Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
07 January 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

 
L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 28 - Edizione CA)
SASSARI. Ai migliori elaborati saranno destinati 1000 euro
STUDENTI E DISABILITÀ
L’Ateneo promuove quattro borse di studio
 
Quattro premi di studio per elaborati sul tema della disabilità. Al via l’ottava edizione del concorso, indetto dall’università di Sassari e rivolto alle scuole secondarie di secondo grado delle province di Sassari, Olbia Tempio, Nuoro e Oristano, per sensibilizzare studenti, docenti e tutto il mondo della scuola alla tematica delle pari opportunità nel campo dell’istruzione e del lavoro.
L’ateneo turritano premierà i migliori elaborati sul tema della disabilità, preparati dagli studenti iscritti all’ultimo anno dei corsi di studio delle scuole medie superiori. All’esame della commissione saranno ammessi elaborati scritti ma anche fotografie, disegni, filmati e opere musicali. In particolare, il concorso punterà alla possibilità di fornire agli studenti disabili la preparazione necessaria per l’ingresso nel mondo del lavoro, tramite l’applicazione delle disposizioni relative al diritto allo studio.
I primi quattro classificati si aggiudicheranno premi del valore di 1000 euro ciascuno. Il bando scadrà il 15 marzo ed è stato pubblicato sul sito istituzionale dell’università. L’ateneo turritano, già da diversi anni e attraverso il lavoro propositivo della commissione per i problemi della disabilità presieduta da Paolo Enrico, è impegnata nella ricerca dei mezzi necessari per offrire pari opportunità agli studenti con difficoltà psichiche e motorie. (a. br.)
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
2 – La Nuova Sardegna / Sardegna (Pagina 4 - Edizione CA)
Concorso contestato all’università
CIONI: «COMMISSIONE TRASPARENTE»
 
SASSARI La professoressa Elisabetta Cioni, presidente della commissione di concorso in Sociologia dei processi culturali, intende fare alcune precisazioni in merito alle dichiarazioni rilasciate da Massimo Ragnedda, studioso sassarese che ha partecipato al concorso per uno dei 29 posti da ricercatore a tempo determinato banditi dall’Università di Sassari. La professoressa non intende entrare nel merito dell’operato della commissione di concorso: «I lavori della Commissione sono documentati ampiamente nei verbali pubblici e non ritengo corretto né utile introdurre nuovi elementi e considerazioni di merito in sedi non proprie. Il compito di valutare la correttezza della procedura spetta alle autorità accademiche, che hanno già deliberato la regolarità degli atti concorsuali, e in caso di ricorsi, alla magistratura amministrativa. Posso invece fornire la mia opinione sui meccanismi dei nuovi concorsi universitari, che sono molto più impegnativi per i commissari di quelli adottati in precedenza». Per Elisabetta Cioni «i criteri indicati dalla commissione che ho presieduto sono stati descritti in modo oggettivo e analitico, esplicitati passo passo proprio per rendere trasparenti le motivazioni alla base dei giudizi. Questo comportamento rispetta in pieno sia la lettera che lo spirito della legge 240/2010 che, in nome della trasparenza, chiede nei concorsi pubblici valutazioni analitiche non complessive e procedimenti replicabili. Nella valutazione preliminare si è seguita la prescrizione di legge, ammettendo candidati che hanno sviluppato il loro curriculum scientifico in ambiti molto dissimili, seppure tutti appartenenti al settore scientifico-disciplinare del concorso. Successivamente, la legge prevede di formare una graduatoria tra questi candidati. Scegliere tra candidati validi richiede molta attenzione e può produrre comprensibili disappunti. Ma se si agisce in modo trasparente, come ritengo che abbiamo fatto, non si corre il rischio di gettare discredito su questi procedimenti». Ragnedda lamenta il fatto che ogni commissione abbia seguito criteri di giudizio differenti. «I concorsi riguardavano settori scientifico-disciplinari diversi – osserva la professoressa Cioni –. Mi sembra comprensibile che commissioni formate da docenti appartenenti a comunità scientifiche differenti diano una diversa importanza ai vari elementi di giudizio. Il punto essenziale è che vi sia accordo all’interno di ciascuna delle comunità scientifiche nazionali e internazionali». Per quanto riguarda l’importanza data alla pertinenza dei progetti di ricerca nel giudizio dei candidati, i vertici dell’Ateneo hanno già spiegato che i fondi messi a disposizione dalla Regione per l’attivazione dei contratti di ricerca erano legati proprio a progetti di ricerca ben precisi.

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