Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 February 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Castello
Cittadella intitolata a Lilliu
La Cittadella dei Musei sarà intitolata all’archeologo Giovanni Lilliu. Il 19 febbraio, martedì prossimo, in coincidenza del primo anniversario della scomparsa, si svolgerà la cerimonia di intitolazione degli spazi espositivi di piazza Arsenale alla memoria dell’indimenticabile professore, insignito nel 2007 dalla Regione della prestigiosa onorificenza di Sardus Pater.
L’appuntamento è fissato per le 11 nella Sala rossa. Nel corso della cerimonia verrà scoperta una scultura di Pinuccio Sciola dedicata all’illustre archeologo, la cui scomparsa, a 97 anni, coincise con una grande testimonianza di affetto e riconoscenza da parte di tantissime persone. All’incontro, che si preannuncia affollato, sono state invitate le massime autorità. Gli onori di casa saranno fatti dal rettore, Giovanni Melis. Sarà ricordata e celebrata la figura di Lilliu. Si ripercorreranno le tappe della sua carriera di archeologo, storico, docente universitario, accademico dei Lincei.
«Sotto la terra della collina fertile di messi, intuendo la forma del nuraghe, restituì al popolo sardo e all’umanità intera un patrimonio di cultura fecondo di ricchezza e di incontri fra le genti». Questa la motivazione che ha spinto l’Università a intitolare a lui gli spazi della Cittadella. (p.l.)
 
 
2 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
SANITÀ. Adesione totale dei medici cagliaritani alla giornata di sciopero
Ginecologi uniti, stop ai cesarei e le sale parto chiudono i battenti
Mancanze di fondi, carenze di personale ed eccessivo utilizzo del parto cesareo mettono a rischio la sicurezza dei punti nascita dell’Isola. Ieri anche in Sardegna, come in tutta Italia, ginecologi e ostetrici del Sistema sanitario nazionale hanno scioperato per denunciare le difficoltà che affrontano nella professione. È stata una giornata a natalità zero, o quasi: le sale parto hanno infatti chiuso i battenti per ventiquattrore ore e circa cinquanta parti, fra cesarei e programmati, sono stati rinviati di un giorno. Garantite soltanto le prestazioni di emergenza.
ADESIONI «Un’adesione quasi totale - afferma Giovanni Monni dell’Aogoi, l’associazione che riunisce i ginecologi italiani - che conferma l’importanza della vertenza. I tagli imposti dallo Stato incidono sull’acquisto di apparecchiature e disponibilità di personale e si riflettono sulla salute di mamme e neonati; per questo chiediamo l’immediata messa in sicurezza dei punti nascita dell’Isola secondo le linee guida dettate dal Governo». Una protesta che tuttavia non deve essere fraintesa: «Non si tratta di una guerra corporativistica - conferma Raimondo Ibba, presidente per la provincia dell’ordine dei medici - ma di una battaglia nell’interesse della comunità».
CRITICITÀ Da una parte il problema dei pochi fondi disponibili, dall’altra l’aumento del contenzioso medico legale che di fatto irrigidisce il rapporto con i pazienti. «Negli ultimi anni le denunce contro gli operatori sanitari da parte degli assistiti si sono triplicate - spiega Antonio Rubattu, delegato della Fesmed, il sindacato dei medici dirigenti -, una pratica sempre più frequente che sta terrorizzando il personale, una causa su cinque infatti coinvolge ginecologi od ostetrici». Per ridurre rischi e responsabilità cresce il numero di esami diagnostici, consulti e interventi con il taglio cesareo, un onere per l’Erario tra i 10 e 14 miliardi di euro all’anno.
DEPENALIZZAZIONE Il rischio di risarcimenti milionari spaventa tanti professionisti ma la questione non è solo economica: il parto cesareo risulta infatti quattro volte più pericoloso di quello naturale e se si considera che ormai un bambino su tre è «figlio del bisturi» il problema sicurezza si fa ancora più evidente. «Chiediamo una depenalizzazione delle contese medico-legali - dice Gian Benedetto Melis, Direttore della Clinica Ostetrica dell’ Università - le denunce aumentano e molte aziende sanitarie non hanno una copertura legale che tutela i propri dipendenti». E per i medici i disagi non finiscono qui: l’assicurazione personale resta infatti obbligatoria ma le compagnie spesso disdicono i vecchi contratti per stipularne nuovi a prezzi che si aggirano sui settemila euro annui. «La situazione è insostenibile - conclude Giovanni Monni - dal nuovo Governo ci aspettiamo anche questo: nuove norme per diminuire i contenziosi legali».
Luca Mascia
 

3 - L’Unione Sarda / Speciale (Pagina 8 - Edizione CA)
In edicola domani con il nostro giornale il primo volume delle guide storiche
La Cagliari del canonico Spano
La città ottocentesca rivelata in tutta la sua bellezza
Domani sarà in edicola con L’Unione Sarda, al prezzo promozionale di 30 centesimi, la «Guida di Cagliari» del canonico Giovanni Spano, primo volume della Collana «Guide Storiche». La nuova iniziativa fa seguito alla pubblicazione, ieri, del primo volume della Collana «Opere di Alziator» dedicato a «I sentieri della memoria». Entrambe le Collane appartengono alla Biblioteca dell’identità e sono presentate da Gianni Filippini. Le opere di Alziator usciranno tutti i martedì e le Guide tutti i giovedì al prezzo popolare di un euro. Pubblichiamo la presentazione dedicata alle «Guide storiche».
Non c’è dubbio, sono volumi di storia. Soltanto un po’ diversi. Raccontano infatti eventi e personaggi con la complicità - se così si può dire - di strade, piazze, chiese e monumenti. E le testimonianze che propongono e custodiscono sono capaci di forti suggestioni e spesso di intense emozioni. Sono le Guide delle città, soprattutto quelle del passato che puntavano più a informare correttamente che ad abbandonarsi alla ingannevole retorica di certa promozione turistica. Frugando nel suo patrimonio storico la Sardegna può contare molte di queste singolari e coinvolgenti opere. Soprattutto Cagliari, per ovvie ragioni privilegiata da studiosi e scrittori. È nata così, sulla base di questa riflessione culturale, la Collana «Guide storiche» che prende il via con questo volumetto inserito, con gli altri, nel quadro della prestigiosa Biblioteca dell’identità, fiore all’occhiello dell’attività editoriale de L’Unione Sarda.
La scelta per l’esordio della nuova iniziativa è stata in pratica obbligata. È parso doveroso rendere subito omaggio alla più classica delle «Guide storiche», a quella firmata nel 1861 da Giovanni Spano, intitolata «Guida della città e dei dintorni di Cagliari» e pubblicata «con i tipi di Antonio Timon» ( gli stessi che ventotto anni dopo hanno tenuto a battesimo i primi numeri de L’Unione Sarda nella tipografia di via delle Monache Cappuccine).
Grandissimo personaggio Giovanni Spano (1803-1878). Considerato da molti l’uomo più dotto della Sardegna del suo tempo, è quasi impossibile disegnarne il profilo in poche righe. Il canonico di Ploaghe che scelse Cagliari come città d’elezione ha infatti "inventato" l’archeologia sarda introducendo lo scavo stratigrafico e raccontandola sul «Bullettino archeologico sardo, ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l’isola di Sardegna». Fu anche teologo, storico («Abbecedario storico degli uomini sardi scoperti ultimamente nelle pergamene, codici e altri monumenti antichi con appendice dell’itinerario antico della Sardegna»), linguista (per la verità un po’ discusso: «Vocabolario sardo-italiano e italiano-sardo»), studioso d’arte, di scienze naturali e tradizioni popolari («Canzoni popolari della Sardegna» e «Proverbi sardi»). Ha scritto un corposo «Vocabolario sardo geografico, patronimico ed etimologico». È stato fra l’altro, direttore del Museo archeologico, direttore della Biblioteca universitaria, preside di un liceo classico, docente universitario di «Sacra scrittura e lingue orientali» e, per un anno, Rettore dell’ateneo cagliaritano. Infine, anche senatore del Regno. Giovanni Spano fu amico personale di Alberto Lamarmora e con il generale ebbe in comune l’irresistibile vocazione a scoprire e raccontare, studiare e interpretare. Le tante opere ne rivelano lo spirito appassionato, la rigorosa coerenza, l’eccezionale impegno. Come ricorda in latino la lapide sulla sua tomba nel cimitero monumentale di Bonaria a Cagliari «amò la sua terra e per lei impegnò la sua opera». Piccolo dettaglio di una vita davvero intensa. Da ragazzo Giovanni Spano non capiva l’italiano e nemmeno la variante sassarese della lingua sarda. Lui stesso ha raccontato che nel primo giorno di scuola, alle elementari, fu punito con dodici nerbate sulle mani per non aver compreso una parola della lezione del maestro. Poi di lingue l’infaticabile canonico ne imparò mezza dozzina.
Un quadro molto ampio di studi, ricerche e realizzazione di opere. E dentro questo quadro davvero stimolante la «Guida della città e dintorni di Cagliari» occupa un posto importante e una valenza storica notevole. Quelle venute in seguito - a Cagliari e in altri centri dell’Isola - hanno messo in pratica e aggiornato la sua ammirevole lezione. Possono essere i pezzi pregiati di una singolare collezione.
La «Guida» firmata da Giovanni Spano è divisa in quattro parti (i quartieri storici) più una quinta sezione dedicata ai dintorni di Cagliari. Dopo alcuni cenni sulla fondazione della città entra nel vivo della narrazione con osservazioni storiche, statistiche e meteorologiche. L’opera è un prezioso cofanetto di notizie e curiosità scoperte - come ha scritto Antonio Romagnino a sua volta autore, con la figlia Ludovica di un’interessante Guida - da «passeggiatore solitario che della città raccolse il senso nuovo che acquistava passando dal suo carattere militare di piazzaforte a quello ’borghese’ di agglomerato urbano proiettato nel futuro». Certo è che prima di lui nessuno l’aveva descritta in modo così profondo, con pari quantità di informazioni e con la stessa coinvolgente verve. Insomma, con la sua opera su Cagliari e i suoi dintorni un avvio veramente prestigioso per la Collana «Guide storiche».
Gianni Filippini

LA NUOVA SARDEGNA
 
4 - La Nuova Sardegna / Pagina 26
Foresteria? Costi e niente benefici
LACONI Lo schema di convenzione tra Comune, Museo della statuaria preistorica e Università di Cagliari per la creazione di un polo didattico e un centro di documentazione sulla preistoria del Mediterraneo, approvato nella seduta di consiglio comunale del 28 gennaio, ha trovato l’astensione del gruppo di minoranza "Democratici Laconesi". Astensione motivata successivamente in un documento che porta la firma dei consiglieri Orgiu e Cossu. «Ciò che non è stato scritto negli atti, ma è emerso in sede di discussione – scrivono i Democratici – è che il Comune intende investire ancora una volta risorse del suo striminzito bilancio per predisporre, con i cantieri di lavoro, le aree per futuri scavi finalizzati alla ricerca di ulteriori reperti e per allestire una foresteria idonea ad ospitare fino a 20 persone da mettere a disposizione di studenti e ricercatori che saranno impegnati negli scavi o nella attività di studio e ricerca». La nota dolente è proprio la foresteria: «Le maggiori perplessità sono riconducibili alla decisione dell’amministrazione di farsi carico dell’allestimento, nel piano superiore dell’edificio ex scuola materna comunale, in quanto riteniamo che tutta l’operazione non debba creare costi per la comunità, ma debba anzi generare qualche ricaduta economica». Invece «una foresteria messa a disposizione di quanti potrebbero essere impegnati nei lavori di ricerca studio e classificazione dei reperti – sottolineano i "Democratici Laconesi" – porterà solo costi per la comunità e nessun vantaggio per gli operatori economici del nostro comune. Sarebbe molto meglio stipulare convenzioni con le strutture recettive esistenti, i docenti, i ricercatori e gli studenti interessati, potranno beneficiare per far fronte alle spese di borse di studio che le università concedono a coloro che ne hanno i requisiti». E nel lungo documento non mancano critiche alle scelte amministrative degli ultimi tempi, in particolare agli investimenti destinati al completamento dell’Area Piso, definito un "buco nero". La richiesta rivolta all’amministrazione è quella di dare risposte alle vere necessità del paese, invece che concentrare attenzioni e risorse esclusivamente ad Area Piso Museo e Palazzo Aymerich. Tra i suggerimenti: interventi sulla viabilità rurale per migliorare le condizioni di chi lavora nel settore agro-pastorale e in generale maggior attenzione alle emergenze sociali e ai bisogni primari dei meno abbienti. Ivana Fulghesu 


5 - La Nuova Sardegna / Pagina 54 - Ed. Nazionale
Venerdì scadono le iscrizioni al torneo universitario del Cus
SASSARI E’ in fase di organizzazione il Torneo universitario di calcio, uno dei fiori all’occhiello, ormai da oltre cinquanta anni, dell’attività sportiva del Cus Sassari. Il torneo che si dispuetrà presso gli impianti sportivi universitari di San Giovanni, è riservato a squadre di studenti regolarmente iscritti all’Università di Sassari per l’anni accademico in corso. In ogni squadra è anche ammessa la partecipazione di personale docente e tecnico-amministratico dell’Università. Il torneo che si propone come mezzo di aggregazione e promozione della pratica sportiva così prevede l’attività del Cus, fornirà anche indicazioni per la formazione della squadra del Cus Sassari che prenderà parte ai campionati nazionali universitari in programma in primavera a Cassino. Per poter partecipare al torneo, è necessario essere in possesso della tessera del Cus. Le iscrizioni scadranno venerdi prossimo 15 febbraio. Informazioni utili potranno essere assunte presso la segreteria del Cus Sassari presso gli impianti di San Giovanni (via San Pietro d’Ottava) dalle ore 16 alle ore 18 (telefono 079/397737) e presso la Segreteria Studenti di Largo Porta Nuova dalle 9,30 alle 12,30 (telefono 079/229973). (d.d.)
 
 
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 26 - Nazionale
Dagli scavi emerge la città settecentesca
SASSARI Un frantoio dell’Ottocento, un pozzo a pianta rettangolare scavato nella roccia, i resti di un caminetto domestico. Sono alcune delle testimonianze emerse nella prima fase degli scavi archeologici preventivi in largo Porta Nuova, in pieno centro storico di Sassari. L’intervento, diretto dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici delle province di Sassari e Nuoro, con l’assistenza scientifica della dottoressa Laura Biccone, è preliminare ai lavori di ristrutturazione, adeguamento e restauro normativo programmati dall’Università di Sassari nell’edificio amministrativo addossato al lato destro della sede centrale dell’Ateneo, palazzo acquisito dal Comune che in passato vi aveva ospitato l’Ufficio tecnico. Partiti a dicembre nel cortile del’edificio di largo Porta Nuova, gli scavi continueranno almeno per l’intero mese di febbraio, al fine di leggere e documentare lo spaccato di un quartiere settecentesco che nel tempo si è trasformato profondamente dopo il restauro del palazzo dell’Università. La documentazione conservata presso l’Archivio di Stato testimonia che questa zona a partire dal Settecento era occupata da un vicoletto su cui si affacciavano 6 case private; nella seconda metà dell’Ottocento alcune di queste hanno subito degli ampliamenti divenendo scuola elementare e palazzo dell’ex Corte di Assise. Precedenti lavori per il rifacimento dei sottoservizi avevano già rivelato il selciato di una via pubblica. «Il frantoio ritrovato - dice Laura Biccone - risale alla seconda metà dell’Ottocento, ma è possibile che sia stato impiantato sulla struttura di una casa settecentesca. Qui nel Settecento abitava il custode dell’Università. Lo scavo ha evidenziato anche l’alloggiamento di una pressa e una grande vasca, presumibilmente funzionale alla raccolta dell’olio. Poi tutto questo è stato distrutto negli anni ’10 del Novecento per far posto al cortile della scuola elementare comunale. Sono state trovate anche ceramiche medievali trecentesche (maiolica arcaica pisana) e tardo cinquecentesche (maioliche liguri e di Montelupo). «Non è detto che al di sotto di questa fase non si trovino tracce della città medievale - conclude Laura Biccone -. Potrebbero esserci parti delle mura, comprese tra la Torre Tonda e la Torre di Porta Nuova«. 
 


SARDEGNA QUOTIDIANO
 
Sardegna Quotidiano / Pagina 15 - Cagliari
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Decolla il distretto aerospaziale

Sono 25 le schede di adesione giunte al comitato promotore del distretto aerospaziale della Sardegna. In particolare, 15 sono pervenute da imprese, 5 da Istituzioni (compresa l’Agenzia spaziale italiana) e 5 da organismi di ricerca. L’ha reso noto lo stesso Comitato, istituito l’11 dicembre con una delibera di Giunta, con lo scopo di concentrare le politiche di consolidamento e sviluppo a favore del tessuto produttivo del comparto e del sistema della ricerca. L’obiettivo del comitato - di cui fanno parte il professor Giacomo Cao, la presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona, e, in rappresentanza della presidenza della regione, Franco Manca - è quello di realizzare un accordo tra le istituzioni pubbliche, i centri di ricerca e i soggetti imprenditoriali per la definizione di un programma di iniziative volte alla nascita del distretto.

 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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