Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 January 2013
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’Unione Sarda / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. La storia
«Ricercatori: rivedere i criteri per i concorsi»
Giovanni si è laureato. L'ha fatto con grossi sacrifici perché non voleva esser di peso sulla famiglia. I genitori non stanno bene e quelle poche risorse economiche devono poter bastare per badare a loro, alle cure sanitarie di cui necessitano, a volte costose. Ma è un tipo che non si perde d'animo, è orgoglioso, determinato, anche quando i momenti che si trova a dover affrontare il più delle volte da solo, sono tra i più neri.
«Mi sono rimboccato le maniche, ho studiato e lavorato e mi sono laureato nel giro di sei anni», racconta, «sostenendo gli esami senza rifiutare mai un voto perché non potevo permettermi di rimandare oltre, negli appelli dei mesi successivi». Conseguito il titolo, Giovanni (il cognome preferisce non rivelarlo) va avanti negli studi e completa con esito brillante cinque anni di scuola di specializzazione. Appassionato di ricerca, decide poi di partecipare ai bandi per i corsi di dottorato 2012, banditi dall'Università. Il regolamento dei bandi, nei criteri per la valutazione dei titoli, del curriculum vitae, della prova scritta e del colloquio, su un punteggio complessivo di cento, ripartisce cinquanta punti tutti nella carriera universitaria così costituita: media degli esami, voto di laurea, tempi di laurea. Quaranta punti è il massimo che può essere assegnato nelle prove di superamento del concorso e sino ad un massimo di dieci punti, vengono considerate le altre esperienze di corsi di studio, di ricerca, le pubblicazioni ed altro.
Giovanni si evidenza per lo scritto e per l'orale per i quali gli vengono assegnati trentasei punti, un punteggio molto più alto di quello preso da tanti altri candidati nelle prove, ma viene penalizzato dal regolamento che concentra cinquanta punti sulla carriera universitaria. E infatti non viene ammesso al dottorato di ricerca.
La sua storia si riflette in quella di tanti altri studenti universitari. «L'auspicio è quello che l'Ateneo riveda i criteri di assegnazione del merito», dice l'aspirante ricercatore, «ridando peso, nella valutazione, alle prove di ammissione così come in precedenza è sempre stato».
Elisabetta Caredda
 
 
 
2 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 18 - Edizione OL)
SASSARI. Immobili
L'università mette in vendita i suoi gioielli
L'Università venderà parte del proprio patrimonio. Complessivamente, undici fra immobili e terreni ricompresi nel bando d'asta per un valore complessivo di quasi 1 milione e 200 mila. Entro gennaio chi fosse interessato all'acquisto dovrà presentare un'offerta al rialzo. Il valore più elevato (631.000 euro) è stato attribuito nel bando all'azienda sperimentale «La Nociola», nei pressi della Tempio-Palau. L'Università l'aveva presa in affitto nel 1980 e acquistata nel 1999. Dieci ettari di terreno che comprendono frutteti, un sughereto, un bosco misto e diversi fabbricati.
Un altro pezzo di un qualche pregio è l'edificio che sorge a Sassari, al n.5 di via Muroni. Base d'asta, 207.000 euro. Per il resto, fatta eccezione per un immobile in via San Lorenzo, a Tempio, nell'elenco sono ricompresi sette vecchi edifici tutti situati a Nulvi. «L'operazione di alienazione dei beni dell'Università - ha detto il rettore Attilio Mastino - rappresenta il primo tentativo di recuperare risorse da beni inutilizzati che però incidono sul bilancio dell'Ateneo perché sottoposte a tassazione».
Intanto il consiglio d'amministrazione ha approvato il secondo lotto di beni da alienare che deve essere approvato dal ministero dell'Economia e delle Finanze. L'importo complessivo stimato è di 3 milioni e 727 mila.
È prevista la vendita per 848 mila euro a base d'asta di un terreno, attiguo all'Orto Botanico, che l'Ateneo ha inutilmente offerto all'Ersu per realizzarvi la nuova sede della Casa dello studente, e l'area di via dei Mille-viale Italia, attigua al primo parcheggio multipiano nato a Sassari, di fronte all'Ospedale civile, valutata un milione.
In vendita diversi edifici, fra i quali quello di Piazza d'Armi, a due passi dall'Istituto d'Arte, dove erano decentrati alcuni uffici dell'Università. Vendite ma anche acquisti. Il primo obiettivo dell'Ateneo è assicurarsi, con una previsione di spesa di 1.250.000 euro, le soffitte e l'appartamento di Palazzo Segni che ospitano parte del Dipartimento di Storia. L'Ateneo sta trattando per acquistare l'intera palazzina.
Gibi Puggioni
 
 
 
3 - L’Unione Sarda / Provincia di Sassari (Pagina 18 - Edizione OL)
SASSARI. Master per la cultura e l'arte
Nuovi percorsi per gli universitari

Nuove possibilità per i giovani laureati con la seconda edizione del master universitario di primo livello in diritto ed economia per la cultura e arte. Il corso, di durata biennale, è organizzato dalle Università di Sassari e Cagliari, in collaborazione con il consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale di Nuoro. L'obiettivo è quello di formare esperti con competenze interdisciplinari, pronti ad operare nel pubblico e privato per la gestione e valorizzazione di patrimoni dell'arte e della cultura e per l'organizzazione e gestione di servizi, attività ed eventi. Un percorso di studio fatto di teoria e pratica, attraverso un tirocinio di tre mesi, un project work e la realizzazione di un progetto di iniziativa culturale da realizzarsi sul territorio.
Il master si avvarrà della collaborazione di enti, istituzioni museali e soggetti operanti nel sistema dell'arte e della cultura. Tra questi il Museo Man di Nuoro, la Fondazione Nivola di Orani, il Museo Mart di Rovereto, il consorzio di pubblica lettura S. Satta di Nuoro, l'istituto superiore regionale di studi etnografici, l'associazione internazionale Zerynthia. Per iscriversi, ci sarà tempo sino al 22 gennaio. (a. br.)
 
 
 
4 - L’Unione Sarda / Provincia di Oristano (Pagina 18 - Edizione OR)
Mariano IV
Progetto “Vita” per affrontare i test universitari

Hanno avuto inizio prima delle vacanze natalizie le attività progettuali relative al progetto “V.I.T.A. - Verso il tuo avvenire”, nell'ambito del Por Fse 2007-2013.
«Lo scopo di tale progetto è quello di fornire agli alunni delle quinte classi gli strumenti per affrontare con successo i test per l'accesso ai corsi universitari (linee di intervento A e B) e insieme agli studenti delle quarte classi un valido contributo per l'orientamento post-diploma (linea di intervento C)», si legge in una nota pubblicata sul sito internet del liceo scientifico “Mariano IV”.
Per sviluppare l'azione progettuale è stata creata una rete fra alcune superiori della provincia. In particolare la rete degli istituti è formata appunto dallo Scientifico di Oristano che funge da scuola capofila, dal tecnico industriale “Othoca” di Oristano, dall'istituto “Galilei-Contini ” di Oristano, dalle superiori di Terralba-Mogoro-Ales e infine dall'istituto tecnico commerciale “Sergio Atzeni” di Oristano.
 
 
 
5 - L’Unione Sarda / Cronaca di Nuoro (Pagina 16 - Edizione NU)
Pirisi sull'università
«Rischio carrozzone per la Fondazione»

Rilancia la sua contrarietà alla costituzione della Fondazione per l'università nuorese, destinata a ereditare il consorzio. Antonio Pirisi, capogruppo della Federazione della sinistra, pur consigliere comunale di maggioranza, ha votato contro la proposta sostenuta dalla maggioranza che l'ha approvata nella seduta precedente lo stop natalizio.
«Chiedevo che lo statuto andasse semplificato, rivisto e riscritto nei punti che avevo indicato e nella impostazione generale. Avevamo ritenuto che attraverso questo statuto nascesse un poderoso carrozzone clientelare e partitico di spartizione di incarichi, poltrone e poltroncine, con sprechi di risorse economiche che non possiamo permetterci», sostiene ora Pirisi. Auspica maggiori investimenti per la formazione, ma non solo per quella universitaria, richiamando la situazione degli istituti tecnici e professionali in declino. E anche più cura dei servizi pubblici, dalla sanità aperta al project alle mense scolastiche che saranno esternalizzate.
 
  


LA NUOVA SARDEGNA
   
6 - La Nuova Sardegna / Pagina 19 - Sassari
UNIVERSITÀ: FALLA DA 10 MILIONI NEI CONTI 
Manovre dolorose per mantenere in pareggio il bilancio preventivo appena approvato: più tasse e meno assunzioni 
TAGLI STATALI Il documento contabile approvato solo in parte per protestare contro i tagli del Governo
di Gabriella Grimaldi
SASSARI Un “colpo basso” da quattro milioni di euro con cui fare i conti. È la cifra da sottrarre dal fondo ordinario di funzionamento del ministero concesso quest’anno all’ateneo turritano. Un ulteriore taglio da 71 a 67 milioni che ha causato l’approvazione di un bilancio preventivo monco e in pareggio solo perché il buco da dieci milioni di euro è stato colmato con il fondo rischi istituito tempo fa dall’amministrazione universitaria. Una situazione, quella dell’ateneo cittadino, stigmatizzata da un’azione posta in essere dal cda per certi versi clamorosa. Secondo la legge infatti entro l’anno scorso si sarebbe dovuto approvare il bilancio preventivo per le prossime tre annualità: 2013, 2014 e 2015. Di fatto è passato soltanto il documento contabile relativo all’anno appena cominciato. Gli altri due saranno approvati entro i prossimi mesi. «Si tratta di un segnale di grave disagio che abbiamo rivolto al Governo – commenta il rettore Attilio Mastino –. È davvero un’impresa far sopravvivere questa istituzione con i tagli che subiamo anno dopo anno. Siamo riusciti a colmare la voragine da dieci milioni da un lato utilizzando quattro milioni e 800mila euro dei nostri fondi, dall’altro tamponando la falla con 5 milioni e 200mila euro di fondi Fas provenienti dalla Regione». Ma un conto è colmare il divario tra entrate e uscite per poter approvare il bilancio così come previsto dalla legge di stabilità, un conto è garantirla nel tempo e nei fatti, questa stabilità. Ne consegue che i vertici amministrativi dell’ateneo hanno dovuto prendere o penderanno provvedimenti certamente dolorosi: in primo luogo sulle tasse degli studenti che secondo il rettore sono molto al di sotto della media nazionale («non abbiamo previsto aumenti ma un incremento pari al 5 per cento potrebbe farci incassare venti milioni all’anno piuttosto che 10 come accade adesso»), in secondo luogo sul sostanziale blocco del turn-over. Il costo del personale infatti è una delle voci che maggiormente incide sulle uscite: basti pensare che Sassari si attesta sull’85 per cento, quando esiste uno sbarramento fissato all’80 per cento. «Ragion per cui resterano sospese dieci assunzioni tra il personale tecnico-amministrativo – precisa il rettore – mentre sono già entrati in servizio i vincitori dei concorsi che avevo bandito al mio primo incarico». E poi si tratterà di incrementare i crediti dell’università, cioè di migliorare le performance di docenti e studenti (attualmente piuttosto in fondo alle classifiche), fatto che consente di accedere a più corposi finanziamenti, ma si dovrà anche tagliare tra i corsi di laurea dove ci sono troppo pochi iscritti, quei rami secchi che costituiscono soltanto una zavorra. Qualche buona notizia però c’è: tra gli atenei italiani quello di Sassari è fra i meno indebitati («ci attestiamo su un 2 per cento mentre le difficoltà arrivano quando si supera il 15, quindi almeno per questo aspetto siamo virtuosi», commenta Attilio Mastino) e poi viene confermata l’intenzione di proseguire un’azione di sviluppo che dovrebbe portare l’università a risollevarsi dalla crisi. Tra le voci relative al risparmio c’è poi da registrare la dismissione di quasi tutti gli immobili in locazione e la vendita, l’asta è pubblicata sul sito dell’università, di molte strutture che secondo l’amministrazione non erano funzionali all’attività di studi. Intanto, però, le enormi difficoltà premono sul futuro dell’ateneo turritano come delle altre università italiane. È del 20 dicembre la pubblicazione di un durissimo documento della Crui (Conferenza dei rettori) che definisce «irresponsabili le scelte del Governo rispetto al sottofinanziamento degli atenei». Il rettore della Sapienza Frati minaccia di incatenarsi davanti al ministero, c’è da sperare che Mastino non sia costretto ad imitarlo.
LA RELAZIONE I revisori: «Troppe le spese correnti» 
Nonostante il parere dei revisori dei conti non sia vincolante per il consiglio di amministrazione dell’università, dalla relazione al bilancio consuntivo del 2011, redatta a maggio del 2012, sono elencate una serie di raccomandazioni di cui i vertici dell’ateneo hanno in parte tenuto conto nella stesura del documento contabile approvato il 20 dicembre scorso. Si parlava della «non più dilazionabile definizione di strategie correlate al miglioramento dei risultati e alla ricerca di nuovi canali di finanziamento». Riguardo alle uscite si raccomandavano «interventi per la riduzione, già dal corrente esercizio, di tutte le spese concernenti manutenzioni, utenze, vigilanza e pulizie. Inoltre andranno attuate politiche di contenimento della spesa per il personale».
 
 
 
7 - La Nuova Sardegna / Pagina 20 - Ed. Nazionale
Chimica verde e bonifiche i primi obiettivi
SASSARI Passate le feste si comincia a definire meglio il quadro generale. Si sapeva che la situazione non poteva cambiare, che non sarebbero arrivati miracoli per Natale. La chimica verde, attualmente, è l’unico progetto che sta muovendo dei passi concreti. Lo si vede anche dal movimento nei cantieri dell’ex Petrolchimico di Porto Torres , dalle iniziative collegate. E dall’interesse che ruota - a livello mondiale - sulla green economy che può richiamare anche l’insediamento di piccole e medie fabbriche direttamente collegate alle produzioni. Per fare ciò, è fondamentale dare piena esecuzione al Piano delle bonifiche: solo un territorio correttamente risanato può essere riproposto per accogliere nuove iniziative. Non ci sono scorciatoie, non si possono fare sconti. Per questo occorrerà vigilare e fare in modo che i lavori procedano speditamente. Il rilancio dell’industria (collegata all’Università e ai centri di ricerca) e dell’agricoltura possono aprire nuovi scenari in un territorio dove centri vicini - come Alghero e Porto Torres - offrono aeroporto e porto a poche decine di chilometri di distanza, dove sono operativi parchi nazionali e regionali e dove esistono condizioni e caratteristiche ambientali tali da favorire progetti sostenuti dai fondi europei. Preoccupa, però, il silenzio della Regione che - alla pari del governo nazionale - ha affrontato le questioni del territorio solo in maniera sporadica e con promesse che finora sono rimaste tali. L’esempio del collegamento marittimo con il Parco nazionale dell’Asinara che impedisce la movimentazione di passeggeri e merci è solo uno degli esempi. Il territorio deve maturare l’esigenza di una vertenza unica, perchè una battaglia per lo sviluppo e l’occupazione frantumata in una miriade di rivendicazioni rischia di fare solo il gioco di chi non vuole che il Sassarese esca dalla crisi con le proprie gambe, sfruttando le risorse e le infrastrutture di cui dispone. Il mese di gennaio sancirà il fallimento della Vinyls, una vertenza-beffa, segnata da prese in giro che passeranno alla storia. Peccato che nel mezzo ci siano le sorti dei lavoratori e delle loro famiglie. Nessuno parla più di soluzioni industriali, i giudici decideranno il 23 gennaio. E non pagherà nessuno. (g.b.) 
 
 
 
8 - La Nuova Sardegna / Pagina 25 - Ed. Nazionale
Borse di studio agli studenti: aumentano le risorse
CARBONIA Maggiori risorse economiche per l’assegnazione di borse di studio agli studenti universitari e delle scuole superiori. La Provincia ha deliberato nei giorni scorsi un prelievo dal fondo di riserva per incrementare l’attuale stanziamento. I circa 93 mila euro sinora disponibili sono stati ritenuti insufficienti a soddisfare le numerose richieste degli aventi diritto a questo sostegno. Per la concessione delle borse di studio gli uffici della Provincia hanno predisposto un graduatoria che ha tenuto conto sia del merito scolastico dei richiedenti ma anche della condizione economica delle famiglia di appartenenza. I soldi da erogare hanno rappresentato una piccola goccia nel mare delle necessità dei tanti figli della crisi. Di qui la decisione di attingere al fondo di riserva e di mettere a disposizione dell’assessorato provinciale della pubblica istruzione ulteriori 63 mila euro. E’ stata l’ultima riunione di Giunta del 2012 ad adottare il tanto atteso provvedimento: «Com’è noto il nostro territorio è qualificato come il più povero tra le provincie d’Italia – spiega Alessandra Pintus, assessore provinciale alla Pubblica Istruzione – il Sulcis Iglesiente soffre una gravissima e perdurante crisi economica, con evidenti e immediate ricadute sulle famiglie. L’assessorato provinciale all’istruzione ed all’alta formazione provvede già da qualche anno all’erogazione di borse di studio a favore di studenti iscritti presso Istituti superiori di secondo grado o facoltà universitarie. Questi piccoli ma significativi sostegni economici costituiscono, in ogni caso, una concreta opportunità per favorire il successo formativo e il diritto allo studio per tutti. Soprattutto vogliono premiare gli studenti che si impegnano ed ottengono buoni risultati, sostenendo gli sforzi delle famiglie e prevenendo, nel contempo, il fenomeno dell’abbandono scolastico». A metà dicembre erano già state pubblicate le graduatorie provvisorie degli aventi diritto al sostegno economico per le scuole superiori previsti 64 assegni da 700-800 euro ciascuno; per l’Università, 45 borse di studio da un minimo di 800 ad un massimo di 1.500 euro. Per mancanza di risorse sono state escluse 87 richieste degli studenti della Scuola Superiore e 10 degli universitari. Una parte consistente di queste potrà essere finanziata però con i nuovi fondi a disposizione. Enrico Cambedda 
 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa CRUI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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