Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 June 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Approvati 78 corsi di laurea
Il ministero promuove l'offerta formativa dell'Ateneo
UNIVERSITÀ. I nuovi indirizzi suddivisi nelle sei facoltà: 38 hanno durata triennale
 
Chi vuole laurearsi nell'Università cittadina ha 78 scelte in più. Tanti sono i nuovi corsi, suddivisi nelle sei facoltà dell'Ateneo, che sono stati accreditati a livello nazionale dal ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza. Nel decreto, si riconosce che la proposta formativa presentata dall'Università cagliaritana ha tutti i requisiti previsti nelle norme. I 78 nuovi corsi sono suddivisi in 38 lauree triennali, 6 lauree magistrali a ciclo unico e 34 lauree magistrali biennali.
IL RETTORE La notizia dell'accreditamento è stata accolta con ovvia soddisfazione dal rettore: «L'approvazione dell'offerta formativa», commenta Giovanni Melis, «premia il lavoro svolto sulla qualità dei corsi di laurea nel nostro Ateneo. Riceve un riconoscimento anche l'impegno del personale docente e tecnico-amministrativo per garantire una migliore didattica al servizio degli studenti». Il rettore ha inoltre confermato, anche per il prossimo anno accademico, l'esenzione totale dal pagamento delle tasse universitarie concessa agli studenti che si diplomano con il massimo dei voti e ai figli di lavoratori cassintegrati o che abbiano perso l'occupazione.
LA VALUTAZIONE Prima che il ministro Carrozza firmasse il decreto, era stata l'Anvur (Agenzia di valutazione del sistema universitario) a svolgere una sorta di “istruttoria” sul programma formativo proposto dall'Ateneo cagliaritano. È così giunta la certificazione per i 78 corsi di laurea che - così ha stabilito l'organismo di valutazione - «possiedono i requisiti di docenza e i supporti didattici necessari a garantire lo svolgimento dell'attività formativa nel rispetto di rigidi parametri di qualità». Malgrado i vincoli imposti dai tagli ministeriali dovuti alla revisione della spesa da parte del Governo, l'offerta formativa dell'Università cittadina è rimasta invariata rispetto all'anno accademico precedente e consente di coprire tutte le aree scientifico-disciplinari. Agli studenti sardi è dunque garantita un'ampia possibilità di scelta.
TEST DI AMMISSIONE Intanto, martedì scorso sono state riaperte le iscrizioni ai test per l'ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina, Odontoiatria e Architettura. Le domande devono essere presentate entro le ore 15 del 18 luglio attraverso il portale Universitaly. Maggiori informazioni all'indirizzo Internet www.unica.it.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 34 - Edizione CA)
SASSARI. Impegno Ateneo
Le lingue morte in attesa di resurrezione
 
Le lingue morte resteranno un anno in attesa della resurrezione. Due settimane fa la cancellazione del corso di laurea magistrale in Lettere Classiche con la giustificazione del calo di iscritti (uno solo per il 2012/2013) aveva destato le proteste degli studenti e qualche polemica in seno all'Università di Sassari. Non c'è solo il disagio per chi sarà costretto a iscriversi nella facoltà di Cagliari o addirittura nella Penisola, c'è pure il discorso sul prestigio di un corso di laurea che forma gli insegnanti di greco e latino e attinge alla nobile tradizione dei licei classici di Sassari e Nuoro. L'argomento è stato discusso nella seduta del 19 giugno scorso del Senato accademico. Nel verbale sia il rettore Attilio Mastino che il Senato hanno preso posizione: «Il Rettore esprime il proprio rammarico, ricorda gli impegni dei Corsi di laurea e dei Dipartimenti interessati. Il Senato si augura che nell'anno accademico 2014/2015 si proceda alla proposta di riattivazione del curriculum classico nel corso di laurea triennale di Lettere presso il Dipartimento di storia scienze dell'uomo e della formazione e alla riattivazione del corso di laurea interclasse magistrale LM15-LM16 presso il Dipartimento di scienze umanistiche e sociali». Si parla anche del recupero del corso di Antropologia culturale ed etnologia e di quello di Archivistica e biblioteconomia, anche loro sacrificati per motivi economici. Per il resto l'offerta formativa dell'Ateneo sassarese per il 2013/2014 ha confermato gli altri 48 corsi di laurea e al posto dei tre soppressi ha aggiunto due lauree triennali, Igiene dentale e Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (facoltà di Medicina e Chirurgia) e la laurea magistrale in Architettura (Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica). Tutti i 51 corsi di laurea hanno ottenuto il primo accreditamento da parte del Miur, il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca perché in possesso dei requisiti didattici, strutturali e organizzativi. (g. m.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
Nomine
Fondazione Banco di Sardegna, arriva Cabras
 
La giornata dell'11 luglio potrebbe essere quella della svolta per la Fondazione Banco di Sardegna. Secondo indiscrezioni, infatti, in quella data ci potrebbe essere la convocazione per nomina di Antonello Cabras alla guida della Fondazione, dopo la sua cooptazione nel comitato di indirizzo, avvenuto qualche mese fa, sulla base delle indicazioni di Camere di commercio, enti locali dell'Isola e le due università sarde.
Attualmente, dopo l'uscita di scena di Antonello Arru, che è stato scelto per presiedere il consiglio di amministrazione del Banco di Sardegna, la fondazione è guidata dal vicepresidente facente funzioni Franco Mannoni. Ma l'11 luglio, appunto, potrebbe esserci il cambio al vertice, con la nomina dell'ex senatore del Pd Antonello Cabras.
La Fondazione Banco di Sardegna detiene il 49% dell'istituto di credito sardo, controllato attualmente dalla Banca popolare dell'Emilia Romagna. L'ultimo bilancio si è chiuso con un attivo patrimoniale di oltre un miliardo di euro. Il bilancio di esercizio ha visto l'utile andare oltre i 30 milioni di euro, superando dunque di 6 milioni il budget che i componenti del comitato d'indirizzo si erano preposti per il 2012. Negli ultimi anni, peraltro, sono state anche aumentate le erogazioni della Fondazione, con una crescita costante di circa 500mila euro ogni dodici mesi. ( red. ec. )
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
Nuove aziende crescono in ateneo
UNIVERSITÀ. Anche a Cagliari è stato realizzato il progetto “ContaminationLab”
 
Sta per nascere a Cagliari uno spazio che è una via di mezzo tra un laboratorio universitario e un incubatore di impresa: un luogo di incontro, fisico e virtuale, in cui studenti provenienti da facoltà diverse mettono a confronto le proprie idee con l'obiettivo di creare nuove proposte imprenditoriali. Il progetto si chiama “ContaminationLab Cagliari” ed è stato lanciato dal ministero dello Sviluppo Economico che ha scelto l'università di Cagliari, e altri 9 atenei, come sedi della sperimentazione. Entro domani sul sito www.unica.it sarà pubblicato il bando per la selezione di 72 studenti: il progetto è rivolto a coloro che sono iscritti a un corso di laurea magistrale, quelli che frequentano un dottorato o un master, e i laureati da non più di 12 mesi. Entro luglio si svolgeranno le selezioni attraverso un test online («non occorre avere un progetto di impresa»), quindi a ottobre prenderà il via “ContaminationLab”, e durerà sei mesi.
L'INIZIATIVA «Il progetto riguarda la creazione, all'interno dell'università, di uno spazio in cui si incontrano persone provenienti da diverse aree scientifiche con la stessa vocazione di fare impresa», ha spiegato il prorettore Paolo Fadda. «Molto spesso, infatti, affinché un'idea si sviluppi occorrono le competenze di diverse discipline». Compito di “ContaminationLab”, quindi, è quello di avvicinare gli studenti alla cultura imprenditoriale e abituarli all'interazione tra discipline diverse. «Si tratta di una straordinaria opportunità di crescita per gli studenti», ha detto il rettore dell'università di Cagliari Giovanni Melis, «che non soltanto può aiutare i giovani a “trovare” lavoro, ma insegna anche a “creare” occupazione attraverso innovazione e capacità imprenditoriale».
LE FASI Il progetto di ContaminationLab è organizzato in tre fasi: una prima, di tipo formativo (durata 6 settimane), volta a sviluppare le prime idee innovative; una seconda (2 settimane) che servirà per imparare a presentare l'idea (ovvero riuscire a raccontare in 5-7 minuti il proprio progetto imprenditoriale a un investitore e convincerlo che si tratti di un'idea vincente); la terza, infine, (4 mesi) in cui si trasforma l'idea in un progetto vero e proprio. A ContaminationLab guardano con favore anche gli industriali «perché» , ha concluso Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sardegna Meridionale, «contribuisce a creare una nuova mentalità imprenditoriale».
Mauro Madeddu
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Pinna, rischio incompatibilità
GIUNTA. È assessore e dirigente Sfirs: forse dovrà scegliere
 
Due cariche: a quella di dirigente della Sfirs (la società finanziaria della Regione) si è aggiunta due anni fa quella di assessore al Bilancio e Patrimonio del Comune. E ora, dopo l'entrata in vigore della legge anticorruzione, Gabor Pinna potrebbe essere costretto a lasciare una delle due poltrone. Perché tra le “disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico”, c'è un passaggio che impedisce un doppio incarico di questo tipo.
Pinna non ha lasciato il suo posto alla Sfirs né ha chiesto - come hanno fatto alcuni suoi colleghi in Giunta - l'aspettativa non retribuita. Ecco perché potrebbe trovare applicazione il terzo comma dell'articolo 12 del decreto, secondo cui «gli incarichi dirigenziali, interni ed esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale», com'è la Sfirs, sono incompatibili «con la carica di componente della Giunta o del Consiglio di una Provincia, di un Comune con popolazione superiore ai 15.000 abitanti».
Perché venga dichiarata l'incompatibilità, è necessario che la società finanziaria sollevi il problema: «Gli uffici hanno già preso in carico il caso», fa sapere il presidente del Cda della Sfirs, Antonio Tilocca. Non è chiaro se le disposizioni siano retroattive, ed è per questo che nei prossimi giorni potrebbe arrivare una «circolare esplicativa». Se si dovesse stabilire che il ruolo di Pinna nella finanziaria è incompatibile con l'assessorato, dovrà scegliere. Le strade: la richiesta di un periodo di aspettativa o le dimissioni dalla Giunta. Dimissioni che ovviamente non potrebbero arrivare prima dell'approvazione definitiva del Bilancio, ormai pronto per essere discusso. La delibera dovrebbe avere il via libera dell'esecutivo oggi o domani, per poi essere esaminata dal Consiglio. (m. r.)
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Nuoro e Provincia (Pagina 31 - Edizione CA)
Ailun, Bornioli eletto nuovo vicepresidente
Libera università, Palermo resta al vertice
 
Si rinnova nella continuità il consiglio direttivo dell'Ailun, l'associazione per la libera università nuorese. Riconfermato presidente l'avvocato Lorenzo Palermo, il suo vice è invece il leader della Confindustria nuorese Roberto Bornioli che sostituisce Agostino Cicalò (attuale presidente della Camera di Commercio che rimane nel direttivo con la carica di consigliere). Completano l'assemblea Maria Luisa Cocco, Paolo Piquereddu, Sebastiano Rosas e Sergio Russo.
Il collegio dei revisori è invece composto da Salvatore Marras, Bachisio Mulas,Antonino Nanni con i due supplenti Piergiorgio Pira e Mario Forteleoni. Il segretario generale è Gianluca Deriu.
Soddisfatto dopo la riconferma alla guida dell'Ailun l'avvocato Lorenzo Palermo. «Ringrazio i soci per il loro apprezzamento verso il nuovo corso che stiamo portando avanti con impegno», ha detto il presidente, «continueremo a lavorare per fornire nuove occasioni di alta formazione e per sviluppare le nostre eccellenze come Simannu, il primo centro di simulazione medica della Sardegna».
L. U.
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Prima pagina - Ed_Cagliari
Università
Tutti i corsi approvati dal Ministero
A PAGINA 26
 
Pagina 26 - Ed_Cagliari
UNIVERSITA'
Dal ministero l’ok ai corsi
Saranno 78, suddivisi nelle sei facoltà: 38 di laurea triennale e 34 di magistrale
 
CAGLIARI Il ministero ha approvato l’offerta formativa dell’Università di Cagliari, per l’anno accademico 2013/14. Si partirà con 78 corsi di laurea, suddivisi nelle sei facoltà dell’ateneo, a cui gli studenti potranno iscriversi. Nel dettaglio, si tratta di 38 corsi di laurea triennale, 6 corsi di laurea magistrale a ciclo unico e 34 corsi di laurea magistrale biennale. Secondo il Rettore Giovanni Melis, «l’approvazione dell’offerta formativa premia il lavoro svolto sulla qualità dei corsi di laurea del nostro ateneo». L’Università ha confermato anche per il prossimo anno l’esenzione totale dal pagamento delle tasse per gli studenti che si diplomano con il massimo dei voti e per i figli di lavoratori cassintegrati o che abbiano perso l’occupazione. Con l’accreditamento il Ministero, attraverso la valutazione dell’Agenzia di Valutazione del Sistema universitario, certifica che i corsi di laurea attivati dall’Università di Cagliari possiedono i requisiti di docenza ed i supporti didattici necessari a garantire lo svolgimento dell’attività formativa nel rispetto di rigidi parametri di qualità. Pur con i vincoli imposti dai tagli ministeriali, l’offerta formativa, secondo l’Università risutla invariata rispetto all’anno precedente, e consentirebbe di coprire tutte le aree scientifico-disciplinari, «offrendo così a tutti gli studenti della Regione un’ampia possibilità di scelta». Nel frattempo, da martedì scorso sono state riaperte le iscrizioni ai test per l’ammissione ai corsi di Laurea e di Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina, Odontoiatria, e Architettura. La presentazione della domanda, attraverso il portale Universitaly, deve avvenire entro le 15 del 18 luglio. Di fronte a queste buone notizie Unica 2.0 denuncia invece la chiusura dello Sportello Erasmus. «Era nato due anni fa per offrire un servizio di tutoraggio front office dedicato agli studenti in partenza per il progetto Erasmus. Era un punto di riferimento importante e riconosciuto».
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Ed_Cagliari
L’INTERVISTA»SOLUZIONI E PROSPETTIVE
Il Nobel Eric Maskin: «Stati Uniti d’Europa per superare la crisi»
L’economista Usa al workshop di Porto Conte Ricerche
«Continuità territoriale? Ok agli aiuti per un tempo breve»
di Pier Giorgio Pinna
 
«Gli economisti possono risolvere i problemi, ma prima occorre capire se i politici lo vogliono: la moneta comune non basta, solo Stati Uniti d’Europa con un’unica strategia fiscale riusciranno a superare la crisi». Il Nobel Eric Maskin propone le sue soluzioni con garbo e moderazione. A Tramariglio per partecipare a un workshop con specialisti arrivati da tutto il mondo, lo studioso americano non si sottrae alle domande che oggi un’opinione pubblica sotto stress si pone con sempre maggiore ansia dopo anni di rinunce e privazioni. Maskin, occhiali con montatura di metallo, maglietta verde a righe blu, pantaloni beige e scarpe marroni di pelle scamosciata, potrebbe essere scambiato per un turista qualsiasi in giro per la Sardegna. Ma appena attacca a parlare di economia si capisce che il suo è un passo diverso. Come finirà? Potremo superare l’impasse? «Lo ripeto: mi sembra che per il momento manchi la volontà politica di operare verso certe direzioni, di fare scelte comuni. A quel che vedo sinora non c’è l’idea di rinunciare alle prerogative statali per lasciare spazio a un’unica strategia europea». A che cosa si riferisce, con esattezza? «Quella che viviamo è una crisi economica e finanziaria. Nasce negli Usa. La causa? L’inadeguatezza delle regole sul funzionamento delle banche. Gli istituti di credito hanno accumulato troppo debito. Provocando così effetti negativi a cascata su tutti gli altri settori. E coinvolgendo anche l’Europa, che oggi a sua volta avrebbe adesso bisogno di meccanismi di reazione differenti». Quali? «Sino a questo momento il disegno del meccanismo fiscale è stato pessimo. Così come esiste la Bce, c’è necessità di un solo ministro delle Finanze europeo. Con sistemi tributari comuni. E con un’unione fiscale reale, effettiva, non demandata ai singoli governi nazionali, perdipiù senza un coordinamento centralizzato». Quali risultati produrrebbe un assetto del genere? «Ci sarebbero sistemi fiscali raccordati, omogenei. Tali da poter esercitare non solo un controllo generalizzato, ma da permettere in maniera più semplice anche il trasferimento delle risorse in favore dei Paesi in difficoltà». Come s’inseriscono in processi del genere i suoi studi? «Detto in parole molto semplici, ho dato un contributo a una sorta d’ingegneria dell’economia: una volta individuato l’obiettivo di politica economica da raggiungere, si va all’indietro nella ricerca del migliore meccanismo per raggiungere quel traguardo». Quali sono i possibili ambiti d’azione delle sue analisi? Può fare qualche esempio? «I campi di applicazione sono parecchi. Cito un caso per tutti: il traffico automobilistico. Come risolvere caos e intasamenti? I rimedi sono tanti: dal divieto di circolazione parziale o totale alla richiesta di una tassa e all’aumento del prezzo della benzina. Ecco noi ci occupiamo di disegnare il meccanismo che di volta in volta, magari con un mix di strategie differenti, può dare risposte in questa come in tante altre situazioni». In una maniera sempre uguale? «No, è chiaro che le soluzioni cambiamo da città a città, da contesto a contesto. E, per quel che riguarda l’esempio del traffico, persino dal tipo di mezzi di trasporto coinvolti». A questo proposito che cosa pensa dei problemi posti dalla continuità territoriale in un’isola come la Sardegna? «Il sistema dei sussidi per le merci e per i passeggeri, in entrambe le direzioni, può funzionare nel breve periodo attraverso interventi governativi di sostegno. Ma nel lungo periodo si pongono naturalmente questioni di sostenibilità economica». Per quale ragione? «Il concetto è un po’ complicato. Si deve però partire dal presupposto che vivere in un’isola come questa comporta svantaggi e benefici. Ma che alla fine, al di là d’interventi pubblici contingenti, è sempre meglio che sia il mercato a regolare il buon funzionamento delle cose». Nel frattempo le diseguaglianze sociali crescono: ragionando in parallelo a quanto si faceva per i trasporti, sino a quando si riuscirà a garantire il welfare state nella sua tipica concezione da Europa continentale? «La questione della sostenibilità dello Stato sociale si è posta in misura sempre più evidente negli ultimi 20-30 anni. Ma riallacciandomi proprio al discorso che facevo prima sui collegamenti sono convinto che nell’immediato si debba intervenire perché la gente non perda terreno, dando chance a chi rischia l’emarginazione. Ma in una prospettiva di maggior respiro nel tempo mi sembrano indispensabili altre più efficaci risposte per superare davvero il problema». Risposte di che genere? «Qui come altrove nel mondo penso all’educazione sociale e alla formazione professionale. Certo, dobbiamo sempre tentare d’includere, non escludere. Ma una volta individuate le cause da rimuovere sul piano economico, ciascuno deve prendere in cura se stesso, deve aiutarsi a uscire dalla crisi». (con la cortese assistenza di Ettore Panetti per la traduzione)
 
Lunga carriera tra Harvard e Cambridge
Eric Maskin è nato a New York nel 1950. Ha ricevuto il Nobel per l'Economia nel 2007 con Leonid Hurwicz e Roger Myerson. Il premio gli è stato assegnato per il fondamentale apporto alla nascita della Teoria del mechanism design, lo sviluppo dei meccanismi ottimali di “allocazione di risorse scarse”, ossia delle alternative esistenti nel mercato tra chi ha un surplus e chi ha un deficit di mezzi. Ha inoltre fornito contributi rilevanti alla Teoria dei giochi. A quella teoria cioè che esamina i comportamenti strategici di “giocatori-decisori” in situazioni dove interagiscono interessi comuni, diversi o conflittuali. Con reazioni decifrabili attraverso analisi matematiche. La stessa teoria che è valsa, prima di lui, il Nobel a John Nash, il geniale professore reso celebre tra il grande pubblico dal film di Ron Howard “A Beaufiful Mind” e che ha visto come attore protagonista Russel Crowe nella parte del matematico dalla ”mente meravigliosa”. Maskin si è laureato ad Harvard e ha svolto attività postdottorato a Cambridge. È stato professore al MIT, a Princeton ed ora è di nuovo ad Harvard.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Ed_Cagliari
CARBONIA
Ccs, studio sulla cattura dell’anidride carbonica
 
CARBONIA Tre giorni di studio per approfondire e discutere le tecniche della Ccs: la cattura e stoccaggio dell’anidride carbonica nel sottosuolo. È il tema della prima edizione del «Sulcis summer school sulla Ccs» in programma dal 23 al 25 luglio nel centro ricerche Sotacarbo di Carbonia. L’iniziativa, organizzata da Sotacarbo, Enea e Dipartimento di Ingegneria meccanica, chimica e materiali dell’Università di Cagliari, è dedicata a laureandi, studenti del dottorato di ricerca e giovani ricercatori interessati alle Ccs. «Settore – hanno spiegato i promotori dell’iniziativa – di sempre maggior interesse a causa delle crescenti preoccupazioni per il riscaldamento globale del pianeta, un fenomeno che queste tecnologie puntano a contrastare. Particolare risalto sarà dato alle tecniche di confinamento geologico della Co2 per le quali il Sulcis rappresenta il laboratorio ideale di sperimentazione: uno dei pochi al mondo potenzialmente capace di accogliere, con rischi ambientali quasi nulli, grosse quantità di anidride carbonica».
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 42 - Ed_Cagliari
 “Noi sardi nel mondo” Non solo Sciola, anche moda e ricerca
Sabato e domenica le due giornate a Sorradile Premi per le stiliste Piredda e la scienziata Angela Sirigu
di Francesco G. Pinna
 
SORRADILE Il lago Omodeo era in qualche modo in debito con Sorradile e Sorradile, borgo autentico d'Italia sul Lago Omodeo, ora gli presenta il conto. In cambio degli ottocento ettari di territorio che si è preso e che lo hanno aiutato a diventare uno dei più grandi laghi artificiali d'Europa gli chiede di diventare il suo testimonial nel mondo e di aiutarlo a promuovere il suo sviluppo economico e turistico. Proprio il lago Omodeo infatti è il vero protagonista del premio biennale “Noi sardi nel mondo” inventato due anni fa dal sindaco del paese Pietro Arca per provare a cambiare il destino del centro dell’oristanese. Nel 2011, il premio e la cittadinanza onoraria erano stati assegnati all'attrice cagliaritana Caterina Murino – diventata famosa al grande pubblico cinematografico internazionale per l’interpretazione della Bond Girl nel film del celebre agente 007 – al trombettista di Berchidda Paolo Fresu (il nostro musicista più conosciuto al mondo,lo scorso anno ha festeggiato i cinquanta anni tenendo in tutta l’isola cinquanta concerti, uno al giorno, in luoghi di particolare bellezza dal punto di vista del paesaggio e dell’interesse archeologico) e al giornalista Mino Carta, direttore di un settimanale brasiliano di grande successo. Quest'anno, tocca invece allo scultore di San Sperate Pinuccio Sciola per l'arte (l’artista è ormai affermato e conosciuto in tutto il mondo con esposizioni importanti da un capo all’altro dell’Europa), alle note stiliste, le sorelle Piredda per la moda e alla ricercatrice Angela Sirigu per la scienza. L'appuntamento è per il prossimo fine settimana, sabato e domenica. Per questo importante avvenimento la piccola Sorradile, appena 433 abitanti, ha voluto fare le cose in grande. Sabato si comincia alle ore 16 con il giro turistico in battello sul lago Omodeo. Si prosegue alle ore 17 e alle 18 con le cerimonie di inaugurazione di due strutture turistiche nate proprio in funzione del lago, la Comunità ospitale, una sorta di albergo comunale nel centro storico del paese, e il Borgo sul lago, ristorante pizzeria con terrazza e vista mozzafiato sull'Omodeo che poi ospiterà il convegno sui piccoli comuni italiani, considerati non come peso ma come risorsa per il paese. Finale di serata con Benito Urgu dopo la immancabile degustazione di prodotti enogastronomici del territorio. Domenica si comincia alle 9 con una passeggiata alla scoperta dei beni archeologici e monumentali del paese, poi il pranzo con i piatti "identitari", nel pomeriggio il Laboratorio del gusto e gran finale sullo sfondo del lago alle 20,30 con la moda e la consegna dei premi. A Pinuccio Sciola, lo scultore che ha fatto parlare le pietre della Sardegna rendendo universali l'idioma e la materia della sua terra. A Paola e Patrizia Piredda, perchè hanno interpretato con stile e passione l'arte dell'abito e dell'eleganza partendo dai linguaggi tradizionali della sartoria artigianale sarda. E ad Angela Sirigu, approdata da Tortolì a Parigi dove con i suoi studi riconosciuti dai circuiti accademici internazionali ha dato lustro anche alla Sardegna aprendo orizzonti di speranza per superare e capire molti disturbi legati ai campi della neuropsicologia. Prima della consegna dei premi, Paola e Patrizia Piredda ringrazieranno tutti con una sfilata che ripercorrerà i 30 anni di attività del loro atelier proponendo però anche una novità assoluta che al tempo stesso è anche un ritorno al passato. Si chiama "Su sereniccu" ed è un cappotto tradizionale realizzato su richiesta di un signore di Seui che ne conserva un esemplare più unico che raro risalente alla fine dell'800.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 45 - Ed_Cagliari
Teatro
Tributo a Gaber degli studenti dell’università di Sassari
 
SASSARI Domani alle 21, al Teatro Il Ferroviario di Sassari, termina la prima parte del laboratorio teatrale "Università e teatro", organizzato dall'associazione culturale "materia grigia", con la messa in scena dello spettacolo "Giorgio Gaber e il teatro canzone." L'iniziativa, giunta alla sua ventiseiesima edizione, è rivolta principalmente agli studenti dell'Università degli Studi di Sassari che, da gennaio hanno sperimentato tecniche di animazione teatrale sul palco del Ferroviario, diretti dal regista Pier Paolo Conconi. Il tema dello spettacolo conclusivo del laboratorio teatrale quest'anno è rappresentato dal Teatro - canzone di Giorgio Gaber. Il soggetto è stato scelto in occasione del decennale della morte del grande artista milanese ed è inserito nella rassegna La forza delle parole dedicata proprio a Giorgio Gaber. L'iniziativa, sostenuta dalla Fondazione Gaber, è organizzata dall'associazione "materia grigia" in collaborazione con la Compagnia Teatro "La Botte e il Cilindro", la Libreria Internazionale "Koiné", i "Bertas", "La Camera Chiara" e il Circolo "Il Vecchio Mulino" e con il contributo dell'Ersu, Università degli Studi di Sassari, comune di Sassari Assessorato alle Culture, provincia di Sassari, Fondazione Banco di Sardegna e Regione Sardegna.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
PROGETTO MEDEA
Il gas nelle caldaie dell’università
Via libera al programma di conversione delle centrali termiche
 
SASSARI Il gas di città ha sedotto anche l'Università. Dopo l'allaccio del primo edificio in piazza D'Armi, l'attuale facoltà di Economia e Commercio, si è dato il via a un programma per la conversione delle centrali termiche degli immobili universitari che tecnicamente possono utilizzare l’aria propanata. A 24 mesi di distanza dal primo allaccio con la rete Medea, gli uffici tecnici dell'università hanno espresso un giudizio positivo sul risultato energetico del servizio. Entro il prossimo settembre, si inizierà con la facoltà di Agraria, la cui progettazione è stata già ultimata e inviata al comando dei vigili del fuoco. La centrale termica dell'edificio di viale Italia ha una potenzialità di circa due megawatt, dunque un passo avanti nella riduzione dell'inquinamento atmosferico cittadino. L'accordo per la trasformazione dell'alimentazione delle centrali termiche del patrimonio immobiliare dell'università sassarese è stato siglato nel corso di un recente incontro tra il rettore Attilio Mastino e i vertici di Medea, il presidente Roberto Sacchetti e il direttore generale Paolo Porcu. Tra i numerosi argomenti sono stati trattati, in particolare, i temi dell'efficienza energetica, delle emissioni atmosferiche e il contenimento dei costi di gestione. Medea ha inoltre anticipato l'intenzione di creare un evento, per il prossimo settembre, sui temi delle energie possibili in Sardegna, sullo sviluppo delle reti del gas e su altri argomenti correlati, che potrebbero incontrare l'interesse scientifico e divulgativo dell'Università sassarese.
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Pagina 32 - Sassari
Laboratorio, studenti universitari a scuola di teatro
 
SASSARI Ha mosso i primi passi in scena il laboratorio teatrale organizzato dall'Ersu e rivolto agli iscritti dell'università di Sassari, del Conservatorio e dell'Accademia di Belle Arti con l'obiettivo di sviluppare le potenzialità creative e comunicative degli studenti e raccontare uno spaccato della loro vita quotidiana. Il progetto realizzato in collaborazione con la compagnia teatrale La Botte e il Cilindro è giunto in questi giorni alla conclusione della prima fase del suo percorso che ha visto impegnati dodici allievi in incontri settimanali dedicati ai linguaggi dello spettacolo teatrale. Nel corso di un incontro di “work in progress”, che si è svolto nella sala conferenze della residenza di via Coppino, una rappresentanza degli allievi (Silvia Carusillo, Marzia Baraga, Michela Bertani, Paola Cambedda, Jacopo Falugiani, Chiara Nonne, Deianira Sanna), coordinata dal regista Pierpaolo Conconi, ha presentato al pubblico alcuni brani tratti dallo spettacolo, che andrà in scena il prossimo dicembre a conclusione del progetto. Gli allievi hanno recitato diverse scene estrapolate dalla sceneggiatura originale dal titolo “Cerco Casa” scritta appositamente per il laboratorio dallo studente Olmo Curreli. A settembre, dopo la pausa estiva, prenderà il via la seconda fase del progetto incentrata sui linguaggi cinetelevisivi e articolata in diversi set che saranno ricostruiti all'interno nelle stanze degli studenti, nelle mense e nei numerosi spazi comuni frequentati quotidianamente dagli universitari. Il progetto è studiato con il duplice obiettivo di introdurre gli studenti alla conoscenza dei linguaggi teatrali creando al tempo stesso importanti occasioni di socializzazione e aggregazione. Lo schema del laboratorio è mirato inoltre a sviluppare capacità di ricezione quali concentrazione, attenzione, osservazione e comprensione molto utili agli studenti nella loro carriera accademica. Il metodo proposto aiuta inoltre ad acquisire attraverso l'animazione teatrale un autocontrollo nei comportamenti individuali e nel gruppo e a migliorare la comunicazione verbale e non verbale, utilissima in tutti gli ambiti. Un’esperienza che si è rivelata positiva per tutti i partecipanti.
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Ed_Nuoro
il seminario
Così la Barbagia scommette sulla cultura
Un dibattito a più voci promosso dall’Isre Le eccellenze, la crisi e i dubbi sul futuro
di Paolo Merlini
 
NUORO Prove tecniche di stati generali della cultura l’altra sera alla casa natale di Grazia Deledda. Ovvero, sogni e speranze delle istituzioni culturali cittadine, quasi tutte di portata regionale, sulla nascita a Nuoro di un sistema organico, che faccia rete come usa dire ora, e individui appunto nella cultura una chiave di sviluppo in una città altrimenti destinata a spopolarsi e a sopravvivere di terziario. Padrone di casa e organizzatore dell’evento l’Isre, l’istituto regionale etnografico presieduto da qualche settimana da Bruno Murgia, che ha chiamato a raccolta i responsabili di musei, associazioni culturali e case editrici per confrontarsi sul “Fare cultura a Nuoro”. Un segnale evidente, da parte dell’ex deputato del Pdl e prima ancora consigliere regionale oggi alla guida dell’Isre, della volontà di rendere più forte la presenza dell’Etnografico in città aprendo le porte a un confronto diretto con l’utenza e con le altre istituzioni culturali (con qualche dimenticanza, come l’Ente musicale che organizza da vent’anni uno dei maggiori seminari jazz internazionali, quello diretto da Paolo Fresu). Un incontro di due ore non è probabilmente sufficiente a mettere sul tavolo azioni concrete, ma è un primo passo per valutare un progetto comune. Se non proprio di collaborazione, almeno di confronto in una città dove spesso le istituzioni hanno lavorato in compartimenti stagni, con sguardi non sempre benevoli l’uno verso l’altro. Il ruolo del Comune. È il vicesindaco e assessore alla cultura Leonardo Moro a usare per primo il termine “stati generali della cultura” quando annuncia entro l’anno un incontro di largo respiro promosso dalla giunta Bianchi. Moro si sofferma sulla necessità di evitare sovrapposizioni nella programmazione culturale, attraverso un calendario più puntuale degli eventi. L’assessore ribadisce come in tempi di «demonizzazione della spesa pubblica» la cultura vada comunque sostenuta. Oggi Nuoro, dice Moro, dove «negli ultimi dieci anni sono stati investiti milioni e milioni», può vantare una dotazione soddisfacente di infrastrutture legate alla cultura. Ma è necessario, continua, che tra i soggetti in campo ci sia un maggiore coordinamento: va in questo senso il biglietto unico Man-Tribu con l’apertura in contemporanea di due mostre sull’arte figurativa del primo Novecento sardo. Il Man. Lorenzo Giusti dirige il Museo Arte Nuoro da poco meno di un anno. Diventato nel corso di un decennio, con la direzione di Cristiana Collu, un punto di riferimento obbligato per l’arte contemporanea in Sardegna e non solo, il Man soffre, forse in misura maggiore di altre istituzioni, i tagli di finanziamenti alla cultura. Questo si traduce non solo in una difficoltà di programmazione che sia all’altezza dello standard degli anni più felici del museo, quando aveva fatto parlare di sé come di un’eccellenza nel panorama nazionale, ma anche nella gestione quotidiana, a cominciare dai laboratori, attività meno visibile ma vitale del Man. Giusti non lo dice, ma dopo il parziale abbandono da parte della Provincia che lo aveva istituito nel 1999, il Man vive dei fondi che la Regione assicura al museo non per statuto, ma come emendamenti alla legge finanziaria regionale, fondi che arrivano nella classica zona Cesarini. Salva la situazione il contributo della Fondazione Banco di Sardegna che sinora non è mai mancato. Per questo Giusti vede nel distretto culturale cui sta lavorando la Camera di commercio la possibilità di accedere a fondi, perlopiù europei, con maggiore costanza. E da storico dell’arte preparato qual è, vorrebbe occuparsi principalmente di programmare mostre, stimolare la ricerca artistica, e non ne fa mistero. L’università. Da due anni in città esiste un master in Diritto ed economia per la cultura e l’arte. Ha la durata di un anno, si può accedere anche con una laurea triennale, e si propone di offrire strumenti giuridici e manageriali ai futuri operatori dei beni culturali. Il coordinatore Domenico D’Orsogna, intervenendo nel dibattit, libera il campo dai luoghi comuni che lo affollano, mette in guardia sulla folclorizzazione imperante. Ragiona sull’ambiguità di definizioni come valorizzazione dei beni culturali e vede un dibattito spesso inquinato dalla «cultura dello specchietto retrovisore» (cioè lo sguardo sempre rivolto al passato), la stessa che porta a rappresentarci, in modo autoreferenziale, come «custodi» di tradizioni spesso mitizzate. Il Decamaster è al suo secondo anno e vede la collaborazione di alcuni dei venti diplomati della prima edizione. Gli imprenditori. Agostino Cicalò, presidente della Camera di commercio fresco di nomina, appena insediato ha rispolverato il progetto del Distretto culturale del Nuorese di cui si era cominciato a discutere negli anni scorsi. Oggi si parla di “distretto culturale evoluto”, ed è proprio a questa tipologia capace di coniugare attività culturali e imprenditoriali, in special modo legate al turismo, che Cicalò intende puntare. Il primo passo è l’individuazione di una ventina di istituzioni o associazioni che operano nel territorio del Nuorese. Dopo il confronto e l’adozione di un piano strategico si procederà con il riconoscimento da parte, in primo luogo, della Regione Sardegna. I mecenati. In tempi di tagli alla cultura, la Fondazione Banco di Sardegna ha avuto un ruolo di sostentamento per istituzioni o rassegne altrimenti sul punto di scomparire. Franco Mannoni, componente del consiglio d’amministrazione, conferma che la fondazione destina il 70 per cento delle proprie risorse proprio alla cultura. Annuncia per il futuro una maggiore selezione dei soggetti che beneficiano dei contributi e auspica una programmazione pluriennale, non estemporanea, così da individuare obiettivi “forti” e garantire stabilità alle iniziative. L’editoria. Da un paio di decenni Nuoro rappresenta un modello per le case editrici della Sardegna. Un’esperienza virtuosa rappresentata principalmente dal Maestrale per la narrativa e la saggistica con autori contemporanei e l’Ilisso per le pubblicazioni dedicate all’arte e all’artigianato, ma anche alla letteratura sarda del Novecento. In un mercato editoriale in forte crisi, incluso l’avvento delle nuove tecnologie, anche Ilisso e Maestrale hanno subìto contraccolpi: la prima editrice ha ricorso alla cassa integrazione per buona parte dei venti dipendenti, l’altra ha dovuto ridurre il proprio organico redazionale. Eppure il caso Nuoro resta emblematico per ciò che ha rappresentato e rappresenta ancora, come rivela Giancarlo Porcu, storico editor del Maestrale, che ha accompagnato gli esordi o diffuso l’opera di scrittori come Salvatore Niffoi e Giorgio Todde, Marcello Fois e Sergio Atzeni, oggi tradotti in decine di lingue. Diventando il volano di una stagione nuova della scrittura in Sardegna, ricorda Porcu, dando continuità a una «vocazione letteraria che Nuoro ha nel profondo». Vocazione per la quale auspica la nascita di una scuola di scrittura e che in parte è confluita nel festival letterario Isola delle Storie, che nel 2013 compie dieci anni e si confronta con la scarsità di fondi nonostante sia una delle rare rassegne a muoversi in sostanziale regime di volontariato: Marcello Fois e Michela Murgia, i nomi più noti del direttivo, non prendono alcun cachet, al pari di Maria Giovanna Serusi, chiamata a raccontare l’esperienza a casa Deledda. Per non parlare delle decine e decine di ragazzi che ogni anno a inizio luglio prestano la propria collaborazione gratuitamente. Il festival vanta partnership prestigiose con istituzioni italiane ed estere, è un biglietto da visita della Sardegna e della Barbagia, eppure ogni anno fatica a raccogliere la somma necessaria alla sua esistenza, 250mila euro. Antonello Cuccu, architetto e designer in forza all’Ilisso, coordinatore del museo Tribu, ricorda il ruolo svolto dalla casa editrice sin dal 1985 per la conoscenza dell’arte sarda, del primo ’900 in particolare. Su questo periodo storico, sostiene, occorre concentrarsi, invece che sul versante contemporaneo, in una città avvezza ad apprezzamenti postumi (cita Nivola, tralasciando come Nuoro si offrì da laboratorio per la sua opera più nota, piazza Satta, nel lontano 1967). I nuovi musei. Ultimo ma non per importanza, l’Isre: il suo storico direttore Paolo Piquereddu parla del ruolo importante svolto con i due musei (casa Deledda e Tradizioni popolari) che attirano ogni anno migliaia di visitatori; ma anche dell’attività di ricerca nell’etnografia e nell’antropologia visuale. Un ruolo destinato a crescere con i nuovi musei di cui Nuoro in futuro si doterà, quello dedicato alla ceramica nato da un progetto proprio di Cuccu per Ilisso, e il super “museo delle identità”, nel vecchio mulino Gallisay. Cinquemila metri quadri da gestire e soprattutto da riempire di contenuti. Quali, ancora non si sa. «In passato ci si è occupati più dei contenitori che dei problemi gestionali: i numerosi musei cittadini sono e saranno sicuramente un bene prezioso ma si pone il problema della efficacia e della sostenibilità delle gestioni, specialmente in un momento di contrazione dei finanziamenti pubblici», ammette il sindaco Sandro Bianchi chiudendo l’incontro.
 

15 - SardegnaQuotidiano
Pagina 12 – Sardegna
UNIVERSITÀ
Il ministero dà il via libera a 78 corsi
 
È stato emanato nei giorni scorsi il decreto per l’accreditamento iniziale dei corsi e delle sedi dell’Uni - versità, firmato dal ministro dell’ Istruzione, Maria Chiara Carrozza. Si tratta dell’approvazione da parte del ministero dell’offerta formativa per l’anno accademico 2013/14, che partirà con 78 corsi di laurea - suddivisi nelle sei facoltà dell’ateneo - a cui gli studenti potranno iscriversi in quanto il ministero stesso ha riconosciuto che la proposta presentata dall’ateneo possiede tutti i requisiti previsti dalle norme. Nel dettaglio, si tratta di 38 corsi di laurea triennale, 6 corsi di laurea magistrale a ciclo unico e 34 corsi di laurea magistrale biennale. Soddisfazione è stata espressa dal rettore dell’Università, Giovanni Melis: «L’approvazione dell’offerta formativa premia il lavoro svolto sulla qualità dei corsi di laurea del nostro ateneo - ha dichiarato - e l’impegno del personale docente e tecnico-amministrativo per garantire una migliore didattica al servizio degli studenti. Confermiamo che anche per il prossimo anno è confermata l’esenzione totale dal pagamento delle tasse per gli studenti che si diplomano con il massimo dei voti e per i figli di lavoratori cassintegrati o che abbiano perso l’occupazione » . Con l’accreditamento il ministero - attraverso la valutazione effettuata dall’Anvur, l’agenzia di valutazione del sistema universitario (organismo esterno ad esso) - certifica che i corsi di laurea attivati dall’Università possiedono i requisiti di docenza ed i supporti didattici necessari a garantire lo svolgimento dell’attività formativa nel rispetto di rigidi parametri di qualità. Pur con i vincoli imposti dai tagli ministeriali, l’offerta formativa, invariata rispetto all’anno precedente, consente di coprire tutte le aree scientifico-disciplinari, offrendo così a tutti gli studenti della Regione un’ampia possibilità di scelta. Nel frattempo, da martedì scorso sono state riaperte le iscrizioni ai test per l’ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina, Odontoiatria, e Architettura. La presentazione della domanda - attraverso il portale Universitaly - deve avvenire entro le 15 del 18 luglio.

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