Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 December 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 

 
 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA / Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Completato il passaggio di consegne col San Giovanni di Dio: «Inizia una nuova era»
È L’ORA DI NASCERE AL POLICLINICO
Aperto il reparto di Ostetricia: ci sono le prime pazienti
Ivan guarda il pancione della moglie con tenerezza e un pizzico di commozione. La sua Anna è seduta sulla poltroncina blu, un po’ tesa ma raggiante. L’ostetrica prepara la macchina per il tracciato, dopo qualche istante gli elettrodi per il monitoraggio cardiotocografico fanno risuonare nella stanza il battito del cuore del piccolo che porta in grembo. «È un maschietto», rivela lui. «Il nome non lo diciamo», interviene lei col sorriso.
LA PRIMA PAZIENTE Le otto sono passate da quindici minuti quando arrivano al Policlinico universitario. Emozionati si affacciano alla porta scorrevole all’ingresso del blocco Q, poi vanno verso l’ascensore. Al terzo piano il rito dell’accettazione. A prendersi cura di Anna arriva il personale di turno. È un’occasione speciale, è il giorno dell’inaugurazione del nuovo reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Monserrato. Il piccolo non vuole ancora nascere, il parto è rimandato. Ma Anna si è già conquistata il titolo di prima paziente nella nuova era delle nascite nella Grande Cagliari.
 IL NUOVO REPARTO Trentasei posti letto per le degenze, più altri quattro in day hospital e un organico di centocinquanta operatori tra medici, ostetriche, infermieri. Le apparecchiature sono super tecnologiche, le pareti fresche di pittura e coloratissime. Il San Giovanni di Dio non può più reggere il confronto. Il passaggio di testimone avviene sotto la pioggia scrosciante, alle otto in punto il vecchio ospedale Civile dopo centocinquant’anni di attività cede ufficialmente il passo alla struttura a due passi da Cagliari. D’ora in poi tutti i parti e i ricoveri avverranno nel blocco Q di Monserrato.
 GLI ONORI DI CASA La sala riunioni è affollata, al battesimo ufficiale non manca nessuno. «Questo trasferimento rappresenta un passo avanti per la sanità sarda verso una riqualificazione importante sotto il profilo dell’edilizia sanitaria in tutta l’Isola», osserva l’assessore alla Sanità Simona De Francisci. «Il nuovo reparto garantirà alle partorienti ancora più sicurezza e un’assistenza di alto livello», sottolinea Ennio Filigheddu, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-sanitaria. «Gli standard elevatissimi dal punto di vista professionale ora si sposano con le tecnologie più moderne e avanzate a livello europeo». Il rettore Giovanni Melis annuisce: «È un traguardo importante, il secondo dopo la neonatologia, per completare e riempire il blocco Q».
L’ADDIO AL SAN GIOVANNI Un accenno inevitabile al Civile: «Con questo passaggio di consegne lasciamo una struttura ormai obsoleta e diamo vita a una realtà più moderna che migliorerà la qualità dei servizi offerti e favorirà anche l’impegno degli studenti». A dirigere la clinica Ostretrico Ginecologica sarà Gian Benedetto Melis: «Le partorienti qui troveranno un mondo confortevole: potranno scegliere il colore della stanza, la musica che preferiscono e anche gli odori che desiderano», spiega orgoglioso. «Si sentiranno come a casa e affronteranno l’ultima parte della gravidanza e il parto con estrema serenità».
Sara Marci


2 - L’UNIONE SARDA / Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Quaranta milioni dal Cipe, sei mesi per la gara più i lavori, aperture nel 2016
MONSERRATO CRESCE ANCORA
Ci sarà anche il Blocco B, il “Civile” si spegnerà pian piano
Il blocco Q ha appena preso forma, ma lo sguardo è già proiettato verso il futuro. Il Policlinico di Monserrato si prepara ad accogliere nuovi pezzi. In arrivo i reparti di Urologia, Ortopedia, Dermatologia, Oculistica, Ematologia e Genetica. «Andranno a formare il nuovo blocco R», annuncia il rettore Giovanni Melis. Quattro corpi di fabbrica da tirar su con i 40 milioni messi sul tavolo dalla delibera del Cipe dell’11 settembre 2011. «Per completare e arredare tutto probabilmente con i risparmi di gara ci vorranno un paio di milioni in più», ammette Ennio Filigheddu, direttore generale dell’Azienda ospedaliero-universitaria. «Sei ottimista», scherza, ma neanche troppo, il rettore. «Un paio alla sarda, magari qualcuno in più». Sei mesi per fare la gara più ulteriori 730 giorni di lavori, «contiamo di aprire nel 2016», anticipa Filigheddu. La struttura di Monserrato si espande, il San Giovanni di Dio si spegne gradualmente. Il secondo e il terzo piano sono già stati completamente svuotati. Al primo rimangono le due Medicine e un punto di emergenza per l’attività chirurgica necessaria per l’assistenza al Pronto soccorso e alla Cardiologia. Messi da parte i traslochi dei reparti destinati al futuro blocco R, rimangono ancora la Cardiologia, che andrà ad aggiungersi al blocco N del Policlinico e l’Otorino che sarà accolto nel blocco G. «Abbiamo quasi finito i lavori per la sala operatoria, rimane da fare qualche ritocchino sulle stanze di degenza», sottolinea Filigheddu. Pesa l’assenza del Pronto soccorso, ma la macchina organizzativa è già in moto. Il finanziamento di 5 milioni di euro sul Fondo sociale di coesione è pronto a essere utilizzato. (sa. ma.)
 
 
3 - L’UNIONE SARDA / Commenti (Pagina 50 - Edizione CA)
Commenti
AMBIENTE E UNIVERSITÀ
Un programma pluriennale contro il dissesto
Afronte del recente disastro ambientale, mi chiedo se l’istituzione universitaria, che comprende tutte le discipline competenti, non possa farsi promotrice di un progetto di ricerca, in collaborazione sopratutto con la protezione civile nazionale, la Regione Sardegna e gli Ordini professionali competenti, teso ad individuare in una particolare regione-campione dell’Isola le cause del dissesto, così da arrivare ad un programma pluriennale di interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e di adeguamento, finalizzati a contenere gli effetti (con la manutenzione) ed a correggere le cause del degrado ambientale (con interventi di adeguamento). Potrebbe anche essere un esempio per altre Regioni del territorio nazionale.
A fronte dell’attuale situazione italiana, caratterizzata da un territorio in larga misura interessato da frane e smottamenti, sicuramente imputabili a dissesto idrogeologico, ritengo che la “messa in sicurezza” del territorio sia preliminare a qualsiasi ipotesi di sviluppo socio-economico. Essa richiede impegno di ricerca multidisciplinare ed interdisciplinare e dovrebbe essere intesa come tema di ricerca finalizzata alla quale dedicare una rilevante priorità, quantomeno nei programmi di ricerca universitaria, anche per costruire e diffondere nella nostra comunità una cultura preventiva di governo del territorio.
In conclusione, ritengo che sia arrivato il tempo che l’Università (non solo i singoli ricercatori) assuma l’impegno civile di dar vita ad un proficuo rinnovamento culturale finalizzato alla tutela di quel patrimonio costituito dai tanti borghi, paesi, centri storici, insediamenti urbani e produttivi che costiuiscono l’essenza della nostra comunità e della nostra ricchezza culturale.
Francesco Annunziata

 
4 - L’UNIONE SARDA / Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Giornali, dalla carta al web
“Giornalismo dalla carta al web”. È il titolo del seminario organizzato dall’associazione Pro libera civitate le cui iscrizioni scadono domani. Lezioni il giovedì (18-20) e venerdì (16-18) alla facoltà di Giurisprudenza (aula Arcari). Gratuito per gli studenti universitari. Per gli altri l’intera quota verrà devoluta alla scuola di Olbia Amsicora.


5 - L’UNIONE SARDA / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
Dante, seminario e mostra
Domani alle 9, aula Motzo della facoltà di Studi umanistici in via Is Mirrionis 1, seminario di studi dantesco ad inaugurazione del laboratorio “Dante, per una lettura della Divina Commedia in tempo reale”. L’iniziativa accompagna l’apertura della mostra di disegni di Angelo Monne per l’edizione Zanichelli 2011 della Commedia, visitabile dal 4 al 10.

 
 



LA NUOVA SARDEGNA
 
6 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 9 - Sardegna
Oristano la provincia più sicura d’Italia 
Secondo lo studio del Sole 24 Ore è Nuoro l’area dell’isola in cui si sta meglio. Il presidente Deriu: «Quadro irrealistico» 
di Silvia Sanna
SASSARI Nei bassifondi della classifica per infrastrutture e numero di stranieri regolari, ai vertici per la sicurezza ma anche per numero di bar e ristoranti. Nella graduatoria generale, la Sardegna galleggia a metà: la qualità della vita non è eccezionale, ma neppure da buttare via, se si guarda la radiografia de Il Sole 24 Ore. Con Nuoro che, al 40° posto su 107, è la provincia isolana in cui si vive meglio. Non ci crede il presidente Roberto Deriu: «Questa rilevazione non tiene conto della felicità delle persone. Qui non siamo felici. La gente soffre e le prospettive sono pessime. Queste statistiche fotografano un quadro irreale». Nel quale la provincia in cui si sta peggio è Carbonia-Iglesias (85° posto) che pure fa un balzo di 7 posizioni rispetto al 2012. Sassari al 58° posto va meglio di Cagliari che sta al 67°, ma peggio di Olbia-Tempio, Oristano e Ogliastra. Nel quadro generale dominato dal Nord Est (Trento e Bolzano in testa) la Sardegna cresce, le province avanzano in classifica. E la graduatoria evidenzia che la qualità della vita è migliore rispetto alla maggior parte delle province del Sud . Chissà se è vero. I parametri. Sono sei e comprendono diverse voci: tenore di vita, affari e lavoro, servizi-ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero. Il primo posto. L’unico primato lo conquista Oristano nel parametro ordine pubblico: la provincia di Eleonora risulta essere la più sicura d’Italia: è quella in cui nel 2012 si è verificato il numero più basso di scippi-rapine e borseggi. Le province meno sicure sono invece Sassari e Olbia Tempio, che occupano la 97esima posizione. In particolare, il Nord dell’isola si distingue per quanto riguarda truffe e frodi informatiche: 257 ogni 100mila abitanti nel 2012. L’ultimo posto. La maglia nera l’indossa la quasi defunta provincia del Medio-Campidano alla voce “popolazione”: nel quadro d’insieme, che comprende valori quali il numero di laureati, il numero di divorzi e di stranieri regolari, è sua la performance peggiore in Italia: 107° posto in classifica, a causa di una popolazione sempre più anziana e di un altissimo numero di divorzi (dato in comune con la provincia di Carbonia-Iglesias). Istruzione. Il dato non è esaltante: il più alto numero di laureati tra 25 e 30 anni si trova a Sassari, con 74 ogni 1000. La percentuale peggiore è quella di Olbia-Tempio: 47 giovani laureati ogni 1000 e penultimo posto nella classifica generale. Ambiente e infrastrutture. È una nota dolente: cinque province (Medio Campidano, Olbia-Tempio, Oristano, Nuoro e Ogliastra, la peggiore), occupano gli ultimi posti della classifica sulle infrastrutture. Il punteggio più alto fra le sarde va a Cagliari, che però si deve accontentare del 70° posto, mentre Sassari sta al 75°. La voce infrastrutture fa parte del parametro più ampio “Servizi, ambiente e salute” che riserva qualche bella sorpresa. Cagliari è la città con il clima migliore, Nuoro e Ogliastra sono quinte nella pagelle ecologica. E se il Medio Campidano è la provincia in cui la giustizia viaggia più veloce, Sassari tra le sarde è quella che pensa di più al benessere dei bambini: suo il record isolano per numero di asili nido.
 
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 8 - Sardegna
GIUSTIZIA
Servizio online per il processo civile: si parte oggi da Cagliari 
CAGLIARI I tempi del processo civile verranno tagliati del venti per cento grazie al progetto Iresud-giustizia digitale 2 messo a disposizione dei tribunali sardi dalla Regione. Stando al protocollo d’intesa - firmato ieri dall’assessore agli affari regionali Mario Floris e dal presidente dell’ordine degli avvocati di Cagliari Ettore Atzori - da oggi gli avvocati cagliaritani, attraverso il sito regionesardegna.accessogiustizia.it, potranno registrarsi al «punto d’accesso regionale» che consentirà di consultare i fascicoli dal proprio computer senza doversi presentare agli sportelli. Il servizio telematico consentirà quindi di abbattere le lunghe code alle segreterie, di fare richieste alle cancellerie 24 ore su 24 e non solo negli orari di apertura al pubblico, di depositare atti e notifiche e di pagare le spese legali. In questo modo oltre alla riduzione dei tempi di giustizia, si otterrà anche quella dei costi. Nelle prossime settimane la Regione firmerà lo stesso protocollo con gli ordini forensi di tutta l’isola. Nel progetto di giustizia digitale la Regione ha già investito quasi quattro milioni di euro anche perchè «i tempi della giustizia sono ritenuti da tutti una delle condizioni per la ripresa economica - ha sottolineato l’assessore Floris nel suoi intervento, precisando che - l’Europa ci ricorda che per ogni euro investito nella digitalizzazione si ha 1,45 euro di ritorno». Il taglio dei tempi del processo è uno dei vantaggi messi più in evidenza durante l’incontro di ieri - cui ha preso parte anche il presidente del tribunale di Cagliari Francesco Sette - ma ci sarà anche un indubbio risparmio di costi e lavoro» ha ricordato Gianmarco Gometz, docente di Informatica giuridica all’Università di Cagliari.
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 21 - Sassari
In città lo scopritore del bosone 
Lo scienziato Guido Tonelli terrà una conferenza e incontrerà gli studenti 
SASSARI Per due giorni verrà a Sassari uno dei protagonisti della scoperta del Bosone di Higgs: Guido Tonelli, professore ordinario di Fisica generale all'Università di Pisa e ricercatore associato all'Istituto nazionale di fisica nucleare. Domani alle 17 terrà una conferenza nell'Aula Magna dell'Università dal titolo "La scoperta del bosone di Higgs e le sue implicazioni per la nostra visione dell'Universo". Il giorno dopo, giovedì, dalle 10 alle 12, Tonelli sarà nell'Auditorium ITC Dessì La Marmora per il seminario "Alla scoperta del Bosone di Higgs", destinato agli allievi delle scuole superiori. Il doppio evento è organizzato dal professor Massimo Carpinelli del Dipartimento di Chimica e farmacia in collaborazione con il Museo scientifico dell'Università di Sassari, l'Associazione italiana per l'insegnamento della fisica (sezione di Sassari) e con il patrocinio del Comune di Sassari. Il 4 luglio 2012 la sala seminari del Cern di Ginevra è stata sede dell'emozionante annuncio di una delle più grandi scoperte scientifiche degli ultimi anni: l'osservazione del bosone di Higgs, l'ultima particella attesa per completare il quadro delle particelle elementari. L'assegnazione del Nobel 2013 per la Fisica a Peter Higgs e François Englert ha solennemente sancito il ruolo fondamentale delle collaborazioni sperimentali Atlas e Cms (Compact Muon Solenoid), nello storico passo in avanti nella conoscenza del nostro Universo. Ma la scoperta del bosone di Higgs è una conquista molto italiana. Sono infatti un migliaio i ricercatori italiani che hanno contribuito alla ricerca, la maggior parte dei quali fa capo all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Soprattutto a livello della leadership la presenza italiana è sempre stata massiccia. È infatti italiano il direttore della ricerca del Cern e al momento della scoperta del Bosone di Higgs erano italiani ben cinque dei sei coordinatori degli esperimenti. Guido Tonelli ha guidato CMS fino a dicembre 2011 e ne è oggi spokesperson emerito.
 
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 25 - Sassari
UNIVERSITÀ Il “sigillo” per i pensionati 
Aula magna dell’Università Giovedì 5 dicembre, ore 17
SASSARI Giovedì, nel corso di una cerimonia che si terrà nell'Aula magna dell’Università, il rettore Attilio Mastino consegnerà il sigillo storico dell'ateneo al personale docente e tecnico-amministrativo che nell'anno 2013 ha concluso la propria attività lavorativa. L'iniziativa viene organizzata tutti gli anni in segno di gratitudine per la preziosa collaborazione prestata all'ateneo, con l'intento di mantenere vivi i rapporti tra l'Università e le persone che vi hanno lavorato. Nell'ambito della cerimonia, il rettore consegnerà inoltre ai familiari la medaglia alla memoria del personale che è venuto a mancare nel 2013. Parteciperà all'evento il Coro dell'Università di Sassari diretto dal maestro Laura Lambroni.
 



QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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