Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 February 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Commenti (Pagina 15 - Edizione CA)
Il (giusto) peso alla storia del malato
Rapporto medico-paziente: una babele comunicativa
di Francesco Marrosu*
 
Il “grido di dolore” sulle cause intentate ai medici del SSN e le prese di posizione da parte delle varie Agenzie della Società Civile ci costringono come parte in causa della nostra “gettatezza mondana” (siamo tutti potenziali pazienti!) a una profonda riflessione. Parto da una considerazione semiseria trovata in un originale libro di economia ( Super-Freakonomics di Levitt & Dubner) sulle cause intentate ai medici Usa; contrariamente al buonsenso, i medici più denunciati sarebbero i più bravi. Perché? I medici meno dotati tenderebbero consciamente o inconsciamente a stabilire rapporti di complicità diagnostico-terapeutica con i pazienti, portandoli a livelli di comune comprensione e condivisione sul da farsi. Probabilmente il tutto è “caricato” dai bravi autori ma... c'è del vero.
Il gap tra significato e significante in una proposizione, vecchio cruccio della Linguistica, si sta ampliando a dismisura dentro i linguaggi tecnici, polverizzando di fatto la fruibilità del senso-del-dire nella comunicazione medico-paziente.
Questo inciampo comunicativo può anche fare il gioco di chi porta il discorso sulla salute ai livelli di “mistica” medica offrendo una versione secolarizzata della Salvezza con la Cura che in quest'ambito il malato rifiuta di filtrare con la ragion critica (caso Di Bella docet), cercando al massimo di destrutturare l'esoterico verbo del Luminare di turno con Internet.
La scissione tra frasario elitario di culture specialistiche (pensiamo al linguaggio dell'economia) e la vita di tutti i giorni è alla radice della percezione di tradimento che il laico (tutti noi, in definitiva) interpreta come perpetrato dalla versione moderna del chierico (tecnico in generale... non solo medico) che, nel nostro caso, porta a rabbiose denunce contro medici e istituzioni.
Sono d'accordo con chi vede nell'estrema facilità nel denunciare SSN e medici l'immorale vantaggio che la malafede e il miraggio di facile danaro catalizzano in un'epoca cinicamente deficitaria di valori, ma credo che ci sia di più. C'è una malinconica nota stridente nell'ethos medico rappresentata da una esasperata ricerca di razionalità scientifica spesso troppo destrutturata nel relazionarsi alla persona ammalata in carne ed ossa.
Come direttore di Scuola di Specializzazione (in Neurofisiopatologia, ndr ) osservo sempre più spesso come una delle prassi più neglette dallo specializzando è rappresentata dal “pesare” la storia del malato (anamnesi), vista più o meno nella dimensione del segno e sintomo, e quasi mai alla luce delle interazioni del corpo malato con il suo mondo. Questa distonia viene a volte corretta con una empatia ingenua e destoricizzata che si sofferma in particolari superficiali della sfera privata del malato.
Dovremmo riquadrare il racconto della malattia sul giusto diapason semantico, comunicativo e ontologico rilevando i vissuti dalla persona ammalata, cosa ben diversa dal copia-incolla di anglicizzazioni trendy da Trattato.
Certo, l'applicazione della dimensione antropologica nella comunicazione medica non farà scomparire gli errori, ma poiché li accompagnerà a far parte della comune dolente partecipazione alla dimensione umana del “mondo della vita”, essi saranno capiti e, forse, meglio accettati.
*Prof. Ordinario di Neurologia Facoltà di Medicina – Cagliari
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
Monserrato
Una rotatoria per entrare nel Polo universitario
 
Presto ci sarà una nuova rotatoria per rendere più sicura la circolazione delle auto sulla provinciale 8, quella che collega Sestu a Monserrato: sostituirà l'attuale ingresso “a raso” per la Cittadella universitaria. Da oltre due anni studenti, medici e pazienti che ogni giorno frequentano il Polo universitario e il Policlinico aspettano l'inizio dei lavori. Domani aprirà il cantiere e l'opera, finanziata dalla Provincia con 500.000 euro, dovrebbe essere conclusa entro l'estate. La decisione di costruire la nuova rotatoria nasce soprattutto da un problema di sicurezza. Quell'incrocio, infatti, viene spesso attraversato ad alta velocità dalle auto che arrivano da Sestu, creando un pericolo soprattutto per chi esce dalla Cittadella, che si trova a dover fare i conti con i veicoli che provengono sia da destra che da sinistra. «Si tratta di un importante intervento che garantisce maggiore sicurezza e, allo stesso tempo, aiuta a decongestionare il traffico nelle ore di maggiore intensità», spiega Antonio Pillai, dirigente della direzione opere pubbliche dell'università. (ma.mad.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia Sulcis (Pagina 27 - Edizione PC)
Borse di studio ai figli della crisi
La Provincia stanzia 160 mila euro, ne beneficeranno 400 studenti
Molte più domande del previsto: finanziamento aumentato coi fondi di riserva del bilancio
 
Per dare una svolta al territorio la Provincia scommette sull'istruzione e si sostituisce allo Stato: l'ente guidato da Tore Cherchi finanzierà tutte le domande ammissibili presentate per le borse di studio dedicate ai figli della crisi.
Il bando era partito l'anno scorso per premiare il merito e dare la possibilità di formarsi anche a chi si vedeva tagliare il futuro dalla crisi economica. Sono situazioni che insegnanti e presidi come l'assessore alla Pubblica istruzione Alessandra Pintus e la presidente di commissione Livia Crobu conoscono bene: nelle famiglie dove i genitori hanno perso il lavoro è una conquista anche trovare le risorse per l'abbonamento ai mezzi di trasporto.
Il bando aveva ottenuto un boom di richieste: quelle ammissibili erano 409, molto al di sopra del fondo previsto, così il Consiglio provinciale si era impegnato per trovare altre risorse, ora recuperate raschiando il fondo di riserva del bilancio 2012, approvato nell'ultima seduta.
L'investimento totale è 161.718 euro per assegni che arrivano a un massimo di circa 700 euro.
Una parte delle borse di studio è riservata agli studenti universitari, ordinamento che non dipende dalla Provincia. «La nostra amministrazione - ha spiegato Cherchi nell'ultimo Consiglio - si è sostituta alle altre e allo Stato. All'inaugurazione dell'anno accademico ne ha dato atto anche il rettore dell'Università di Cagliari. Complessivamente, per questo settore, l'investimento è 300 mila euro».
Meno accondiscendente la maggioranza. «Sono state premiate anche persone che percepivano già assegni da altri enti», ha concluso Ugo Piano (Pd): «Chi ha scritto le regole non ha escluso questa possibilità come di solito accade. Per il prossimo bando bisogna tenerne conto».
Miriam Cappa
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Ed_Cagliari
Campus universitario verso l’avvio dei cantieri
La gara è in corso, finito l’esame delle offerte si procede per l’ok ai lavori del primo lotto da 240 posti letto, 800 posteggi e le fondazioni degli altri edifici
 
CAGLIARI Campus universitario di viale La Plaia: fatto il bando, adessoè il momento della valutazione delle offerte, entro marzo la procedura dovrebbe fare un ulteriore passo avanti e quindi correre verso l’assegnazione dei lavori e l’apertura dei cantieri. L’opera, gestita dall’Ersu nell’ambito della programmazionea favore della residenzialità universitaria, è molto attesa perché i fuorisede in cerca d’alloggio nell’ateneo cagliaritano sono oltre un terzo della popolazione studentesca. La richiesta di alloggi è molto pressante e anche dal rettorato, in diverse occasioni pubbliche, sono arrivati inviti e richieste per moltiplicare le opportunità di alloggio degli studenti fuorisede. Il campus universitario nasce da un accordo lungamente inseguito dal Comune e dall’Ersu, per anni l’opera è rimasta bloccata. Come è noto in via La Plaia verrà costruito un primo lotto di edifici, cui ne seguirà un secondo per arrivare ai 500 posti dell’accordo di programma rimodellato dopo anni di braccio di ferro sul tipo di progetto e sul numero di posti letto. Il campus di viale La Plaia era finito in un’intesa tra la Regione di Renato Soru e il comune di Emilio Floris, disconosciuto dalla stessa maggioranza di Floris che aveva espresso dissenso contro tutte le operazioni immobiliari contenute nell’accordo. Alla fine, mutato il quadro politico e quindi anche la rappresentatività in ciascuno degli enti interessati, ognuno ha fatto il passo indietro necessario e così gli studenti iscritti all’ateneo cagliaritano avranno un’opera non rinviabile. Durante la costruzione del primo lotto si chiuderà il progetto definitivo per il secondo. Il primo lotto comprende la costruzione di 240 posti letto, quella di 800 parcheggi ma anche la realizzazione delle fondamenta degli edifici per gli altri 260 posti letto progettati e per i servizi che dovranno arricchire il campus. Insomma, si procede come stabilito, le sorprese sono finite, i finanziamenti certi e già in cassa, la buona volontà rispetto alla riuscita del progetto è ufficiale e conclamata. Naturalmente, i problemi di residenzialità degli studenti non si esauriscono comunque con il campus di viale La Plaia e quindi il Comune, che ha dichiarato in varie occasioni di voler favorire la presenza degli studenti in città, sta studiando possibilità di accordi con i sindacati degli inquilini. Dall’amministrazione universitaria è arrivata anche una proposta operativa: sconti sull’Imu ai proprietari di case sfitte (a Cagliari moltissime) che mettano a disposizione degli studenti gli appartamenti. E’ un’idea immediatamente realizzabile che non mette in discussione diritti e doveri, ma è un’azione positiva a favore degli studenti.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 22 - Ed_Cagliari
OPEN DATA
Web libero, a lezione di esperti e manager pubblici
 
CAGLIARI Successo alla Mediateca del Mediterraneo per la manifestazione "Cagliari Open Data Day": decine di persone hanno partecipato ai lavori dell'iniziativa che in Italia cade nella intende favorire anche in Sardegna una cultura dei dati liberamente accessibili a tutti, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione. Una conferma è arrivata dagli amministratori pubblici: massima disponibilità da parte di tutti i partecipanti alla giornata di ieri ad ampliare la mole dei dati da mettere in condivisione. Una questione di trasparenza, ma anche un'importante valenza sociale, è stato sottolineato nel corso degli interventi durante la mattinata. Ci sono stati anche degli approfondimenti sul lato giuridico dell'argomento soprattutto in relazione al delicato problema della privacy. Nel pomeriggio c'è stato spazio anche per l'hackathon, un momento aperto a tutti durante il quale professionisti e curiosi "hanno giocato" con i dati. L'evento si è svolto in contemporanea con l'International Open Data Day.(s.a.)
 

Questionnaire and social

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