Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 June 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 29 - Edizione CA)
Mandas
Un libro sull'inquisizione in Sardegna
 
Pomeriggio culturale oggi a Quartucciu. Con inizio alle 18, nei locali dell'ex Casa Angioni, in via Neghelli, sarà presentato il libro scritto da Salvatore Loi dal titolo “Storia dell'inquisizione in Sardegna”. Parteciperanno alla serata Cecilia Tasca e Stefano Pira dell'Università degli studi di Cagliari. Coordinerà l'incontro Maria Bonaria Lai. Seguirà un dibattito con l'autore dell'opera. L'iniziativa è stata patrocinata dal Comune. Prevista la partecipazione del sindaco. L'ingresso è libero. (g. da.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Estate (Pagina 7 - Edizione IN)
John Elkann racconta agli studenti la storia industriale della famiglia torinese
Università Bocconi, ore 11 una lezione sugli Agnelli
 
John Elkann racconta agli studenti della Bocconi la storia industriale della famiglia Agnelli. Un “excursus” che non poteva che partire dal senatore Giovanni Agnelli che a 33 anni fondò la Fiat trasformando il business di famiglia concentrato nella proprietà terriera. Nel giro di pochi anni, ha ricordato Elkann, accompagnato all'università milanese dalla moglie Lavinia Borromeo e dal fratello Lapo, l'azienda, nata per costruire automobili si è trasformata in un colosso «che produce trattori, aerei, camion, lavatrici e frigoriferi» fino ad arrivare ad possede «partecipazioni in Italia e in Europa in società come La Rinascente, Telecom, ClubMed e Danone».
Dopo questa breve introduzione, Elkann, ha passato in rassegna gli ultimi dieci anni del gruppo, ovvero del cambio generazionale successivo alla scomparsa del nonno Gianni. «In questi dieci anni siamo passati da 5 holding a un'unica società d'investimento». Nel 2003, ha ricordato, il 92 per cento dei ricavi del gruppo Fiat era generato in Europa mentre oggi il giro d'affari ammonta a 84 miliardi (27 nel 2004) e soltanto il 24 per cento arriva dal Vecchio Continente contro un 54 per cento che proviene dagli Stati Uniti.
Quanto al debito dieci anni fa ammontava a un miliardo di euro, oggi la posizione finanziaria netta è positiva per 1,5 miliardi.
Tirando le somme, dopo 114 anni di business, la famiglia, composta da 250 componente, di cui 100 azionisti della Giovanni Agnelli & C., vede la cassaforte Exor possedere 10 miliardi di asset, che generano 111 miliardi di ricavi aggregati e un totale di 290 mila dipendenti.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
Il confine dei tassi d'interesse
Quando si supera la soglia d'usura e come difendersi dall'anatocismo
 
Non è semplice stabilire il confine tra spese legittime, che un imprenditore paga alla propria banca, tassi di interesse e commissione di massimo scoperto che possono sforare nell'usura. Il tema è stato al centro di un convegno, promosso a Cagliari dall'associazione Opus Caralis, su “Criticità nel rapporto banche e imprese: strumenti di controllo dei costi. Anatocismo, tassi soglia, spese: come difendersi dai costi eccessivi praticati dalle banche”.
LE INSIDIE Chi si ritiene vittima di anatocismo, ovvero di capitalizzazione degli interessi su un capitale, o di tassi usurari, può cercare di tutelarsi. «Ci sono due strade: quella del giudizio ordinario di cognizione», ha spiegato Fabrizio Montaldo, avvocato e docente nell'ateneo cagliaritano di Diritto processuale civile, «da avviare dopo che il consulente del correntista ha accertato l'usura, l'anatocismo o gli eventuali costi illegittimi applicati dalla banca. Si procede con la notifica di un atto di citazione. Se questo però non è proposto in base a elementi fondati, il correntista paga anche le spese processuali». Si può poi attivare un'istanza per la consulenza tecnica preventiva con finalità compositiva. «Il giudice nomina un consulente», chiarisce Montaldo, «per capire se esistono usura e anatocismo. Se non dovessero essere rilevate queste situazioni, è un procedimento che non conosce soccombenza. Chi lo propone, anticipa le spese legali e del consulente. Se la consulenza è favorevole, il correntista potrebbe ottenere un risultato».
SOSTEGNO ALLE IMPRESE Davide Marcello, vice presidente Confesercenti della provincia di Cagliari ha sottolineato che «da alcuni anni si sta cercando di assistere gli imprenditori, anche attraverso un numero verde. Chi è vittima di usura bancaria può querelare e presentare alla Procura una richiesta di sospensione dei termini. Alcuni imprenditori vengono finanziati con mutui per chiudere situazioni di fido con la stessa banca. C'è poi la questione sull'articolo 50 del testo unico bancario che permette il decreto ingiuntivo in base all'ultimo estratto conto e la dichiarazione del funzionario di banca». Luca Sanna, presidente di Confagricoltura della provincia di Cagliari, non ha dubbi: «Se si ha la certezza di situazioni di usura, si deve denunciare il fatto e affidarsi a buoni consulenti. Il settore dell'agricoltura fa i conti con mutui e anatocismo stratificato per una serie di norme, che stanno portando al collasso le aziende. Lo scandalo della legge 44, resa nulla per mancanza di notifica, deve essere un monito per tutti. Stiamo lavorando a una nuova norma tesa ad alleggerire il carico debitorio».
Eleonora Bullegas
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Confronto tra Regione e Governo
Il problema della zona franca
Beniamino Moro
 
Sulla proposta di costituzione della zona franca in Sardegna si sta facendo molto rumore ideologico e una grande confusione mediatica. A cominciare dall'uso della terminologia, che accomuna col termine di «zona franca integrale» istituti giuridici tra loro diversi. L'impressione è che, come peraltro si è fatto negli ultimi quarant'anni, più che affrontare correttamente il problema si voglia usarlo strumentalmente come slogan da campagna elettorale.
Sul piano tecnico, infatti, occorre distinguere tra i «punti franchi doganali» la cui istituzione è prevista dall'articolo 12 dello Statuto regionale e la «fiscalità di vantaggio» prevista dalla legge 42/2009 che ha introdotto in Italia il federalismo fiscale.
Nel linguaggio comune, invece, col termine di zona franca integrale estesa all'intera Sardegna si indica il risultato dell'applicazione di entrambi questi due istituti e dei vantaggi fiscali e doganali previsti da altre normative, come ad esempio quella sull'Irap. Trattandosi tuttavia di istituti giuridici differenti, la loro commistione non fa altro che aumentare la confusione sull'argomento, che è il modo migliore per non raggiungere nessun risultato.
Cominciamo dai punti franchi previsti dallo Statuto, che non son altro che porzioni di territorio extra-doganale dove possono essere lavorate, in esenzione dai dazi all'importazione, merci extra-comunitarie destinate ad essere riesportate al di fuori dell'Ue.
Per attivarli, la Regione avrebbe dovuto concordare col governo una loro delimitazione territoriale, perché lo stesso articolo 12 dello Statuto stabilisce che «il regime doganale della Regione è di esclusiva competenza dello Stato».
La giunta, invece, a febbraio di quest'anno ha preso una delibera autonoma di estensione del regime di zona franca doganale a tutto il territorio regionale, comunicandola al governo e alla Commissione europea. Per tutta risposta, il Direttore generale della Fiscalità e Unione doganale della Commissione ha fatto notare che la richiesta di istituzione di nuove zone franche dev'essere inoltrata dallo Stato e non dalla Regione e che il territorio della Sardegna non è incluso nel codice doganale aggiornato europeo che sarebbe dovuto entrare in vigore il 24 giugno scorso, data poi fatta slittare al prossimo primo novembre. Perciò, per raggiungere il suo obiettivo, la Regione dovrebbe prima concordare col governo un disegno di legge apposito, da far approvare in Parlamento prima del primo novembre, e poi il governo dovrebbe convincere la Commissione Ue che solo la Sardegna (e non ad esempio anche la Sicilia) abbia bisogno di un tale regime di esenzione per il suo sviluppo. Date queste difficoltà, non sarebbe meglio definire i più sicuri punti franchi previsti dallo Statuto?
Con riguardo alla fiscalità di vantaggio, la legge 42/2009 stabilisce che per le Regioni a Statuto speciale il recepimento della nuova normativa sul federalismo fiscale deve avvenire tramite norme di attuazione degli statuti speciali, da concordare fra lo Stato e le singole Regioni.
Alcune di queste (Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Valle d'Aosta) hanno raggiunto l'accordo con lo Stato e ora dispongono delle leggi di attuazione che recepiscono nei loro ordinamenti regionali le nuove norme, compresa quella sulla fiscalità di vantaggio.
La Sardegna e la Sicilia, invece, non hanno mai avviato le consultazioni col governo e finché ciò non avverrà, come peraltro ha chiarito anche la Corte Costituzionale con la sentenza numero 357 del 2010, la fiscalità di vantaggio non può essere introdotta nel territorio della nostra Isola.
Si muove invece nella direzione giusta la recente Risoluzione della Commissione Autonomia dell'Assemblea sarda che invita la giunta a formulare al governo una proposta di legge che attribuisca alla Regione la potestà di modificare aliquote, prevedere esenzioni, detrazioni e deduzioni sui tributi erariali di spettanza della Regione.
Perciò, per entrambi gli istituti, la soluzione al problema della zona franca passa solo attraverso l'accordo e non la contrapposizione al governo nazionale.
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 38 - Ed_Cagliari
laboratorio
Animazione e web, un workshop per comunicare
Nell’ambito del progetto Erasmus domani ad Alghero la presentazione dei lavori degli allievi del corso “InformAnimation”
 
ALGHERO La forza dell’animazione. Grazie alla sua chiarezza e immediatezza linguaggio delle immagini animate ha acquisito una posizione di crescente centralità nello scenario della comunicazione globale. Soprattutto con lo sviluppo dello spazio informativo in Rete. Partendo da questi presupposti nasce l’idea del laboratorio animazionedesign della facoltà di Architettura di Alghero di organizzare, nell'ambito del programma intensivo Erasmus, il workshop progettuale dal titolo “InformAnimation” giunto alla terza edizione. In queste ultime settimane quasi quaranta tra studenti e docenti provenienti da cinque diversi paesi europei (Italia, Spagna, Grecia, Regno Unito, Portogallo) si sono incontrati ad Alghero per un'attività didattica intensiva composta di lezioni, presentazioni e laboratori progettuali, su un programma a cavallo tra design, comunicazione visiva, animazione e giornalismo. Il workshop si chiuderà domani all’Asilo Sella in una serata pubblica dedicata alla presentazione finale dei corti animati realizzati dagli allievi del corso. Alla serata parteciperà, in qualità di esperto e giurato Sante Maurizi, direttore artistico del Festival Pensieri e Parole. Il corso, portato avanti da Nicolò Ceccareli e Carlo Turri del laboratorio animazionedesign di Alghero, è uno dei diversi eventi attorno cui si è in questi anni articolata un’intensa collaborazione tra il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica e il Festival stesso. Nato nel laboratorio Dipartimentale AnimazioneDesign, il progetto, che si configura come un innovativo momento di didattica avanzata, si è sviluppato in collaborazione con un consorzio di università europee: il Tei di Atene, l'Universidad Europea de Madrid, l'Università del South Wales, la Liverpool John Moores University, la Universidade dell'Algarve. Come nelle due passate edizioni, gli allievi del corso, aiutati dai docenti e da uno staff di tutor composto da ex-studenti, hanno sviluppato prodotti di InformAnimation su richiesta di un gruppo di committenti esterni selezionato tra enti, laboratori di ricerca, istituti e associazioni del settore no profit.Per scoprire quali e vedere i lavori gli interessanti lavori animati realizzati dagli studenti, l’appuntamento è domani dalle 18.30 nel cortile della facoltà di Architettura.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Sassari
IL CONVEGNO
Ateneo, faro sull’economia sarda
Oggi saranno presentati il rapporto Crenos e l’analisi di Bankitalia
 
SASSARI Oggi alle 10.30, nell’aula magna dell’Università, si tiene il convegno su “L’economia della Sardegna. Analisi, confronti e prospettive”, organizzato dalla filiale di Sassari della Banca d’Italia, dal Crenos e dalla Confindustria del Nord Sardegna. Verranno presentati il Rapporto 2013 “L’economia della Sardegna”, realizzato da Bankitalia, e il 20mo Rapporto Crenos. Dopo i saluti del rettore Attilio Mastino e del presidente di Confindustria Nord, Pierluigi Pinna, seguiranno gli interventi della filiale di Bankitalia di Sassari, Dealma Fronzi, mentre la presentazione dei due rapporti sarà a cura di Rosario Ballatore (Banca d’Italia) e Giovanni Sulis (ricercatore Crenos, Ateneo Cagliari). Intervengono anche Luca Paolazzi, direttore centro studi Confindustria, Matteo Bugamelli (Bankitalia) e Paolo Cortese (Istituto Tagliacarne). Coordina Marco Vannini.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
UNIVERSITÀ » PROGETTI DI RIQUALIFICAZIONE
Dagli studenti idee per la città del futuro
Stasera saranno presentate le proposte della facoltà di Architettura per dare nuova vita al centro storico e ai quartieri
di Gianni Olandi
 
ALGHERO Quando il sapere e la conoscenza hanno una immediata ricaduta sul luogo che le ospita. È il caso della facoltà di Architettura dell'università di Sassari i cui studenti presenteranno stasera alle 17, l'appuntamento è nei giardini Lepanto Cecchini in via Sassari, 11 i progetti elaborati dal Laboratorio di Pianificazione Territoriale e Geografia Urbana. Gli elaborati saranno sottoposti a una giuria di autorevoli esperti. È questo il terzo anno che attraverso un concorso pubblico dalla facoltà di Architettura escono idee, innovazioni e progettualità per Alghero. Nel primo gli spazi urbani degradati, nel secondo Maria Pia, ora gli studenti del secondo anno della laurea triennale di urbanistica hanno presentato ben 11 progetti. Gli elaborati riguardano il centro storico; via XX Settembre; l'ex Vetreria di via Venezia; il quartiere AREA di S. Agostino; l'ex Cotonificio sito in via Marconi; l'area sportiva della Pietraia; la Stazione ferroviaria; il braccio di Sant’Elmo; il Mercato della Pietraia e l'area circostante di via Don Minzoni, l'edificio Caval Marì; i nuclei abitativi del Carmine e del Caragol. A giudicare dalla scelta si potrebbe azzardare che gli studenti di architettura hanno messo “il dito sulla piaga”. Si tratta infatti di situazioni urbane che necessitano di interventi di riqualificazione, magari supportati da fantasia e da quella freschezza di concepire una città come Alghero che ai giovani allievi di Bibo Cecchini certamente non manca. Per la realizzazione degli elaborati gli studenti hanno preso contatto con i riferimenti istituzionali della città e il risultato raggiunto viene ritenuto estremamente interessante per la valorizzazione di Alghero e per una sua migliore vivibilità e attrattività. Al Palazzo di Sant'Anna questa iniezione di freschezza ha provocato indubbio gradimento, Ne è nata una collaborazione seria che si è concretizzata con il sostegno alla mostra che viene presentata stasera. Ma l'attenzione degli allievi verso Alghero ha consolidato anche quel legame affettivo tra la città e la sua eccellenza accademica. I progetti, oltre a ricevere il voto accademico da parte dei professori del Laboratorio, saranno sottoposti alla valutazione di una commissione esterna di esperti per l'identificazione dei migliori tre progetti da premiare formata da Laura Manca, prorettore dell'Università di Sassari; Romina Caula, assessore alla cultura del Comune di Alghero; Francesco DeRosa, presidente dell’Ordine degli Architetti delle province di Sassari e Olbia/Tempio; Giovanni Maciocco professore emerito dell'Università di Sassari, tra l'altro “padre” (ne fu il primo direttore) della facoltà di architettura di Alghero.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Ed_Nuoro
BORORE
Concorso per giovani laureati dell’associazione “Carrus”
 
BORORE L’associazione “Nino Carrus” bandisce la seconda edizione del premio intitolato al parlamentare di Borore. Ai vincitori del concorso andranno tre borse di studio da mille euro ciascuna. I partecipanti al concorso dovranno sviluppare un progetto o un elaborato sul tema: «Il valore della cultura: creazione, sviluppo e gestione di un distretto culturale internazionale del Marghine». Possono partecipare giovani laureati con meno di 40 anni. «L’iniziativa e l’argomento prescelti quest'anno – dice il presidente dell’associazione, Fausto Mura, – sono conseguenti e strettamente legati ai diversi convegni promossi dall’associazione Nino Carrus in questi ultimi due anni. Ripartire dalla cultura, dunque, come leva strategica per un nuovo sviluppo delle zone interne dell’isola, con lo scopo di resistere e di combattere la crisi. Lo strumento del distretto culturale è in questo contesto ciò che consente meglio di organizzare la cultura entro un sistema capace di garantire e di sfruttare al tempo stesso l’integrazione tra soggetti in campo». (t.g.t.)

Questionnaire and social

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