Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 January 2014

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 45 - Edizione CA)
Editoria digitale, il futuro è adesso
FORUM. Venerdì e sabato a Sassari “See-book”: il convegno sulla nuova era del libro
 
Nuove opportunità in vista o minaccia per l'editoria? Il lettore preferisce la carta e i suoi odori o si tuffa senza rimpianti - neppure tattili - nei mari di inchiostro digitale? E come la pensano i bibliotecari, i librai, gli insegnanti, gli editori e gli scrittori? Il momento di confronto in terra sarda si chiama “See-book”, il Forum del libro digitale in programma venerdì e sabato, a Sassari, nella sala convegni della Camera di Commercio. Una due giorni, promossa e organizzata dall'assessorato regionale alla Cultura, sotto l'auspicio del Centro per il Libro e la Lettura, che chiama in Sardegna gli esperti.
I nomi? Giulio Blasi (ideatore del servizio MLOL che distribuisce oltre 200 editori italiani di ebook), Marco Gioannini (per la Fondazione Giovanni Agnelli responsabile della comunicazione e ricercatore sui temi dell'educazione scolastica), Marco Ghezzi (co-autore di Bookrepublic, la prima libreria italiana digitale online), Antonio Tombolini (fondatore di Simplicissimus Book Farm), Marco Zapparoli (editore e direttore editoriale di Marcos y Marcos), eFFe (pseudonimo di un docente di Politica e Nuovi Media ed esperto di self-publishing) e Gian Arturo Ferrari (per anni direttore generale della Divisione Libri della Mondadori, ora presidente del Centro per il Libro e la Lettura).
Il cartellone è stato definito nei dettagli a tempo di record dal direttore artistico Saverio Gaeta (il vincitore del bando regionale per il progetto ha firmato l'incarico a metà dicembre). Non crede alla guerra tra libro cartaceo e digitale: «Sono convinto che possano andare a braccetto e affrontare insieme la crisi. Ragioneremo sulle problematiche e sulle opportunità coinvolgendo tutta la filiera del libro». Plaude la platea di interlocutori ad alto livello Antonello Salis, direttore del Servizio beni librari della Regione: «La nostra speranza è che il Forum diventi un appuntamento annuale».
L'apertura venerdì, alle 15,30, con i saluti del direttore artistico, dell'assessore regionale alla Cultura Sergio Milia e del conduttore del Forum, il giornalista Federico Bona. Discutono dell'impatto digitale sul libro e sulla cultura la presidente dell'Aes (Associazione editori sardi) Simonetta Castia, il direttore editoriale di Karta edizioni Alessio Pia e Marco Polillo, dell'omonima casa editrice. E sulla presunta fine del libro cartaceo si confrontano Claudia Tarolo e l'editore di Cuec Mario Argiolas. Per la promozione alla lettura interviene Ferrari mentre il giornalista Francesco Bellu intervista Luca Pancalli, artefice e presidente del CIP, il Comitato Italiano Paralimpico. Domenica si inizia alle 10, per indagare scuola e digitale assieme a Biondi, Gioannini e al dirigente scolastico Rosanna Arru. A seguire il libraio Davide Ruffinengo incontra l'attore e scrittore Antonio Manzini. Tra i nomi in programma (in dettaglio sul sito www.forumebook.it) il libraio e presidente della comunità di lettori Lìberos Aldo Addis, Tombolini, eFFe, Blasi, Ghezzi e Jan Reister, responsabile del progetto web Nazione Indiana. Il Forum si conclude alle 20 con Bona, l'assessore Milia e il consulente dell'assessorato Giovanni Follesa.
Manuela Vacca
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 44 - Edizione CA)
Ardila: l'America Latina ai tempi di Simon Bolivàr
CONVEGNO. Cagliari, oggi, Facoltà di studi Umanistici
 
Lucien Febvre definì l'America Latina un laboratorio. Per lo studioso Marcello Carmagnani è un «altro Occidente». Le similitudini imposte dalla colonizzazione europea hanno prodotto negli ultimi due secoli un'identità che resiste, pur in forme diverse, fino ai giorni nostri: la Rivoluzione francese come vangelo politico, il traffico di eroi, le guerre intestine e la difficile ricerca della coesione nazionale, le utopie del secondo Novecento, astrazioni come Europa e Sud America che fra fatiche cercano di diventare realtà.
Per questo la conferenza del giovane storico colombiano Daniel Gutièrrez Ardila, “Èlites coloniali e nation building in America latina al tempo di Simon Bolivàr”, sarà questa sera (aula magna Motzo, Facoltà Studi Umanistici, ore 17) un'occasione per osservare riflessa nello specchio la storia dei due continenti cugini. La stessa brillante carriera del poco più che trentenne Gutièrrez Ardila si è mossa fra le due sponde dell'Atlantico. Cominciata a Medallìn in Colombia è proseguita in Francia, dove ora continua le ricerche per conto dell'Universidad Externado de Colombia. All'incontro parteciperanno anche il prorettore dell'Università di Cagliari Francesco Atzeni e il professor Luciano Marrocu del Dipartimento di Storia. Sarà difficile tenere la Sardegna fuori dalle dissertazioni se, come recita una delle ottave di “Procurade 'e moderare”: Fit pro sos piemontesos/Sa Sardigna una cucagna/Che in sas Indias s 'Ispagna/Issos s 'incontrant inoghe .
Luca Foschi
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 11 - Edizione CA)
L'Opac: idrolisi per distruggere le bombe di Assad
L'esperto: dubito che il procedimento sia questo
Perplessità sulla versione ufficiale. Parla Giacomo Cao, ordinario di Principi di Ingegneria chimica
 
Vengono definiti agenti chimici di priorità 1, quelli più pericolosi. Centinaia di tonnellate di materiale che, secondo le indiscrezioni filtrate nei giorni scorsi, verrà distrutto a bordo del mercantile americano Cape Ray in acque internazionali. A bordo della nave, accanto a 35 marine ci saranno una settantina di esperti chimici dell'Army's Edgewood Chemical Biological Center. Una squadra pronta a disinnescare le armi dell'arsenale proibito di Assad. «È la prima volta che questa operazione viene fatta a bordo di una nave e per questo - ha annunciato nei giorni scorsi Adam Baker, del centro di Edgewood - cominceremo lentamente per poi accelerare». Due mesi, non di più dovrebbe durare l'intera operazione.
Dai gas mostarda come l'iprite, ai nervini come il sarin e il tabun, ma chissà che altro era custodito nei depositi di Damasco. «Stiamo parlando di armi chimiche, ma - avverte Giacomo Cao, ordinario di Principi di ingegneria chimica dell'Ateneo di Cagliari - non sappiamo esattamente di che tipo sono. Non conosciamo la tipologia, né la composizione». Contattato al telefono per un commento sul metodo di smaltimento delle armi chimiche - che, secondo le informazioni lasciate trapelare dall'Opac, dovrebbe avvenire per elettrolisi, ovvero con la scomposizione della molecola del principio attivo tossico - il professore si è detto piuttosto perplesso. «Mi sembra riduttivo e banale. Non credo che - avvisa - la reazione di idrolisi possa distruggere o degradare armi chimiche al fine di ottenere prodotti innocui. Dubito fortemente che il procedimento sarà questo».
E allora come, e a questo punto dove, verranno smaltiti gli agenti chimici che dobbiamo immaginare contenuti dentro speciali proiettili e contenitori? Neanche un bambino col dito in bocca può credere che alla faccenda verrà data adeguata e sincerissima pubblicità. Come sempre accade dentro l'universo delle stellette, è trapelato solo ciò che si è voluto far sapere, o meglio credere. La tabella di marcia dell'intera missione reca molti omissis e parecchi top secret. Ma, intanto, c'è questa storia del trasbordo del materiale da una nave all'altra davanti a un porto italiano, e più d'uno si è domandato che accidenti potrebbe accadere qualora un container finisse dentro lo splendido mare blu. «Non conoscendo la composizione e la tipologia di queste armi chimiche - ribadisce il professor Giacomo Cao - non sono in grado di dire quali effetti possa provocare un eventuale sversamento o contatto con l'acqua».
P.S.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 37 - Edizione CA)
Cabras è pronta ad accogliere i Giganti
A breve l'arrivo di sei statue di Mont'e Prama da sistemare nel museo. «A marzo la mostra»
 
CABRAS Li stanno impacchettando come gioielli. Ogni pezzo deve essere sistemato e protetto con cura per evitare danni durante il trasporto. Al centro di restauro Li Punti, a Sassari, c'è ancora tanto da fare. I tecnici ieri mattina hanno iniziato le fasi di imballaggio delle sei statue di Mont'e Prama. Al museo lagunare sono pronte le sale dove gli esperti sistemeranno le sculture alte più di due metri e che potranno essere ammirate dal mese di marzo.
IL RIENTRO Per Cabras un evento che tutti aspettavano da quarant'anni, quando l'aratro di Sisinnio Poddi in località Mont'e Prama riportò alla luce la prima testa di una statua. Da quel momento iniziarono anni di scavi. Circa cinquemila i frammenti rinvenuti: in tutto 25 opere tra arcieri, pugili e guerrieri e 12 modelli di nuraghe. I ritrovamenti andarono a finire prima a Cagliari, per trent'anni custoditi nel Museo archeologico nazionale e nel 2007 il viaggio verso Sassari, al centro di restauro per la pulitura e il montaggio. Ora il trasloco definitivo.
LA RINASCITA Per il comune di Cabras l'inizio di una nuova era: più turisti nel Sinis, posti di lavoro per i giovani e ottimi affari per gli alberghi, ristoranti e agriturismi. Ne è convinto l'assessore alla Cultura Fenisia Erdas: «Sono certa che ci sarà un incremento economico non indifferente e in tanti settori a partire già da questa stagione turistica. In tanti arriveranno nella cittadina per vedere da vicino le opere nuragiche e per conoscere la loro storia». Negli uffici di piazza Eleonora d'Arborea si pensa a come accogliere i reperti: «La vera festa sarà a a marzo -spiega l'assessore - quando le sale dove verranno sistemati i sei giganti saranno aperte al pubblico. Per quando riguarda poi la promozione - assicura - verranno sicuramente coinvolti diversi ragazzi visto che sono molti ad avere in tasca una laurea in archeologia». Inaugurazione in pompa magna dunque, ma anche visite guidate, convegni e studiosi a confronto.
LE ALTRE STATUE Per ospitare invece tutti i reperti bisognerà attendere ancora due anni. Nel 2016 dovrebbe essere pronta la nuova ala del museo di Cabras: «Abbiamo ottenuto un finanziamento regionale di due milioni di euro - conferma il sindaco Cristano Carrus - e proprio ieri è stato firmato il progetto di realizzazione. Ancora per poco e Cabras diventerà il paese dei giganti». In attesa del nastro inaugurale della nuova struttura le altre statue andranno a Cagliari in piazza Arsenale, al museo archeologico nazionale nell'ambito del centenario della nascita dell'archeologo Giovanni Lilliu. Nel capoluogo sardo ne rimarranno comunque tre.
Sara Pinna
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Cultura-Spettacoli
liberalizzazione rischiosa
Cannabis sempre più potente e sempre meno droga leggera
di GIORGIO PINTORE
 
I mezzi di comunicazione da giorni parlano dell'ennesima sparata che ripropone la liberalizzazione delle droghe "cosiddette leggere". Ma cosiddette da chi? E perché? Su quali basi scientifiche oggi si può pensare che le droghe possano essere suddivise in leggere o pesanti? La droga vegetale, per definizione, è quella pianta o sua parte in cui sono contenuti principi attivi, insieme a altri inerti. L'assunzione di qualsiasi droga, sia essa la camomilla, il caffè, il cioccolato ecc… ha in se principi attivi che esplicano la loro azione chi in modo curativo, chi in modo voluttuario oppure, come nel caso delle infiorescenze femminili della Cannabis sativa ssp. indica, con un'azione stupefacente. Non mi soffermerò qui sui risultati scientifici mirati agli usi terapeutici della cannabis dei vari principi attivi presenti in questa droga verso alcune patologie molto importanti. Il principio attivo responsabile degli effetti della canapa indiana, marijuana o hashish, è il delta-9-Tetraidrocannabinolo (delta 9 THC) che è una molecola capace di determinare euforia, rilassamento, distorsione della percezione spazio temporale, alterazioni sensoriali all'udito, all'olfatto, alla vista, senso di disorientamento, ansia, stanchezza, così come i sacri testi di farmacologia la descrivono. Inoltre studi recenti riportano come l'uso di questa droga a lungo termine determini gravi danni all'encefalo, alterando in maniera grave la perfusione sanguigna cerebrale fino a determinare un calo di massa dell'encefalo esattamente come succede nelle patologie neurodegenerative, e inducendo in soggetti che ne hanno fatto uso fin dall'età giovanile un marcato aumento di stati depressivi e psicotici anche gravi. Potrei elencare una grande quantità di altri dati sull'aumentato rischio di chi fa uso di cannabis di passare e/o assumere insieme anche altre sostanze stupefacenti come la cocaina o le metamfetamine, sugli incidenti, talvolta mortali, causati da chi si mette alla guida con tutti quei sintomi, di descrivere che innesco meraviglioso possa esserci se ci si beve sopra anche qualche bicchiere, non è né il momento né la sede per farlo, ma credo che sia ben chiaro che non stiamo parlando di acqua fresca e non stiamo parlando di nulla di leggero, anzi, di qualcosa di pesante… pesantissimo, forse, per l'intera società. Dal 1996 ho analizzato centinaia di campioni di cannabis e l'evoluzione è la sempre maggiore percentuale di questo principio attivo al loro interno. "L'industria cannabis" sta mettendo nel mercato semi e piante ormai selezionate con incroci tra le specie indica, sativa e ruderalis per ottenere infiorescenze femminili ricche in delta -9-THC anche di 10/20 volte superiore rispetto alle piante madri, selezionando semi che in appena 25 giorni garantiscono risultati eccellenti, il tutto acquistabile nei sempre più specializzati shop onli n modo totalmente anonimo. Questo è un altro fattore di gravità dell'impiego di questa droga laddove è anche impossibile a priori sapere esattamente la quantità di principio attivo che si assume di volta in volta. Le porcherie che vengono assunte da chi consuma hashish poi, non è dato saperlo se non dopo approfondita analisi chimica dei panetti o dei frammenti che vengono fumati. E allora? Liberalizziamo? Parliamo ancora di droghe "leggere"? So che sono divise più che mai le opinioni in materia e questo vuole essere un approccio in cui le basi scientifiche e non del sentito dire dicono in maniera realistica che non c'è niente di leggero in fatto di "droga" e leggero sarebbe solo se il legislatore affrontasse questo argomento senza valutare attentamente i rischi che potrebbero derivarne.
Docente di Farmacognosia Dip. Chimica e Farmacia Università di Sassari
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Cultura-Spettacoli
conferenza oggi a cagliari
Simon Bolivar e l’America Latina
 
Oggi a partire dalle 17 il professor Daniel Gutiérrez Ardila terrà una conferenza dal titolo “Élite coloniali e nation building in America Latina al tempo di Simon Bolivar”. Gutiérrez Ardila, docente di storia presso l'Università di Bogotà e autore di diversi lavori dedicati alla nascita degli stati indipendenti latinoamericani con particolare attenzione al caso colombiano, interpreta le rivoluzioni dei tempi di Simon Bolivar non solo come conseguenza di elementi locali e specifici, ma come espressione di movimenti ed esigenze transnazionali e globali. L'incontro, introdotto dal prorettore dell'Università di Cagliari Francesco Atzeni e coordinato da Luciano Marrocu del dipartimento di Storia e Beni culturali, si svolgerà nell'aula magna “Motzo” della facoltà di Studi umanistici, a Sa Duchessa.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Cultura-Spettacoli
Come sfogliare il futuro
Un forum sul libro digitale
Venerdì e sabato a Sassari un convegno nazionale sulle nuove tecnologie
Intervengono scrittori, librai, editori, docenti universitari e bibliotecari
di Walter Porcedda
 
CAGLIARI «Una finestra sul futuro». Così, ai margini della conferenza stampa di presentazione di ieri mattina , Antonio Salis, direttore del Servizio beni librari dell’assessorato alla Pubblica istruzione, definisce il forum sul libro digitale “See-book” che si terrà venerdì e sabato alla Camera di commercio di Sassari. Prima ricognizione e riflessione voluta, come ha ribadito l’assessore Sergio Milia, per esplorare le potenzialità di diffusione di tecnologie e mezzi finalizzati alla lettura. «Già da qualche tempo – conferma Salis – le biblioteche stanno diventando luoghi di aggregazione di utenti che accedono a nuovi tipi di servizi». La diffusione del digitale potrebbe essere così perfino utile per riaccendere sopite passioni per il cartaceo, riflette ancora il direttore dei servizi librari. Un fatto è certo, sottolinea Saverio Gaeta di Leggendo Metropolitano, direttore artistico di “See-book” , «oggi si aprono scenari culturali inediti, che riguardano non solo editori, distributori e librai ma anche gli stessi autori e la scuola». Una vera rivoluzione in atto. Paragonabile forse a quello che accadde con la musica. Dal passaggio dal vinile al cd e poi al negozio virtuale di iTunes che di fatto ha condannato tanti negozi di dischi alla chiusura. Stesso destino per le librerie? Le nuove tecnologie sono una opportunità per crescere e migliorare o una minaccia per i posti di lavoro? Questi alcuni dei temi al centro del forum. Si parte venerdì alle 15,30 prima con i saluti dell’assessore Milia e poi il microfono passerà al giornalista Federico Bona (autore di un libro su Steve Jobs e un volume sui cambiamenti del digitale) con il compito di condurre la manifestazione. Alle 16 le prime riflessioni du “Il mondo nuovo. L’impatto digitale sui cambiamenti culturali e sul libro” con Simonetta Castia, presidente Aes, (associazione editori sardi), Alessio Pia direttore editoriale di Karta edizioni, pioniere dell’e-book in Sardegna e l’editore Marco Polillo. “Farhrenheit 451. I piccoli editori e la fine (presunta) del libro cartaceo” è il tema che vede a confronto Mario Argiolas della Cuec e Marco Zapparoni di Marcos y Marcos. Gian Arturo Ferrari, presidente del Cepell (Centro per il libro e la lettura) parla di come promuovere la lettura anche con le armi del digitale. Si chiude con l’incontro tra Luca Pancalli presidente del Comitato italiano paraolimpico con Francesco Bellu di “Sassari Notizie” e Tore Farina dell’Uisp. Sabato alle 10 riflessioni su scuola e digitale con Rosanna Arru, Giovanni Biondi e Marco Gioannini. Segue incontro tra Davide Ruffinengo e lo scrittore Antonio Manzini. Si riparte al pomeriggio con Silvia Marcis che riflette sull’accesso alla conoscenza scientifica. Giulio Blasi, Mary Joan Crowley e Cristina Cugia discutono di distribuzione al tempo del web, mentre eFFe, docente di politica e nuovi media a Firenze con Antonio Tombolini parlerà di self publishing. Ancora Ruffinengo con Aldo Addis per confrontarsi sulla sfida tra librerie ed e-book. Ultimi incontri dalle 18,30 con Giulio Blasi e Marco Ghezzi (distribuzione) Jan Reister (lettura in rete) e conclusioni finali con Federico Bona, Giovanni Follesa e l’assessore Sergio Milia.

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