Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 June 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Lavoro (Pagina 9 - Edizione CA)
L’AZIENDA. Nutrisearch è nata dall’attività di ricerca dell’Università
Prevenzione con i cibi
Anche gli spin off universitari, iniziative imprenditoriali nate per rendere commercializzabili i risultati delle ricerche accademiche, hanno una evoluzione. È il caso di Nutrisearch srl, nata nel 2006 nell’Ateneo cagliaritano con l’obiettivo di sostenere aziende italiane e straniere nella ricerca e nello sviluppo di prodotti “nutraceutici”, cibi con effetti benefici e positivi sulla salute. Tra questi l’olio di krill (ossia i gamberetti di cui si nutrono le balene), ricco di Omega 3 e in grado di ridurre i grassi. La società, localizzata nel Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, si è occupata anche dello studio di una nuova formulazione del cosiddetto Olio di Lorenzo, nato per curare una patologia gravissima e rara, l’Adrenoleucodistrofia.
«Il lavoro fatto in questi anni ha portato al brevetto di diversi prodotti», spiega Sebastiano Banni, presidente di Nutrisearch e professore di Fisiologia nel Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Cagliari, «questo ha permesso di terminare la fase di spin off e fondere la Nutrisearch srl con un’altra azienda, mantenendo invariato il nome come marchio di garanzia nel settore». La nuova fase punta tra l’altro allo studio sugli alimenti funzionali e sui cosiddetti “super-food”, prodotti con caratteristiche nutrizionali ottimali che, agendo sui fattori di rischio, contribuiscono alla prevenzione delle malattie. Banni ricorda che dal 2006 al 2011 il numero di alimenti funzionali è passato da meno di 2000 a più di 5000. «L’obiettivo di Nutrisearch è avviare collaborazioni più strette con alcune società straniere e localizzarsi in un centro di ricerca in Inghilterra per una maggiore interazione con le aziende del settore, soprattutto quelle più esperte. Io e gli altri fondatori della società non saremo più soci ma consulenti scientifici. Puntiamo inoltre a formare persone in questo campo, anche perché l’Università, come pure il tessuto industriale sardo, offrono al momento pochissime possibilità di reclutare giovani ricercatori».
Carla Etzo
 
 
 
2 - L’Unione Sarda / Provincia Ogliastra (Pagina 26 - Edizione CA)
ARZANA. Progetto per la coltivazione di piante officinali nel cuore montuoso dell’isola
L’antibiotico del Gennargentu
Arzanolo, nuove scoperte sul principio attivo dell’elicriso
Chiamatelo arzanolo, il killer dei batteri. L’elicriso del Gennargentu è uno scrigno di preziose virtù terapeutiche. Del suo principio attivo, battezzato arzanolo nel 2007 in onore del paese scopritore, erano note le proprietà antinfiammatorie e antivirali. Oggi i ricercatori Giovanni Appendino e Mauro Ballero hanno scoperto come la pianta dai fiori gialli custodisca un potente antibiotico. Gli sviluppi degli studi saranno illustrati sabato prossimo ad Arzana, nel corso del convegno celebrativo per i vent’anni di ricerca scientifica sulle erbe medicinali del Gennargentu.
SPERIMENTAZIONI Nell’ultima fase dello studio i ricercatori dovranno verificare le proprietà antibiotiche dell’arzanolo sull’uomo. Quindi bisognerà capire se le case farmaceutiche, sulla base di analisi costi-benefici, intendano acquistare il brevetto e produrre il farmaco.
In questo caso si aprirebbero scenari densi di riflessi positivi. Servirebbero quantità industriali di distillato di elicriso che da erba spontanea dovrebbe essere invece coltivata su larga scala. Con prospettive interessanti. «Fino ad oggi la quantità necessaria per portare avanti la ricerca è stata molto contenuta», osserva Raffaele Sestu, il medico e presidente Pro loco che ha fatto di Arzana un centro di interesse internazionale per la ricerca. «Tuttavia abbiamo la presunzione di verificare quali possano essere i benefici economici per i territorio».
Sestu, d’intesa con l’amministrazione guidata da Marco Melis, pensa alla riconversione di parte del territorio del Gennargentu nella coltivazione di preziose erbe officinali. Il piano prevede la collaborazione con i comuni vicini di Fonni, Desulo e Villagrande. «Vorremo sfruttare la ricchezza dei nostri monti senza depauperare il territorio - conclude Sestu - abbiamo dalla nostra parte la caratteristica delle erbe del Gennargentu di avere un elevata concentrazione di principio attivo».
LA STORIA L’incontro datato 1993 tra il professor Ballero e la Pro loco Siccaderba ha dato il via ad una collaborazione piena di sorprese. Merito di elicriso, genziana, digitale e orchidee spontanee. Piante spontanee, essenze di un territorio meta di studiosi di tutto il mondo. Tesori coltivati e diventate reddito per tanti piccoli produttori. Nel 2007 la scoperta dell’arzanolo portò Arzana sulle pagine delle più prestigiose riviste scientifiche. Mai un paese aveva dato il suo nome a un farmaco. Il prossimo fine settimana due giorni di appuntamenti serviranno a fare il punto sul presente e il futuro della ricerca sul principio attivo. Insieme ad uno stuolo di professori universitari ci saranno il vice ministro della salute Paolo Fadda, gli assessori Oscar Cherchi, Mariano Contu, Simona De Francisci, Luigi Crisponi e Angelo Liori. Dotti, medici e politici alla corte della pianta del sole e dell’oro.
Simone Loi

 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
3 - La Nuova Sardegna / Pagina 58 - Sport
A Cagliari gli studenti fanno festa con Olimpika 
Grande successo per la serata di sport, musica e divertimento organizzata dall’ateneo e dal Cus 
CAGLIARI Le ballate di Ligabue per colonna sonora. Quintali di watt dal camion-juke box. Festoni verdi, blu e gialli. Fragranza di pizza. Fiumi di birra nostrana. Riccioli e canottiere ancora sudate. Al Cus Cagliari, in un notte stellata e col maestrale che tira il fiato per assecondare gli studenti, è festa grande. Di sport e aggregazione. Nel segno di una fratellanza che unisce. In aula e in pista, tra laboratori e campi. Olimpika ha colto nel segno. Oltre un migliaio di giovani delle sei facoltà dell’ateneo si sono sfidati a calcio a 5, tennis, basket, volley, atletica. Ma anche calcio balilla, vortex, tennistavolo e ultimate fresbee. Olimpiadi in miniatura. Ma forse, proprio per questo, ricche di passione. Con tempi terzi a ritmo di disco dance, barbecue e vinello di proprietà. L’università che cambia pelle e sta al passo coi tempi, è anche questa. Non a caso, il rettore Giovanni Melis, e la delegata per lo sport dell’ateneo nonché vicesindaco cittadino, Paola Piras, si sono visti a tarda notte le finali dei 100 e hanno tifato in quella di calcetto. «Siamo soddisfatti. Al debutto, Olimpika ha mostrato quanto si può fare per l’integrazione della popolazione studentesca» dice il professor Melis. Se si rammenta che circa sette iscritti su dieci all’università di Cagliari sono fuori sede, il quadro è nitido. «La strada è quella giusta. Con la piena integrazione tra ateneo e comune, possiamo pensare alle olimpiadi degli atenei» aggiunge la professoressa Piras. Adriano Rossi gongola: «Le nostre strutture, rifatte a febbraio, si sono mostrate all’altezza» dice il presidente del Cus Cagliari. Il plauso - mentre è avviato l’iter ministeriale per costruire il campo da calcio in erba sintetica di ultima generazione - per l’associazione Il paese delle meraviglie guidata da Alessio Correnti e per Elia Zichi, rappresentante degli studenti nel Comitato sport, è garantito. La macchina organizzativa e logistica ha funzionato. Il popolo che insegue la laurea ha gareggiato, ballato, cantato, fatto amicizia. Cagliari come Bologna o Perugia? Magari. Otto giorni di cultura sportiva confermano che chi ha sogni può provare a inseguirli. E realizzarli. Olimpika è una vittoria di tutti. Entusiasmante e motivante. Da matti lasciarsi scappare la traccia.
Mario Frongia
 
 
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 1 - Prima Pagina
SAN BASILIO
L’astronauta e il Telescope
Visite prestigiose. Forse anche Napolitano all’inaugurazione
Proseguono le visite eccellenti al Sardinia Radio Telescope di San Basilio, il secondo più grande radiotelescopio al mondo che entrerà in funzione entro la fine dell’anno. Sabato è stata la volta di Paolo Angelo Nespoli, astronauta dell’agenzia spaziale europea. E all’inaugurazione potrebbe arrivare il presidente Napolitano.

Pagina 4 - Sardegna
L’astronauta Nespoli in visita al Telescope 
San Basilio, con lui lo scrittore di fantascienza Sterling. Napolitano invitato all’inaugurazione 
di Gian Carlo Bulla
SAN BASILIO Proseguono le visite di personaggi eccellenti al Sardinia Radio Telescope, il secondo più grande radiotelescopio al mondo, in grado di captare anche i deboli segnali provenienti dai più remoti angoli del cosmo che entrerà ufficialmente in funzione entro la fine dell’anno, non appena saranno completate le “commissioning” le procedure di validazione degli strumenti (i collaudi in parlo povere). Sabato è stata la volta di Paolo Angelo Nespoli, astronauta dell’agenzia spaziale europea (Esa), rimasto complessivamente nello spazio 331 giorni, dei quali 174 (Ottobre 2007- Aprile 2008 ) a bordo dello Space Shuttle Discovery, STS 120, come specialista di missione, e 157 (Dicembre 2010 – Maggio 2011 ) a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, con la Sojuz TMA-20, come ingegnere di volo. Nespoli è stato accompagnato dal direttore dell’osservatorio astronomico di Cagliari Andrea Possenti, dalla ricercatrice Marta Burgai, e dai tecnologi Antonietta Fara e Sergio Poppi, dell’Ìnaf di Cagliari, che gli hanno spiegato il funzionamento della grande antenna che completerà la rete radioastronomica italiana finora costituita solo da quelle del diametro di 32 metri di Medicina, vicino a Bologna, e Noto in Sicilia. L’astronauta si è congratulato con il direttore e ha detto di essere certo che il Sardinia Radio Telescope otterrà risultati scientifici prestigiosi. Sabato il SRT di Pranu Sanguni, realizzato dall’istituto nazionale di astrofisica (Inaf), dall’agenzia spaziale italiana (Asi) con il supporto del ministero per l’istruzione, l’università e la ricerca ( Miur ) e della Regione Sardegna, è stato visitato oltre che da Nespoli e dalla moglie Alexandra Ryabova, anche dallo scrittore statunitense di fantascienza Bruce Sterling che venerdì notte hanno tenuto al Bastione di Saint Remy insieme ad Andrea Possenti una conversazione dal titolo Legami stellari. Il Sardinia Radio Telescope è stato visitato anche dal primo astronauta italiano Umberto Guidoni che ha effettuato due voli nello spazio, il primo nel 1994 a bordo della navetta Columbia, e il secondo nel 2001 a bordo dello Endeavour. Il SRT nonostante si trovi ancora in fase di test, ha già ottenuto un importante e prestigioso successo. «Grazie ad un formidabile gioco di squadra – spiega Nicola D’Amico, direttore del progetto – nelle prime osservazioni ha identificato al centro della Via Lattea, una magnetar, ossia una stella di neutroni super compatta e con un intenso campo magnetico». Secondo attendibili indiscrezioni ad inaugurare il Sardinia Radio Telescope potrebbe essere il presidente della repubblica Giorgio Napolitano.
 
 
 
5 - La Nuova Sardegna / Pagina 19 - Cagliari
Parco scientifico, nuova strada con pista ciclabile 
CAGLIARI Dopo anni di polemiche e ritardi, dovrebbero partire a breve i lavori per dotare l’area del Parco Scientifico e Tecnologico di Pula, il maggiore centro di ricerca e di applicazione delle nuove tecnologie dell’isola di un sistema viario diversificato e ed efficiente. Sino ad ora per arrivare a Piscina Manna, l’area verde dove insiste il Parco si poteva percorrere solo una strada, non sempre praticabile al meglio. Adesso arriverà una nuova arteria che collegherà quella che a molti è sempre parsa essere una “cattedrale nel verde” con i centri vicini. È stata infatti aggiudicata la gara per la costruzione del primo tratto di strada che collega l’abitato di Pula con il Parco, Is Molas e le abitazioni e attività della zona. I lavori rientrano in un progetto più vasto che prevede la costruzione di un ponte sul Rio Is Molas e uno sul Rio Palaceris per collegarsi alla SS 195. Prevista anche una pista ciclabile. La gara è stata aggiudicata in via provvisoria dall’impresa che ha presentato l’offerta più bassa fra le 10 ricevute. L’importo è di 1,482 milioni di euro (oltre iva e oneri di sicurezza). Lo stralcio prevede i lavori di esecuzione del primo tratto di strada: il cosiddetto «ramo C», compreso fra il Parco scientifico ed il Rio Palaceris. Il progetto generale riguarda i lavori di sistemazione della strada che collega la SS 195 all’altezza del km 29.200 in località Piscina Manna. Il tracciato della nuova strada ricalca per la maggior parte la strada vicinale di Funtana Is Molas-Funtana e Salsa, si sviluppa per 5.435 metri e prevede la costruzione dei due ponti. Rimane ancora da completare, per rendere veramente il parco, più vicino al capoluogo, l’ultimo tratto della Sulcitana, quello che dal bivio per l’area industriale di Sarroch arriva sino alla zona industriale di Assemini. I lavori sono fermi da quasi quindici anni, e nonostante le promesse non sembra debbano riprendere a breve.
 
 
 
6 - La Nuova Sardegna / 09-06-13, 09 Nazionale 
Il robot ‘marziano’ studia il suolo dell’isola
di Pasquale Porcu
SASSARI Il laboratorio scientifico che analizza il suolo di Marte e trasmette sulla terra ci aiuta a leggere meglio anche il suolo della Sardegna. L’esperimento è in corso in questi giorni nella zona dell’Argentiera grazie alla presenza in Sardegna di David Bish l’inventore del Mars Science Laboratory Experience, il laboratorio scientifico inviato su Marte, in una delle missioni interplanetarie più ambiziose realizzate finora. David Bish (Indiana University, Usa) e David Blake (Nasa, Ames Laboratory, California-Usa), che hanno sviluppato il CheMin, uno degli strumenti che equipaggiano il robot Curiosity inviato su Marte, sono in Sardegna nell’ambito di una collaborazione con il dottor Guido Cerri, ricercatore del l’Università di Sassari. Oggetto dello studio, cui partecipano anche la dottoressa Paola Mameli ed il dottor Antonio Brundu, è studiare alcune fasi minerali particolarmente sensibili alle variazioni dell’umidità relativa. «Questi minerali - dice Cerri -, una volta spostati dall’ambiente in cui si sono formati, possono trasformarsi molto rapidamente, anche se analizzati in laboratorio poche ore dopo il loro campionamento. Per tale motivo durante la ricerca in atto sarà utilizzato anche un diffrattometro a raggi X portatile, il "Terra", che è analogo al CheMin installato su Curiosity. Utilizzando tale strumento sarà possibile eseguire analisi sul posto, minimizzando la possibilità che il campione si trasformi prima di essere analizzato. Proprio Il "Terra" è stato utilizzato già nei giorni scorsi in alcuni siti dell’Argentiera, località nella quale sono presenti diversi tipi di composti a base di zinco, piombo, antimonio e argento» Il laboratorio MSL ha iniziato il suo viaggio verso Marte nel novembre 2011 ed è atterrando sul pianeta rosso la notte del 5 agosto 2012. MSL è alla ricerca di prove dell’esistenza di ambienti che possano essere stati favorevoli alla vita nel passato, a tale scopo è equipaggiato con un dieci strumenti posizionati sopra o dentro il rover Curiosity. L’identificazione dei minerali nelle rocce e nei suoli è fondamentale per valutare le condizioni ambientali del passato, in particolare per sapere se su Marte sono state presenti forme di vita.



QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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