avvio del progetto Optimed. È un'iniziativa internazionale (presenti delegazioni di Francia, Spagna e Libano) inserita nel programma denominato Enpi Cbc del bacino del Mediterraneo. La priorità del progetto è quello di promuovere migliori condizioni e modalità per garantire la mobilità delle persone, delle merci e dei capitali, rafforzando i collegamenti tra i porti attraverso nuove forme di cooperazione tra i diversi territori dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Per questo è importante fare «rete»: tra le principali attività sono previsti analisi di mercato, di bilancio energetico, di impatto ambientale, di redditività economica. In programma, poi, la progettazione preliminare del «layout» degli scali di Porto Torres e del Libano con particolare riferimento a fondali, banchine, piazzali di sosta, ai costi e alle modalità di gestione del traffico e ai relativi consumi energetici ed impatti sull'ambiente. Il budget disponibile e da ripartire fra i partner è di 1,9 milioni di euro. Leader progettuale è la Regione Sardegna. I partner sono università di Cagliari-Cirem, Authority nord Sardegna, Associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo (Spagna), scuola del Short Sea Shipping (Spagna), Camera di Commercio di Beirut, ministero dei trasporti del Libano. Optimed è una opportunità da non lasciarsi sfuggire per stare al passo con i tempi e rilanciare i porti, secondo il commissario straordinario dell'Autorità portuale del nord Sardegna, Fedele Sanciu: «Così come nel caso di altri progetti di respiro europeo (Pimex e Futuremed), l'Authority non poteva perdere questa importante occasione che ci viene offerta dal progetto Optimed». Con un traguardo concreto. «L'obiettivo è quello di rivedere, se non addirittura, in alcuni casi, di realizzare il nuovo layout dello scalo di Porto Torres - ha infatti confermato lo stesso Sanciu -: una realtà che soffre pesantemente la crisi del sistema produttivo sardo, con livelli di occupazione al limite. Ma che conserva un enorme valore strategico: una posizione di favore nelle rotte tra Nord Africa-Spagna-Francia e Nord Italia. In previsione di una ripresa economica che, mi auguro, non tardi ad arrivare e, quindi, del rilancio dei traffici merci, Optimed ci consentirà di metter le basi a una portualità moderna, al passo con gli altri scali mediterranei». Programmi ambiziosi: «Il nuovo assetto di rete - ha concluso Sanciu - al quale puntiamo, prevederà che il porto sia attrezzato ed organizzato al fine di limitare al minimo i tempi di attracco delle navi, di carico e scarico delle merci e dei semirimorchi, di indirizzamento e posizionamento nel piazzale, oltre che di ottimizzazione delle funzioni di gestione interna dei carichi (funzione di housekeeping). Con gli ampi piazzali sul fronte banchina che andremo in futuro a prevedere saremo in grado di poter effettuare eventuali rotture di carico e scambi di merce all'interno delle stesse unità di carico».
 
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 

8 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Sassari
Al via un corso per ridare il sorriso 
Da stamattina alla Stecca bianca le lezioni dei luminari dell’odontoiatria estetica 
SASSARI Comincia oggi il corso di alta formazione in Odontoiatria estetica adesiva organizzato dal Dipartimento di Scienze chirurgiche dell’Università di Sassari. Il corso, finalizzato ad approfondire le conoscenze sulle più moderne tecniche di conservativa adesiva, è articolato in cinque incontri, con cadenza mensile, che possono essere seguiti anche singolarmente. I relatori che si alterneranno sullo scenario universitario del Complesso Biologico di viale San Pietro sono professionisti di fama internazionale che faciliteranno l’acquisizione di maggiori competenze nella riabilitazione estetica del sorriso, aspetto fondamentale nella odontoiatria moderna. Il primo incontro avrà come tematica la “Conoscenza del restauro estetico adesivo” e vedrà come relatori Lorenzo Vanini, Daniele Rondoni e Egle Milia. Nel secondo incontro (28-29 marzo) si parla del “Trattamento del dente gravemente danneggiato” con i docenti Vinio Malagnino, Giuseppe Gallina ed Enzo Cumbo. Il terzo incontro, (29-30 maggio) avrà come ospiti Gottfried Schmalz, Gerhard Seeberger e Simone Gandini. Il 9 -10 maggio l’attenzione si focalizzerà sulla “Conoscenza del recupero funzionale di molari e premolari” con i Francesco Mangani e Antonio Cerutti. Nell'ultimo appuntamento il 13-14 giugno si discuterà sulle "Conoscenze del recupero estetico del sorriso con tecniche indirette" con Marco Nicastro e lGianpiero Prandi. Tutti gli incontri si svolgeranno nell’Aula Magna del Complesso Biologico di viale San Pietro, dalle 9 alle 13 il venerdì e il sabato mattina. Per ulteriori informazioni è disponibile il numero 340/2705988, o il seguente l'indirizzo e-mail: corso.altaformazione@tiscali.it. E' possibile inoltre reperire materiale informativo attraverso sul sito www.uniss.it/dcd nella finestra “didattica e alta formazione”.
 
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 

9 - La Nuova Sardegna / Pagina 25 - Sassari
TEATRO VERDI 
Concerto in ricordo di Vanni Palmieri 
SASSARI Un grande concerto per ricordare Vanni Palmieri a otto mesi dalla scomparsa. Lo ha organizzato il circolo culturale “Qualità della vita”, di cui fanno parte i dipendenti della Banca di Sassari come tributo al presidente onorario del circolo e vice presidente del Cda della banca. L’iniziativa è stata presentata ieri all’Università durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il rettore Attilio Mastino; Ivano Spallanzani, direttore della Banca di Sassari e Dolores Lai, assessore alla Cultura del Comune. «Siamo contenti di far parte di un evento così significativo – ha detto l’assessore comunale Lai –, in programma giovedì 6 marzo alle 21 nel Teatro Verdi». L’idea, hanno spiegato gli organizzatori, è quella di rendere omaggio alla figura di Giovanni Palmieri e ricordarlo, non solo per i ruoli importanti che ricoprì in ambito accademico ed istituzionale (docente e preside della facoltà di Veterinaria, rettore dell’ateneo, presidente della Fondazione Banco di Sardegna)ma soprattutto per le sue doti umane proprio nella veste di presidente onorario dell’associazione “Qualità della vita”, nei confronti della quale dimostrò sempre particolare attenzione ed affetto, tanto da chiamarla la «sua seconda grande famiglia». «Sentiamo il senso di una perdita irreparabile – ha detto il rettore Mastino – ma anche di gratitudine per quanto ha fatto per la sua Università e per ciascuno di noi, per me personalmente fino agli ultimi giorni». Il concerto, il cui ingresso è gratuito, verrà eseguito dalla neonata Orchestra di Fiati del Conservatorio L. Canepa, costituita da circa 60 elementi e diretta dal maestro Lorenzo della Fonte. Una bella serata musicale durante la quale si alterneranno brani di Musorgskij, Halvorsen, Verdi, Whitacre e Reed. Buona parte del concerto è dedicato ad una famosissima composizione, la suite “Quadri di un’esposizione” di Musorgskij, presentata nella trascrizione per banda di Mark Hindsley, tratta dall’orchestrazione di Maurice Ravel. Lo spettacolo comprende anche l’Ouverture tratta dall’opera di Giuseppe Verdi “La forza del destino”; in chiusura di concerto l’orchestra di fiati del Conservatorio sassarese eseguirà “Il camino real” di Alfred Reed. Per info contattare i seguenti numeri: 3495054354-3397400474.
Daria Pinna
 



QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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