RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
![L’UNIONE SARDA](/unica/resources/static/img/unione_sarda(1).jpg)
Università
Torna il bonus maturità: vale solo per il test di settembre
Torna il bonus maturità, ma solo per chi ha partecipato alla tornata di test d’ingresso dello scorso settembre. La VII Commissione Cultura della Camera ha approvato un emendamento che reintegra per quest’anno il pacchetto di punti extra (da 1 a 10) da aggiungere a quelli ottenuti nei test d’ingresso alle facoltà a numero programmato, dando così la possibilità, se l’emendamento passerà anche in Aula, di immatricolarsi in sovrannumero a coloro che sono rimasti fuori dalla graduatoria (circa duemila studenti, secondo le stime che circolano in queste ore) quando lo scorso 9 settembre con il Decreto istruzione è stato abrogato il bonus.
Una decisione presa dal ministro Carrozza con la speranza di mettere fine alle polemiche che hanno accompagnato questo meccanismo. Una speranza vana visto che l’Udu ha già detto che l’emendamento approvato è solo un palliativo e sta valutando un maxi ricorso. Ma se tra gli studenti persiste il malcontento, in sede parlamentare si registra, invece, soddisfazione bipartisan per il reintegro del bonus.
2 - L’UNIONE SARDA / Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
La rivoluzione telematica
I computer sono già stati acquistati ed entro giugno i provvedimenti emessi dal Tribunale verranno trasmessi telematicamente grazie alla cosiddetta “consolle del magistrato”. Si tratta di un processo di informatizzazione che oltre a consentire un risparmio di carta, porterà ad un’accelerazione dei tempi biblici della giustizia. «Il magistrato, ora, scrive il provvedimento nel suo computer, lo stampa, e lo deposita in cancelleria», spiega Francesco Sette. «Entro la primavera prossima il magistrato continuerà a scrivere il provvedimento sul suo pc ma basterà un click per mandarlo in cancelleria, e sempre con un click, i cancellieri provvederanno a trasmettere telematicamente la comunicazione alle parti». Un’altra «importante risorsa» per il Tribunale, ricorda la presidente della Corte d’Appello, Grazia Corradini, è l’introduzione come stagisti delle «giovani eccellenze delle università sarde». Ragazzi sotto i 30 anni che svolgono stage o tirocini negli uffici giudiziari, in Corte d’appello, in Tribunale o in Procura. «Affiancano il giudice nella ricerca dei documenti e delle fonti, con beneficio sia per gli studenti, che proseguono il loro percorso di formazione, sia per i magistrati che hanno al loro fianco un aiuto qualificato», spiega Bruno Troisi, ordinario di diritto civile alla facoltà di Giurisprudenza. (ve.ne.)
![LA NUOVA SARDEGNA](/unica/resources/static/img/nuova_sardegna(1).jpg)
LA MADDALENA Cento anni ma non li dimostra. Si è svolto ieri nel teatro Longobardo il convegno celebrativo del centenario del faro di Punta Sardegna, a Palau, sede dell’osservatorio Coste e ambiente naturale sottomarino (Oceans). Gli onori di casa li ha fatti il comandante delle scuole sottufficiali Gabrini poi un lungo elenco direlatori e ospiti: il comandante di Marisardegna Gualtiero Mattesi, il rettore dell’Università di Cagliari Giovanni Melis, il sindaco di Palau Francesco Pala, il comandante di Marifari La Maddalena Giuseppe Maruccia, il dirigente comunale di Palau Celeste Meloni, Antonio Brambati e Giorgio Fontolan dell’università di Trieste, Sandro De Muro dell’ Università di Cagliari. Il dibattito è stato coordinato dal giornalista Ottavio Olita. L’ammiraglio Mattesi ha aperto la cerimonia ribadendo «l’importanza della custodia e della manutenzione dei fari , che sono un ausilio per la navigazione in certi casi indispensabile, soprattutto in quelle situazioni in cui le unità e i natanti che lamentano e avarie e non possono avere strumenti di riferimento elettronici da utilizzare per la posizione». Il faro di Punta Sardegna è un esempio eccezionale di cooperazione fra la marina militare e l’università di Trieste e di Cagliari, comune di Palau e la provincia Olbia-Tempio. «Qui – ha aggiunto ancora Mattesi – siamo riusciti contemporaneamente a mantenere la funzione principale del faro e nello stesso tempo di dare la possibilità all’osservatorio Ocean di operare bene per la ricerca scientifica e la protezione ambientale di quell’area». Interessanti le relazioni del rettore Giovanni Melis, della dirigente del comune di Palau Celeste Meloni e del sindaco Francesco Pala, oltre i due rappresentanti dell’Università di Trieste , come pure l’intervento del C.F Giuseppe Maruccia comandante di Marifari che oltre dare risalto alla figura del faro dal punto di vista meramente tecnologico e infrastrutturale, ha anche ricordato quanto la figura dell’uomo sia stata importante per la gestione degli impianti e come tutt’ora è necessaria per mantenere in servizio e in operatività l’importante sistema di ausilio alla navigazione . Sandro Demuro responsabile dell’osservatorio coste e ambiente naturale sottomarino (Oceans) ha illustrato le caratteristiche del faro che può ospitare fino a sedici ricercatori ed è dotato di tre laboratori: sedimentologia, cartografia e Gis, geologia marina. «L’Oceans – ha detto Demuro – si avvale delle più moderne tecnologie per lo studio delle coste e dei fondali marini utilizzando attrezzature scientifiche delle università che lo hanno fondato. La struttura, attualmente, oltre a fungere da base logistica per le attività didattiche e di ricerca del Coastal and marine geology group (coordinate dallo stesso Sandro Demuro) è a disposizione delle amministrazioni locali (Comuni, Provincia, Comunità montane), dei parchi nazionali e delle aree marine protette per dare supporto nella gestione delle problematiche ambientali.
4 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 37 – Ed. Na.le
5 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 33 – Ed. Na.le
di Sebastiano Depperu
NUCHIS Il carcere "Pittalis" di Nuchis si avvia a diventare un importante polo scolastico carcerario. Molti dei detenuti, infatti, stanno frequentando dei corsi che li porterà al conseguimento della licenza media o, addirittura, della laurea: alcuni l’hanno già conseguita lo scorso anno. Ma la struttura è anche polo universitario. Si svolgono, in loco, lezioni di giurisprudenza o scienze politiche. Sono in 16 i detenuti che aspirano ad una laurea. Altri 10 di loro, invece, frequentano i corsi dell’Università della Terza Età. Insomma, dei 180 ospiti della casa circondariale, in 48 sono tornati sui banchi di scuola per continuare un percorso scolastico lasciato a metà. Giovedì pomeriggio, c’è stata l’inaugurazione dell’anno scolastico per la scuola media. Sono in 12 ad affrontare il percorso che li porterà al primo traguardo previsto dall’istruzione italiana. In una decina, nel giugno scorso, hanno ottenuto già la licenza media. Vecchi e nuovi alunni si sono salutati per scambiarsi opinioni e incoraggiarsi. Mario (nome di fantasia), giovane napoletano, dice : «Mi sono trovato bene lo scorso anno e sono stato contento di aver conseguito la licenza media. Purtroppo, ho fatto diversi sbagli. Ero una testa calda, nu capo monello, come si dice nel mio dialetto. Età ed errori ti fanno maturare». Il carcere di Nuchis è una sede staccata della "Diaz" di Olbia e, dunque, non poteva mancare la dirigente scolastica Fiorella Ricciardi: «E’ per noi consuetudine,- i primi giorni di scuola, offrire un concerto tenuto dai nostri professori di strumento del corso musicale. Neanche qui, potevamo mancare». Il programma era per tre strumenti e ha spaziato da Gershwin a Piazzolla, da Ortis a Tito Puente. Finale a sorpresa con "La leggenda del pianista sull’oceano" di Ennio Morricone. In poche parole: un viaggio musicale dal nord al sud America. Alla tromba c’era la docente Laura Cocco; al piano, Alessio Ferreri; e al violino, Cristina Serra. Nella sala ricreativa dove si è tenuto il concerto si respirava aria di festa, di tranquillità. Non sembrava di stare all’interno di un carcere dove le accuse dei suoi ospiti sono pesanti.
7 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 21 – Ed. Na.le
QUOTIDIANI NAZIONALI
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