Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 February 2014
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA


1 - L’Unione Sarda / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
TOTO-ASSESSORI. Avviati gli incontri con le forze minori in attesa del vertice democratico
PIGLIARU, CONSULTAZIONI SENZA IL PD
La grande novità, per Francesco Pigliaru, è che ha spostato il suo quartier generale da via Bottego a via XX Settembre. Qualche centinaio di metri più vicino ai palazzi della Regione, dove però non può ancora entrare: resta un presidente in pectore, in attesa del passaggio di consegne con Ugo Cappellacci (che oggi riunirà per l’ultima volta la sua Giunta). E così, per le consultazioni sugli assessori, Pigliaru è ritornato all’ufficio in cui tutto era iniziato. Più piccolo, meno stiloso , più facile da riscaldare. È lì che il presidente sta ricevendo esponenti politici e della società civile, per lavorare sul doppio binario Giunta-programmi.
Gli incontri politici per ora si fermano ai piccoli partiti, in attesa che il segretario del Pd Silvio Lai rientri da Roma e riunisca il coordinamento regionale. Lo farà domani mattina. Sempre domani dovrebbe svolgersi invece l’incontro tra il neo presidente e il Partito dei sardi.
AUGURI DALL’ATENEO Intanto nel toto-assessori continuano a comparire molti docenti universitari, da Raffaele Paci in poi. E a proposito del mondo universitario, Pigliaru incassa gli auguri del Senato accademico dell’ateneo cagliaritano, che nell’ultima seduta ha espresso viva soddisfazione per il successo dell’ex prorettore: «Siamo certi - si legge in una nota - della sua attenzione per il ruolo fondamentale della formazione e della ricerca scientifica, per lo sviluppo del sistema socioeconomico della nostra Regione e del Paese».
EUROPEE Oggi intanto una buona fetta del centrosinistra si riunirà a Cagliari, in un incontro organizzato dall’associazione Sardegna sostenibile e sovrana, per parlare di elezioni europee. Al centro del dibattito, coordinato dal giornalista Vito Biolchini, il confronto con l’area indipendentista (parteciperanno i leader di Irs, Rossomori, Partito dei sardi, Sardigna libera ma anche Progres), e l’esame dell’opzione politica rappresentata dal greco Tsipras. Appuntamento alle 17 nell’ex Circoscrizione di piazza Giovanni XXIII. (g. m.)

 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 55 - Edizione CA)
NUORO. Ricerca e studi d’eccellenza su foreste e terre civiche
Barbagia laboratorio verde passando per l’Università
Boschi, agricoltura e pascoli, tasselli preziosi di quel grande laboratorio verde che è la Sardegna centrale. Dispiega le sue ali, il Consorzio universitario nuorese. E, sotto l’egida della facoltà di Agraria di Sassari cui fa capo, raduna le forze attorno a due nuove creature: il centro di studi sulle terre civiche, e la Nuoro forestry school , fucina di idee e proposte d’avanguardia per la valorizzazione e la tutela del patrimonio boschivo locale.
RICERCA IN PRIMA LINEA Operative sul fronte delle scienze applicate, le new entry si muoveranno come cantieri aperti per l’analisi, la progettazione, la pubblicazione di risultati e suggerimenti da sottoporre al grande universo degli addetti ai lavori. Ma anche dell’accademia e della politica. Obiettivo comune catalizzare l’attenzione di studenti, docenti, professionisti, amministratori verso il tema chiave dell’ambiente come risorsa strategica dell’economia del futuro. Scuola di pensiero sempre più in voga. A regime formerà nuovi dirigenti con avanzati livelli di competenze specifiche.
RISORSA PASCOLO L’idea è quella di promuovere attività didattiche da mettere al servizio delle comunità. Il centro terre civiche (coordinato dai professori Michele Gutierrez e Franco Nuvoli) riconosce la valenza di aree interne della Sardegna, pascoli in particolare, che ricadono su una superficie di almeno 300 mila ettari. «Si tratta di un vasto patrimonio spesso sottovalutato», spiegano dal Consorzio, «sul quale si ritiene importante focalizzare la sensibilità del decisore pubblico, al fine di incentivarne la crescita, riducendo il dualismo che tuttora affligge l’economia regionale».
LE FORESTE La forestry school , guidata da Roberto Scotti e Raffaela Lovreglio, si pone come soggetto sviluppatore della potenzialità delle estensioni boschive con l’introduzione di percorsi di gestione del sistema complesso delle foreste. Soddisfazione del commissario del Consorzio Caterina Loi: «Uno stimolo per il mondo scientifico a confrontarsi da noi con le più moderne tendenze della ricerca e della tecnologia attive in questi campi», osserva.
L’APPELLO ALLA REGIONE «Confidiamo in un forte sostegno», concludono Giuseppe Pulina e Pietro Luciano, direttore del dipartimento di Agraria e presidente dei corsi di laurea in Scienze forestali, «per rafforzare l’impegno che l’Università di Sassari si è assunta nel dislocare a Nuoro due strutture di tale portata».
Francesca Gungui


3 - L’Unione Sarda / Cultura (Pagina 22 - Edizione CA)
AGENDA. Caponetti a Sassari, Macomer e Alghero
Al via il tour di Fabio Volo
Salvatore Niffoi alla Feltrinelli IL NUOVO ROMANZO DI NIFFOI “La quinta stagione è l’inferno” di Salvatore Niffoi è appena arrivato nelle librerie e domani alle 18 verrà presentato alla Feltrinelli Point di via Paoli 19 a Cagliari. Insieme all’autore interverranno lo scrittore Nino Nonnis e il direttore de L’Unione Sarda Anthony Muroni.
FABIO VOLO A CAGLIARI Comincia domani da Cagliari la due giorni di presentazioni di Fabio Volo nell’Isola, ospite della rassegna Scrittori a piede Lìberos, per presentare “La strada verso casa” (Mondadori). Appuntamento alle 18 alla facoltà di Studi umanistici dell’Università, nell’aula magna Aldo Capitini (corpo aggiunto - via Is Mirrionis 1). Sabato alle 11 sarà al Museo naturalistico del territorio della Marmilla, sulla strada che collega Collinas a Lunamatrona, nel pomeriggio a Sassari, dove alle 17.30, l’autore sarà al Teatro Verdi (via Politeama) mentre alle 20.30 al Teatro Civico di Alghero (piazza Teatro).
CAPONETTI A SASSARI Prosegue oggi a Sassari il tour in Sardegna dello scrittore Giorgio Caponetti, ospite delle librerie aderenti a Lìberos per la presentazione di “Venivano da lontano”. Sarà infatti la libreria Azuni (viale Mancini 15) a ospitare l’incontro curato insieme a Il caffè delle nuvole, alle 18.30. Domani l’appuntamento è a Macomer, alla libreria Emmepi (nel corso Umberto I 235) alle 19. Sabato 1 marzo il tour si chiude alla libreria Cyrano di Alghero (in via Vittorio Emanuele 11) alle 18. (gr. pi.)
 
 
 
4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 38 - Edizione CA)
DIBATTITO IN FACOLTA’
Nell’ambito della campagna “Open Shuhada Street” oggi alle 17 nella facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche (Aula B), in viale Sant’Ignazio 76, si terrà il dibattito dal titolo “La resistenza popolare contro l’illegalità degli insediamenti di Hebron”.
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 37 - Edizione CA)
Al via la gara di marketing
Premio Ichnusa Al via il “Premio Ichnusa”, gara di marketing rivolta per gli studenti dell’Università. In palio uno stage retribuito.
 


6 - L’Unione Sarda / Provincia di Cagliari (Pagina 45 - Edizione CA)
Laureandi a Villasimius
Record in Municipio

Record di studenti universitari tra gli impiegati del Comune. Sono infatti quattro i dipendenti che, oltre a svolgere il loro lavoro, sono iscritti all’ateneo. Si tratta di Loredana Massessi, Massimo Valtan, Antonello Meloni e Sabrina Maria Giacinta Ricci. Solo due però - Valtan e Massessi - hanno ottenuto il permesso straordinario retribuito di 150 ore per il diritto allo studio.
 
 
 
7 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 55 - Edizione CA)
L’ambasciatore del regno africano ieri in visita a Nuoro. Oggi sarà in Ogliastra
I pastori sardi esportano tecnologia in Lesotho

I pastori e gli agronomi sardi saliranno in cattedra per esportare tecnologia e formazione a favore dei loro colleghi africani del Lesotho. È questo l’incarico ufficiale che ieri l’ambasciatore del Regno di Lesotho Joseph Sempe Lejaha, accompagnato dalla moglie Mamakhabane e dalla segretaria dell’ambasciata in Italia Maboloko Adelice Mokake, ha dato al Console onorario per la Sardegna Antonio Giuseppe Fancello durante la sua visita a Nuoro. Fancello dovrà avviare un programma di collaborazione con l’assessorato dell’Agricoltura regionale, le Facoltà di Agraria delle Università sarde e i pastori per esportare tecnologia e formazione nella piccola monarchia parlamentare sudafricana. Dopo l’incontro nella mattinata con i giornalisti per spiegare i motivi del suo viaggio in Sardegna, l’ambasciatore nel pomeriggio è stato accolto dal vice prefetto vicario di Nuoro Pietro Pintori, mentre oggi sarà a Olzai e Lanusei dove visiterà aziende zootecniche e casearie.
La Sardegna in questi anni ha già stretto uno speciale rapporto aiutando le scuole dello stato africano tanto che l’ambasciatore Lejaha esordisce ringraziando tutti i sardi e Fancello per gli aiuti. «Oggi - ricorda Lejaha - sono in veste di ambasciatore per ringraziare i sardi dei loro aiuti alle nostre scuole ma anche per chiedere assistenza. Siamo una nazione povera ma nonostante la povertà siamo ricchi di acqua per l’irrigazione. Abbiamo bisogno di tecnologia per i nostri allevatori e agricoltori perché non riusciamo a soddisfare il bisogno alimentare e abbiamo necessità di progetti su piccola o larga scala». Qualche anno fa ad Orune si gettarono le prime basi per la collaborazione quando dei pastori del Lesotho furono ospiti in alcune aziende agropastorali. «Ciò che intendiamo fare nel concreto - spiega il console onorario del Lesotho Antonio Fancello - è esportare il sapere dei nostri pastori per dare agli abitanti del Lesotho gli strumenti per una vita migliore, un solo sardo là, può formare centocinquanta pastori». Il piccolo stato africano ha mezzo milione di bovini e almeno il doppio di ovini e caprini, animali che vengono sfruttati solo per la carne e la lana. L’obiettivo è imparare a sfruttare la risorsa latte. «Il massimo per loro sarebbe aiutarli ad aprire una facoltà di agraria nel loro paese per questo - conclude Fancello - vogliamo cercare una collaborazione con le università di Sassari e Cagliari».
Fabio Ledda
 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 17 - Cultura-Spettacoli
Società contro Scienza, un equivoco tutto italiano 
di GIUSEPPE PULINA 
direttore del Dipartimento di Agraria, Università di Sassari
L’OPINIONE Gli scienziati italiani sono tra i migliori al mondo, ma negli investimenti per la ricerca il nostro Paese non è sicuramente ai primi posti della classifica
La patria di Galileo continua, dopo oltre 400 anni, a mostrare una certa incomprensione nei confronti della scienza e dei ricercatori (si vedano a proposito le recenti cronache di Stamìna, della sperimentazione animale e della previsione dei terremoti che hanno fatto inorridire la stampa scientifica internazionale). Eppure i nostri scienziati sono fra i migliori del mondo in quanto, rappresentando solo l’1,1% dei ricercatori planetari, pubblicano il 3,8% di articoli e attraggono il 6% delle citazioni, ponendosi al terzo posto assoluto dopo Svizzera e Regno Unito e prima di Usa, Francia e Germania. A conferma di ciò va ricordato che il drappello di nostri scienziati che ha partecipato al "Consolidation Grant" dell’European Research Council, si è piazzato al 2° posto con 46 progetti approvati (Germania 48, Francia 33); tuttavia il 57% dei vincitori andrà a spendere i soldi del finanziamento all’estero (contro il 13% dei tedeschi), vanificando il vantaggio economico e di contesto per il nostro Paese. Morale? I ricercatori italiani hanno stoffa, ma l’Italia non è un paese per scienziati. Vediamo il perché. Innanzitutto la solita storia (repetita iuvant) della scarsezza dei finanziamenti: pur occupando l’8° posto nella graduatoria mondiale per Pil, l’Italia è solo 15 per investimenti in ricerca e sviluppo con uno scarso 1,15% sul Pil, molto distante dall’obiettivo di Lisbona del 3% siglato dagli stati membri della Ue ormai un decennio fa. Ma è il fatto della scarsa considerazione sociale della scienza che genera un basso investimento in ricerca e sviluppo (R&S) e non viceversa, e da noi la disistima o la limitata considerazione degli ambiti scientifici assume dei contorni inquietanti. La distanza fra scienza e società, aumentata negli ultimi 40 anni come evidenziato dal bel saggio di Jerome Kagan "Le tre culture" (Feltrinelli), si è amplificata ulteriormente nel recente passato per opera di alcuni fattori: 1) il ruolo ingombrante assunto dai cosiddetti "esperti" in tutte le attività, che ha occupato gli spazi una volta detenuti dai "saggi"; 2) il linguaggio esoterico della scienza che il cittadino stenta a capire; 3) l’attribuzione agli scienziati dei mali della modernità (inquinamento, malattie, armi distruttive, ecc.); 4) il fatto che l’dea di fondo delle scienze della natura contrasti con il senso comune; 5) la negazione da parte degli scienziati di implicazioni finalistiche ed etiche degli eventi naturali. Se scienza e democrazia sono collegate e investire in scienza conviene, come illustrano due bei saggi rispettivamente di Gilberto Corbellini (Scienza quindi Democrazia - Einaudi) e di Ignazio Visco (Investire nella conoscenza - Il Mulino), quanto costa sotto i profili sociale e economico l’ignoranza scientifica all’Italia? Per prima cosa occorre riflettere sul fatto che la nuova ricchezza creata nel mondo si ottiene per l’80% da prodotti immateriali, ricchi in conoscenza scientifica e tecnologica, e solo il 20% da quelli materiali; seconda cosa è da sottolineare che, secondo un’indagine dell’Associazione dei Contribuenti Italiani, il fatturato nazionale di maghi, fattucchiere e cartomanti, nel nostro Paese, è cresciuto nel 2013 del 11%, arrivando alla stratosferica cifra di 18 mld di euro, poco al di sotto della spesa complessiva per R&S che si è attestata nel 2012 intorno ai 20 mld di euro. Insomma, l’Italia è attraversata da una sorta di schizofrenia: di fronte a un’elite di ricercatori che disperatamente cerca di restare a passo con il resto del mondo producendo valore scientifico 6 volte superiore alla media mondiale e 4 volte più economico, abbiamo una società che ignora o disprezza la Scienza e che ricorre sempre più massicciamente a metodi "alternativi" per aggirare le regole della natura, dalle cure al controllo della propria esistenza, spendendo privatamente in incantesimi la stessa cifra che pubblicamente destina alla ricerca scientifica. Il risultato? Oggi l’Italia è l’unico Paese al mondo in cui persone di (cosiddetta) cultura si vantano pubblicamente di non capire nulla di matematica. Contente loro… poveri noi.



 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 14 - Sardegna
REGIONE E UNIVERSITÀ DI SASSARI 
Progetto internazionale per lo sviluppo della nautica 
SASSARI La Regione Sardegna, in collaborazione con l’Università di Sassari, ha aderito al progetto interregionale per lo sviluppo della nautica e delle tecnologie del mare in Brasile e Nord America, promosso dall’Ice e dal ministero dello Sviluppo economico. «La ripresa del sistema produttivo regionale – ha sottolineato l’assessore dell’Industria, Antonello Liori – passa anche attraverso le opportunità commerciali che si creano nei mercati internazionali per le aziende sarde, in particolare per le piccole e medie imprese che investono in innovazione. Auspico una buona partecipazione di aziende sarde al fine di consolidare la partecipazione sarda nell’ambito nazionale di questi settori, un pilastro del made in Italy nel mondo». Il progetto prevede due missioni nei territori delle regioni aderenti, dove saranno invitati operatori esteri provenienti dai paesi target, oltre alla partecipazione a missioni ed a fiere di settore in Brasile e Nord America. Entro il 7 marzo, le aziende sarde interessate possono aderire al progetto consultando il sito internet della Regione.
 
 
 
 
10- La Nuova Sardegna / Pagina 23 - Sassari
Il gran ballo mascherato dell’università 
sabato 1° marzo
SASSARI. Anche quest’anno il Gran ballo mascherato di beneficenza dell’Università di Sassari concluderà in grande stile i festeggiamenti per il Carnevale. Sabato 1° marzo a partire dalle 23, il Sergent Club di via Giorgio Asproni ospiterà il tradizionale veglione che anche nell’edizione 2014 premierà i travestimenti più originali e spiritosi. Insomma, divertimento e solidarietà. Il primo premio sarà un week end in un resort di Olbia; il secondo classificato si aggiudicherà un tablet e il terzo uno smartphone. La prevendite possono essere acquistate contattando i seguenti numeri di telefono: 338 6139293; 366 7532664; 337 1001312; 340 1846168; 349 4954690; 347 4163850. Il ricavato sarà devoluto alla Casa della Fraterna Solidarietà di Sassari, impegnata nella lotta alla povertà e in quotidiane azioni di solidarietà a favore dei più bisognosi.
 
 
 
 
11 - La Nuova Sardegna / Pagina 19 - Sassari
congresso della FLC-CGIL 
Canalis: «No allo smantellamento della scuola pubblica» 
SASSARI No all’accorpamento delle università sarde, impraticabile nella realtà insulare regionale, e al progressivo smantellamento della scuola pubblica che, in particolare a Sassari, subisce continui attacchi che ne impoveriscono qualità e radicamento sul territorio. Lo ha ribadito Luigi Canalis, confermato segretario generale territoriale della Flc-Cgil a conclusione del terzo congresso provinciale di categoria. Nella relazione, Canalis ha sottolineato la necessità di un’istruzione aperta a tutti, ad ogni livello, dalla scuola all’università. L’istruzione, ha detto il segretario, non può essere un privilegio riservato ai ricchi, con l’esclusione di fatto dei figli dei ceti più deboli, relegati ai margini della società. Migliaia di studenti sardi sono costretti a rinunciare agli studi perché privi di adeguate risorse economiche, ha denunciato. Altra battaglia annunciata dal riconfermato segretario è la stabilizzazione giuridica e territoriale del personale tecnico-amministrativo e dei docenti nell’università, per garantire la presenza continua e duratura degli insegnanti, troppo condizionata dalle esigenze di un corpo docente in larga parte non residente in Sardegna. E’ inoltre dilagante il fenomeno della precarizzazione del lavoro, che sta coinvolgendo anche molti stabilizzati e togliendo ai precari storici le poche occasioni di lavoro. Il grido di allarme della scuola è stato rilanciato dal segretario della Camera del lavoro Antonio Rudas. «Dobbiamo contrastare in ogni modo l’idea, costruita dai governi recenti, che scuola e pubblica amministrazione siano un peso per lo Stato». Il segretario generale della Cgil ha ricordato la necessità di investire immediate risorse nel settore, a cominciare dall’edilizia, per riportare la sicurezza negli edifici scolastici.
 
 
 
 
 
12 - La Nuova Sardegna / Pagina 40 - Nuoro
Iniziativa del dipartimento di Agraria dell’ateneo di Sassari
Due centri di ricerca per rilanciare l’università nuorese 
FORMAZIONE»SA TERRA MALA Apre in città il Centro terre civiche e la Forestry school 
di Luciano Piras
NUORO Resta ancora commissariato, il Consorzio per gli studi della Sardegna centrale. È dal 2 dicembre 2010, infatti, che l’ente nuorese è nelle mani di Caterina Pes, nominata allora in sostituzione di Salvatore Cocco. Un’eternità, per una gestione che dovrebbe limitarsi all’ordinaria amministrazione. In attesa di scoprire quale futuro attende l’ateneo sardo e di sapere che fine ha fatto la Fondazione, Nuoro continua a sfornare novità. L’ultima è doppia: l’istituzione in città di due centri di ricerca «di importanza nazionale e internazionale», recita lo slogan di presentazione. Il dipartimento di Agraria dell’università di Sassari, infatti, ha promosso nella sede del Consorzio nuorese (che ospita i corsi di laurea di Scienze forestali e Ambientali) l’istituzione del Centro di studi della Sardegna sulle terre civiche e la Nuoro forestry school. «Il Centro terre civiche, sebbene abbia valenza territorialmente più ampia, riconosce l’importanza che questi compendi rivestono soprattutto nelle aree interne della Sardegna, la cui utilizzazione è dominata per lo più dall’uso civico del pascolo» si legge in un comunicato stampa. Gli obiettivi del Centro – spiegano dal Consorzio – sono la promozione di iniziative didattiche e di studio «al fine di acquisire una conoscenza sempre più approfondita su un fenomeno che si stima interessi, in Sardegna, una superficie di almeno 300 mila ettari. Si tratta, come si vede, di un vasto patrimonio, spesso sottovalutato, ma sul quale si ritiene importante focalizzare l’attenzione da parte del decisore pubblico, al fine di valorizzare e promuovere la crescita di queste aree, riducendo il dualismo che tuttora affligge l’economia regionale». Il secondo Centro di ricerca, invece, punta a «interpretare il bosco come sistema complesso comporta una revisione critica della concezione di scienza che ha caratterizzato l’età moderna. La Nuoro forestry school è stata istituita dall’ateneo di Sassari quale “Centro studi di alta qualificazione culturale” al fine di promuovere l’attività didattica e di ricerca di carattere sistemico avviata a Nuoro nel contesto degli studi forestali ed ambientali. Il Centro si propone di catalizzare l’attenzione di ricercatori, docenti, studenti, professionisti ed amministratori, rendendo un servizio alla loro disponibilità a contribuire affinché emergano le valenze di livello internazionale che l’approccio sistemico alla gestione forestale ambientale presenta, in particolare nella Sardegna centrale» si legge ancora nell’informativa diffusa dall’ateneo barbaricino. Animatori dei due poli di ricerca sono i professori Michele Gutierrez e Franco Nuvoli, per il Centro terre civiche; e i professori Roberto Scotti e Raffaela Lovreglio per la Nuoro forestry school. «È un notevole motivo di soddisfazione – dice il Commissario per il consorzio studi Sardegna centrale Caterina Loi –, vedere che la presenza dell’università di Sassari nella nostra sede aumenta in modo qualificato. L’attivazione dei due prestigiosi centri di ricerca, stimolerà senz’altro il mondo forestale e quello degli amministratori delle terre publiche, a confrontarsi da noi con le più moderne tendenze della ricerca e della tecnologia attive in questi campi. I professori Giuseppe Pulina e Pietro Luciano, rispettivamente direttore del dipartimento di Agraria e presidente dei corsi di laurea in Scienze forestali e Ambientali, confidano in un forte sostegno del territorio e della Regione per rafforzare l’impegno che l’università di Sassari si è assunta nel dislocare due strutture di ricerca di tale portata presso la sede di Nuoro».

    

 

UNIONESARDA.it
(link)

GLI STUDENTI DEL POLO DI VIALE FRA IGNAZIO
"Troppa confusione e poca qualità"

Pochi appelli, alto assenteismo dei docenti e insufficiente qualità della didattica. Sono le dure critiche degli studenti della nuova facoltà di Scienze economiche giuridiche e politiche di Cagliari.

 
Mercoledì 26 febbraio 2014 19:03 - ’’Intendiamo esprimere pubblicamente il nostro dissenso - è scritto in un comunicato dell’assemblea degli studenti che si è tenuta questo pomeriggio nel Polo di viale Fra Ignazio - riguardo tutto ciò che è accaduto negli ultimi due anni all’interno della nuova Facoltà di Scienze Economiche Giuridiche e Politiche". E poi un lungo elenco di critiche: "Cambio della governance di Ateneo, che ha predisposto l’accorpamento delle ex Facoltà di Giurisprudenza Economia e Scienze Politiche in una sola, cosi sconvolgendo il normale iter di funzionamento delle singole facoltà, generando confusione riguardo le competenze spettanti ai vari organi e, di conseguenza, agli studenti fruitori del servizio". E quindi "tutto ciò ha portato a modificare le regole relative alle singole ex Facoltà, disciplinando in maniera uguale situazioni diverse che richiedono una maggiore specificità riguardo l’organizzazione interna, non garantendo la possibilità ai singoli corsi di mantenere le proprie peculiarità". Le ricadute sugli studenti "sono state una progressiva diminuzione degli appelli, portati al minimo legalmente consentito (6), generando una disomogeneità tra i servizi erogati e le tasse pagate che ha raggiunto un livello intollerabile, giustificata dagli organi amministrativi nei seguenti termini: privilegiare la didattica, aumentare la frequenza alle lezioni e permettere al docente di trasmettere le proprie conoscenze direttamente allo studente, tesi smentite in maniera plateale dall’alto tasso di assenteismo dei professori e dalla scadenza dei servizi erogati e del materiale didattico fornito, stando a quanto rilevato dal questionario sottoposto agli studenti. L’indice di qualità della didattica è stato espresso in una media di voto pari a 2 su 5, su un campione di 2000 studenti". Infine la minaccia di una lunga protesta: "Siamo pronti a portare avanti una mobilitazione studentesca di lungo periodo qualora le nostre esigenze primarie non saranno discusse e tenute in debito conto’’.

 

QUOTIDIANI NAZIONALI
 
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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