Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 May 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 39 - Edizione CA)
Dolianova
Una ricerca sul formaggio e la sana alimentazione
 
Formaggio e sana alimentazione in primo piano a Dolianova nel convegno “Ricerca, dal Laboratorio alla Buona Tavola” ospitato nell'industria casearia Argiolas Formaggi. Si è discusso degli studi sul pecorino “CLA” (acido linoleico coniugato), che può contribuire ad abbassare la colesterolemia. I risultati delle ricerche sono stati pubblicati dal “British Journal of Nutrition” di Cambridge. Sebastiano Banni, del Dipartimento Scienze biomediche dell'Università di Cagliari, ha parlato in particolare delle “Proprietà nutrizionali del pecorino. Ruolo della frazione lipidica ed effetti sul metabolismo”. Si sono toccati anche gli argomenti alimentazione, fortemente condizionata dall'ambiente, e crisi economica nell'intervento di Paolo Contu, presidente della facoltà di medicina, dell'Università Cagliari, dal titolo “Promozione della salute e alimentazione: strategie intersettoriali”. Infine Stefano Pintus del Centro malattie dismetaboliche e arteriosclerosi del Brotzu, altro specialista che ha condotto la ricerca, ha incentrato l'intervento sul “Latte, quale futuro?”
Sibilla Loi
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 36 - Edizione NU)
Ozieri
La novità: il pecorino abbassa il colesterolo
 
Il pecorino sardo abbassa il colesterolo. Una scoperta straordinaria che con un'adeguata promozione potrebbe rivoluzionare il consumo dei prodotti caseari. La notizia è emersa sabato durante il convegno di “Arrivano i gialli”, manifestazione organizzata dalle associazioni Anfosc, Slow food e Formaggi sotto il cielo di Logudoro, con il fine di promuovere i valori dei beni gastronomici e adeguarli alle nuove esigenze di mercato. Fioresardo e paneddas, ma anche confetture marmellate, sono state offerte ai presenti per cogliere i sapori della tipicità. A introdurre i lavori è stato Giovanni Antonio Sanna, consigliere di amministrazione Promocamera, che ha dato il via agli interventi di Benedetto Meloni, Giuliano Murgia, Alessandra Guidoni e Anna Nudda. «Alcuni acidi grassi noti come Cla - ha spiegato la Nudda, ricercatrice all'Università di Sassari - hanno la capacità di ridurre il colesterolo cattivo». ( s. t. )
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Gallura (Pagina 35 - Edizione NU)
Sulla rotta delle balenottere: salpa il turismo ambientale
ARZACHENA. L'iniziativa di un'imprenditrice si sposa con la ricerca
 
Balenottere, delfini e tartarughe marine diventeranno protagoniste di una nuova attività di turismo sostenibile con base a Cannigione. Un'iniziativa che sposa la ricerca scientifica e che l'imprenditrice arzachenese Sandra Turis ha attivato in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Natura e del territorio dell'Università di Sassari. Le indagini, finanziate tra gli altri dall'Ente Parco di La Maddalena, hanno confermato la presenza di un habitat preferenziale per balenottere e delfini nell'area tra Capo Ferro e le Bocche di Bonifacio.
IL PROGETTO «Il turismo nel futuro viaggerà sulla sostenibilità e la valorizzazione delle risorse marine - dice la dottoressa Turis - divulgheremo i risultati degli studi attraverso una nuova iniziativa di whale watching (osservazione dei cetacei) sostenuta dall'assessorato all'Ambiente del comune di Arzachena, che ha recentemente aderito alla carta di Partenariato del Santuario Pelagos». Per raggiungere le aree di avvistamento si impiega circa un'ora. «Per questo ho pensato ad un trasferimento più comodo rispetto a quello classico su gommone. Trasporteremo i clienti su imbarcazioni grandi e confortevoli, quindi più adatte ai bambini e alle famiglie. Lungo il tragitto li intratterremo con immagini e informazioni sui cetacei. Sarà una vera lezione di biologia marina in mezzo al mare - spiega Turis - vorrei coinvolgere soprattutto le scolaresche, anche del resto della penisola, e incentivare un turismo ancora poco conosciuto qui, che animi Cannigione tutto l'anno».
GLI STUDI Il lavoro portato avanti dal gruppo di studi è stato presentato pochi giorni fa al 44° congresso della Società Italiana di Biologia marina di Roma e lo scorso aprile al 27° congresso dell'European Cetacean Society tenutosi in Portogallo. « Dal 2009 conduco le ricerche con altri biologi e naturalisti diretti da Renata Manconi. Ma c'è ancora molto da fare per tutelare queste specie e sviluppare una diversa cultura del mare - spiega Luca Bittau del Dipnet - la nascita di nuove realtà incentrate sul whale watching e la sensibilità crescente degli Enti pubblici sono un fattore positivo per la conservazione di questi meravigliosi animali e lo sviluppo dell'economia turistica in Gallura».
Isabella Chiodino
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Gallura (Pagina 35 - Edizione NU)
Nel laboratorio di Garibaldi
Dallo studio delle specie dell'arcipelago a saponi e profumi
LA MADDALENA. Presentato dal Parco in collaborazione con l'Università di Sassari
 
Si chiama “Garibaldi Lab” ed è un laboratorio di olii essenziali, promosso dal Parco in collaborazione con l'Università di Sassari, che è stato presentato nell'ambito della Settimana del Parco. Il nome è un tributo alla curiosità scientifica di Garibaldi che a Caprera si comportò da agricoltore studiando le specie e le tecniche più all'avanguardia del suo tempo. «Il progetto collega diversi filoni che il parco sta cercando di unire in un programma comune di valorizzazione delle specificità del territorio», spiega una nota dell'Ente: «Si basa sull'approfondimento scientifico delle peculiarità delle varie specificità botaniche, con particolare riferimento ad alcuni endemismi presenti nell'Arcipelago e, inoltre, sulla loro valorizzazione anche in chiave economica e sociale». Sono diverse le specie sotto osservazione ad iniziare dalla Artemisia densi flora (con un areale ristretto solo ad alcune isole dell'Arcipelago). Su queste specie sono state condotte attività di analisi sugli estratti ai fini della valutazione delle potenzialità fitocosmetiche e farmaco terapeutiche. «Il laboratorio ha una finalità concreta», spiega il presidente Bonanno: quello di creare anche occasioni occupazionali attraverso la costruzione di una filiera che, partendo dalla materia prima rappresentata dalle specificità botaniche dell'Arcipelago arrivi al prodotto finito: saponi, profumi, prodotti fito - terapici».
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Ed_Cagliari
La polemica
Cagliari tra bar e bastioni L’urbanista è un barista
Storia di una pedana e un gazebo che alterano i connotati di un sito storico
Ma contro la filosofia del long drink tace anche la Soprintendenza
di GIORGIO TODDE
 
Baristi e urbanisti a Cagliari diventano sinonimi. La spensierata filosofia della birretta decide la forma e la vita della nostra città. Un piccolo ma metaforico episodio racconta un intero mondo uscito dai cardini ma con l'aperitivo in mano. Accade che un bar, affidatario da vent'anni di uno degli spazi più belli della città, sulla terrazza del bastione di Santa Croce, conduca una florida attività pagando poco più di 1300 euro l'anno per l'uso del suolo. E che, con un'altra manciata di euro, il filantropico padrone del locale abbia commissionato un progetto a studenti e neolaureati di architettura per migliorare non il bastione medievale ma il bar, considerato un gioiello così raro da annullare il valore delle mura medievali. Che prestigiosa collaborazione questa tra un bar e la facoltà di architettura, che promettenti architetti, che elevato concorso di idee e che idea abbagliante quella di considerare il bar la "perla" del bastione di Santa Croce. Dell'illustre commissione fa parte il proprietario insieme a austeri cattedratici di architettura, tutti favorevoli a un'orrenda pedana nella quale, vicini al cielo e agli dei, si beve seduti guardando il golfo attraverso una lastra di vetro. Il risultato è un orrore che sfregia uno dei siti più importanti della città. Quel luogo è stravolto, quel cataplasma non verrà rimosso, offuscherà a lungo il panorama della torre dell'elefante. E la città sarà più povera. Perfino la Sovrintendenza, conquistata dalla dottrina del long drink, ritiene la pedana, il gazebo e la vetrata in armonia con il luogo. Il sito è imbruttito, irriconoscibile, sfigurato, ma assicurano che è protetto. E questa sarebbe la tutela? Questo noi facciamo a un luogo bello e amato? Per il capriccio e il vantaggio di un singolo lo storpiamo sino a cancellarne ogni identità. E' lecito? No, siamo certi che non lo sia anche se timbri e bolli sono in ordine, proprio come succede spesso quando si distruggono paesaggi. Se i teorici del cappuccino e brioche si fermassero a riflettere, comprenderebbero quanto sia iniquo consegnare un sito prezioso a chi lo altera profondamente per proprio vantaggio, capirebbero che un quartiere non si ripopola con qualcuno che ci va la notte, beve, usa il rione come un vespasiano e se ne va barcollando. Quest'urbanistica della vodka è nociva come la gramigna. Rafforza l'idea malata che i luoghi pubblici non siano di tutti ma appartengano a un singolo per un'originale usucapione e che i quartieri si debbano conformare a chi li frequenta come un paese dei balocchi. Consolida il principio insano che la fortuna di una città passi attraverso un uso etilico e fracassone dei luoghi più belli. Certo è piacevole nutrirsi in un buon ristorante o sedere al tavolino di un bel locale, tanto più se è seducente il fondale, ma gli ideologi del Martini confondono il tessuto sociale di un quartiere con gli avventori dei bar. E distruggono il fondale. Il connettivo di una comunità è prima di tutto rappresentato da chi abita i luoghi, da chi ci va per studiare o lavorare. E quando nel cuore di una città chiudono scuole, uffici, ospedali e botteghe, quando ogni azione è sostenuta dall'idea del divertimentificio come motore dell'esistenza, impipandosi della mancanza di servizi elementari, quando la mistica del limoncello vince su ciò che rende davvero viva e in salute una collettività, allora la città diventa una squallida e vuota scenografia di cartapesta.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Ed_Cagliari
SANITÀ»CANTIERI&TRASLOCHI
Ospedali, nuova mappa della salute
Il San Giovanni entro fine anno sarà solo un grande poliambulatorio, il Binaghi destinato alle riabilitazioni
emilio Simeone Stiamo lavorando sulle convenienze per decidere come distribuire i posti letto
 
CAGLIARI Come cambia la geografia ospedaliera cagliaritana. Il San Giovanni di Dio entro la fine dell’anno e l’inizio del 2014 diventerà un poliambulatorio di varie specialità, con l’odontroiatria che, da via Binaghi dove l’azienda mista ospedale-università paga l’affitto dei locali, si trasferisce nella clinica Otorino, a sua volta in trasloco verso il policlinico universitario. Il San Giovanni di Dio ospiterà anche uffici amministrativi e si aprirà al pubblico nella sua parte storica con una sorta di museo e i sotterranei in cui durante la guerra venne replicato l’ospedale esposto ai bombardamenti, un pezzo di storia cittadina che i visitatori per ora possono apprezzare solo in occasione di Monumenti Aperti. Al policlinico nelle prossime due settimane si trasferirà la terapia intensiva neonatale, a seguire la clinica Ginecologia e Ostetricia. Soltanto a fine anno ci sarà il trasloco del pronto soccorso e quindi di Cardiologia e del resto della Rianimazione. Come è noto, con il pronto soccorso il policlinico farà il balzo in avanti verso l’assistenza completa nell’area vasta, il completamento della cittdella sanitaria arriverà con la costruzione del blocco R, appaltato nelle settimane scorse. Qui confluiranno Ortopedia ora al Marino, Urologia ora al Santissima Trinità. Restano fuori dal policlinico di Monserrato gli insegnamenti universitari della pediatria e della neuropsichiatria infantile che, per decisione della Regione condivisa dal mondo medico, contribuiranno alla nascita dell’ospedale dei bambini, gestito attraverso un dipartimento interaziendale che metterà assieme universitari e ospedali al Microcitemico. Quest’ultimo trasferimento, la clinica pediatrica e la neuropsichiatria della clinica Macciotta, assieme alla chirurgia pediatrica del Santissima Trinità, suscitano qualche perplessità perché i locali non sono immensi e bisogna mettere a punto un’organizzazione puntuale, pena disagi per medici, infermieri e soprattutto pazienti. Il Binaghi e il Santissima Trinità si stanno trasformando: il primo diventa un punto di riferimento per il territorio con reparti di riabilitazione di diverse specialità e il centro per la sclerosi multipla, il secondo rinforzerà la sua missione ospedaliera con un grosso centro di chirurgia che deve essere costruito e il trasferimento di reparti di degenza come la pneumologia del Binaghi, dove resta la riabilitazione pneumologica. Sui posti letto la Asl 8 ha ancora in corso le valutazioni: «Stiamo lavorando sulle appropriatezze – ha detto il direttore generale dell’Asl 8, Emilio Simeone – in modo da calibrare i posti letto».
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 26 - Sassari
Università, elezioni studenti: vince Puddu
 
SASSARI E' ancora il Forum Studentesco il vincitore delle elezioni universitarie nell'Ateneo Turritano con 1.635 voti su un totale di 2.393. La competizione per l'elezione del rappresentante degli studenti nel Cda dell'Ersu di Sassari vede trionfare con 1.186 preferenze il candidato olianese Antonio Puddu, seguito con 449 preferenze dal candidato Andrea Biglio sempre per il Forum Studentesco. Per la lista n. 2 "Universuss" (riconducibile a Comunione e Liberazione), il candidato Alessio Dedola ha ottenuto 591 preferenze e la candidata Delia Saba 154, per un totale di 745. La vittoria netta del giovane Puddu, con picchi percentuali dell'80% nei dipartimenti di Veterinaria, Scienze Politiche, Agraria ed Economia. Dice Antonio Puddu: «L'impegno immediato cui farò fronte è la sollecitazione all'Ersu affinchè la seconda rata della borsa di studio sia erogata quanto prima. Al tempo stesso occorre incalzare la politica regionale affinchè siano stanziate tutte le risorse necessarie per la copertura degli aventi diritto. Un punto a me caro riguarda l'incremento dei prodotti locali all'interno della mensa; l'ente dovrà trovare il giusto equilibrio tra qualità del servizio e sostegno all'economia locale implementando l'offerta dei prodotti a "km zero", senza che questo incida ulteriormente sulle tasche degli studenti. Un'altra questione importante da affrontare nell'immediato riguarda la vicenda "Campus Universitario" per il quale sarà necessario rivalutare alcuni aspetti critici e poco chiari».
 

Questionnaire and social

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