Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 July 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA / Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Replica il rettore: è giusto chiedere un impegno maggiore
REGOLAMENTO TASSE, GLI STUDENTI ALL'ATTACCO
È scontro tra studenti e rettore sul Regolamento tasse per l'anno accademico 2013/2014. I rappresentanti di Unica 2.0 hanno denunciato un sistema «basato sulla sanzione, che punisce i fuoricorso, chi si ferma per un semestre e chi non raggiunge la media crediti dei suoi colleghi». Speravano che - dopo la lunga discussione del 25 giugno - si fosse creata «una convergenza sull'abolizione almeno della “sovrattassa di demerito”». Invece niente, «il rettore ha messo tutto nelle mani del Cda, completamente blindato», e la mozione che aboliva l'articolo in questione è stata cancellata. «Riteniamo», continuano, «che questa volta si sia passato il limite, e che l'intero Ateneo debba riflettere sul ruolo che gli organi decisionali hanno assunto col nuovo Statuto, e ammettere che l'Università non si può gestire come un'azienda e nemmeno come uno stato monarchico, ma ha bisogno di fare tesoro di tutte le sue voci».
Replica Giovanni Melis: «Sul Regolamento tasse il Consiglio degli studenti aveva espresso un parere non negativo, condizionando il tutto alla cancellazione della clausola sulla media dei crediti acquisiti. L'indisponibilità del Rettore ad eliminare la clausola invisa ad Unica 2.0 deriva dal fatto che la stessa esiste da tre anni, durante i quali è triplicato il numero degli studenti premiati per la quantità di crediti acquisiti, e dal fatto che le tasse - che da diversi anni non sono aumentate - sono oggettivamente fra le più basse d'Italia, anche grazie al contributo della Regione. In tempi di carenza di risorse pubbliche, appare doveroso richiedere agli studenti universitari a tempo pieno un impegno a migliorare l'attuale media di circa tre esami superati all'anno, rispetto ai sei che mediamente si dovrebbero superare».
 
 


LA NUOVA SARDEGNA

2 - LA NUOVA SARDEGNA /
Pagina 21 - Sassari
LETTORI, DOCENTI PAGATI COME IMPIEGATI 
A Roma la protesta di 29 esperti linguistici ai quali non viene applicato il contratto di ricercatori universitari 
di Gabriella Grimaldi
SASSARI Svolgono a tutti gli effetti attività di docenza all’interno dell’università: tengono le lezioni ai loro studenti e li interrogano durante gli esami. Passaggi fondamentali per i ragazzi che frequentano i tanti corsi di laurea in città. Peccato che questi professori dal punto di vista contrattuale siano inquadrati come “tecnici amministrativi”, impiegati insomma e che, a causa di una integrazione economica prevista dalla legge ma mai applicata, percepiscono uno stipendio netto di 930 euro al mese. Si tratta dei “lettori” madrelingua che all’interno degli atenei di tutta Italia e quindi anche di quello turritano insegnano ormai da decenni la grammatica delle lingue straniere. Le loro lezioni però si chiamano esercitazioni e gli esami prendono il nome di test di accertamento, così lo status non può essere quello di ricercatori che invece loro rivendicano. È per questo motivo che giovedì scorso una delegazione dei 29 tra lettori e Cel (Collaboratori ed Esperti Linguistici) di Sassari ha partecipato al presidio organizzato dalla Cgil davanti al ministero dell’Istruzione a Roma. Tutti insieme, con i tantissimi insegnanti stranieri che hanno scelto di vivere e lavorare nelle università di tutta in Italia, hanno chiesto di «mettere fine alle innumerevoli discriminazioni che gli insegnanti universitari di madrelingua vivono, da anni, nel loro ambiente di lavoro, le università italiane». Il capo e il vicecapo di Gabinetto del ministro, insieme alla responsabile dell’Istruttoria interna aperta sulla questione hanno ricevuto la delegazione e il colloquio, riferiscono i manifestanti e i loro rappresentanti sindacali al rientro dalla “missione” romana, è stato lungo ed esaustivo. Pare infatti che la pratica, aperta sulla base delle tante denunce presentate all’Unione europea, sia molto avanti. I responsabili del ministero hanno detto che è già stata fatta una ricognizione sul territorio e tra le università e si sta ora valutando quali possono essere gli strumenti per affrontare il problema che non è stato né negato né minimizzato dai rappresentanti del Governo. Dall’incontro è emersa la piena consapevolezza da parte del Miur della situazione venutasi a creare negli anni e della necessità di porvi rimedio. «È anche apparsa chiaramente la loro preoccupazione non soltanto per la parte tecnica e normativa da affrontare – dicono i Cel –, in quanto parte integrante del sistema universitario, ma anche per l’impatto economico che ne deriverebbe». L’integrazione dello stipendio infatti era stata affidata dalla legge 63 del 2004 alla contrattazione locale con le singole università. Solo poche però l’hanno applicata e non quella di Sassari. Oggi i 29 lettori e Cel (di cui 9 a tempo indeterminato e 20 a tempo definito) si trovano a fronteggiare uno stato di discriminazione radicato nel tempo e chiedono di essere parificati economicamente e legalmente ai ricercatori universitari. L’obiettivo è una nuova legge che elimini la contrattazione locale e garantisca stipendi ministeriali anche a loro.
 
 
3 - LA NUOVA SARDEGNA / Pagina 29 - Varie
PATRIMONIO GENETICO 
La laurea dipende dal Dna 
La voglia e la capacità di studiare e di applicarsi, o le basi per ottenere conseguimenti scolastici e accademici di qualsiasi livello sono doti scritte nel Dna. Le “radici genetiche” della predisposizione allo studio e all’applicazione intellettuale sono state individuate in un grande studio internazionale che è stato poi pubblicato su Science. Nello studio è stato analizzato il Dna di oltre 125mila individui e sono state rintracciate alcune varianti genetiche collegabili ai conseguimenti accademici, intesi come gli anni di studio e la conquista di un diploma di laurea. Brutta sorpresa per chi ha il Dna sbagliato.




SARDEGNA QUOTIDIANO

4 - SARDEGNA QUOTIDIANO / Pagina 14 - Cagliari
LO SCONTRO Il regolamento tasse nel mirino, ma il rettore Melis: tutto nel rispetto del senato, riapriamo la discussione
UNIVERSITÀ GLI STUDENTI: È UNA MONARCHIA
LE QUOTE LE PIÙ BASSE Gli studenti pagano le tasse tra le più basse in Italia.
Per gli studenti l’Università è diventata una monarchia, per il rettore Giovanni Melis tutte le delibere «sono state assunte sempre facendo propri i preventivi pareri espressi dal Senato accademico». La materia che ha portato allo scontro è quella delle tasse universitarie. Il 25 giugno proprio nel senato accademico si è discusso il regolamento per il prossimo anno con i rappresentanti degli studenti di Unica 2.0 insorti contro «un sistema che punisce i fuoricorso e chi si ferma per un semestre e chi non raggiunge la media crediti dei suoi colleghi». Durante la discussione sembrava essersi creata una convergenza sull'abolizione della sovrattassa di demerito. Così, gli studenti hanno chiesto che venisse messa in votazione la mozione che aboliva l'articolo. La mozione non passa per pochi voti e nella votazione successiva, quella su tutto il regolamento, «non è stato espresso un parere positivo». Necessario ridiscuterne ma il tutto veniva risolto «chiedendo all'organo di dare comunque un parere positivo, in via preliminare, impegnando però il Rettore a modificare l'articolo». Nella successiva seduta del consiglio di amministrazione, il Magnifco ha deciso di ignorare ore di discussioni». Così si è approvato un regolamento che «trasforma l'università in un esamificio, che spinge gli studenti all'accumulo selvaggio di crediti in minor tempo possibile, senza badare in alcun modo alla qualità». Il Rettore ha deciso di far passare tutto in Cda, «un organo completamente blindato in quanto da lui nominato e a lui mai ostile». Detto questo la reazione di Melis è arrivata in serata. «Sul regolamento tasse il Consiglio degli studenti aveva espresso un parere non negativo, condizionando il tutto alla cancellazione della clausola sulla media dei crediti acquisiti», spiega. L’indisponibilità di Melis ad eliminare la clausola «deriva dal fatto che la stessa esiste da tre anni durante i quali è triplicato il numero degli studenti premiati per la quantità di crediti acquisiti, e dal fatto che le tasse richieste dall’Ateneo - che da diversi anni non sono aumentate - sono oggettivamente fra le più basse d’Italia, anche grazie al contributo della Regione». E così in tempi di carenza di risorse pubbliche ha ritenuto doveroso richiedere agli studenti universitari a tempo pieno «un impegno a migliorare l’attuale media di circa tre esami superati all’anno». Ricorda che il Cda, «nominato dal Senato su una rosa proposta del Rettore e non nominato dal Rettore», ha deliberato facendo propri i preventivi pareri espressi dal Senato accademico. E impegna il rettore a «riaprire la discussione in presenza di nuove proposte formulate dagli stessi senatori sul punto relativo alla maggiorazione delle tasse per mancato raggiungimento della media dei crediti conseguiti dagli studenti iscritti a ciascun corso di laurea».
 
 
5 - SARDEGNA QUOTIDIANO / Pagina 14 - Cagliari
ERSU Il sindacato: torniamo alla legalità
La Confederazione Sindacale Sarda insorge contro l’Ersu. Non ci sarebbe stata l’adeguata istruttoria per chiudere «servizi essenziali al funzionamento dell’Ente con l’accorpamenti di uffici nevralgici, che attualmente risultano indispensabili per l’espletamento delle funzioni istituzionali». Il 6 febbraio 2013, il Cda decide di avviare le procedure (manifestazione di interesse) per nominare due funzionari di categoria”. «Ma il 24 giugno dopo aver a lungo tergiversato e acquisito il parere dalla Regione che escludeva la possibilità che quel ruolo potesse essere coperto da funzionari in comando presso l’Ersu il Consiglio, su proposta della presidente Noli ha approvato l’inversione dell’ordine del giorno», Da lì la politica di spending rewiew, «per impedire la nomina dei Dirigenti facenti funzione interni attingendoli da apposita lista creata nella manifestazione di interesse».



QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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