Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 October 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
POLICLINICO. L'Azienda mista
«Nel nuovo Blocco Q portate solo i bambini fino a un mese»
 
Sono passati quattro mesi dal parziale trasferimento della Clinica Macciotta al Policlinico universitario di Monserrato, eppure c'è ancora chi continua a sbagliare. Nella convinzione che lo scorso 15 giugno tutte le attività dello storico centro pediatrico di via Porcell siano state dislocate a Monserrato, sono infatti numerosi i genitori che quotidianamente portano figli malati (spesso anche in gravi condizioni) direttamente nel nuovo “Blocco Q” del Polo pediatrico universitario. Ma non sempre è la scelta giusta. Se il bambino ha un'età non superiore ai 31 giorni è considerato un neonato, per cui va bene portarlo nel nuovo “Blocco Q” del Polo pediatrico di Monserrato, che ospita i reparti di Neonatologia infantile, Ginecologia e Ostetricia. Ma se il bambino è più grande, dev'essere portato nella vecchia Clinica Macciotta.
In via Porcell, infatti, sono rimasti operativi sia il reparto di Pediatria che il Pronto soccorso pediatrico, pronti ad accogliere i casi di bambini con più di un mese di vita, fino ai 16 anni. L'indicazione è importante e dev'essere seguita perché a Monserrato vengono curati prevalentemente bimbi appena nati e non sempre ci sono le attrezzature idonee per intervenire con efficacia su pazienti di età superiore. Il rischio è di perdere tempo prezioso mettendo involontariamente a rischio la vita dei piccoli.
L'Azienda mista (ospedaliero-universitaria) ci tiene che sia fatta chiarezza, ricordando nuovamente come si devono comportare i genitori per evitare che portino i figli nel posto sbagliato (cosa che a quanto pare sta capitando spesso). Il rischio, per coloro che ad esempio si muovono da Cagliari, è di fare a vuoto la strada fino a Monserrato per poi dover tornare indietro in via Porcell per accedere alle cure, più adatte, fornite dagli specialisti della Macciotta. In alternativa, non bisogna dimenticarlo, per le urgenze c'è anche il Pronto soccorso pediatrico del Brotzu, con ingresso da via Jenner o da via Peretti. «In futuro», fa sapere l'Azienda mista, «anche il reparto di Pediatria della Macciotta sarà trasferito, ma non a Monserrato, bensì in un nuovo Polo per l'infanzia che sorgerà presso l'ospedale Microcitemico di via Jenner». (p.l.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 50 - Edizione CA)
Punti di vista
Lo studioso è valido, l'Università non ha soldi
 
Ho conseguito Master e Dottorato a Manchester (nel Regno Unito) in linguistica generale, con specializzazione sulla lingua sarda. Volendo partecipare al programma di ritorno 2013 di Master & Back, ho contattato un docente di linguistica sarda e il suo capo di Dipartimento dell'Università di Cagliari. Riconosciuti i meriti del mio lavoro, i due docenti hanno avallato un mio progetto biennale sulla lingua sarda. A patto però che l'Università non dovesse sborsare dei soldi, che non possiede. Ma c'è un problema. Il bando 2013 del “Back” ha posto come requisito che l'Università, l'ente esterno o l'azienda interessata al candidato dovessero contribuire al 30 per cento dell'assegno. Si tratta di poco meno di 7 mila euro per 2 anni. Insomma, mi trovo in questa curiosa situazione: docente e Dipartimento sono a me favorevoli, ma non trovo uno sponsor che mi finanzi, sebbene abbia bussato a tantissimi enti. Il bando del “Back” è stato prorogato al 24 ottobre. Vorrei segnalare che, mentre l'Università di Sassari ha riaperto il bando per i “backisti” che siano anche aspiranti ricercatori, i quali avranno tempo sino a domani per fare domanda, l'Università di Cagliari non l'ha fatto. Quindi noi candidati non possiamo di fatto partecipare. Ritengo che sarebbe un gesto di democrazia e di rispetto per la meritocrazia se anche l'Università di Cagliari riaprisse il bando per gli aspiranti assegnisti ricercatori, a prescindere o meno dalla presenza di candidati con i dovuti requisiti.
Lettera firmata
Sembra incredibile che un Dipartimento non abbia 300 euro al mese per contribuire all'assegno di uno studioso (formato con fondi pubblici) che considera valido. Ma questa è l'Università, in Italia.
Daniela Pinna
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 42 - Edizione CA)
Sassari
Vertenza chiusa: la Asl paga
 
SASSARI «Con soddisfazione, possiamo segnare un punto a favore del nostro Ateneo, perché si è chiusa una vertenza lunghissima durata un decennio: quella legata al pagamento delle indennità assistenziali». Con queste parole ieri mattina il rettore Attilio Mastino ha annunciato che l'Università di Sassari pagherà con lo stipendio di ottobre le somme dovute ai docenti e ricercatori medici beneficiari di sentenze definitive del Tar, esecutive da febbraio 2013. Inoltre si è appreso che il direttore generale dell'Azienda Mista, Sandro Cattani, ha messo a regime le indennità assistenziali per tutti i docenti universitari con decorrenza 1° gennaio 2013 e ha disposto la liquidazione degli arretrati degli ultimi due anni con lo stipendio di novembre.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 42 - Edizione CA)
Architettura, il preside sbatte la porta
ALGHERO. Ultima protesta
 
ALGHERO Ancora arrangiati in spazi stretti e inadeguati gli iscritti di Architettura a inizio settimana hanno inaugurato il nuovo anno accademico con la giornata del “Welcome day”, l'occasione per accogliere gli studenti stranieri del programma Erasmus «che erano preoccupati e perplessi perché le lezioni non sono iniziate e perché non sanno quando e dove andranno a lezione. Li ho rassicurati che troveremo una soluzione e onoreremo il nostro impegno con loro. Non abbiamo fatto una bella figura». Così il preside Arnaldo Cecchini racconta l'atmosfera di una giornata che doveva essere di festa, annunciando le sue imminenti dimissioni. Il professore che ha guidato la Facoltà negli ultimi anni, ha infatti deciso di lasciare la direzione del dipartimento. «Ho convocato un Consiglio ad horas: inizieremo in qualche modo tutte le lezioni la prossima settimana. Dopo di che, un minuto dopo, riconsegnerò la nave, salva e in porto, e chiuderò in via definitiva la mia esperienza come direttore: ho trovato una delle migliori Scuole di Architettura d'Italia, grazie a Vanni Maciocco - dice - lascio una delle migliori Scuole di Architettura d'Italia». I problemi riguardano, ormai da troppi mesi, la carenza di aule per l'indisponibilità del complesso di Santa Chiara ancora in via di ristrutturazione. «Abbiamo incontrato le matricole, anche con loro mi sono scusato dei disagi che si perpetuano - continua Cecchini - anche a loro ho detto che offriremo una scuola di qualità, come dobbiamo. Troveremo una soluzione per tutto - aggiunge - ma sarà una soluzione precaria e insoddisfacente».
Caterina Fiori
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Ed_Cagliari
UNIVERSITà
Accordo con la Bielorussia per attività di ricerca e studio
 
CAGLIARI Firmato nel rettorato di Cagliari un accordo quadro di cooperazione quinquennale tra l’università e il Centro per le relazioni internazionali del ministero dell’Istruzione della Repubblica di Belarus. Sono quattro le università statali bielorusse che hanno aderito e con le quali l’ateneo cagliaritano avvierà un percorso comune di programmi di studio, progetti di ricerca e scambi dal campo biomedico all’ingegneria elettronica, dall’informatica alle scienze naturali. Le attività di cooperazione riguardano la mobilità di studenti, laureandi, laureati e dottorandi, quella di ricercatori per programmi di scambi finanziati dalla Comunità Europea o da altre organizzazioni internazionali e progetti di ricerca di base e applicata. A guidare la delegazione bielorussa, che ha incontrato il rettore Giovanni Melis e una rappresentanza accademica dell’ateneo di Cagliari, è stato il primo viceministro dell’Istruzione Aliaksandr Zhuk, accompagnato da Giuseppe Carboni, console onorario della Repubblica Belarus in Sardegna.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Ed_Cagliari
l’opinione
Capo di sopra e capo di sotto Soluzione per le università
Due grandi province regionali legate al nord e al sud dell’isola con due atenei autonomi ma federati con altre realtà del Mediterraneo
di GIUSEPPE PULINA
 
La prospettiva di unificazione delle due università isolane, a seguito del recente decreto del ministro Carrozza, ha generato un articolato dibattito. Viceversa, dopo il referendum abrogativo delle provincie sarde dello scorso anno, è calato sull'argomento una pesante cortina polemica. E se la soluzione del secondo, risolvesse anche il primo problema? Per quanto riguarda le provincie, il governo avrebbe l'intenzione di impugnare la frettolosa leggina proposta dal consiglio regionale tesa all'abolizione totale di quelle esistenti (storiche e non), senza però disegnare una valida alternativa. La discussione della legge di riordino, infatti, si profila con un dibattito praticamente a zero. Si arriva così impreparati all'appuntamento della riforma con il rischio di un compromesso al minimo che lascerà tutti scontenti, tranne coloro che avranno salvato il loro scranno. Per fortuna sotto i cieli d'Italia c'è qualcuno che ha pensato di approfondire l'argomento e di proporre una riordino globale degli enti intermedi (regioni e provincie) alla luce di una visione moderna ed efficace di questo importante spazio di governo vicino alle esigenze dei cittadini. La Società Geografica Italiana, in collaborazione con il Cnr, in uno studio iniziato nel 1999 e consegnato qualche mese fa al Ministero degli Affari Regionali, ha delineato un'Italia con 36 regioni al posto delle attuali 20 regioni e 110 provincie. Il presidente della Società, Sergio Conti, spiega che il disegno riguarda la riaggregazione innovativa dei comuni in entità territoriali di dimensione intermedia fra le attuali regioni e provincie, e non il accorpamento di provincie già esistenti (come frettolosamente proposto dal governo Monti). Secondo la società, «si tratta di un disegno programmatico che trascende le consolidate suddivisioni amministrative provinciali e regionali. Competitività, sostenibilità ambientale, innovazione socio-culturale rappresentano i nuovi assets strategici su cui fondare una possibile proposta. L'obiettivo è quello di disegnare un'organizzazione dell'Italia articolato in una molteplicità di centralità strategiche secondo l'individuazione di una pluralità di nuovi fattori di localizzazione che sostengano un ritaglio amministrativo adeguato al territorio». Nello studio, il cuoi testo completo può essere trovato all'indirizzo http://www.societageografica.it/images/stories/Pubblicazioni/-ebook. Il riordino territoriale dello Stato per la Sardegna. Al posto della regione e delle 8 provincie, sono state proposte due aggregazioni (nello studio non si creano denominazioni, ma ci si ispira agli arrondissement francesi o ali lander tedeschi): quella del capo di sopra e quella del capo di sotto (esattamente quanto auspicato da me in tempi non sospetti su queste colonne). Lo studio, però, suggerisce che per i territori dotati di particolari caratteristiche di concentrazione urbana, possano essere previste le aree metropolitane. In sostanza per la Sardegna potrebbero essere previste due provincie regionali (che assumeranno la denominazione definitiva una volta varata la riforma della costituzione che le riguarda), due aree metropolitane per i territori di Cagliari e di Sassari. Per quanto riguarda le regioni-provincie del nord e del sud, potrebbero essere previste delle aggregazioni territoriali (comprensori, ci ricorda qualche cosa?) sovra comunali, 3 a nord (Anglona-Gallura, con capoluogo Tempio, Barbagie, con capoluogo Nuoro, Gallura-Baronie, con capoluogo Nuoro) e 3 a sud (Montiferru-Oristanese, con capoluogo a Oristano, Ogliastra-Sarrabus-Gerrei, con capoluogo Lanusei e Campidani-Sulcis, con capoluogo a Iglesias). In tal modo, le Università regionali sarebbero due, con buona pace della fusione (travestita, secondo il ministero, da Federazione) fra Sassari e Cagliari. Gli atenei, potrebbero, paritariamente, aggregarsi in una federazione più vasta euro mediterranea che comprenda Corsica e Catalogna, ma anche Maghreb e Malta. E la capitale della Sardegna? Pensiamole in un centro-centrale, per favore.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Ed_Cagliari
Indennità dei medici, l’Università sborsa 4 milioni di euro
Il consiglio di amministrazione ha autorizzato il pagamento La somma verrà poi restituita dalle due aziende sanitarie
di Gabriella Grimaldi
 
SASSARI A fine ottobre 4 milioni e 135mila euro passeranno dalle casse dell’ateneo alle tasche di 36 medici che lavorano nei reparti dell’Azienda ospedaliero universitaria. Una somma ingente che rappresenta le indennità di assistenza nelle corsie spettanti ai professionisti e mai corrisposte prima dalla Asl e poi, a partire dalla sua istituzione nel 2007, dall’Aou. «Con soddisfazione, possiamo segnare un punto a favore dell'università di Sassari, perché si è chiusa una vertenza lunghissima durata un decennio: quella legata al pagamento delle indennità in base al decreto legislativo 517/99». Con queste parole ieri mattina il rettore Attilio Mastino ha annunciato che l'università di Sassari pagherà con lo stipendio di ottobre le somme dovute ai docenti e ricercatori medici beneficiari di sentenze definitive del Tar, esecutive da febbraio 2013. L’università in realtà è stata condannata al pagamento delle somme con una sentenza del Tar che individuava nell’ateneo l’ente responsabile delle mancate corresponsioni. «Nella seduta del 24 settembre il consiglio di amministrazione ha autorizzato l’immediato pagamento delle indennità - ha proseguito il rettore -. L'onere complessivo comprende anche la parte contributiva». Di positivo c’è, oltre al fatto che è stato riconosciuto un diritto previsto dalla legge, che il via libera del Cda è stato motivato dalla buona salute in cui versano le casse dell’ateneo, pertanto l'università di Sassari ha ritenuto di anticipare la somma dovuta dal Servizio sanitario regionale (quindi attraverso fondi regionali da Asl e Aou) al fine di assicurare il rispetto di un diritto sancito per legge e riconosciuto in tutte le altre regioni italiane. E ciò in attesa del rimborso che dovrà essere corrisposto dalle due aziende sanitarie sassaresi. A questo proposito il rettore ha esibito due lettere ufficiali con le quali l'Azienda ospedaliero universitaria e l'Azienda sanitaria locale hanno riconosciuto il debito. La Asl dovrà restituire all'ateneo 1,875 milioni di euro, riferiti al periodo 2001– giugno 2007, mentre l'Aou, nata il 1° luglio 2007, concorrerà per la rimanente somma di 2,260 milioni di euro fino ad aprile 2012. Si è anche saputo che il direttore generale dell'Aou Sandro Cattani ha messo a regime le indennità assistenziali per tutti i docenti universitari con decorrenza 1° gennaio 2013 e ha disposto la liquidazione degli arretrati degli ultimi due anni con lo stipendio di novembre. «Ringrazio l'assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci per aver sempre dichiarato che le leggi vanno applicate anche in Sardegna. Ringrazio anche l'onorevole Pietrino Fois, presidente della commissione Bilancio della Regione che ha lavorato per accantonare queste somme nel bilancio regionale». Durante l'incontro è emerso che un altro contenzioso sta per giungere a conclusione: riguarda un gruppo di 18 docenti per i quali il Tar si pronuncerà definitivamente nell'udienza del 6 novembre. In proposito, il Tar, a parziale modifica della linea tenuta con il primo gruppo di ricorrenti, ha fissato criteri di calcolo che presumibilmente determineranno valori decisamente inferiori rispetto ai beneficiari del primo gruppo. Infine, c’è un terzo gruppo di 27 docenti che ha presentato ricorso al Tar nel 2010 e sul quale il Tribunale amministrativo non si è ancora pronunciato.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Ed_Cagliari
Agraria, incontro sui 50 anni di Microbiologia
 
Domani alle 16,30 nell’aula magna del Dipartimento di Agraria si terrà un incontro dal titolo “Aspettando il 50°...” che rappresenta un’anticipazione dei festeggiamenti per l’istituzione, nel 2004, dell’Istituto di Microbiologia generale. Nell’occasione il professor Giovanni Antonio Farris, che per lunghi anni ha rappresentato il punto di raccordo tra università e imprese agricole, racconterà la sua storia di studioso. Isaluti invece saranno affidati al rettore Attilio Mastino, al professor Giuseppe PUlina, direttore del Dipartimento, al professor Pietrino Deiana, coordinatore Staa, al professor Erasmo Neviani, presidente di Simtrea e al professor Marco Gobetti, presidente di Aissa. Coordinerà i lavori la professoressa Marilena Budroni.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Ed_Cagliari
Festa di benvenuto agli studenti stranieri
Erasmus, l’evento è in programma per domani alle 18.30 nell’aula magna di piazza Università
 
SASSARI L'università di Sassari accoglierà i suoi studenti stranieri in mobilità Erasmus domani alle 18,30 nell'aula magna di piazza Università. Anche quest'anno l'associazione Esn (Erasmus Student Network)organizza l'”Erasmus Welcome Day”, in collaborazione con il Comitato Erasmus di Ateneo e con l'Ufficio Relazioni Internazionali, con il contributo dell'Ersu e del Centro di Documentazione Europea. Il programma della serata prevede i saluti della presidente di Esn Sassari Sabrina Ledda, del rettore Attilio Mastino e del sindaco Gianfranco Ganau. Durante la cerimonia di benvenuto, si esibiranno il gruppo etnomusicologico Ichnuss, il coro dell'Università di Sassari e il quartetto d'archi del Conservatorio di musica Luigi Canepa. La festa sarà accompagnata dalla mostra “Urban Spacess”, proposta dall'associazione Arkimastria. L'università di Sassari accoglie ogni anno un consistente numero di studenti stranieri provenienti da altri paesi europei ed extraeuropei che per motivi di studio soggiornano in città o ad Alghero per periodi che variano dai cinque ai dieci mesi. Quest'anno sono già più di 120 gli studenti stranieri arrivati a Sassari per studiare nel primo semestre in uno dei 52 corsi di studio dell'ateneo. Ma accanto alla mobilità a fini di studio, l'università mira a incrementare i flussi di studenti di altri paesi europei che scelgono l'ateneo e il Nord Sardegna per svolgervi un tirocinio formativo utilizzando la borsa Erasmus assegnata loro dalle università di appartenenza. Il nuovo programma “Erasmus Placement in Sardinia”, da poco entrato nel secondo anno di attività e frutto di un partenariato avviato con il Comune, la Provincia e la Camera di Commercio di Sassari, mira a promuovere le offerte di tirocinio del territorio, consentendo agli studenti stranieri di svolgere un'esperienza formativa presso enti, studi professionali, istituzioni e imprese situate nel Nord Sardegna «acquisendo professionalità e competenze nuove e una diretta conoscenza della realtà economica, sociale e culturale della realtà italiana e sarda». Gli uffici dell’università fanno sapere che accanto ai flussi in entrata, anche quelli della mobilità internazionale studentesca in uscita hanno fatto registrare un considerevole incremento. «Tra il 2011-12 e il 2012-13 gli studenti che hanno usufruito di borse dell'ateneo per periodi di studio e di tirocinio all'estero sono passati rispettivamente da 307 a 367 e da 164 a 222. Le brillanti performance dell'ateneo in tema di mobilità internazionale hanno consentito all'università di Sassari di collocarsi al primo posto su scala nazionale per numero di studenti Erasmus outgoing per tirocinio».
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
LUTTO NEL MONDO DELLA MEDICINA
Addio a Maurizio Longinotti, pioniere dell’ematologia
di Chiaramaria Pinna
 
SASSARI Quando un paio di mesi fa disse che non avrebbe rinnovato il porto d’armi, i suoi amici, quelli di tutta la vita, hanno provato un colpo al cuore: non avrebbero più condiviso la passione per la caccia con il professore. Maurizio Longinotti, storico direttore dell’Istituto di ematologia delle cliniche universitarie, nato grazie al suo impegno, e dove con lui è iniziata l’era degli autotrapianti di cellule staminali, si è spento in una di quelle giornate fresche, forse la prima di questo autunno, che lui avrebbe definito «pitturata per andare a pernici». Sapeva che la vita si stava spegnendo e vicino ha voluto solo la moglie Maria Teresa e i tre figli, Angelo, Anna Lia, Manlio Stefano che con gesti cari gli hanno riempito le ultime giornate,mentre dall’esterno arrivavano dimostrazioni di affetto. Il dolore, la malattia, la morte, sono i setacci più efficaci per misurare i sentimenti. Oggi chi lo ha amato, i suoi pazienti, i collaboratori, i medici che ha formato e con cui ha portato avanti progetti e battaglie che hanno reso eccellente quello che è rimasto il suo reparto anche quando ha lasciato l’incarico, raccolgono il ricordo dal valore inestimabile che può lasciare solo un uomo eccezionale. Eccezionale per non essere mai finito nel novero dei baroni,perchè il suo nome è nel gotha degli esperti dell’ematologia. Conduceva il reparto con lo stesso stile con cui attraversava la vita: senza riflettori nè retorica. Ma proprio perchè la sua cifra era il basso profilo la sua presenza si imponeva più di altre in qualsiasi circostanza. Elegante, essenziale, testardo come i montanari della Val di Fiemme dove era nato in un paesino, Bellamonte, arrivò in Sardegna quando il padre, ingegnere strutturista progettò la diga di Buddusò. E lì è scattato nel Professore il grande amore per la natura, il rispetto per la terra, e forse per ciò diceva che avrebbe voluto vivere vicino a un torrente dove amava veder volare alte le aquile. Libere.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Sassari
Pulizie nei locali dell’Ersu, il Tar annulla la gara
Accolto il ricorso della società che aveva ricevuto l’incarico, poi revocato I giudici bacchettano l’ente per il diritto allo studio: «Verifiche illegittime»
di Daniela Scano
 
SASSARI Colpo di spugna del Tar sulla gara per la pulizia degli stabili sassaresi dell’Ersu. Il Tar nei giorni scorsi ha annullato la determinazione del direttore generale dell’Ersu che il 4 febbraio scorso aveva escluso una società dalla gara che era stata aggiudicata per i prossimi tre anni alla seconda in graduatoria. I giudici della prima sezione (presidente Caro Lucrezio Monticelli, consigliere Grazia Flaim, consigliere estensore Giorgio Manca) hanno accolto il ricorso della “Pulitori ed Affini Spa”, rappresentata dagli avvocati Massimiliano Brugnoletti e Giuseppe Martelli. La società aveva partecipato alla procedura di gara indetta dall’Ersu, con un prezzo di partenza di oltre seicentomila euro, con il criterio di aggiudicazione della “offerta economicamente più vantaggiosa”. Al termine delle operazioni di gara, la commissione aveva attribuito alla “Pulitori ed Affini” un punteggio pari a 89,50, individuandola come aggiudicataria provvisoria. I giudici del tribunale amministrativo non hanno condiviso le fasi successive della procedura, conclusasi il 4 febbraio con la esclusione della gara della “Pulitori ed Affini” per anomalia della offerta e con l’aggiudicazione dei servizi di pulizie alla società cooperativa “Euro & Promos Group”. Al centro del ricorso della “Pulitori ed Affini” c’era l’avvio di un processo facoltativo di verifica della anomalia della offerta «senza indicare quali fossero gli elementi specifici della offerta sulla base dei quali avviare la procedura». la società ha evidenziato una violazione del Codice dei contratti pubblici e i giudici della prima sezione ha dato ragione ai legali. «La norma – si legge nella sentenza 624/2013 del Tar – subordina l’esercizio del potere di verifica alla indicazione di specifici elementi attinenti l’offerta, dai quali si possa supporre l’inattendibilità della stessa e la conseguente necessità di sottoporla a controllo». Per il Tar, questa lacuna non può essere colmata dal verbale nel quale la commissione si riservò di fare la verifica «per l’importante ribasso praticato, nonché per la ristrettezza dei costi per la sicurezza». «L’elemento del ribasso – scrive il giudice estensore – non può di per sè giustificare l’avvio della procedura, tenuto conto che, come affermato dalla commissione nel medesimo verbale, il punteggio assegnato alla “Pulitori ed Affini” non ha superato il limite previsto dal codice dei contratti pubblici». Eccessivamente generico, poi, il riferimento dell’Ersu ai costi della sicurezza. Da qui «l’illegittimità della nota con la quale l’Ersu ha dato avvio al procedimento di verifica dell’anomalia». Nonostante il motivo accolto sia idoneo «a travolgere, per illegittimità derivata, tutti gli atti impugnati dalla società, compresa l’aggiudicazione definitiva alla “Euro & Promos”», il Tar è comunque entrato nel merito anche delle altre argomentazioni degli avvocati della “Pulitori ed Affini”.Oltre a condividerli nella sostanza, i giudici della prima sezione hanno accolto i motivi della società di pulizie anche nella parte in cui evidenziano un vizio procedimentale in quanto la commissione dell’Ersu non pretese le necessarie precisazioni. E pertanto non la mise nelle condizioni di presentare l giustificazioni e chiarimenti. «Dall’analisi svolta – scrivono in conclusione i giudici – appare del tutto evidente che il giudizio complessivo di anomalia della offerta è invalidato dalla erroneità e illegittimità dei profili esaminati». Da qui la decisione di annullare la determinazione del direttore generale. L’Ersu, che era difeso dall’avvocato Daniela Loi, è stato anche condannato alle spese giudiziali. La “Pulitori ed Affini” aveva chiamato in causa anche la “Euro & Promos” che si era costituita in giudizio con gli avvocati Roberto e Fabrizio Paviotti.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 29 - Sassari
CONSIGLIO COMUNALE»SÌ ALLA DELIBERA
Architettura, ecco le aule ma il direttore si dimette
Approvato l’accordo con l’ateneo per la consegna degli spazi di Santa Chiara
Cecchini annuncia: «È tardi, ferito nella dignità». Oggi assemblea con il rettore
di Andrea Massidda
 
ALGHERO Dopo un lungo dibattito in aula ieri sera l’assemblea civica ha finalmente approvato con voto unanime l’accordo tra il Comune e l’Università per gli spazi da concedere gratuitamente ad Architettura. Tra dieci giorni - nell’attesa che nel quasi ristrutturato ex ospedale di Santa Chiara vengano completati i lavori - agli studenti saranno concesse provvisoriamente tre aule in quella parte dell’immobile già agibile. Certo, mancano ancora le porte dei bagni e il collegamento a Internet, ma evidentemente in via Columbano, sede del municipio, ritengono che con una buona dose di pazienza si potranno comunque iniziare le lezioni e (forse) si potrà anche salvare l’immagine della città davanti ai tanti studenti Erasmus sconcertati nel constatare che il miglior dipartimento di Architettura italiano non ha gli spazi sufficienti per svolgere l’attività didattica. Il via libera al protocollo d’intesa è arrivato dopo che nei giorni scorsi, attraverso una durissima lettera aperta e persino un colloquio con il prefetto, il rettore dell’Università Attilio Mastino aveva chiesto al sindaco e al consiglio comunale di rispettare senza più scuse gli impegni presi con l’ateneo. Il Magnifico è stato accontentato, ma c’è poco da festeggiare. Non foss’altro perché proprio durante la seduta di ieri si è appreso che il direttore del Dipartimento Arnaldo Cecchini è intenzionato a dare le dimissioni. «Sono contento che l’accordo sia passato - ammette lui stesso -, ma francamente è troppo tardi: per mesi sono stato sbeffeggiato soltanto perché continuavo a ripetere che i patti erano stati disattesi, con il risultato che l’anno accademico è cominciato da tre settimane e noi siamo ancora in queste condizioni. Sono responsabile - conclude - non sono Schettino e questa non è la Concordia, ma è stata lesa la mia dignità: inizieremo in qualche modo tutte le lezioni la prossima settimana e un minuto dopo riconsegnerò la nave, salva e in porto, chiudendo definitivamente la mia esperienza da direttore». Stamattina, comunque, alla presenza di Mastino si riunirà in via straordinaria il consiglio di Dipartimento ed è praticamente scontato che sarà chiesto a Cecchini di tornare sui suoi passi. Come andrà a finire si saprà dunque prestissimo.
 

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