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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 December 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA / Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
INCONTRO AOU-ATENEO
Policlinico, ecco 40 milioni per il “Blocco R”

Dermatologia, genetica, oculistica, ortopedia, urologia, ematologia, psichiatria, farmacologia clinica, medicina del lavoro, anatomia patologica e il Centro per la sclerosi multipla. Più i servizi amministrativi e direzionali ospitati al San Giovanni di Dio.
Sono i reparti che saranno ospitati nel nuovo “Blocco R” del Policlinico universitario, con un piano che prevede un investimento già finanziato di 40 milioni di euro. Un budget che permetterà di completare il progetto del nuovo ospedale, si spera in tempi ragionevoli.
E proprio su questo argomento si è tenuto in rettorato un incontro tra i vertici dell'ateneo di Cagliari e dell'Azienda ospedaliera universitaria, con presente il sottosegretario alla Sanità, Paolo Fadda. Al centro della riunione i progetti per la realizzazione nella struttura di Monserrato del “Blocco R”. Il Policlinico ospedaliero universitario - come hanno ribadito i docenti durante l'incontro - è centro di assistenza, alta formazione e specializzazione medica. Una struttura che necessita di tecnologie all'avanguardia sia per i servizi alla popolazione, sia per la ricerca scientifica e la didattica.
«Occorre puntare sui giovani, l'Italia e la Sardegna ce la faranno grazie a loro. Ma - ha detto Giovanni Melis, rettore dell'Ateneo - dovranno imparare a lavorare e produrre tanto in termini di conoscenza e di ricchezza per la società. Il nuovo Policlinico è fiore all'occhiello per la nostra Isola». Il rettore ha auspicato un avvio del progetto in tempi ragionevoli, nella speranza che la burocrazia non metta troppi ostacoli come spesso accade.
«Il completamento del polo ospedaliero di Monserrato è stato pensato oltre vent'anni fa dall'allora rettore, Duilio Casula. Si tratta - ha sottolineato invece Paolo Fadda - di un'opera indispensabile, utile non solo alla sanità cagliaritana ma all'intera Sardegna».
 
 
2 - L’UNIONE SARDA / Oristano e Provincia (Pagina 43 - Edizione CA)
Oristano. La conferenza dei capigruppo del Consiglio per salvare i corsi: contestata la Regione L'UNIVERSITÀ ENTRA AL FORO BOARIO
Consorzio Uno, il Comune cerca nuovi locali per ridurre i costi degli affitti

ORISTANO Si stringono i ranghi da parte del Comune per cercare di salvare i corsi universitari oristanesi. Un lavoro chirurgico sulle spese e un pacchetto di proposte operative per il Consorzio Uno messi a punto dalla conferenza dei capigruppo del Consiglio comunale. Obiettivo: difendere il polo universitario (quasi 700 studenti) e i posti di lavoro.
Al primo punto la ricerca di nuovi locali comunali per eliminare i costi di affitto che incidono pesantemente sui bilanci. Sotto esame il patrimonio comunale per studiare la possibilità di concedere alcuni locali per i laboratori dell'università (Foro Boario, scuola media di piazza Manno), chiesto un maggiore raccordo tra il Comune e il consiglio di amministrazione del consorzio e la definizione di accordi per la gestione di attività progettuale comune (revisione del Piano strategico). Ci sono poi gli ammortizzatori in deroga per i lavoratori, e il taglio alla spesa per le trasferte del personale docente. Ma soprattutto una forte azione politica nei confronti della Regione per assicurare una equa ripartizione del fondo unico di 6 milioni di euro destinato al sistema universitario sardo. «Una ripartizione che premia incredibilmente con mezzo milione di euro la sede di Iglesias dove non si svolge attività, mentre a Oristano con i suoi cinque corsi (quattro corsi di laurea e una scuola di specializzazione) e un'attività in costante crescita e dall'alto valore accademico vengono concessi poco più di 2 milioni 100 mila euro», fanno sapere dal Comune.
Per il vice sindaco Giuseppina Uda «una scelta, quella Regione, per la quale c'è da indignarsi, uno spreco di risorse pubbliche che fa capire come si sia perso il senso del pudore. Il Comune farà tutto ciò che gli è consentito per sostenere l'università». Trecentomila euro in meno nel bilancio e la necessità di operare tagli alla spesa che, tra le altre cose, andranno a incidere sull'orario di lavoro dei dipendenti, determinando una riduzione anche dei servizi offerti. «Per garantire livelli di qualità servirebbero 2,5 milioni di euro all'anno - ha detto Francesco Asquer della direzione generale del Consorzio -. Viviamo una condizione di difficoltà, dobbiamo ridurre pur sapendo non solo che non ci sono esuberi di personale, ma che ogni dipendente è necessario».
 
 
3 - L’UNIONE SARDA / Oristano e Provincia (Pagina 43 - Edizione CA)
LA STORIA. Il docente universitario spiega come rendere produttivi i saperi acquisiti all'estero
I MASTER AND BACK MODELLO CINESE
Pinna, prof a Chicago: se tornassi a Oristano sarei un precario
ORISTANO Una lezione, un esempio da seguire per rendere davvero operativo il progetto "master and back". Iniziativa che, purtroppo, resta tronca perché ai giovani laureati che vanno all'estero per acquisire conoscenza non viene poi data la possibilità, al loro rientro in Sardegna, di mettere a frutto ciò che hanno imparato. A differenza di quanto avviene in Paesi come Brasile, India e Cina. Lo racconta in modo concreto l'esperienza di Graziano Pinna, oristanese di 45 anni, oggi professore associato alla University of Illinois di Chicago, nel dipartimento di Psichiatria, dove studia ansia e depressione, realizza modelli animali di malattie psichiatriche, indispensabili per creare nuovi farmaci.
LA STORIA «Mi viene spontaneo fare un confronto con la mia esperienza: sono andato via dall'Italia nel 1993, con una borsa di studio della Comunità europea che mi consentiva appena di pagare l'affitto» racconta Graziano Pinna. «Lasciavo un Paese che dava poche speranze, soprattutto per chi puntava alla carriera universitaria. Le cose, da allora, non sono certo cambiate. La Regione Sardegna all'epoca dava la possibilità di andare all'estero con borse di studio». Il programma esiste tuttora con il "master and back" che prevede il ritorno nell'Isola del laureato dopo il master. «Le sovvenzioni da parte della Regione Sardegna sono state importanti anche per lo sviluppo della mia carriera, ma non mi garantivano la possibilità di mettere a frutto le esperienze maturate una volta che fossi tornato in Sardegna». Da qui la decisione di continuare a lavorare in Germania e negli Stati Uniti.
LA LEZIONE DALL'ESTERO Il Brasile e la Cina mandano i loro giovani migliori ad arricchire la loro preparazione nelle più qualificate università. Con questo bagaglio tornano poi a casa, dove hanno la possibilità, grazie ai fondi di ricerca, di mettere a frutto le conoscenze acquisite. «Possono mettere su un laboratorio nel loro Paese oppure essere inseriti nel mondo accademico» va avanti il ricercatore oristanese. «Per me e tanti altri che sono andati fuori per acquisire esperienza, nuove tecnologie, mancavano invece le condizioni necessarie per poter tornare a casa: infrastrutture, ma anche la possibilità di avere una retribuzione adeguata. Se lo avessi fatto, mi si sarebbe aperta la strada per un lungo precariato con la remota speranza di agganciare un giorno un posto come ricercatore. Ovviamente questa non era una situazione tale da suscitare interesse a ritornare in patria».
CINA, BRASILE, INDIA Dopo 8 anni in Germania, Graziano Pinna ricevette l'offerta per diventare professore nella University of Illinois di Chicago. E ora parla di un interesse sempre più vivo da Cina, Brasile e India. «Negli ultimi anni, sono stato contattato da questi tre Paesi per consentire ad alcuni loro giovani di fare ricerca nel mio laboratorio a Chicago, dove ho già ricevuto due dottorandi pienamente sovvenzionati dal Brasile». Il professore oristanese spiega di aver ricevuto anche molteplici inviti come speaker a conferenze in Asia, soprattutto Cina e Giappone. A fine marzo 2014 andrà a Tokyo come moderatore di una sessione su "neurofarmacologia dell'ansia e della depressione" nella conferenza "The International Neuroscience Conference". A febbraio sarà in India come ospite d'onore della casa editrice del giornale scientifico "Innovations in Pharmaceuticals and Pharmacotherapy". Il Brasile lo ha invece recentemente invitato come consulente nell'Universidade Federal de São Paulo - Escola Paulista de Medicina, Department of Pharmacology, dove si recherà a febbraio; il programma prevede in seguito di trascorrere 3 mesi all'anno per tre anni per insegnare. «Svilupperò progetti di ricerca multidisciplinari e introdurrò tecnologie avanzate nella loro università. Il mio laboratorio è stato, infatti, il primo al mondo a mettere a punto tecnologie per misurare nel cervello umano e di animali da esperimento i neurosteroidi e a scoprire il loro ruolo neurofisiologico e le loro implicazioni nei meccanismi dell'ansia e della depressione».
Patrizia Mocci
 
   


LA NUOVA SARDEGNA
 

4 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 4 - Sardegna
SANITÀ UNIVERSITARIA
In arrivo quaranta milioni per il policlinico di Monserrato
Si è tenuto nel rettorato di Cagliari l'incontro tra i vertici dell'ateneo e dell'Azienda ospedaliera universitaria, con il sottosegretario alla Sanità, Paolo Fadda. Al centro della riunione i progetti per il Policlinico di Monserrato del «Blocco R». Il piano, illustrato dal rettore Giovanni Melis, prevede un investimento già finanziato di40milioni. Un budget che permetterà di completare il progetto del nuovo ospedale universitario col trasferimento dei reparti e degli ambulatori di dermatologia, genetica, oculistica, ortopedia, urologia, ematologia, psichiatria, farmacologia clinica, medicina del lavoro, anatomia patologica e il Centro per la sclerosi multipla.
 
    

QUOTIDIANI NAZIONALI
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