Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 May 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Curiosità
Il fascino della scoperta dei rifugi antiaerei
 
Sono 92 mila i visitatori che sino ieri alle 19 (il dato registrato un’ora prima della chiusura è l’unico disponibile) hanno affollato i siti in occasione di Monumenti aperti: 70 mila hanno firmato il registro nei 57 luoghi legati ai bombardamenti, 22 mila sono stati registrati negli altri siti. Un dato che ricalca quello dell’anno scorso, quando però furono visitabili 30 monumenti in più. Significa, probabilmente, che aver legato questa edizione al settentesimo anniversaio dei bombardamenti ha incuriosito i cagliaritani.
Il sito più visitato si conferma Tuvixeddu con circa 4000 persone. Grande curiosità hanno suscitato i sotterranei dell’ospedale San Giovanni di Dio (3610). Bene l’afflusso al museo archeologico nazionale, che ha registrato 3792 firme. Molti i visitatori anche all’Anfiteatro romano (2500) e alla Legione dei Carabinieri (2200). Tra i luoghi non legati ai bombardamenti, la maggiore affluenza si è avuta nei siti aperti dall’Università (7500 visite) e nelle due Torri pisane (6200).
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
L’EVENTO. Anche numerosi croceristi tra i visitatori
In centomila in fila: assalto a Tuvixeddu e all’ospedale civile
 
Carlo Felice rimase incantato. Non badò a spese, pagò 14 mila e 800 lire pur di regalare quegli strani oggetti alla città. Il viceré di Sardegna ebbe l’intuizione all’alba dell’Ottocento e oggi, due secoli dopo, le cere anatomiche di Clemente Susini tolgono il fiato a cagliaritani e turisti. Nel piano rialzato della Cittadella dei Musei c’è pure la sedia di legno di Francesco Antonio Boi, primo docente della cattedra di Anatomia dell’ateneo. Trecento metri più a valle, all’ingresso dell’Ospedale civile, c’è la fila già di prima mattina. Nel rifugio antiaereo scavato sotto Stampace si accede solo con l’elmetto di sicurezza. È lungo duecento metri, dentro ci sono persino le targhe di pietra del periodo fascista.
IN CENTOMILA La Cagliari che non si vede mai ha un fascino particolare e neanche il maestrale sferzante ferma la corsa alla città antica. Il trenino turistico è pieno, e anche sul city bus, il pulmino scoperto, non c’è posto. È un weekend di successi: 19 mila sabato, raddoppiati nella sola mattina di ieri. La diciassettesima edizione di Monumenti Aperti supera anche il successo dell’anno scorso e sfiora quota centomila.
IL PODIO Calvino lo definì il colle invisibile, Tuvixeddu, con i suoi "piccoli fori" e 4 mila ingressi, è il sito più visitato. Medaglia d’argento ai sotterranei del Civile, al terzo posto c’è il Museo archeologico nazionale. Anche la chiesa di San Michele, primo edificio barocco dell’Isola, attira i visitatori. Nel libro da consegnare ai ricordi centinaia di firme, con quelle tedesche, inglesi, spagnole. «È meraviglioso», commenta Gigliola Pisano all’uscita dall’Orto botanico. Lia Pren e Carolina Cottrel, due amiche inglesi, hanno visitato l’Anfiteatro: «Fantastic», dicono entusiaste.
LA CITTÀ VECCHIA Castello per l’occasione è interamente pedonale, le auto sono bandite, e la scelta sembra piacere a tutti. In via Canelles, nell’ex palazzo Sanjust, oggi sede del Grande Oriente d’Italia, il filmato “Pioggia di bombe” riporta alla mente la Cagliari sanguinante di settant’anni fa. Nel frattempo le due Torri pisane vengono prese d’assalto. Al Bastione ci sono ancora le transenne, ma ai turisti non sembra interessare poi tanto. Il panorama mozzafiato sulla città fa dimenticare tutto. Mentre negli infopoint le guide turistiche vanno a ruba, in tanti approfittano dei due itinerari proposti: in 786 scelgono il “Trentapiedi” tra le stradine strette di Villanova, oltre 300 preferiscono quello nel quartiere alto della città.
CAPPELLACCI CICERONE Il sole caldo stemperato dal forte vento si riflette sui cinque medaglioni di bronzo nella facciata calcarea. Sul cornicione quattro statue, una per ogni valore indispensabile per il soldato: il sacrificio, l’eroismo, la fede e la disciplina. Scolpito nella pietra: pro patria contra omnes pro me contra neminem , lo storico motto dell’Arma. La Legione dei Carabinieri si conferma una new entry di successo. E chi ieri mattina ha scelto di visitare Villa Devoto ha trovato un insolito Cicerone. Alle 11 ad accogliere cagliaritani e turisti c’era il governatore Ugo Cappellacci.
Sara Marci
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
«Lo stadio non c’entra»
«La tomba era in viale Colombo ma fu distrutta»
Intervista all’archeologo Enrico Atzeni, autore di studi nell’area di Is Arenas
 
«La tomba? Non l’ho vista perché quando arrivai in viale Colombo, nel cantiere di un palazzo in costruzione, era già stata distrutta dalle ruspe. Per questo nelle carte la indico con un punto interrogativo».
Enrico Atzeni, professore ordinario di Paletnologia all’Università di Cagliari, già direttore del Dipartimento di Scienze archeologiche e della Scuola di specializzazione in Studi Sardi, parla del sepolcro che potrebbe condizionare il futuro, peraltro già incerto, dello stadio di Is Arenas.
Nelle carte del Piano paesaggistico regionale il sepolcro è collocato in zona Santo Stefano, tra il palasport e lo stadio di Is Arenas. Una circostanza che, se rilevata prima dell’inizio dei lavori di ristrutturazione, avrebbe potuto impedire l’ampliamento dell’impianto. Ma per l’illustre allievo di Giovanni Lilliu, direttore scientifico degli scavi del Nuraghe Diana nel litorale di Quartu, la tomba è in un altro punto. In diversi articoli pubblicati nei suoi volumi “La Preistoria del Golfo di Cagliari” e “Cagliari Preistorica”, ha più volte citato la tomba indicata nelle mappe col nome Perda Bona .
LO STADIO NON C’ENTRA Un luogo che però non ha nulla a che vedere col terreno che ospita lo stadio. «Tutta l’area urbana del Golfo di Cagliari ha restituito tracce della presenza umana fin dal Neolitico, 9-8 mila anni avanti Cristo, racconta il docente. «Nel 1983, incuriosito dai lavori della ditta che stava edificando i primi palazzi nella zona retrostante l’attuale distributore, lungo la strada che collega Quartu al Poetto, chiesi il permesso di fare un sopralluogo. Gli operai e il geometra mi parlarono della presenza di una tomba costituita da lastroni di pietra eretti della quale io non vidi traccia, distrutta dalle ruspe, per questo nelle carte la indico con un punto interrogativo. Mi consegnarono anche dei reperti interessanti».
LA CLASSIFICAZIONE Testimonianze e dati alla mano, il professore riuscì a inquadrare almeno cronologicamente il sito e definì in modo approssimativo la tipologia tombale. I resti del corredo funerario erano riferibili alla Cultura Prenuragica di Bonnanaro, (Bronzo Antico, fine III - inizi II millennio a.C.) e sulla base delle descrizioni ritenne che si trattasse di una tomba megalitica a grandi lastroni ortostatici. Una via di mezzo tra le francesi “Allèe Couverte”, (corridoi di pietra coperti) e le Tombe dei Giganti. Il fatto più curioso è che la zona che eventualmente andrebbe indagata archeologicamente è quella dove ora sorgono i palazzi.
LE ORIGINI DEL MALINTESO Da cosa nasce allora il malinteso che qualche giorno fa ha gettato un’ombra di sospetto sulla presenza di un sito archeologico sotto lo stadio Is Arenas? Atzeni precisa: «Ignoro la citata tomba neolitica di Santo Stefano. Non vorrei che la si possa confondere con quella megalitica distrutta dai bulldozer a Sa Perda Bona, lontana dallo stadio». Il professore che nel suo passato può anche vantare una breve carriera calcistica nelle giovanili del Cagliari, quando i rossoblù calcavano il polveroso campetto di via Pola, rivolge il suo augurio: «Auspico per la società ancora tanti successi e spero che torni presto a giocare in Sardegna per il bene dei tifosi».
Valentina Caruso
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Marina
Bombe del 1943: testimonianze a Sant’Eulalia
 
Nell’ambito dell’iniziativa “1943 Bombardamenti su Cagliari. Nella memoria degli afflitti, la presenza della Chiesa. Testimonianze” oggi alle 16,30 nella chiesa di Sant’Eulalia si svolgerà una tavola rotonda, con testimonianze dirette di chi ha vissuto quel periodo. Coordinerà i lavori Pasquale Mistretta (Rettore emerito dell’Università). Dopo i saluti dell’arcivescovo Arrigo Miglio e di don Marco Lai, direttore della Caritas di Cagliari e parroco di Sant’Eulalia, interverranno monsignor Piergiuliano Tiddia, monsignor Luigi De Magistris, Suor Cecilia Amat, Franco Olivieri, Franco Murtas, Antonio Fadda,Giampaolo Lallai e Carlo Boi. A conclusione della tavola rotonda, alle 19, sarà celebrata la Santa Messa di suffragio per le vittime dei bombardamenti.
Sabato nella chiesa di Sant’Eulalia è stata inaugurata la mostra fotografica curata dall’artista Maria Bonaria Sanna a cui era seguito il concerto “Missa Pro Defunctis” per Coro e Orchestra, con il coro del Collegium Karalitanum e l’orchestra da camera Incontri musicali (direttore Giacomo Medas).
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Ed_Cagliari
MONUMENTI APERTI
Quasi 100mila visitatori a siti e bellezze della città
 
CAGLIARI Un successo che continua. Lunghe le file anche ieri per accedere ai siti della diciassettesima edizione di Monumenti aperti. A un’ora della chiusura quasi 95 mila le visite registrate nei due giorni di visite. Numeri eccezionali. Il sito di Tuvixeddu ha registrato 4000 visite, quello dei Sotterranei dell’ospedale San Giovanni di Dio ha avuto 3100 visite. E ancora la galleria Rifugio Don Bosco con 3000 visita. Senza sosta l’afflusso al museo archeologico Nazionale dove sono state 3780 le firme registrate. Numerosi anche i visitatori alla Legione dei Carabinieri: 2200 firme. Successo per i due itinerari: 786 nel Trentapiedi all’interno del quartiere Villanova e 353 nel Percorso Castello. Al laboratorio per i più piccoli “Segni di Bombe, Sogno di Città. Cagliari 1943-2013” in programma al centro comunale d’arte e cultura al Ghetto hanno preso parte circa duecento bambini. Numerosi i visitatori alle due Torri pisane, visitabili, anche se non rientravano tra i monumenti aperti: 1400 in quella di San Pancrazio e 1242 alla Torre dell’ Elefante. Boom per i siti messi a disposizione dall’Università: oltre 7500 visite, dalle cere anatomiche del Susini alle collezioni ai saloni delle facoltà universitarie. Tra i visitatori anche i 3000 turisti sbarcati dall’Aida blu, della compagnia Aida Cruises. Tutti i crocieristi si sono riversati in centro per godersi lo spettacolo dell’Anfiteatro Romano i rifugi sotterranei, all’Ospedale civile. Per tutti quasi una sorpresa: i negozi in centro erano aperti. Non sarà il caso di ripetere l’esperienza anche in futuro?
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 13 - Ed_Cagliari
AUMENTI CONGELATI
Statali, fra 2010 e 2012 persi 3mila euro
 
ROMA Con lo stop agli aumenti salariali per i dipendenti pubblici decisi nel 2010 i travet hanno perso in tre anni nel complesso circa 3.000 euro lordi mentre altri 600 circa li perderanno nel 2013. Il calcolo è della Cgil che torna a chiedere la proroga dei contratti per i lavoratori precari perché la pubblica amministrazione rischia di non poter garantire i servizi essenziali visto il contemporaneo blocco del turn over. Tra il 2007 e il 2011 si sono persi 150.000 posti di lavoro ma è probabile che entro il 2014, anche grazie alla spending review - spiega il responsabile dei settori pubblici Cgil, Michele Gentile - gli statali in meno siano 400.000. A regime le retribuzioni, secondo Gentile, perderanno a fine 2013 in termini reali (a causa del mancato adeguamento rispetto all’inflazione in questi anni) circa 200 euro mensili. Tra il 2010 e il 2012 le retribuzioni dei travet non hanno recuperato l’8,1% di aumento dei prezzi che si è registrato nel periodo (insieme allo scarto tra inflazione programmata e reale che c’è stato nel biennio precedente). La stima per il costo del lavoro tra il 2011 e il 2014 è di un calo di sette miliardi con il passaggio da 169 a 162 miliardi. Ma i dipendenti pubblici non hanno affrontato solo un sacrificio in termine di buste paga reali più leggere. Nel periodo i travet hanno fatto i conti anche con il blocco del turn over (fino a fine 2014 si può assumere solo nel limite del 20% dei lavoratori usciti) e quindi con il calo del personale. Tra il 2007 e il 2011, secondo i dati del Conto annuale della Ragioneria generale dello Stato i dipendenti pubblici sono diminuiti di 150.000 unità (da 3,43 milioni a 3,28 milioni) con un -4,3% ma la diminuzione dovrebbe essere ancora più consistente negli anni successivi con una stima della Cgil di 400.000 lavoratori pubblici in meno tra il 2007 e il 2014.

 
7 – SardegnaQuotidiano
CagliariCronaca – pagina 11
L’idea
Due studenti cagliaritani ridisegnano un pezzo di Roma
 
Tre giorni per ideare un progetto di valorizzazione di una zona di Roma, a cavallo tra Testaccio e Trastevere, tra il ponte Sublicio e Porta Portese. Con un particolare: nessuno tra gli autori è nato a Roma, né vi è mai stato. Potenza di Google Earth e dei suoi satelliti. Il tutto per un torneo di architettura. Protagonisti due studenti dell’Università di Cagliari nati a Fluminimaggiore, Samuele Pusceddu, 25 anni, e Andrea Farci, 22, entrambi iscritti in Ingegneria. I due colleghi hanno deciso di partecipare al torneo organizzato dallo studio romano Officina 06, specializzato in architettura e design. «Abbiamo investito 50 euro in quest’avventu - ra», spiega Pusceddu. Il regolamento è semplice. La commissione decide il tema del progetto, sviluppato poi dai partecipanti, cui viene assegnata una zona di Roma. In un weekend (72 ore in totale), il progetto dev’essere pronto. Nello specifico, quello dei due studenti prevede l’installazione di espositori a forma di prisma rettangolare, fatti di legno e acciaio, con un’opera artistica esposta su ogni lato come una finestra sul passato. «Si formerà così una passeggiata museale, un qualcosa di diverso e curioso», si legge nella presentazione. «Abbiamo cercato una sfida di questo genere per poter entrare nel mondo dell’architettura», commenta Pusceddu. Finito il progetto, parte la seconda fase: pubblicizzare il proprio lavoro sui social network. In palio, oltre a vincite in denaro - mille euro al primo classificato, 250 al secondo e così via, decisi dalla commissione giudicante - «un premio di popolarità, che spetta a chi riceve il maggior numero di apprezzamenti (un click sul “Mi piace ”, n.d.r.) su Facebook, rivela Pusceddu. Ai vincitori anche l’iscrizione gratuita al torneo 2014 e l’inserimento del progetto in una pubblicazione riservata a diverse amministrazioni.
F. A.
 
8 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 11
UNIVERSITÀ LE ISCRIZIONI IN MEDICINA
LE DOMANDE SCADONO IL SETTE GIUGNO
 
Sono aperte le iscrizioni ai test per l’ammissione ai corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina, Odontoiatria, e Architettura. L’iscrizione al test prevede due fasi distinte: presentazione della domanda online, tramite il portale Universitaly (scadenza: ore 15 del 7 giugno) perfezionamento dell’iscrizione e pagamento del contributo di iscrizione (scadenza: 14 giugno). Info su www.unica.it.

Questionnaire and social

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