Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
18 March 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Fisco (Pagina 12 - Edizione CA)
Agevolazioni fiscali per chi assume ricercatori
INCENTIVI. Il bonus è stato previsto dal governo Monti per gli anni 2012 e 2013
 
Il governo Monti ha deciso di agevolare le imprese che puntano su innovazione e ricerca. Ecco perché oggi è possibile utilizzare il bonus fiscale garantito a chi assume ricercatori. Il provvedimento varato dall'esecutivo ora trova attuazione nel decreto del ministero dello Sviluppo economico che ha fissato le regole per l'incentivo, anche se manca ancora un decreto che determini invece come compilare e inviare le domande.
I BENEFICIARI Possono accedere all'agevolazione le imprese di qualsiasi dimensione e settore. L'importante è assumere a tempo indeterminato il lavoratore destinato all'attività di ricerca oppure trasformare un rapporto a tempo in uno stabile. Inoltre, è richiesto, per il personale da assumere, il possesso di titoli accademici, come ad esempio un dottorato di ricerca o una laurea magistrale in ambito tecnico o scientifico.
L'agevolazione può essere percepita anche per il 2012 per le imprese che hanno già effettuato le assunzioni nell'anno passato, nel periodo però successivo al 26 giugno, visto che la legge è entrata in vigore in quella data. Per l'anno in corso, invece, otterranno il bonus le aziende che hanno assunto a partire dal primo gennaio.
L'AGEVOLAZIONE Il bonus consiste in un credito d'imposta pari al 35% del costo aziendale (dalla retribuzione lorda fino ai contributi obbligatori e quelli assistenziale) sostenuto per questo tipo di assunzioni e con un limite massimo di 200 mila euro in dodici mesi. Al momento sono stati stanziati fondi pari a 25 milioni di euro per il 2012, mentre nell'anno in corso le risorse ammontano a 50 milioni. Avranno una corsia preferenziale le start-up innovative e i cosiddetti incubatori certificati, mentre il bonus se lo assicureranno le imprese sulla base della data di presentazione della richiesta fino ad esaurimento delle risorse. Per conoscere i termini di avvio della procedura di presentazione della domanda e l'eventuale scadenza finale, si dovrà però attendere il secondo decreto del ministero dello Sviluppo economico che fornirà i contenuti e le procedure di invio delle domande.
LA DECADENZA L'azienda che assume ricercatori deve mantenere i posti di lavoro (coperti con contratti a tempo indeterminato, è bene ribadirlo) per almeno tre anni, due invece se si tratta di piccole e medie imprese. Altrimenti, decade dal beneficio, così come l'azienda che dovesse avere un numero di dipendenti inferiore a quello indicato nel bilancio precedente. La decadenza, inoltre, è prevista anche nel caso di delocalizzazione dell'attività in un Paese esterno all'Unione europea. Anche la violazione delle norme contributive e fiscali, infine, comporta la decadenza dall'agevolazione prevista per l'assunzione di ricercatori. ( g. d. )
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
«I giovani prima di tutto»
Il neo segretario della Cisl: «Il sindaco ci ascolti»
Mimmo Contu: tuteleremo le fasce deboli e lotteremo contro il precariato
 
Nuovo lavoro, dialogo con le istituzioni, lottare perché la politica faccia davvero l'interesse dei cittadini. Mimmo Contu, nuovo segretario generale territoriale della Cisl, non ha dubbi: la crisi si può combattere stando uniti e creando i presupposti per garantire un futuro ai giovani.
Eppure, segretario, tra gli under 30 uno su due è senza lavoro.
Un bollettino di guerra. È questa la vera emergenza di questo periodo. I ragazzi pensano ad andare via dall'Italia per spostarsi addirittura fuori dall'Europa.
In tanti dicono che ormai i sindacati non servono più a nulla.
«A chi dice questo consiglio di avvicinarsi in una delle nostre sedi, e vedere il lavoro che facciamo per i tanti che vengono da noi a chiedere assistenza come punto di riferimento importante».
Cosa potete fare di concreto in questo periodo di crisi?
«Dobbiamo tutelare le fasce deboli, lottare contro il precariato, invogliare Comuni e Regione a trovare le risorse per avviare politiche di reimpiego per chi usufruisce dei sussidi».
In tanti sopravvivono solo grazie agli ammortizzatori sociali.
«Uno strumento importante, ma allo stesso tempo mortificante per chi ne usufruisce».
Un altro problema ormai è quello del precariato. Qual è la posizione della Cisl?
«Tutti noi auspichiamo le assunzioni a tempo indeterminato, ma non basta. È necessario creare le condizioni per fare in modo che le aziende facciano contratti stabili».
Il problema ormai riguarda anche la pubblica amministrazione.
«Si era introdotto un processo di flessibilità nel mondo del lavoro, un principio corretto. Solo che col passare degli anni si è trasformato in un precariato fuori controllo, con il risultato che anche alte professionalità vengono fatte lavorare per poco tempo e poi non vengono riconfermate. Una cosa senza senso».
Un altro settore in crisi è quello del commercio.
«Un comparto che sta morendo perché mancano politiche di credito che favoriscano le piccole imprese. Se non costruiamo percorsi di confronto con proposte e progetti di un certo tipo la situazione non potrà che peggiorare. Ormai siamo diventati solo un popolo di importatori».
Un confronto che, a sentire il suo predecessore, con il sindaco di Cagliari è mancato.
«Il nostro obiettivo non è quello di fare grandi tavoli di discussione. Vorremmo solo aprire dei dibattiti su temi di fondamentale importanza come il porto, l'area vasta Cagliaritana, i beni culturali e ambientali, le politiche per la casa e i non autosufficienti».
La Cisl ha criticato Zedda per come ha agito sul Teatro Lirico.
«Se ci fosse stato un po' più di dialogo la vicenda avrebbe avuto un epilogo diverso. Non è una questione personale contro il sindaco, ma di metodo. Noi, a partire dalle federazioni di categoria, siamo comunque a disposizione per qualsiasi tipo di confronto, spero ci sia anche da parte sua».
Piercarlo Cicero
 
L’UNIONE SARDA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
Sardex, moneta virtuale per le aziende
Il circuito prevede un credito reciproco negli scambi tra le imprese. La Regione darà una speciale carta ai disoccupati
ugo Cappellacci L’assessorato alla Programmazione studierà le possibilità offerte dalla valuta complementare per ulteriori iniziative
di Alfredo Franchini
 
CAGLIARI Se è vero che il capitalismo "ha i secoli contati", la moneta complementare Sardex ha un grande futuro (e un rispettabile presente). Introdotta nell'isola dal 2009, nel bel mezzo della crisi economica più profonda, il Sardex cresce di anno in anno ed è passato da 300 mila euro di transazioni all'esordio a 1,2 milioni nell'anno successivo per arrivare agli attuali 4,2 milioni. La crisi più lunga sta favorendo l'economia del dono e dello scambio basato sul valore degli oggetti e delle prestazioni. Ed è anche il modo di una comunità di difendersi tornando indietro a quei modelli di società che producevano in proprio la maggior parte dei beni e che si affidavano al mercato solo per quei prodotti che proprio non si possono fabbricare in casa. Per questo nel 2009, quando c'era stata la certezza che la Sardegna stava attraversando una crisi senza precedenti nel dopoguerra, quattro giovani, (Carlo Mancosu, Franco Contu, Gabriele e Giuseppe Littera cui si sarebbe aggiunto dopo Piero Sanna), hanno dato il via al circuito Sardex, giocando in anticipo su tutta l'Italia. Del resto in Svizzera, la patria delle banche, sin dagli anni Trenta, è in vigore la moneta Wir con la quale decine di migliaia di piccole imprese lavorano e vedono incrementare il proprio fatturato. Con le aziende sempre più in difficoltà per il blocco del credito e per il mancato pagamento da parte della pubblica amministrazione, il Sardex può essere una risposta efficace. Moneta virtuale, elettronica, che non ha bisogno di istituti di credito e tantomeno di una banca centrale. Un po' snobbato dalle istituzioni creditizie - nell'ultima conferenza stampa della Banca d'Italia a Cagliari l'argomento fu liquidato come un'iniziativa commerciale - il Sardex è stata "adottato" dalla Regione e, in qualche modo, dovrebbe comparire nella prossima manovra finanziaria. Il presidente Cappellacci, infatti, ha annunciato l'introduzione del reddito di comunità destinato inizialmente a diecimila fra tutti i giovani disoccupati, i quali riceveranno 500 euro mensili per un anno, pagati proprio attraverso il Sardex. E c’è di più: Cappellacci ha comunicato che il neo assessore alla Programmazione, Alessandra Zedda, è stata incaricata di studiare le altre potenzialità del Sardex. La moneta virtuale è in realtà una camera di compensazione in cui le aziende o anche le persone si scambiano servizi all'interno della rete con un cambio alla pari: un sardex, un euro. La domanda che tutta l'opposizione in Consiglio regionale si fa è: in che modo può una moneta virtuale interessare un giovane disoccupato? «Per uscire dalla crisi, altro che Sardex ai disoccupati», afferma Franco Sabatini (Pd), «ci sarebbe bisogno di misure più incisive». E questo al di là della validità della moneta virtuale che è nata per le esigenze delle imprese.
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 9 - Sardegna
Ricerca, venerdì il workshop regionale
 
CAGLIARI Venerdì prossimo si terrà a Pula, nella sede del Parco scientifico e tecnologico, una sorta di workshop per la valutazione dei progetti in atto sulla ricerca scientifica in Sardegna. Esperienze a confronto per il miglioramento del modello originale di valutazione. L’iniziativa è organizzata da «Sardegna ricerche» nell’ambito dello sportello ricerca europea e dall’assessorato alla Programmazione che vedrà l’esordio del nuovo assessore, Alessandra Zedda. Ogni anno, attraverso una legge regionale del 2007, l’amministrazione destina ingenti risorse a sostegno di progetti di ricerca scientifica fondamentale, di base e applicata. L’obiettivo del workshop è quello di confrontare il metodo di valutazione della ricerca scientifica applicata dalla Regione con le migliori esperienze esistenti a livello nazionale ed europeo per poter fare un raffronto e migliorare. Sono previsti interventi di ricercatori, esponenti di enti pubblici e privati regionali.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 19 - Cagliari
Genetica forense, dal 5 aprile un corso
 
CAGLIARI Il primo corso di formazione in genetica forense è in programma dal 5 al 7 aprile nei locali del T-Hotel di via dei Giudicati. A organizzarlo e promuoverlo è l’Ordine nazionale dei biologi, che lo presenterà domani ai giornalisti, alle 11, alla delegazione sarda in via Sarpi 18. Docenti del corso - informa una nota - sono biologi forensi e genetisti che operano nel campo della ricerca universitaria, studiosi impegnati nell’innovazione delle tecniche di analisi sui reperti di dna ma anche professionisti dei reparti specializzati della polizia di stato e dei carabinieri, consulenti di processi penali. E’ possibile aderire al corso, che è gratuito per i biologi fino ai 35 anni di età, iscrivendosi entro il 25 marzo con la procedura e i moduli indicati sul sito dell’Ordine, all’indirizzo www.onb.it . A presentare il corso sarà il presidente dell’Ordine Ermanno Calcatelli, il segretario Luciano Oscar Atzori e Emiliano Giardina, responsabile del laboratorio di genetica forense dell’Università di Roma Tor Vergata.

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