Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 November 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Il presidente Cappellacci e l’assessore Zedda: «Speriamo che l’aula dica sì entro fine anno»
Finanziaria, corsa per l’approvazione
L’auspicio è che la manovra finanziaria per il 2014 possa ricevere il via libera dal Consiglio regionale entro la fine dell’anno. La corsa verso l’approvazione finale dovrebbe iniziare il 12 novembre, con la prima audizione e l’analisi da parte della commissione Bilancio.
LE CIFRE Sul piatto ci sono 6 miliardi e 441 milioni di euro, circa 600 milioni in meno rispetto allo scorso anno. Tra gli interventi prioritari contenuti nel documento, illustrato ieri a Villa Devoto dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e dall’assessore alla Programmazione e al Bilancio, Alessandra Zedda, spiccano i 45 milioni di euro per il fondo sull’occupazione, i 60 milioni destinati allo sviluppo e alla competitività (che dovranno essere integrati con risorse comunitarie e nazionali), i 203 milioni per la non autosufficienza, i 580 milioni relativi al fondo unico degli enti locali, i 22 milioni per l’Università, oltre al miliardo e 203 milioni finalizzati allo sviluppo e coesione, da spalmare su interventi per viabilità, strutture sanitarie, edilizia scolastica e universitaria, impianti sportivi, servizio idrico integrato, porti e aeroporti. Nel disegno di legge sulle “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione” relativo alla finanziaria per il 2014, all’articolo 5, si fa riferimento anche a 60 milioni di euro che «saranno destinate», ha spiegato Zedda, «alla realizzazione di opere immediatamente cantierabili, ma anche ai Programmi integrati d’area (Pia), per interventi come l’abbattimento del carico fiscale sulle accise e sugli oneri impositivi, in particolare l’Imu e agli incentivi a favore delle imprese per l’abbattimento dei costi per l’export e i trasporti oltre l’isola di produzioni sarde». L’articolo 2 del disegno di legge prevede agevolazioni Iva per il settore della nautica e l’istituzione di strutture ricettive attrezzate “marina resort”, per la sosta in acqua delle unità da diporto e per il pernottamento dei turisti, equiparate agli alberghi. Il presidente della Regione ritiene che questa manovra possa «portare risorse a famiglie, imprese e territori, nonostante le difficoltà sul fronte delle entrate, per cui è stata fatta una forte rivendicazione, e i limiti imposti dal patto di stabilità».
IL PRESIDENTE Cappellacci ha colto l’occasione anche per annunciare di aver dato mandato ai legali della Regione per accertare le responsabilità sul mancato rispetto della convocazione del tavolo tra Regione e ministero delle Finanze per la revisione del patto di stabilità.
 IMPRESE A margine della presentazione della Finanziaria 2014, l’assessore Alessandra Zedda ha annunciato che entro dicembre le imprese sarde potranno ottenere dalle banche convenzionate i crediti certificati per le opere delegate nei confronti della Regione o degli enti locali. Le fatture emesse e certificate, fino a un massimo di 200mila euro all’anno, potranno essere portate in banca dalle imprese. Il pagamento sarà immediato, con uno sconto del 4,5%, più il tasso Euribor.
Eleonora Bullegas
 
 
 
2 - L’UNIONE SARDA / Cultura (Pagina 45 - Edizione CA)
Storia del Medioevo
Premio Coroneo, vince la tesi di Simona Trudu
La voce della professoressa Rossana Martorelli annuncia alla platea della fattoria Sa Illetta che le tre tesi finaliste del Primo Premio Roberto Coroneo erano tutte state accordate dal collega, scomparso prematuramente nel gennaio 2012. Nove tesi magistrali in storia dell’arte medievale, dalle quali la Martorelli e Andrea Pala, che ha sostituito Coroneo alla cattedra dell’Università di Cagliari, hanno estratto un terzetto di finalisti, tutto al femminile.
A spuntarla su Emanuela Atzeni e Chiara Longu è stata Simona Trudu da Ales, con una tesi su “L’iconografia del senmurv in epoca medievale (VI-XIII sec)”: «Inizialmente il prof. Coroneo era un po’ perplesso riguardo il tema scelto. Poi invece mi ha guidata nel lungo periodo di ricerca. Era ottobre quando gli mostrai l’indice. È l’unica cosa che ha visto», ricorda Simona. Il senmurv è un animale mitologico, un ippogrifo nato in Iran che nei secoli ha viaggiato per Medioriente e Mediterraneo, attraversando l’iconografia islamica e poi cristiana. La traslazione dell’immagine come indice della contaminazione culturale. Così l’indagine di Simona, che ne ha seguito le tracce a Marsiglia e Madrid. «Del prof. Coroneo», continua la vincitrice, «ricordo l’apertura al nuovo, tanto diversa dalle tradizionali attitudini accademiche».
Nella memoria degli intervenuti il rapporto di prossimità che Coroneo intratteneva con gli studenti. A lui Cosimo Damiano Fonseca, professore emerito dell’Università di Bari e accademico dei lincei, ha dedicato la lectio magistralis “Quando vivevamo in grotta: archetipi e processi insediativi nell’area mediterranea”. «Ci auguriamo che il premio possa ripetersi l’anno prossimo» ha auspicato Idimo Corte, presidente dell’associazione culturale Sa Illetta, organizzatrice dell’evento: «In un periodo di crisi possono essere i privati a stimolare la ricerca». Una ricerca che metterebbe il naso fuori dall’accademia. Un po’ come Roberto Coroneo, che, ricorda Andrea Pala, «amava la Sardegna ma sapeva distaccarsene».
Luca Foschi
 
 
 
3 - L’UNIONE SARDA / Cronaca Italiana (Pagina 13 - Edizione CA)
Genova
Laurea a 81 anni «E ora il master»
GENOVA Giuseppe Fusi ha 81 anni e non li sente. Pochi giorni fa ha preso la laurea triennale in scienze politiche all’università di Genova ma la sua carriera accademica non è finita: «Adesso faccio la magistrale, mi piace troppo, è diventata una specie di droga». Se non detiene il record di laureato più anziano, nessuno gli può contendere quello di «studente modello»: in otto anni ha "bruciato" le scuole medie, i cinque anni di ragioneria e il triennio universitario. Il 28 ottobre la laurea discutendo una tesi sul Risorgimento. Uno dei pochi studenti della facoltà a non essere andato fuori corso. Nato nel 1932 in provincia di Ferrara, trasferitosi nel capoluogo ligure nel 1955, una vita da rappresentante di tessuti, non nasconde la felicità. Tutto è iniziato quando, a 73 anni, si è iscritto ad un corso di computer per pensionati.



LA NUOVA SARDEGNA
  
4 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 22 - Sassari
In programma anche 5 inaugurazioni di centri universitari
OGGI IN AULA MAGNA LA SOLENNE APERTURA DELL’ANNO ACCADEMICO 
Ospite d’onore Stefano Paleari, presidente dei rettori italiani 
SASSARI Tutto pronto, nell’aula magna dell’Università, per la cerimonia che oggi alle 17.30 aprirà simbolicamente il 452esimo anno accademico dell’ateneo cittadino. Alla solenne inaugurazione parteciperà come ospite d’onore Stefano Paleari, il nuovo presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane. Il momento solenne della apertura dell’anno accademico sarà preceduto da cinque appuntamenti importanti per la vita dell’Università: l’inaugurazione alle 9 delle aule didattiche del dipartimento di Architettura, nel complesso Santa Chiara ad Alghero; l’apertura ufficiale alle 11 della sezione di Igiene del Dipartmento di Scienze biomediche e la sezione di Parologia generale del Dipartimento di medicina; la presentazione alle 11.30 del centro Pet con il moderno tomografo Pet.Tc a 128 strati nella sezione di Medicina nucleare; l’inaugurazione alle ore 12 della sezione di Malattie infettive e, alle 12.30, la presentazione delle nuove aule didattiche della facoltà di Medicina e Chirurgia. La cerimonia solenne si svolgerà in aula magna nel pomeriggio: l’ingresso del Corteo Accademico, alle ore 17.30, darà ufficialmente il via all’inaugurazione dell’anno accademico che si aprirà con la relazione introduttiva del rettore Attilio Mastino. «Seguiranno – si legge in una nota dell’Università – gli interventi del presidente del Crui, Stefano Paleari; del rappresentante del consiglio degli studenti, Gabriele Casu; del rappresentante del personale tecnico-amministrativo nel Cda, Antonello Dettori; e della presidente del circolo ricreativo universitario di Sassari, Iolanda La Gatta. La prolusione, sul tema «La Costituzione riscritta dai saggi: il faticoso percorso delle riforme istituzionali», sarà affidata quest’anno a Carla Bassu, ricercatrice di Diritto pubblico del Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali. Nel corso dei festeggiamenti, ai quali parteciperanno tutti i rappresentanti del mondo accademico, si esibiranno il Coro dell’Università di Sassari, diretto da Laura Lambroni; e il Gruppo etnomusicologico “Ichnuss”. Il programma della serata prevede, come da tradizione, un intervento del massimo rappresentante dell’Associazione goliardica turritana: Luigi Vaira, Pontefice Massimo Caccone II “Stupor Mundi” dell’Associazione Goliardica Turritana. «Al termine della cerimonia –prosegue la nota – verrà esposto nella nuova teca il mantello storico del Pontefice Massimo, dono dell’ordine goliardico all’Università». L’intera cerimonia sarà trasmessa in diretta sul sito dell’Ateneo, all’indirizzo www.uniss.it. Il calendario di eventi promossi in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2013-2014 dell’ateneo sassarese includeva anche la premiazione degli studenti meritevoli, giunta al suo quinto appuntamento. La cerimonia si è svolta ieri alle 17 in aula magna. Gli attestati di merito sono stati consegnati dal rettore Mastino agli studenti che che si sono distinti per i risultati raggiunti nella loro carriera universitaria. Ai giovani verrà inoltre rimborsata la prima rata di iscrizione all’Università.

 

 
5 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 19 - Cultura-Spettacoli
IL CASO
Perché Comune e Università non donano i loro beni all’Ersu? 
di EUSEBIO TOLU
Università di Sassari
Sulla questione del "Campus" universitario la polemica dilaga. E’ uno scontro fra le Autonomie, ognuna impegnata a difendere i propri confini territoriali e legali. Da una parte gli Enti pubblici, dalla Regione Sardegna all’Ersu, dall’Università al Comune di Sassari, dall’altra il privato che fa i propri legittimi interessi. Non si vuole entrare nel merito dell’ubicazione del "Campus", stretto fra cimitero e stazione ferroviaria di Sassari, ma di capire se lo studente, cittadino della Sardegna, interessato all’ente Ersu, iscritto all’Università e domiciliato nel comune di Sassari, non si ritenga "appartenere" di più a qualcuno in particolare. Ma allora, perché le Autonomie non lavorano in armonia ed in sinergia per dare un servizio fondamentale ai loro studenti? Perché si continua a rivendicare le proprie prerogative ed i propri interessi, come se il Turritania o il brefotrofio di via Piandanna, richiamati a ragione nell’articolo di Antonietta Mazzette pubblicato in questa pagina, non fossero di proprietà pubblica e non appartenessero alla comunità, cioè a tutti i cittadini, studenti compresi? Non si comprende davvero perché questi beni debbano essere venduti ad un altro Ente pubblico. Una partita di giro faticosa ed incomprensibile. Tutto sommato è meglio lasciare intonsi questi ruderi a testimonianza futura della irresponsabilità ed inefficienza degli Enti territoriali. Il brefotrofio si sa e lì inutilizzato, acquistato una ventina di anni fa dall’Università alla modica cifra di 8-10 miliardi di vecchie lire. L’Università, svenata nell’acquisto e non aveva più le risorse per la ristrutturazione dei locali. Ci si chiede, non sarebbe stato più logico che tale somma fosse stata utilizzata per riqualificare l’immobile e dare più servizi al cittadino in generale e agli studenti in particolare con reciproca soddisfazione, si immagina, dell’Università acquirente e della Provincia di Sassari venditrice? Nel contesto si richiede più coraggio, infatti diverso sarebbe, per contro, se il comune di Sassari e l’Università facessero la generosa proposta di donare all’Ersu i loro beni, sarebbe veramente difficile rifiutare l’offerta. L’opinione pubblica ne sarebbe favorevolmente colpita, e gli Enti territoriali non sprecherebbero l’occasione per dimostrare che, pur nell’ambito della propria autonomia, sono capaci di cedere una quota della loro sovranità quando sono in gioco gli interessi generali della comunità. Rappresenterebbe l’occasione per dare una risposta alla richiesta pressante avanzata da più parti di "Sassari svegliati". Pensate solo a come aumenterebbero il numero dei posti letto e la qualità dei servizi a disposizione degli studenti, in un momento in cui i criteri di valutazione degli Atenei utilizzati dal Miur vedono come rilevante, se non proprio prioritaria, l’organizzazione territoriale e strutturale dell’offerta formativa. Sarebbe certamente un messaggio importante di rilancio dell’Università di Sassari alle prese con un passaggio delicato per la sua Autonomia, un segnale di attenzione che dimostrerebbe di rinunciare alla vecchia logica del disimpegno, e che avrebbe come obiettivo la non più procrastinabile revisione di un progetto troppo spesso trascurato, quello del diritto allo studio. Non utilizzare le risorse a disposizione, in un territorio devastato dalla crisi economica e dalla disoccupazione è puro autolesionismo. Le diatribe fra autonomie, ognuna impegnata a difendere le proprie ragioni , non son comprese dalla gente, in parte impegnata nella ricerca di un posto di lavoro e di soluzioni che portino una ventata di speranza nel futuro, soprattutto dei giovani.
 
 
 
6 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 21 - Sassari
Ersu, addio all’ipotesi ex Semolerie 
La commissione Urbanistica boccia categoricamente il campus universitario in quell’area 
di Luigi Soriga
SASSARI Una seduta fiume di quattro ore e alla fine una sentenza senza appello: il campus universitario non sorgerà mai nelle ex Semolerie Azzena. Se l’Ersu vorrà concretizzare il suo progetto da 20 milioni di euro dovrà trovare un’altra area o una soluzione diversa. Perché nè la commissione Urbanistica e tanto meno il Consiglio comunale si esprimerà a favore per il terreno adiacente al cimitero. E siccome all’organo politico spetta la prerogativa di decidere gli assetti urbanistici della città, e il campus non può sorgere senza la benedizione di Palazzo Ducale e soprattutto senza una variante urbanistica, ecco che all’Ersu non resta che prendere atto della situazione: il progetto Semolerie è morto e sepolto. Si è capito subito, dall’inizio della riunione, che per l’Ersu c’era aria di tempesta. La prima contestazione da parte dei consiglieri ha riguardato il metodo di scelta: «Non siamo stati coinvolti nelle decisioni, l’Ersu si è mosso da solo, abbiamo saputo dell’ex Semolerie solo a progetto confezionato». In verità il presidente dell’ente Gianni Poggiu si era confrontato informalmente con l’assessore Zirattu e con il coordinatore del Puc Corti, ma l’interlocuzione riguardava ancora le ipotesi di via Budapest e quella di via Verona. La prima scartata per vincoli di edificabilità, e la seconda, tra gli altri ostacoli, soprattutto per le pretese esorbitanti dei proprietari (48 milioni). Il presidente della commissione Gianpaolo Mameli: vuole la conferma: «Avete mai parlato col sindaco del progetto delle ex Semolerie?». La risposta è no. Perché quella soluzione, ha risposto Poggiu, è arrivata solo dopo aver scartato tutte le altre. Anche l’Ersu avrebbe preferito far germogliare il campus in una manciata di ettari dentro la città, ma Sassari non dispone di oasi di questo tipo. Ecco perché la scelta è ricaduta su un terreno nell’immediata periferia. Ma nel preliminare d’acquisto dell’area l’Ersu ha voluto coprirsi le spalle, in modo da evitare sorprese e rischiare di perdere i finanziamenti Cipe. La compravendita si sarebbe definita solo con una serie di clausole: valore di mercato congruo e nessun ostacolo edificatorio. Questi due requisiti, anche da quanto emerso durante la commissione, sarebbero venuti a mancare. Dice Simone Campus: «Ci risulta che l’Agenzia delle Entrate abbia stimato il valore dell’area in 3 milioni e mezzo, cioè la metà di quanto proposto dal privato». Invece sugli ostacoli urbanistici si è soffermato il consigliere Giampiero Uneddu: «L’unico rischio concreto di perdere i finanziamenti, visto che per ora verranno congelati, si verificherebbe se l’Ersu si intestardisse sull’ipotesi ex Semolerie. Da un punto di vista normativo non è percorribile. Si tratta di una zona che il vecchio Prg classifica come industriale (D), con una destinazione d’uso non compatibile con le residenze per studenti. E il dirigente del Comune ha fatto capire che un’eventuale variante urbanistica per riclassificarla in G (servizi), non è così automatica, perché è già prevista nel Puc in via di approvazione». E aggiunge: «La vera soluzione è l’area dell’ex Brefotrofio in via delle Croci: è al centro del polo universitario, classificato G sia nel Prg che nel Puc, quindi rispetta la doppia conformità, e soprattutto appartiene all’Università: sarebbe una partita di giro, con i milioni che rientrano nelle casse pubbliche».
 
 
 
7 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 35 - Ed. Nazionale
Dal Big Bang al progresso tecnologico,
Amedeo Balbi a tu per tu con Antonio Pascale
Sono tredici gli appuntamenti della quarta giornata del Festival della Scienza all’Exmà e al Parco di Monte Claro. Exmà. Alle 9 Silvia Casu risponderà alle domane aperte, sulle sfide per il terzo millennio, nella conferenza “La vita fuori dalla terra: guida all’astrobiologia”. Alle ore 15 in Aula didattica con l’animazione per bambini e ragazzi tra gli 8 e gli 11 anni di Sonofavole, ovvero, la scienza dalle favole di Esopo, lette da Gaetano Marino e commentate da Bruno Brunetti, nella traduzione di Patrizia Mureddu. Parco di Monte Claro Alle ore 16.30 la conferenza “Scenari informatici innovativi per lo sviluppo della ricerca scientifica”. Protagonista Nicoletta Dessì . Alle ore 18 nella Sala polifunzionale, la conferenza/racconto: “Dal big bang alla civiltà in sei immagini” con Amedeo Balbi e lo scrittore Antonio Pascale. Un racconto a due voci che ci porta dall’origine dell’universo fino ai giorni nostri, usando come filo conduttore sei icone che rappresentano altrettanti punti di svolta nell’evoluzione fisica del cosmo e nell’evoluzione culturale della specie umana. Dal Big Bang alle pitture rupestri, dalla nascita e morte delle stelle al sorgere del pensiero razionale e scientifico, dall’arrivo delle prime molecole organiche sulla Terra al progresso tecnologico.
 
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

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