Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
08 May 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
«Nostra figlia è in buona fede»
La ragazza non avrebbe sostenuto nemmeno un esame
UNIVERSITÀ. Falsa laureanda, lo sfogo dei genitori: solo un equivoco, chiariremo tutto
 
Dicono che gli esami sul libretto ci sono, pure con «una media elevata». «Ventinove» in tutto. E presto loro figlia sarà laureata, nonostante il «fuori programma» di martedì scorso. I genitori della «falsa laureanda» scoperta dal professore di diritto penale nella facoltà di Giurisprudenza non ci stanno, spiegano che «è tutto un equivoco» e che se c’è stato un errore, la colpa è di un modulo sbagliato: «La domanda di laurea è stata fatta su un modello diverso da quello richiesto», fanno sapere i familiari della studentessa ogliastrina. Che però non spiegano come mai la ragazza, nonostante il corso di studi ormai alla fine, la media elevata e la carriera universitaria veloce, si sia presentata in aula magna con una tesi di laurea mai concordata con il relatore indicato sulla copertina. È stato così che Giovanni Cocco, ordinario di diritto penale, ha scoperto il tentativo della ragazza di concludere - senza però averne ancora titolo - la carriera universitaria.
LO SFOGO «Sono state dette e scritte molte cose non vere su nostra figlia», dicono. Ma, su consiglio del legale di famiglia, preferiscono non aggiungere altro. Rimangono però alcuni dubbi: come mai, pur essendo un studentessa modello ha scelto e scritto una tesi senza discuterne prima con il professore? La regola, in tutte le facoltà, vuole che gli studenti concordino l’argomento su cui preparare l’esame finale con i docenti. E che prima di arrivare alla stampa il lavoro venga visto e rivisto più di una volta.
ESAMI NON DATI La realtà però sarebbe molto diversa. Perché la ragazza non avrebbe dato nessun esame nella facoltà di Giurisprudenza. Un dettaglio non confermato dalla segreteria studenti, che fa sapere come sia impossibile fornire informazioni sulla carriera universitaria degli iscritti ai corsi dell’ateneo. Paradossalmente anche gli stessi genitori potrebbero conoscere il numero di esami sostenuti e i voti solo alla presenza dei figli.
LA VICENDA Martedì 30 aprile la ragazza si è presentata con la tesi sotto braccio e tutti i parenti nell’aula magna di via Nicolodi. Ad accorgersi che c’era qualcosa di strano è stato il fotografo: dopo aver ricevuto i soldi per il servizio dai parenti della studentessa, ha cercato il suo nome nell’elenco dei laureandi. E ha segnalato il “problema” ai segretari. Facendo venir giù il castello di carta costruito dalla ragazza. Il professor Cocco (che quel giorno non faceva parte nemmeno della commissione d’esame) ha così scoperto tutto e ha poi raccontato l’accaduto sulla propria pagina personale del sito internet della facoltà. «Evidentemente la sedicente laureanda voleva utilizzare la mia assenza dalla commissione di laurea, essendo io stato impegnato la mattina, per accamparla come causa della impossibilità a laurearsi», ha scritto in un avviso pubblico, cancellato ieri dal portale.
Michele Ruffi
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 34 - Edizione CA)
Andrea Camilleri all’università: incontri e Laurea honoris causa
Domani presentazione del suo nuovo libro, venerdì la cerimonia
 
Andrea Camilleri a Cagliari domani e venerdì per un doppio appuntamento che culminerà con l’attribuzione della Laurea honoris causa. Domani alle 18 lo scrittore siciliano incontrerà gli studenti e i lettori nell’aula magna della facoltà di Studi umanistici, in via Is Mirrionis 1. Nell’occasione, con la collaborazione della libreria Fahrenheit 451, verrà presentato il suo ultimo romanzo, “La rivoluzione della luna”: introdurrà Giuseppe Marci, coordinerà Stefano Salis mentre l’attrice Rita Atzeri leggerà alcuni brani del libro. Saranno presenti gli studenti che hanno seguito i lavori del seminario sull’opera dello scrittore e i docenti Duilio Caocci, Mariantonia Cerrato, Antioco Floris, Simona Gallo, María Dolores García Sánchez, Paolo Maninchedda, Giuseppe Marci, Mauro Pala, Marco Pignotti, Maria Elena Ruggerini e Veronka Szoke. Alle 17, prima della presentazione, nella stessa aula si terrà la premiazione degli studenti che hanno frequentato il seminario e hanno scritto la relazione/recensione conclusiva. Le relazioni sono state sottoposte al vaglio di una giuria internazionale composta da studiosi sardi che insegnano nelle università di tre diversi continenti, dal giornalista Stefano Salis e da Filippo Lupo, presidente del Camilleri fan Club. La Giuria ha avuto il compito di selezionare le tre migliori relazioni.
Domani alle 11, nell’aula magna del Rettorato, il conferimento della Laurea honoris causa in Lingue e Letterature moderne europee e americane. La cerimonia inizierà con un’introduzione del rettore Giovanni Melis, proseguirà con una “laudatio” di Giuseppe Marci e alle 11,30 con la lectio magistralis di Camilleri “Riflessioni su un capitolo di Svevo”. Sono previste altre letture di Rita Atzeri.
Camilleri ha un legame solido con l’Università di Cagliari. Da ricordare in particolare un’iniziativa organizzata da Marci nel 1996: lo scrittore tenne una memorabile lezione, soffermandosi sulla lingua usata nei suoi romanzi, un impasto in cui, con l’italiano, si amalgamano il siciliano e un idioletto familiare che lo scrittore piega alle sue sperimentazioni.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Carbonia (Pagina 19 - Edizione PC)
Carbonia si proietta in Europa
In autunno due convegni di livello internazionale
Appuntamento con i massimi esperti di fenici, poi si parla di diritto minerario
 
Il gotha dell’archeologia a monte Sirai, i massimi esponenti della storia europea delle miniere nel compendio di Serbariu. Tutto in una stagione: l’autunno. C’è la crisi, ma non se si parla di cultura: in ottobre infatti Carbonia si troverà proiettata nel circuito che conta grazie a due avvenimenti internazionali che porteranno in città circa quattrocento persone. Il primo appuntamento è il Convegno mondiale sugli studi fenicio punici organizzato (col beneplacito del Ministero della Cultura) da Comune, Università di Sassari, Provincia, Comune di Sant’Antioco e da un comitato presieduto dall’archeologo Piero Bartoloni, da decenni a capo delle ricerche a monte Sirai. Il convegno si terrà dal 20 al 26 ottobre e vedrà la partecipazione degli archeologici più noti a livello mondiale. Ma sempre in città, in autunno, sono attesi anche gli esperti europei sul Diritto minerario grazie alla Rete delle miniere di carbone che include anche la Grande miniera di Serbariu.
Andrea Scano
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Spettacoli e Società (Pagina 39 - Edizione CA)
Stabile della Sardegna
Storie di Peer, l’avventura dell’esistenza
 
A Peer piacciono le storie, che male c’è? Ne racconta molte e diverse e in continuazione. Sono sue, non sue, che importanza ha? Sono lì, a disposizione di chiunque abbia la saggezza di usarle per comprendere meglio la vita, per illuminare pezzetti del proprio sé, per immaginare possibili direzioni in cui dispiegare la nostra esistenza. “Peer, tu menti!”, lo apostrofa la madre Aase, una splendida Lia Careddu, nella prima battuta della messa in scena dell’opera “Peer Gynt”di Ibsen, “Peer: storie di un ladro di storie”, del Teatro Stabile della Sardegna, per il Festival di filosofia al Massimo di Cagliari.
Le storie richiamano la finzione, ma anche l’immaginazione, ricca e fervida, che rende ogni esistenza un po’ più degna di essere vissuta, ben rappresentata nella scenografia fantasmagorica ideata dagli studenti della sezione Architettura della facoltà di Ingegneria di Cagliari. Al centro di un dialogo filosofico letterario sull’identità e le sue molteplici declinazioni, il “Peer Gynt” di Ibsen nella messa in scena di Guido De Monticelli si concentra sulla giovinezza norvegese del contastorie, interpretato da Simone Toni. Un assaggio di un’opera complessa, che, nello stesso tempo, è un “poema d’idee”, una parodia della modernità, una drammaturgia degli “stadi sul cammino della vita”, un elogio della follia e una psicanalisi della ragione.
Pluristratificato come il percorso della conquista dell’identità che racconta, e come appare anche nella rappresentazione cagliaritana che accoglie più apporti. Se gli architetti ne hanno immaginato l’itinerario visivo, gli allievi del Conservatorio di Cagliari ne hanno sognato la musica e i suoni, gli studenti della facoltà di Filosofia lo hanno meditato in seminari filosofici e teatrali. Il risultato è uno spettacolo suggestivo in cui l’avventura di esser sé è un accadere di eventi tra il possibile e l’impossibile, esattamente come ogni vita umana.
Franca Rita Porcu
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Ed_Cagliari
L’analisi
Una zona franca per l’isola? Meglio il taglio dell’Irap
Secondo Cappellacci quando si tagliano le tasse il Pil cresce, ma non è sempre così
Più convincente la proposta di Soru
di FRANCESCO PIGLIARU
 
Una riduzione delle tasse può davvero aiutare l’economia? Da mesi Ugo Cappellacci si è lanciato in una battaglia rumorosa e spesso approssimativa su questi temi e la Zona Franca. Ciò che Cappellacci chiede, nella sostanza, è che alla Sardegna sia attribuita una forte "fiscalità di vantaggio", una situazione cioè nella quale consumatori e imprese paghino tasse più basse che nel resto d’Italia. La proposta è coerente con l’idea che i partiti conservatori hanno del funzionamento dell’economia: troppe tasse riducono consumi e investimenti privati e questa riduzione in generale non è compensabile con la spesa che il settore pubblico può finanziare con il gettito fiscale. La sinistra, più sensibile al problema dell’uguaglianza, ha maggiore simpatia per le tasse perché garantiscono l’elargizione di servizi essenziali: salute e istruzione accessibili per tutti, per esempio. Proposte come quelle di Cappellacci sono dunque guardate con sospetto in questi quartieri. Come ha sostenuto Renato Soru, il bilancio regionale si basa in gran parte sulle così dette "compartecipazioni". Per ogni 100 euro pagati dai sardi per l’Iva, per esempio, 90 rimangono in Sardegna e finanziano appunto le spese per la sanità, l’istruzione, gli investimenti infrastrutturali con i quali fornire all’economia lo stimolo di cui ha bisogno. Da questo punto di vista, la zona franca di cui si parla sembra una proposta del tutto sbagliata. Partita chiusa, dunque? Non ancora. Di fronte a queste obiezioni Cappellacci risponde con un’affermazione tutt’altro che vaga. Quando si tagliano le tasse, sostiene, è legittimo aspettarsi che ogni euro risparmiato dai cittadini si trasformi in 5 euro in più di prodotto interno lordo (Pil). Se fosse vero, uscire dalla crisi sarebbe semplice: basterebbe azzerare l’Iva. Se da una parte le casse regionali si svuoterebbero (quasi due miliardi di euro in meno in entrata), dall’altra il Pil sardo farebbe uno spettacolare balzo in avanti. Niente purtroppo è così facile in economia. I libri di testo insegnano che quando lo Stato spende, per ogni euro speso il Pil cresce di 1,4 euro; e che se invece di aumentare la spesa lo Stato sceglie di tassare meno il reddito, l’effetto positivo sul Pil è addirittura minore di quel già piccolo 1,4. Allora è tutto sbagliato ciò che sostiene Cappellacci? No, a patto che si smetta di parlare demagogicamente di improbabili vantaggi fiscali generalizzati. Non tutti i tagli delle tasse hanno lo stesso effetto sull’economia. Per esempio, tagliare le tasse sul reddito delle persone o sui consumi ha un effetto nettamente minore di quello che si può ottenere con tagli che rendano più basso il costo del lavoro e più remunerativi gli investimenti. Il recente dibattito Usa sulla crisi ha raggiunto una conclusione importante su questo punto: quando si tagliano le tasse sui fattori produttivi, ogni dollaro risparmiato dalle imprese ne genera tre di Pil. In casi come questo infatti aumentano non solo i consumi ma anche e soprattutto gli investimenti. Nel dibattito in corso Soru ha proposto di fare subito una "piccola zona franca" basata su un drastico taglio dell’Irap. E’ la strada giusta. Applicando il moltiplicatore stimato dagli americani e calcolando a spanne, un intervento del genere potrebbe far crescere il Pil sardo del 3%: un risultato eccellente. Anche perché, contrariamente a ciò che succederebbe se si adottassero proposte più avventurose e demagogiche, consentirebbe alla Regione di continuare a finanziare i servizi pubblici essenziali per i cittadini. Certo, il taglio dell’Irap dovrebbe essere coperto da adeguati tagli nella spesa regionale. Ma questo più che un problema è un ulteriore vantaggio: forse sarà la volta buona per ridurre i molti sprechi che non possiamo più permetterci.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Ed_Cagliari
Il lodo Tuvixeddu finisce in Procura
Il pm Caria acquisisce l’atto del collegio arbitrale per cui la Regione dovrà pagare 77,8 milioni a Coimpresa
di Mauro Lissia
 
CAGLIARI La spaccatura emersa all’interno del collegio arbitrale nella decisione su Tuvixeddu non ha precedenti: l’ex magistrato Giovanni Olla ha dato una lettura diametralmente opposta degli stessi fatti rispetto al presidente Giovanni Bile e al docente Nicolò Lipari, nominato da Nuova Iniziative Coimpresa. Lettura alternativa che ha condotto a conclusioni altrettanto distanti: il lodo stabilisce che la Regione dovrà pagare un risarcimento di 77,8 milioni, la relazione di minoranza propone tre milioni e 600 mila euro. L’incredibile contrasto maturato tra gli arbitri non è sfuggito alla Procura della Repubblica, che indaga da mesi sul caso Tuvixeddu dopo l’esposto seguito alla pubblicazione della consulenza tecnica della Deloitte spa: in questi giorni è in corso l’acquisizione all’ufficio legale della Regione di tutti gli atti della controversia, ieri mattina è partita dal pm Daniele Caria la richiesta di esibizione del lodo arbitrale. Ma è probabile che il documento sarà consegnato alla polizia giudiziaria soltanto quando risulterà notificato formalmente, quella che circola è una copia destinata alle parti in causa. Ma quale peso potrebbe avere la clamorosa decisione arbitrale sull’inchiesta penale, attualmente contro ignoti e senza ipotesi di reato? Il procuratore capo Mauro Mura aveva chiesto al sostituto Caria di approfondire e di verificare alcuni aspetti della consulenza ed ora, a leggere il testo del lodo, emerge «il senso di sgradevole sorpresa e di profondo sdegno» espresso dal presidente Bile nel corso dell’ultima udienza dell’arbitrato quando, l’11 settembre 2012, la Nuova Sardegna ha diffuso la notizia dell’inchiesta. Bile parla - e fa verbalizzare - di «un’inedita, pesante, insopportabile ombra su più di cinquant’anni spesi al servizio delle istituzioni in alcune delle sedi più importanti dell’ordinamento costituzionale della Repubblica». L’ex presidente emerito della Corte Costituzionale - così è scritto nel lodo - chiede che i legali «prendano le distanze da una vicenda in cui l’autorità giudiziaria accerterà tutti i risvolti, per verificare se in essa ravvisabile un contenuto oggettivamente calunnioso». Ed è esattamente quello che il pm Caria è impegnato a fare in queste ore e forse l’acquisizione del lodo arbitrale - nelle due versioni contrastanti - servirà a dare alla Procura nuovi elementi di valutazione. Nel frattempo la complicatissima controversia proseguirà in tutte le sedi giudiziarie. A parte il ricorso della Regione alla Corte d’Appello civile di Roma, l’avvocato Giuseppe Macciotta - difensore di Renato Soru e Gian Valerio Sanna, che potrebbero essere chiamati a rispondere del danno economico dall’amministrazione regionale - sta valutando in queste ore l’opportunità di ricorrere contro la decisione degli arbitri malgrado i due ex amministratori siano stati estromessi dal lodo. Sulla loro estromissione pende un ricorso che i giudici d’appello di Roma tratteranno nel 2016, l’uscita del lodo però cambia lo scenario: Soru e Sanna potrebbero essere chiamati a risarcire il gruppo Cualbu senza che gli arbitri abbiano garantito loro la possibilità di difendersi nel giudizio. L’opzione B sarebbe l’intervento di Soru e Sanna nel ricorso della Regione: in questo modo il difensore potrebbe portare nel giudizio d’appello le ragioni dei due politici aggirando il problema della legittimazione. Una decisione verrà presa nei prossimi giorni.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Pagina 4 - Ed_Cagliari
tutti i processi
Verso la sentenza sui lavori nel parco
 
Sono ancora numerosi i fronti giudiziari aperti sulla complessa vicenda di Tuvixeddu. Venerdì prossimo i giudici del tribunale penale potrebbero decidere sulla richiesta di condanna avanzata dal pm Daniele Caria per l’ex sovrintendente archeologico Vincenzo Santoni e per gli altri imputati, riferita ai lavori sull’area del parco archeologico pubblico. Il Consiglio di Stato deve poi esprimersi sul ricorso contro la sentenza del Tar che ha confermato l’inedificabilità delle superfici prossime a siti di valore identitario e culturale fino all’adeguamento dei piani urbanistici al Ppr rispetto al via libera garantito per i comuni dove il Puc è approvato. Sui vari passaggi del giudizio arbitrale pendono due ricorsi alla Corte d’Appello di Roma: uno è stato presentato da Renato Soru e Gianvalerio Sanna, estromessi dal giudizio malgrado possano essere chiamati a rispondere del danno al costruttore. L’altro dalla Regione contro il lodo parziale, la decisione del collegio arbitrale di affidare l’esame della questione risarcitoria posta dal costruttore alla Deloitte Services.
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 7 - Ed_Cagliari
Credito, pronta la commissione d’inchiesta
Nominato l’organismo consiliare che dovrà valutare l’operato della Fondazione Banco di Sardegna
 
CAGLIARI In Consiglio regionale si ritorna a parlare del credito. Ieri, la presidente dell’assemblea, Claudia Lombardo, ha nominato i consiglieri che compongono la Commissione speciale. Ne fanno parte: Attilio Dedoni, Mario Diana, Vincenzo Floris, Valerio Meloni, Sisinnio Piras, Pietro Pittalis, Adriano Salis, Matteo Sanna, Giacomo Sanna, Carlo Sechi, Antonio Solinas, Giulio Steri, Edoardo Tocco e Giuseppe Tupponi. L’istituzione della commissione speciale era stata sollecitata a metà marzo dal leader del Psd’Az, Giacomo Sanna, che aveva presentato una mozione in aula, poi approvata dal Consiglio, denunciando la situazione del credito nell’isola e, in particolare, la «pericolosa commistione tra politica e banche anche alla luce delle indiscrezioni sulle nuove nomine ai vertici della Fondazione del Banco di Sardegna». La commissione speciale del Consiglio regionale sull’operato e la gestione delle Fondazioni bancarie e degli istituti di credito operanti in Sardegna si dovrebbe insediare entro questa settimana. La decisione di istituire una commissione speciale era stata presa dopo la denuncia del gruppo sardista sull’anomali del credito in Sardegna. Un’anomalia che si è creata dopo che la Regione ha perso il potere che aveva in materia di credito e soprattutto dopo il passaggio degli istituti sardi nelle mani di gruppi nazionali: Bper pe Banco di Sardegna e Banca di Sassari, gruppo Intesa Sanpaolo per l’ex Cis oggi Banca di credito sardo. Da qui la presentazione da parte dei sardisti di una mozione con la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta sulla Fondazione Banco di Sardegna per fare chiarezza sui bilanci in rosso e soprattutto sulla nomina del presidente della Fondazione, Antonello Cabras. «I numeri del bilancio in perdita del Banco di Sardegna e la polemica per le nomine alla Fondazione, ma più in generale sulle pericolose commistioni tra politica e banche, devono servire a riportare al centro del dibattito politico nell’isola il tema del credito», ha spiegato Giacomo Sanna. In questi anni la Regione, con l’ex assessore Giorgio La Spisa, ha indetto due diverse conferenze regionali sul credito che però non hanno fatto fare passi in avanti. Ora la questione ritorna all’assemblea regionale.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Sassari
In piazza Università arriva Brincus
Presentato l’autobus che accompagnerà gratuitamente gli studenti ai campi Cus
 
SASSARI È stato presentato ieri mattina in piazza Università, di fronte alla sede centrale dell’Ateneo, l’autobus Atp impiegato nel servizio di trasporto gratuito da Sassari ai campi Cus di San Giovanni. Lanciato a novembre dell’anno scorso, il progetto Brincus è finalizzato ad agevolare l’utilizzo degli impianti sportivi universitari da parte degli studenti. Le corse quotidiane sono tre: si parte da via Amendola alle 14.15, alle 16 e alle 18 con arrivi a San Giovanni, rispettivamente alle 14.50, alle 16.40 e alle 18.35. L’itinerario comincia dalla casa dello studente di via Amendola, procede fino alla casa dello studente di via Verona, attraversa la zona di via Vienna, la mensa di via dei Mille e corso Margherita di Savoia. Poi, tramite la strada statale 131, si raggiungono i campi del Cus. "Brincus" è il risultato di una collaborazione tra l’Università di Sassari, il Comune di Sassari e l’Azienda trasporti pubblici, nell’ambito del più ampio progetto Unicittà promosso e sostenuto dal Dipartimento della gioventù - Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Anci (Associazione nazionale comuni italiani). Per ora si tratta di una sperimentazione che andrà avanti fino a giugno, ma non si esclude di trasformarlo in un servizio permanente. L’idea di fondo è quella di far incontrare studenti e cittadini sia nelle piazze che sul web attraverso attività mirate che culmineranno il 23, 24 e 25 maggio con la manifestazione ricca di eventi "Universitari in piazza". Anche le decorazioni che si possono ammirare sul retro e sui lati dell’autobus "Brincus" sono opera degli studenti. Alla presentazione sono intervenuti il rettore Attilio Mastino, l’assessore comunale allo Sport Alessio Marras, il presidente dell’Atp Leonardo Marras con il direttore generale Roberto Pocci, il direttore generale dell’Università Guido Croci, il presidente del Cus Giovanni Ippolito, il delegato rettorale allo Sport Piero Canu e quello per i rapporti con il Comune di Sassari Giorgio Pintore, i rappresentanti degli studenti nel comitato per lo Sport Michela Loi e Giancarlo Gareddu.
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Sassari
Stati generali della cartografia, convegno all’Università
 
SASSARI Si svolgerà all’Università – da oggi a venerdì – il convegno "Stati generali della cartografia", organizzato dal Dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della formazione in collaborazione con l’Associazione dei cartografi italiani. Si intende fare il punto sullo stato dell’evoluzione della cartografia le cui origini, com’è noto, risalgono agli albori della civiltà e hanno sempre accompagnato il progredire della conoscenza divenendo sempre più precise ed affidabili nel tempo. Le sessioni di oggi saranno ospitate in aula magna dalle 9 alle 19.30; quelle di domani nell’aula umanistica di via Zanfarino 62; il 10 maggio, sempre in via Zanfarino, si andrà avanti dalle 9 alle 14. L’obiettivo è ragionare sulla diffusione delle nuove applicazioni di carattere informatico, rese possibili grazie ai GIS, ai sistemi di telerilevamento e di posizionamento satellitare, ai mappamondi virtuali e, oggi, tra web 2.0 e 3.0, al "wiki" applicato alla rappresentazione dei dati geografici. «In un momento in cui la carta "di carta" sembra cedere il passo alla nuova informazione dell’era digitale – spiega Giuseppe Scanu, ordinario di Cartografia all’Università di Sassari e organizzatore del convegno – la carta, a prescindere dal formato, resta comunque l’unico strumento in grado di sintetizzare visivamente i bit, i pixel o i file che raccontano il territorio rappresentando graficamente la struttura dello spazio e analizzando la distribuzione di fenomeni, permettendo di progettare il territorio e costruire nuovi scenari per la valorizzazione dell’ambiente». Oggi alle 9.15 sono previsti i saluti istituzionali del sindaco di Sassari Gianfranco Ganau, della presidente della Provincia Alessandra Giudici, dell’assessore degli Enti locali Nicola Rassu, del rettore Attilio Mastino e della direttrice del Dipartimento di Storia Margherita Satta.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 36 - Ed_Nuoro
Un campus universitario nel futuro dell’Agrario
Macomer, la vecchia scuola di Bara ospiterà l’Istituto tecnico superiore Inizialmente sarà usata come foresteria per studenti e docenti fuori sede
di Tito Giuseppe Tola
 
MACOMER Nasce come foresteria, ma la prospettiva è quella di farne un campus universitario per l’Its, l’Istituto tecnico superiore per l’efficienza energetica che sta per concludere il primo corso biennale con il diploma dei primi tecnici e che a ottobre avvierà un nuovo corso. Nel futuro della vecchia scuola agraria di Bara, che il vandalismo aveva ridotto in rudere e che il comune di Macomer ha recuperato e ristrutturato, c’è di nuovo la formazione, questa volta di livello superiore. Il complesso è stato concesso alla fondazione Amaldi, alla quale fa capo l’Its. Oltre a locali abbastanza ampi in grado di ospitare aule e laboratori (era nato come scuola e per anni ha svolto questa funzione), comprende anche altri spazi da destinare alla logistica. Sono quelli del convitto, che con la ristrutturazione sono stati adeguati agli standard di sicurezza e alle mutate esigenze di utilizzo. Le vecchie camerate-dormitorio sono scomparse lasciando spazio a camerette indipendenti in grado di accogliere da una a tre persone. La capacità ricettiva è di oltre 30 posti letto, ma con possibilità di ampliamento. Si inizia utilizzando il complesso per ospitare gli studenti fuori sede iscritti al nuovo anno accademico che prenderà il via a ottobre e i professori universitari che vengono a Macomer per tenere le lezioni, ma l’obiettivo è quello di trasferire nella struttura alcuni laboratori dell’Its, unica scuola di questo tipo presente in Sardegna, e in prospettiva l’intera attività dell’istituto. «La disponibilità di questa struttura – spiega Raffaele Franzese, presidente della Fondazione Amaldi alla quale fa capo l’Its, – ci offre la possibilità di accogliere anche studenti e docenti di scuole analoghe di altre regioni italiane per scambi e confronti culturali e didattici. Lo spazio non manca e c’è tutto quello che serve per trasformare il complesso in un campus. Le strutture sono state rimesse a nuovo dopo anni di abbandono. Si rischiava di abbandonarle di nuovo lasciandole preda dei ladri e del vandalismo. Col tempo intendiamo accogliere anche studenti provenienti dall’estero per scambi e incontri su temi legati all’indirizzo della scuola». La fondazione Amaldi ha avviato contatti con l’Enaip per rilevare le attrezzature della cucina. Il complesso in futuro sarà in grado di garantire agli ospiti vitto e alloggio. La parte dove operava la scuola agraria sarà riservata dalla didattica, mentre la parte logistica avrà spazio nell’ex convitto. La struttura, una volta in funzione, occuperà anche del personale. Per la gestione (cucina e camere) si pensa a un appalto stagionale o ad altre forme di gestione.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 21 - Ed_Oristano
università
All’Antiquarium seminari di studio dedicati all’archeologia subacquea
 
ORISTANO Nelle giornate di venerdì 10, 17 e 24 maggio alle ore 18 l’archeologo subacqueo Ivan Lucherini, in collaborazione con la Cooperativa La Memoria Storica, terrà tre seminari sull’archeologia subacquea. I seminari, che si svolgeranno nell’Antiquarium arborense, saranno articolati su tre temi. Venerdì 10 maggio: La navigazione e il commercio arcaico nel Mediterraneo, navi e marinai del Mediterraneo antico: le prime imbarcazioni, i concetti di scambio praexis ed emporia, la diffusione dell’ossidiana, le principali rotte mediterranee nel II e nel I millennio a.C., Minoici, Micenei, le esplorazioni dei popoli del Vicino Oriente, le fondazioni coloniali, primi concetti di imperialismo territoriale nel Mediterraneo e tassalocrazia, la battaglia del Mare Sardonio, la supremazia cartaginese in Sardegna, Cartagine e Roma avversari, lo scontro con Roma, le navi antiche, come vivevano i marinai, corredi e merci, traffici marittimi nel periodo tardo repubblicano e imperiale, la prostituzione sacra. Venerdì 17 maggio: Naufragi, formazione dei relitti, anfore, ancore e corredi di bordo: come si forma un relitto, i fossili guida, le anfore (le varie tipologie, come si producevano, come si usavano e riutilizzavano, carichi e prodotti trasportati), i bolli, pituli picti, sigillatura dei tappi, le ancore litiche, le ancore in legno e le ancore in ferro, i corredi di bordo. Venerdì 24 maggio: Ricerca, documentazione, criteri di misurazione, criteri di datazione e scavo archeologico subacqueo: la legislazione sull’archeologia subacquea, la convenzione dell’Unesco e la legge 157/2009, il Decreto Urbani, l’archeologia subacquea moderna e la multidisciplinarietà, criteri di ricerca subacquea e strumentale.

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