Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 October 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
VECCHIE QUESTIONI E NUOVI VIZI
Una riforma della spesa è quel che serve
Beniamino Moro
Un grande piano per le finanze pubbliche, così Enrico Letta ha definito l’impegno del governo per la prossima legge di stabilità, che sarà licenziata martedì prossimo. Meno tasse, con tagli alla spesa, aveva rinforzato il concetto il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, nel presentare il nuovo commissario alla spending review Carlo Cottarelli, aggiungendo che questa è l’unica strada percorribile per modernizzare il Paese e liberare risorse da destinare alla riduzione del carico fiscale e agli investimenti.
Per tornare a crescere, l’Italia ha bisogno di riforme (del mercato del lavoro, della pubblica amministrazione, della giustizia, della concorrenza e delle liberalizzazioni, solo per citarne alcune), ma di una ha bisogno in modo particolare, senza la quale siamo condannati al declino, ovvero della riforma della spesa pubblica.
Negli ultimi dieci anni, la dinamica della spesa è andata costantemente accelerando, passando, al netto degli interessi pagati sul debito pubblico, dal 41 al 46% del Pil. Anche negli ultimi due anni, mentre il reddito e i consumi si sono contratti per effetto della crisi, la spesa pubblica ha continuato la sua corsa, aumentando di un altro punto percentuale di Pil.
Per coprirla, la pressione fiscale ufficiale è schizzata al 44% del Pil, ma quella effettiva depurata dall’evasione (cioè ricalcolata sul reddito dei soli contribuenti che pagano le tasse) è arrivata al 55%. Sempre negli ultimi dieci anni, il gettito fiscale è raddoppiato a livello centrale, ma è aumentato del 500% a livello locale, raggiungendo il 7,2% del Pil nei Comuni (108 miliardi) e il 9% nelle Regioni (138 miliardi).
Si può continuare così, con l’economia in crisi, strozzata da una pressione fiscale insostenibile, che ha già fatto fallire svariate migliaia di imprese?
Prendiamo la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def) approvata nei giorni scorsi, che quantifica in 24 miliardi il costo nei prossimi dieci anni degli otto decreti già adottati dal governo Letta. Ebbene, la copertura per i quattro quinti, ovvero per 20 miliardi, avviene con l’aumento di imposte e tasse. Lo stesso Def stima in 10 miliardi l’ulteriore aumento di spesa di quest’anno, che al netto degli interessi passa da 714 a 724 miliardi, con una dinamica che nessun governo sinora è riuscito a controllare.
Il grande piano per le finanze pubbliche che Letta vuole introdurre nella prossima legge di stabilità serve al finanziamento del cuneo fiscale sul lavoro, per un importo di 4-5 miliardi all’anno per tre anni. Se però non si riduce la spesa, il rischio è quello di finanziarlo con l’imposizione di altre tasse.
Il governo pensa di addolcire il problema, come ha già fatto nel Def, gonfiando leggermente le previsioni di crescita, che fanno quadrare i conti con Bruxelles. Inoltre, spera che nel frattempo si riduca lo spread sugli interessi del debito pubblico e confida nell’ennesimo piano di dismissioni del patrimonio pubblico, di cui a giudicare dalle esperienze di svendita del passato sarebbe meglio non parlare. (...) SEGUE A PAGINA 5

Politica Italiana (Pagina 5 - Edizione CA)
DALLA PRIMA
Ora serve una riforma della spesa pubblica
(...) Quanto alla spending review, che potrebbe davvero liberare risorse per alleggerire il carico fiscale su imprese e lavoratori, non basta nominare un nuovo commissario.
È necessario attribuirgli il potere e dotarlo degli strumenti di intervento necessari per incidere sulla spesa delle Regioni e dei Comuni, oltre che su quella statale. Solo in tal modo si può pensare di escogitare un vero grande piano di riduzione della spesa, da cui tutto il resto dipende, compresa la ripresa del sistema produttivo.
Al riguardo, sorge tuttavia un dubbio, perché l’esperienza del passato ci insegna che l’unica spesa che i nostri politici sono riusciti a tagliare riguarda gli stipendi pubblici (esclusi quelli degli alti burocrati), le pensioni (ma non quelle d’oro, che sono intoccabili) e i fondi per la sanità, la scuola e l’Università, mai i loro privilegi, i costi del sistema istituzionale e quelli dello smisurato mondo parassitario che ruota intorno alla politica e alla pubblica amministrazione. Questioni che sono all’ordine del giorno da anni, spesso oggetto di impegni solenni, ma che non sono mai state affrontate e risolte.
Il governo delle larghe intese - e dei larghi consensi parlamentari - diventerà credibile solo quando dimostrerà agli italiani di volere e sapere riformare questo mondo del privilegio.
Beniamino Moro
 
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Piccoli Comuni
Spopolamento, oggi un convegno
"Il mondo si popola, la Sardegna si spopola": se ne parla oggi a Perdasdefogu a partire dalle 17 nell’auditorium della biblioteca comunale. Organizzato da Comune e Pro Loco, il convegno punta a riflettere sull’andamento demografico dell’Isola e sullo spopolamento dei piccoli centri. Dopo le relazioni di due demografi delle università di Cagliari e Sassari Massimo Esposito e Luisa Salaris, la neolaureata Silvia Usai illustrerà la situazione del paese ogliastrino negli ultimi cinquant’anni. Moderato dal direttore de L’Unione Sarda Anthony Muroni, si aprirà il dibattito che sarà aperto dal sindaco di Perdasdefogu Mariano Carta, con gli interventi di Cristiano Erriu (Anci Sardegna) e degli ex presidenti della Regione Pietro Soddu (ex consigliere comunale di Benetutti) e Antonello Cabras (ex sindaco di Sant’Antioco).



3 - L’Unione Sarda / Nuoro e Provincia (Pagina 38 - Edizione CA)
NUORO. Ancora inutilizzati l’edificio ristrutturato per l’università e il nido del San Francesco
CONVENTO E ASILO ASL, PORTE CHIUSE
Un progetto punta a realizzare una Rsa nell’ex brefotrofio
NUORO Edifici nuovi di zecca aspettano di aprire le porte. Caso simbolo è l’ex convento delle Carmelitane, ristrutturato dal Comune che ha speso tre milioni di euro e lo ha collaudato a fine 2010. A tre anni dalla fine dell’opera, peraltro molto attesa, la struttura è ancora inutilizzata.
 L’EX CONVENTO Concluso il restauro e gli adempimenti tecnici, l’edificio, completamente rinnovato, è passato dalla competenza dell’assessorato ai Lavori pubblici a quello della Pubblica istruzione. «Stiamo terminando di acquistare gli arredi, il passaggio dal Comune non tarderà affatto», annuncia Caterina Loi, commissario del consorzio per l’università. L’ente è destinatario dell’immobile e dovrà accogliere il polo didattico di giurisprudenza, attualmente ospitato nei locali di via Salaris. Nell’ex convento dovrebbe essere trasferiti il corso triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private con i suoi duecento studenti e il master di diritto, economica, cultura e arte con i 25 allievi. Scelta necessaria per liberare le aule di via Salaris e metterle a disposizione per l’avvio di un nuovo master, legato alla facoltà di Scienze politiche di Cagliari.
CASA SATTA Sono finiti a inizio 2013 i lavori nella casa di Sebastiano Satta. Il Comune provvede ora agli arredi e deve definire la convenzione per affidare la struttura al consorzio Satta. Nell’edificio di piazza Satta troveranno posto, infatti, i fondi storici della biblioteca.
 ASILO SAN FRANCESCO Nell’ospedale San Francesco è tutto pronto: ci sono perfino tavolini e culle per trenta piccoli. L’asilo nido aziendale, realizzato per accogliere i bimbi dei dipendenti della Asl, comporta una spesa di 432 mila euro. Lavori iniziati nel 2008 e finiti nel 2010. Il nido ha un nome, “La coccinella”, viene dedicato al compianto monsignor Ottorino Alberti. A giugno l’inaugurazione con il governatore Ugo Cappellacci. Ma la struttura è ancora off limits. La Asl è alle prese con il bando per la gestione. Incarico da dare per sei anni. Il 25 luglio scorso il termine ultimo per le domande, ora al vaglio degli uffici di via Demurtas per la graduatoria e l’assegnazione.
 EX BREFOTROFIO L’edificio di via Trieste, realizzato negli anni Cinquanta, è in pessimo stato. Solo una parte è utilizzata per gli ambulatori di Igiene pubblica che, però, dovrebbero traslocare nel vecchio ospedale San Francesco fresco di restauro. Nella struttura di via Demurtas sono attesi anche uffici e ambulatori ora distribuiti nell’edificio ex Inam che sarà appendice del palazzo di Giustizia, da tempo alla ricerca di nuovi spazi. A quel punto l’ex brefotrofio è completamente vuoto.
RESIDENZA SANITARIA La Asl punta a realizzare lì la residenza sanitaria assistita che manca in città e nel territorio nonostante l’alta incidenza di anziani e persone non autosufficienti, obbligati a rivolgersi a strutture fuori provincia. Un progetto, sollecitato dall’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci che ha preso un impegno con i sindacati durante una visita a Nuoro, definisce la riconversione dell’edificio in chiave socio-assistenziale, capace di accogliere sessanta ospiti. Oltre quattromila metri quadri e un’area verde nel cuore della città. La spesa stimata è di cinque milioni di euro. Il cronoprogramma della Asl annuncia per novembre l’incarico di progettazione, per marzo 2014 le autorizzazioni e per il prossimo luglio la gara e l’aggiudicazione dei lavori. A dicembre 2016 l’ultimazione dell’opera. I vertici Asl professano ottimismo, ma per ora manca un atto ufficiale che assegni i cinque milioni di euro necessari. Passaggio fondamentale per non vanificare i buoni propositi.
Marilena Orunesu



4 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Ma cala il numero dei seminaristi
Necessità e passione: sempre di più i laici che studiano Teologia
Ai laici piace studiare teologia. Un po’ per necessità, un po’ per passione. E si conferma una costante registrata negli ultimi anni: cala il numero dei seminaristi (anche per la crisi delle vocazioni) e aumentano le persone che vogliono approfondire le scienze sacre. I dati forniti ieri durante l’inaugurazione del nuovo anno accademico della facoltà teologica non lasciano dubbi: lo scorso anno (il numero quest’anno non è ancora disponibile) gli iscritti sono stati 245, di cui 34 fra sacerdoti e diaconi, 55 seminaristi, 27 religiosi e 129 laici (di cui 50 uditori). Un trend, insomma, che continua da anni, dovuto probabilmente alla grande apertura che la facoltà di via Sanjust ha mostrato verso la cultura contemporanea. Magari qualcuno si iscrive anche per poter insegnare religione e quindi trovare quel lavoro che non c’è.
Mauro Badas, laurea in lettere e prossimo alla licenza in teologia, spiega il perché di una scelta: «Un laico studia teologia perché la formazione occidentale si basa sulle fondamenta della cristianità. Ecco perché è importante capire le basi teologiche per superare il dissidio tra religione e cultura. E permette a chi è credente di approfondire la fede e a chi non lo è di capire il cristianesimo». Da molti anni la facoltà teologica ha spalancato le porte ai laici. Una scelta che ha pagato. Il cappuccino Fabrizio Congiu, docente di teologia spirituale e francescanesimo, sottolinea questo aspetto: «La facoltà teologica prima era meno aperta, ma il lavoro fatto dai gesuiti e dal corpo docente ha consentito di aprire il dialogo e la collaborazione con le Università e le varie istituzioni presenti sul territorio. Questo ha permesso e continua a permettere alla facoltà teologica la conoscenza e l’apertura verso l’esterno».
La facoltà (dopo l’anno introduttivo per chi non ha compiuto studi classici), sul modello delle università medioevali e anglosassoni, permette di conseguire tre titoli accademici: il baccellierato (dopo cinque anni), la licenza con specializzazione (dopo altri due), il dottorato (ancora dopo altri due anni) che permette l’insegnamento nelle facoltà teologiche. Nello scorso anno accademico 7 studenti hanno conseguito il baccellierato, uno la licenza, un altro la laurea.
Alessandro Atzeri



5 - L’Unione Sarda / Sport (Pagina 55 - Edizione CA)
Basket: le ragazze del Cus faranno da padrone di casa al primo turno
SÌ, CAGLIARI , LA FESTA È QUI
Da domani l’Opening Day della A donne
Cagliari capitale del basket in rosa. Da domani ospita la dodicesima edizione dell’Opening Day, la Sardegna Cup di basket femminile. Il primo turno di A1 femminile, spalmato in due giorni, vedrà impegnate tutte le dodici formazioni. Base operativa il palasport di via Rockefeller. Oltre alle partite, la Legabasket femminile, in collaborazione con la Fip ha organizzato eventi collaterali quali clinic, stage e, domani sera, una festa alla Fiera di Cagliari con la premiazione di società, allenatori e squadre che si sono distinte nella passata stagione. Stamane alle 11 la presentazione in via Roma a Cagliari.
IN CAMPO Si comincia con Umbertide-Orvieto (16) e alle 18 il Cus Cagliari in campo contro Parma. Salta per rinuncia di Priolo alla trasferta isolana la prima gara di domenica alle 12, alle 14 Ragusa-San Martino di Lupari. Proprio il Cus Cagliari ieri ha presentato la nuova squadra in vista del suo terzo campionato di serie A1. Squadra rinnovata a parte la presenza di Arioli e Brunetti. Il resto è tutto nuovo, compreso il tecnico Antonello Restivo. Un professionista con tanta esperienza nella maschile, ma all’esordio con una formazione femminile: «C’è tanto entusiasmo nel gruppo che dall’inizio della preparazione ha lavorato con intensità, divertendosi».
 IL CUS Obiettivo la salvezza come confermato in coro dal coach ma anche dal dirigente del settore basket universitario Marcello Vasapollo: «Andiamo per gradi», ha chiarito il dirigente universitario, «cercando di conquistare quanto prima la salvezza, poi si vedrà, lavoriamo per step. Il campionato, come sempre è diviso in due trance. Da una parte quelle che lotteranno per i grandi traguardi, con grandi ambizioni, e dall’altra quelle che lotteranno per rimanere in serie A. Noi siamo nella seconda fascia». I nuovi arrivi sono: Masha Maiorano, Martina Fassina, Beatrice Carta, Tamara Radocaj, Giulia Rulli, Maetina Gaslini, Adrienne Johnson e Jennifer Hailey.
LA SERIE A2 Nel weekend prende il via anche la serie A2. Quattro sarde inserite in due gironi. Virtus e Astro nel Nord-Ovest, Alghero e Selargius nel Nord-Est. Tanti volti nuovi e un solo obiettivo: la salvezza. La Virtus si è rinforzata con Ljubenovic, Scibelli, Linguaglossa, Innocenti e Fidossi, con Eleonora Fava che a dicembre rientra ad un anno dall’infortunio. Il San Salvatore Selargius si affida a Visconti, Brunelli, Nordio e Canalis. Astro con la slovacca Lektova, Martellini e Pat Marcello. Squadra molto giovane invece per la Mercede Alghero. Esordio in trasferta per la Virtus (Genova) e Astro (Geas), turno casalingo, invece per Mercede (Muggia) e Selargius (Valmadrera).
Massimo Musanti


LA NUOVA SARDEGNA 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 4 - Sardegna
Zedda: «Piani sulla ricerca concordati» 
CAGLIARI L’assessore alla Programmazione, Alessandra Zedda, respinge le critiche rivolte dal mondo universitario al bando Tender che sposta i fondi dalla ricerca scientifica ad altri campi, come riportato sulla Nuova di ieri. «Lasciano quantomeno stupiti le polemiche di questi giorni», afferma Zedda «anche perché i 4 milioni del bando Tender, strumento concordato con la Consulta, sono indirizzi degli assessorati ma comunque destinati alle università e ai centri di ricerca». La scelta - ha spiegato l’assessore - è stata quella di ampliare il concetto di innovazione ripartendo le risorse tra aree tematiche dei diversi assessorati. «Solo per citare alcuni esempi, le ricerche riguarderanno studi genetici, patologie a elevata complessità assistenziale, studi sulle malattie metaboliche e pre natali, fenomeni legati all’immigrazione, le biodiversità».
 
 

7 - La Nuova Sardegna / Pagina 7 - Sardegna
Concorso contestato, in arrivo la sentenza 
Ateneo di Sassari, il Tar decide sul caso di una candidata esclusa: a dicembre in aula il secondo ricorso 
di Pier Giorgio Pinna
SASSARI Il Tar sta per decidere nel merito dell’ultimo concorso per ricercatori contestato all’università. Per conoscere la sentenza sul caso, sollevato da una candidata esclusa, bisognerà attendere alcune settimane. I giudici possono respingere le istanze di chi sostiene che le prove - vinte da Rossana Castellaccio, figlia di Angelo, storico del Medioevo e professore nello stesso ateneo - non si sono svolte con regolarità. O accogliere i rilievi e disporre l’annullamento. A ogni modo, il 18 dicembre il Tar dovrà occuparsi di un secondo ricorso sul medesimo bando di selezione, presentato da un’altra concorrente. Nell’udienza dell’altra mattina sono state ascoltate le posizioni dell’avvocato Maurizio Cannatella, che rappresenta Chantal Arena, candidata eliminata dopo gli scritti. I giudici hanno poi sentito quelle dell’avvocatura dello Stato in sostituzione del legale dell’ateneo, Rosanna Ruiu, e le ragioni della vincitrice, chiarite dall’avvocato Umberto Congiatu. «Abbiamo riesposto le considerazioni illustrate nel ricorso scritto _ ha spiegato Cannatella _ Riteniamo che non siano state seguite alla lettera le indicazioni del bando e che le scelte sull’individuazione dei sei ricercatori ammessi agli orali non siano state sostenute da sufficienti motivazioni: fatti che hanno portato all’ingiusta esclusione della mia assistita». Gli altri legali hanno respinto ogni osservazione in questo senso, sostenendo la liceità del procedimento e delle scelte fatte dai commissari. In attesa di conoscere il provvedimento su questa causa, tanti all’università aspettano anche gli sviluppi del secondo ricorso. In questo caso, a presentarlo, con l’assistenza degli avvocati cagliaritani Giulia e Giuseppe Andreozzi, è stata la seconda classificata, Martina Giuffrè. Davanti al Tar, il 18 settembre scorso, i suoi legali hanno rinunciato alla richiesta di sospensiva degli atti per ottenere una rapida fissazione dell’udienza di merito. Gli avvocati Andreozzi eccepiscono anomalie nei metodi di valutazione, incompatibilità, eccessi di potere, irregolarità nella stima delle pubblicazioni. Si oppongono alle contestazioni, anche in questa circostanza, l’ufficio legale dell’ateneo e la vincitrice. Finora su alcune circostanze del concorso il Tar si è già pronunciato due volte. Una prima respingendo l’istanza di sospensiva avanzata nell’inverno scorso durante le prove dal difensore di Arena. Poi, concluso il lavoro della commissione esaminatrice, ha rigettato l’istanza con cui lo stesso avvocato Cannatella integrava, sulla base dei risultati del concorso, le motivazioni alla radice della domanda di stop: dato che l’udienza di merito era fissata per il 9 ottobre, era stata ritenuta "l’insussistenza di un danno grave e irreparabile per la parte ricorrente". Tanto che, va ricordato, adesso si va appunto verso la decisione di merito. L’incarico di ricercatore assegnato dopo le prove contestate riguarda Demo-etno-antropologia, nel polo umanistico. Hanno partecipato una ventina di candidati arrivati da tutta l’Italia. Gli orali sono stati rinviati tre volte. Durante le selezioni è nata una polemica, sconfinata su internet, per la presenza tra i concorrenti di familiari di docenti o ex docenti. Della vincitrice si è detto. La prima ricorrente è figlia di Nicolò Arena , in servizio a Sasssari sino a 4 anni fa come docente di Medicina. Al terso posto si è piazzata Susanna Paulis, figlia dell’ex preside di Lettere a Cagliari e di una sorella del rettore dell’ateneo sassarese, Attilio Mastino.
 
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Ed_Cagliari
RICERCA DELL’UNIVERSITÀ DI CAGLIARI
Buoni manager nelle scuole creano studenti migliori
CAGLIARI L’utilizzo di buone pratiche manageriali nel mondo della scuola influenza positivamente i risultati degli studenti. È quanto emerge da una ricerca - condotta da un gruppo di docenti dell’Università di Cagliari grazie al contributo della Legge Regionale 7 sulla ricerca e della Fondazione Agnelli - sulle capacità manageriali dei dirigenti scolastici italiani. Con la riforma dell’autonomia scolastica il ruolo dei dirigenti si è trasformato, diventando nei fatti quello di organizzatori di strutture complesse e articolate come aziende. Nell’adozione di buone pratiche manageriali i nostri dirigenti mostrano un gap notevole rispetto a Canada, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti e Svezia (Paesi per i quali è stata svolta la stessa ricerca) e un’età media maggiore di quasi dieci anni rispetto ai colleghi stranieri: quelli italiani hanno in media 58 anni, contro i 48-50 degli altri. La percentuale di donne fra i dirigenti scolastici italiani è maggiore della media internazionale, sebbene distante dagli standard svedesi, attestandosi sul 35% dei prèsidi in servizio. Lo studio, realizzato per conto del nostro Paese da Fabiano Schivardi (Luiss , Eief e Cepr), Adriana Di Liberto, Marco Sideri e Giovanni Sulis (Università di Cagliari e Crenos), si inserisce nell’indagine World Management Survey in Schools (Wmss), che estende alle scuole il sistema di valutazione delle abilità manageriali e della qualità dell’organizzazione già sperimentato con successo in altri settori (manifatturiero e sanità). La ricerca conferma che anche in Italia i dirigenti scolastici e le scuole che adottano pratiche manageriali e organizzative migliori riescono a fare la differenza, nonostante i vincoli istituzionali e di risorse che ne limitano le possibilità operative nell’ambito dell’autonomia scolastica.

 
9 - La Nuova Sardegna / Pagina 15 – Economia Sardegna
IN BREVE CONVEGNO A PERDAS
Spopolamento, il dramma dell’isola
«Il mondo si popola, la Sardegna si spopola» è il tema del convegno in programma oggi nella biblioteca “Daniele Lai” a Perdasdefogu. Relatori Luisa Salaris (università di Cagliari), Massimo Esposito (università di Sassari), Silvia Usai e Giacomo Mameli. Interventi di Mariano Carta, Cristiano Erriu, Pietro Soddu, Antonello Cabras.



10 - La Nuova Sardegna / Pagina 24 - Agenda Sassari
ALGHERO  “La creaciòn del mundo” di Gil 
Aula magna, Asilo Sella, via Garibaldi, Alghero Oggi alle ore 19.30
ALGHERO Oggi alle ore 19.30, nell’aula magna dell’Asilo Sella in via Garibaldi ad Alghero, Emilio Gil (nella foto, un suo lavoro), uno dei più noti e autorevoli grafici spagnoli, terrà la conferenza “La creación del mundo”. L’appuntamento, aperto al pubblico, è organizzato dal Master di primo livello in “Communication design for sustainability”, che il Dipartimento di Architettura ha realizzato con l’Elisava di Barcelona, grazie a un finanziamento dalla Regione Sardegna. «Il progetto – si legge in una nota dell’ateneo – fa parte di una nuova offerta per l’Alta Formazione nell’isola, che integra e amplia l’esperienza del Master and Back.Emilio Gil è uno dei più importanti grafici spagnoli. è il fondatore di Tau Diseñ, importante studio madrilegno, pionieristico punto di riferimento per il graphic design internazionale e testimone di più di tre decenni di graphic design e corporate identity iberici.



11 - La Nuova Sardegna / Pagina 25 - Agenda
Libri e convegni
FILOSOFIA E SCIENZA
Lunedì 14 ottobre, alle ore 16.30, nella Sala Angioy (Palazzo della Provincia, p.zza d’Italia), Emiliano Ilardi, ricercatore dell’Università di Cagliari, terrà una conferenza su “Quale socialità nei social network?”. L’incontro-dibattito, moderato dal prof. Fabio Di Pietro, apre il convegno “Le sfide della comunicazione nella modernità avanzata”, organizzato dalla Associazione Sassarese di Filosofia e Scienza.
 

 

 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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