Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 June 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Politica Italiana (Pagina 5 - Edizione CA)
Docente a cagliari
Fra i 35 saggi c'è Pietro Ciarlo
 
Fra i 35 saggi che compongono la commissione per le riforme costituzionali, nominati martedì sera dal premier Letta, c'è anche Pietro Ciarlo, dal 1990 professore ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Cagliari di cui è stato anche preside dal '94 al 2000. Ciarlo ha partecipato attivamente anche alla vita politica campana, arrivando a ricoprire il ruolo di consigliere regionale dal 2005 al 2010. Insieme agli altri 34 esperti di diritto (tra cui 10 donne) farà quindi parte della commissione con funzione consultiva rispetto al governo. Il compito dell'organismo sarà di fornire input nel merito delle modifiche da apportare alla Costituzione. I 35 saggi lavoreranno nel tempo necessario al Parlamento per approvare il ddl costituzionale che definirà l'iter delle riforme.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 36 - Edizione CA)
Il Nobel Hoffmann a Leggendo Metropolitano
Cagliari, lo scienziato polacco oggi alle 21,30 all'Auditorium di piazza Dettori
Chimica, poesia e arte, tutto inizia con un legame
 
Se fino a oggi avete coltivato il pregiudizio che chimica e poesia siano mondi incomunicabili, non avete ancora incontrato Roald Hoffmann, premio Nobel per la chimica nel 1981. Minuto, con una voce leggera e uno sguardo acutissimo e dolce, ebreo polacco adottato dagli Stati Uniti come «l'ultimo regalo che Hitler ha fatto all'America», leggerà due sue poesie e i versi di “Mobile d'astri e di quiete” di Salvatore Quasimodo. Assicura che lo farà in italiano, questa sera alle 21,30 all'Auditorium di piazza Dettori, ospite d'eccezione di “Leggendo Metropolitano”, il festival di letteratura internazionale che nella sua quinta edizione si misura con il tema dei “Legami”. Qualcosa di più congeniale per un chimico? Hoffmann “legherà” con le parole il pubblico ai suoi versi, alla sua passione per la scrittura e l'arte. «C'è chimica, funziona. Oppure, è il sale della terra, per definire una qualità. Oppure: è una cartina di tornasole. Tutte espressioni - spiega Hoffmann - di uso comune con una radice scientifica».
Già, perché a ben guardare tutto è chimica, anche nell'attrazione e nella repulsione. «La nozione fondamentale è che A più B produce C. Ma è ben più rilevante la seconda nozione: A più B e C più D producono AD più CB». Con un lampo di ironia che accende gli occhi, aggiunge: «Potrei scrivere un romanzo su questo, ma lo ha già fatto Goethe con le sue “Affinità elettive”. Noi dedichiamo buona parte della nostra vita a costruire legami».
Nato in Polonia, 76 anni fa, chiamato Roald in omaggio all'esploratore norvegese Amundsen, quando Hitler invase la sua terra venne rinchiuso con la sua famiglia prima in un ghetto, poi in un campo di concentramento dal quale riuscì a scappare insieme alla madre nel 1939. Dal 1949 vive negli Stati Uniti ma ha sulla sua pelle, incancellabile, l'esperienza di emigrante. Che ha sicuramente condizionato le sue scelte. «Credo di essere stato spinto verso il mondo scientifico proprio dalla mia vicenda umana. È una costante: lo scenario tipico è quello di emigrati che diventano ingegneri, matematici e chimici. Per essere un artista si deve far parte di un circuito».
Per le combinazioni curiose della vita, Hoffmann vince il Nobel «per pura fortuna, potrei citare altre trenta persone che come me potevano conquistare il premio», nello stesso anno in cui lo scrittore di origine bulgara, Elias Canetti, laureato in chimica, vince quello per la letteratura. «La scienza è una parte della nostra vita, anche se qualche volta si dice che un chimico non è romantico. Romantica - assicura - è la galassia come l'ultima particella subatomica». Basta saperle guardare e capire, è semplice. Una molecola non è né buona né cattiva. «Queste particelle non ti possono far del male ma non ti possono neppure guarire. La chimica come le persone ti può aiutare e ti può ferire. Come l'arte anche la chimica fa cose nuove. Il punto delicato è che non sempre gli scienziati si domandano se quello che fanno può essere o meno nocivo».
Scrittore e divulgatore appassionato (alcuni suoi lavori sono stati tradotti in italiano) questa sera Hoffmann intreccerà scienza, arte e letteratura. Ci racconterà anche della Sardegna romana e della passione della sua gente per i bagni, le cui condotte era costruite con una lega di piombo. «Tutto questo è descritto meravigliosamente nel capitolo “Piombo” de “Il sistema periodico degli elementi” scritto da Primo Levi». (...) il paese dei metalli è da ubriacarsi. È vicino al mare...lo chiamano Bacu Abis... . Anche Levi un sopravvissuto, anche lui chimico.
Caterina Pinna
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 36 - Edizione CA)
Domani Carrisi e Sterling
Il festival di Prohairesis esplora l'universo degli incroci
Si parte con Bajani e Sanchez
 
Letteratura, ma non solo. Anche lavoro, scienza, economia, scuola, nel festival internazionale “Leggendo Metropolitano”, organizzato da Prohairesis, che prende il via oggi a Cagliari e che avrà come spazio principale il quartiere di Castello. Ad inaugurare la rassegna (via Santa Croce alle 19,30), l'incontro “Riconoscersi nell'amicizia. In ricordo di Antonio Tabucchi”. Andrea Bajani (tra i suoi romanzi “La mosca e il funerale” e “Mi riconosci”) parla dei legami letterari, dell'amicizia con lo scrittore pisano, scomparso poco più di un anno fa. Alle 21 “Oltre il tempo”: Saverio Simonelli incontra Clara Sanchez, scrittrice spagnola che ha raggiunto la fama mondiale con “Il profumo delle foglie di limone”. Alle 21,30, all'Auditorium Comunale, sbarca il Nobel per la chimica Roald Hoffmann (è obbligatoria la prenotazione su www.leggendometropolitano.it).
La giornata di domani si apre con “Il silenzio che unisce” (alle 18, Chiostro Architettura). Duccio Demetrio parla di “cultura del silenzio”, del piacere di re-imparare a riascoltare suoni, voci, natura, nei luoghi in cui viviamo. A questo appuntamento si collega quello di domenica 9: alle 18 (Chiostro Architettura) “A s'abba muda. Appunti sul silenzio”, dedicato ad un rito sardo, legato alla festa di San Giovanni, a Macomer. Fra le protagoniste Nicoletta Polla Mattiot.
Sempre domani, alle 19 in via Santa Croce, primo focus sul tema “scuola”: “Co-stringersi. La scuola inclusiva come risorsa”. Conduce Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Giovanni Agnelli di Torino. Alle 20,30 (via Santa Croce) arriva Donato Carrisi, l'autore italiano di thriller più venduto nel mondo. È anche sceneggiatore di “Nassirya - Prima della fine”, per Canale 5, ed è autore di soggetto e sceneggiatura della miniserie “Era mio fratello”, per Raiuno. “Il legame del male” il titolo dell'incontro. La giornata si conclude nel piazzale Saint Remy, alle 22, con “Legami stellari”: Andrea Possenti (direttore dell'Osservatorio di Cagliari), Paolo Nespoli e Bruce Sterling parlano dei legami con l'ignoto e con lo spazio.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Protesta
Assegni di merito, studenti in attesa
 
Giuseppe Esposito studia medicina, Roberta Santana è iscritta al corso di laurea in fisioterapia, Carlo Cambuli si è laureato pochi mesi fa. Assieme a una ventina di altri studenti, beneficiari di assegno di merito, ieri mattina hanno atteso a lungo in sit in sotto il palazzo del Consiglio regionale per avere notizie, e forse qualche certezza, sull'erogazione del contributo regionale. La gioia per essere entrati a far parte della graduatoria definitiva, circa un anno fa, pian piano svanisce: «Se avessimo saputo che i soldi non sarebbero arrivati non avremmo fatto certi investimenti - sottolinea Giuseppe Esposito - Le graduatorie sono state pubblicate da quasi un anno, perché non è stato ancora erogato niente? Perché non ci è stata comunicata una data di possibile arrivo dei soldi? Perché non è uscito un nuovo bando?» Sono queste le domande che avrebbero voluto porre di persona al Presidente e ai capigruppo in Consiglio regionale. A fine mattinata con il capogruppo del Pd Giampaolo Diana hanno fissato un incontro per stamattina. Fiduciosi attendono risposte. (ve.ne.)
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Il docente conosce il vincitore
E il Tar annulla l'assunzione
UNIVERSITÀ. I giudici: i due hanno fatto molte pubblicazioni assieme
 
Il presidente della commissione esaminatrice doveva astenersi perché uno dei candidati, poi vincitore del bando per ricercatore in Scienze dell'esercizio fisico e dello sport nella facoltà di Medicina dell'Università, collaborava ormai da anni nel suo staff e aveva e aveva fatto con lui anche diverse pubblicazioni.
Lo scrivono a chiare lettere i giudici del Tar Sardegna, in una sentenza che che accoglie il ricorso dello studente Myosotis Massidda (difeso dagli avvocati Fabrizio Traina e Giovanna Scalabrieri) contro l'università e contro il vincitore della selezione, Filippo Tocco (assistito da Sergio Tocco).
Il docente in questione è Alberto Concu, coordinatore scientifico del Laboratorio di Fisiologia degli Sport dell'Università, e la sentenza in questione è stata depositata ieri. Tra i motivi fondanti dell'accoglimento del ricorso il fatto che non sia stato rispettato il principio di trasparenza, obiettività e terzietà del giudizio a tutela della parità di trattamento tra i diversi aspiranti al posto pubblico di di ricercatore universitario per tre anni. «Tutte le volte che si ipotizza un potenziale conflitto di interessi» scrivono i giudici «il soggetto giudicante si deve astenere».
“STRETTO LEGAME” Nel caso specifico è emerso dagli atti un «che un peculiare e stretto legame connota il rapporto fra Presidente della Commissione e l'allievo-collaboratore Tocco». In particolare, hanno sottolineato i magistrati del Tar, «tutte le 12 pubblicazioni del candidato Tocco, valutate dalla commissione, sono state redatte in collaborazione col presidente Concu (compresa la tesi di dottorato, valutata non solo come titolo con 10 punti, ma anche come pubblicazione con ulteriori 2 punti)».
VALUTAZIONI CONDIZIONATE Il collegio del tribunale amministrativo sottolinea anche il fatto che a decretare il “peso” delle singole pubblicazioni nelle riviste scientifiche abbia influito proprio la presenza del docente assieme allo studente. Non solo. È poi emerso che il vincitore lavorasse nello staff del professor Concu come ricercatore di metodi e didattiche per l'attività sportiva, con un numero di pubblicazioni collettive dal 2002 al 2012. I giudici hanno così decretato che il presidente avrebbe dovuto astenersi per tutelare la parità di trattamenti. Accogliendo il ricorso del secondo candidato, poi, il Tar ieri ha annullato l'esito della selezione, cancellando il contratto triennale stipulato col ricercatore vincitore della selezione e condannando l'università a pagare 3000 euro di spese processuali.
Francesco Pinna
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 18 - Edizione OR)
Terralba
Tesi di laurea sul territorio, presto il catalogo
 
Sviluppo del senso di appartenenza e conservazione della memoria. È l'obiettivo del “Progetto delle tesi di laurea” promosso dall'Assessorato alla cultura del Comune di Terralba che intende raccogliere e catalogare le ricerche universitarie dei terralbesi e degli studiosi che hanno trattato temi sul territorio.
«Il risultato ambito - spiega l'assessore Stefano Siddi - è la costituzione di un archivio fisico nella biblioteca e uno virtuale nel sito web del Comune per la consultazione dei documenti, fermo restando il copyright». Inoltre, l'amministrazione premierà gli autori degli studi riconosciuti più interessanti. «Sarà organizzato un evento culturale - continua Siddi - dove gli studenti potranno presentare i lavori e, assieme ad un encomio, riceveranno un piccolo riconoscimento». La serata è stata fissata per il 28 dicembre. Gli interessati possono già consegnare la propria tesi e il modulo (scaricabile dal sito del Comune) in Municipio dal lunedì al venerdì (8 - 13) e il martedì (16-18). ( val. pin. )
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 37 - Edizione CA)
Non solo Agniru Canu
Salvator Ruju riappare dall'archivio
Dagli eredi all'Università di Sassari il fondo del poeta
 
A volte dispiace che le metafore del giornalismo siano così consumate. Altrimenti definire una miniera l'archivio di Salvator Ruju donato all'Università di Sassari dagli eredi del poeta sarebbe appropriato. In attesa di ridare smalto alle figure retoriche, diciamo che il fondo apre molti e inediti sentieri per capire una figura di intellettuale conosciutissima per i suoi versi in sassarese firmati come Agniru Canu, a cominciare da “Sassari vèccia e nòba”, ma da apprezzare più pienamente sotto molti altri aspetti.
In attesa che l'enorme e ordinatissima mole di testi e manoscritti venga vagliata con calma, la casa editrice Edes ha pubblicato un cofanetto di due volumi - presentato nelle scorse settimane alla biblioteca universitaria di Sassari. Uno raccoglie “Il Canto d'Ichnusa” e altri testi giovanili, corredati da scritti di Gaetano Afeltra, Pietro Meloni, Giambernardo Piroddi - che ha curato l'opera - Caterina Ruju e Nicola Tanda. L'altro è il Quaderno del poeta, vale a dire una selezione del suo epistolario con Grazia Deledda, Antonio Ballero, Attilio Deffenu, Vincenzo Ierace, Angelo De Gubernatis, Raffa Garzia, Antonio Scano e altri intellettuali del primo Novecento. Il fatto che Ruju abbia scelto e poi ricopiato a parte queste lettere ha già un valore intrinseco: è una selezione operata dallo scrittore come “editor di se stesso”, con un corredo di note e di osservazioni particolarmente interessante.
E naturalmente sono di grande rilievo le lettere in sé: l'epistolario - spiega Piroddi - non è mai stato studiato, ed è proprio da quelle righe che emerge più che mai un Ruju giovanissimo e già affermato intellettuale del primo Novecento italiano, che nel suo periodo romano frequentò con passione e disinvoltura l'élite del pensiero creativo nazionale. Quel «giovanetto dai ricci scompigliati che sicuramente fece perdere la testa a più di una signora» - come sorrideva Manlio Brigaglia alla presentazione sassarese dei due volumi - si immerse pienamente e precocemente in quel mondo delle lettere e del pensiero nazionale al quale Grazia Deledda seppe e volle restare avvinta. Ruju invece ebbe in sorte un ritorno nell'Isola, anche per via della diffidenza che quel mondo così scintillante ispirava a suo padre, deciso come ogni padre a indicare un futuro solido al figlio - e qui ebbero luogo le molte vite letterarie di cui troviamo ricchissime tracce nei dieci faldoni del fondo.
Prima del regressus ad uterum con la scelta del sassarese per arrivare al cuore della città e interpellare più intimamente ed efficacemente il lettore, c'è una fase “italiana” e tuttavia profondamente sarda. Piroddi ne sottolinea un aspetto interessante. Da un lato l'uso di una lingua colta, dai cromatismi dannunziani e dagli echi pascoliani nel tratteggiare un'Isola delle origini, barbarica e fiera che si evolve passando dalla legge del taglione a quella del perdono cristiano. Dall'altro il ritrovarsi come controparte ideologica - in un dialogo serrato di cui resta forte traccia nel Quaderno - Sebastiano Satta. Cioè un poeta “sardo” nell'animus e ostile alla religione, dall'italiano prezioso eppure sensibile alla lingua locale, quello che oggi ci spicceremmo a definire “l'etnico”. Che più avanti sedurrà lo scapigliato sassarese. Ed è uno solo degli esempi di confronto, di scambio, di intreccio fra punti di vista che l'archivio offre. Benvenuti in miniera.
Celestino Tabasso
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 10 - Edizione CA)
Al direttore
LETTERE
Jovanotti a Lettere
 
Scriviamo riguardo all'articolo uscito in Cronaca di Cagliari domenica, che riportava - riprese da Internet - le lamentele e le critiche della professoressa Anna Maria Monteverdi apparse sul giornale La Spezia on line. Articolo denigratorio nei confronti di noi componenti lo Staff amministrativo della Facoltà di studi umanistici con offese e malignità gratuite. «La Cittadella era in subbuglio da settimane»: Come si fa ad affermare una cosa del genere quando la Monteverdi docente fuori sede, è arrivata in Facoltà a Cagliari solo la mattina dell'evento? In ogni caso le iscrizioni sono state aperte on line solo pochi giorni prima dell'incontro, organizzato in tempi brevissimi, grazie alla fattiva collaborazione gratuita (anche di sabato) del nostro staff. I bagni vengono puliti allo stesso modo tutte le mattine e sono stati ristrutturati all'inizio dell'anno: forse la docente, essendo fuori sede e venendo in Facoltà sporadicamente per qualche esame, non se ne era ancora accorta? L'evento è stato organizzato senza alcun onere a carico della Facoltà. Gli studenti del Corso di laurea in Scienze della comunicazione indossavano le magliette con il nome del corso e le spillette erano semplicemente dei cartellini con scritto "staff": non ci sono mai state magliette e spillette griffate Lorenzo. Riguardo alle battute sul personale della segreteria di Presidenza sa benissimo che usa presentarsi al pubblico sempre in ordine, non eccezionalmente per il “Grande Evento” ma per ricevere e dare informazioni a persone famose e non, educate o meno. Inoltre non è chiaro in che senso la docente avesse bisogno dell'assistenza del personale della Segreteria di Presidenza per svolgere e verbalizzare l'unico esame svolto (da lei) nella giornata. È naturale chiedersi come mai la docente a contratto di “Storia del teatro e dello spettacolo” non abbia manifestato il suo interesse per l'evento, divulgato sul sito della Facoltà qualche giorno prima, e abbia invece fatto di tutto per ottenere all'ultimo momento il pass di ingresso per l'evento, per poi esprimere giudizi denigratori nei confronti dell'Università.
Lettera firmata
Staff Segreteria Presidenza Facoltà Studi Studi Umanistici
 

LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Ed_Cagliari
approvazione definitiva
Debiti P.A., sbloccati i primi 40 miliardi
 
Via libera definitivo del Parlamento al decreto legge che consente il pagamento alle imprese dei debiti vantati nei confronti della Pubblica amministrazione. Il testo ha incassato il sì all’unanimità della Camera in terza lettura dopo un esame lampo, è ora dunque legge. Il governo ha rischiato di essere battuto in Aula su un ordine del giorno del M5S, poi passato con il sì di tutti i partiti, che prevede che le imprese creditrici possano ottenere la sospensione delle cartelle esattoriali di Equitalia. Il provvedimento sblocca tra il 2013 e il 2014 40 miliardi di pagamenti da parte della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Con una modifica approvata alla Camera si pongono le basi per un’ulteriore tranche: le nuove erogazioni potranno essere effettuate attraverso operazioni di tutti gli operatori finanziari, compresa Cdp. Ci sono 400 milioni di tagli ai fondi per le imprese. Le risorse servono a coprire tra l’altro lo stop al pagamento dell’Imu sugli immobili di proprietà dei comuni. A pagare gli oltre 550 milioni di euro che servono a copertura del dl nel 2014 sarà l’incremento Iva dovuto al pagamento delle nuove fatture mentre nel 2015 saranno i tagli lineari ai ministeri, con l’eccezione di scuola, università. Salvi anche l’Expo e i fondi per la cooperazione allo sviluppo. Escluso per il 2013 dal patto di Stabilità interno i pagamenti di debiti di parte capitale. Ok al patto di stabilità interno verticale: le regioni possono modificare, a invarianza di contributo, gli spazi finanziari ceduti a Province e Comuni. I Comuni avranno sei mesi di tempo in più per organizzare la riscossione in proprio dei tributi, fino al primo gennaio 2014.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 39 - Ed_Cagliari
Cliniche guardate a vista dalla Regione
L’assessorato assisterà l’Aou nella messa a norma graduale di strutture realizzate ignorando le norme di sicurezza
di Gabriella Grimaldi
 
SASSARI Le cliniche universitarie di Sassari costrette a operare in un regime di “accompagnamento” da parte della Regione. Una sorta di tutoraggio che dovrà portare le strutture ospedaliere di viale San Pietro a una messa a norma graduale. L’alternativa infatti sarebbe la chiusura dei reparti con tutte le nefaste e impensabili conseguenze per la sanità del territorio. Già, perché in sostanza non solo le cliniche a monte di viale San Pietro sono strutturalmente inadatte all’assistenza ai pazienti ma anche quelle “nuove”, costruite intorno agli anni Novanta, non rispondono ai criteri di sicurezza previsti dalle normative italiane ed europee. Una situazione che l’attuale dirigenza dell’Azienda ospedaliero universitaria, attraverso il Servizio Prevenzione e Protezione e l’Ufficio tecnico, sta cercando di sanare con interventi continui dettati perlopiù dalle indicazioni dei vigili del fuoco, che sono deputati a rilasciare il certificato di sicurezza antincendio indispensabile per poter fare assistenza. «Come purtroppo succede in diverse altre strutture sanitarie della Sardegna – si legge in un comunicato dell’assessorato regionale alla Sanità guidato da Simona De Francisci – anche per le cliniche universitarie dell'Aou di Sassari è necessario premettere che si tratta di opere non preliminarmente autorizzate e che l'accreditamento è sempre una procedura che arriva solo per edifici o servizi preventivamente approvati. Non si tratta di un cavillo burocratico, ma di una cautela necessaria per garantire servizi o strutture in linea con gli standard di sicurezza e con le esigenze dell'utente. Anche in questo caso, dunque, si agirebbe in termini di sanatoria». E gli stessi funzionari regionali si chiedono «come mai siano state prima progettate e poi realizzate delle opere fuori da ogni standard di sicurezza e a prescindere dalla programmazione in capo alla Regione». Ieri il manager dell’azienda Alessandro Cattani ha affermato dalle colonne del nostro giornale che in questi ultimi due anni sono stati realizzati presidi e impianti di sicurezza che prima erano completamente assenti. A partire dalle scale anticendio, dai piani di evacuazione, dai corsi di formazione a tutto il personale per arrivare alle uscite di sicurezza appropriate, ai rilevatori di fumo e al sistema di videosorveglianza centralizzato che segnala eventuali scoppi di incendi. Tutta una serie di interventi che servono sostanzialmente a “tappare le falle” e che consentono di ottenere una autorizzazione all’esercizio provvisorio dell’attività ma che non permettono di accedere all’accreditamento vero e proprio della struttura. Obiettivi che a Sassari potranno essere raggiunti soltanto con la realizzazione di due torri agli estremi della stecca bianca e del palazzo Clemente per consentire vie di fuga verticali in caso di fuoco. Si tratta però di opere piuttosto costose e la Regione dice: «L’assessorato sta conducendo una ricognizione sui fondi disponibili, anche se è necessario precisare che, vista l'importanza in termini economici dell'investimento, tali finanziamenti potrebbero rientrare nel quadro degli interventi sull'edilizia sanitario-ospedaliera previsti dalla prossima firma dell'accordo di programma da oltre 200 milioni di euro».
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 43 - Ed_Cagliari
Roald Hoffmann: «Mai uno scienziato a governare il mondo»
Il Nobel per la Chimica oggi a Leggendo metropolitano «Scienza e poesia, anche le molecole hanno un cuore»
di Giulia Clarkson
 
CAGLIARI Anche le molecole hanno un cuore. Ma probabilmente, a parte tra gli studiosi più appassionati, non scatenano effetti romantici. Certo è che la chimica interroga relazioni e legami e che tra gli elementi, così come tra gli esseri umani, i legami sono selettivi. «Con le analogie però, è meglio non correre troppo in avanti» ammonisce Roald Hoffmann, Nobel per la chimica, a Cagliari per una Lectio (oggi alle 18 Piccolo Auditorium di piazzetta Dettori, già sold out) che concede il bis (replica domani mattina, venerdì alle ore 11 al dipartimento delle Scienze, della Cittadella Universitaria di Monserrato) dato il numero delle richieste, all'interno del cartellone di “Leggendo Metropolitano”. Felice di potere partecipare, da chimico, a un festival di letteratura - entrambi tentano di unire, compattare, creare relazioni, legami - Hoffmann è pacato, disponibile, di una semplicità che evita di spiazzarti con i ragionamenti assai complessi che si intuiscono fremere dietro l'angolo. Ed ha un'altra qualità: appartiene alla stretta schiera degli scienziati - poeta. Grande divulgatore, scrittore di opere teatrali, la passione per la ricerca scientifica che gli fece attribuire il premio più prestigioso per la teoria sui meccanismi delle reazioni, la spiega come un effetto dell'arrivo negli Usa, appena dodicenne: «Quando sei immigrato e non conosci la lingua osservi dall'esterno, come da una finestra. È simile, nell'indagine scientifica. Inoltre noi eravamo più avanti con la matematica. Per questo spesso siamo diventati ingegneri o ricercatori, prima di avvocati o poeti. Serve essere parte della società e capirne la cultura, per essere artisti». E il Nobel? Una fortuna, ammette. «Ogni volta ci sarebbero almeno trenta scienziati che lo meriterebbero. Quasimodo l'ha avuto, Borges no». Nato in Polonia nel 1937, sopravissuto con la madre ai campi nazisti, Hoffmann racconta di far parte «dell'ultima generazione dei doni di Hitler all'Usa». Il successo quale scienziato è arrivato presto, alla Cornell University di cui è professore Emerito, mentre scrivere poesia ha richiesto anni più maturi. «Ho iniziato per la necessità di esprimere me stesso. Diversamente dalla scienza, la letteratura tocca direttamente le nostre emozioni. Amo la poesia da quando, a diciannove anni, seguii un corso con grandi poeti quali Mark Van Doren. Wallace Stevens e A. R. Ammons sono i poeti che maggiormente mi hanno influenzato ed emozionato. Tra gli italiani, Quasimodo e Montale». Malgrado quel che potrebbe apparire, Roald Hoffmann non accetta di finire etichettato quale scienziato romantico. «Non so cosa significhi, romantico. In duecento anni di attività sono stati trovati 70 milioni di molecole. Quando lavoro, e confronto le vecchie e nuove scoperte, probabilmente lo faccio con un'attitudine "romantica". Qualcosa di ben superiore all'amore tra due persone, simile semmai all'atteggiamento nei confronti della gente che non conosci: se hai fiducia, sei disponibile e ti interessi a loro, hai uno sguardo romantico». Ciò su cui invece Hoffmann non transige, è la responsabilità etica di scienziati ed artisti. La chimica, come l'arte, crea novità dei cui effetti lo scienziato - o l'artista - deve curarsi: «Artisti e scienziati sono responsabili delle loro creazioni. Devono chiedersi se saranno nocive per la gente. Forse è vero che la maggior parte delle poesie non fa male, ma la poesia ha anche questa potenzialità. Quanto agli scienziati, essi pensano di essere sempre nel giusto. Ma gli esseri umani non sono del tutto razionali. No, non vorrei scienziati a capo del mondo. Forse una combinazione tra letterati, scienziati, economisti». Quattro i giorni dedicati alla letteratura di “Leggendo Metropolitano” di Prohaeris, ma non solo. Anche al lavoro, scienza, economia, scuola. Ad inaugurare la rassegna - I Legami, il filo conduttore - sarà l'incontro “Riconoscersi nell'amicizia. In ricordo di Antonio Tabucchi” (in via Santa Croce, alle 19.30) con Andrea Bajani. A seguire, alle 21, “Oltre il tempo”: Saverio Simonelli incontra Clara Sanchez, scrittrice spagnola, che ha raggiunto la fama mondiale con "Il profumo delle foglie di limone". Alle 21.30, all'Auditorium Comunale di piazza Dettori, approda al festival il Nobel per la chimica Roald Hoffmann.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Ed_Olbia
UNIVERSITÀ
Marketing, due incontri con Parasuraman
 
OLBIA Il guru mondiale del marketing sbarca in città. Domani il Polo universitario di Olbia ospiterà A. Parasuraman, docente di marketing alla Business school della Miami University. Le sue ricerche sono state sperimentate, tra gli altri, per la catena alberghiera Marriott, per la Bank of America, per Visa e AT&T, tutte multinazionali con cui l’esperto americano intrattiene rapporti stabili per lo studio e il miglioramento delle strategie e degli strumenti funzionali al raggiungimento dell’eccellenza del servizio. Saranno due gli appuntamenti olbiesi di Parasuraman: uno pubblico, la mattina, e uno esclusivo nel pomeriggio. Alle 10 Parasuraman, considerato uno dei massimi esperti mondiali di Marketing della qualità del servizio, terrà nell'aula magna “Robert F. Engle” una Lectio Magistralis su "L'eccellenza del servizio come leva competitiva per fidelizzare i clienti". Un evento a cui sono invitati a partecipare tutti gli interessati. Alle 15, invece, Parasuraman terrà un seminario esclusivo a numero chiuso - appuntamento unico in Italia per il 2013 - riservato a un numero limitato di manager e imprenditori leader in Sardegna, sponsorizzato dalla Geasar e dalla Sps, col patrocinio del Polo universitario di Olbia guidato da Francesco Morandi. L'appuntamento, gratuito e su invito, prevede l'approfondimento di temi legati all’eccellenza del servizio e al conseguimento del vantaggio competitivo aziendale. Entrambi gli eventi, che si terranno in lingua inglese, saranno fruibili anche attraverso un servizio di traduzione simultanea inglese-italiano e italiano-inglese. (al.pi.)
 

13 – SardegnaQuotidiano
Sardegna – pagina 12
Tar
Il prof, il suo pupillo
e il concorso finito male
 
Serve molto impegno per conquistare un assegno di ricerca all’univer - sità. Ma è necessario arrivare fino al Tar, e vincere un ricorso, se si vuole prevalere su un concorrente che lavora con il presidente della commissione che valuta i candidati e con lui ha firmato le pubblicazioni scientifiche, quasi tutte, che vengono valutate in maniera sproporzionata dalla stessa commissione. È successo a Mysotis Massidda, che aspirava a un posto di ricercatore a tempo determinato, tre anni più due, nella facoltà di Medicina: un’assegnazione per titoli e pubblicazioni. La ragazza aveva un concorrente, Filippo Tocco: entrambi hanno presentato domanda per lavorare su “Metodi e didattiche delle attività sportive”. Il procedimento segue la sua trafila: il 26 giugno dell’anno scorso viene nominata la commissione, tra il 2 e il 24 ottobre l’organi - smo si riunisce e decide. Chi vince si sa il 6 novembre: Passa Tocco, con oltre 90 punti, dietro resta la Massidda, che ne incassa solo 63,6. Ma la dottoressa non ci sta: troppo divario, e non ne capisce la ragione. Chiede gli atti e si rivolge al Tar.
PUBBLICA E GIUDICA Che la sfida tra i contendenti non sia stata giocata alla pari si scopre a leggere la sentenza del tribunale amministrativo, che ha travolto il contratto già stipulato tra Università e Filippo Tocco. La Massidda, a giochi fatti, viene a sapere che il presidente della commissione, Alberto Concu, professore ordinario di Metodi e didattiche delle attività sportive, è lo stesso Concu che con Tocco ha firmato tutte le pubblicazioni presentate dal suo concorrente. Non solo: il docente è stato anche il relatore della tesi dell’aspirante ricercatore e i rapporti di collaborazione tra i due sono assidui. Ma nell’ambiente universitario può capitare, si dirà. L’ulteriore anomalia riguarda sempre la valutazione delle pubblicazioni (che prendevano il 65 per cento dei punti, contro i 35 dei titoli).
L’IMPACT FACTOR Il cosiddetto “Impact factor”, ossia la rilevanza editoriale della rivista che ospita il testo scientifico prodotto, è stato valutato come fondamentale, a discapito di criteri come l’originalità della produzione. Risultato: Tocco stravince e stacca la concorrente. Ma a spulciare titoli e autori si scopre che la prima firma è spesso quella di Concu, Tocco lo è solo in due casi. Quindi, spiegano i giudici del Tar, Concu non solo ha giudicato lavori dei quali è stato autore. Ma, consapevole del fatto che la sua firma ha portato Tocco in riviste importanti, ha valutato come eccellente questo requisito. E giù decine di punti al suo ex discente, che dopo la laurea lo ha affiancato in laboratorio. Una valorizzazione di quello che sembra un pupillo che è stata vanificata da Mysotis Massidda col suo ricorso, accolto ieri: annullati l’attività della commissione, l’esito della selezione e travolto il contratto con Tocco, che pagherà anche mille euro. L’università ne sgancerà 3000.
Enrico Fresu
 

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