Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 April 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Campus, aggiudicati i lavori
Il rettore: «I fuori sede portano 100 milioni alla città»
CONSIGLIO. Dibattito sull'università. Zedda: «Nel 2014 giù il muro dell'orto botanico»
 
«Cagliari è un importante polo di attrazione per migliaia di giovani provenienti dall'intera Sardegna e per studenti, ricercatori e docenti del resto del mondo. Ma ha un basso indice di ospitalità a causa dell'inadeguatezza delle strutture pubbliche ad ospitare studenti e docenti. Serve una maggiore sinergia tra Comune e ateneo».
Il rettore dell'università Giovanni Melis ieri ha varcato per la prima volta la porta dell'aula del Consiglio comunale, invitato dall'Assemblea, assieme alla presidente dell'Ersu Daniela Noli e a Tommaso Ercoli, presidente del Consiglio degli studenti, per dibattere i problemi dell'università e instaurare con l'amministrazione civica quella sinergia che - lo ha ribadito anche recentemente - è sempre mancata.
Non a caso, replicando al termine del dibattito, Melis ha rivolto un invito ai consiglieri: «Si coglie dai vostri interventi una grande attenzione all'Ateneo come risorsa. Ma se è così, deve essere valorizzata in funzione dello sviluppo di Cagliari e del suo centro storico: stiamo dismettendo la Clinica Macciotta, entro due anni sarà liberato il San Giovanni di Dio. È il cuore del centro storico della città: su questo occorre attivare sinergie per arrivare ad un grande centro culturale».
IL CAMPUS Inevitabile che buona parte del dibattito sia stato incentrato sui fuori sede - che portano alla città 100 milioni di euro all'anno, 6.682 euro in media a testa - e sugli alloggi. «Esiste un'ampia disponibilità di case e stanze inutilizzate», ha evidenziato il rettore sollecitando «un'attiva politica comunale che ne incentivi con strumenti fiscali e sostegni operativi l'utilizzo universitario: darebbe un grande contributo a migliorare l'ospitalità».
Il campus di viale La Playa, secondo Melis, non sarà la soluzione. «Non sarà pronto prima del 2016», ha detto, «e comunque non sarà sufficiente. I lavori per la costruzione sono stati aggiudicati: costeranno 34,5 milioni e daranno 250 nuovi posti letto che si aggiungeranno agli 851 già disponibili, 784 dei quali occupati, visto che ci sono ancora posti non assegnati.
Il problema, come ha evidenziato Daniela Noli, è che «serve un nuovo concetto di residenzialità. Non più dormitori, ma una nuove strade che consentano di abbattere complessivamente i costi per gli studenti, dai trasporti alla cultura. «Chiediamo al Comune di mettere la cittadinanza studentesca tra le sue priorità perché Cagliari è lontana dall'essere una città universitaria», ha evidenziato Tommaso Ercoli, che ha chiesto un maggiore coinvolgimento degli studenti nelle scelte che li riguardano. Secondo Ercoli «mancano spazi di aggregazione, sullo svago notturno la città spesso è addirittura ostile, i collegamenti pubblici sono carenti : male quelli con il polo scientifico di Monserrato, servono per quel percorso piste ciclabili e bike sharing». Nel mirino anche gli abbonamenti dei bus: «Non valgono per luglio e agosto», ha detto, «e tariffe vanno rimodulate anche per fasce di reddito».
IL SINDACO «Quanto è successo all'Università italiana è molto simile a ciò che è successo ai comuni per effetto dei tagli statali», ha concluso il sindaco Massimo Zedda, secondo il quale «è una follia che lo Stato faccia pagare l'Imu agli atenei che vivono di contributi pubblici». Poi, ribadendo un punto del suo programma di governo, ha aggiunto: «Noi crediamo che Cagliari possa essere con l'Università motore di sviluppo per la Regione, e per questo rafforzeremo il dialogo con l'amministrazione universitaria. A partire dalla prossima programmazione strategica dei fondi europei, già dal 2014 si può pensare di creare un unico campus universitario nel cuore della città, abbattendo il muro dell'Orto botanico, creando un unico grande spazio che vada da viale Sant'Ignazio fino al San Giovanni di Dio».
Fabio Manca
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Ma è scontro in Aula
Farris accusa: «Confronto inutile»
La presenza di Melis in via Roma
 
Dagli interventi in Consiglio comunale sul rapporto tra università e Comune è sostanzialmente emerso che la strada da percorrere per avere una maggiore integrazione tra le due istituzioni è ancora tanta. Il dibattito è stato anche l'ennesimo spunto per la contrapposizione tra maggioranza e opposizione, con la prima che ha difeso l'iniziativa voluta dal capogruppo della Federazione della sinistra Enrico Lobina e la seconda, per voce del suo omonimo del Pdl, Giuseppe Farris, che sostanzialmente criticava le modalità della discussione in aula.
«Che questo sia un dibattito è una finzione», è infatti l'esordio di Farris, che ha sottolineato come le parole di Tommaso Ercoli, il rappresentante del Consiglio degli studenti, fossero sostanzialmente identiche a quelle pronunciate da Lobina nel presentare l'iniziativa. «La discussione si doveva organizzare in due tempi, prima ascoltare il rettore Giovanni Melis, la presidente dell'Ersu, Daniela Noli, ed Ercoli, poi affrontare i temi da loro proposti con appositi ordini del giorno», ha spiegato Farris a fine seduta. Per questo il consigliere azzurro ha annunciato un ordine del giorno autonomo rispetto a quello di maggioranza.
In generale, gli interventi si sono concentrati sulle politiche abitative. «Il campus di viale la Playa non sarà sufficiente a coprire gli alloggi», ha evidenziato il capogruppo del Pd Davide Carta, secondo cui è necessario valorizzare il patrimonio immobiliare esistente. Ad esempio, «con agevolazioni sull'Imu si possono invogliare i proprietari di seconde case a dare in affitto i loro immobili a canone agevolato o concordato». Sempre su questo punto, il consigliere di Meglio di prima non ci basta, Filippo Petrucci, ha ricordato l'esempio di Alghero, dove le abitazioni date in locazione agli universitari, in estate, quando i fuorisede non ci sono, sono affittate ai turisti. Mentre sull'utilizzo degli immobili pubblici a scopo didattico punterebbe invece Alessio Mereu dei Riformatori (e consigliere dell'Ersu).
Forse, la vera domanda della seduta l'ha posta Fabrizio Rodin (Pd): «Ma questo dibattito servirà a qualcosa?». Lui è sicuro di sì: «Il sindaco e ogni assessore si dovranno interrogare su cosa possono fare per gli studenti». È anche l'auspicio dei quasi 30 mila universitari che vivono in città. (m. g.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Unicef
Cittadinanza ai figli di immigrati, un seminario
 
La concessione della cittadinanza onoraria ai minori figli degli immigrati stranieri residenti in città è il tema cardine del seminario “Contro ogni discriminazione” organizzato dall'Unicef a Sa Duchessa. Appuntamento venerdì alle 18 nell'aula magna della facoltà di Scienze dell'educazione (corpo aggiunto di sinistra, con ingresso da via Trentino).
L'iniziativa rientra nell'ambito del 19° Corso multidisciplinare di educazione allo sviluppo “Un impegno visibile per i bambini invisibili”, promosso dal Comitato provinciale dell'Unicef, diretto da Rosella Onnis, in collaborazione con l'Università. Il ciclo di lezioni è rivolto a duecento giovani, tra studenti universitari, neolaureati, educatori e operatori dell'infanzia. A parlare dei bambini di origine straniera che vivono in Italia saranno il vicesindaco di Cagliari, Paola Piras, che fornirà i dati sardi e del capoluogo. Il vicepresidente nazionale dell'Unicef, Paola Bianchi, parlerà invece della situazione di estrema povertà e invisibilità dei bambini stranieri in Italia. (p.l.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 27 - Edizione NU)
L'ira degli studenti esclusi
SASSARI. Mancata immatricolazione: l'occupazione continua
 
Non hanno intenzione di mollare la presa i cinquantatré studenti che avevano sostenuto senza successo il test per accedere al corso a numero chiuso di Medicina e Odontoiatria. Due giorni fa una loro delegazione ha deciso di occupare la segreteria del dipartimento di Medicina dopo aver saputo che la loro richiesta di immatricolazione non era stata accolta.
I ragazzi fanno leva sulla sentenza del Tar regionale del 15 marzo secondo cui potrebbero essere iscritti in soprannumero ma c'è da attendere perché l'ateneo sassarese ha deciso di ricorrere in secondo grado al Consiglio di Stato. Martedì sera gli studenti hanno incontrato il rettore dell'Università di Sassari Attilio Mastino che ha evidenziato la disponibilità dell'ateneo spiegando che questo è vincolato da norme di legge e alla decisione del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione orientata verso il Consiglio di Stato.
Il rettore aveva poi detto che se il Consiglio di Stato dovesse esprimersi a favore degli studenti si procederebbe all'immatricolazione. «Fermo restando il diritto dell'Università di fare tutto ciò che ritiene giusto, questi ragazzi hanno comunque una sentenza esecutiva del Tar e sarebbe una buona opportunità per l'ateneo immatricolarli», ha detto Agostino Sussarello, presidente dell'Ordine dei medici dopo l'incontro di ieri con alcuni degli studenti che nella stessa mattinata hanno incontrato anche il rettore. «È ancora una situazione di stallo, pare ci sia un'apertura ma speriamo si smuova qualcosa al più presto», ha detto Antonio Pala, portavoce degli studenti che ha ribadito la decisione di continuare l'occupazione. «Siamo coscienti che è diritto dell'Università di andare in appello ma noi abbiamo un diritto di essere immatricolati e se dovessimo perdere ci prendiamo le nostre responsabilità», è stato il commento di Marta Prestini, una degli studenti e già laureata.
Michele Cocchiarella
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 27 - Edizione NU)
Sassari
Polemiche per il campus della discordia
 
Commissariare l'Ersu di Sassari e impedire che venga realizzato il campus universitario nell'area ex Semolerie Azzena. È quanto chiesto con una lettera al governatore sardo Ugo Cappellacci da sei esponenti del Pd: il consigliere regionale Luigi Lotto e cinque consiglieri comunali, Simone Campus, Gianpaolo Mameli, Roberto Ara, Giovanni Isetta e Antonio Piu. Le polemiche sembravano sopite dopo la presentazione del progetto sul campus fatta la settimana scorsa, anche perché il vice sindaco Gavino Zirattu e il rettore dell'Ateneo Attilio Mastino avevano detto che non si sarebbero messi di traverso. Invece è ancora scontro. «Troviamo quanto mai singolare - affermano Simone Campus e Luigi Lotto - che i vertici dell'Ersu abbiamo condiviso con la città questa decisione solo adesso che il loro mandato politico è scaduto. Riteniamo che il presidente Cappellacci non debba nominare un nuovo cda ma commissariare l'ente in attesa di una legge di riordino degli Ersu». Gli esponenti del Pd reputano falso che la decisione presa sia irrevocabile pena la perdita del finanziamento di 40 milioni di euro, tra fondi della Regione e stanziati dal Fas. «I fondi possono essere rimodulati e reindirizzati, fatta salva la finalità, verso altri progetti. È soluzione più idonea e meno costosa l'utilizzo dell'ex Brefotrofio in viale delle Croci di proprietà dell'Università, servito da tutti i mezzi pubblici, a due passi dalla mensa di via dei Mille. L'Università ha perso 4.000 studenti e quindi non serve un progetto faraonico con 300 posti letto dai costi di gestione proibitivi, ma piccole strutture».
Giampiero Marras
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Alghero (Pagina 28 - Edizione NU)
Domani il convegno regionale del Wwf
Guerra dei decibel, esperti a confronto
 
Il problema dei decibel e dell'inquinamento acustico saranno al centro del convegno regionale in programma per domani alle 16 nell'aula magna della facoltà di Architettura. Una iniziativa promossa dal Wwf Sardegna alla quale prenderanno parte esperti dell'Università e associazioni di categoria. Tra gli ospiti Marco Dettori e Alessandra Casu del Dipartimento di Architettura di Alghero che affronteranno l'inquinamento acustico dal punto di vista dell'igiene pubblica e della pianificazione urbanistica. "Città malate di rumore. La minaccia dei decibel per la salute umana" è il titolo dell'intervento di Eugenia Tognotti, ordinario di Storia della Medicina e Scienze umane, dell'Università di Sassari. I danni psichici dovuti al rumore molesto verranno affrontati nella relazione "Il rumore e lo stress neuropsichico" da Noemi Sanna della Clinica psichiatrica. Gli aspetti giuridici verranno affrontati, invece, da Daniele Solinas, responsabile Codacons Sardegna. Il convegno sarà l'occasione per la presentazione di una proposta di legge regionale sull'inquinamento acustico che verrà illustrata da Luigi Lotto, vice presidente della IV Commissione del Consiglio regionale della Sardegna. ( c. fi. )
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Cronaca di Alghero (Pagina 28 - Edizione NU)
Alghero
La bussola per l'Università
 
Si apre oggi il ciclo di conferenze di orientamento per gli studenti dell'ultimo anno delle superiori organizzate nell'ambito del progetto "Orientiamo i nostri giovani", l'iniziativa che mette in rete cinque istituti superiori di Alghero e coinvolge 336 studenti alle prese con la scelta fra Università e mondo del lavoro. Si comincia alle 11.15, all'auditorium del liceo Scientifico "Enrico Fermi", con la presentazione del progetto finanziato con fondi comunitari attraverso un Por della Regione Sardegna. (c. fi.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Pagina 1 - Ed_Cagliari
CAGLIARI
università
Il Rettore Melis: campus nel 2017 «ma non basta»
 
Intervenendo in un dibattito in Consiglio Comunale, il rettore Melis si è detto scettico sulla capacità del campus di assorbire la domanda di alloggi.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Pagina 20 - Ed_Cagliari
Il campus non basterà
La denuncia del rettore Melis
L’intervento in consiglio comunale: «Sarà pronto nel 2017, il Comune può dare un contributo con una politica attiva»
di Stefano Ambu
 
CAGLIARI Città universitaria tutta da costruire. Perugia? Urbino? Cambridge? Gli studenti dicono che per passare l'esame bisogna ancora studiare. O meglio fare tante cose: trovare spazi di aggregazione o addirittura superare l'ostilitá nei casi in cui si riesce a organizzare un momento d'incontro. E ancora: migliorare i collegamenti soprattutto con il polo scientifico di Monserrato, estendere l'abbonamento per il bus anche a luglio e agosto, aprire le biblioteche di notte. E l'ospitalitá? Molte case sfitte e un campus che non basterà. Lo ha detto il rettore dell'università di Cagliari Giovanni Melis ieri pomeriggio intervenendo in Consiglio comunale nel corso di un dibattito sull'ateneo del capoluogo. «Non sarà pronto prima del 2016 e del 2017 – ha detto – e comunque non sarà sufficiente. Ricordo però che in città ci sono camere e spazi disponibili: una politica comunale attiva darebbe in questa direzione un grande contributo». Melis ha sottolineato che i fuori sede, la maggior parte degli studenti, portano a Cagliari un flusso di denaro pari a 100 milioni di euro. Tante difficoltà per il diritto allo studio legate soprattutto alle risorse che non ci sono. Lo ha detto la presidente dell'Ersu Daniela Noli. La buona notizia è che sono stati aggiudicati i lavori per il nuovo campus: "Ma l'esame- ha detto- dei dati attuali deve far riflettere: 851 posti letto a disposizione non sono pochi, ma solo 784 sono i beneficiari: ci sono dei posti non assegnati. Bisogna capire perché non si vuole usufruire di queste possibilità". Studenti nei quartieri storici? «Bisogna fare attenzione – ha detto Noli – perchè questo significherebbe case piene d'inverno, ma vuote d'estate». E gli universitari? «Chiediamo al Comune – ha detto Tommaso Ercoli, presidente del consiglio degli studenti – di mettere la cittadinanza studentesca tra le sue priorità. Cagliari è davvero città universitaria? No, è lontana. Chiediamo un tavolo permanente con l'amministrazione: questa può essere una base per coinvolgerci davvero» .
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Ed_Cagliari
La polemica
L’Ersu, Don Chisciotte e il campus nei mulini Azzena
di GIANNI POGGIU
 
Nei giorni scorsi L'Ersu di Sassari ha indetto una conferenza stampa per illustrare il progetto del campus universitario che sorgerà nell'area delle Ex Semolerie Azzena realizzando oltre 300 nuovi alloggi e servizi rivolti agli studenti e alla città. All'incontro erano presenti le testate giornalistiche regionali, il vicesindaco e assessore all'urbanistica del comune di Sassari Gavino Zirattu, rappresentanti politici del territorio in consiglio regionale. Tutti hanno espresso i loro apprezzamenti al progetto tra questi anche i numerosi studenti universitari fuori sede presenti in sala e il Rettore Attilio Mastino che ha dichiarato « Sono stato sempre favorevole alla realizzazione del campus sembra una proposta valida non ci metteremo di traverso». Non è facile comprendere ed è ancora più difficile spiegarsi tuttavia dove nasca l'ostilità di alcuni singolari personaggi nei confronti del progetto campus. Sta di fatto che all'indomani di questa importante giornata è apparso su queste pagine l'ennesimo intervento polemico di Antonietta Mazzette, docente di sociologa urbana, che attacca il progetto campus sostenendo che l'Ersu si sottrae al confronto pubblico. Ma come? Non è stato forse un confronto pubblico quello organizzato dall'Ersu? Invitiamo i lettori a visionare la rassegna stampa pubblicata sul sito www.ersusassari.it. che racchiude la libera voce della stampa regionale, riportando le dichiarazioni dei rappresentanti delle istituzioni convenuti al dibattito. Di cosa parla dunque Mazzette? Dovremmo forse pensare che pur continuando a voler discutere dell'argomento campus non si aggiorni sugli ultimi sviluppi?. Che non legge i giornali, non guarda i tg o che ancor peggio non tenga in nessuna considerazione le dichiarazioni del rettore Mastino, dell'assessore Zirattu e dei giovani studenti presenti al dibattito? Da mesi la docente nella sua battaglia personale contro il campus continua a ribadire gli stessi concetti mostrando scarsa conoscenza del progetto. Sinora non abbiamo ritenuto importante rispondere a queste sterili illazioni ma invitiamo Mazzette a documentarsi se pretende di esprimere la sua opinione in merito. L'Ersu ha aperto un dialogo con le istituzioni proprio perchè ritiene sia importante la condivisione dei progetti fra enti chiamati a perseguire obiettivi comuni attraverso la gestione di fondi pubblici. Secondo la docente l'area del campus sarebbe notevolmente ridotta rispetto al progetto originario e lontana dalle altre sedi universitarie. In realtà si è individuata l'area più vicina per dimensioni e ubicazione alle caratteristiche prescritte dal bando, adiacente a diverse strutture universitarie e in una posizione strategica per gli spostamenti urbani ed extraurbani. L'area è stata scelta anche tenendo in considerazione le prescrizioni urbanistiche di apposita scheda norma del Puc . Anche la tesi secondo cui i fondi vincolati per il campus possano essere convertiti in altro progetto è priva di fondamento, le risorse andranno perse e a rimetterci saranno non solo gli studenti ma un'intera città che trarrebbe linfa vitale dalla realizzazione della struttura. Infine nella sua lettera Mazzette, sfruttando una momentanea e inattesa vena poetica, scrive: "il re è nudo" citando "i vestiti nuovi dell'imperatore". A dire il vero in questo contesto ci viene in mente un altro personaggio letterario: Don Chisciotte della Mancha lui combatteva una battaglia surreale contro i mulini a vento mentre qui si combatte contro i mulini Azzena. I nomi cambiano ma la morale, credeteci, è davvero la stessa.
Presidente Ersu Sassari
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Pagina 31 - Ed_Cagliari
«Cda Ersu scaduto, ci vuole il commissario»
Un gruppo di consiglieri comunali del Pd chiede a Cappellacci di non nominare un nuovo Consiglio
 
SASSARI Commissariare l’Ersu in attesa di una legge di riordino degli enti per gli studenti universitari che tagli i consigli di amministrazione. È questa la richiesta che un gruppo di consiglieri comunali del Pd (Simone Campus, Gianpaolo Mameli, Antonio Piu, con il consigliere regionale Luigi Lotto) ha rivolto al governatore Cappellacci, al quale si chiede anche di non nominare il nuovo Consiglio di amministrazione dell’Ersu di Sassari, ormai scaduto. In un documento, i consiglieri del Partito democratico sottolineano alcuni aspetti legati alla loro proposta. Il primo riguarda il contestato progetto di campus che l’Ersu intende realizzare nell’ex semoleria Azzena a Calamasciu, nell’area dismessa di fronte al cimitero. «Una scelta che riteniamo quanto mai sbagliata. È una soluzione estranea alla tradizione urbanistica italiana». Per il Pd la migliore risposta alla domanda di residenze universitarie in città, va ricercata all'interno della cinta urbana, come «l'ex brefotrofio di proprietà dell'Università, baricentrico rispetto alle facoltà di Agraria, Scienze (orto botanico) e Medicina, servito da Sirio e da tutti i mezzi pubblici, a due passi dalla mensa di via dei Mille. Altri interventi di minore portata - secondo i proponenti -, sulla scia della residenza di via Rosello, potrebbero essere situati al centro storico, ad iniziare dall'ex Turritania, nell'ottica di un programma concordato di rigenerazione urbana e di rilancio del progetto di albergo diffuso promosso dal Comune di Sassari». Queste le proposte avanzate in sede comunale e che invece l’Ersu di Sassari non ha preso in considerazione. Da qui la critica, soprattutto perchè la scelta del campus è stata “unilaterale”, «senza alcun confronto né con la città, né con l’Università, né con una conferenza di servizi, tanto più che - dicono i quattro Pd - non è vero che i fondi (40 milioni) si perdono, ma possono essere rimodulati e reindirizzati». Il secondo aspetto, invece, è legato al recente referendum sul taglio dei costi della politica. «Il modello che proponiamo - si legge nella nota - è quello di un'unica agenzia regionale per il diritto allo studio che amministri i servizi agli studenti, governata da un direttore generale con due direzioni di servizio articolate a Cagliari e Sassari». E, come previsto dalla legge regionale istitutiva degli Ersu (14 settembre 1987, n.37), al direttore generale dovrà essere affiancato il comitato d'indirizzo (rettori, direttori dell'Alta formazione artistica e musicale, sindaci, studenti, assessore regionale). Così, «la collettività risparmia e si restituisce ruolo d'indirizzo politico ai sindaci e ai consigli comunali di Sassari e di Cagliari in ordine alla materia del diritto allo studio».(v.m.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Pagina 15 - Sardegna
SASSARI
Banche e politica: convegno della Fondazione Segni
 
SASSARI Si terrà domani alle 16, nell’aula Spagna del dipartimento di Giurisprudenza in viale Mancini, il convegno«Finanza e politica, banche e fondazioni» promosso dalla Fondazione Antonio Segni. Un tema di attualità dal momento che a breve saranno rinnovati gli organi del Banco di Sardegna e quelli della Fondazione del Banco. I lavori saranno introdotti da Mario Segni. Relatori Tito Boeri e Luigi Guiso. Moderatore del dibattito Antonio Serra.

13 – SardegnaQuotidiano
Cagliari – pagina 13
Comune
La città non è a misura di universitario: ora più servizi
IL DIBATTITO Rettore e presidente dell’Ersu vanno in consiglio comunale: pochi posti letto e il campus, pronto nel 2017, non basterà. In aula i dipendenti del Lirico: incontro coi capigruppo
 
I posti letto per i fuori sede (15mila giovani) insufficienti, ma anche loro, con i loro 17mila colleghi cagliaritani, muovono l’economia. E servono servizi. Le istanze sono state portate dall’Ateneo tra i banchi del Comune, grazie al dibattito proposto da Enrico Lobina (Fds): «La settimana prossima presenterò un ordine del giorno, spero condiviso da tutti, per cogliere gli obbiettivi per l’università». A entrare nello specifico ci pensa il rettore, Giovanni Melis: «Il campus apre nel 2017, ma non è sufficiente. C’è uno studio progettuale per la clinica Macciotta, sarà polo multifunzionale. I lavori costano otto milioni di euro, fondi Fas». Melis snocciola dati: 13mila laureati nell’ultimo triennio, centoventi milioni di euro di retribuzioni tra docenti e personale, 25 per borse e assegni per dottorandi, gli acquisti di beni toccano i trenta milioni. E settanta milioni previsti nel piano triennale di investimenti per nuove strutture e ristrutturazioni. Presente anche Daniela Noli, presidente dell’Ersu: «Su 851 posti letto a disposizione, 67 sono liberi. Il campus sarà punto nodale, siamo riusciti a non perdere i fondi, dopo dodici anni abbiamo presentato un bando, in sinergia », dice la Noli, che precisa con forza che «l’unica struttura che nasce come casa dello studente è quella di via Trentino, le altre sono datate e gravano sulle casse dell’Ersu». Dopo parla Tommaso Ercoli, presidente del Consiglio degli studenti: «Lo studio è l’unico ascensore sociale, Cagliari è lontana dall’essere città universitaria. Le biblioteche devono aprire anche di notte. Chiedo la creazione di un tavolo istituzionale permanente con il Comune». Un intervento cassato da Giuseppe Farris, capogruppo Pdl: «Ercoli ripete i punti dell’ordine del giorno di Lobina, si sono messi d’accordo prima. Questo dibattito è una finzione, come centrodestra non interveniamo, creeremo un nostro contributo per la stesura del piano strategico comunale e intercomunale ». Il Pd Claudio Cugusi si rivolge a Ercoli: «Credo che l’ascensore sociale del quale parli sia guasto, oggi chi si laurea non è chiamato dalle aziende. Chiedete alla Regione perché ha dato 8 milioni di euro per un seminario con stanze vuote, o perchè l’ateneo non si è curato di villa Asquer». Chiude il sindaco Massimo Zedda: «Una città universitaria è quella dove si perdono confini, e il Comune vuole certamente investire sull’università. Se crediamo che Cagliari sia motore di sviluppo dell’intera isola, dobbiamo capire che oggi non siamo in condizione di trovare strumenti economici perchè la città aitui l’università. È folle che lo stato tassi con l’Imu anche gli immobili dell’ateneo » . Ad assistere al dibattito una delegaqzione dei lavoratori del Lirico, che hanno ottenuto un incontro con i capigruppo di Pd (Davide Carta) e Pdl (Giuseppe Farris). A loro hanno rappresentato l’emergenza vissuta in teatro: una sovrintendente, Marcella Crivellenti, assente per maternità («chiediamo una guida ad interim», hano detto), un direttore artistico mai nominato, un cartellone dimezzato rispetto a due anni fa, con pesanti conseguenze sull’arrivo dei fondi Fus. «Non sappiamo quando inizia la stagione, brancoliamo nel buio», dice Simone Guarneri, della Rsu.
P. R.

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