Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 October 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 10 - Edizione CA)
Università
Fondi per la ricerca, Diana all'attacco
 
«Non possiamo che condividere la perplessità espressa dai prorettori delegati alla ricerca scientifica delle Università di Cagliari e di Sassari sulla suddivisione dei fondi destinati alla ricerca fondamentale, che vede uno stanziamento per il bando Tender quasi equivalente a quello previsto per i bandi competitivi della ricerca di base». Lo dichiara Giampaolo Diana, capogruppo Pd in Consiglio regionale, a proposito del caso sollevato dal blog di Paolo Maninchedda e ripreso dai vertici dei due atenei. «Credo sia giusto - evidenzia Diana - valorizzare il libero orientamento dei ricercatori che devono poter proporre argomenti in autonomia e indipendenza, per favorire la loro stessa crescita nel mondo della ricerca, in un ambito competitivo anche sul piano nazionale e internazionale». Bisogna inoltre «garantire che tutti i settori disciplinari del mondo della ricerca siano coinvolti. A tal proposito il bando della ricerca di base orientata (Tender) prevede progetti su tematiche vincolanti che - conclude Diana escludono completamente l'area umanistica, dei beni archeologici e storico-artistici».
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 21 - Edizione CA)
Sardegna Ricerche
Start up sarde: i finanziamenti a 18 aziende
 
Un sistema per lo sfruttamento ottimale dell'energia eolica nelle zone urbane e una piattaforma europea per il car pooling che consente, in tempo reale, di mettere in contatto potenziali compagni di viaggio. E poi, ancora, un social network geolocalizzato dedicato all'identificazione e alla condivisione fotografica di nuove tendenze su scala globale e una piattaforma intermodale che permette di confrontare tutti i mezzi di trasporto disponibili su una tratta, che possono essere prenotati e pagati con carta di credito, con un'unica transazione.
IL BANDO Sono alcune delle 18 idee più creative, presentate da altrettante startup, premiate tra le 186 che hanno partecipato al secondo bando del “Programma di aiuti per startup innovative”, promosso da Sardegna ricerche in collaborazione con Area Science Park. A ciascuna delle 18 startup vincitrici sarà concesso un finanziamento pari all'85% dei costi per l'avvio dell'azienda, fino a un massimo di 100mila euro. I progetti finalisti sono stati illustrati ieri a Pula, nella sede del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, durante il workshop “Sistema Startup”. Durante l'evento, che si è svolto davanti a un pubblico di imprenditori e investitori, sono state presentate le migliori idee di impresa. «Al secondo bando», spiega la presidente di Sardegna Ricerche, Ketty Corona, «abbiamo avuto 186 imprese partecipanti, quasi il doppio rispetto a quelle del primo bando. Le startup ammesse al finanziamento hanno superato rigide fasi di selezione e seguito un percorso di formazione e tutoraggio, dove hanno ricevuto assistenza per la predisposizione del business plan. Si tratta di aziende sarde e alcune sono nate nel Parco tecnologico».
UN DISTRETTO AEROSPAZIALE Ieri, tra i vari interventi, c'è stato anche quello del consulente dell'ufficio di Presidenza della Regione, Franco Manca, che ha annunciato la firma imminente dell'atto costitutivo del Distretto aerospaziale della Sardegna. Il polo, che sta già ricevendo le richieste di ammissione da parte di importanti industrie nazionali e internazionali, riunirà le realtà scientifiche e industriali presenti nell'Isola, che operano in questo settore. La presidente di Sardegna Ricerche ha ricordato, infine, che ora si punterà sul rafforzamento degli sportelli dedicati alle aziende (tra i quali, Startup, Appalti imprese, Enterprise Europe network e Ricerca europea), che offriranno servizi continuativi. A quelli già operativi, si aggiungeranno anche gli sportelli Energia e Parco, per l'assistenza giuridico-amministrativa alle imprese insediate nel Parco scientifico e tecnologico della Sardegna.
Eleonora Bullegas
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 53 - Edizione CA)
Gli studi di Martino Contu
Anche nove sardi tra le vittime del massacro
 
Tra i 335 martiri delle Fosse Ardeatine anche nove sardi che in quei giorni del marzo 1944 si trovavano rinchiusi a Regina Coeli. I loro destini si incrociarono casualmente con l'attentato di via Rasella finendo nell'elenco firmato dal maggiore Kappler. I loro nomi, poco noti e ricordati in Sardegna se non nei paesi d'origine, è doveroso oggi riportarli alla memoria nel giorno della scomparsa dell'ultimo ufficiale che partecipò al feroce massacro. Una decimazione - un ostaggio per ciascun tedesco rimasto ucciso nell'attentato partigiano - che fu arrotondata proprio da Priebke aggiungendo erroneamente 15 uomini in più. Priebke, sottoposto di Kappler, eseguì personalmente numerose fucilazioni: «Dovevo obbedire agli ordini, non ho mai sparato», si è sempre difeso, smentito dai documenti. Mai un pentimento, sempre a testa alta, sprezzante nelle interviste e davanti alle lacrime dei familiari delle vittime.
Così nelle cave alla periferia di Roma morirono anche i nove sardi. Cinque civili: il partigiano comunista di Villacidro Sisinnio Mocci, il docente di filosofia Salvatore Canalis (Tula), l'impiegato postale e famoso poeta dialettale Gavino Luna di Padria, l'avvocato Giuseppe Medas (Narbolia) e l'agricoltore Antonio Ignazio Piras (Lotzorai). Quattro i militari: il pilota Pasqualino Cocco (Sedilo), l'ufficiale di Marina Agostino Napoleone (Carloforte), i carabinieri Candido Manca (Dolianova) e Gerardo Sergi (Portoscuso). Oggi si conoscono le loro storie, in ogni particolare, grazie all'instancabile lavoro di ricerca del villacidrese Martino Contu, docente dell'università di Sassari. Suoi i libri (editi dalla AM&D di Cagliari) sulle biografie di sette delle nove vittime. Contu, seguendo le tracce delle storie dei sardi, si è imbattuto nell'archivio privato di Attilio Ascarelli, il medico legale romano che l'indomani dell'eccidio ricevette il doloroso incarico di ricostruire le dinamiche delle esecuzioni e di identificare i corpi delle vittime. Una clamorosa riscoperta: l'archivio, infatti, era stato "dimenticato" per mezzo secolo in uno scantinato dell'università di Macerata. Con la collaborazione della docente cagliaritana di archivistica Cecilia Tasca, Contu lo ha studiato cartella per cartella, pubblicando di recente due volumi sempre con AM&D.
Carlo Figari
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Sardegna
FARE IMPRESA»LA SFIDA
 Start up sarde, arrivano gli investitori
Diciotto progetti innovativi premiati da Sardegna Ricerche. Ieri i primi incontri con le società interessate a finanziarli
di Giuseppe Centore
 
Siete seduti in salotto e avete deciso di acquistare un elettrodomestico, collegato wireless con un sistema per risparmiare energia, dalla vostra piattaforma di commercio elettronico via web. L’edificio dove abitate ha in cima una turbina che produce energia eolica in modo silenzioso; con essa siete in condizioni di monitorare in remoto i vostri elettrodomestici, o di progettare la migliore soluzione per la vostra nuova casa, ecologicamente ed economicamente conveniente. Decidete di fare sport e con un personal trainer reale, ma a distanza, seguite in acqua o su pista il vostro programma personalizzato, in un computer che non ha più paura di crash imprevisti e irrisolvibili, basta una chiavetta caricata con i sistemi giusti, da appendere al portachiavi, e con 10 euro le ore passate di fronte allo schermo rimarranno un ricordo; poi nel fine settimana decidete di fare un viaggio e con un unico biglietto e un solo sito trovate le condizioni migliori per un viaggio in Europa; entrate nel negozio, a cui siete arrivati con un sistema di car pooling (condivisione di auto) innovativo e vi accorgete che il servizio non è adeguato; vi collegate alla vostra app e date un voto negativo; subito dopo il titolare vi chiama e si fa perdonare, dando nel frattempo una occhiata al sistema che monitora le nuove tendenze e le mode del momento. Benvenuti nel futuro, in un domani dove il web non sarà solo un logo ma un fiume carsico che ogni tanto riemerge in ogni momento della nostra vita, progettato e forse realizzato a pochi metri da casa vostra. Ieri diciotto idee d’impresa più innovative e affascinanti sono state premiate, tra le 186 selezionate, da Sardegna Ricerche, con un finanziamento massimo per la fase di avvio di 100mila euro, pari comunque all’85 per cento del capitale necessario per iniziare l’attività. Nel corso di una giornata di incontri, presentazione e confronto, sotto la regia di Sardegna Ricerche, ieri al Parco Tecnologico di Pula gli ideatori di questi progetti, (presenti però in 17, perché uno per scelta, pur arrivando quarto assoluto ha rinunciato alla presentazione) alcuni tanto avveniristici quanto semplici nella loro ideazione, dopo aver illustrato i loro progetti si sono confrontati con nove investitori presenti, interessati a finanziare, anche attraverso nuovi sistemi di raccolta di capitale privato e di rischio per le Start-up attraverso la Rete (il crowdfunding, recentemente regolamentato), queste iniziative, alcune delle quali sono già in fase avanzata. Durante le presentazioni, tutte rigorosamente contenute nei cinque minuti, i protagonisti delle start-up premiate hanno illustrato, con fantasia e orgoglio, timidezza e serenità, il progetto che potrebbe cambiare (in meglio, anche dal punto di vista economico, visto che Apple, Adobe, Google e Amazon sono nate più o meno così...) la loro vita. Canovaccio uguale per tutti: illustrazione dell’idea, business plan a tre anni, e indicazione dei passaggi per raggiungere l’utile, somme necessarie per l’avvio, presentazione degli “avversari” sul mercato e loro punti di debolezza, punti di forza della propria idea e prospettive di mercato. Quasi tutti forniscono numeri e tabelle e illustrano con convinzione la loro idea. Al termine applauso liberatorio; domanda, talvolta amabilmente provocatoria del moderatore, Emil Abirascid, giornalista specializzato su questi temi; e ritorno veloce alla propria postazione. Per gli “startupper” la speranza stava nel numero di investitori disposti a parlare, riservatamente, con loro. Alla fine della giornata tutti hanno avuto più contatti, ora da coltivare nella naturale riservatezza. Prima delle presentazioni, è toccato a Giuseppe Sera, di Sardegna Ricerche, e Maurizio Caradonna, di Area Science Park di Trieste, presentare il percorso che ha portato alla scelta delle migliori idee, durante il quale i team proponenti, superando diverse fasi di selezione hanno comunque seguito un corso di formazione e tutoraggio anche nella redazione del vero e proprio piano di impresa finale. Durante i lavori il presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, ha annunciato l’apertura di “sportelli tematici” dell’ente, per rendere permanenti e non più legate ai bandi, le attività di supporto a favore delle imprese: oltre a quello dedicato alle start-up vi saranno sportelli dedicati agli appalti, alla ricerca, all’energia, alla proprietà intellettuale, e alla rete di supporto per le nuove tecnologie in ambito europeo.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Sassari
Sì all’intesa tra Comune e ateneo
Il protocollo assegna per 15 anni ad Architettura anche i locali di Santa Chiara
 
ALGHERO Il Comune e l'Università di Sassari, rappresentati dal sindaco Stefano Lubrano e dal rettore Magnifico Attilio Mastino, hanno firmato il protocollo di intesa tra le due istituzioni. Un atto raggiunto al termine di laboriose trattative, incontri e riflessioni nel corso dei quali non sono mancati momenti di frizione e ritardi, successivamente superati. Tra le indicazioni più significative c’è la decisione del Senato accademico di individuare in quella algherese una sede decentrata dell'università di Sassari, auspicando che tale riconoscimento venga accolto dalla Regione. Sempre per restare agli atti concreti, in seguito alla sottoscrizione del protocollo che avrà validità di 15 anni, l'amministrazione comunale assegna all'ateneo di Sassari parte dei locali del complesso Santa Chiara attualmente in corso di riqualificazione e i cui lavori stanno per concludersi, manca soltanto il collaudo definitivo. Si tratta delle tre aule che necessitano alla facoltà. Resta naturalmente nella disponibilità dell'ateneo l'ex Asilo Sella di via Garibaldi, il palazzo dl Pou Salit, i locali al primo piano del palazzo Serra nel centro storico destinati al dipartimento scienze umanistiche e destinati al corso di lingua e cultura italiana per stranieri. La sottoscrizione del protocollo di intesa è arrivata ieri sera sui banchi del consiglio comunale per la sua definitiva approvazione. Ma il via libera da parte della assemblea civica algherese non è arrivato in quanto le questioni politiche in atto (proprio ieri il sindaco ha azzerato l'esecutivo) hanno determinato la richiesta di inversione dell'ordine del giorno dei lavori. L'argomento del protocollo di intesa con l'Università di Sassari era proprio al primo punto. I lavori del consiglio comunale sono convocati in prosecuzione della seduta di ieri, anche per le giornate di mercoledì 17 e giovedì 17 di ottobre. La presenza in città della facoltà universitaria, che ha superato ampiamente il giro di boa del decennale di attività, rappresenta ormai per la città catalana un riferimento imprescindibile. Un legame che si è consolidato per il passato ma ora anche in prospettiva. Alghero ne ha tratto uno straordinario vantaggio sotto l'aspetto culturale, anche per i prestigiosi livelli raggiunti dalla facoltà considerata una delle migliori d'Italia, ma anche di tipo economico per le attività indotte che vengono movimentate dai flussi di studenti che frequentano i corsi.

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie