Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 July 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 

 
L’UNIONE SARDA

1 – L’Unione Sarda / Economia (Pagina 11 - Edizione CA)
Gli studenti chiedono la rettifica del bando. Tunis: i criteri garantiscono assunzioni stabili
MASTER&BACK, NUOVE PROTESTE
Tempi stretti e cofinanziamento dell'ente che ospita i laureati
Tempi troppo ristretti, assenza di una vera e propria meritocrazia e una richiesta di cofinanziamento troppo alta ad aziende ed enti pubblici. Per un gruppo di più di 30 laureati sardi con tanto di master e specializzazioni alle spalle nelle migliori università italiane ed europee sono questi i punti deboli del bando per il percorso di rientro del programma Master&Back della Regione.
I PROBLEMI Criticità che si inseriscono in un forte periodo di crisi economica come ricorda Salvatore Nieddu, uno dei tanti giovani plurispecializzati: «Il bando è abbastanza discutibile in quanto viene chiesta all'ente ospitante una quota di finanziamento troppo alta, 35 o 45% rispettivamente per 2 o 1 anno di attività lavorativa. Percentuale che in epoca di spending review (per gli enti pubblici) o di profonda crisi per i privati è difficile da attuarsi. Inoltre, chi ha fatto il back, utilizzando i bandi precedenti, non aveva il problema del cofinanziamento. La quota era totalmente a carico della Regione». Contestato anche il fatto che non il merito ma l'ordine cronologico di spedizione della domanda costituisce un criterio per la graduatoria e l'assegnazione delle borse.
È tutta in salita la strada anche per il villacidrese Francesco Casti, laureato in lingue con un master in linguistica e un dottorato a Manchester concluso con una tesi sperimentale sulla morfosintassi della lingua sarda: «Le domande possono essere inviate dal 26 agosto. Più che l'ordine cronologico - spiega - dovrebbero essere assunti come criteri centrali questioni di merito quali il curriculum del candidato e dell'ente ospitante. L'Università di Cagliari ha approvato il progetto linguistico che ho presentato, ma non posso svolgerlo perché l'ente deve sborsare un 35% che non può permettersi. L'ideale sarebbe una rettifica del bando 2013 che non preveda l'obbligatorietà, da parte delle università, di versare alcuna somma di denaro in modo da avviare più facilmente dei progetti di ricerca».
 LA REGIONE Ma Stefano Tunis, direttore dell'agenzia regionale per il lavoro ribatte alle contestazioni: «Il bando è concreto e risponde alle esigenze del mercato del lavoro: è stato fatto sulla base dell'esperienza raccolta negli ultimi anni. Il fatto che un'azienda cofinanzi è un indice di interesse. Le imprese stanno prendendo lavoratori con meno del 50% del loro costo: rispetto al passato non si può andare in un'azienda e dire “prendimi tanto è gratis”. Ora si vogliono premiare le imprese che stipulano un contratto a tempo indeterminato. Le possibilità di prosecuzione del posto di lavoro sono molto più alte in chi dà il cofinanziamento: non vogliamo creare una classe di futuri disoccupati. Le domande sono accolte in ordine di arrivo: è una procedura a sportello».
Gigi Pittau
 
L'assessore Contu: entrare nel mondo del lavoro sarà più facile
Fare in modo che il bando “back” dei percorsi di rientro possa dare risultati concreti e permettere un più facile ingresso dei giovani laureati nel mercato del lavoro. Sono queste le finalità che per l'assessore regionale del lavoro Mariano Contu sono presenti nel nuovo bando: «È dimostrato nei fatti che in passato solo una piccola percentuale delle aziende pubbliche o private ha trasformato il back in un contratto definitivo. Questo ci ha portato a delle riflessioni sulle possibilità di coinvolgimento delle aziende: chi ha interesse ad assumere utilizza i due anni per professionalizzare i giovani laureati. Abbiamo voluto incentivare forme contrattuali più stabili - continua Contu - in modo che l'impresa intraprenda percorsi di lavoro più stabili. Per le aziende e gli enti pubblici la percentuale varia in funzione della durata del contratto stipulato: a tempo indeterminato il 20%, per 24 mesi il 35%, e per 12 mesi il 45%. Si aspettava da due anni questo bando, relativo ai percorsi di rientro 2012-2013: c'è un finanziamento di 11 milioni 700 mila euro. Ci sono fondi per oltre 200 persone».
Ma si annuncia battaglia contro i criteri previsti da questo bando. Francesco Casti è uno dei firmatari (trenta fino ad oggi) di una lettera di protesta che sarà presto inviata al presidente della Regione, all'assessore regionale del Lavoro e al direttore dell'Agenzia regionale per il lavoro: «Chi vuole - dice Casti - può contattarmi al numero 340-3472807». ( g. pit. )
 


 
2 – L’Unione Sarda / Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Reazioni
L'assessore Argiolas: «Siamo cauti ma ottimisti»
I dati ufficiali ancora non ci sono, ma l'ottimismo non manca. «Da un'indagine informale con i titolari di alberghi e ristoratori la sensazione è che la stagione stia andando molto bene». In attesa di numeri certi, Barbara Argiolas, assessore comunale al Turismo e alle Attività produttive, fa previsioni rosee. «Giugno sembra essersi chiuso bene, e anche luglio ha seguito il trend positivo. Dopo i primi mesi disastrosi tutto fa pensare che la stagione possa concludersi nel migliore dei modi».
Le strade del centro continuano a riempirsi di stranieri. Cagliari piace, e si conferma una meta tra le più quotate. «Sta andando benissimo», commenta Mondo Perra, presidente della commissione alle Attività Produttive, al termine del work-shop che ha riunito i rappresentanti dei comuni del consorzio Costa sud Sardegna (Muravera, Villasimius, Domus de Maria, Pula e Cagliari). Attorno al tavolo anche i vertici dell'Autorità Portuale, della Sogaer e l'Università. «Gli operatori hanno parlato di incrementi significativi delle presenze in città e di una soddisfazione generale dei turisti per i servizi, le manifestazioni e la bellezza dei luoghi visitati». (sa. ma.)
 
 
 
3 – L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
L'affidamento del servizio negli ospedali, scattano gli accertamenti
MENSE, GUERRA SUL BANDO
Esposti, denunce e ricorsi: aperta un'inchiesta
Una partita da 15 milioni di euro per tre anni. Per questo il bando di gara per l'affidamento dei servizi di mensa negli ospedali della Asl 8 e dell'Azienda Mista si è trasformato in un campo di battaglia a suon di esposti, ricorsi amministrativi e denunce penali. Così la Procura di Cagliari ha deciso di vederci chiaro aprendo un'inchiesta. Ci sarebbe, dopo l'affidamento provvisorio a un'associazione temporanea di imprese e a una ditta individuale, l'ipotesi di un'irregolarità: un rapporto di parentela tra due amministratori delle diverse società per ora vincitrici. A far scattare gli accertamenti l'esposto presentato dalla ditta esclusa dal bando.
LE INDAGINI Il pm Enrico Lussu ha infatti avviato le indagini sulla gara d'appalto per la somministrazione dei pasti negli ospedali della Asl 8 e dell'Azienda mista. In tutto dieci strutture: otto dell'azienda sanitaria (Businco, Marino, Microcitemico, Binaghi, Santissima Trinità e Hospice di Cagliari, San Marcellino di Muravera e San Giuseppe di Isili) e due dell'azienda ospedaliera universitaria di Cagliari (Macciotta e Policlinico universitario di Monserrato). Il primo lotto (quello dell'Asl 8, da nove milioni e mezzo di euro), a un anno dalla scadenza del bando, è stato aggiudicato una settimana fa, in via provvisoria, all'Ati formata dalle ditte Gemeas, Cocktail Service e Catering più. Il secondo, quello dell'Azienda mista (cinque milioni e mezzo di euro), se lo è aggiudicato in modo non ancora definitivo la ditta individuale Altea Claudina.
L'ESPOSTO Sullo svolgimento della gara, dal dicembre del 2012, è stato presentato un esposto all'Asl 8 e all'Azienda mista da parte della CoRiSar, azienda che poi “perderà” il bando di gara. Secondo questa società ci sarebbero una serie di irregolarità nel bando e una «situazione di controllo tra le ditte partecipanti»: la ditta individuale Altea, secondo il ricorrente, sarebbe di fatto controllata dalla Cocktail Service. Un elemento ritenuto infondato dall'Asl 8 che la settimana scorsa ha aggiudicato provvisoriamente i due lotti. Anche le altre perplessità sono state respinte.
LA CORISAR Subito dopo la CoRiSar attraverso i suoi legali (Renato Margelli e Sara Merella per la parte amministrativa, Luigi Concas per quella penale) ha chiesto l'accesso agli atti. Richiesta respinta dall'Asl 8: «L'accesso agli atti potrà avvenire solo ad aggiudicazione definitiva». Per questo l'avvocato Concas ha avanzato due richieste di sequestro degli atti al pm Lussu. «Se dovesse esserci l'aggiudicazione definitiva, ancorché illegittima», sostiene il legale nella seconda istanza, «l'esito della gara d'appalto potrebbe essere irrimediabilmente compromessa». Sulla partita la parola definitiva la metterà la Procura. (m.v.)


LA NUOVA SARDEGNA 

 
4 – La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Sassari
CONFERMATO POGGIU, L’ATENEO PROTESTA
di Gabriella Grimaldi
SASSARI Gianni Poggiu è stato riconfermato alla carica di presidente dell’Ersu, l’ente regionale per il diritto allo studio. Il decreto, firmato da Ugo Cappellacci, stabilisce che il mandato proseguirà per i prossimi quattro anni. Una decisione già nell’aria da tempo che dimostra la fiducia della Regione nei confronti dell’amministratore nuorese ma che non mancherà di provocare qualche malumore, visti i rapporti non proprio idilliaci tra Poggiu e i vertici dell’università. Il presidente appena nominato comunque ci tiene a lanciare un messaggio di distensione a un’istituzione senza la collaborazione della quale non ritiene evidentemente di poter lavorare con serenità. «Ritengo che la cosa più urgente e importante da fare in questo mio secondo mandato – commenta Gianni Poggiu – sia quella di ricucire alcuni rapporti con le istituzioni che si sono gradualmente sfilacciati nel mio precedente incarico. È fondamentale far sì che le scelte e progetti dell'ente che presiedo siano frutto di un dialogo condiviso e possano così diventare patrimonio della città di Sassari e del suo territorio e non elemento di inutili polemiche e lacerazioni. Credo che occorra un consenso diffuso sull'operato dell'Ente che può nascere solo da un pieno e sostanziale coinvolgimento delle istituzioni, prime fra tutte l'università e l'amministrazione comunale. Fondamentale altresì sarà proseguire il dibattito aperto e continuativo con gli studenti, nostri principali interlocutori e vera ricchezza del territorio, che ci aiuti ad intercettare le loro esigenze attuali e future. Tutto ciò si inserisce peraltro tra gli obiettivi strategici dell'ente che per vocazione tutela i diritti degli studenti capaci e meritevoli seppur privi di mezzi». La soddisfazione di Poggiu per il suo nuovo incarico potrebbe tuttavia afflosciarsi sotto il severo giudizio espresso dal rettore Attilio Mastino che ieri ha inviato una nota proprio a Cappellacci: «L’università di Sassari ha preso conoscenza del decreto con il quale lei ha nominato il Cda dell’Ersu per i prossimi quattro anni: con sorpresa ho constatato che non si è tenuto conto della nota 16499 del 27 giugno con la quale comunicavo che il Senato accademico mi aveva pregato di non esprimere l’intesa prevista sul nominativo da lei proposto per la presidenza dell’Ersu, suggerendo la possibilità di un incontro a Cagliari per discutere la questione. Come è noto la legge 23 agosto 1995 n. 20 all’art. 21 precisa che i consigli di amministrazione degli Enti per il diritto allo studio sono nominati con decreto del Presidente della Giunta regionale e sono composti, oltre che dal presidente, da due rappresentanti della Regione, un rappresentante dell'università, eletto dal corpo docente e dai ricercatori e un rappresentante degli studenti eletto dagli studenti medesimi. L’articolo 25 della stessa legge prevede che i presidenti degli Ersu siano nominati d'intesa con i rettori delle rispettive università. Con la presente ribadisco la necessità di fissare al più presto un appuntamento con i rappresentanti di questo ateneo per contribuire a risolvere positivamente ogni problema». I due rappresentanti della Regione sono Ottaviano Canalis (riconfermato) e Carlo Sotgiu, quello dell’università è Ciriaco Carru mentre il rappresentante degli studenti è Antonio Puddu.
 
 
 
5 – La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Ediz.ne Naz.le
L'isola felice del Consorzio Uno
SANTA GIUSTA Nello scavo tutto al femminile delle mura di Othoca gli strumenti sono ormai riposti. Per gli studenti di Consorzio Uno è arrivata la pausa estiva, che tuttavia porterà altri cantieri, studio e catalogazione del lavoro fin qui svolto. Intanto, il pensiero della misera tariffa di 7 euro l'ora riservata agli archeologi italiani non li preoccupa ancora, in attesa di terminare la scuola di specializzazione. Tutti però sono entusiasti e descrivono la facoltà di Oristano come una piccola isola felice. "Per me la soddisfazione è doppia, sto facendo quello che ho sempre sognato a casa mia e le emozioni sono moltiplicate, c'è un vero legame affettivo". Alice Meloni ha 34 anni ed è di Santa Giusta, laureata in Archeologia al primo livello a Oristano poi alla magistrale a Sassari nel 2008. "Ho sempre pensato di fare questo mestiere per dare valore ai tesori della mia Isola quindi ora che inizio a vedere le possibilità sono entusiasta", racconta. Come tutte le cose, bisogna essere determinati. "Anche questo scavo è stato un concerto di disponibilità, ma è pur vero che siamo noi archeologi ad averlo cercato". Sono in tante come lei, a voler fare della Sardegna una terra di conquista archeologica. "Voglio fare ricerca, mi occupo prevalentemente di Barbagia e archeologia dei paesaggi quindi voglio che il mio futuro sia qui - afferma Maria Antonietta Mele, 27 anni, di Fonni, laureata a Sassari in Archeologia e Scienze dell'antichità nel 2011 –. È dura ma devo resistere perché la mia è una missione, non scavo per me stessa ma per restituire alla comunità qualcosa che le appartiene". Anche chi viene da altre parti d'Italia pensa che la Sardegna abbia solo di che investire in questo settore. "Ho scelto la scuola di Oristano perché erano due anni che cercavo una specializzazione in archeologia subacquea, il mio sogno è diventare restauratrice subacquea e non avrei potuto farlo altrove in tutta Italia - analizza Francesca Caputo, 38 anni, di Lamezia Terme, laureata in Scienze e tecnologie per il restauro nel 2011 a Perugia -. Oristano è bella e vorrei non andarmene più, il mare è fantastico e pieno di storia". Alessandra Finà, 25 anni di Bortigiadas, laureata a Sassari in Archeologia nel 2012, spera che il suo sogno non sfumi. "Ho investito in una delle scuole migliori di Europa, spero che questo mi dia dei punti in più per esempio nei concorsi in Soprintendenza", si augura. Per Barbara Panico, 33 anni di San Vero Milis, laureata in Archeologia nel 2008 a Sassari, la speranza non può però cozzare con la realtà: "Non escludo di spostarmi per lavoro, purtroppo è un mestiere dove è molto difficile trovare degli spazi". Caterina Cossu




QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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