Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
31 May 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Archivio storico “declassato”
Petizione on line con 700 firme: dipenderemmo da altre soprintendenze
PROTESTA. Una legge lo escluderebbe dall'elenco degli istituti culturali di rilevanza nazionale
 
La protesta corre sul web e in pochi giorni sono oltre settecento i firmatari della petizione contro il declassamento dell'archivio di Stato di Cagliari. A far scattare l'allarme è la bozza di modifica della legge 233 del 2007 collegate alla più nota spending review, che inserirebbe tra gli istituti culturali di rilevanza nazionale e dunque dotati di autonomia speciale, quelli di Venezia, Firenze, Torino, Milano, Roma, Napoli, Bologna e Bari. Se la proposta diventasse legge, l'Archivio di stato cagliaritano, attualmente sede dirigenziale e dipendente dal ministero, scivolerebbe nella classifica di serie B, quelli provinciali, per capirsi.
«Un'autentica offesa quest'atto - sottolinea Adriana Gallistru, funzionario e firmatario della petizione - perché improvvisamente viene negato e messa in discussione l'importanza del nostro patrimonio storico e culturale, riconosciuta invece da precedenti leggi. La nostra sede è il punto di riferimento di docenti universitari, molti dei quali arrivano dalla Spagna per consultare l'archivio Regio e tutti gli atti relativi all'amministrazione aragonese in Sardegna».
Perché se per un verso la proposta rappresenta un oltraggio disconoscendo il valore della storia e dell'identità della nostra isola, con un approccio più pragmatico si palesa per l'archivio cagliaritano, «il rischio di dipendere da soprintendenze archivistiche regionali di nuova costituzione, e internamente retti da funzionari» spiega Carla Ferrante, capo del servizio archivio di Stato di Cagliari.
Non sono chiari neanche i criteri di questa personale graduatoria stilata dal Mistero dei beni culturali, che non prende come parametri né i riferimenti geografici né come discriminante la consistenza del patrimonio conservato: antico archivio regio, atti notarili e regio demanio feudo dal quattrocento.
Meno sotteso è infatti il fine di questa proposta: «proseguire con la politica di tagli alla cultura - spiega il professor Mattone, docente di storia delle istituzioni dell'Università di Sassari e firmatario della petizione - Il nostro patrimonio culturale sarebbe dovuto passare alla Regione così come è stato fatto in Sicilia, grazie all'autonomia. Invece continuiamo a farci declassare da queste classi politiche che non hanno mai mostrato un reale interesse per la cultura».
Matilde Gianfico
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Sport (Pagina 53 - Edizione CA)
Brucia la fiamma di Olimpika
Al via oggi a Cagliari le Olimpiadi dell'Università
Seicento studenti dell'ateneo in gara sino al 7 giugno negli impianti di Sa Duchessa
 
Si chiama “Victoria” l'inno della prima edizione di Olimpika (le olimpiadi dell'università di Cagliari). Sarà eseguito stasera, venerdì, a Sa Duchessa, durante la cerimonia di apertura dei Giochi. Protagonisti, dalle 19, oltre 600 studenti-atleti dell'ateneo. Dopo i Giochi estivi Special Olympics, un'altra fiaccola sarà dunque accesa in città, quella di Olimpika. La corsa dei tedofori sulla pista di atletica del campo centrale del Cus, culminerà con l'accensione del vecchio tripode (da 13 anni posizionato all'ingresso della Cittadella sportiva di Sa Duchessa) utilizzato nel 2001 per i Campionati nazionali universitari.
Calcio a 5, basket, volley, tennis, atletica e frisbee. Queste le sei discipline di “Olimpika”. In gara tutte le facoltà, ossia Biologia e Farmacia, Ingegneria e Architettura, Medicina, Scienze, Scienze economiche, giuridiche e politiche, Studi umanistici. Le competizioni andranno avanti per una settimana, fino a venerdì 7 giugno. La cerimonia includerà la suggestiva sfilata delle delegazioni e si chiuderà con un mega-concerto (alle 21) nei parcheggi del parco di Monte Claro. Sul palco tre band: Tamurita, D-Storta e Whiu Whiu (il gruppo autore dell'Inno).
A Sa Duchessa la festa sarà doppia perché la cerimonia sarà preceduta dalle finali e dalle premiazioni della Coppa Rettore 2013. Alle 16, la finalina per il terzo e quarto posto, vedrà protagoniste le squadre Salisburro e Les Merendes. Alle 17,30 scenderanno in campo, per contendersi la vittoria, le vincitrici delle ultime due edizioni, ovvero la favorita Cantera e la storica Creatina di Andrea Zucca.
A margine della conferenza stampa, il presidente del Cus, Adriano Rossi, e il rettore Giovanni Melis, hanno annunciato che presto sarà rifatta la superficie del campo centrale di Sa Duchessa. Dopo mezzo secolo, l'erba vera lascerà il posto a un manto sintetico più funzionale ed economico perché ha costi di mantenimento e gestione più bassi. Una sezione della kermesse sarà dedicata agli atleti del programma Special Olympics, coordinato da Carlo Mascia e Stefania Rosas. In origine era prevista anche una mezza maratona in città. «Ma è saltata per problemi organizzativi», ha spiegato il vicesindaco, Paola Piras.
Le finali sono in programma il 7 giugno alle 16. Cerimonia di chiusura il giorno successivo. Organizzazione a cura dell'associazione studentesca “Il Paese delle meraviglie” di Elia Zichi, con il patrocinio di Regione, Provincia, Comune, Università, Cus, Coni e Federazioni sportive interessate.
Paolo Loche
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Alghero (Pagina 29 - Edizione NU)
Architettura in città per altri diciott'anni
Il rettore scrive a Lubrano: «Restiamo qui»
 
Architettura resta ad Alghero, almeno per i prossimi diciotto anni. Il Consiglio di amministrazione dell'Ateneo ha preso visione della bozza di delibera della giunta comunale e della convenzione con la quale il Comune cede, a titolo gratuito, alla facoltà i locali di sua proprietà e, in particolare, l'ex Asilo Sella, il Pou Salit e l'ex ospedale del complesso di Santa Chiara, appena ristrutturato.
Il rettore Attilio Mastino ieri ha scritto al sindaco Lubrano per fargli sapere che il Consiglio ha dato il suo assenso alla convenzione e che adesso però occorre accelerare i tempi per portare il testo definitivo. «Le confermo che a settembre il Consiglio delibererà sulla possibilità che il Dipartimento di Architettura design e urbanistica, con l'eventuale aggiunta dei botanici (dopo gennaio 2014) possa avere un'unica sede ad Alghero o possa invece mantenere i botanici e i geologi a Sassari nel Polo bionaturalistico di Piandanna», si legge nella lettera del rettore Mastino che, tra l'altro, rassicura il sindaco sul fatto che «nella scheda di autovalutazione inviata al Ministero compare Alghero come unica sede da accreditare». ( c. fi. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Prima pagina - Ed_Cagliari
INCONTRO In REGIONE con matrica
Chimica verde, l’università “boccia” i cardi
 
Pagina 3 - Ed_Cagliari
Chimica verde, dubbi dell’Università sull’uso dei cardi
Roggero (Agraria di Sassari): «Meglio girasole e colza» Manager e studiosi sentiti in consiglio regionale
di Umberto Aime
 
CAGLIARI La “chimica verde” ha scelto il cardo come materia prima per la produzione di bioplastiche e di energia dalle biomasse a Porto Torres, ma non è detto che sia la scelta giusta. A sollevare più di un dubbio è stata la facoltà di Agraria dell’Università di Sassari, che ha detto nell’aula della commissione agricoltura del consiglio regionale: «Al posto del cardo, potrebbe essere più conveniente coltivare, ad esempio, il girasole o la colza, visto che questi semi hanno una resa maggiore come olio naturale», e poi «bisogna stare attenti che il cardo, quando sarà piantato in grande quantità per far fronte alle esigenze della centrale alimentate dalle bio-masse, non diventi troppo invasivo per l’agricoltura tradizionale». Nei fatti, è stata l’audizione dell’agronomo e docente universitario Pierpaolo Roggero a rovinare la presentazione in gran spolvero di Matrica e della “chimica verde” davanti alla commissione presieduta da Paolo Terzo Sanna del Pdl. Sono stati Marco Versari, strategic marketing della Novamont, e i team di Enipower e Versalis a illustrare quello che non è più solo un progetto: «Nel 2016 – hanno detto – i due impianti cominceranno a produrre bioplastica ed energia a pieno regime. Questa è la data sicura perché finora la sperimentazione ha dato esiti molto positivi». E a quel punto lo staff ha messo uno dopo l’altro un’infinità di numeri per confermare l’eco-sostenibilità di Matrica, il suo sicuro successo economico, l’investimento sarà intorno al miliardo, e soprattutto confermare che «i posti di lavoro saranno settecento», come del resto avevano già annunciato il giorno della solenne inaugurazione a Porto Torres. Tutto questo è andato in scena, in mattina, nell’aula della commissione, poi c’è stato il colpo di scena. A dire che tutto non è così chiaro è stato Pierpaolo Roggero, convocato in audizione insieme all’ex dirigente dell’Asl di Sassari, Mario Budroni, che ha diretto per anni il servizio di epidemiologia e organizzato il registro dei tumori. Cioè è un esperto dell’impatto che ha l’industria sulla salute delle persone e l’ambiente. Ed è stato il docente della facoltà di Agraria a mettere sul tavolo diverse domande e anche molti dubbi sulle certezze dello staff di Matrica. A cominciare da quella, clamorosa, che il cardo non sia la migliore materia prima per estrarre dai suoi semi l’olio naturale alla base della produzione di bio-plastiche. Secondo le ricerche di Pierpaolo Roggero, «colza, girasole e anche altri vegetali, potrebbero avere una resa molto più alta». Poi ha aggiunto che «la coltivazione intensiva del cardo (la centrale a biomasse ha bisogno di grandi quantità) potrebbe avere contraccolpi sulle coltivazioni tradizionali». I due pareri hanno lasciato più di uno strascico fra i commissari, tanto da far dire al consigliere regionale Luigi Lotto (Pd): «Ci siamo resi conto che la Regione finora è mancata nel coordinamento e non è riuscita a coinvolgere l’Università». In serata è stato ancora più duro l’intervento di Efisio Planetta, Psd’Az, che fa parte della stessa commissione: «Sulla vicenda Matrica – ha scritto – la Regione deve fare subito chiarezza sull’assetto societario e l’intreccio fra la joint-venture Eni-Novamont e la Mater-Bi, che controllerebbe la stessa Novamont e che a sua volta sarebbe nelle mani di due banche creditrici, San Paolo e Unicredit». Dopo aver ricordato di aver presentato già diverse interrogazioni rimaste però senza risposta, Planetta ora chiede alla Regione di verificare se «il progetto chimica verde non serva solo a rimborsare le banche nascoste dietro la Mater-Bi e all’Eni per recuperare i soldi spesi nell’acquisto del 20 per cento di Novamont. Prima di qualunque illusione a questo punto serve soprattutto trasparenza».
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 24 - Ed_Cagliari
SECONDO AMAZON
Cagliari città leader nella lettura digitale dei libri
 
CAGLIARI Cagliari è la città leader in Italia nella lettura digitale dei libri. Il dato è stato diffuso da Amazon. Milano è la capolista incontrastata della lettura, tallonata dal triveneto. Ma per quanto riguarda la lettura digitale, spicca Cagliari. Significativa è la performance di Torino che si distingue per l’acquisto di libri di cucina, Trieste è seconda per i romanzi di fantascienza, Piacenza rivela un lato romantico grazie alla trilogia ’Cinquanta sfumature’.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 27 - Ed_Cagliari
GONNESA
Il ritorno dell’archeologa più famosa
 
Ritorne nel Sulcis dopo 20 anni l’archeologa Francoise Debrenne, la più grande specialista al mondo di di archeociatine (spugne primitive del Cambriano). La studiosa, 81 anni, direttore emerito del Cnr di Parigi, ha condotto degli scavi nella miniera di Seddas Modizzi a Gonnesa. Il 4 giugno la professoressa Debrenne, cittadina onoraria di Gonnesa, terrà una conferenza a Cagliari.(t.p.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Ed_Cagliari
Borse di studio agli specializzandi
Università, la Regione ha deliberato contribuiti per 4 milioni e 700mila euro
 
SASSARI Sedici borse di studio da rinnovare per tre anni in favore degli specializzandi in Veterinaria. Quindici borse di studio (sempre per tre anni) da assegnare ai laureati medici e non medici che frequentano le scuole di specializzazione in discipline non mediche e ben 56 contratti di formazione per i medici specializzandi in varie discipline presenti nel dipartimento di Sassari. Sono queste le importanti delibere proposte dall’assessore regionale alla Sanità Simona De Francisci, approvate dalla Giunta e sottoposte al parere (risultato poi positivo) ieri in sede di commissione regionale sanità alla presenza di una funzionaria dell’assessorato visto che Simona De Francisci era impegnata in altri incontri. Nella delibera viene sottolineato che «il finanziamento regionale inizialmente previsto esclusivamente in favore dei laureati in Medicina e Chirurgia è stato esteso ai laureati della facoltà di Veterinaria dell’ateneo di Sassari, per la frequenza delle relative scuole di specializzazione post lauream». Sarà poi compito dell’università di Sassari accertare la sussistenza del diritto a percepire la borsa di studio per la formazione specialistica da parte dei candidati idonei, ed è previsto in particolare che i destinatari del trattamento economico debbano essere nati in Sardegna, o risiedervi da almeno sei anni e che il godimento del beneficio in parola è incompatibile con la fruizione di altre borse concesse dallo Stato, dalla Regione o da altri enti pubblici. È necessario anche aver sostenuto l’esame di abilitazione. L’importo di ciascuna borsa è di 11mila e 603 euro e sarà rinnovata per il triennio 2012-2015. L’università di Sassari ha richiesto di poter emanare, per l’anno accademico 2012/2013, il bando di concorso per l’ammissione al primo anno delle scuole di specializzazione in Sanità animale-Allevamento e produzioni zootecniche e in Ispezioni degli alimenti di origine animale, prevedendo 8 borse di studio per ciascuna scuola. Con la stessa procedura l’assessorato ha deliberato di assegnare 15 borse dello stesso importo (sempre per tre anni) oltre che ai medici, anche ai laureati in discipline dell’area sanitaria e precisamente ai laureati biologi, chimici farmacisti, fisici, odontoiatri e psicologi. Si tratta dell’accesso e della frequenza di scuole di specializzazione della facoltà di Medicina (12 borse) e della facoltà di Farmacia (3 borse per la specializzazione in Farmacia ospedaliera). L’ultima delibera su cui la commissione ha dato parere positivo riguarda il finanziamento di 56 contratti di formazione per i medici specializzandi che valgono 25 mila euro all’anno (importo complessivo del finanziamento 4 milioni e 200mila euro nel triennio). Contributi che garantiranno il completamento degli studi a tanti giovani i quali avranno numeri in più per avviare con buone possibilità la loro carriera professionale. (g.g.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Ed_Cagliari
DUE APPUNTAMENTI
Un corso di formazione sulla chirurgia mini-invasiva
 
SASSARI Ha preso il via nei giorni scorsi con le prime prime due giornate il “Corso teorico pratico di alta specializzazione in chirurgia-mini invasiva avanzata”. Si tratta del primo corso dedicato alla chirurgia laparoscopica istituito nel dipartimento di Scienze chirurgiche, microchirurgiche e mediche (Patologia chirurgica) diretto da Mario Trignano. Un corso fortemente voluto da Università e Azienda Ospedaliero-Universitaria, che nasce per soddisfare un'esigenza di formazione su un tipo di chirurgia che viene effettuata introducendo nelle incisioni una piccola telecamera, in modo che l'equipe chirurgica possa visualizzare su un monitor l'interno dell'addome. Oltre al miglior risultato estetico, la video chirurgia comporta un'innegabile riduzione del dolore post-operatorio, una precoce ripresa dell'attività fisica e una più breve degenza ospedaliera. Sede del corso è appunto l'unità operativa di Patologia chirurgica, dove da più di 20 anni viene portata avanti una consistente attività laparoscopica. Le altre due giornate si terranno il 6 e 7 giugno.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 35 - Ed_Cagliari
DOMANI
Un convegno sulla psoriasi nel teatro “Vittorio Manchia”
 
SASSARI Si terrà domani alle 10 nel teatro “Vittorio Manchia” della parrocchia di Santa Maria di Pisa in via Cilea il convegno “Uno sguardo al futuro” sulla psoriasi. L’iniziativa è a cura dell’associazione Adipso (la cui sede cittadina sarà inaugurata proprio in coincidenza dell’incontro), con la collaborazione della Clinica dermatologica dell’univesità di Sassari. Fra gli interventi è previsto quello del direttore della clinica Francesca Cottoni e di Mara Maccarone, presidente dell’Adipso. Parleranno la dermatologa Maria Antonietta Montesu e il reumatologo Giuseppe Nuvoli. L’incontro terminerà con le domande dei pazienti ai medici.

Questionnaire and social

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