Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 June 2013

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Lavoro (Pagina 16 - Edizione CA)
Case farmaceutiche, centinaia di proposte
Le società cercano chimici e biologi ma anche laureati in economia
 
Il settore farmaceutico non conosce crisi. Le “big company” continuano a fare acquisti di giovani talenti. Bayer, per esempio, cerca personale in Italia e all'estero con ben 760 offerte in tutto il mondo. In Lombardia si cercano soprattutto ingegneri o laureati in economia per la logistica, ma anche in giurisprudenza nel settore del recupero crediti della società. Gli interessati possono candidarsi visitando la pagina “lavora con noi” del gruppo (www.mybayerjob.it), effettuando la ricerca delle opportunità e inviando il curriculum vitae in risposta agli annunci.
BIOCAMP Anche Novartis è a caccia di talenti e offre interessanti opportunità di formazione a 30 giovani delle Università italiane. La multinazionale, con l'iniziativa BioCamp, offre tre giornate di workshop a Siena (sede dell'attività di ricerca e sviluppo clinico condotta da Novartis nel settore dei vaccini), con l'obiettivo di favorire la creazione di una cultura comune di scambio e collaborazione tra l'università e l'industria. Il workshop si svolgerà dal 30 settembre al 2 ottobre 2013. Le candidature vanno inviate entro il 1° luglio 2013. Il Biocamp Novartis 2013 è aperto a laureandi e laureati (laurea magistrale), dottorandi, dottori di ricerca, post doc e a coloro che stanno frequentando un master. Per iscriversi alle selezioni del Biocamp Novartis è necessario compilare in lingua inglese la domanda, scaricabile sul sito www.novartis.it, e spedirla, assieme a un curriculum vitae e a una lettera di motivazione, anch'essi in lingua inglese, all'indirizzo e-mail: biocamp.italia@novartis.com.
ROCHE C'è poi la svizzera Roche in cerca di laureati in discipline scientifiche per le proprie sedi in Lombardia, Triveneto e Lazio. Gli interessati possono candidarsi nella pagina dedicata alle carriere, digitando www.roche.com e registrando il proprio curriculum vitae nell'apposito form.
BRISTOL Infine, opportunità pure in Bristol Myers Squibb, azienda specializzata sui farmaci innovativi per malattie gravi e di forte impatto sociale. Al momento, la ricerca è rivolta a candidati, soprattutto ingegneri, biologi e chimici, con conoscenza della lingua inglese, per le sedi di Frosinone e Anagni. Gli interessati possono candidarsi registrando il proprio curriculum nell'apposito form scaricabile su www.bms.it. ( lan. ol. )
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia Ogliastra (Pagina 40 - Edizione CA)
Quirra, super perizia al via
Gli esperti eseguiranno prelievi nelle zone P6 e P7
PERDASDEFOGU. Settimana decisiva per il processo sul disastro ambientale
 
Veleni di Quirra, sette giorni per la verità. Sarà questa la settimana decisiva per la vicenda giudiziaria sul presunto disastro ambientale nella base militare di Perdasdefogu. Durante la riunione che si è svolta al Politecnico di Milano, nell'ufficio del super-perito Mario Mariani, sono stati dettati i tempi e le regole per i nuovi prelievi.
LO SBARCO DEI PERITI L'arrivo del team di esperti (il professore scelto dal giudice dell'udienza preliminare, Nicola Clivio, si avvarrà di alcuni consulenti) è previsto per questa settimana. I prelievi verranno eseguiti nelle aree P6 e P7, ovvero nella “zona carri” e in quella “arrivo colpi”.
Al vertice milanese hanno preso parte anche i tecnici di parte che assisteranno a tutte le fasi della consulenza che verrà eseguita nella forma dell' incidente probatorio , un accertamento irripetibile i cui risultati acquisiranno valore probatorio in un eventuale processo. Le prime risposte verranno date durante l'udienza del 17 luglio. Una sorta di incontro di medio termine durante il quale il perito (il quale ha già annunciato che gli accertamenti dureranno almeno fino a dicembre) condividerà con accusa e difesa le proprie conclusioni. La seconda parte della perizia si concentrerà sull'altro quesito formulato dal giudice, ovvero quello sulla validità della metodologia utilizzata dai ricercatori finiti sotto inchiesta. Nel quadro accusatorio formulato dal pm, infatti, viene contestato il metodo “a maglia larga” applicato dai professori dell'Università di Siena che per conto del Ministero indagavano sulla presenza di uranio, torio e altre sostanze inquinanti.
MILIONI IN STAND BY La pratica “perizia” è strettamente legata a quella delle bonifiche inserite nel progetto da 75 milioni attraverso il quale la Difesa intende riqualificare il poligono trasformandolo in un polo di ricerca e sperimentazione scientifica. Solo qualche giorno fa, la Procura e il tribunale di Lanusei hanno chiesto al Ministero di posticipare di qualche giorno (in realtà le operazioni non sarebbero iniziate prima di luglio) lo sbancamento del terreno che avrebbe potuto alterare lo stato dei luoghi e interferire così con la perizia firmata Mariani.
A sollevare il problema, non erano stati solo i difensori dell'Sgs, la società che ha eseguito un'indagine del territorio per verificare la presenza di sostanze inquinanti (i due chimici Sgs sono accusati di falso in atto pubblico). Alla fine di maggio, infatti, i funzionari ministeriali avevano chiesto al gup di Lanusei se avesse intenzione di impedire l'avvio delle bonifiche.
NESSUN DIVIETO Visto che l'area non è sottoposta a nessun vincolo giudiziario, il giudice non avrebbe potuto vietare alcunché. La decisione del Ministero di temporeggiare, dunque, è stata determinata solo da una questione di cortesia istituzionale, evidenziata da Tribunale e Procura nella risposta inviata a Roma all'inizio della settimana.
Mariella Careddu
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Pagina 17 - Ed_Cagliari
il dibattito
Perché l’Italia non può perdere di vista l’orizzonte europeo
di PAOLO FOIS
 
Molte sono state le critiche suscitate dalle recenti, sorprendenti dichiarazioni di Silvio Berlusconi, secondo cui l'Italia potrebbe impunemente disattendere gli obblighi assunti in sede europea, senza per questo rischiare l'espulsione dall'Unione. La circostanza che queste dichiarazioni siano state poi precipitosamente ridimensionate non impedisce di cogliere nelle stesse uno stretto rapporto con un'altra questione, solo apparentemente di diversa natura: quella, anch'essa attuale, della revisione della nostra Carta costituzionale. . Così come, infatti, il Cavaliere si è riferito agli obblighi in sede europea, è con questi stessi obblighi che dovrà misurarsi la Commissione dei 35 "saggi", chiamata a sottoporre in ottobre ad una speciale Commissione parlamentare una proposta complessiva di revisione della seconda parte della Costituzione Ed è in questa seconda parte (per la precisione, all'articolo 80), che figura una disposizione che fissa i poteri del Parlamento in merito all'assunzione di obblighi internazionali, elencando i casi nei quali un trattato, per essere obbligatorio, deve ottenere l'autorizzazione alla ratifica da parte delle Camere. Appare difficile che la Commissione dei 35 possa disinteressarsi di quest'articolo, senza prima chiedersi se una sua modifica si renda necessaria. Quando, nel dicembre 1947, la nostra Carta costituzionale fu approvata dall'Assemblea costituente, gli unici obblighi internazionali che potevano vincolare l'Italia erano quelli derivanti da norme di diritto internazionale generale (previsti dall'articolo 10 della Carta) o da norme di natura pattizia: a questi ultimi, appunto, è dedicato l'articolo 80. La situazione è oggi notevolmente cambiata. Dopo la creazione, negli anni '50, delle Comunità europee, gli obblighi che l'Italia è tenuta a rispettare solo in parte derivano direttamente dai Trattati istitutivi: nella maggior parte dei casi, si è in presenza di obblighi contenuti in atti normativi (regolamenti, e direttive) approvati dal Consiglio e dal Parlamento europeo, o risultanti da accordi politici in forma semplificata (privi, cioè, di autorizzazione da parte delle Camere), conclusi in seno al Consiglio europeo. Stando così le cose, l'attuale formulazione dell'articolo 80 mette la Commissione dei saggi davanti ad un duplice problema: Da un lato, è da valutare la portata delle modifiche da introdurre in un testo che ha già dato luogo, in dottrina, a posizioni divergenti (auspicando, alcuni, un rafforzamento dei poteri del Parlamento; orientandosi, altri, per un più incisivo ruolo del Governo in materia); dall'altro, e soprattutto, si tratta di stabilire con una norma costituzionale quali siano le attribuzioni delle Camere in sede di assunzione degli obblighi a livello europeo, obblighi ignorati dall'articolo in questione. Una più esplicita menzione da parte della Costituzione di questi particolari obblighi appare opportuna, specie dopo che, in un Protocollo allegato al Trattato di Lisbona, si è avvertita la necessità di disciplinare il ruolo dei Parlamenti nazionali nell'Unione europea, associandoli in vario modo all'attività normativa delle istituzioni dell'Unione. Con l'inserimento in Costituzione di una norma analoga, oggi non più differibile in considerazione dell'esistenza di obblighi comunitari sempre più gravosi, si raggiungerebbe un ulteriore risultato: quello di favorire, attraverso un costante controllo parlamentare, una maggiore consapevolezza da parte della pubblica opinione degli obblighi che l'Italia assume di fronte all'Europa. Di una tale consapevolezza gli uomini politici, quando strumentalmente invocano il rispetto degli obblighi, o ne prendono le distanze, non potranno non tenere conto.
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – la Nuova Sardegna
Pagina 21 - Ed_Cagliari
ASL 8»CON UN PROJECT FINANCING
Il Microcitemico ospedale dei bambini
Per ora nella vecchia clinica Macciotta continuano a funzionare la pediatria, il primo soccorso e la neuropsichiatria
SIMONA DE FRANCISCI Incontri col personale che sarà trasferito e con chi deve accogliere i colleghi per organizzare il trasloco dalla Macciotta
di Stefano Ambu
 
CAGLIARI Il Microcitemico sarà l'ospedale dei bambini del futuro: sedici milioni per ampliare il corpo centrale sono già pronti. Con un blocco collegato alla casa madre- così appare nelle simulazioni al computer presentate ieri mattina dal direttore generale della Asl 8 Emilio Simeone nel corso di una tavola rotonda in via Jenner sul futuro dell'ospedale pediatrico nell'ambito del congresso di pediatria- colorato come la parte principale. Per il momento, dopo l'addio al Macciotta, neonatologia è al blocco Q del Policlinico. A Monserrato arriveranno presto- si parla di agosto-settembre- ostetricia e ginecologia dal Brotzu. Il sogno (e la speranza di molti) è quello di radunare tutto il reparto bambini, neonati compresi, al Microcitemico: un percorso che però potrebbe essere lungo qualche anno. L'assessore regionale alla Sanitá Simona De Francisci ieri mattina ha fatto il punto della situazione su scenari attuali e futuri alla luce degli ultimi (e dei prossimi) trasferimenti. «Stiamo ascoltando proposte ed esigenze di tutto il personale - spiega - sia di quello che cambierà sede di lavoro, sia di quello che accoglierà i nuovi arrivati. Abbiamo programmato anche degli incontri ristretti. Sicuramente si va verso un obiettivo ormai chiaro per tutti: il Microcitemico diventerà il punto di riferimento della pediatria nel territorio». Durante la tavola rotonda si è ipotizzato per l'ospedale di via Jenner, uno scenario di tutto rispetto con un pronto soccorso (pediatrico) da ventimila accessi l'anno e la possibilità di iniziare anche con la rianimazione, magari partendo da uno-due posti letto. Tutto questo senza perdere comunque il ruolo di centro di riferimento per le malattie rare. A proposito di pronto soccorso, durante i lavori di ieri è stato ribadito che è ancora attivo quello pediatrico del Macciotta. Tornando al Microcitemico il quadro su presente e futuro è stato chiarito dalle slide mostrate da Simeone. La base è sempre l'edificio originario di settemila metri quadrati. Poi c'è l'ampliamento realizzato con il project financing in fase di esecuzione: sei piani fuori terra, più due interrati per una superficie di 5.200 metri quadrati. Infine il blocco collegato: i disegni parlano di un nuovo ampliamento realizzato con la rimodulazione del project financing. Si tratta di un edificio a due piani che si estende per tremila metri quadri. Con la possibile sopraelevazione per altri quattro piani nell'ipotesi di ulteriori futuri finanziamenti: seimila metri quadrati in più.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Pagina 23 - Sassari
SCIENZE POLITICHE
Un seminario su democrazia, globalizzazione e caso Sardegna
 
SASSARI Domani, al Dipartimento di Scienze politiche in viale Mancini 5, si svolgera un seminario organizzato dal Centro studi autonomistici "Paolo Dettori" dal titolo "Globalizzazione, democrazia, cittadinanza, sviluppo. Il caso Sardegna". Al mattino, dalle 9.30, dopo l'introduzione di Pietro Soddu, discussione sulle relazioni di Guido Melis, "Fuori dalle sabbie mobili. Il dibattito in Sardegna tra immobilismo, velleitarismo e demagogia", e Laura Iannelli, "Tecnologie di rete e politica"; nel pomeriggio, dalle 15, su "Identità, modernizzazione e sviluppo", relazione di Gianfranco Bottazzi.

Questionnaire and social

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