Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 May 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA
 

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Accusato di aver violato la privacy
Falsa laureanda, il docente chiarisce:  «Vicenda pubblica»
Domenica ha ricevuto una telefonata. Era un amico, forse un parente della «falsa laureanda» ogliastrina che una settimana fa ha provato a discutere la tesi senza aver concluso il corso di laurea - o forse senza aver mai dato esami - in Giurisprudenza. Giovanni Cocco, ordinario di diritto penale che qualche giorno fa aveva raccontato l'accaduto sul sito internet della facoltà (per evitare che «qualcun altro studente si avventuri in siffatte squallide iniziative»), è stato “accusato” di aver violato la riservatezza desiderata dalla famiglia della ragazza.
E così il professore ha deciso di scrivere nuovamente sul sito della facoltà, per «completare il quadro dell'indegna gazzarra messa in scena» martedì scorso: «È il caso di sottolineare che le sessioni di laurea sono pubbliche, che pubblici sono gli elenchi dei laureandi, in cui non mi risulta che la “molto sedicente” candidata fosse indicata, e che pubblica è stata tutta la vicenda che mi ha coinvolto impudentemente». Quindi le lamentele di «un ignoto contestatore telefonico» non avrebbero «alcun fondamento poiché si tratta di vicenda che di riservato non ha nulla, essendo di evidente rilevanza pubblica nonché attinente una sfera particolarmente delicata della attività della pubblica amministrazione». La laurea, come sottolinea Cocco, è una «materia in cui non si può giocare».
Il professore - che qualche mese fa pubblicò sul suo profilo alcune raccomandazioni sull'abbigliamento con cui presentarsi a lezione - ha anche riportato nel proprio intervento l'email ricevuta dalla studentessa che martedì scorso l'ha avvistato di ciò che stava succedendo in aula magna. Cocco in quel momento stava tenendo una lezione in facoltà. Un dettaglio probabilmente sconosciuto alla “falsa laureanda”. Che aveva stampato una tesi e fatto credere ai parenti di non potersi laureare per colpa di un errore della segreteria di Giurisprudenza. Stando a quanto racconta la studentessa che è andata ad avvisare il professore, nel piazzale di via Nicolodi le battute si stavano sprecando: «Cocco non c'è? Sarà andato al mare». Questi i commenti dei genitori della falsa laureanda, che pochi minuti dopo hanno scoperto la verità: la loro figlia non poteva laurearsi e la tesi in diritto penale era stata stampata senza essere mai stata vista prima dal professore. (m.r.)
 
 
 
2 - L’Unione Sarda / Salute (Pagina 35 - Edizione CA)
Indagine sanitaria fra i bambini delle scuole Medie
Quella tiroide ha troppi noduli
Un'indagine compiuta fra i ragazzini di 11-13 anni delle scuole Medie della Sardegna ha evidenziato un numero molto elevato di noduli alla tiroide. Su un totale di 8896 studenti presi in esame, le ecografie (7915) ne hanno individuato 384 con un nodulo tiroideo. La percentuale è del 4,3 per cento, nettamente superiore a quella riportata nella letteratura internazionale, che oscilla fra l'1 e il 2 per cento. Impossibile invece fare riferimento a statistiche nazionali, poiché in Italia non esistono dati epidemiologici relativi alla fascia di età presa in esame.
Piuttosto variegata la diffusione del fenomeno nel territorio regionale. I valori più elevati si rilevano nella provincia di Oristano (10 per cento), i più modesti in Ogliastra (1,65 per cento) ma bisogna considerare che il campione era limitato. Per completare il quadro, è emersa una percentuale di noduli tiroidei del 7,9 percento fra la popolazione scolastica di Sanluri, del 5,05 in quella di Sassari, del 3,32 a Cagliari. Le conclusioni dello studio mettono in rilievo che proprio le differenze rilevate a livello territoriale «pongono la necessità di approfondire i fattori ambientali e genetici» che potrebbero essere all'origine del fenomeno «al fine di poter impostare adeguate misure di prevenzione». Sotto questo profilo, lo screening eseguito dall'Istituto di Anatomia patologica e dalla Sezione di Endocrinologia pediatrica dell'Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari (in collaborazione col Servizio prevenzione della Regione) ha centrato pienamente il bersaglio.
 A Cagliari sono stati infatti individuati 2 casi di carcinoma tiroideo. E proprio la diagnosi precoce ha consentito che venissero affrontati tempestivamente, fino alla completa guarigione dei due ragazzini, che oggi frequentano regolarmente la scuola. Già questo fatto mette il rilievo l'utilità di un lavoro durato oltre 2 anni e costato appena 150 mila euro.
«L'elevato numero di noduli rilevati non deve però suscitare allarme. Le patologie tiroidee sono diffusissime in Sardegna - spiega la dottoressa Maria Letizia Lai, dirigente medico di Anatomia patologica -: ne soffre una donna su tre».
La tiroide è una ghiandola endocrina localizzata nella parte anteriore del collo, fondamentale per tutte le funzioni inerenti il metabolismo degli organi. Gli ormoni tiroidei contribuiscono infatti a mantenere l'equilibrio di tutti gli apparati fondamentali del corpo umano. In pratica, la tiroide funziona come una sorta di centralina elettronica. L'eccesso o la carenza di ormoni (iper e ipotiroidismo) sono disfunzioni che danno origine a patologie autoimmuni. «Ma bisogna tener presente, che il 95 per cento dei noduli ha natura benigna - spiega Gavino Faa, direttore dell'Istituto di Anatomia patologica - ma quel 5% residuo va indagato».
In mancanza di studi specifici, ci si chiede da cosa dipenda la particolare diffusione delle malattie tiroidee nell'Isola. «I sardi - dice il professore - rappresentano un isolato genetico; il loro Dna è diverso da quello degli altri italiani. Quindi è possibile che presenti qualche elemento ricollegabile alle malattie autoimmuni. Una delle ipotesi allo studio è se l'insorgenza dei noduli sia favorita da un'alta incidenza di Tiroidite autoimmune, cioè di infiammazione delle tiroide. Un altro aspetto da approfondire l'incidenza diversa da zona a zona dell'Isola».
La tiroide dei sardi è quindi un pianeta ancora tutto da esplorare. L'indagine nelle Medie promossa da Anatomia patologica e Clinica pediatrica rappresenta un passo importante in questa direzione, nato dalla scoperta (della quale riferiamo in altro articolo) di un alto numero di tumori tiroidei nei giovani al di sotto dei 20 anni. Ma ora deve avere un seguito. Anche fra le famiglie degli studenti visitati. «Perché noi abbiamo consegnato loro un referto ecografico con la diagnosi di Tiroidite autoimmune e l'eventuale presenza di noduli. Poi le abbiamo invitate a far seguire i figli dalla nostra Endocrinologia pediatrica, ma, a Cagliari, solo il 50 per cento ha risposto. Questa è stata una delle difficoltà riscontrate nell'indagine».
 Lucio Salis

Come nasce una ricerca
Solo dati parziali sul cancro in Sardegna
L'indagine sulle patologie tiroidee fra i ragazzini delle scuole Medie della Sardegna nasce quando il professor Gavino Faa, titolare della cattedra di Anatomia patologica all'università di Cagliari, (già Preside della facoltà di Medicina e chirurgia) si mette a caccia di dati per predisporre il Registro regionale dei tumori. Poiché incontra difficoltà insormontabili, decide di rilevarli direttamente, insieme ai suoi collaboratori: «Siamo andati personalmente nelle anatomie patologiche delle province di Oristano e Cagliari e li abbiamo raccolti a mano. Un lavoraccio».
Ma fino ad allora, a Cagliari, non lo aveva fatto nessuno? «Nessuno. Di pubblicato c'erano solo dei bei dati, importanti, dell'ex direttore dell'Ematologia dell'ospedale Businco, Giorgio Broccia, che aveva fatto studi sull'incidenza di leucemie e linfomi. Ci mancano quelli più recenti».
Il professor Faa racconta: «Ci siamo trovati di fronte a problematiche un po' particolari. Abbiamo rilevato i tumori più importanti: colon retto, mammella, tiroide. E abbiamo avuto la conferma che in Sardegna c'è un'incidenza di tumori della tiroide, soprattutto nelle donne, molto elevata».
Ma si trattava di dati parziali. Che hanno però trovato conferma nei numeri dell'istituto diretto da Faa, dove, nell'arco di 10 anni, sono stati rilevato 41 casi di tumori alla tiroide in ragazzi con meno di 20 anni «e si trattava solo dei numeri rilevati in questo ospedale. Mancavano quelli di Is Mirrionis e del Businco. Abbiamo cercato studi epidemiologici su questa classe di età, ma non ne abbiamo trovato né in Sardegna né nella Penisola». Da qui la decisione di approfondire l'argomento con un'indagine sul campo. Nelle scuole Medie.( l.s. )
 
Gavino Faa, direttore di Anatomia patologica all'Università di Cagliari
Il professore denuncia: «Boicottano il Registro tumori»
La Sardegna è una delle poche regioni italiane prive del Registro tumori. Tre anni fa, l'assessore Antonello Liori diede l'incarico di predisporlo al professor Gavino Faa, cattedra di Anatomia patologica all'università di Cagliari: «Il Registro deve dare la fotografia della situazione isolana sotto il profilo oncologico, per poter decidere le priorità di intervento».
 Dopo 3 anni non è successo nulla, ma Sassari ha il Registro dal '92 e Nuoro dal 2010.
 «Ho creato un'équipe con patologi e tecnici, li ho mandati fuori per l'addestramento; ho preso contatti col Registro nazionale. Poi ho chiesto all'assessorato Sanità i dati sulle diagnosi ospedaliere e le Sdo: schede di dimissione ospedaliera. Non me le hanno date: questione di privacy».
Chi vi pone questo problema?
 «Gli uffici: dicono che ci vuole una legge che li autorizzi. Ma negli altri posti come hanno fatto? Quando ho raccontato queste cose in Senato, si sono messi a ridere».
 Qualcuno non vuole il Registro, i dati sui tumori sono uno strumento di potere?
 «Non lo so, ma ho battuto la testa contro molti muri. E questo nonostante l'assessore De Francisci mi abbia confermato l'incarico. Con un sottoincarico per attivare almeno il Registro di Cagliari, poiché non si riusciva ad avere i dati regionali. L'assessore mi ha dato una grossa mano, ma tutto si è fermato negli uffici. E so che un funzionario va ai congressi a parlare dell'incidenza dei tumori».
 Quindi i dati esistono.
 «La Regione ha tutto. C'è un biologo che ha i dati in chiaro».
 Situazione vergognosa. Mai pensato di dimettersi?
 «Sì, ma mi fa troppa rabbia».
 Qualcuno fa mano contraria?
 «A un certo punto mi hanno dato le Sdo. Anonime. A me una cosa simile? A me che dirigo una struttura sanitaria dove vedo 10 mila nomi di pazienti che fanno la biopsia, 20 mila l'esame citologico. Il Registro nazionale mi ha detto di buttarle».
 Ora che succede?
 «Speriamo di baypassare gli uffici».
 Ha messo un termine?
 «L'assessore mi ha promesso che risolverà tutto in tempi brevi».
 Altrimenti?
 «Mi dimetto».
 L. S.
 
 
 
3 - L’Unione Sarda / Salute (Pagina 37 - Edizione CA)
CONTRACCEZIONE
La “Pillola senza Pillola” parte da Cagliari per gli atenei d'Italia
È partita ieri da Cagliari, poi si trasferirà in diverse città italiane la campagna di informazione sulla contraccezione consapevole “La Pillola senza Pillola” basata sulla divulgazione di un nuovo contraccettivo privo di rischi e degli inconvenienti di quelli più conosciuti.
Organizzata dal gruppo farmaceutico Msd Italia negli atenei italiani, oggi farà tappa al Polo di Economia, Giurisprudenza e Scienze politiche di viale Fra Ignazio, mentre da domani e fino al 10 maggio sarà nella Cittadella di Monserrato, piazzale interno. Informazioni, materiale e, a disposizione di tutti, un ginecologo che potrà essere consultato gratuitamente e che risponderà a domande, dubbi e curiosità su contraccezione; il tutto ovviamente in forma anonima.
Un punto di confronto autorevole per le giovani universitarie - ma anche per i colleghi maschi - che, con i loro ritmi di vita intensi, spesso affrontano la sessualità e la contraccezione basandosi solo su un disinformato passaparola.
Ma non solo. La campagna “La Pillola senza pillola” è anche un sito web dove poter trovare tante informazioni utili selezionando l'indirizzo “www.lapillolasenzapillola.it”. ( fe.me. )
 
 
 
4 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 27 - Edizione NU)
SASSARI. Nuova iniziativa
Brincus, i bus per la mobilità degli studenti
In autobus, assolutamente gratuito, per raggiungere i campi del centro universitario sportivo di San Giovanni a Sassari. Si chiama Brincus ed è la nuova navetta, a disposizione degli studenti, che agevolerà i trasferimenti verso gli impianti sportivi del Cus. L'autobus è stato presentato ieri mattina, davanti alla sede dell'Ateneo in piazza Università, alla presenza del rettore Attilio Mastino, l'assessore comunale allo sport Alessio Marras e il presidente dell'Azienda trasporti pubblici Leonardo Marras.
 IL PROGETTO Il progetto, inserito all'interno di Unicittà, era stato predisposto e lanciato nel novembre dello scorso anno. Tre corse quotidiane, con un itinerario che parte dalla casa dello studente di via Amendola e passa per la residenza universitaria di via Verona, la zona di via Vienna, la mensa di via dei Mille e corso Margherita di Savoia. Per arrivare nella borgata di San Giovanni, alla periferia di Sassari, dove sono presenti i campi del Cus.
 IL RETTORE «Brincus è il risultato di una collaborazione tra l'Università, il comune di Sassari e l'Azienda trasporti pubblici - ha spiegato il rettore Mastino - nell'ambito di Unicittà, promosso e sostenuto dal dipartimento della Gioventù - presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Anci». Si partirà subito con una fase sperimentale che andrà avanti sino al mese di giugno, per poi valutarne i benefici e trasformalo in un servizio permanente.
 LE CORSE Tre le corse quotidiane: si parte da via Amendola alle 14,15, alle 16 e alle 18 con arrivi a San Giovanni, rispettivamente, alle 14,50, 16,40 e alle 18,35. «L'idea di fondo - come hanno ribadito i responsabili degli enti coinvolti - è quella di far incontrare studenti e cittadini sia nelle piazze che sul web». Per questo, il 23, 24 e 25 maggio, si terrà la manifestazione “Universitari in piazza”.
 Antonio Brundu
 

 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Alghero (Pagina 28 - Edizione NU)
Salva Architettura, ora si pensa al futuro
In città l'Università del Mediterraneo
Alghero città universitaria del Mediterraneo. Ci crede ancora il capogruppo di “C'è un'Alghero Migliore”, Maria Graziella Serra, ora che si è a un passo dalla firma della convenzione tra Comune e ateneo per l'utilizzo dei locali da destinare ad Architettura. Se ne è discusso durante l'incontro di venerdi scorso all'ex Asilo Sella, con il preside Arnaldo Cecchini, il docente Vanni Lobrano e il sindaco Stefano Lubrano. «È stata fatta chiarezza sulle risorse e sugli spazi - spiega Serra - Dal 2002 al 2007 la Regione Sardegna ha contribuito al funzionamento della facoltà corrispondendo una cifra annuale di circa un milione e centomila euro di fondi dimezzati nel 2008 e successivamente scomparsi. Gli spazi concessi dal comune di Alghero sono divenuti insufficienti dal 2007, da quando - continua la consigliera di maggioranza - la facoltà ha raggiunto il numero di 400 studenti. Tale insufficienza permane anche oggi con 550 studenti, 40 docenti, 10 unità amministrative. Chiarezza infine è stata fatta sul futuro: Architettura rimarrà ad Alghero». Il 13 maggio verrà siglato l'accordo tra ateneo e amministrazione per la concessione in uso degli spazi del complesso di Santa Chiara. ( c. fi. )
 
 
 
6 - L’Unione Sarda / Oristano e Provincia (Pagina 18 - Edizione OR)
CONSORZIO UNO. Torna il MeetJob 2013 su Tecnologie vinicole enologiche alimentari
Dall'università all'impresa
Poderi Parpinello e Cantina di Dolianova, enologi a confronto
Nuovo appuntamento per il MeetJob 2013, momento in cui a studenti e laureati dei corsi oristanesi viene offerta la possibilità di confrontarsi col mondo del lavoro. Da domani la due giorni dedicata agli sbocchi professionali del corso in Tecnologie viticole enologiche alimentari.
Domani sono previsti gli interventi di Lamberto Vallarino Gancia, presidente di Federvini e presidente onorario della “F.lli Gancia&c”, Daniele Manca, enologo della cantina “Il Nuraghe” di Mogoro, di Francesco Anaclerio dei Vivai Cooperativi Rauscedo e di Barbara Tamburini, consulente vitivinicolo. Seguiranno le testimonianze dei laureati a Oristano: Gianluca Bancalà, enologo della cantina Poderi Parpinello di Alghero e Andrea Deiana, enologo della cantina di Dolianova. Nel primo pomeriggio la conferenza sul tema “La spumantizzazione in Italia”. Giovedì sarà dedicato alle prospettive occupazionali di Tecnologie Alimentari con gli interventi di Giulio De Simoni, tecnologo alimentare e ideatore del progetto Talkin' about Food Forum, Denise Borgogna, analista di laboratorio della Grom, Mauro Panetto, consulente per la certificazione di filiera controllata della 3A, Elena Allegrucci, Fabbrica del Cioccolato Guido Gobino e Federica Rau, della Rau di Berchidda. Seguiranno le testimonianze dei laureati a Oristano in Tecnologie Alimentari: Filippo Largiu, responsabile del laboratorio analisi chimiche della Sepi Formaggi di Marrubiu e Manuela Demelas, consulente di imprese agroalimentari. Nel pomeriggio il seminario sul “La sicurezza e qualità negli alimenti - la produzione di gelati” a cura di Denise Borgogna della Grom.

 


LA NUOVA SARDEGNA 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Ed_Cagliari
Honoris causa: laurea al “padre” di Montalbano 
CAGLIARI. L’Università di Cagliari conferirà venerdì prossimo la laurea magistrale honoris causa in Lingue e Letterature Moderne, Europee e Americane ad Andrea Camilleri (nella foto). Nel corso della cerimonia di conferimento, nell’aula magna del rettorato, Camilleri terrà una lectio magistralis dal titolo «Riflessioni su un capitolo di Svevo». Lo scrittore, sceneggiatore e regista siciliano, padre letterario del noto commissario Montalbano sarà a Cagliari da giovedì per presentare il suo nuovo romanzo «La rivoluzione della luna», mentre in queste settimane è tornata in programmazione televisiva un’altra serie del commissario Montalbano nella versione impersonata da Luca Zingaretti. Aveva riscosso successo anche il ciclo dedicato agli esordi.


8 - La Nuova Sardegna / Pagina 28 - Sassari
CONSIGLIO NAZIONALE 
Università, un turritano si candida al Cnsu 
PORTO TORRES È il primo portotorrese a candidarsi per il Cnsu, Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, organo consultivo di rappresentanza degli studenti delle università italiane, che formula pareri e proposte al Ministro. Di più, se Gian Mirko Luiu, 26 anni, studente del terzo anno in Scienze Politiche nell'Università di Sassari, riuscisse nell'impresa d'essere eletto, sarebbe il primo sardo a centrare l'obbiettivo. La difficoltà, infatti, sta nel fatto che Luiu è candidato con la lista Run (Rete Universitaria Nazionale) nel collegio Sud Italia comprendente Sardegna, Sicilia, Puglia, Basilicata e Calabria e si vota col sistema proporzionale. «Mi candido per dare un contributo al tema del miglioramento del sistema universitario nazionale» dice lo studente, prossimo alla laurea e segretario cittadino dei Giovani Democratici. Gian Mirko Luiu, diplomato all'Itn “Mario Paglietti”, più volte rappresentante d'Istituto e per due mandati rappresentante degli studenti all'interno della Consulta Provinciale degli Studenti di Sassari, è stato il più votato alle elezioni universitarie del 2012 per il Consiglio di Corso di Laurea di Scienze della Politica e dell' Amministrazione. Emanuele Fancellu
 

 
 
SARDEGNA QUOTIDIANO

 
9 - Sardegna Quotidiano / Pagina 12 - Cagliari
UNIVERSITÀ LAUREA HONORIS CAUSA
VENERDÌ CAMILLERI IN RETTORATO
L’Università conferirà venerdì 10 maggio alle 11, nell’aula magna del Rettorato (in via Università 40) la laurea magistrale honoris causa in Lingue e Letterature Moderne, Europee e Americane ad Andrea Camilleri. Lo scrittore sarà a Cagliari da giovedì : alle 18, nell’Aula Magna della Facoltà di Studi Umanistici (ex Campus Aresu), incontrerà studenti e lettori.
  
    

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie